Non volevo innamorarmi
Mi è piaciuto molto, anche se ho preferito Il tesoro di Takara. Le storie di Minta Suzumaru sono ben scritte e ben disegnate, con un tratto delicato e preciso, leggere senza essere superficiali. I personaggi sono ben caratterizzati, e nonostante la brevità dell’opera non permetta di approfondire il loro background, l’autrice riesce a far emergere le emozioni e a generare empatia nel lettore. Le scene esplicite sono rappresentate con tatto e attenzione ai dettagli e l’edizione, per quanto censurata con alcune strisce bianche, non penalizza troppo l’espressione della fisicità.