Toradora!
Toradora... sigh...
La light novel è finita nel 2009.
L'anime, anche contando l'OAV, è finito nel 2011.
Il manga va avanti da 15 anni e viene tuttora pubblicato su una rivista mensile chiamata Dengeki Daioh, e probabilmente vedrà finalmente la fine nel prossimo anno (estate 2024 secondo alcuni).
Quindi, se tutto va bene e se il planning speculato corrisponde alla realtà, in Italia vedremo il dodicesimo e ultimo volume nel 2025.
Sigh...
Ok, immagino sia inutile lamentarsi della lentezza dei tempi di pubblicazione, giusto? Mi piange il cuore, ma è inutile. Ringraziamo che è uscito l'undicesimo volume (ep. dell'anime 22, 23 e inizio 24), rileggiamo un'altra volta tutto da capo, e stavolta facciamo una bella recensione (qui valuterò il manga a sé, e senza considerare la light novel di origine o l'anime).
Trama e storia: Come al solito la sinossi è abbastanza chiara nel dare una prima idea di cosa tratti il manga.
"Toradora!" è una commedia romantica che, come spesso accade in questi casi, parte con toni divertenti per poi scivolare (abbastanza velocemente) in un genere più sentimentale.
Il primo volume in particolare, dovendo giustificare il punto di partenza, fa un ricorso un po' eccessivo alla sospensione del dubbio, trattandosi di un'opera che vuole classificarsi più vicino al "realismo" che al "fantastico". Sebbene questo sia funzionale a fornire una base su cui gli eventi poi si sviluppano, forse si poteva fare qualcosa di più.
Per quanto riguarda i volumi successivi al primo devo dire che, sebbene siano presenti molti scenari tipici di questo genere (la gita al mare, la gita in montagna, la festa di Natale, eccetera), è anche piacevole vedere che molti altri non ci sono (le terme, il matsuri, il ryokan). In sostanza trovo apprezzabile che l'autore abbia fatto la scelta di non tormentarci per trecento volumi ripetendo al parossismo sempre le stesse azioni/reazioni dei protagonisti, fino a rendere il tutto stucchevole e noioso. Non è che ogni volta ci debba per forza essere sempre tutto il pacchetto completo perché una serie sia godibile. In generale quindi la storia si dipana abbastanza velocemente, anche con un buon lavoro di rielaborazione che rende in un certo senso unici i soggetti archetipici scelti dall'autore.
Sfortunatamente un lavoro meno pregevole è stato fatto nel gestire l'avanzamento della trama principale e, purtroppo, si abusa alla grande del classico "impantanamento da personaggio idiota". E quindi abbiamo un Ryuji fastidiosamente tardo nel comprendere i sentimenti propri e di chi gli sta attorno, una Taiga fin troppo bipolare ed estrema nel suo essere tsundere, una Kushieda che decide di porre l'amica prima di sé stessa oltre ogni accettabilità, una Ami che parla sempre per indovinelli e non dice mai apertamente niente, e così via.
Tutti si tengono sempre tutto dentro e la povertà di questo cliché emerge platealmente, ovvio e scontato, non appena qualcuno finalmente si espone (vol.11) parlando in modo chiaro. E lì crolla l'intero castello di carte, i nodi vengono al pettine in un attimo, gli eventi accelerano e praticamente si va dritti al finale che tutti sapevano già dalla terza pagina. Ad ogni modo scopriremo solo tra due anni, nell'ultimo volume, come verrà realizzata l'ultima parte nella versione manga (vedi il P.S. sottostante).
Non ho troppo apprezzato il modo in cui alcuni aspetti della parte più demenziale vengono accantonati lungo il percorso: dal pappagallo di Ryuji, al disordine patologico di Taiga, al maniacale amore per la pulizia di Ryuji. Dopo l'inizio, una o due volte queste cose ritornano in modo blando, ma è evidente come la scelta, nel corso dei volumi, sia quella di lasciarsi volutamente alle spalle tutta la parte più "frivola" dell'opera (e non solo per questi dettagli specifici). Il problema è che senza quell'aspetto fondamentale ciò che resta è un gruppo di individui che si fa le pare mentali, poco altro.
Non lo so, ho un rapporto di amore-odio con questa serie. Da un lato è una delle mie preferite, la trovo malinconica ed emotivamente coinvolgente e l'ho letta varie volte. Dall'altro lato in alcuni momenti vorrei lanciare il tankobon che ho in mano direttamente nella spazzatura. E forse è proprio questo sentimento contrastante che mi fa essere così critico, perché in generale comunque parliamo di un manga assolutamente pregevole.
P.S. Un'ultima cosa. La night novel di Takemiya e il suo adattamento anime hanno finali diversi. Personalmente reputo il finale dell'anime migliore, ma il manga finora si è rivelato leggermente più fedele al testo originale. Sono curioso di vedere quale finale verrà utilizzato...
Sviluppo dei personaggi: Se volessi essere brusco e un po' ingeneroso direi semplicemente che lo sviluppo dei personaggi è quasi secondario fino praticamente alla fine.
Ryuji si interroga costantemente, fa mille elucubrazioni, ma di fatto è uguale a se stesso fino alla fine. Se il suo sviluppo è carente non è tanto meglio il suo background, che è poco più che tratteggiato (ma emergeranno alcune cose sulla sua famiglia nel dodicesimo volume), con più di qualche lato lasciato volutamente poco definito (del padre non viene detto quasi nulla di specifico, ad esempio, anche se nel complesso la situazione è chiara).
Taiga evolve un po' di più, si accorge per prima dei propri sentimenti, ha coscienza di sé e del proprio carattere, che è anche maggiormente sfaccettato, le viene fornito un background più interessante che viene anche approfondito entro i limiti dei pochi volumi.
Gli altri personaggi sono fortemente determinati da pochi tratti caratteriali.
Kushieda è in un certo senso affascinante per la sua positività, ma risulta davvero un po' piatta e poco interessante nella sua semplice risolutezza. E personalmente vedo anche un'incongruenza tra il suo carattere determinato e volitivo, e le sue scelte che la portano di fatto a fare una rinuncia sentimentale a priori, senza neppure provarci, senza combattere, all'interno di un contesto in cui questo sacrificio non sarebbe di fatto strettamente necessario.
Ami è sempre nascosta dietro le proprie maschere, ha un'evoluzione piuttosto netta, anche troppo veloce rispetto a come viene presentata inizialmente. Il lettore capisce ciò che c'è dietro il suo cambiamento, per quanto secondo me sia una trasformazione gestita in modo un po' superficiale, ma è addirittura frustrante vedere come non riesca ad essere onesta una sola volta, a dire quello che pensa, a liberarsi finalmente di quello che alla fine appare come un peso quasi opprimente. Ogni volta che leggo le parti che riguardano Ami mi sento come in quei sogni in cui vorresti urlare e non ci riesci.
Kitamura boh, il suo carattere è un mistero... come se l'autore non avesse del tutto deciso dove andare a parare, visto che dà l'impressione di essere come minimo "mutevole".
In sostanza ritengo che i personaggi siano godibili e più che sufficienti, se ci si limita a una lettura leggera, ma se si prova a grattare un minimo la superfice e a fare anche solo un po' di analisi psicologica "da bar" non ne escono proprio bene.
Disegni: I disegni sono gradevoli, con un tratto che però in alcuni frangenti tende a diventare un po' grezzo e spigoloso. E' una cosa che ho notato in particolare nel volume appena pubblicato (11). Ad ogni modo in linea generale il disegno non risulta mai sgradevole, e le tavole sono raramente bianche e/o spoglie. Anzi, alcune tavole sono anche piuttosto evocative.
Dialoghi: Nel complesso non ho nulla di particolare da segnalare ma, visto che ho riletto il manga ormai varie volte, riprendendo quanto detto sopra... "in alcuni momenti vorrei lanciare il tankobon che ho in mano direttamente nella spazzatura". Sì, perché se in generale va tutto bene, ci sono alcuni dialoghi che sono davvero un po' tirati, un po' troppo melodrammatici, mentre altri sono fastidiosamente inconcludenti. Ma tutto questo forse in parte è anche la cifra stilistica dei manga di questo tipo.
Una nota negativa, lo devo dire, è il fatto che in alcuni punti non si capisce subito in modo chiaro se i personaggi stiano pensando o parlando ad alta voce. Altre volte addirittura si fatica a seguire il filo del discorso perché non è chiaro chi stia parlando in uno scambio di battute. E in un paio di punti (secondari) ho addirittura l'impressione che ci sia qualche problema di adattamento o un errore di traduzione del soggetto della frase. Niente di insormontabile, ma comunque dei difetti un po' fastidiosi.
______
In definitiva ritengo che Toradora sia un ottimo manga che, opinione del tutto personale, si fa perdonare un comparto tecnico nella media compensando con un grande impatto emotivo. Quindi, se non siete i tipi da emozionarvi e lasciarvi coinvolgere e trascinare durante la lettura, considerate il mio voto arrotondato per difetto.
La light novel è finita nel 2009.
L'anime, anche contando l'OAV, è finito nel 2011.
Il manga va avanti da 15 anni e viene tuttora pubblicato su una rivista mensile chiamata Dengeki Daioh, e probabilmente vedrà finalmente la fine nel prossimo anno (estate 2024 secondo alcuni).
Quindi, se tutto va bene e se il planning speculato corrisponde alla realtà, in Italia vedremo il dodicesimo e ultimo volume nel 2025.
Sigh...
Ok, immagino sia inutile lamentarsi della lentezza dei tempi di pubblicazione, giusto? Mi piange il cuore, ma è inutile. Ringraziamo che è uscito l'undicesimo volume (ep. dell'anime 22, 23 e inizio 24), rileggiamo un'altra volta tutto da capo, e stavolta facciamo una bella recensione (qui valuterò il manga a sé, e senza considerare la light novel di origine o l'anime).
Trama e storia: Come al solito la sinossi è abbastanza chiara nel dare una prima idea di cosa tratti il manga.
"Toradora!" è una commedia romantica che, come spesso accade in questi casi, parte con toni divertenti per poi scivolare (abbastanza velocemente) in un genere più sentimentale.
Il primo volume in particolare, dovendo giustificare il punto di partenza, fa un ricorso un po' eccessivo alla sospensione del dubbio, trattandosi di un'opera che vuole classificarsi più vicino al "realismo" che al "fantastico". Sebbene questo sia funzionale a fornire una base su cui gli eventi poi si sviluppano, forse si poteva fare qualcosa di più.
Per quanto riguarda i volumi successivi al primo devo dire che, sebbene siano presenti molti scenari tipici di questo genere (la gita al mare, la gita in montagna, la festa di Natale, eccetera), è anche piacevole vedere che molti altri non ci sono (le terme, il matsuri, il ryokan). In sostanza trovo apprezzabile che l'autore abbia fatto la scelta di non tormentarci per trecento volumi ripetendo al parossismo sempre le stesse azioni/reazioni dei protagonisti, fino a rendere il tutto stucchevole e noioso. Non è che ogni volta ci debba per forza essere sempre tutto il pacchetto completo perché una serie sia godibile. In generale quindi la storia si dipana abbastanza velocemente, anche con un buon lavoro di rielaborazione che rende in un certo senso unici i soggetti archetipici scelti dall'autore.
Sfortunatamente un lavoro meno pregevole è stato fatto nel gestire l'avanzamento della trama principale e, purtroppo, si abusa alla grande del classico "impantanamento da personaggio idiota". E quindi abbiamo un Ryuji fastidiosamente tardo nel comprendere i sentimenti propri e di chi gli sta attorno, una Taiga fin troppo bipolare ed estrema nel suo essere tsundere, una Kushieda che decide di porre l'amica prima di sé stessa oltre ogni accettabilità, una Ami che parla sempre per indovinelli e non dice mai apertamente niente, e così via.
Tutti si tengono sempre tutto dentro e la povertà di questo cliché emerge platealmente, ovvio e scontato, non appena qualcuno finalmente si espone (vol.11) parlando in modo chiaro. E lì crolla l'intero castello di carte, i nodi vengono al pettine in un attimo, gli eventi accelerano e praticamente si va dritti al finale che tutti sapevano già dalla terza pagina. Ad ogni modo scopriremo solo tra due anni, nell'ultimo volume, come verrà realizzata l'ultima parte nella versione manga (vedi il P.S. sottostante).
Non ho troppo apprezzato il modo in cui alcuni aspetti della parte più demenziale vengono accantonati lungo il percorso: dal pappagallo di Ryuji, al disordine patologico di Taiga, al maniacale amore per la pulizia di Ryuji. Dopo l'inizio, una o due volte queste cose ritornano in modo blando, ma è evidente come la scelta, nel corso dei volumi, sia quella di lasciarsi volutamente alle spalle tutta la parte più "frivola" dell'opera (e non solo per questi dettagli specifici). Il problema è che senza quell'aspetto fondamentale ciò che resta è un gruppo di individui che si fa le pare mentali, poco altro.
Non lo so, ho un rapporto di amore-odio con questa serie. Da un lato è una delle mie preferite, la trovo malinconica ed emotivamente coinvolgente e l'ho letta varie volte. Dall'altro lato in alcuni momenti vorrei lanciare il tankobon che ho in mano direttamente nella spazzatura. E forse è proprio questo sentimento contrastante che mi fa essere così critico, perché in generale comunque parliamo di un manga assolutamente pregevole.
P.S. Un'ultima cosa. La night novel di Takemiya e il suo adattamento anime hanno finali diversi. Personalmente reputo il finale dell'anime migliore, ma il manga finora si è rivelato leggermente più fedele al testo originale. Sono curioso di vedere quale finale verrà utilizzato...
Sviluppo dei personaggi: Se volessi essere brusco e un po' ingeneroso direi semplicemente che lo sviluppo dei personaggi è quasi secondario fino praticamente alla fine.
Ryuji si interroga costantemente, fa mille elucubrazioni, ma di fatto è uguale a se stesso fino alla fine. Se il suo sviluppo è carente non è tanto meglio il suo background, che è poco più che tratteggiato (ma emergeranno alcune cose sulla sua famiglia nel dodicesimo volume), con più di qualche lato lasciato volutamente poco definito (del padre non viene detto quasi nulla di specifico, ad esempio, anche se nel complesso la situazione è chiara).
Taiga evolve un po' di più, si accorge per prima dei propri sentimenti, ha coscienza di sé e del proprio carattere, che è anche maggiormente sfaccettato, le viene fornito un background più interessante che viene anche approfondito entro i limiti dei pochi volumi.
Gli altri personaggi sono fortemente determinati da pochi tratti caratteriali.
Kushieda è in un certo senso affascinante per la sua positività, ma risulta davvero un po' piatta e poco interessante nella sua semplice risolutezza. E personalmente vedo anche un'incongruenza tra il suo carattere determinato e volitivo, e le sue scelte che la portano di fatto a fare una rinuncia sentimentale a priori, senza neppure provarci, senza combattere, all'interno di un contesto in cui questo sacrificio non sarebbe di fatto strettamente necessario.
Ami è sempre nascosta dietro le proprie maschere, ha un'evoluzione piuttosto netta, anche troppo veloce rispetto a come viene presentata inizialmente. Il lettore capisce ciò che c'è dietro il suo cambiamento, per quanto secondo me sia una trasformazione gestita in modo un po' superficiale, ma è addirittura frustrante vedere come non riesca ad essere onesta una sola volta, a dire quello che pensa, a liberarsi finalmente di quello che alla fine appare come un peso quasi opprimente. Ogni volta che leggo le parti che riguardano Ami mi sento come in quei sogni in cui vorresti urlare e non ci riesci.
Kitamura boh, il suo carattere è un mistero... come se l'autore non avesse del tutto deciso dove andare a parare, visto che dà l'impressione di essere come minimo "mutevole".
In sostanza ritengo che i personaggi siano godibili e più che sufficienti, se ci si limita a una lettura leggera, ma se si prova a grattare un minimo la superfice e a fare anche solo un po' di analisi psicologica "da bar" non ne escono proprio bene.
Disegni: I disegni sono gradevoli, con un tratto che però in alcuni frangenti tende a diventare un po' grezzo e spigoloso. E' una cosa che ho notato in particolare nel volume appena pubblicato (11). Ad ogni modo in linea generale il disegno non risulta mai sgradevole, e le tavole sono raramente bianche e/o spoglie. Anzi, alcune tavole sono anche piuttosto evocative.
Dialoghi: Nel complesso non ho nulla di particolare da segnalare ma, visto che ho riletto il manga ormai varie volte, riprendendo quanto detto sopra... "in alcuni momenti vorrei lanciare il tankobon che ho in mano direttamente nella spazzatura". Sì, perché se in generale va tutto bene, ci sono alcuni dialoghi che sono davvero un po' tirati, un po' troppo melodrammatici, mentre altri sono fastidiosamente inconcludenti. Ma tutto questo forse in parte è anche la cifra stilistica dei manga di questo tipo.
Una nota negativa, lo devo dire, è il fatto che in alcuni punti non si capisce subito in modo chiaro se i personaggi stiano pensando o parlando ad alta voce. Altre volte addirittura si fatica a seguire il filo del discorso perché non è chiaro chi stia parlando in uno scambio di battute. E in un paio di punti (secondari) ho addirittura l'impressione che ci sia qualche problema di adattamento o un errore di traduzione del soggetto della frase. Niente di insormontabile, ma comunque dei difetti un po' fastidiosi.
______
In definitiva ritengo che Toradora sia un ottimo manga che, opinione del tutto personale, si fa perdonare un comparto tecnico nella media compensando con un grande impatto emotivo. Quindi, se non siete i tipi da emozionarvi e lasciarvi coinvolgere e trascinare durante la lettura, considerate il mio voto arrotondato per difetto.
"Toradora!" è sicuramente uno dei manga shounen più carini che io conosca (per il genere romantico scolastico). Ha dei punti usuali che cozzano con l'originalità della maggior parte della trama romantica, ma i personaggi principali (Taiga Ai Saka e Ryugi Takasu) sono ben studiati ed estremamente umani. Si tratta di un manga ricco di disegni bellissimi e chiari soprattutto, nonostante la frequente sovrapposizione di elementi tra i vari riquadri della pagina. Tutto viene realizzato sapientemente e senza la minima variazione stilistica di volume in volume, come invece accade in altri fumetti troppo soggetti all'umore dell'artista.
Unico grande difetto: la presenza di parolacce inutili e la brutta traduzione in un unico volume di un'emozione con una bestemmia mascherata in lingua inglese; sono rimasta pietrificata e addolorata e l'ho cancellata subito. Non avessi saputo, grazie all'anime, che sicuramente non ce ne sarebbero potute essere altre, avrei smesso di leggerlo.
Unico grande difetto: la presenza di parolacce inutili e la brutta traduzione in un unico volume di un'emozione con una bestemmia mascherata in lingua inglese; sono rimasta pietrificata e addolorata e l'ho cancellata subito. Non avessi saputo, grazie all'anime, che sicuramente non ce ne sarebbero potute essere altre, avrei smesso di leggerlo.
Tra tanti fumetti che trattano d'amore, fondamentalmente rivolti ad un pubblico femminile e preferibilmente adolescenziale (ma, attenzione, avendo un protagonista maschile, viene catalogato come Shounen!), sono incappato in ''Toradora'', un titolo particolarmente carino ma, comunque sia, mancante di quella scintilla capace di farmene innamorare. Si tratta di una commedia senza pretese che, con dei personaggi simpatici e situazioni già viste e straviste, riesce comunque a portare, a suo modo, una ventata d'aria fresca. Paradossale, direte, ma leggendo capirete il perché. Alla fine le situazioni tipiche di una storia del genere ci sono tutte, così come i personaggi: abbiamo la ragazzina piatta con un carattere apparentemente irruente ed indomabile (Taiga), quella vivace (Minori, detta Minorin), il ragazzo di cui la protagonista sembra essere inizialmente innamorata per qualche strano motivo, dato che non ha alcuna caratteristica che giustifichi un fattore simile (Kitamura) e la bellissima modella apparentemente snob ma che alla fine si rivelerà tutt'altro, riuscendo, in qualche modo, a ''spezzare'' lo stereotipo iniziale.
Probabilmente l'innovazione potrebbe stare, in un fumetto del genere, nel protagonista maschile, che comunque non mi entusiasma. Parliamo, ovviamente, di Ryuji e del suo sguardo torvo, uno dei punti focali della sua caratterizzazione. Non si tratta, infatti, del solito protagonista 'cool' dietro al quale il pubblico sbava, ma di uno con i suoi difetti e pregi ed un aspetto che, comunque sia, tutto potrebbe essere considerato fuorché tale.
La situazione, come molti già sapranno, si sviluppa in maniera piuttosto veloce, anche se, inizialmente, si parte da un triangolo, anzi, oserei dire un quadrato.
Tra i molti elementi che non riescono a farmi apprezzare interamente la serie, che mi ha comunque divertito, essendo, per l'appunto, molto semplice e senza pretese, c'è lo stesso rapporto tra i due protagonisti, che francamente trovo privo di una qualsiasi profondità da qualunque punto di vista lo si voglia vedere: troppo scialbo e banale per riuscire davvero a suscitare qualche emozione e, a dir il vero, neanche i pianti della protagonista, a volte eccessivi e fuori luogo, sono riusciti a toccarmi anche solo superficialmente. Del resto quando iniziai questa serie non mi aspettavo nulla di simile, quindi non me ne sono preoccupato eccessivamente; immaginavo, insomma, che non mi sarei trovato davanti ad un'opera profonda o comunque sentimentalmente rilevante, con relazioni con basi fondate e solide, pur rimanendo adatte ad un pubblico di adolescenti.
Se volete iniziare a leggere qualche fumetto di questo genere, probabilmente Toradora! potrebbe, a primo impatto, piacervi. In fondo ha tutte le caratteristiche per cui, ultimamente, un fumetto viene considerato un buon prodotto. Non ve lo sconsiglio, insomma, ma a me non ha entusiasmato e, sebbene le copertine siano davvero simpatiche, seppur disegnate coi piedi, penso proprio che 5.50$ siano eccessivi, motivo per cui ho deciso di non continuare la serie.
Probabilmente l'innovazione potrebbe stare, in un fumetto del genere, nel protagonista maschile, che comunque non mi entusiasma. Parliamo, ovviamente, di Ryuji e del suo sguardo torvo, uno dei punti focali della sua caratterizzazione. Non si tratta, infatti, del solito protagonista 'cool' dietro al quale il pubblico sbava, ma di uno con i suoi difetti e pregi ed un aspetto che, comunque sia, tutto potrebbe essere considerato fuorché tale.
La situazione, come molti già sapranno, si sviluppa in maniera piuttosto veloce, anche se, inizialmente, si parte da un triangolo, anzi, oserei dire un quadrato.
Tra i molti elementi che non riescono a farmi apprezzare interamente la serie, che mi ha comunque divertito, essendo, per l'appunto, molto semplice e senza pretese, c'è lo stesso rapporto tra i due protagonisti, che francamente trovo privo di una qualsiasi profondità da qualunque punto di vista lo si voglia vedere: troppo scialbo e banale per riuscire davvero a suscitare qualche emozione e, a dir il vero, neanche i pianti della protagonista, a volte eccessivi e fuori luogo, sono riusciti a toccarmi anche solo superficialmente. Del resto quando iniziai questa serie non mi aspettavo nulla di simile, quindi non me ne sono preoccupato eccessivamente; immaginavo, insomma, che non mi sarei trovato davanti ad un'opera profonda o comunque sentimentalmente rilevante, con relazioni con basi fondate e solide, pur rimanendo adatte ad un pubblico di adolescenti.
Se volete iniziare a leggere qualche fumetto di questo genere, probabilmente Toradora! potrebbe, a primo impatto, piacervi. In fondo ha tutte le caratteristiche per cui, ultimamente, un fumetto viene considerato un buon prodotto. Non ve lo sconsiglio, insomma, ma a me non ha entusiasmato e, sebbene le copertine siano davvero simpatiche, seppur disegnate coi piedi, penso proprio che 5.50$ siano eccessivi, motivo per cui ho deciso di non continuare la serie.
<b>Attenzione, possibili lievi spoiler</b>
Ryuuji, nonostante lo sguardo torvo, è un ragazzo gentile ed educato, fissato con l'igiene (a tal punto da portare sempre con sé i prodotti per la casa) e con grandi doti culinarie (cucina sempre per sua madre e, dopo un po', anche per Taiga, l'altra protagonista della storia, ed è proprio quest'ultima a fargli per la prima volta dei complimenti).
La madre Yasuko (detta Yacchan) lavora in night club, perciò di giorno dorme, e torna a casa intorno alle quattro di mattina. È molto sbadata e pigra (per questo motivo dimentica sempre di struccarsi), oltre che ingenua ed infantile. Il suo migliore amico è Kitamura, presidente del consiglio studentesco nonché rappresentante di classe e capitano della squadra maschile di softball.
Taiga, nonostante l'aspetto di una bambola, è talmente tsundere da essere soprannominata "Tigre Palmare". Vive da sola in un appartamento di lusso poiché a causa del suo carattere ha litigato con i genitori. Essendo cresciuta in una famiglia ricca non è capace di svolgere i lavori domestici (ad esempio nel capitolo 3 Takasu ha dovuto pulirle la cucina poiché era in uno stato pietoso). La sua migliore amica è Minoru detta "Minorin", una tipa allegra e sorridente, e capitano della quadra femminile di softball. Per impegnare bene il tempo libero ha molti lavoretti part-time. Si rivela ben presto capace di percepire il vero carattere delle persone (sin dalla sua prima comparsa si dimostra gentile ed amichevole con Takasu). Ama le storie dell'orrore.
Dopo un malinteso Taiga e Ryuugi scoprono di essere innamorati l'una del migliore amico dell'altro. Così uniscono le forze, ma i risultati sono più comici che brillanti.
Taiga inoltre vedrà Ami, una bellissima modella, come una nemica, poiché è un'amica d'infanzia di Kitamura e finge di essere svampita e gentile ma in realtà è prepotente ed altezzosa. Rivelerà sin da subito il suo vero carattere alla Tigre Palmare, dando inizio ad una forte rivalità.
Toradora è quindi una storia che insegna a vedere oltre le apparenze, ma allo stesso tempo strappa qualche risata o un sorriso.
Per quanto riguarda le illustrazioni Kitamura, Minorin ed Ami sono disegnati particolarmente bene, mentre i due protagonisti lasciano parecchio a desiderare.
Storia divertente ed abbastanza scorrevole.
Il primo volume era davvero comico, con gag sempre dietro l'angolo. Invece nel secondo buona parte è concentrata sui sentimenti, cosa che non ho apprezzato dato che preferisco l'umorismo al sentimentalismo. Di conseguenza volevo mettere 7, anche perché è un soggetto visto e rivisto nella versione anime, ma dopo ho notato che effettivamente il manga è uscito in Giappone nel 2008, mentre l'anime nel 2009.
Ryuuji, nonostante lo sguardo torvo, è un ragazzo gentile ed educato, fissato con l'igiene (a tal punto da portare sempre con sé i prodotti per la casa) e con grandi doti culinarie (cucina sempre per sua madre e, dopo un po', anche per Taiga, l'altra protagonista della storia, ed è proprio quest'ultima a fargli per la prima volta dei complimenti).
La madre Yasuko (detta Yacchan) lavora in night club, perciò di giorno dorme, e torna a casa intorno alle quattro di mattina. È molto sbadata e pigra (per questo motivo dimentica sempre di struccarsi), oltre che ingenua ed infantile. Il suo migliore amico è Kitamura, presidente del consiglio studentesco nonché rappresentante di classe e capitano della squadra maschile di softball.
Taiga, nonostante l'aspetto di una bambola, è talmente tsundere da essere soprannominata "Tigre Palmare". Vive da sola in un appartamento di lusso poiché a causa del suo carattere ha litigato con i genitori. Essendo cresciuta in una famiglia ricca non è capace di svolgere i lavori domestici (ad esempio nel capitolo 3 Takasu ha dovuto pulirle la cucina poiché era in uno stato pietoso). La sua migliore amica è Minoru detta "Minorin", una tipa allegra e sorridente, e capitano della quadra femminile di softball. Per impegnare bene il tempo libero ha molti lavoretti part-time. Si rivela ben presto capace di percepire il vero carattere delle persone (sin dalla sua prima comparsa si dimostra gentile ed amichevole con Takasu). Ama le storie dell'orrore.
Dopo un malinteso Taiga e Ryuugi scoprono di essere innamorati l'una del migliore amico dell'altro. Così uniscono le forze, ma i risultati sono più comici che brillanti.
Taiga inoltre vedrà Ami, una bellissima modella, come una nemica, poiché è un'amica d'infanzia di Kitamura e finge di essere svampita e gentile ma in realtà è prepotente ed altezzosa. Rivelerà sin da subito il suo vero carattere alla Tigre Palmare, dando inizio ad una forte rivalità.
Toradora è quindi una storia che insegna a vedere oltre le apparenze, ma allo stesso tempo strappa qualche risata o un sorriso.
Per quanto riguarda le illustrazioni Kitamura, Minorin ed Ami sono disegnati particolarmente bene, mentre i due protagonisti lasciano parecchio a desiderare.
Storia divertente ed abbastanza scorrevole.
Il primo volume era davvero comico, con gag sempre dietro l'angolo. Invece nel secondo buona parte è concentrata sui sentimenti, cosa che non ho apprezzato dato che preferisco l'umorismo al sentimentalismo. Di conseguenza volevo mettere 7, anche perché è un soggetto visto e rivisto nella versione anime, ma dopo ho notato che effettivamente il manga è uscito in Giappone nel 2008, mentre l'anime nel 2009.
Che dire riguardo “Toradora”? Parto annunciando che questo manga mi ha veramente sorpreso.
La trama: la trama è conosciutissima grazie all' omonimo anime. una trama che più uno shounen sembra uno shoujo, situazioni sentimentali quantità abbastanza grandi, ma soprattutto ci sono situazioni veramente comiche.
Takasu che vuole conquistare la bella Minori, Taiga che invece vorrebbe conquistare l'eccentrico Kitamura, loro allora ricorrono all' aiuto reciproco. La trama è abbastanza semplice ma con dei colpi di scena che non mancano.
Dal punto di vista soggettivo: questa trama mi è sembrata un po' troppo comune come negli shoujo scolastici, ma devo dire che già dal secondo volume si rende più particolare con quel qualcosa che rende questo manga unico nel suo genere
I personaggi: un punto di forza enorme di questo manga sono proprio i personaggi. Ogni personaggio ha un carattere veramente particolare nel suo genere. Partendo da Taiga con la sua apparente aggressività, usa delle espressioni che comunicano che lei è quella che comanda un po'. Ma soprattutto quello che ho trovato espressivo sono i suoi occhi che anche nell'anime ti infondevano quel senso di inquietudine.
Adesso non mi dilungherò a fare il profilo caratteriale di ogni singolo personaggio, ma dal mio punto di vista ogni personaggio contribuisce un po' a modo suo nello sviluppo della storia.
Dal punto di vista dei disegni: i disegni in sé per me sono molto carini, ma non riescono a comunicare tutte le emozioni che invece si riescono a percepire nell'anime, ed è per questo che ho abbassato il voto da un bel dieci a un otto.
Nel complesso: dal mio punto di vista è un manga veramente carino sotto tutti i punti di vista, sia nei disegni che nella trama.
Comunque consiglio l'acquisto di questo manga più che altro a chi come me ha già seguito l'anime che sarebbe l'opera principale dopo l'omonima light novel.
Con questo ho concluso.
Auguro una buona lettura a tutti!
P.S: preparatevi se volete leggere questo manga, perché l'uscita non è ne bimestrale né quadrimestrale o trimestrale, bensì è annuale.
La trama: la trama è conosciutissima grazie all' omonimo anime. una trama che più uno shounen sembra uno shoujo, situazioni sentimentali quantità abbastanza grandi, ma soprattutto ci sono situazioni veramente comiche.
Takasu che vuole conquistare la bella Minori, Taiga che invece vorrebbe conquistare l'eccentrico Kitamura, loro allora ricorrono all' aiuto reciproco. La trama è abbastanza semplice ma con dei colpi di scena che non mancano.
Dal punto di vista soggettivo: questa trama mi è sembrata un po' troppo comune come negli shoujo scolastici, ma devo dire che già dal secondo volume si rende più particolare con quel qualcosa che rende questo manga unico nel suo genere
I personaggi: un punto di forza enorme di questo manga sono proprio i personaggi. Ogni personaggio ha un carattere veramente particolare nel suo genere. Partendo da Taiga con la sua apparente aggressività, usa delle espressioni che comunicano che lei è quella che comanda un po'. Ma soprattutto quello che ho trovato espressivo sono i suoi occhi che anche nell'anime ti infondevano quel senso di inquietudine.
Adesso non mi dilungherò a fare il profilo caratteriale di ogni singolo personaggio, ma dal mio punto di vista ogni personaggio contribuisce un po' a modo suo nello sviluppo della storia.
Dal punto di vista dei disegni: i disegni in sé per me sono molto carini, ma non riescono a comunicare tutte le emozioni che invece si riescono a percepire nell'anime, ed è per questo che ho abbassato il voto da un bel dieci a un otto.
Nel complesso: dal mio punto di vista è un manga veramente carino sotto tutti i punti di vista, sia nei disegni che nella trama.
Comunque consiglio l'acquisto di questo manga più che altro a chi come me ha già seguito l'anime che sarebbe l'opera principale dopo l'omonima light novel.
Con questo ho concluso.
Auguro una buona lettura a tutti!
P.S: preparatevi se volete leggere questo manga, perché l'uscita non è ne bimestrale né quadrimestrale o trimestrale, bensì è annuale.
Dopo che abbiamo avuto l'onore e il privilegio di gustarci in Italia la fantastica serie TV è uscita in edizione da doppia copertina, edita da J-pop, la trasposizione cartacea di questa divertente light novel. Dunque andiamo in ordine e partiamo dalla copertina: l'edizione italiana è molto fedele a quella originale.
La storia è quella di un ragazzo di nome Ryuji Takasu, che si prepara per iniziare il secondo anno delle superiori. A causa del suo sguardo "torvo", ereditato dal padre, molti hanno paura di lui e questo gli provoca non pochi problemi. A dispetto delle apparenze è piuttosto tranquillo e dall'animo gentile (forse troppo), bravo nello studio e nella cucina, ma la cosa che più gli riesce meglio è fare le pulizie di casa (non è difficile notare la sua morbosa mania per l'igiene). Il destino del povero e incompreso Ryuji si intreccia presto con quello di una sua compagna di classe: Taiga Aisaka. Lei è la classica ragazza dolce, minuta, graziosa, con occhi dolci e limpidi, insomma una bambolina, direte voi; in realtà non è proprio così. È temuta da tutti i compagni e dai professori per il suo carattere facilmente irascibile, che la fa esplodere per qualsiasi cosa, per questo si è meritata l'appellativo di "tigre palmare". Ma dietro quel caratterino si cela una ragazza timida e imbranata, e sarà proprio Ryuji a scoprire questo suo lato.
Grazie a questa caratteristica i due stringono un patto per aiutarsi a vicenda a conquistare la persona amata: Ryuji aiuta Taiga a conquistare il suo "strambo" amico occhialuto Kitamura e lei lo "aiuta" a conquistare la sua migliore amica Kushieda. Da qui inizia un'avventura fatta di difficoltà, ma anche di sorrisi e di gioie.
Il manga è stato disegnato da Zekkyou ed ha decisamente uno stile completamente diverso dalla serie tv. All'inizio ero davvero molto scettica, perché avevo solo visto la copertina e non mi attirava tanto, anzi ha solo provocato in me una smorfia di dispiacere. Ma ovviamente come dice il detto non si può giudicare "un libro dalla copertina". Trovo che questa mangaka sia stata davvero coraggiosa ad accettare di fare la trasposizione manga di un anime che ha colpito molto il pubblico anche dal punto di vista dei disegni. A volte questi esperimenti sono delle armi a doppio taglio che si rivelano delle delusioni colossali. Io dico con molta sincerità che ho comprato il manga solo perché ero molto ma molto curiosa, ma ero già partita con l'idea che non l'avrei continuato. Beh, adesso voglio proprio finire la serie. L'ho trovato carino e divertente. A volte è fedele all'anime, e altre invece prende una piega tutta sua che non lo fa cadere nel classico "copia e incolla". I personaggi sono disegnati bene, con linee pulite e decise che esprimono il carattere di ognuno di loro.
So che il manga non potrà mai arrivare al livello dell'anime, ma credo che si sia guadagnato un posto di merito tutto suo. Quindi, in conclusione, io considero questo manga un'opera a sé che non si è fatta condizionare e sopraffare dalla maestosità dell'omonimo anime. Per questo trovo che sia una lettura piacevole che può conquistare anche i più scettici.
La storia è quella di un ragazzo di nome Ryuji Takasu, che si prepara per iniziare il secondo anno delle superiori. A causa del suo sguardo "torvo", ereditato dal padre, molti hanno paura di lui e questo gli provoca non pochi problemi. A dispetto delle apparenze è piuttosto tranquillo e dall'animo gentile (forse troppo), bravo nello studio e nella cucina, ma la cosa che più gli riesce meglio è fare le pulizie di casa (non è difficile notare la sua morbosa mania per l'igiene). Il destino del povero e incompreso Ryuji si intreccia presto con quello di una sua compagna di classe: Taiga Aisaka. Lei è la classica ragazza dolce, minuta, graziosa, con occhi dolci e limpidi, insomma una bambolina, direte voi; in realtà non è proprio così. È temuta da tutti i compagni e dai professori per il suo carattere facilmente irascibile, che la fa esplodere per qualsiasi cosa, per questo si è meritata l'appellativo di "tigre palmare". Ma dietro quel caratterino si cela una ragazza timida e imbranata, e sarà proprio Ryuji a scoprire questo suo lato.
Grazie a questa caratteristica i due stringono un patto per aiutarsi a vicenda a conquistare la persona amata: Ryuji aiuta Taiga a conquistare il suo "strambo" amico occhialuto Kitamura e lei lo "aiuta" a conquistare la sua migliore amica Kushieda. Da qui inizia un'avventura fatta di difficoltà, ma anche di sorrisi e di gioie.
Il manga è stato disegnato da Zekkyou ed ha decisamente uno stile completamente diverso dalla serie tv. All'inizio ero davvero molto scettica, perché avevo solo visto la copertina e non mi attirava tanto, anzi ha solo provocato in me una smorfia di dispiacere. Ma ovviamente come dice il detto non si può giudicare "un libro dalla copertina". Trovo che questa mangaka sia stata davvero coraggiosa ad accettare di fare la trasposizione manga di un anime che ha colpito molto il pubblico anche dal punto di vista dei disegni. A volte questi esperimenti sono delle armi a doppio taglio che si rivelano delle delusioni colossali. Io dico con molta sincerità che ho comprato il manga solo perché ero molto ma molto curiosa, ma ero già partita con l'idea che non l'avrei continuato. Beh, adesso voglio proprio finire la serie. L'ho trovato carino e divertente. A volte è fedele all'anime, e altre invece prende una piega tutta sua che non lo fa cadere nel classico "copia e incolla". I personaggi sono disegnati bene, con linee pulite e decise che esprimono il carattere di ognuno di loro.
So che il manga non potrà mai arrivare al livello dell'anime, ma credo che si sia guadagnato un posto di merito tutto suo. Quindi, in conclusione, io considero questo manga un'opera a sé che non si è fatta condizionare e sopraffare dalla maestosità dell'omonimo anime. Per questo trovo che sia una lettura piacevole che può conquistare anche i più scettici.
“Toradora” è un manga molto bello anche se ho letto solo i primi 2 volumi mi è piaciuto molto ecco cosa vi posso dire: Taiga è un personaggio curioso, perché è una ragazza carina che si dimostra aggressiva (una tigre) davanti agli altri, ma che alla fine è molto sensibile e gentile con gli altri (che poi non è mica una ragazza con una personalità' tanto rara). E' innamorata di Kitamura, il migliore amico di Ryuji, quest'ultimo la aiuterà' a conquistarlo...
Ryuji invece ha in problema inverso, ha uno sguardo da delinquente (che a mio parere è molto sexy, come dice la mamma) e invece ha un carattere molto bello, nel senso che è un studente diligente, si occupa lui delle faccende di casa, cucina per tutti ecc. ecc. E' innamorata di Minorin, la migliore amica di Taiga, quest'ultima li aiuterà' a farli mettere insieme.
Minorin è la migliore amica di Taiga, è molto allegra e sociale. E' bravissima negli sport. Lei vuole molto bene a Taiga, farebbe di tutto per lei (ma proprio tutto) il resto ve lo faccio leggere perché anche lei è un personaggio singolare.
Kitamura è il migliore amico di Ryuji, si dice che nel primo anno abbia chiesto a Taiga di mettersi insieme a lui, ma lei non ci ha pensato due volte e ha rifiutato radicalmente, ma oggi se ne pente amaramente e cercherà' di riconquistarlo
Ami è l'amica d'infanzia di Kitamura, lei è la classica antipatica della situazione e, per l'appunto, tormenta in continuazione Taiga (e successivamente anche Minorin per motivi che dovrete scoprire da soli). Porta una maschera, nel senso che davanti agli altri si comporta come una impacciatissima bellissima modella, ma con chi la conosce o con chi non gli sembra simpatico si comporta come è realmente (cioè antipatica). In compenso pero' è molto intelligente e capisce sin da subito che Taiga (lo dovete scoprire da voi).
Yacchan è la madre di Ryuji, lei lavora ad un night club, appunto sia nell'anime che nel manga appare truccata, vestita bene... sebbene a prima vista possa sembrare una prostituta, non lo è affatto (anzi, mi piace anche come persona). E' un po' "ingenua", cioè che è stata messa incinta troppo prematuramente, appunto pare che abbia solo 24 anni, anche perché il padre di Ryuji sembra un delinquente (appunto il figlio ha ripreso lo sguardo proprio da lui) e forse è per questo che è rimasta incinta cosi' presto.
Incochan è il pappagallino di Ryuji e Yacchan, sebbene fosse solo un volatile, viene trattato con i guanti bianchi, appunto gli danno porzioni enormi di mangime, si scusano se vicino c'è una rivista su come cucinare il pollo...ecc. Questo pappagallo è famoso solo per le parole che dice, in tutto l'anime avrà' detto tutte le parole esistenti in questo pianeta tranne il suo nome, che dirà solo a fine serie (io mi sono commossa).
Ryuji invece ha in problema inverso, ha uno sguardo da delinquente (che a mio parere è molto sexy, come dice la mamma) e invece ha un carattere molto bello, nel senso che è un studente diligente, si occupa lui delle faccende di casa, cucina per tutti ecc. ecc. E' innamorata di Minorin, la migliore amica di Taiga, quest'ultima li aiuterà' a farli mettere insieme.
Minorin è la migliore amica di Taiga, è molto allegra e sociale. E' bravissima negli sport. Lei vuole molto bene a Taiga, farebbe di tutto per lei (ma proprio tutto) il resto ve lo faccio leggere perché anche lei è un personaggio singolare.
Kitamura è il migliore amico di Ryuji, si dice che nel primo anno abbia chiesto a Taiga di mettersi insieme a lui, ma lei non ci ha pensato due volte e ha rifiutato radicalmente, ma oggi se ne pente amaramente e cercherà' di riconquistarlo
Ami è l'amica d'infanzia di Kitamura, lei è la classica antipatica della situazione e, per l'appunto, tormenta in continuazione Taiga (e successivamente anche Minorin per motivi che dovrete scoprire da soli). Porta una maschera, nel senso che davanti agli altri si comporta come una impacciatissima bellissima modella, ma con chi la conosce o con chi non gli sembra simpatico si comporta come è realmente (cioè antipatica). In compenso pero' è molto intelligente e capisce sin da subito che Taiga (lo dovete scoprire da voi).
Yacchan è la madre di Ryuji, lei lavora ad un night club, appunto sia nell'anime che nel manga appare truccata, vestita bene... sebbene a prima vista possa sembrare una prostituta, non lo è affatto (anzi, mi piace anche come persona). E' un po' "ingenua", cioè che è stata messa incinta troppo prematuramente, appunto pare che abbia solo 24 anni, anche perché il padre di Ryuji sembra un delinquente (appunto il figlio ha ripreso lo sguardo proprio da lui) e forse è per questo che è rimasta incinta cosi' presto.
Incochan è il pappagallino di Ryuji e Yacchan, sebbene fosse solo un volatile, viene trattato con i guanti bianchi, appunto gli danno porzioni enormi di mangime, si scusano se vicino c'è una rivista su come cucinare il pollo...ecc. Questo pappagallo è famoso solo per le parole che dice, in tutto l'anime avrà' detto tutte le parole esistenti in questo pianeta tranne il suo nome, che dirà solo a fine serie (io mi sono commossa).
Cominciamo dicendo che “Toradora” è una delle mie serie preferite; dopo l'anime, appena ebbi saputo che c'era pure un manga, più fedele alla light novel, lo comprai di corsa. E, che dire, a mio parere supera l'anime sotto moltissimi aspetti.
I disegni sono molto carini, non perfetti, ma raffigurano i personaggi in un modo molto più appropriato ad un anime in buona parte sentimentale, soprattutto una menzione speciale per Taiga, che nel manga è veramente carina, e un po più matura, come sarebbe dovuta essere anche nell'anime, dove invece sembra poco più di una bambina. Stesso discorso si può ripetere per Ryuji, che nell'anime non è gran che, ma qui è disegnato molto bene; se non fosse per il suo solito sguardo torvo, sarebbe un figo colossale.
Un altro aspetto che mi ha sorpreso è la presenza di quei piccoli dettagli, essenziali alla trama, che nell'anime vengono omessi con nonchalance, creando un po di caos nello spettatore. Qui invece, il rapporto tra Taiga e Ryuji, viene approfondito, vengono dati più dettagli, e si percepisce molto meglio il tipo di rapporto che hanno i due, e come si evolverà in seguito. Ed è proprio questo che volevo! Chi se ne frega di tutti gli altri, i più importanti sono proprio i due protagonisti, e sono loro che devono avere più spazio di tutti. Nell'anime, quello che uno prova per l'altro, non viene evidenziato fino alle ultime puntate, riducendo il tutto ad un nulla di fatto.
Certo, qualche gag di troppo forse si poteva evitare, ma ritengo che, il manga si attenga molto più alla trama originale, rispetto all'anime, e ciò è un grandissimo punto a favore. Devo dire che per adesso mi sta piacendo anche più dell'anime.
Ora, i più interessati, avranno notato anche la mia recensione all'anime, a cui ho dato un meritatissimo 10, dunque la domanda sorge spontanea: perché all'anime hai dato 10, mentre al manga, nonostante sia migliore, soltanto 9? Per un motivo non trascurabile, cari signori: la lentezza delle uscite.
Se fosse stato un mensile, o un bimensile, gli avrei dato anche 11 come voto, ma purtroppo questo manga è....trimestrale? quadrimestrale? semestrale? No. Annuale. Si esatto, un numero all'anno. E' questo a lasciarmi basito. Nonostante la light novel sia finita, insieme all'anime, il manga procede ad una lentezza incredibile, umanamente non tollerabile. Andiamo, voi comprereste un manga, sapendo di dover aspettare un anno ad ogni numero, per sapere il seguito? Direi di no.
Questo è il motivo del mio voto finale: in breve, consiglio questo manga a chiunque, principalmente a chi, come me, ha adorato l'anime. Ma preparatevi ad armarvi di pazienza, molta pazienza. Io vi ho avvisati.
I disegni sono molto carini, non perfetti, ma raffigurano i personaggi in un modo molto più appropriato ad un anime in buona parte sentimentale, soprattutto una menzione speciale per Taiga, che nel manga è veramente carina, e un po più matura, come sarebbe dovuta essere anche nell'anime, dove invece sembra poco più di una bambina. Stesso discorso si può ripetere per Ryuji, che nell'anime non è gran che, ma qui è disegnato molto bene; se non fosse per il suo solito sguardo torvo, sarebbe un figo colossale.
Un altro aspetto che mi ha sorpreso è la presenza di quei piccoli dettagli, essenziali alla trama, che nell'anime vengono omessi con nonchalance, creando un po di caos nello spettatore. Qui invece, il rapporto tra Taiga e Ryuji, viene approfondito, vengono dati più dettagli, e si percepisce molto meglio il tipo di rapporto che hanno i due, e come si evolverà in seguito. Ed è proprio questo che volevo! Chi se ne frega di tutti gli altri, i più importanti sono proprio i due protagonisti, e sono loro che devono avere più spazio di tutti. Nell'anime, quello che uno prova per l'altro, non viene evidenziato fino alle ultime puntate, riducendo il tutto ad un nulla di fatto.
Certo, qualche gag di troppo forse si poteva evitare, ma ritengo che, il manga si attenga molto più alla trama originale, rispetto all'anime, e ciò è un grandissimo punto a favore. Devo dire che per adesso mi sta piacendo anche più dell'anime.
Ora, i più interessati, avranno notato anche la mia recensione all'anime, a cui ho dato un meritatissimo 10, dunque la domanda sorge spontanea: perché all'anime hai dato 10, mentre al manga, nonostante sia migliore, soltanto 9? Per un motivo non trascurabile, cari signori: la lentezza delle uscite.
Se fosse stato un mensile, o un bimensile, gli avrei dato anche 11 come voto, ma purtroppo questo manga è....trimestrale? quadrimestrale? semestrale? No. Annuale. Si esatto, un numero all'anno. E' questo a lasciarmi basito. Nonostante la light novel sia finita, insieme all'anime, il manga procede ad una lentezza incredibile, umanamente non tollerabile. Andiamo, voi comprereste un manga, sapendo di dover aspettare un anno ad ogni numero, per sapere il seguito? Direi di no.
Questo è il motivo del mio voto finale: in breve, consiglio questo manga a chiunque, principalmente a chi, come me, ha adorato l'anime. Ma preparatevi ad armarvi di pazienza, molta pazienza. Io vi ho avvisati.
"Toradora!" nasce come light novel nel 2006, si evolve in manga nel 2007 (ancora in corso) e approda su TV Tokyo nel 2008. L'ideatore di questa serie è Yuyuko Takemiya, che ci presenta una commedia scolastica alquanto particolare ed originale.
Tigre (Tora) e dragone (Dora -traslitterazione di dragon in katakana) andranno mai d'accordo? Una risposta precisa non si può dare, ma intanto possiamo osservare la vita di due ragazzi, alle prese con i problemi che la vita quotidiana offre loro.
Inizio secondo anno di liceo; Ryūji Takasu si appresta a iniziare il nuovo anno con tutti i buoni propositi di questo mondo, contento del fatto di poter esser in classe con il suo migliore amico Yūsaku Kitamura e con la ragazza di cui è innamorato, Minori Kushieda. Non sempre le cose vanno come le aspettiamo, e nemmeno Ryūji riesce a scamparla, difatti incontra lungo la sua strada la famosissima "tigre palmare", Taiga Aisaka, ragazzina piccolina dal temperamento di fuoco. Saranno subito scintille fra i due: Ryūji, dallo sguardo torvo (solo in apparenza), è un ragazzo molto disponibile, bravissimo in cucina e nelle faccende domestiche; Taiga è pigra e svogliata nelle cose che non la interessano, è sempre schietta e diretta, tranne con Kitamura, ragazzo della quale è innamorata da tempo. Come s'intrecceranno le loro vite, legate da un sottile filo del destino?
Leggerete una commedia divertente e ben strutturata, dal buon ritmo e dai personaggi tutti molto caratterizzati, a partire dai due principali protagonisti, fino ai personaggi secondari come Ami Kawashima, bellissima ragazza che porterà ancora più scompiglio nel fragile equilibrio fra Ryūji e Taiga.
La vera pecca di questo manga sono i disegni di Zekkyou: decisamente troppo semplici e grotteschi, dove l'espressività è resa con primi piani esagerati e contorti; è un vero peccato.
Un buon manga per ottenere il massimo dei voti deve avere disegni che mi soddisfino e una trama bella e avvincente. Prendendo in considerazione il primo elemento non ci siamo proprio, invece per quanto concerne la seconda sì.
"Toradora!" ha un ottimo potenziale, anche se non si pensa necessariamente all'anime. Vanno viste come due cose differenti, altrimenti dov'è il gusto?
Perché prendere il manga di "Toradora!"? Sinceramente ero diffidente. Già dalla prima copertina si capiva che i disegni non erano per niente all'altezza dell'anime, ed era già un enorme punto a sfavore. Poi però, durante il "Lucca Comics & Games 2011", la Dynit ha sponsorizzato il DVD box dell'anime, dando in omaggio i primi due numeri del manga. Dato che la versione animata di "Toradora!" mi è piaciuta un sacco, ho deciso di prendere il box e quindi mi sono ritrovata fra le mani i primi 2 numeri del manga. Che dire? Alla fine, dopo aver letto tutti e 4 i volumi usciti fino ad ora, sono soddisfatta, tanto da assegnare come voto globale un 8-.
Dopo 4 volumi posso dire che mi sono abituata ai disegni, e seppur non apprezzandoli fino in fondo, son diventati piacevoli e guardabili.
Quindi, consiglio di prendere il manga a tutti gli amanti del cartaceo e delle emozioni che solo un manga può trasmettere. Nell'anime ci sono le animazioni e le musiche che portano avanti un episodio; nel manga c'è la dinamica dei disegni, la posizione delle vignette che ti guidano. Il manga di "Toradora!" se ha una qualità ben precisa, è proprio quella della scorrevolezza: la storia va avanti liscia come l'olio e senza intoppi.
Restando in attesa di notizie dal Giappone circa il 5° numero, la JPOP, casa editrice italiana del manga, ha appena annunciato la pubblicazione delle light novel! Dopo il successo riscontrato per i romanzi di Haruhi Suzumiya, adesso toccherà a "Toradora!". Non vedo l'ora di leggerla.
Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina: non a caso, i disegni interni di questo manga sono molto, molto più belli rispetto a quelli, un poco piatti, presenti sulla cover.
Le espressioni dei personaggi sono realizzate con cura e trovo che la composizione delle tavole valorizzi la narrazione.
In molti assegnano voti bassi a quest'opera paragonando "Toradora!" con l'omonimo anime, ma io mi sento di dissentire, anche perché il termine di paragone più corretto sarebbe la light novel dalla quale entrambi sono tratti.
Oltretutto, rimane un'opinabile questione di gusti personali: molte scene che non mi hanno trasmesso nulla in versione animata si sono rivelate molto commoventi su carta.
La storia è piuttosto lineare, naturalmente ci si focalizza principalmente sul rapporto tra Ryuuji e Taiga che, tra botte, lacrime e cospirazioni per far colpo sui rispettivi amati, difficilmente ci annoieranno.
Ad annoiare potrebbe essere l'ampia quantità di testo, spesso eccessiva. Specialmente le didascalie introspettive: basterebbero i disegni di Zekkyou ad esprimere gli stati d'animo dei personaggi.
Nonostante ciò, "Toradora!" è una buona commedia romantica: riesce a divertire e le relazioni tra i protagonisti sono una partita aperta. Non credo di esagerare sostenendo che il punto di forza di "Toradora!" siano proprio le personalità sconclusionate dei suoi protagonisti: è impossibile non esserne catturati.
Anche perché l'importante, in una commedia, non è quello che si racconta, ma il modo in cui si narra e "Toradora!" risulta una lettura frizzante e coinvolgente.
Impeccabile l'edizione Jpop: addirittura, sotto la sovraccoperta c'è un disegnino super deformed della ragazza che troneggia in copertina, accompagnata da un corredo abitini con cui vestirla! Forse nessuno di noi fotocopierà la pagina e si metterà a giocarci, ma è bello riscontrare tanta fedeltà all'edizione originale.
Il voto finale è un 8: la storia ha potenzialità da vendere e i volumi finora letti promettono bene, ma essendo la serie ancora in corso, preferisco non sbilanciarmi.
Le espressioni dei personaggi sono realizzate con cura e trovo che la composizione delle tavole valorizzi la narrazione.
In molti assegnano voti bassi a quest'opera paragonando "Toradora!" con l'omonimo anime, ma io mi sento di dissentire, anche perché il termine di paragone più corretto sarebbe la light novel dalla quale entrambi sono tratti.
Oltretutto, rimane un'opinabile questione di gusti personali: molte scene che non mi hanno trasmesso nulla in versione animata si sono rivelate molto commoventi su carta.
La storia è piuttosto lineare, naturalmente ci si focalizza principalmente sul rapporto tra Ryuuji e Taiga che, tra botte, lacrime e cospirazioni per far colpo sui rispettivi amati, difficilmente ci annoieranno.
Ad annoiare potrebbe essere l'ampia quantità di testo, spesso eccessiva. Specialmente le didascalie introspettive: basterebbero i disegni di Zekkyou ad esprimere gli stati d'animo dei personaggi.
Nonostante ciò, "Toradora!" è una buona commedia romantica: riesce a divertire e le relazioni tra i protagonisti sono una partita aperta. Non credo di esagerare sostenendo che il punto di forza di "Toradora!" siano proprio le personalità sconclusionate dei suoi protagonisti: è impossibile non esserne catturati.
Anche perché l'importante, in una commedia, non è quello che si racconta, ma il modo in cui si narra e "Toradora!" risulta una lettura frizzante e coinvolgente.
Impeccabile l'edizione Jpop: addirittura, sotto la sovraccoperta c'è un disegnino super deformed della ragazza che troneggia in copertina, accompagnata da un corredo abitini con cui vestirla! Forse nessuno di noi fotocopierà la pagina e si metterà a giocarci, ma è bello riscontrare tanta fedeltà all'edizione originale.
Il voto finale è un 8: la storia ha potenzialità da vendere e i volumi finora letti promettono bene, ma essendo la serie ancora in corso, preferisco non sbilanciarmi.
Ho preso questo manga sopratutto per il fatto che l'anime mi è piaciuto molto e nella speranza che qualche casa editrice porti la Light novel.
I disegni non solo male, mi aspettavo di peggio sopratutto dopo l'esperienza Haruhi, invece alla fine non erano malaccio anche se comunque non sono dei capolavori. I personaggi sono fatti abbastanza bene, tranne Taiga che ahimè è fatta abbastanza male.
Per quanto riguarda la storia, per adesso segue più o meno l'anime quindi nulla da dire, spero che col tempo i disegni migliorino e diano le emozioni e le sensazioni che dava l'anime.
Per concludere, non è malaccio, lo consiglio sopratutto ai fan della serie e il mio voto è una sufficienza piena, data anche considerando la buona edizione della J-pop.
I disegni non solo male, mi aspettavo di peggio sopratutto dopo l'esperienza Haruhi, invece alla fine non erano malaccio anche se comunque non sono dei capolavori. I personaggi sono fatti abbastanza bene, tranne Taiga che ahimè è fatta abbastanza male.
Per quanto riguarda la storia, per adesso segue più o meno l'anime quindi nulla da dire, spero che col tempo i disegni migliorino e diano le emozioni e le sensazioni che dava l'anime.
Per concludere, non è malaccio, lo consiglio sopratutto ai fan della serie e il mio voto è una sufficienza piena, data anche considerando la buona edizione della J-pop.
Ho dato uno sguardo a qualche scan del primo volume in inglese, anche se ho letto solo le prime quaranta pagine sono rimasta un po' delusa dai personaggi: Kitamura e Minorin sono fatti bene, lui specialmente, ma i nostri protagonisti fanno proprio pena! Taiga è fin troppo rotondetta e manca di qualcosa, non ha carattere come nell'anime. In particolare mi hanno colpito gli occhi, che nella serie tv erano superespressivi è molto belli, mentre quelli del manga sono simili agli occhi delle altre ragazze.
Ryuji Takasu fa - non so com'è il nome tecnico - molte espressioncine demenziali per cui non si capisce bene come sia il suo volto a parte quando è di profilo.
In conclusione non sto chiedendo una copia ma vorrei almeno che venissero conservati quei piccoli dettagli che hanno reso speciale l'anime. Speriamo che con gli altri numeri si rifaccia.
Ryuji Takasu fa - non so com'è il nome tecnico - molte espressioncine demenziali per cui non si capisce bene come sia il suo volto a parte quando è di profilo.
In conclusione non sto chiedendo una copia ma vorrei almeno che venissero conservati quei piccoli dettagli che hanno reso speciale l'anime. Speriamo che con gli altri numeri si rifaccia.