Elden Ring: La Via per l'Albero Madre
Il manga porta il nome del famoso videogioco di Fromsoftware, l’azienda che ha reso popolare il genere “souls”.
Non posso essere definito un veterano, ma il videogioco l’ho terminato 2/3 volte e in passato ho giocato a molti titoli di questa software house.
Ci tengo a precisarlo perché credo che l’esperienza di lettura cambi parecchio in base alla conoscenza o meno del titolo.
Che cosa offre quindi questo manga a chi ha passato ore e ore su un videogioco che conosce quasi a memoria ?
Come risposta direi : una reinterpretazione dell’opera in chiave totalmente ironica/demenziale.
Nonostante le ambientazioni dark fantasy, l’umorismo è un tratto che è sempre stato presente nei souls e perciò anche in Elden Ring. Scaturisce da NPC buffi, situazioni assurde e soprattutto dalla community che può lasciare messaggi a terra per gli altri giocatori.
La cosa che più mi è dispiaciuta è che il manga prova a far ridere a modo suo , senza rifarsi a quello che già diverte gli amanti del genere, fallendo peró nel suo intento.
Il protagonista è un senzaluce che non ricorda nulla della vita precedente al suo risveglio, non é a conoscenza del mondo dell’Interregno e viene catapultato nell’avventura nudo ed impreparato.
Totalmente ignorante di tutto ciò che lo circonda proseguirà il viaggio nel modo che il videogioco considera “standard” ( Area iniziale di Sepolcride- Castello grantempesta e Godrick- Liurnia e Rennala- Caelid e Radahn).
A fargli compagnia, gli NPC del gioco che si renderanno partecipi di innumerevoli gag;tutti svuotati della loro personalità originale,saranno solo delle macchiette con il solo scopo agire in modo demenziale e senza senso.
Nessun approfondimento di lore, di combattimenti ne ho contati 3 e durano un paio di pagine ,il resto sono dialoghi e dialoghi e dialoghi di gag. Si salvano i disegni, belli quelli dei personaggi e sopratutto delle copertine, ma anche qui avrei voluto vedere ricreate le fantastiche ambientazioni del videogioco, invece i fondali sembrano incollati con il computer e le poche splash page dei paesaggi non rendono in bianco e nero.
In definitiva un manga noiosissimo, fallisce nel suo unico scopo che è quello di fare ridere, risultando addirittura irritante e infantile.
Non sono riuscito ad andare oltre il terzo volume, ho sfogliato un po’ gli altri 3 ma vedo che l’andazzo non cambia .
Peccato.
Non posso essere definito un veterano, ma il videogioco l’ho terminato 2/3 volte e in passato ho giocato a molti titoli di questa software house.
Ci tengo a precisarlo perché credo che l’esperienza di lettura cambi parecchio in base alla conoscenza o meno del titolo.
Che cosa offre quindi questo manga a chi ha passato ore e ore su un videogioco che conosce quasi a memoria ?
Come risposta direi : una reinterpretazione dell’opera in chiave totalmente ironica/demenziale.
Nonostante le ambientazioni dark fantasy, l’umorismo è un tratto che è sempre stato presente nei souls e perciò anche in Elden Ring. Scaturisce da NPC buffi, situazioni assurde e soprattutto dalla community che può lasciare messaggi a terra per gli altri giocatori.
La cosa che più mi è dispiaciuta è che il manga prova a far ridere a modo suo , senza rifarsi a quello che già diverte gli amanti del genere, fallendo peró nel suo intento.
Il protagonista è un senzaluce che non ricorda nulla della vita precedente al suo risveglio, non é a conoscenza del mondo dell’Interregno e viene catapultato nell’avventura nudo ed impreparato.
Totalmente ignorante di tutto ciò che lo circonda proseguirà il viaggio nel modo che il videogioco considera “standard” ( Area iniziale di Sepolcride- Castello grantempesta e Godrick- Liurnia e Rennala- Caelid e Radahn).
A fargli compagnia, gli NPC del gioco che si renderanno partecipi di innumerevoli gag;tutti svuotati della loro personalità originale,saranno solo delle macchiette con il solo scopo agire in modo demenziale e senza senso.
Nessun approfondimento di lore, di combattimenti ne ho contati 3 e durano un paio di pagine ,il resto sono dialoghi e dialoghi e dialoghi di gag. Si salvano i disegni, belli quelli dei personaggi e sopratutto delle copertine, ma anche qui avrei voluto vedere ricreate le fantastiche ambientazioni del videogioco, invece i fondali sembrano incollati con il computer e le poche splash page dei paesaggi non rendono in bianco e nero.
In definitiva un manga noiosissimo, fallisce nel suo unico scopo che è quello di fare ridere, risultando addirittura irritante e infantile.
Non sono riuscito ad andare oltre il terzo volume, ho sfogliato un po’ gli altri 3 ma vedo che l’andazzo non cambia .
Peccato.