Ghost in the Shell - Stand Alone Complex
Consiglio questo prodotto solo agli appassionati dell'universo di Ghost in the Shell. Purtroppo si tratta di un'opera non completa, nel senso che questo adattamento cartaceo della serie animata Stand Alone Complex riporta solo quella parte di episodi chiamati "Stand Alone", ossia casi autoconclusivi slegati dalla trama principale. Purtroppo la parte più interessante della trama, quella degli episodi che affrontano il caso de "L'Uomo che ride", "The Laughing Man", vengono trattati in un altro manga ancora inedito in italia. Non solo. La pecca di quest'opera nella sua incompletezza consiste anche nel riportare solo cinque dei tanti episodi autoconclusi presenti nella serie animata omonima.
In ogni caso è stato piacevole leggere ancora le avventure della Sezione 9 su carta. Degni di menzione sono la storia del primo volume, probabilmente la meglio riuscita, e del secondo, dotata di una trama semplice, ma provvista di scene d'azione eccellenti. Gli altri promossi tutti a parte il quarto. Ovviamente come molti sapranno avendo già visto la serie animata, Stand Alone Complex si discosta molto dal lavoro originale, e quella meravigliosa atmosfera cyberpunk non dico sia assente, ma molto smorzata, in particolar modo per il fatto che gli episodi de "L'Uomo che ride", quelli che maggiormente rievocano la serie originale, sono stati omessi. Si tratta comunque di un bel poliziesco dalle tinte cyberpunk in pieno stile Ghost in the Shell. Consigliato a tutti gli amanti della serie.
In ogni caso è stato piacevole leggere ancora le avventure della Sezione 9 su carta. Degni di menzione sono la storia del primo volume, probabilmente la meglio riuscita, e del secondo, dotata di una trama semplice, ma provvista di scene d'azione eccellenti. Gli altri promossi tutti a parte il quarto. Ovviamente come molti sapranno avendo già visto la serie animata, Stand Alone Complex si discosta molto dal lavoro originale, e quella meravigliosa atmosfera cyberpunk non dico sia assente, ma molto smorzata, in particolar modo per il fatto che gli episodi de "L'Uomo che ride", quelli che maggiormente rievocano la serie originale, sono stati omessi. Si tratta comunque di un bel poliziesco dalle tinte cyberpunk in pieno stile Ghost in the Shell. Consigliato a tutti gli amanti della serie.
Ghost In The Shell Stand Alone Complex è l'ultimo di una serie di volumi dedicati all'opera di Masamune Shirow e più precisamente l'adattamento cartaceo dell'anime Stand Alone Complex, qui a cura di Kinutani.
Opere che hanno segnato la storia del genere cyberpunk e poliziesco.
In questo primo volume viene ripreso con assoluta fedeltà di storia il primo episodio della serie animata, riproponendocelo pari pari sia per trama che per dialoghi.
Ci troviamo nel 2030 e la sezione 9 viene chiamata e risolvere il caso del sequestro, ad opera di cyber-geishe, di tre personalità di spicco.
Già da qui vengono introdotti i temi portanti di quest'opera fantascientifica, ovvero la possibilità di aver parti del corpo (se non il corpo intero) composto da componenti meccaniche in grado di amplificare le capacità fisiche e mentali della persona sui cui sono installate, e la somiglianza sempre più stretta delle persone a dei computer in grado di comunicare tramite cavi percorsi da segnali elettrici e di cambiare agevolmente dei pezzi quando si rompono. In tutto ciò ci sarà spazio, in secondo piano, a riflessioni etico-morali dell'autore.
Ritroviamo quindi il maggiore Kusanagi, Bato, Aramaki ecc. e quell'insieme di azione e tensione che accompagnano il caso dall'inizio fino al suo epilogo.
Facendo un piccolo confronto con l'anime ne resto soddisfatto a metà: nonostante la mancanza di una colonna sonora in grado di enfatizzare le scene principali si faccia sentire, l'unica grande pecca che trovo per ora è il disegno, accettabile preso a se stante, ma che non vedo assolutamente all'altezza della versione animata (da qui il mio voto relativamente basso). Se riuscite ad andare oltre a tutto ciò, consiglio assolutamente l'acquisto a tutti i fan di questa pietra miliare del cyberpunk.
Per chi si trovasse per la prima volta davanti a questo manga, senza aver ancora visto la versione animata, ritengo che, ovviamente se interessati al genere, sia un ottimo acquisto da fare senza il minimo dubbio.
Opere che hanno segnato la storia del genere cyberpunk e poliziesco.
In questo primo volume viene ripreso con assoluta fedeltà di storia il primo episodio della serie animata, riproponendocelo pari pari sia per trama che per dialoghi.
Ci troviamo nel 2030 e la sezione 9 viene chiamata e risolvere il caso del sequestro, ad opera di cyber-geishe, di tre personalità di spicco.
Già da qui vengono introdotti i temi portanti di quest'opera fantascientifica, ovvero la possibilità di aver parti del corpo (se non il corpo intero) composto da componenti meccaniche in grado di amplificare le capacità fisiche e mentali della persona sui cui sono installate, e la somiglianza sempre più stretta delle persone a dei computer in grado di comunicare tramite cavi percorsi da segnali elettrici e di cambiare agevolmente dei pezzi quando si rompono. In tutto ciò ci sarà spazio, in secondo piano, a riflessioni etico-morali dell'autore.
Ritroviamo quindi il maggiore Kusanagi, Bato, Aramaki ecc. e quell'insieme di azione e tensione che accompagnano il caso dall'inizio fino al suo epilogo.
Facendo un piccolo confronto con l'anime ne resto soddisfatto a metà: nonostante la mancanza di una colonna sonora in grado di enfatizzare le scene principali si faccia sentire, l'unica grande pecca che trovo per ora è il disegno, accettabile preso a se stante, ma che non vedo assolutamente all'altezza della versione animata (da qui il mio voto relativamente basso). Se riuscite ad andare oltre a tutto ciò, consiglio assolutamente l'acquisto a tutti i fan di questa pietra miliare del cyberpunk.
Per chi si trovasse per la prima volta davanti a questo manga, senza aver ancora visto la versione animata, ritengo che, ovviamente se interessati al genere, sia un ottimo acquisto da fare senza il minimo dubbio.