Fate/Zero

Nella versione manga di "Fate/Zero" i disegni, seppur discreti, non sono eccelsi e le scene di combattimento perdono parecchio. Di contro, però, vengono aggiunti particolari e sviluppi significativi tagliati nella versione animata che fanno comprendere meglio e ampliano la trama.
Può sembrare strano, ma consiglio di leggere questo manga dopo la visione dell'anime.
Certo può vivere anche da solo, ma -a mio parere- una visione precedente del prodotto animato fornisce alla lettura del manga un valore aggiunto, in quanto ci si può soffermare con più attenzione sulle parole del testo piuttosto che sul dipanarsi della trama e i dialoghi sono letteralmente oro colato.
In assenza della novel sul mercato italiano ritengo che l'acquisto del manga sia obbligato per gli amanti del titolo.

"Fate/zero" è un manga che ripercorre le vicende della quarta guerra del Santo Graal, legate agli eventi di "Fate Stay Night".
L'opera, nonostante visivamente risenta di disegni non eccezionali riesce, a parer mio, ad essere superiore a quella anime caratterizzando meglio i personaggi e mostrandoci anche delle storie inedite che nell'anime vengono al massimo accennate.
Il manga, come del resto anche l'anime, ha una narrazione molto più cupa e fredda rispetto a Stay Night, con dei risvolti spesso inaspettati anche a chi conosce l'opera originale.
Tirando le somme lo consiglio a chiunque abbia visto/letto le opere dell'universo principale cioè Stay Night e, con riserva, anche a chi non conosce nulla di questo mondo.

Mi sono avvicinato al manga di Fate/Zero senza speranza nè entusiasmo: dato che non sono molto tenero con i manga, non potevo non chiedermi cosa si potesse dire ancora dopo lo splendido romanzo e la serie televisiva. Invece ho dovuto ricredermi.
La storia è quella che abbiamo visto e non ci sono aggiunte di sorta. Eppure tutto mi è sembrato ottimo, sia come quantità che qualità, con eccellente grafica e regia, perfettamente allineata a quella dell'anime. La magia e le atmosfere cupe vengono realizzate alla perfezione nelle tavole del manga, anzi, ogni aspetto della multiforme storia viene esaltato alla perfezione. La storia di Fate/Zero, a ben pensarci, è molto sfaccettata, pur nella sua cupezza, e passa attraverso molti registri diversi: dalla comicità di ridere alle drammatiche trame di Thosaka e dei Matou, da quello di Sakura e sua madre alla follia totale di Caster e del suo master. Anche i dubbi di Kirei e il suo percorso verso la dannazione, nonché quelli del master di Lancer sono tratteggiati benissimo. Ciò che mi ha colpito maggiormente è proprio il tema più impressionante di tutti, quello delle malefatte di Caster: la tentazione di non descriverli proprio avrebbe potuto essere fortissima, invece l'autore ne parla nel modo più semplice e diretto, franco e spietato. Solo un abile mangaka avrebbe potuto fare così. L'unica nota fuori dal coro è data dalla figura di Kiritsugu, trattata con meno intensità. Ma forse è giusto così: per quanto lui ne sia l'indiscusso protagonista, è anche vero che Fate/Zero sia una storia corale e l'autore ha preferito concentrarsi di più su quest'aspetto, tralasciando le profonde riflessioni effettuabili sul personaggio presenti nel romanzo. Già, le riflessioni. Questa è, a mio avviso, una storia che effettivamente ha bisogno di essere letta, su cui bisogna riflettere, per cui non patisce l'assenza di azione presente nell'anime, ma anzi guadagna data la necessità di leggere e riflettere.
So che la storia non è neanche a metà perché siamo solo al sesto volume, ma se si continuerà così i risultati saranno davvero ottimi.

Voto finale 8
In una parola, mentre non ho trovato che il manga di Fate aggiungesse nulla a chi fosse già un veterano, trovo che invece che il manga di Fate/Zero dia molto e sia imperdibile per un vero fan dell'opera.

Avevo iniziato a leggere Fate Stay Night, ma l'arresto della serie così prolungato e la storia che non mi aveva preso al cento per cento mi avevano portato a non continuarla, comprensibile quindi che quando ho visto Fate Zero sono stata in dubbio se comprarlo o meno. Per fortuna ho ascoltato l'istinto.
Il manga mi ha preso a tal punto da vedere in parallelo l'anime (cosa di cui un po' mi pento dato che mi sono autofatta spoiler di cose che ancora nel manga non sono accadute).

Una bella storia, piena di sentimenti e desideri contrastanti che si legano l'un l'altro. Personaggi a volta scontati, ma anche ben costruiti nella loro "banalità". Non si risparmiano scene molto crude (gli atteggiamenti di Caster e del suo Master per esempio o Sakura e i tarli), né personaggi che possono schifare per i loro gusti.
Una buona percentuale d'azione che si mischia con le parti più narrative.
Il disegno è semplice, non ricchissimo di dettagli, ma neanche scarno.

Il mio voto è 8 perchè mi ha preso parecchio come manga, non ho messo il massimo perchè preferisco altri stili di disegno e non avendolo ancora concluso mi tengo le riserve, ma sicuramente lo consiglio!