Kamen Teacher
Kamen Teacher è un manga Seinen di Tohru Fujisawa, composto da 4 volumi, edito in Italia dalla J-Pop. Fujisawa, tanto per capirci, è l'autore di GTO.
La storia parla di un liceo, il Kyokuran, che racchiude tutti i bulli più indisciplinati della zona.
Per porre rimedio a questa situazione, il presidente dell' istituto decide di chiamare una persona che dovrà risolvere tutto.
Il suo nome è Araki Gota, un uomo che sembra il classico stupido della situazione, tant'è che il primo giorno viene subito preso di mira e ne prende davvero tante.
Però nelle lezioni pomeridiane si trasformerà in Kamen Teacher ed è li che darà un buon esempio ai ragazzacci che popolano quella scuola.
Come? Semplice, ammazzandoli di botte anche lui. Ma i suoi modi saranno sicuramente più divertenti.
La trama non mi attrae molto, dato che i personaggi si picchiano da mattina a sera.
I personaggi sono: Kamen Teacher o Araki, che è l'uomo forzuto che potrebbe far fuori in un secondo dieci persone, i ragazzi dell'istituto, che non fanno altro che darsele tra loro, con i professori e chi più ne ha più ne metta, le ragazze e le professoresse, che chiudono il quadro con un fanservice molto voluto. Niente di nuovo sotto il sole, sembrerebbe.
Eppure, nonostante non ci sia nulla di nuovo, quello che potrebbe interessare maggiormente sarà il loro passato.
Infatti, quasi ogni nuovo personaggio che ci vien presentato ricorderà il suo passato attraverso flashback. Con ciò, non voglio dire che il manga sarà interessantissimo, ma di sicuro capirete qualcosa in più sui personaggi. Oppure volevate solo le mazzate?
I tratti sono molto belli e l'autore mostra il meglio di sè quando mostra le scene d'azione (e chi l'avrebbe mai detto) tra i personaggi. Stessa cosa per le espressioni dei personaggi, l'autore mostra di saperli fare in tutti i modi, arrabbiati, sorridenti, seri...
L'edizione J-Pop è buona. Si presenta con una sovraccoperta, pagine a colori in ogni volume ed è rilegata molto bene. D'altronde però, la trasparenza delle carta è un po' troppa, rilascia un po' d'inchiostro e il prezzo di 5,90 euro, non incoraggia molto.
Il mio voto per questo manga è 6. Perchè? Prima di tutto, in questo manga ci sono troppe risse, fatte bene, questo sì, ma troppe e di certo i passati dei protagonisti, che a volte lasciano i lettori anche un po' straniti, non possono compensare del tutto l'inconsistenza del manga. Se si conta che la J-Pop non ha dato il meglio di sè stessa in questa edizione e il fanservice gratuito (che non è tanto, ma a volte 5 pagine per il solo fanservice danno fastidio), per me il manga è sufficiente. Nulla di più.
La storia parla di un liceo, il Kyokuran, che racchiude tutti i bulli più indisciplinati della zona.
Per porre rimedio a questa situazione, il presidente dell' istituto decide di chiamare una persona che dovrà risolvere tutto.
Il suo nome è Araki Gota, un uomo che sembra il classico stupido della situazione, tant'è che il primo giorno viene subito preso di mira e ne prende davvero tante.
Però nelle lezioni pomeridiane si trasformerà in Kamen Teacher ed è li che darà un buon esempio ai ragazzacci che popolano quella scuola.
Come? Semplice, ammazzandoli di botte anche lui. Ma i suoi modi saranno sicuramente più divertenti.
La trama non mi attrae molto, dato che i personaggi si picchiano da mattina a sera.
I personaggi sono: Kamen Teacher o Araki, che è l'uomo forzuto che potrebbe far fuori in un secondo dieci persone, i ragazzi dell'istituto, che non fanno altro che darsele tra loro, con i professori e chi più ne ha più ne metta, le ragazze e le professoresse, che chiudono il quadro con un fanservice molto voluto. Niente di nuovo sotto il sole, sembrerebbe.
Eppure, nonostante non ci sia nulla di nuovo, quello che potrebbe interessare maggiormente sarà il loro passato.
Infatti, quasi ogni nuovo personaggio che ci vien presentato ricorderà il suo passato attraverso flashback. Con ciò, non voglio dire che il manga sarà interessantissimo, ma di sicuro capirete qualcosa in più sui personaggi. Oppure volevate solo le mazzate?
I tratti sono molto belli e l'autore mostra il meglio di sè quando mostra le scene d'azione (e chi l'avrebbe mai detto) tra i personaggi. Stessa cosa per le espressioni dei personaggi, l'autore mostra di saperli fare in tutti i modi, arrabbiati, sorridenti, seri...
L'edizione J-Pop è buona. Si presenta con una sovraccoperta, pagine a colori in ogni volume ed è rilegata molto bene. D'altronde però, la trasparenza delle carta è un po' troppa, rilascia un po' d'inchiostro e il prezzo di 5,90 euro, non incoraggia molto.
Il mio voto per questo manga è 6. Perchè? Prima di tutto, in questo manga ci sono troppe risse, fatte bene, questo sì, ma troppe e di certo i passati dei protagonisti, che a volte lasciano i lettori anche un po' straniti, non possono compensare del tutto l'inconsistenza del manga. Se si conta che la J-Pop non ha dato il meglio di sè stessa in questa edizione e il fanservice gratuito (che non è tanto, ma a volte 5 pagine per il solo fanservice danno fastidio), per me il manga è sufficiente. Nulla di più.
Kamen Teacher è un seinen manga scritto da Tohru Fujisawa, autore di GTO e tutte le opere annesse, portato in italia da J-pop al costo di 5,90.
Ho comprato quest'opera spinto dalla curiosità per una nuova opera del Maestro Fujisawa e dalla voglia di leggere qualcosa di leggero e divertente, purtroppo mi sono trovato davanti a un opera mediocre piena di stereotipi, violenza e poche risate. La trama si incentra su un liceo, il Kyokuran, frequentato solo da teppisti e dove i professori restano per breve periodo. Un giorno arrivano a scuola 2 nuovi professori, Araki Gota e Kamen Teacher, il primo smidollato ma con una grande voglia di cambiare le cose, il secondo violento come gli studenti, ma la cosa piu curiosa è che indossa un casco per mantenere segreto il volto. Kamen Teacher fa parte di una società segreta, conosciuta nel circuito scolastico, che si prefigge di eliminare la criminalità dalle scuole con ogni mezzo possibile.
Se vogliamo descrivere con una parola sola l'opera è violenza, per 4 volumi i personaggi si danno tante botte e basta. Se all'inizio puo essere piacevole arrivato al 4° volume risulta veramente troppo; inoltre la trama sterile non aiuta il tutto. Ci sono anche delle parti malinconiche, soprattutto nel 2° volume, dove si tratta di bande, stupri e vendetta. Vengono inserite anche scene comiche che però, a differenza di GTO, risultano veramente fuori luogo e poco divertenti. I personaggi sono poco caratterizzati e approfonditi, anche il protagonista risulta superficiale. I disegni sono quelli tipici di Fujisawa che si possono trovare anche in GTO e quindi molto gradevoli. Il voto finale è un 6, dato sopratutto dai disegni e dal fatto che si tratta di una miniserie senza pretese.
Per concludere lo consiglierei solo ai grandi appassionati del Maestro o a chi lo acquista senza aspettarsi nulla di eccezionale, ma solo una storia semplice e piena di violenza.
Ho comprato quest'opera spinto dalla curiosità per una nuova opera del Maestro Fujisawa e dalla voglia di leggere qualcosa di leggero e divertente, purtroppo mi sono trovato davanti a un opera mediocre piena di stereotipi, violenza e poche risate. La trama si incentra su un liceo, il Kyokuran, frequentato solo da teppisti e dove i professori restano per breve periodo. Un giorno arrivano a scuola 2 nuovi professori, Araki Gota e Kamen Teacher, il primo smidollato ma con una grande voglia di cambiare le cose, il secondo violento come gli studenti, ma la cosa piu curiosa è che indossa un casco per mantenere segreto il volto. Kamen Teacher fa parte di una società segreta, conosciuta nel circuito scolastico, che si prefigge di eliminare la criminalità dalle scuole con ogni mezzo possibile.
Se vogliamo descrivere con una parola sola l'opera è violenza, per 4 volumi i personaggi si danno tante botte e basta. Se all'inizio puo essere piacevole arrivato al 4° volume risulta veramente troppo; inoltre la trama sterile non aiuta il tutto. Ci sono anche delle parti malinconiche, soprattutto nel 2° volume, dove si tratta di bande, stupri e vendetta. Vengono inserite anche scene comiche che però, a differenza di GTO, risultano veramente fuori luogo e poco divertenti. I personaggi sono poco caratterizzati e approfonditi, anche il protagonista risulta superficiale. I disegni sono quelli tipici di Fujisawa che si possono trovare anche in GTO e quindi molto gradevoli. Il voto finale è un 6, dato sopratutto dai disegni e dal fatto che si tratta di una miniserie senza pretese.
Per concludere lo consiglierei solo ai grandi appassionati del Maestro o a chi lo acquista senza aspettarsi nulla di eccezionale, ma solo una storia semplice e piena di violenza.
Mi sono avvicinata a questo manga perché volevo una lettura leggera che mi facesse passare qualche bel momento; le avventure del professore mascherato che a suon di botte educa i teppisti della scuola non sono state divertenti come speravo, ma qualche sorriso me lo hanno strappato.
Per leggere "Kamen Teacher" bisogna essere preparati a incontrare dei personaggi stereotipati all'eccesso: il professore misterioso fighissimo, fortissimo e scaltrissimo (tralasciando le doti da stuntman che dimostra in sella alla sua moto), il gruppo di ragazzacci da raddrizzare che tra risse e smargiassate varie litigano "su chi ce l'abbia più duro" e le donne, l'elemento più triste di questo manga, rappresentate principalmente dai personaggi di Chiaki e Risa.
Chiaki è una dea di infinita bontà, una santa che riesce a perdonare qualunque cosa, così dolce da incarnare una specie di ideale materno. Insomma, è un personaggio assolutamente inverosimile, perché una ragazza reale si sarebbe stancata presto di frequentare spacconi che sanno fare solo branco e li avrebbe mandati tutti al diavolo. Se Chiaki rispecchia la perfezione morale, Risa rappresenta tutti i difetti che potrebbe avere una donna (aggravati dal fatto che il personaggio in questione è una madre di 35-40 anni), una petulante marmocchia viziata per nulla intenzionata a crescere, bisognosa di protezione e con l'unica funzione di fanservice, a dir poco fastidiosa a mio avviso.
La trama è semplice e lineare, già dalla copertina del primo numero si capisce dove andrà a parare la storia; il lettore sgravato dal compito di pensare può quindi in tutta tranquillità godersi questi personaggi tamarri che si pestano dall'inizio alla fine in allegria e visto che risultano oltremodo ridicoli nelle poche scene serie è meglio così.
Dal punto di vista comico i momenti migliori li regala Senior Mask Teacher, le cui disavventure inframezzano la storia principale, un lurido pervertito che sfoggia un disgustoso abbigliamento sempre massacrato e umiliato dagli alunni.
Un aspetto che non mi è piaciuto di KT sono i disegni dei personaggi: i corpi mi sembrano troppo tozzi e sproporzionati.
Consiglio KT a chi ricerca una lettura "usa e getta" non impegnata, in quanto non ha pretese di lasciare qualcosa, ma solo di intrattenere, e ci riesce.
Per leggere "Kamen Teacher" bisogna essere preparati a incontrare dei personaggi stereotipati all'eccesso: il professore misterioso fighissimo, fortissimo e scaltrissimo (tralasciando le doti da stuntman che dimostra in sella alla sua moto), il gruppo di ragazzacci da raddrizzare che tra risse e smargiassate varie litigano "su chi ce l'abbia più duro" e le donne, l'elemento più triste di questo manga, rappresentate principalmente dai personaggi di Chiaki e Risa.
Chiaki è una dea di infinita bontà, una santa che riesce a perdonare qualunque cosa, così dolce da incarnare una specie di ideale materno. Insomma, è un personaggio assolutamente inverosimile, perché una ragazza reale si sarebbe stancata presto di frequentare spacconi che sanno fare solo branco e li avrebbe mandati tutti al diavolo. Se Chiaki rispecchia la perfezione morale, Risa rappresenta tutti i difetti che potrebbe avere una donna (aggravati dal fatto che il personaggio in questione è una madre di 35-40 anni), una petulante marmocchia viziata per nulla intenzionata a crescere, bisognosa di protezione e con l'unica funzione di fanservice, a dir poco fastidiosa a mio avviso.
La trama è semplice e lineare, già dalla copertina del primo numero si capisce dove andrà a parare la storia; il lettore sgravato dal compito di pensare può quindi in tutta tranquillità godersi questi personaggi tamarri che si pestano dall'inizio alla fine in allegria e visto che risultano oltremodo ridicoli nelle poche scene serie è meglio così.
Dal punto di vista comico i momenti migliori li regala Senior Mask Teacher, le cui disavventure inframezzano la storia principale, un lurido pervertito che sfoggia un disgustoso abbigliamento sempre massacrato e umiliato dagli alunni.
Un aspetto che non mi è piaciuto di KT sono i disegni dei personaggi: i corpi mi sembrano troppo tozzi e sproporzionati.
Consiglio KT a chi ricerca una lettura "usa e getta" non impegnata, in quanto non ha pretese di lasciare qualcosa, ma solo di intrattenere, e ci riesce.
Dal creatore di GTO ci giunge questa interessante opera autoconclusiva in 4 volumi. La storia non è originalissima, il paladino di turno è infatti una sorta di Onizuka mascherato da Kamen Raider e gli ambienti sono quelli scolastici fucina di ragazzi difficili e bande di bulli (tematiche classiche di Fujisawa). Un'opera che pur attingendo spunto dalla tradizione classica dell'autore (molti fan del professor Onizuka in diverse occasioni avranno una sensazione di deja vu) riesce ad ottenere una propria autonomia, alla fine la storia del professore che per risollevare la scuola dal marciume ricorre a questa doppia identità paga, ed il tutto scorre piacevolmente con qualche discreto e riuscito colpo di scena.
Superato il rallentamento del secondo volume (flashback multipli per spiegare i dissidi tra le classi nel liceo farciti di scazzottate su scazzottate, tra l'altro ben disegnate), gli ultimi due volumi si leggono tutti di un fiato ed il finale tutto sommato non dispiace, come non dispiace, anzi è incredibilmente esilarante, il siparietto che improvvisa il professore pervertito di educazione fisica, tentando di emulare le gesta del vero paladino mascherato.
Ma veniamo proprio al paladino, se da un lato questo professore mascherato dai modi poco ortodossi si fa apprezzare per le esilaranti ripetizioni pomeridiane a colpi di pallonate dall'altro finisce per risucchiare l'alter ego Araki, cioè la maschera finisce per offuscare chi la indossa, il lettore percepisce a mio avviso il Kamen Teacher come un essere a sé, tolta la maschera i personaggi al di là di essa restano piatti, non hanno una profondità (facendo una contrapposizione penso ai personaggi di Shonan Junai Gumi). Dunque resta qualche sbavatura, qualche personaggio appena accennato avrebbe meritato maggior attenzione, pensiamo al responsabile del progetto Kamen Teacher ad esempio, solo alla fine ci si mette una pezza per far chiudere i conti, ma sembra una chiusura affrettata.
Il mio giudizio è comunque positivo, essendo solo 4 volumi è un acquisto che consiglierei poi l'edizione J-Pop è ben curata ed elegante. Straconsigliato a chi non ha mai letto opere di Fujisawa, apprezzerà in pieno lo stile e le tematiche di questo shonen puro di ambientazione scolastica, ideale per avvicinarsi all'autore. Chi è fan delle scazzottate con il Kamen Teacher ci andrà a nozze, grazie a Fujisawa un bavero di giacca macchiato di sangue o una spranga impugnata imprecando divengono poesia.
Superato il rallentamento del secondo volume (flashback multipli per spiegare i dissidi tra le classi nel liceo farciti di scazzottate su scazzottate, tra l'altro ben disegnate), gli ultimi due volumi si leggono tutti di un fiato ed il finale tutto sommato non dispiace, come non dispiace, anzi è incredibilmente esilarante, il siparietto che improvvisa il professore pervertito di educazione fisica, tentando di emulare le gesta del vero paladino mascherato.
Ma veniamo proprio al paladino, se da un lato questo professore mascherato dai modi poco ortodossi si fa apprezzare per le esilaranti ripetizioni pomeridiane a colpi di pallonate dall'altro finisce per risucchiare l'alter ego Araki, cioè la maschera finisce per offuscare chi la indossa, il lettore percepisce a mio avviso il Kamen Teacher come un essere a sé, tolta la maschera i personaggi al di là di essa restano piatti, non hanno una profondità (facendo una contrapposizione penso ai personaggi di Shonan Junai Gumi). Dunque resta qualche sbavatura, qualche personaggio appena accennato avrebbe meritato maggior attenzione, pensiamo al responsabile del progetto Kamen Teacher ad esempio, solo alla fine ci si mette una pezza per far chiudere i conti, ma sembra una chiusura affrettata.
Il mio giudizio è comunque positivo, essendo solo 4 volumi è un acquisto che consiglierei poi l'edizione J-Pop è ben curata ed elegante. Straconsigliato a chi non ha mai letto opere di Fujisawa, apprezzerà in pieno lo stile e le tematiche di questo shonen puro di ambientazione scolastica, ideale per avvicinarsi all'autore. Chi è fan delle scazzottate con il Kamen Teacher ci andrà a nozze, grazie a Fujisawa un bavero di giacca macchiato di sangue o una spranga impugnata imprecando divengono poesia.
Toru Fujisawa è famoso per aver scritto e disegnato GTO: Great Teacher Onizuka, che è certamente la sua opera più importante, e ne è sicuramente consapevole visto la quantità di manga diversi sul personaggio di Onizuka, con prequel, sequel, spin off e quant'altro.
Anche questa miniserie in quattro volumi, Kamen Teacher, deve molto a GTO. L'autore infatti, ripercorre un sentiero già battuto, da cui devia giusto un po'.
Anche in questo manga abbiamo un liceo problematico, con studenti che invece di fare lezione hanno fatto della scuola un campo di battaglia in cui scatenare risse. A differenza di GTO però, dove Onizuka cercava nei limiti del possibile di usare metodi convenzionali, in questo Kamen Teacher è l'esatto opposto: gli studenti sono irrecuperabili, bisogna ricorrere alle maniere forti, e qui entra in gioco il Professore Mascherato. Con una sorta di elmo da supereroe, il nostro professore dispenserà sonore legnate a tutti gli studenti non disposti a seguire le regole.
Kamen Teacher è questo, né più né meno. Un sacco di botte per quattro volumi, accompagnati da una storia semplice, leggera, ma un po' superficiale, che si chiude lasciando un senso di incompiuto.
I personaggi sono poco caratterizzati e non fanno altro oltre a picchiarsi, le risse occupano due terzi di ogni volume, qualche gag, qualche momento serio…
I disegni sono identici a quelli visti in GTO, lo stile dell'autore è sempre il solito, ma sono di buon livello.
Come manga è gradevole per una lettura veloce, e può piacere a chi cerca un manga leggero e abbastanza divertente. Consigliato ai fan dell'autore, specialmente a chi ha già letto GTO.
Anche questa miniserie in quattro volumi, Kamen Teacher, deve molto a GTO. L'autore infatti, ripercorre un sentiero già battuto, da cui devia giusto un po'.
Anche in questo manga abbiamo un liceo problematico, con studenti che invece di fare lezione hanno fatto della scuola un campo di battaglia in cui scatenare risse. A differenza di GTO però, dove Onizuka cercava nei limiti del possibile di usare metodi convenzionali, in questo Kamen Teacher è l'esatto opposto: gli studenti sono irrecuperabili, bisogna ricorrere alle maniere forti, e qui entra in gioco il Professore Mascherato. Con una sorta di elmo da supereroe, il nostro professore dispenserà sonore legnate a tutti gli studenti non disposti a seguire le regole.
Kamen Teacher è questo, né più né meno. Un sacco di botte per quattro volumi, accompagnati da una storia semplice, leggera, ma un po' superficiale, che si chiude lasciando un senso di incompiuto.
I personaggi sono poco caratterizzati e non fanno altro oltre a picchiarsi, le risse occupano due terzi di ogni volume, qualche gag, qualche momento serio…
I disegni sono identici a quelli visti in GTO, lo stile dell'autore è sempre il solito, ma sono di buon livello.
Come manga è gradevole per una lettura veloce, e può piacere a chi cerca un manga leggero e abbastanza divertente. Consigliato ai fan dell'autore, specialmente a chi ha già letto GTO.
Chiunque abbia mai letto una delle opere di Toru Fujisawa sicuramente saprà quale idolo ha più colpito l'infanzia del maestro: Kamen Raider. Questo eroe mascherato è una figura ricorrente nelle sue opere, dalle chiare spiegazioni nei (pochi) freetalk alle vere e proprie citazioni, ma evidentemente non bastavano per soddisfare l'ego dell'autore che, nel 2006, riesce finalmente a tributare quest'idolo personale grazie proprio a Kamen Teacher.
Un nuovo professore giunge ad un istituto particolarmente malfamato, dove le risse sono ordinaria amministrazione per gli irrispettosi studenti, e questo strano istitutore si contraddistingue per la sua ambigua figura: è fissato con le belle ragazze e sembra una persona piuttosto... stupida. Ma si rivela incredibilmente resistente ai colpi dei suoi alunni e il suo sguardo diventa improvvisamente duro nei momenti più tesi, ma a questo punto entra in scena l'altro collega appena giunto dal volto ignoto, la cui particolarità è infatti la maschera che dà vita al suo soprannome "Kamen Teacher". La sua idea per raddrizzare l'istituto e gli alunni è molto semplice: combattere il fuoco con il fuoco.
Con un plot narrativo talmente semplice è molto prevedibile capire la direzione che intraprende l'opera, ovvero risse e botte da orbi in quantità, condite talvolta da risate nate dalle situazioni esilaranti e/o demenziali. Ma come è solito fare l'autore non mancano i lati più seri e profondi, ed anche se questo aspetto è latente nelle prime tamarre avventure, presto arriverà la gradevole sorpresa: con un flashback viene mostrato un grosso evento nel passato della classe affibbiata ai due professori e da qui l'opera svela anche il suo moralismo verso l'amicizia che permea l'avventura principale, un classico nei manga dedicati ai teppisti come, per citare l'autore, in Shonan Junai Gumi.
Il finale arriva in modo gradevole, i personaggi hanno una caratterizzazione semplice e funzionale ma molto limitata anche per via del poco spazio che hanno a disposizione, verso la conclusione quindi si va a mostrare nel particolare un paio di personaggi per dare nuovo spessore e andare ad incorniciare quello che è una fine degna di tal nome: spiega dei particolari importanti sulla storia (anche se prevedibili) andando a dissipare quella fumosità latente, ma allo stesso tempo riesce a gettare le basi per un eventuale sequel o uno spin-off, che anche se non saranno mai prodotti risulta comunque gradevole per la sua continuità che rimanda a come iniziò la serie di Kamen Raider (meglio evitare di dire altro per non incappare in fastidiose anticipazioni!).
I disegni tipici di Toru Fujisawa ancora una volta brillano per la cura con cui sono stati fatti. Gli sfondi sono curatissimi sia nella pacchiana ambientazione scolastica che nei quartieri cittadini, ed altrettanta cura risulta riposta nei dettagli dedicati alle vetture, quali automobili, motociclette e... Segway! Da sempre nei manga di Fujisawa sono presenti con marche e modelli noti, e qui non cambia questa peculiarità.
Ovviamente di rilievo sono il character design discretamente vario e soprattutto le scene d'azione, anzi le scene di lotta, perché le risse prevedono mosse e colpi di ogni tipo, dalle trovate più tamarre - come l'uso non convenzionale di palloni, moto e Segway - alle prese di wrestling o pose plastiche "rubate" a Kamen Raider, lasciando ovviamente il posto ai colpi più violenti e diretti classici di un manga teppistico che prevedono anche l'uso di armi improvvisate. Ottimi quindi sia i disegni che le trovate spaccone dell'autore, unite ad una regia dinamica.
In Italia l'opera non ha visto la luce sotto il solito editore che ha portato nel bel paese le sue opere principali, ma sotto l'etichetta della Jpop che ne ha fornito un'edizione più che degna.
Al prezzo ormai standard dell'editore (e dell'editoria in genere) i volumetti corposi sono proposti con sovraccoperta, mentre la rilegatura tiene salde le pagine bianche di ottima grammatura (quindi senza trasparenze) e qualche pagina a colori. Ottimo l'adattamento che oltre al buon lettering e alla accurata traduzione offre l'aggiunta di alcune note a fine volumetto, scritte con carattere arrogante e tamarro, in pieno stile dell'opera!
Kamen Teacher prende quindi alcune peculiarità dell'autore e dei suoi manga passati, come le "lezioni morali" di GTO e le risse e l'amicizia di Shonan Junai Gumi, ma risulta molto più che una semplice commistione di idee, infatti l'opera risulta scorrevole e con qualche gradita sorpresa, mentre intrattiene gradevolmente tra le tante risse e alcune risate.
Ma la vera peculiarità nasce proprio dalle continue citazioni, e non solo verso marche, veicoli, personaggi famosi, anime e manga ma soprattutto per quelle verso Kamen Raider. Infatti il nome ed il soprannome del protagonista sono una storpiatura di altri originali (Hayato Jumonji ricorda Hayato Ichimonji e ovviamente Kamen Teacher deriva da Kamen Raider) e, oltre alle varie mosse e pose, si arriva al finale che è chiaramente un rimando ad un particolare evento della serie originale che qui si ripete in modo molto simile.
Un manga consigliato a chi cerca un buon manga a sfondo teppistico con tante risse, ma soprattutto ai fan del mangaka perché chi invece cerca di approcciarsi verso l'autore per la prima volta potrebbe rimanerne deluso, infatti per godere appieno della lettura bisogna conoscere Toru Fujisawa e le sue passioni che collidono e traboccano in questa serie.
Un nuovo professore giunge ad un istituto particolarmente malfamato, dove le risse sono ordinaria amministrazione per gli irrispettosi studenti, e questo strano istitutore si contraddistingue per la sua ambigua figura: è fissato con le belle ragazze e sembra una persona piuttosto... stupida. Ma si rivela incredibilmente resistente ai colpi dei suoi alunni e il suo sguardo diventa improvvisamente duro nei momenti più tesi, ma a questo punto entra in scena l'altro collega appena giunto dal volto ignoto, la cui particolarità è infatti la maschera che dà vita al suo soprannome "Kamen Teacher". La sua idea per raddrizzare l'istituto e gli alunni è molto semplice: combattere il fuoco con il fuoco.
Con un plot narrativo talmente semplice è molto prevedibile capire la direzione che intraprende l'opera, ovvero risse e botte da orbi in quantità, condite talvolta da risate nate dalle situazioni esilaranti e/o demenziali. Ma come è solito fare l'autore non mancano i lati più seri e profondi, ed anche se questo aspetto è latente nelle prime tamarre avventure, presto arriverà la gradevole sorpresa: con un flashback viene mostrato un grosso evento nel passato della classe affibbiata ai due professori e da qui l'opera svela anche il suo moralismo verso l'amicizia che permea l'avventura principale, un classico nei manga dedicati ai teppisti come, per citare l'autore, in Shonan Junai Gumi.
Il finale arriva in modo gradevole, i personaggi hanno una caratterizzazione semplice e funzionale ma molto limitata anche per via del poco spazio che hanno a disposizione, verso la conclusione quindi si va a mostrare nel particolare un paio di personaggi per dare nuovo spessore e andare ad incorniciare quello che è una fine degna di tal nome: spiega dei particolari importanti sulla storia (anche se prevedibili) andando a dissipare quella fumosità latente, ma allo stesso tempo riesce a gettare le basi per un eventuale sequel o uno spin-off, che anche se non saranno mai prodotti risulta comunque gradevole per la sua continuità che rimanda a come iniziò la serie di Kamen Raider (meglio evitare di dire altro per non incappare in fastidiose anticipazioni!).
I disegni tipici di Toru Fujisawa ancora una volta brillano per la cura con cui sono stati fatti. Gli sfondi sono curatissimi sia nella pacchiana ambientazione scolastica che nei quartieri cittadini, ed altrettanta cura risulta riposta nei dettagli dedicati alle vetture, quali automobili, motociclette e... Segway! Da sempre nei manga di Fujisawa sono presenti con marche e modelli noti, e qui non cambia questa peculiarità.
Ovviamente di rilievo sono il character design discretamente vario e soprattutto le scene d'azione, anzi le scene di lotta, perché le risse prevedono mosse e colpi di ogni tipo, dalle trovate più tamarre - come l'uso non convenzionale di palloni, moto e Segway - alle prese di wrestling o pose plastiche "rubate" a Kamen Raider, lasciando ovviamente il posto ai colpi più violenti e diretti classici di un manga teppistico che prevedono anche l'uso di armi improvvisate. Ottimi quindi sia i disegni che le trovate spaccone dell'autore, unite ad una regia dinamica.
In Italia l'opera non ha visto la luce sotto il solito editore che ha portato nel bel paese le sue opere principali, ma sotto l'etichetta della Jpop che ne ha fornito un'edizione più che degna.
Al prezzo ormai standard dell'editore (e dell'editoria in genere) i volumetti corposi sono proposti con sovraccoperta, mentre la rilegatura tiene salde le pagine bianche di ottima grammatura (quindi senza trasparenze) e qualche pagina a colori. Ottimo l'adattamento che oltre al buon lettering e alla accurata traduzione offre l'aggiunta di alcune note a fine volumetto, scritte con carattere arrogante e tamarro, in pieno stile dell'opera!
Kamen Teacher prende quindi alcune peculiarità dell'autore e dei suoi manga passati, come le "lezioni morali" di GTO e le risse e l'amicizia di Shonan Junai Gumi, ma risulta molto più che una semplice commistione di idee, infatti l'opera risulta scorrevole e con qualche gradita sorpresa, mentre intrattiene gradevolmente tra le tante risse e alcune risate.
Ma la vera peculiarità nasce proprio dalle continue citazioni, e non solo verso marche, veicoli, personaggi famosi, anime e manga ma soprattutto per quelle verso Kamen Raider. Infatti il nome ed il soprannome del protagonista sono una storpiatura di altri originali (Hayato Jumonji ricorda Hayato Ichimonji e ovviamente Kamen Teacher deriva da Kamen Raider) e, oltre alle varie mosse e pose, si arriva al finale che è chiaramente un rimando ad un particolare evento della serie originale che qui si ripete in modo molto simile.
Un manga consigliato a chi cerca un buon manga a sfondo teppistico con tante risse, ma soprattutto ai fan del mangaka perché chi invece cerca di approcciarsi verso l'autore per la prima volta potrebbe rimanerne deluso, infatti per godere appieno della lettura bisogna conoscere Toru Fujisawa e le sue passioni che collidono e traboccano in questa serie.
Appassionante, scorrevole, divertente e con una giusta dose di violenza che non guasta mai. Kamen Teacher si presenta come un fumetto a dir poco stupendo. Facile da leggere, con i suoi soli 4 volumi è sicuramente un manga non pesante, pieno di colpi di scena e poco scontato. Molto interessante, soprattutto per chi, come me, seguiva GTO e, più generalmente, le opere di Tohru Fujisawa. Disegni molto simili a GTO. I caratteri dei personaggi sono molto curati e ben delineati, non solo quelli dei protagonisti, ma anche dei personaggi secondari.
Anche se la storia non è delle più originali è sicuramente un buon manga che secondo me vale i soldi spesi. Consigliato a tutti, sicuramente non vi darà delusioni.
Voto: 8
Anche se la storia non è delle più originali è sicuramente un buon manga che secondo me vale i soldi spesi. Consigliato a tutti, sicuramente non vi darà delusioni.
Voto: 8
Kamen Teacher è un manga in quattro volumi scritto e sceneggiato dal bravissimo sensei Fujisawa, noto al pubblico internazionale per essere il creatore di GTO.
Kamen Teacher è un'opera di genere scolastico che tocca e tratta il tema della violenza nelle scuole caro al mangaka, ma visto in ottica diversa, sebbene abbia lo stesso fine di Great Teacher Onizuka.
<b>[POSSIBILI SPOILER]</b>
Troviamo Araki Gota, un normale insegnante, appena assunto in una scuola superiore, il Kyokuran, considerata tra le peggiori: il suo compito sarà quello di cambiare la classe peggiore dell'istituto frequentata da teppisti insieme allo sconosciuto esercitatore Juumonji.
Quest'ultimo, che affianca Araki, non si sa chi sia ed è stato richiesto dal preside dell'istituto ad una società nota nel circuito delle scuole che si prefigge lo scopo di ridurre con ogni mezzo la criminalità che pervade le scuole, e i dipendenti di questa società sono detti "Kamen Teacher" ovvero insegnanti mascherati.
Il loro scopo è quello di riformare studenti disadattati, di riportare la normalità e dei sani valori negli istituti e nelle classi problematiche e disastrate.
Araki quindi si presenta in una classe in cui tutti fumano, giocano a carte o a mahjong o a baseball, e riceve il benvenuto dagli studenti che lo pestano e lo buttano dal quarto piano. Allora ecco che Juumonji inizia a darsi da fare ed inizia il "Kamen Teacher Program": un tizio vestito di pelle nera con una strana maschera in testa pesta degli studenti e come segno della sua vittoria taglia i capelli degli sconfitti incidendo una "KT", la firma del Kamen Teacher!
Ovviamente la classe si ribella e parte la caccia a Juumonji, nelle cui lezioni sistema i ribelli, spaccando denti e causando commozioni con un pallone da basket, rasando teste e scrivendo con un pennarello le sue iniziali KT agli sconfitti: ben presto la classe diventa un gruppo di monaci.
Alla notizia dei pestaggi tornano a scuola i temibili fratelli licantropi Inugami, espulsi, che pestano a sangue i compagni di classe sconfitti, ma entrerà di nuovo in gioco il Kamen Teacher ad affrontarli educandoli con ogni mezzo.
Ecco che allora i fratelli chiedono vendetta ed aiuto ad altre bande di teppisti criminali ed anche Misaki entrerà in gioco, un espulso che ha causato un incidente disastroso tre mesi prima massacrando trenta studenti da solo.
Ce la faranno Araki e Juumonji a rieducare questi poco di buono?
<b>[FINE POSSIBILI SPOILER]</b>
Amando GTO, non posso che apprezzare i disegni di Kamen Teacher che sono simili, con il tratto tipico di Fujisawa.
Anche i caratteri dei personaggi sono curati e degni di Fujisawa, i protagonisti anche qua si distinguono per il loro carisma che li rende autorevoli, complessi e spesso incomprensibili.
La storia non è molto originale, infatti somiglia parecchio a GTO, ma si differenza da esso non per i valori di fondo, ma per il modo in cui si persegue l'obiettivo di rieducare i disadattati.
Nonostante non sia proprio originale colpiscono comunque i caratteri dei personaggi, che sanno farsi amare ed odiare dal lettore, nel quale sensazioni contrastanti e di parte saranno evocate.
I colpi di scena sono all'ordine del capitolo e anche se certe cose sono prevedibili, il modo in cui sono svelate e il vero motivo della loro esistenza non è banale ma mirato ai vari scopi del Kamen Teacher Program.
Anche il finale e l'epilogo hanno un sapore dolce amaro, perché si ha la sensazione che qualcosa manchi da un lato, ma dall'altro si capisce che questa cosa ha senso: se ci si chiede il motivo della mancanza di certi approfondimenti ciò viene giustificato dalle frasi che vengono dette nel corso dell'opera.
Ad ogni modo ho amato questa storia ed anche il suo finale, perché era l'unico possibile e il più corretto.
Quindi non posso che consigliare questo piccolo gioiellino che, anche se presenta tematiche non proprio originali, saprà farsi apprezzare dai lettori fin da subito per le situazioni che si vengono a creare.
Voto pienamente positivo sotto tutti gli aspetti: ottimo.
Voto: 9.
Kamen Teacher è un'opera di genere scolastico che tocca e tratta il tema della violenza nelle scuole caro al mangaka, ma visto in ottica diversa, sebbene abbia lo stesso fine di Great Teacher Onizuka.
<b>[POSSIBILI SPOILER]</b>
Troviamo Araki Gota, un normale insegnante, appena assunto in una scuola superiore, il Kyokuran, considerata tra le peggiori: il suo compito sarà quello di cambiare la classe peggiore dell'istituto frequentata da teppisti insieme allo sconosciuto esercitatore Juumonji.
Quest'ultimo, che affianca Araki, non si sa chi sia ed è stato richiesto dal preside dell'istituto ad una società nota nel circuito delle scuole che si prefigge lo scopo di ridurre con ogni mezzo la criminalità che pervade le scuole, e i dipendenti di questa società sono detti "Kamen Teacher" ovvero insegnanti mascherati.
Il loro scopo è quello di riformare studenti disadattati, di riportare la normalità e dei sani valori negli istituti e nelle classi problematiche e disastrate.
Araki quindi si presenta in una classe in cui tutti fumano, giocano a carte o a mahjong o a baseball, e riceve il benvenuto dagli studenti che lo pestano e lo buttano dal quarto piano. Allora ecco che Juumonji inizia a darsi da fare ed inizia il "Kamen Teacher Program": un tizio vestito di pelle nera con una strana maschera in testa pesta degli studenti e come segno della sua vittoria taglia i capelli degli sconfitti incidendo una "KT", la firma del Kamen Teacher!
Ovviamente la classe si ribella e parte la caccia a Juumonji, nelle cui lezioni sistema i ribelli, spaccando denti e causando commozioni con un pallone da basket, rasando teste e scrivendo con un pennarello le sue iniziali KT agli sconfitti: ben presto la classe diventa un gruppo di monaci.
Alla notizia dei pestaggi tornano a scuola i temibili fratelli licantropi Inugami, espulsi, che pestano a sangue i compagni di classe sconfitti, ma entrerà di nuovo in gioco il Kamen Teacher ad affrontarli educandoli con ogni mezzo.
Ecco che allora i fratelli chiedono vendetta ed aiuto ad altre bande di teppisti criminali ed anche Misaki entrerà in gioco, un espulso che ha causato un incidente disastroso tre mesi prima massacrando trenta studenti da solo.
Ce la faranno Araki e Juumonji a rieducare questi poco di buono?
<b>[FINE POSSIBILI SPOILER]</b>
Amando GTO, non posso che apprezzare i disegni di Kamen Teacher che sono simili, con il tratto tipico di Fujisawa.
Anche i caratteri dei personaggi sono curati e degni di Fujisawa, i protagonisti anche qua si distinguono per il loro carisma che li rende autorevoli, complessi e spesso incomprensibili.
La storia non è molto originale, infatti somiglia parecchio a GTO, ma si differenza da esso non per i valori di fondo, ma per il modo in cui si persegue l'obiettivo di rieducare i disadattati.
Nonostante non sia proprio originale colpiscono comunque i caratteri dei personaggi, che sanno farsi amare ed odiare dal lettore, nel quale sensazioni contrastanti e di parte saranno evocate.
I colpi di scena sono all'ordine del capitolo e anche se certe cose sono prevedibili, il modo in cui sono svelate e il vero motivo della loro esistenza non è banale ma mirato ai vari scopi del Kamen Teacher Program.
Anche il finale e l'epilogo hanno un sapore dolce amaro, perché si ha la sensazione che qualcosa manchi da un lato, ma dall'altro si capisce che questa cosa ha senso: se ci si chiede il motivo della mancanza di certi approfondimenti ciò viene giustificato dalle frasi che vengono dette nel corso dell'opera.
Ad ogni modo ho amato questa storia ed anche il suo finale, perché era l'unico possibile e il più corretto.
Quindi non posso che consigliare questo piccolo gioiellino che, anche se presenta tematiche non proprio originali, saprà farsi apprezzare dai lettori fin da subito per le situazioni che si vengono a creare.
Voto pienamente positivo sotto tutti gli aspetti: ottimo.
Voto: 9.
Questo manga è stato disegnato dallo stesso autore di GTO: Tohru Fujisawa. Il signor Fujisawa viene di nuovo a raccontarci in questo manga un grosso problema, quello del bullismo sulle scuole, che a quanto pare in Giappone è un problema molto serio. Per quanto la trama possa essere molto seria, si lascia trasportare da un umorismo leggero come l'autore ci ha abituato nei suoi manga. Inoltre non può mancare, anche se in piccola dose, il fanservice che, come nei suoi manga precedenti, è messo solo in chiave umoristica.
La trama, letta su due piedi, può sembrare banale, invece è molto complicata, così come i sentimenti dei protagonisti e le lunghe risse commesse dal nuovo professore, che si intrecciano perfettamente creando un bel mix.
Nel peggior liceo del Giappone la situazione è critica, gli studenti fanno ciò che gli pare, i professori sono disperati, quando improvvisamente arrivano due nuovi insegnanti: Araki Gota e Kamen teacher, che sono stati assunti per cambiare la situazione dentro la scuola.
I disegni sono sempre perfetti come il signor Fujisawa ci ha abituati, in particolar modo mi ha colpito la cover del volume 3, ben fatta, mi attira molto. Inoltre i personaggi possono ricordare vagamente vecchi personaggi dell'autore, tra cui un giovane Onizuka nei bulli e la professoressa della quale è innamorato Araki è molto simile a Urumi Kanzaki, ma disegnata in chiave più graziosa.
Perché ho dato 8? Innanzitutto non lo ho finito di leggere e poi non raggiunge le opere precedenti del sensei GTO e Shonan Junai Gumi. Perciò per me è un otto scarso, comunque è un manga consigliato.
La trama, letta su due piedi, può sembrare banale, invece è molto complicata, così come i sentimenti dei protagonisti e le lunghe risse commesse dal nuovo professore, che si intrecciano perfettamente creando un bel mix.
Nel peggior liceo del Giappone la situazione è critica, gli studenti fanno ciò che gli pare, i professori sono disperati, quando improvvisamente arrivano due nuovi insegnanti: Araki Gota e Kamen teacher, che sono stati assunti per cambiare la situazione dentro la scuola.
I disegni sono sempre perfetti come il signor Fujisawa ci ha abituati, in particolar modo mi ha colpito la cover del volume 3, ben fatta, mi attira molto. Inoltre i personaggi possono ricordare vagamente vecchi personaggi dell'autore, tra cui un giovane Onizuka nei bulli e la professoressa della quale è innamorato Araki è molto simile a Urumi Kanzaki, ma disegnata in chiave più graziosa.
Perché ho dato 8? Innanzitutto non lo ho finito di leggere e poi non raggiunge le opere precedenti del sensei GTO e Shonan Junai Gumi. Perciò per me è un otto scarso, comunque è un manga consigliato.
Dal buon Tohru Fujisawa solo dei bei manga possiamo aspettarci.
Sicuramente questo manga è un buon titolo, molto divertente e mai banale. La storia è molto avvincente e svolge a dovere il suo lavoro con degli ottimi intrecci, i disegni sono belli e si adattano perfettamente al tipo di manga. Il punto di forza è sicuramente l'umorismo di quest'opera, come ci si può aspettare da qualsiasi opera del maestro Fujisawa.
È un'ottima storia breve, con un prezzo non particolarmente elevato può essere un buon acquisto. Sicuramente i fan di GTO non ne rimarranno delusi.
Sicuramente questo manga è un buon titolo, molto divertente e mai banale. La storia è molto avvincente e svolge a dovere il suo lavoro con degli ottimi intrecci, i disegni sono belli e si adattano perfettamente al tipo di manga. Il punto di forza è sicuramente l'umorismo di quest'opera, come ci si può aspettare da qualsiasi opera del maestro Fujisawa.
È un'ottima storia breve, con un prezzo non particolarmente elevato può essere un buon acquisto. Sicuramente i fan di GTO non ne rimarranno delusi.
Kamen Teacher non è niente meno che una classica storia di vita scolastica giapponese. Realistica? Non tanto. Come in ogni scuola che si rispetti oltre ad amori, amicizia e spensieratezza però ci sono anche i classici bulli, sbruffoni, maleducati ecc.che meriterebbero una sistematina da qualcuno più forte di loro a parole e fatti. Ed ecco dunque che scende in campo il nostro eroe mascherato, un "professore" la cui identità è quanto mai nascosta da un casco da motociclista tamarro che cerca di fare giustizia con le buone (poche volte) o con le cattive (il restante delle volte). L'identità di questo "eroe" è nascosta ai protagonisti del manga, ma non al lettore il quale è da subito consapevole della vera identità del portatore di pace.
Il manga sta per essere editato in Italia da J-Pop ed è una miniserie che si concluderà con 4 volumi. Personalmente l'ho trovato abbastanza divertente, la trama non è chissà che e l'evoluzione della stessa si limita a quanto descritto sopra, però ripeto, è un manga spensierato dove l'unico obiettivo dev'essere quello di farsi quattro risate. I disegni li ho trovati più che sufficienti. Ora, prima di consigliarne l'acquisto preferirei aspettare di vedere come verrà proposto al pubblico, più che per l'edizione per il prezzo. Se sarà relativamente basso lo consiglio, anche perché come dicevo sopra è breve, altrimenti trovo decisamente migliori altre opzioni su manga che trattano queste tematiche.
Il manga sta per essere editato in Italia da J-Pop ed è una miniserie che si concluderà con 4 volumi. Personalmente l'ho trovato abbastanza divertente, la trama non è chissà che e l'evoluzione della stessa si limita a quanto descritto sopra, però ripeto, è un manga spensierato dove l'unico obiettivo dev'essere quello di farsi quattro risate. I disegni li ho trovati più che sufficienti. Ora, prima di consigliarne l'acquisto preferirei aspettare di vedere come verrà proposto al pubblico, più che per l'edizione per il prezzo. Se sarà relativamente basso lo consiglio, anche perché come dicevo sopra è breve, altrimenti trovo decisamente migliori altre opzioni su manga che trattano queste tematiche.