Sono Sakamoto, perché?
"Sono Sakamoto, perché?" è una serie composta da 4 volumi, edita da Jpop con un'ottima edizione, perché fornisce ogni volume di una sovra-coperta che rappresentano il nostro "eroe?" durante uno dei suoi momenti peculiari, inoltre il titolo della serie sarà ben rappresentato con un colore diverso per ogni volumetto, che farà ben capire la retorica dietro a tale opera; ultimando l'argomento delle sovra-coperte, allineandole in ordine numerico, sulla costina dei vari numeri si formerà il volto di Sakamoto, aggiunta grafica che ho apprezzato.
Ultima nota in merito all'edizione, Jpop ha reso disponibile anche un cofanetto per poter contenere la serie, anche se quest'ultimo ha al suo interno delle bandelle che delle volte potrebbero ledere l'integrità del primo o dell'ultimo volume, a seconda del volume che per ultimo verrà riposto al suo interno, perciò attenzione.
Parlando della storia, molto semplicemente verranno rappresentati degli avvenimenti, più o meno problematici, che per la maggior parte degli studenti delle superiori possono benissimo rientrare nella loro quotidianità, ma il protagonista, suddetto Sakamoto, con molta nonchalance riuscirà a risolvere con molta astuzia e fantasia, scampando da ogni situazione spiacevole uscendone magnificamente.
Essendo la trama quasi inesistente, visto la natura episodica e autoconclusiva di quasi ogni capitolo, il fulcro della serie è l'enigmatico protagonista e le sue strambe trovate, che strapperanno più di un sorriso al lettore.
L'opera risulta molto leggera nei suoi toni per gran parte dei capitoli, si lambiscono fugacemente alcune tematiche come il bullismo, il vandalismo o la violenza a scuola, però sempre al fine di rappresentare Sakamoto come un'essere superiore, al limite dell'inumano ed extraterrestre, con mirabolanti trovate che avranno come scopo ultimo il divertire e sbalordire il lettore.
Purtroppo, per quanto mi riguarda, devo dire che non sempre risulteranno azzeccate; perché nel dettaglio la comicità non è un fattore oggettivo, ogni persona è più sensibile a un umorismo, piuttosto che un'altro, nel mio caso amo profondamente il "nonsense", uno stile che definirei catartico, che spesso non si poggia su nulla di realistico, ma su pura fantasia e insensatezza, mentre uno stile più basato su giochi di parole come freddure o un classico "tsukkomi", per rimanere nella cultura giapponese, non sono molto nelle mie corde.
Quindi rappresentando molti stili comici, ci sono stati molti alti e bassi, con capitoli che mi hanno molto divertito, non avendo quasi ne capo ne coda, mentre altri, caricaturali della realtà, mi hanno lasciato particolarmente freddo e indifferente.
Nota di merito al finale, che riesce a dare una buona conclusione, per una storia strutturata in questo modo.
Parlando dei disegni, purtroppo il tratto dell'autore non mi è piaciuto particolarmente, i personaggi mi sono risultati tutti ben poco definiti e anonimi, ovviamente non dovendo dar particolarmente risalto alla loro caratterizzazione psicologica anche la rappresentazione grafica ha seguito lo stesso destino, cosa che trovo un pò un peccato essendoci dei personaggi che potevano dare molto di più rispetto a qualche apparizione meramente funzionale a far risplendere Sakamoto, giustappunto unica eccezione da questa logica è il protagonista, rappresentato in modo a dir poco iconico, una perfetta personificazione dell'idea di fondo dell'opera, cioè come il giapponese medio, capelli neri e con gli occhiali, quindi presumibilmente banale e massificato, eppure inaspettatamente è l'esatto opposto, risultando indefinibile e fuori dal comune, un'incongruenza che dovrebbe risultare ilare.
In conclusione, credo che bene o male chiunque si troverà a leggere "Sono Sakamoto, perché?" riuscirà a ridere a più di un capitolo, nel mio caso il numero di capitoli che mi hanno strappato più di un sorriso, sono più di quelli che ho letto seraficamente, senza sentire trasporto alcuno, quindi giudico positivamente la sua lettura, specialmente per un paio di capitoli che ho trovato veramente molto divertenti e che mi hanno fatto soprassedere su qualcun altro molto più sottotono.
Ultima nota in merito all'edizione, Jpop ha reso disponibile anche un cofanetto per poter contenere la serie, anche se quest'ultimo ha al suo interno delle bandelle che delle volte potrebbero ledere l'integrità del primo o dell'ultimo volume, a seconda del volume che per ultimo verrà riposto al suo interno, perciò attenzione.
Parlando della storia, molto semplicemente verranno rappresentati degli avvenimenti, più o meno problematici, che per la maggior parte degli studenti delle superiori possono benissimo rientrare nella loro quotidianità, ma il protagonista, suddetto Sakamoto, con molta nonchalance riuscirà a risolvere con molta astuzia e fantasia, scampando da ogni situazione spiacevole uscendone magnificamente.
Essendo la trama quasi inesistente, visto la natura episodica e autoconclusiva di quasi ogni capitolo, il fulcro della serie è l'enigmatico protagonista e le sue strambe trovate, che strapperanno più di un sorriso al lettore.
L'opera risulta molto leggera nei suoi toni per gran parte dei capitoli, si lambiscono fugacemente alcune tematiche come il bullismo, il vandalismo o la violenza a scuola, però sempre al fine di rappresentare Sakamoto come un'essere superiore, al limite dell'inumano ed extraterrestre, con mirabolanti trovate che avranno come scopo ultimo il divertire e sbalordire il lettore.
Purtroppo, per quanto mi riguarda, devo dire che non sempre risulteranno azzeccate; perché nel dettaglio la comicità non è un fattore oggettivo, ogni persona è più sensibile a un umorismo, piuttosto che un'altro, nel mio caso amo profondamente il "nonsense", uno stile che definirei catartico, che spesso non si poggia su nulla di realistico, ma su pura fantasia e insensatezza, mentre uno stile più basato su giochi di parole come freddure o un classico "tsukkomi", per rimanere nella cultura giapponese, non sono molto nelle mie corde.
Quindi rappresentando molti stili comici, ci sono stati molti alti e bassi, con capitoli che mi hanno molto divertito, non avendo quasi ne capo ne coda, mentre altri, caricaturali della realtà, mi hanno lasciato particolarmente freddo e indifferente.
Nota di merito al finale, che riesce a dare una buona conclusione, per una storia strutturata in questo modo.
Parlando dei disegni, purtroppo il tratto dell'autore non mi è piaciuto particolarmente, i personaggi mi sono risultati tutti ben poco definiti e anonimi, ovviamente non dovendo dar particolarmente risalto alla loro caratterizzazione psicologica anche la rappresentazione grafica ha seguito lo stesso destino, cosa che trovo un pò un peccato essendoci dei personaggi che potevano dare molto di più rispetto a qualche apparizione meramente funzionale a far risplendere Sakamoto, giustappunto unica eccezione da questa logica è il protagonista, rappresentato in modo a dir poco iconico, una perfetta personificazione dell'idea di fondo dell'opera, cioè come il giapponese medio, capelli neri e con gli occhiali, quindi presumibilmente banale e massificato, eppure inaspettatamente è l'esatto opposto, risultando indefinibile e fuori dal comune, un'incongruenza che dovrebbe risultare ilare.
In conclusione, credo che bene o male chiunque si troverà a leggere "Sono Sakamoto, perché?" riuscirà a ridere a più di un capitolo, nel mio caso il numero di capitoli che mi hanno strappato più di un sorriso, sono più di quelli che ho letto seraficamente, senza sentire trasporto alcuno, quindi giudico positivamente la sua lettura, specialmente per un paio di capitoli che ho trovato veramente molto divertenti e che mi hanno fatto soprassedere su qualcun altro molto più sottotono.
Chi dice che manga e anime non permettano di conoscere gente interessante, anzi, ancora più interessante proprio perché nella realtà non potremo incontrare gente simile? Sakamoto è il liceale più improbabile, dato che possiede, allo stesso tempo, le capacità di un ninja, di un prestigiatore, di un maggiordomo di Buckingam palace, oltre ad un inventiva senza limite. Con un brio e una fantasia da far impallidire Snoopy. Nel corso del suo primo anno di liceo affronterà così i problemi quotidiani nel modo più improbabile e originale. Dato che le sue vicende saranno praticamente le stesse raccontate nell'anime, si ptrebbe pensare che il formato manga non risulti all’altezza perché inadatto a descriverne i rapidi e complessi movimenti del protagonista ma invece, grazie all’ abilità del disegnatore e all’ ottima regia il risultato sarà perfetto, con tutto descritto bene e dettagliatamente, tanto da essere per alcuni aspetti addirittura migliore di quanto visto nel anime, data la possibilità di contemplare come alla moviola le sue incredibili abilità. Un ottimo manga per grafica storia e regia, e perle perle di saggezza, dato che Sakamoto ha la saggezza di un adulto. Davvero da non perdere.
Voto 8.
Voto 8.