Shinsekai Yori
"Shinsekai Yori" potrebbe sembrare un qualunque manga ecchi dai contorni fantasy, in particolar modo in questa trasposizione cartacea che è molto, ma molto più spinta dell'anime.
Niente di più sbagliato. "Shinsekai Yori" è un capolavoro del genere fantascientifico, come a dirla tutta se ne trovano ben pochi in circolazione. L' ecchi è presente, purtroppo, in modo esagerato, cosa che ho gradito poco e la si potrebbe considerare la nota dolente dell'opera. La promiscuità della società dei bonobo risulta un eccellente spiegazione che serve a giustificare la tendenza alla bisessualità oltre che ai rapporti sessuali continui, tuttavia non giustifica affatto il porno gratuito del manga ed anzi tende a far perdere di valore la serietà e bellezza di questa spiegazione. Se l'argomento fosse stato trattato con l'eleganza presente invece nel'anime, quest'opera avrebbe guadagnato non poco.
A livello di stile ho preferito un pò più l'anime con tutti i suoi pro e contro. Nel'anime, tutto, partendo dal tratto è espresso con eleganza, non solo le poche scene ecchi. L'anime è etereo, così come lo è la storia di "Shinsekai Yori", il manga molto meno. Del fumetto ho però apprezzato l'eccentricità del tratto, che permette ad alcune situazioni di essere rappresentate in maniera molto piu' grottesca e "distopica".
Come dicevo prima "Shinsekai" è un eccellente opera di fantascienza unita al genere fantastico.
In questo caso l'elemento fantastico, ossia il cantus, viene naturalizzato del tutto, per cui in questo mondo è errato parlare di paranormale. Il rapporto distopia/utopia viene trattato in modo molto maturo, ma in particolare narrato con grande inventiva. Non a caso "Shinsekai" può vantare di essere uno dei migliori distopici mai scritti.
Ho preferito il manga all'anime e chiunque a abbia apprezzato quest ultimo, obbligatoriamente deve leggere il fumetto. Questo perchè le vicende del manga approfondiscono di parecchio vicende che nel anime o erano trattate superficialmente oppure non trattate affatto. Ad esempio vengono rivelato tante e tante cose riguardo gli akki e meglio approfonditi i gouma. Oppure vengono rivelate alcune cose che riguardano il mondo esterno.
Purtroppo però anche il manga non risulta veramente esaustivo al 100%. Si ha la sensazione una volta concluso che manchi qualcosa. Infatti il mondo di "Shinsekai" è ancora più vasto, ed è possibile conoscerlo a pieno solo attraverso la novel. Se non è possibile leggere la nove,, leggetevi il fumetto che di sicuro non potrà lasciarvi insoddisfatti. L'azione regna sovrana a differenza dell'anime dove spesso gli episodi inconcludenti giravano intorno allo stesso punto.
Quindi nel complesso ho preferito il manga, ma per quanto riguarda lo stile il punto in più va alla versione animata.
Niente di più sbagliato. "Shinsekai Yori" è un capolavoro del genere fantascientifico, come a dirla tutta se ne trovano ben pochi in circolazione. L' ecchi è presente, purtroppo, in modo esagerato, cosa che ho gradito poco e la si potrebbe considerare la nota dolente dell'opera. La promiscuità della società dei bonobo risulta un eccellente spiegazione che serve a giustificare la tendenza alla bisessualità oltre che ai rapporti sessuali continui, tuttavia non giustifica affatto il porno gratuito del manga ed anzi tende a far perdere di valore la serietà e bellezza di questa spiegazione. Se l'argomento fosse stato trattato con l'eleganza presente invece nel'anime, quest'opera avrebbe guadagnato non poco.
A livello di stile ho preferito un pò più l'anime con tutti i suoi pro e contro. Nel'anime, tutto, partendo dal tratto è espresso con eleganza, non solo le poche scene ecchi. L'anime è etereo, così come lo è la storia di "Shinsekai Yori", il manga molto meno. Del fumetto ho però apprezzato l'eccentricità del tratto, che permette ad alcune situazioni di essere rappresentate in maniera molto piu' grottesca e "distopica".
Come dicevo prima "Shinsekai" è un eccellente opera di fantascienza unita al genere fantastico.
In questo caso l'elemento fantastico, ossia il cantus, viene naturalizzato del tutto, per cui in questo mondo è errato parlare di paranormale. Il rapporto distopia/utopia viene trattato in modo molto maturo, ma in particolare narrato con grande inventiva. Non a caso "Shinsekai" può vantare di essere uno dei migliori distopici mai scritti.
Ho preferito il manga all'anime e chiunque a abbia apprezzato quest ultimo, obbligatoriamente deve leggere il fumetto. Questo perchè le vicende del manga approfondiscono di parecchio vicende che nel anime o erano trattate superficialmente oppure non trattate affatto. Ad esempio vengono rivelato tante e tante cose riguardo gli akki e meglio approfonditi i gouma. Oppure vengono rivelate alcune cose che riguardano il mondo esterno.
Purtroppo però anche il manga non risulta veramente esaustivo al 100%. Si ha la sensazione una volta concluso che manchi qualcosa. Infatti il mondo di "Shinsekai" è ancora più vasto, ed è possibile conoscerlo a pieno solo attraverso la novel. Se non è possibile leggere la nove,, leggetevi il fumetto che di sicuro non potrà lasciarvi insoddisfatti. L'azione regna sovrana a differenza dell'anime dove spesso gli episodi inconcludenti giravano intorno allo stesso punto.
Quindi nel complesso ho preferito il manga, ma per quanto riguarda lo stile il punto in più va alla versione animata.
Era il 2008 quando il romanzo Shinsekai Yori (opera di Yusuke Kishi, traducibile come "Dal nuovo mondo", come la celebre sinfonia di Dvorak) riuscì a convincere sia la critica, aggiudicandosi il prestigioso premio "Nihon SF Taisho Award", sia il grande pubblico, visto l'ottimo recepimento.
Il romanzo aveva protagonisti giovanissimi e un'ambientazione suggestiva e accattivante, e di conseguenza non era difficile prevedere che sarebbero potuti arrivare diversi adattamenti. E infatti, quattro anni dopo, ne arrivarono addirittura 2: il primo, quello trattato in questa recensione, sotto forma di manga; mentre il secondo sotto forma di opera di animazione.
Il manga di Shinsekai Yori riutilizza in toto il soggetto del romanzo, e di conseguenza l'ambientazione è quasi totalmente sovrapponibile: l'opera è ambientata nel Kamisu 66, uno dei distretti in cui è suddiviso il Giappone (1000 anni dopo il tempo corrente). Il luogo sembra proprio uscito da una cartolina raffigurante il periodo Edo, sebbene esistano ancora elementi moderni come la presenza (limitata) dell'elettricità. Come mai la tecnologia è regredita così tanto? Perché l'umanità, dopo aver sviluppato potenti poteri psicocinetici (il "potere degli Dei"), semplicemente non ne ha quasi più bisogno. SSY mostra uno spaccato di vita del "nuovo mondo" seguendo la vita della protagonista, Saki Watanabe, e dei suoi amici; e attraverso le sue memorie dipana il mistero della nuova società (man a mano che i giovani protagonisti crescono) e mostra come il potere assoluto abbia modificato la società umana.
È innegabile che il soggetto sia estremamente interessante, ma ovviamente il merito va all'opera originale. Per quanto riguarda la concretizzazione e la stesura della trama, purtroppo le note dolenti non tardano ad arrivare. Gli avvenimenti del romanzo vengono trasposti con numerose approssimazioni, a volte snaturandone i principi, che a volte arrivando addirittura a rimaneggiare la trama originale. E lo fanno sempre in negativo: da questo punto di vista, il peggioramento dall'originale è notevole e innegabile.
Ma il manga come si comporta se preso come opera a se stante? Anche vedendola in questo modo, è impossibile non notare la discrepanza fra la profondità del soggetto e la banalità del come viene sviluppato. Ne consegue un dipanarsi della trama che rende perplessi di fronte alla leggerezza (o manchevolezza) con cui certi aspetti del nuovo mondo vengono trattati, e spesso gli sviluppi appaiono grotteschi se non involontariamente comici. Questa critica si può estendere, parallelamente, anche ai personaggi, i quali appaiono troppo spesso molto più frivoli di quello che dovrebbero essere (anche nelle sezioni più serie, purtroppo).
E ora è giunto il momento di toccare uno dei tasti maggiormente dolenti (e/o interessanti) dell'opera: la componente ecchi di stampo yuri. In Shinsekai Yori, a causa della differente organizzazione sociale, vi è una maggiore promiscuità sessuale, e questo spunto è stato utilizzato per rappresentare diversi rapporti omosessuali che coinvolgono la protagonista e altre ragazze. Sfortunatamente, gli autori di questo adattamento sono riusciti a utilizzare in modo abbastanza pessimo persino questo elemento.
Se il vedere le giovani ragazze fare le porcelline nelle battute iniziali dell'opera era quantomeno sensato (per via dell'inizio abbastanza pacato), l'inserimento di tali componenti nelle parti finali (decisamente più drammatiche) evocano di nuovo un non so che di grottesco.
E, cosa senz'altro più paradossale, il manga riesce addirittura ad essere più casto e ingenuo dell'originale: in quest'ultimo vi sono diversi generi di rapporti sessuali (omosessuali di entrambi i generi ed eterosessuali) ed essi sono ben integrati e contestualizzati in base all'ambientazione. Di contro, nel manga, le scene yuri (e uso la parola “yuri” con cognizione di causa, per far capire che gli autori miravano a creare un certo tipo di rappresentazione per un certo tipo di pubblico) appaiono più irrealistiche e spesso abbastanza fuori contesto. Per dirla in una parola, direi che appaiono fin troppo spesso gratuite.
Insomma: la rappresentazione degli atti sessuali in se può piacere o meno (probabilmente il pubblico maschile avrà poco da ridire) ma non fa a meno di risultare come un elemento fuori posto.
Se l'opera ha delle notevoli pecche sul piano narrativo, va comunque ammesso che la qualità del disegno è pregevole, e spesso si può denotare una notevole cura per i dettagli. I personaggi risultano quasi sempre molto particolareggiati, e anche la cura per il background raggiunge spesso livelli interessanti. Purtroppo questo conferma ancora una volta la superficialità dell'adattamento, in quanto è palese che abbiano puntato maggiormente sulla “confezione” rispetto alla validità della storia. Se non altro, è molto probabile che un appassionato trovi piacevoli le parti ecchi.
In conclusione, il manga di Shinsekai Yori è un adattamento che lascia parecchio a desiderare, in quanto snatura l'opera da cui deriva e spreca un soggetto validissimo. Allo stesso modo, come opera a se stante risulta parecchio debole, in quanto gli eventi vengono sviluppati con una sufficienza tale da risultare deludenti o scarsamente soddisfacenti.
Il mio consiglio è di dirigersi verso l'opera originale o in alternativa verso l'adattamento animato, molto più fedele e qualitativamente attinente di questa versione cartacea.
Il romanzo aveva protagonisti giovanissimi e un'ambientazione suggestiva e accattivante, e di conseguenza non era difficile prevedere che sarebbero potuti arrivare diversi adattamenti. E infatti, quattro anni dopo, ne arrivarono addirittura 2: il primo, quello trattato in questa recensione, sotto forma di manga; mentre il secondo sotto forma di opera di animazione.
Il manga di Shinsekai Yori riutilizza in toto il soggetto del romanzo, e di conseguenza l'ambientazione è quasi totalmente sovrapponibile: l'opera è ambientata nel Kamisu 66, uno dei distretti in cui è suddiviso il Giappone (1000 anni dopo il tempo corrente). Il luogo sembra proprio uscito da una cartolina raffigurante il periodo Edo, sebbene esistano ancora elementi moderni come la presenza (limitata) dell'elettricità. Come mai la tecnologia è regredita così tanto? Perché l'umanità, dopo aver sviluppato potenti poteri psicocinetici (il "potere degli Dei"), semplicemente non ne ha quasi più bisogno. SSY mostra uno spaccato di vita del "nuovo mondo" seguendo la vita della protagonista, Saki Watanabe, e dei suoi amici; e attraverso le sue memorie dipana il mistero della nuova società (man a mano che i giovani protagonisti crescono) e mostra come il potere assoluto abbia modificato la società umana.
È innegabile che il soggetto sia estremamente interessante, ma ovviamente il merito va all'opera originale. Per quanto riguarda la concretizzazione e la stesura della trama, purtroppo le note dolenti non tardano ad arrivare. Gli avvenimenti del romanzo vengono trasposti con numerose approssimazioni, a volte snaturandone i principi, che a volte arrivando addirittura a rimaneggiare la trama originale. E lo fanno sempre in negativo: da questo punto di vista, il peggioramento dall'originale è notevole e innegabile.
Ma il manga come si comporta se preso come opera a se stante? Anche vedendola in questo modo, è impossibile non notare la discrepanza fra la profondità del soggetto e la banalità del come viene sviluppato. Ne consegue un dipanarsi della trama che rende perplessi di fronte alla leggerezza (o manchevolezza) con cui certi aspetti del nuovo mondo vengono trattati, e spesso gli sviluppi appaiono grotteschi se non involontariamente comici. Questa critica si può estendere, parallelamente, anche ai personaggi, i quali appaiono troppo spesso molto più frivoli di quello che dovrebbero essere (anche nelle sezioni più serie, purtroppo).
E ora è giunto il momento di toccare uno dei tasti maggiormente dolenti (e/o interessanti) dell'opera: la componente ecchi di stampo yuri. In Shinsekai Yori, a causa della differente organizzazione sociale, vi è una maggiore promiscuità sessuale, e questo spunto è stato utilizzato per rappresentare diversi rapporti omosessuali che coinvolgono la protagonista e altre ragazze. Sfortunatamente, gli autori di questo adattamento sono riusciti a utilizzare in modo abbastanza pessimo persino questo elemento.
Se il vedere le giovani ragazze fare le porcelline nelle battute iniziali dell'opera era quantomeno sensato (per via dell'inizio abbastanza pacato), l'inserimento di tali componenti nelle parti finali (decisamente più drammatiche) evocano di nuovo un non so che di grottesco.
E, cosa senz'altro più paradossale, il manga riesce addirittura ad essere più casto e ingenuo dell'originale: in quest'ultimo vi sono diversi generi di rapporti sessuali (omosessuali di entrambi i generi ed eterosessuali) ed essi sono ben integrati e contestualizzati in base all'ambientazione. Di contro, nel manga, le scene yuri (e uso la parola “yuri” con cognizione di causa, per far capire che gli autori miravano a creare un certo tipo di rappresentazione per un certo tipo di pubblico) appaiono più irrealistiche e spesso abbastanza fuori contesto. Per dirla in una parola, direi che appaiono fin troppo spesso gratuite.
Insomma: la rappresentazione degli atti sessuali in se può piacere o meno (probabilmente il pubblico maschile avrà poco da ridire) ma non fa a meno di risultare come un elemento fuori posto.
Se l'opera ha delle notevoli pecche sul piano narrativo, va comunque ammesso che la qualità del disegno è pregevole, e spesso si può denotare una notevole cura per i dettagli. I personaggi risultano quasi sempre molto particolareggiati, e anche la cura per il background raggiunge spesso livelli interessanti. Purtroppo questo conferma ancora una volta la superficialità dell'adattamento, in quanto è palese che abbiano puntato maggiormente sulla “confezione” rispetto alla validità della storia. Se non altro, è molto probabile che un appassionato trovi piacevoli le parti ecchi.
In conclusione, il manga di Shinsekai Yori è un adattamento che lascia parecchio a desiderare, in quanto snatura l'opera da cui deriva e spreca un soggetto validissimo. Allo stesso modo, come opera a se stante risulta parecchio debole, in quanto gli eventi vengono sviluppati con una sufficienza tale da risultare deludenti o scarsamente soddisfacenti.
Il mio consiglio è di dirigersi verso l'opera originale o in alternativa verso l'adattamento animato, molto più fedele e qualitativamente attinente di questa versione cartacea.
Mi viene davvero difficile pensare ad un altro shonen manga migliore di questo. La storia è formidabile e avvincente. Lo stile grafico davvero una gioia per gli occhi. I personaggi e le loro vicende resi splendidamente.
La storia di un mondo popolato da super umani in grado di poter fare praticamente qualsiasi cosa col potere della loro mente. E le davvero questionabili vicende su cui si fonda questa società apparentemente utopica. E' una lettura di alto livello che può essere seconda solo alla novel originale. Escludendo l'anime che per l'appunto non è una lettura.
Fanservice eccessivo? Personalmente me ne importa nulla. Il cervello fa persino fatica a registrarlo da quanto si è presi dalle vicende di questo manga.
Ho letto critiche anche molto aspre nei confronti di questo manga. Il gia citato eccesso di fanservice, una narrazione inferiore e più infantile rispetto alla novel (beh... è uno shonen), il fatto che la bisessualità dei personaggi sia narrata solo da un punto di vista femminile (anche in maniera esplicita) tralasciando le parti dove sono i maschi a darci dentro.
Ma anche se io fossi concorde con queste critiche, per me non cambierebbe nulla. Anche nel suo essere più infantile, anche nelle scene lesbo che rasentano l'hentai, resta comunque un manga formidabile per la storia, i temi trattati, e lo stile grafico (a mio parere superiore all'anime). Un manga che invece di meritare 11 merita 10, ma pur sempre un manga da 10.
La storia di un mondo popolato da super umani in grado di poter fare praticamente qualsiasi cosa col potere della loro mente. E le davvero questionabili vicende su cui si fonda questa società apparentemente utopica. E' una lettura di alto livello che può essere seconda solo alla novel originale. Escludendo l'anime che per l'appunto non è una lettura.
Fanservice eccessivo? Personalmente me ne importa nulla. Il cervello fa persino fatica a registrarlo da quanto si è presi dalle vicende di questo manga.
Ho letto critiche anche molto aspre nei confronti di questo manga. Il gia citato eccesso di fanservice, una narrazione inferiore e più infantile rispetto alla novel (beh... è uno shonen), il fatto che la bisessualità dei personaggi sia narrata solo da un punto di vista femminile (anche in maniera esplicita) tralasciando le parti dove sono i maschi a darci dentro.
Ma anche se io fossi concorde con queste critiche, per me non cambierebbe nulla. Anche nel suo essere più infantile, anche nelle scene lesbo che rasentano l'hentai, resta comunque un manga formidabile per la storia, i temi trattati, e lo stile grafico (a mio parere superiore all'anime). Un manga che invece di meritare 11 merita 10, ma pur sempre un manga da 10.