MPD Psycho
Un viaggio psicologico nei meandri dell'oscurità.
La storia ruota attorno a Yosuke Kobayashi, un giovane detective che, dopo un'esperienza traumatica, si ritrova a ospitare molteplici personalità all'interno della sua mente. Ognuna di queste personalità ha una propria identità, un proprio modo di pensare e agire, e si contendono il controllo del corpo di Yosuke.
Un thriller psicologico che ti lascia senza fiato, per la trama è un labirinto di misteri, colpi di scena e rivelazioni inaspettate che ti terranno incollato alle pagine fino all'ultima.Ognuna delle personalità di Yosuke è un personaggio a sé stante, con i propri desideri, paure e motivazioni. L'autore riesce a rendere credibile e affascinante anche le personalità più disturbate. L'atmosfera è densa di tensione e angoscia, con una rappresentazione grafica molto efficace delle scene più violente e disturbanti.
"MPD Psycho" è un'opera che non può lasciare indifferenti. La sua capacità di turbare e affascinare allo stesso tempo lo rende un'esperienza di lettura unica e indimenticabile. Tuttavia, è importante sottolineare che questo manga non è adatto a tutti, a causa della sua violenza grafica e dei temi trattati.
La storia ruota attorno a Yosuke Kobayashi, un giovane detective che, dopo un'esperienza traumatica, si ritrova a ospitare molteplici personalità all'interno della sua mente. Ognuna di queste personalità ha una propria identità, un proprio modo di pensare e agire, e si contendono il controllo del corpo di Yosuke.
Un thriller psicologico che ti lascia senza fiato, per la trama è un labirinto di misteri, colpi di scena e rivelazioni inaspettate che ti terranno incollato alle pagine fino all'ultima.Ognuna delle personalità di Yosuke è un personaggio a sé stante, con i propri desideri, paure e motivazioni. L'autore riesce a rendere credibile e affascinante anche le personalità più disturbate. L'atmosfera è densa di tensione e angoscia, con una rappresentazione grafica molto efficace delle scene più violente e disturbanti.
"MPD Psycho" è un'opera che non può lasciare indifferenti. La sua capacità di turbare e affascinare allo stesso tempo lo rende un'esperienza di lettura unica e indimenticabile. Tuttavia, è importante sottolineare che questo manga non è adatto a tutti, a causa della sua violenza grafica e dei temi trattati.
ATTENZIONE LA RECENSIONE CONTIENE IMPORTANTI SPOILER
MPD Psycho è la più grande delusione che ho mai avuto nel mondo dei manga. Iniziai a leggerlo quasi 10 anni fa ma a causa delle difficoltà nel recuperare i volumi ho dovuto sospendere la serie a circa metà della sua durata. Ai tempi, MPD Psycho era rimasto nel mio cuore per lo spunto di trama intrigante, i disegni curati e il ritmo serrato della narrazione. Solo di recente sono riuscito a recuperare i restanti volumi e non posso che dirmi enormemente deluso.
Credo che scrivere una storia che comprenda una complotto di portata internazionale sia un'impresa difficile perché spinge il lettore al limite della sospensione dell'incredulità, specialmente se il complotto è ambientato nel mondo reale. MPD Psycho purtroppo fallisce in questo punto cruciale: a parte Tenma, ogni singolo personaggio introdotto ha un qualche legame con Lucy Monostone o la Gakuso che precede l'inizio stesso della storia. Questa cosa non sarebbe un problema se il manga presentasse un super-cattivone che si è attivamente impegnato a far incontrare tutti questi personaggi (molti dei quali ignari della propria connessione con il complotto) ma non è così. A ciò si aggiunge il fatto che alcune di queste connessioni sono tenui, legate a linee di trama che non sembrano avere alcun significativo impatto sulla storia complessiva, al punto tale che ci si domanda se fosse davvero necessario introdurre certi personaggi/eventi (l'intera linea narrativa degli "angeli" è l'esempio principale).
L'organizzazione antagonista, la Gakuso, è poi presentata in modo nebuloso: non ne è spiegata l'origine (dato che a quanto pare precede Lucy Monostone e i progetti a lui collegati) né tanto meno gli obiettivi. Il quadro che ne risulta è quello di un gruppo di scienziati pazzi che passano il tempo a fare vari esperimenti senza un preciso scopo. Ad un certo punto uno dei protagonisti ha un confronto con uno dei personaggi secondari ricorrenti (uno di quelli che dovrebbe sapere di più sul complotto) in cui teoricamente il lettore dovrebbe venire a conoscenza del grande masterplan dietro tutto ciò che accade ma il risultato è anche qui confuso e contraddittorio.
Il tutto è infine coronato dalla scoperto che no, non è davvero la Gakuso l'antagonista della storia ma Wakana (personaggio la cui introduzione è stato uno dei pochi plot twist veramente ben riusciti della seconda metà del manga).
Ma arriviamo al punto davvero dolente della trama: la mancanza di motivazioni serie o credibili da parte dei personaggi. Si può apprezzare l'evoluzione del personaggio di Tetora (unico personaggio con uno sviluppo degno di questo nome) ma il suo impegno nel salvare Amamiya Kazuhiko non va più in là del mantenere una promessa fatta. Questa motivazione potrebbe essere valida se ad averla fosse stato Sasayama, ma quando ad averla è il personaggio che fino a quel punto della trama è presentato come uno psicopatico privo di rimorsi o di morale, la credibilità sparisce del tutto. La centralità di Amamiya nella storia assume poi dimensioni incomprensibili per tutti i personaggi coinvolti:
Alla fine della serie ci si ritrova con la sensazione che nulla di ciò che ha accaduto ha davvero avuto importanza e che tutti gli spunti più interessanti della primissima parte della storia (come il convivere con diverse personalità) sono stati bruciati da spiegazioni fantascientifiche che invece di aggiungere profondità finiscono per banalizzare tutto. Un vero peccato.
MPD Psycho è la più grande delusione che ho mai avuto nel mondo dei manga. Iniziai a leggerlo quasi 10 anni fa ma a causa delle difficoltà nel recuperare i volumi ho dovuto sospendere la serie a circa metà della sua durata. Ai tempi, MPD Psycho era rimasto nel mio cuore per lo spunto di trama intrigante, i disegni curati e il ritmo serrato della narrazione. Solo di recente sono riuscito a recuperare i restanti volumi e non posso che dirmi enormemente deluso.
Credo che scrivere una storia che comprenda una complotto di portata internazionale sia un'impresa difficile perché spinge il lettore al limite della sospensione dell'incredulità, specialmente se il complotto è ambientato nel mondo reale. MPD Psycho purtroppo fallisce in questo punto cruciale: a parte Tenma, ogni singolo personaggio introdotto ha un qualche legame con Lucy Monostone o la Gakuso che precede l'inizio stesso della storia. Questa cosa non sarebbe un problema se il manga presentasse un super-cattivone che si è attivamente impegnato a far incontrare tutti questi personaggi (molti dei quali ignari della propria connessione con il complotto) ma non è così. A ciò si aggiunge il fatto che alcune di queste connessioni sono tenui, legate a linee di trama che non sembrano avere alcun significativo impatto sulla storia complessiva, al punto tale che ci si domanda se fosse davvero necessario introdurre certi personaggi/eventi (l'intera linea narrativa degli "angeli" è l'esempio principale).
L'organizzazione antagonista, la Gakuso, è poi presentata in modo nebuloso: non ne è spiegata l'origine (dato che a quanto pare precede Lucy Monostone e i progetti a lui collegati) né tanto meno gli obiettivi. Il quadro che ne risulta è quello di un gruppo di scienziati pazzi che passano il tempo a fare vari esperimenti senza un preciso scopo. Ad un certo punto uno dei protagonisti ha un confronto con uno dei personaggi secondari ricorrenti (uno di quelli che dovrebbe sapere di più sul complotto) in cui teoricamente il lettore dovrebbe venire a conoscenza del grande masterplan dietro tutto ciò che accade ma il risultato è anche qui confuso e contraddittorio.
Il tutto è infine coronato dalla scoperto che no, non è davvero la Gakuso l'antagonista della storia ma Wakana (personaggio la cui introduzione è stato uno dei pochi plot twist veramente ben riusciti della seconda metà del manga).
Ma arriviamo al punto davvero dolente della trama: la mancanza di motivazioni serie o credibili da parte dei personaggi. Si può apprezzare l'evoluzione del personaggio di Tetora (unico personaggio con uno sviluppo degno di questo nome) ma il suo impegno nel salvare Amamiya Kazuhiko non va più in là del mantenere una promessa fatta. Questa motivazione potrebbe essere valida se ad averla fosse stato Sasayama, ma quando ad averla è il personaggio che fino a quel punto della trama è presentato come uno psicopatico privo di rimorsi o di morale, la credibilità sparisce del tutto. La centralità di Amamiya nella storia assume poi dimensioni incomprensibili per tutti i personaggi coinvolti:
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
dopo aver scoperto che il carisma di Lucy Monostone era merito di Wakana [FINE SPOILER] si fa fatica a capire tutta una serie di azioni da parte di Wakana e dei cattivi in generale, mentre la determinazione dei buoni a salvare Amamiya perché definito "la persona più importante del mondo" è completamente priva di senso. Lo è al punto tale che uno dei protagonisti esprime perplessità per quanto tutti si stiano impegnando in questa impresa, per ricevere una risposta estremamente personale che cozza con tutto lo sfondo politico e di intrighi del resto della trama.Alla fine della serie ci si ritrova con la sensazione che nulla di ciò che ha accaduto ha davvero avuto importanza e che tutti gli spunti più interessanti della primissima parte della storia (come il convivere con diverse personalità) sono stati bruciati da spiegazioni fantascientifiche che invece di aggiungere profondità finiscono per banalizzare tutto. Un vero peccato.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"MPD Psycho", una delle prime opere di Eiji Otsuka e disegnato da Sho-u Tajima che terminato la collaborazione deciderà di prendere una strada diversa, da cui è stata tratta una miniserie televisiva diretta da Takashi Miike, è un manga per stomaci forti, molto appassionante e intricato.
La storia ruota attorno al detective Yôsuke Kobayashi in cui albergano diverse personalità, da qui il titolo l'acronimo MPD (sta per Disturbo della Personalità Multipla), disturbo di cui è affetto il protagonista, in netto contrasto con il suo carattere mito tranquillo e dedito alla giustizia. Andando avanti si scoprirà che il suo disturbo è stato voluto e il tutto rientra nei piani di un organizzazione, la Gakuso, che complicherà il tutto con i suoi insensati esperimenti. Ma dietro a tutto c'è una mente superiore e un piano prestabilito.
Diversi sono i temi principali, quello che inizialmente è il più evidente è una violenza estrema, uno splatter che quasi disturba il lettore. Le efferatezze sono maggiormente presenti nei primi numeri, il disegno molto curato poi fa risaltare il disgusto che si può provare, quindi se proprio non sopportate tali visioni non vi consiglio tale lettura. Viene anche spiegato che tale diffusione di insana violenza è frutto di un esperimento della Gakuso, dove i soggetti interessati sono riconoscibili attraverso un codice a barre presente nei loro occhi sinistri, quindi non è fine a sé stessa.
L'altro tema principale, molto interessante e originale, è il convivere di personalità multiple in uno stesso individuo, sviluppato in maniera molto convincente nel protagonista.
I personaggi che si incontreranno durante il susseguirsi degli eventi sono molti, Shinji e Tetora Nishizono sono quelli che più rimangono impressi nel lettore, bello l'accostamento di persone dotate di abilità soprannaturali ad un uomo il più normale possibile quale Tooru Sasayama. Segnalo anche il chiacchierato Lucy Monostone che non sarà ciò che sembra. Quello che colpisce il lettore è che ogni personaggio ha un importante ruolo nella storia nulla viene lasciato al caso e chiunque si veda tornerà in seguito.
I disegni sono molto curati, dettagliati, esprimono al meglio le idee dell'autore, si comprende subito lo stato d'animo di chi viene rappresentato, davvero molto belli.
Vi sono molte scene spettacolari dove l'azione regna sovrana, un'azione adrenalinica che non ti fa distogliere lo sguardo dalle pagine che si leggono, fra cui segnalo quella ambientata in ospedale o quella della sfida fra profiler, alcune gag faranno sorridere in netto contrasto con l'atmosfera cupa che aleggia per tutta a durata dell'opera.
Avviso anche che il manga non si presta ad una lettura approssimativa, svogliata, si deve fare molta attenzione visto il numero elevato di personaggi e interazioni fra gli stessi. Ma saprà farsi perdonare regalando una bellissima storia.
"MPD Psycho", una delle prime opere di Eiji Otsuka e disegnato da Sho-u Tajima che terminato la collaborazione deciderà di prendere una strada diversa, da cui è stata tratta una miniserie televisiva diretta da Takashi Miike, è un manga per stomaci forti, molto appassionante e intricato.
La storia ruota attorno al detective Yôsuke Kobayashi in cui albergano diverse personalità, da qui il titolo l'acronimo MPD (sta per Disturbo della Personalità Multipla), disturbo di cui è affetto il protagonista, in netto contrasto con il suo carattere mito tranquillo e dedito alla giustizia. Andando avanti si scoprirà che il suo disturbo è stato voluto e il tutto rientra nei piani di un organizzazione, la Gakuso, che complicherà il tutto con i suoi insensati esperimenti. Ma dietro a tutto c'è una mente superiore e un piano prestabilito.
Diversi sono i temi principali, quello che inizialmente è il più evidente è una violenza estrema, uno splatter che quasi disturba il lettore. Le efferatezze sono maggiormente presenti nei primi numeri, il disegno molto curato poi fa risaltare il disgusto che si può provare, quindi se proprio non sopportate tali visioni non vi consiglio tale lettura. Viene anche spiegato che tale diffusione di insana violenza è frutto di un esperimento della Gakuso, dove i soggetti interessati sono riconoscibili attraverso un codice a barre presente nei loro occhi sinistri, quindi non è fine a sé stessa.
L'altro tema principale, molto interessante e originale, è il convivere di personalità multiple in uno stesso individuo, sviluppato in maniera molto convincente nel protagonista.
I personaggi che si incontreranno durante il susseguirsi degli eventi sono molti, Shinji e Tetora Nishizono sono quelli che più rimangono impressi nel lettore, bello l'accostamento di persone dotate di abilità soprannaturali ad un uomo il più normale possibile quale Tooru Sasayama. Segnalo anche il chiacchierato Lucy Monostone che non sarà ciò che sembra. Quello che colpisce il lettore è che ogni personaggio ha un importante ruolo nella storia nulla viene lasciato al caso e chiunque si veda tornerà in seguito.
I disegni sono molto curati, dettagliati, esprimono al meglio le idee dell'autore, si comprende subito lo stato d'animo di chi viene rappresentato, davvero molto belli.
Vi sono molte scene spettacolari dove l'azione regna sovrana, un'azione adrenalinica che non ti fa distogliere lo sguardo dalle pagine che si leggono, fra cui segnalo quella ambientata in ospedale o quella della sfida fra profiler, alcune gag faranno sorridere in netto contrasto con l'atmosfera cupa che aleggia per tutta a durata dell'opera.
Avviso anche che il manga non si presta ad una lettura approssimativa, svogliata, si deve fare molta attenzione visto il numero elevato di personaggi e interazioni fra gli stessi. Ma saprà farsi perdonare regalando una bellissima storia.
Una delle poche opere che riesce a tenermi impegnata mentre aspetto il tanto amato DOGS che esce ogni morte del papa.
Anyway, veniamo a noi. Non mi ispirava molto quando l'ho visto la prima volta in fumetteria, anche perchè c'era solo il n°14, ma quando arrivò il 2 feci un tentativo e lo comprai. Risultato: tutta la serie bella stipata nel mio scaffale. La trama è quello che si dice veramente originale: il detective Yosuke Kobayashi uccide Hisashi Shimazu, colui che aveva violentato e ucciso a sua volta Chizuko, la fidanzata di Yosuke, e perciò incarcerato. Quell'omicidio però aveva qualcosa di strano: Shimazu non aveva mai avuto a che fare con Kobayashi prima. E inoltre, al momento dell'arresto, lo stesso Yosuke dichiara di essere Kazuhiko Amamiya. Questo perchè è schizofrenico e possiede nella sua mente diverse personalità. Tra le quali quella di Shinji Nishizono, un criminale assassino che potrebbe avere qualcosa a che fare con Shimazu e chi c'è dietro a lui. Uscito di prigione, entra a far parte della nuova agenzia di investigazioni private aperta dalla sua ex collega Machi Isono. Indagando su un caso di singolari (e molto cruenti) omicidi, poco a poco emerge un nome, Lucy Monostone, un musicista nonchè terrorista. Cosa ha a che fare con Amamiya?
Eeeh, leggetevelo.
Il disegno non è da meno: Sho-u Tajima rende alla perfezione le atmosfere cruente e pulp, piene di violenza sia fisica che mentale, con una trama bella contorta come piace a me si sposa a meraviglia. Mi sono sempre piaciuti i disegni che nascondono un significato, come le pin-up dei capitoli di MPD-Psycho. Il personaggio di Lucy Monostone, anche se non è mai fisicamente apparso, mi affascina moltissimo: anche se negli ultimi volumi è successa una cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso, non rivelo niente ma giudicate voi quando ci arriverete.
Un'opera di grande valore, ormai sono molto selettiva coi manga e trovarne uno che mi colpisca davvero è raro. MPD-Psycho è uno di quelli, crudo e sanguinoso ma anche pieno di sviluppi mentali (e come potrebbe essere altrimenti?), che ben esprimono quanto è pericoloso addentrarsi veramente "nei labirinti della mente". Consigliato a tutti coloro che amano il genere e che abbiano almeno quattro dita di pelo sullo stomaco, agli altri lasciate perdere.
Il 9 lo do perchè la trama ultimamente sta diventando davvero troppo confusionaria, spero che il finale connetta tutti i fili spezzati, e anche perchè in alcune situazioni la violenza è davvero troppo gratuita. Non sono una che dice di no a situazioni simili, solitamente, mi piace quando le scene cruente hanno un significato, qualcosa dietro insomma, ma usarle come filler non mi garba molto.
Anyway, veniamo a noi. Non mi ispirava molto quando l'ho visto la prima volta in fumetteria, anche perchè c'era solo il n°14, ma quando arrivò il 2 feci un tentativo e lo comprai. Risultato: tutta la serie bella stipata nel mio scaffale. La trama è quello che si dice veramente originale: il detective Yosuke Kobayashi uccide Hisashi Shimazu, colui che aveva violentato e ucciso a sua volta Chizuko, la fidanzata di Yosuke, e perciò incarcerato. Quell'omicidio però aveva qualcosa di strano: Shimazu non aveva mai avuto a che fare con Kobayashi prima. E inoltre, al momento dell'arresto, lo stesso Yosuke dichiara di essere Kazuhiko Amamiya. Questo perchè è schizofrenico e possiede nella sua mente diverse personalità. Tra le quali quella di Shinji Nishizono, un criminale assassino che potrebbe avere qualcosa a che fare con Shimazu e chi c'è dietro a lui. Uscito di prigione, entra a far parte della nuova agenzia di investigazioni private aperta dalla sua ex collega Machi Isono. Indagando su un caso di singolari (e molto cruenti) omicidi, poco a poco emerge un nome, Lucy Monostone, un musicista nonchè terrorista. Cosa ha a che fare con Amamiya?
Eeeh, leggetevelo.
Il disegno non è da meno: Sho-u Tajima rende alla perfezione le atmosfere cruente e pulp, piene di violenza sia fisica che mentale, con una trama bella contorta come piace a me si sposa a meraviglia. Mi sono sempre piaciuti i disegni che nascondono un significato, come le pin-up dei capitoli di MPD-Psycho. Il personaggio di Lucy Monostone, anche se non è mai fisicamente apparso, mi affascina moltissimo: anche se negli ultimi volumi è successa una cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso, non rivelo niente ma giudicate voi quando ci arriverete.
Un'opera di grande valore, ormai sono molto selettiva coi manga e trovarne uno che mi colpisca davvero è raro. MPD-Psycho è uno di quelli, crudo e sanguinoso ma anche pieno di sviluppi mentali (e come potrebbe essere altrimenti?), che ben esprimono quanto è pericoloso addentrarsi veramente "nei labirinti della mente". Consigliato a tutti coloro che amano il genere e che abbiano almeno quattro dita di pelo sullo stomaco, agli altri lasciate perdere.
Il 9 lo do perchè la trama ultimamente sta diventando davvero troppo confusionaria, spero che il finale connetta tutti i fili spezzati, e anche perchè in alcune situazioni la violenza è davvero troppo gratuita. Non sono una che dice di no a situazioni simili, solitamente, mi piace quando le scene cruente hanno un significato, qualcosa dietro insomma, ma usarle come filler non mi garba molto.
"MPD-Psycho" è un manga che fin dai primi numeri mi ha impressionato in positivo. Inquietante, psicologico, ben disegnato e a dir poco "folle".
I personaggi sono tanti e ben caratterizzati, ma nessuno di questi si può definire normale e il protagonista, Yosuke Kobayashi, non fa sicuramente eccezione. È un poliziotto appartenente al reparto investigativo che si trova ad indagare su morti atroci per mano di un serial killer. La sua stessa ragazza ne diventa vittima e gli viene letteralmente consegnata a casa per posta, ancora in vita, dopo essere stata fatta praticamente a pezzi. Yosuke, una volta che riesce a rintracciare e catturare il colpevole, decide di farsi giustizia da solo uccidendolo e per questo finirà in carcere. Nel momento dell'omicidio succede qualcosa di sorprendente: in lui si risvegliano due altre personalità,: quella del violento Shinji Nishizono e quella di Kazuhiko Amamiya, che diverrà quella predominante. Le sue due nuove personalità sono nate nel momento dell'omicidio o ci son sempre state ed erano semplicemente sopite? Sono le uniche o ce ne sono altre ancora nascoste nel suo sub-conscio? Di queste e di altre domande avremo le risposte solo andando avanti nella lettura... Comunque, una volta scontata la pena, Yosuke (o come volete chiamarlo) si fa assumere come collaboratore di un ex amica poliziotta per un agenzia investigativa privata... Da quel momento avrà quindi a che fare con una serie di pazzi serial-killer sociopatici.
L'autore non ci risparmia le scene di violenza tanto forti da impressionare il lettore. Davvero tante le scene splatter... Eppure, andando avanti nella lettura, pian piano, questo manga ha iniziato a convincermi sempre meno.
Il forte impatto emotivo dei primi numeri è scemato poco a poco. Sono quindi comparsi come funghi tanti nuovi personaggi non troppo interessanti: del loro maggior numero ne ha risentito, principalmente, la loro stessa caratterizzazione. Se l'idea delle varie personalità multiple inizialmente mi ha intrigato, ha poi iniziato ha stufarmi: un prerogativa del solo protagonista si è estesa a praticamente tutti quanti... Ne ha risentito molto anche la storia chi si è fatta sempre più intricata, è vero,ma anche e soprattutto troppo confusionaria.
Decine di personaggi con diverse personalità ciascuno: alla fine non si riesce a capire quasi più nulla.
Insomma: un ottimo inizio grazie a un'ottima idea di base, che poi essendo troppo sfruttata non riesce più a crear scalpore nel lettore, ma solo confusione. Un peccato davvero....
I personaggi sono tanti e ben caratterizzati, ma nessuno di questi si può definire normale e il protagonista, Yosuke Kobayashi, non fa sicuramente eccezione. È un poliziotto appartenente al reparto investigativo che si trova ad indagare su morti atroci per mano di un serial killer. La sua stessa ragazza ne diventa vittima e gli viene letteralmente consegnata a casa per posta, ancora in vita, dopo essere stata fatta praticamente a pezzi. Yosuke, una volta che riesce a rintracciare e catturare il colpevole, decide di farsi giustizia da solo uccidendolo e per questo finirà in carcere. Nel momento dell'omicidio succede qualcosa di sorprendente: in lui si risvegliano due altre personalità,: quella del violento Shinji Nishizono e quella di Kazuhiko Amamiya, che diverrà quella predominante. Le sue due nuove personalità sono nate nel momento dell'omicidio o ci son sempre state ed erano semplicemente sopite? Sono le uniche o ce ne sono altre ancora nascoste nel suo sub-conscio? Di queste e di altre domande avremo le risposte solo andando avanti nella lettura... Comunque, una volta scontata la pena, Yosuke (o come volete chiamarlo) si fa assumere come collaboratore di un ex amica poliziotta per un agenzia investigativa privata... Da quel momento avrà quindi a che fare con una serie di pazzi serial-killer sociopatici.
L'autore non ci risparmia le scene di violenza tanto forti da impressionare il lettore. Davvero tante le scene splatter... Eppure, andando avanti nella lettura, pian piano, questo manga ha iniziato a convincermi sempre meno.
Il forte impatto emotivo dei primi numeri è scemato poco a poco. Sono quindi comparsi come funghi tanti nuovi personaggi non troppo interessanti: del loro maggior numero ne ha risentito, principalmente, la loro stessa caratterizzazione. Se l'idea delle varie personalità multiple inizialmente mi ha intrigato, ha poi iniziato ha stufarmi: un prerogativa del solo protagonista si è estesa a praticamente tutti quanti... Ne ha risentito molto anche la storia chi si è fatta sempre più intricata, è vero,ma anche e soprattutto troppo confusionaria.
Decine di personaggi con diverse personalità ciascuno: alla fine non si riesce a capire quasi più nulla.
Insomma: un ottimo inizio grazie a un'ottima idea di base, che poi essendo troppo sfruttata non riesce più a crear scalpore nel lettore, ma solo confusione. Un peccato davvero....
Manga, a mio parere, molto bello.
Apprezzo soprattutto i disegni di MPD Psycho; puliti e, a volte, così realistici da far paura. La trama, anche se intricata, è comunque godibile. Questo è uno di quei manga che pretendono molta attenzione da parte del lettore.
Alcuni lo paragonano a Death Note in quanto thriller psicologico, beh, scordatevi il "mondo perfetto" e gli shinigami. Il bene in questo manga è soffocato da morte, complotti e rivelazioni.
Se cercate un manga che vi lasci con il fiato sospeso, che non vi faccia dormire la notte per la morte del vostro personaggio "preferito", allora non potete far mancare nella vostra libreria questo concentrato di azione, violenza e mistero.
Apprezzo soprattutto i disegni di MPD Psycho; puliti e, a volte, così realistici da far paura. La trama, anche se intricata, è comunque godibile. Questo è uno di quei manga che pretendono molta attenzione da parte del lettore.
Alcuni lo paragonano a Death Note in quanto thriller psicologico, beh, scordatevi il "mondo perfetto" e gli shinigami. Il bene in questo manga è soffocato da morte, complotti e rivelazioni.
Se cercate un manga che vi lasci con il fiato sospeso, che non vi faccia dormire la notte per la morte del vostro personaggio "preferito", allora non potete far mancare nella vostra libreria questo concentrato di azione, violenza e mistero.
Ho comprato questo manga in blocco (dato che in fumetteria alcuni numeri sono introvabili) perché la trama, che avevo letto qua e là, mi attirava parecchio, soprattutto per le tematiche che proponeva, legate alla psicologia e al crimine che, mi hanno sempre attirato.
Multiple Personality Detective - Psycho è un fumetto originale, eppure quante volte si parla di originalità di un'opera? Si abusa così tanto questa parola che ormai, è diventato difficile crederci. Ma questa storia, va davvero per una strada tutta sua.
Kuzuhiko non è il protagonista. Anzi, questo manga non ha un protagonista, considerando poi che Kazuhiko non è solo se stesso, ma altre cinque persone. Ammesso che la personalità che condividono il corpo di Kazuhiko siano protagoniste della storia, nessuna di queste ha un background o uno scopo preciso, o perlomeno finora non sono palesati. Anche la divisione in "buoni" e "cattivi" è assente. Certo, quelli della Gakuso sono indubbiamente dei criminali, ma chi di questa storia non fa parte dell'organizzazione consciamente o meno? Kazuhiko, Machi, Sasayama e Kito sono persone dotate di solida umanità, eppure non c'è nessuna contrapposizione forte, non c'è nessuna lotta aperta tra due fazioni facilmente riconoscibili. Ogni creatura del manga è tormentata e intenta a costruire la propria vita. E anche la Gakuso, per quanto dedita ad attività folli, non è in guerra contro Machi o Kazuhiko. Chi è, dunque, il nemico da combattere? Dove sono gli eroi? Riassumendo, mancano tutti gli elementi di un tipico manga, come la definizione dei ruoli e gli obiettivi, che infondo sono pilastri di ogni racconto.
Otsuka ha creato una trama splendida e personaggi intriganti, mentre Tajima, col suo disegno accurato, pulitissimo e dettagliatissimo, è riuscito a dare una nuova dimensione alla tensione dei thriller. Una tensione asciutta ma ben visibile nelle espressioni di ogni singolo personaggio.
Per quanto riguarda la violenza, io credo, che per gli autori sia solo un modo di esprimere un forte disagio e a dire il vero senza questa "crudezza" questo manga non sarebbe un capolavoro come lo è ora. Infine credo che, nonostante la trama intricata, tutto tornerà al suo posto nel final. Lo consiglio agli amanti dei capolavori, cosa che questo manga è, a mio parere.
Multiple Personality Detective - Psycho è un fumetto originale, eppure quante volte si parla di originalità di un'opera? Si abusa così tanto questa parola che ormai, è diventato difficile crederci. Ma questa storia, va davvero per una strada tutta sua.
Kuzuhiko non è il protagonista. Anzi, questo manga non ha un protagonista, considerando poi che Kazuhiko non è solo se stesso, ma altre cinque persone. Ammesso che la personalità che condividono il corpo di Kazuhiko siano protagoniste della storia, nessuna di queste ha un background o uno scopo preciso, o perlomeno finora non sono palesati. Anche la divisione in "buoni" e "cattivi" è assente. Certo, quelli della Gakuso sono indubbiamente dei criminali, ma chi di questa storia non fa parte dell'organizzazione consciamente o meno? Kazuhiko, Machi, Sasayama e Kito sono persone dotate di solida umanità, eppure non c'è nessuna contrapposizione forte, non c'è nessuna lotta aperta tra due fazioni facilmente riconoscibili. Ogni creatura del manga è tormentata e intenta a costruire la propria vita. E anche la Gakuso, per quanto dedita ad attività folli, non è in guerra contro Machi o Kazuhiko. Chi è, dunque, il nemico da combattere? Dove sono gli eroi? Riassumendo, mancano tutti gli elementi di un tipico manga, come la definizione dei ruoli e gli obiettivi, che infondo sono pilastri di ogni racconto.
Otsuka ha creato una trama splendida e personaggi intriganti, mentre Tajima, col suo disegno accurato, pulitissimo e dettagliatissimo, è riuscito a dare una nuova dimensione alla tensione dei thriller. Una tensione asciutta ma ben visibile nelle espressioni di ogni singolo personaggio.
Per quanto riguarda la violenza, io credo, che per gli autori sia solo un modo di esprimere un forte disagio e a dire il vero senza questa "crudezza" questo manga non sarebbe un capolavoro come lo è ora. Infine credo che, nonostante la trama intricata, tutto tornerà al suo posto nel final. Lo consiglio agli amanti dei capolavori, cosa che questo manga è, a mio parere.
Secondo me un capolavoro, un attento studio della società giapponese contemporanea. Spiegherò in seguito questa affermazione, ma non volendo fare spoiler dovrò sorvolare su molte tematiche. Acclamare questo manga solo per la perfezione e la pulizia del disegno, oppure parlare solo dell'elevata (che va a scemare) violenza dei primi capitoli significa sminuire l'opera di Otsuka e Tajima.
La storia inizia con il protagonista affetto di personalità multiple, e un codice a barre su un occhio. Fatalità: tutti i killer seriali hanno lo stesso marchio, e in seguito si sapranno anche le finalità.
Inizia come thriller psicologico e continua alzando il tiro ad ogni puntata, senza mai deludere. Multinazionali americane che puntano alla modifica dei geni comportamentali giapponesi facendo riferimenti al piano umanitario post atomico (fa riferimenti persino al cambio abitudini persino sul lento controllo culinario mettendo su una critica contro i fast food); la stessa azienda che si spacca in due e si divide in obiettivi opposti e paralleli; controllo mediatico sulla crisi e gli immigrati cinesi (vedi puntate quando Tetora Nishizono era una mezza comparsa). Insomma, in questo manga c'è tutto quello che ho desiderato leggere con una buona dose di azione e violenza.
La storia inizia con il protagonista affetto di personalità multiple, e un codice a barre su un occhio. Fatalità: tutti i killer seriali hanno lo stesso marchio, e in seguito si sapranno anche le finalità.
Inizia come thriller psicologico e continua alzando il tiro ad ogni puntata, senza mai deludere. Multinazionali americane che puntano alla modifica dei geni comportamentali giapponesi facendo riferimenti al piano umanitario post atomico (fa riferimenti persino al cambio abitudini persino sul lento controllo culinario mettendo su una critica contro i fast food); la stessa azienda che si spacca in due e si divide in obiettivi opposti e paralleli; controllo mediatico sulla crisi e gli immigrati cinesi (vedi puntate quando Tetora Nishizono era una mezza comparsa). Insomma, in questo manga c'è tutto quello che ho desiderato leggere con una buona dose di azione e violenza.
Per me MPD Psycho è stato una scoperta. Il primo manga che abbia deciso di seguire fedelmente volume dopo volume. Ci spinge in un universo in cui la “mente umana/cervello/massa encefalica pensante” è un'entità a sé e come tale artefice di mille scenari, deviati, contorti, offensivi e inconcepibili in quello che ci piace definire "il mondo reale": "Se scoprissi di essere un ricambio... che cosa faresti?", chiede Kito a Sasayama. Che cosa faresti? Chiedo io voi.
MPD Psycho rappresenta brillantemente la pericolosità della mente umana e gli abomini che questa è in grado di concepire; lo scopo è sempre uno ed uno solo: il controllo sul tuo simile; la sopraffazione e il dominio assoggettante. I personaggi di Otsuka – facilmente paragonabili a emanazioni usa e getta di un organismo non meglio identificato (Gakuso?/Wakana Isono?) – non sono altro che pedine di una letale partita a scacchi in cui si tenta di dimostrare che siamo vittime e carnefici del nostro cervello: manipolatori e manipolabili grazie ad esso.
Al di là della violenza artistica, al di là della confusione dei personaggi e dei mille colpi di scena che stordiscono e ci allontanano da un'epifania definitiva e chiarificatrice di questa trama così intricata, bisogna riconoscere MPD Psycho come l'epopea della nostra potenzialità omicida e megalomane: chi potrebbe concepire la catalogazione e controllo su larga scala della popolazione tramite la selezione genetica e il loro cervello se non un altro essere umano?
MPD Psycho rappresenta brillantemente la pericolosità della mente umana e gli abomini che questa è in grado di concepire; lo scopo è sempre uno ed uno solo: il controllo sul tuo simile; la sopraffazione e il dominio assoggettante. I personaggi di Otsuka – facilmente paragonabili a emanazioni usa e getta di un organismo non meglio identificato (Gakuso?/Wakana Isono?) – non sono altro che pedine di una letale partita a scacchi in cui si tenta di dimostrare che siamo vittime e carnefici del nostro cervello: manipolatori e manipolabili grazie ad esso.
Al di là della violenza artistica, al di là della confusione dei personaggi e dei mille colpi di scena che stordiscono e ci allontanano da un'epifania definitiva e chiarificatrice di questa trama così intricata, bisogna riconoscere MPD Psycho come l'epopea della nostra potenzialità omicida e megalomane: chi potrebbe concepire la catalogazione e controllo su larga scala della popolazione tramite la selezione genetica e il loro cervello se non un altro essere umano?
Un tempo c'era Berserk, puro concentrato di violenza e azione... poi iniziarono a uscire altri manga "noti" per la loro violenza! Quando comprai il numero 1 di MPD Psycho, già dalla copertina dava l'impressione di qualcosa di "strano", di diverso, e così è stato!
MPD Psycho è come uno specchio, i primi dieci numeri ti mostrano l'apparenza, un mondo in cui vedi tutto chiaro distinguendo buoni e cattivi; poi stravolge mostrando il contrario e dando vita a una serie di colpi di scena, uno dietro l'altro, da mozzar (in tutti i sensi) il fiato. Tutto ciò che pensi in realtà non è altro che una facciata, e i veri psicopatici ancora devono venir fuori!
Uno dei migliori fumetti di sempre, Multy Personality Detective!
MPD Psycho è come uno specchio, i primi dieci numeri ti mostrano l'apparenza, un mondo in cui vedi tutto chiaro distinguendo buoni e cattivi; poi stravolge mostrando il contrario e dando vita a una serie di colpi di scena, uno dietro l'altro, da mozzar (in tutti i sensi) il fiato. Tutto ciò che pensi in realtà non è altro che una facciata, e i veri psicopatici ancora devono venir fuori!
Uno dei migliori fumetti di sempre, Multy Personality Detective!
Secondo me a pari passo con Death Note! Thriller psicologico degno del genere che rappresenta.
Molti descrivono il primo volume come un'accozzaglia di immagini violente e macabre, io dal canto mio dico che si capisce che il mangaka abbia puntato sullo stimolare delle sensazioni nei lettori (e ci è riuscito a pieno), puntando al rappresentare una realtà distorta ma sempre molto reale che suscita in ognuno di noi una sorta di reazione mentale a ciò che si ha di fronte. Secondo me un thriller psicologico, reale o surreale che sia, è proprio a questo che deve puntare e, quando il disegnatore ed il narratore riescono a smuovere qualcosa dentro di noi, allora hanno raggiunto il loro obiettivo!
Ottima opera.
Molti descrivono il primo volume come un'accozzaglia di immagini violente e macabre, io dal canto mio dico che si capisce che il mangaka abbia puntato sullo stimolare delle sensazioni nei lettori (e ci è riuscito a pieno), puntando al rappresentare una realtà distorta ma sempre molto reale che suscita in ognuno di noi una sorta di reazione mentale a ciò che si ha di fronte. Secondo me un thriller psicologico, reale o surreale che sia, è proprio a questo che deve puntare e, quando il disegnatore ed il narratore riescono a smuovere qualcosa dentro di noi, allora hanno raggiunto il loro obiettivo!
Ottima opera.
MPD è un fumetto atipico, di quelli che in poche pagine riescono a conquistare l'attenzione del lettore! La trama è avvincente e già dopo qualche numero non vedi l'ora di capire il perché di tutta questa follia...
E poi? Da un certo punto in poi la trama (seppur interessantissima) diventa confusa al massimo! E non solo,una gran confusione anche nei personaggi. Resta solo da vedere come proseguirà e dove andrà a parare :-)
E poi? Da un certo punto in poi la trama (seppur interessantissima) diventa confusa al massimo! E non solo,una gran confusione anche nei personaggi. Resta solo da vedere come proseguirà e dove andrà a parare :-)
E' semplicemente un capolavoro, punto. Disegni ottimi, puliti, e trama complessa ma avvincente. Violento, sadico ed imprevedibile, di sicuro destinato ad un pubblico di nicchia. Molte scene sono veramente 'forti' e, quindi, consigliabili ad un pubblico un po' più maturo. Lascia con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, è assolutamente imperdibile!
Molto bello anche se un po' complicato. Se ci si mette di impegno e si va a rivedere e a controllare tutto bene si riesce a tenere il filo assolutamente. E poi è disegnato divinamente. Alcune scene di luce sono talmente forti da sembrare accecanti. Il giorno è infatti sempre fatto in modo accecante e quasi pradisiaco. Alcune scene un po' troppo schifose, ma è veramente bellissimo. Sicurametne non per stomaci deboli.
Un vero capolavoro. E' sorprendente come la storia possa cambiare completamente il suo corso, e i suoi protagonisti. All'inizio è tutto molto confuso, pian piano le cose vengono chiarite ma neanche a farlo apposta vengono a galla altri misteri e intrighi impensabili. Inutile dire che il tratto di Sho U Tajima, è a dir poco sublime. Questo manga prende come pochi altri.
La storia parte in maniera superba, ma si perde strada facendo, con un accumularsi infinito di nuovi personaggi e storie delle storie, tanto che non si capisce minimamente nè dove nè come andrà a finire. Peccato perchè le tavole e il tratto arrivano di per sé a dei vertici di perfezione. Spero sinceramente in molti chiarimenti nei volumi successivi, per ora è un manga con un'ottima idea di base, ma realizzata in maniera confusionaria.
Devo dire che quest'opera è una tra le più particolari che attualmente ci siano in circolazione anche se l'inizio può risultare particolarmente lento e complicato... la serie di nomi in madrelingua può rendere piuttosto difficile la lettura. La trama è ricca di colpi di scena e misteri da risolvere che partecipano al fascino della storia.
5 sulla fiducia.
Il mio giudizio potrebbe cambiare con un finale decente che dia un senso ad una storia finora abbastanza inconcludente.
La trama è eccessivamente intricata, senza dare, per altro, l'idea che l'autore abbia in mente lo sviluppo che dovrà avere nei prossimi numeri.
Mi sembra tutto molto confuso ed anche i vari colpi di scena, seppur a volte spiazzanti, mi sembrano inseriti un po' alla rinfusa.
La violenza, come ha già detto Hyo nella sua recensione, impressiona e colpisce molto nei primissimi numeri, ma poi si perde sempre di più l'effetto novità; tanto da farla diventare quasi ridicola e stucchevole.
Giudizio positivo, invece, per il comparto tecnico e per l'edizione panini(buon prezzo, sovracopertina e ottima carta): i disegni, così puliti e netti, mi piacciono parecchio e l'impostazione delle tavole mi sembra ben orchestrata.
Continuerò a comprarlo sperando che la storia abbia uno sviluppo meno confusionario ed un finale degno di questo nome, ma per ora non sono soddisfatto.
Il mio giudizio potrebbe cambiare con un finale decente che dia un senso ad una storia finora abbastanza inconcludente.
La trama è eccessivamente intricata, senza dare, per altro, l'idea che l'autore abbia in mente lo sviluppo che dovrà avere nei prossimi numeri.
Mi sembra tutto molto confuso ed anche i vari colpi di scena, seppur a volte spiazzanti, mi sembrano inseriti un po' alla rinfusa.
La violenza, come ha già detto Hyo nella sua recensione, impressiona e colpisce molto nei primissimi numeri, ma poi si perde sempre di più l'effetto novità; tanto da farla diventare quasi ridicola e stucchevole.
Giudizio positivo, invece, per il comparto tecnico e per l'edizione panini(buon prezzo, sovracopertina e ottima carta): i disegni, così puliti e netti, mi piacciono parecchio e l'impostazione delle tavole mi sembra ben orchestrata.
Continuerò a comprarlo sperando che la storia abbia uno sviluppo meno confusionario ed un finale degno di questo nome, ma per ora non sono soddisfatto.
Un manga davvero particolare, molto cruento e violento, spesso sadico, ma in maniera realistica perchè le vicende sono inserite nella realtà quotidiana, e non in una realtà fantascientifica o altro. Si forse poteva essere sviluppata meglio l'idea, ma d'altronde l'autore è liberissimo di fare quel che gli pare xD . Affascinante il protagonista con messo milione di personalità, soprattutto nei primi numeri bisogna continuare ad andare all'indice a contralle i nomi delle varie persone ke prendono sopravvento nel suo cervellino... è decisamente psicotico xD
Quando l'avrò finito confermerò o smentirò la mia posizione che per ora è decisamente entusiasta.
Quando l'avrò finito confermerò o smentirò la mia posizione che per ora è decisamente entusiasta.
Questo manga per me è stata una vera delusione, viste le aspettative che avevo dopo la visione del live action. Il soggetto (la vicenda di un detective dalla personalità multipla che si trova coinvolto in una serie impressionante di atroci omicidi, i cui esecutori sembrano tutti collegati a una stessa misteriosa organizzazione) è sicuramente interessante, ma lo sviluppo della storia mi ha lasciato insoddisfatto: in un susseguirsi di colpi di scena per lo più improbabili, con personaggi così ambigui da rasentare l'assurdo, si passa da una carneficina all'altra senza il rispetto di alcun filo logico. La messa in scena della violenza è così esagerata da rasentare il ridicolo e, se nei primi numeri mi ha sbalordito, dopo un po' di tempo non ha fatto altro che annoiarmi facendomi maturare l'idea che si tratti dell'unico "tema" della storia. Lo stile del disegno, sebbene pulito e dettagliato, non ha mi ha particolarmente colpito, si potrebbe dire che l'ho trovato poco personale.
Non mi sento comunque di bocciare in toto questo fumetto sie per le potenzialità del soggetto sia perchè, non avendo letto tutti i volumetti, non posso escludere l'eventualità che con l'andar dei numeri la storia riesca a prendere una piega convincente e a convogliare in una direzione finalmente definita i molti avvenimenti che finora mi sono apparsi buttati giù quasi per caso...
Non mi sento comunque di bocciare in toto questo fumetto sie per le potenzialità del soggetto sia perchè, non avendo letto tutti i volumetti, non posso escludere l'eventualità che con l'andar dei numeri la storia riesca a prendere una piega convincente e a convogliare in una direzione finalmente definita i molti avvenimenti che finora mi sono apparsi buttati giù quasi per caso...