20th Century Boys: La raccolta delle opere di Ujiko Ujio
“Nel 2015 il partito dell’amicizia promulgò un nuovo decreto sulla tutela dei minori. Tale legge impedì agli artisti di esprimersi liberamente. In quel periodo a Tokyo dei fumettisti vivevano in un piccolo condominio di nome Tokiwa”
"20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" vede il duo Ujiko Ujio, coppia di mangaka presa dal vastissimo roster di “20th Century Boys” che omaggia il celebre duo Fujiko Fujio (“Doraemon”, “Carletto, il principe dei mostri”, “Nino, il mio amico ninja”, “Superkid, eroe bambino”), cimentarsi nella realizzazione di alcune storie brevi sottoposte al vaglio dell’austera Yukiji, la quale non lesina critiche e stilettate circa la mediocrità delle loro storie.
La judoka lamenta la banalità degli intrecci narrativi e soprattutto il fatto che i racconti non abbiano una morale, incentivando i due ad impegnarsi di più. Urasawa ridimensiona il suo estro creativo calandosi nei panni di due mangaka dalle capacità limitate che cercano in tutti i modi di sbarcare il lunario disegnando.
Yukiji impersona il lettore, che, dopo l’epico viaggio intrapreso con “20th Century Boys”, non può che restare deluso da questa raccolta antologica.
Nonostante le ripetute bocciature di Yukiji, il duo dimostra un’invidiabile abnegazione pur non riuscendo a riconoscere il reale valore del proprio operato, tanto che, l’unico racconto davvero riuscito della raccolta, che ci racconta dell’amore impossibile tra una principessa ed un sarto nel Giappone feudale, finisce per essere strappato.
“Lo sai che non puoi mettere una cintura di cotone su un kimono di seta”
Per darci l’idea che siano i suoi personaggi a disegnare, Urasawa non utilizza il suo classico stile realistico, adoperando una cifra stilistica sperimentale a metà tra i suoi esordi e il manga mainstream classico. Esperimento riuscito.
In conclusione "20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" é un agglomerato di cliché, luoghi comuni e fan service che da un lato vuole criticare alcuni tòpoi del manga, dall’altro non riesce quasi mai ad elevarsi sopra gli standard che critica.
Uno spin-off di cui sinceramente non si sentiva il bisogno, che tra mutandine e seni prosperosi non amplia in alcun modo l’universo immaginifico ideato da Urasawa e Nagasaki.
"20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" vede il duo Ujiko Ujio, coppia di mangaka presa dal vastissimo roster di “20th Century Boys” che omaggia il celebre duo Fujiko Fujio (“Doraemon”, “Carletto, il principe dei mostri”, “Nino, il mio amico ninja”, “Superkid, eroe bambino”), cimentarsi nella realizzazione di alcune storie brevi sottoposte al vaglio dell’austera Yukiji, la quale non lesina critiche e stilettate circa la mediocrità delle loro storie.
La judoka lamenta la banalità degli intrecci narrativi e soprattutto il fatto che i racconti non abbiano una morale, incentivando i due ad impegnarsi di più. Urasawa ridimensiona il suo estro creativo calandosi nei panni di due mangaka dalle capacità limitate che cercano in tutti i modi di sbarcare il lunario disegnando.
Yukiji impersona il lettore, che, dopo l’epico viaggio intrapreso con “20th Century Boys”, non può che restare deluso da questa raccolta antologica.
Nonostante le ripetute bocciature di Yukiji, il duo dimostra un’invidiabile abnegazione pur non riuscendo a riconoscere il reale valore del proprio operato, tanto che, l’unico racconto davvero riuscito della raccolta, che ci racconta dell’amore impossibile tra una principessa ed un sarto nel Giappone feudale, finisce per essere strappato.
“Lo sai che non puoi mettere una cintura di cotone su un kimono di seta”
Per darci l’idea che siano i suoi personaggi a disegnare, Urasawa non utilizza il suo classico stile realistico, adoperando una cifra stilistica sperimentale a metà tra i suoi esordi e il manga mainstream classico. Esperimento riuscito.
In conclusione "20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" é un agglomerato di cliché, luoghi comuni e fan service che da un lato vuole criticare alcuni tòpoi del manga, dall’altro non riesce quasi mai ad elevarsi sopra gli standard che critica.
Uno spin-off di cui sinceramente non si sentiva il bisogno, che tra mutandine e seni prosperosi non amplia in alcun modo l’universo immaginifico ideato da Urasawa e Nagasaki.
"20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" è uno spin-off di "20th Century Boys" di Naoki Urasawa, che oltre a quest'ultimo ha come autore accreditato Ujiko Ujio. Questo è lo pseudonimo collettivo di Ujiki e Kaneko, due mangaka che sono tra i personaggi secondari del terzo arco narrativo (quello dell'"Era dell'Amico") del capolavoro di Urasawa. Ujiki è smilzo e ha un aspetto insignificante, Kaneko invece è robusto e occhialuto: non si tratta certamente di due adoni, ma a loro va la simpatia dell'autore e dei lettori. Essi fanno leggere ai personaggi di "20th Century Boys", in particolare a Yukiji (la madre della coprotagonista Kana), le loro storie (incluse nel volumetto), che nella maggior parte dei casi sono tremende come trama, venendo sistematicamente bocciate da Yukiji; quando ne fanno finalmente una buona sono loro a non riconoscerlo e a stracciare il loro lavoro. Le storie vanno dalla fantascienza alla commedia scolastica, al demenziale (involontario), alla love story ambientata nel Giappone feudale. Urasawa, nel disegnare questo "fumetto nel fumetto", cambia di volta in volta il proprio stile ma senza mai stravolgerlo completamente; talora riemerge il tratto che utilizzava agli albori della sua carriera di mangaka.
Come esperimento di spin-off da "20th Century Boys", direi che il risultato è molto più che positivo; c'è da augurarsi che ne seguano degli altri, dedicati magari ad altri fumettisti dell'universo narrativo del manga principale.
Come esperimento di spin-off da "20th Century Boys", direi che il risultato è molto più che positivo; c'è da augurarsi che ne seguano degli altri, dedicati magari ad altri fumettisti dell'universo narrativo del manga principale.