Aqua Knight
Tecnofantasy atipico by Yukito Kishiro.
Premetto da subito che chi pensa di trovare in questo manga un Battle Angel Alita in chiave fantasy, sappia che commette un errore sin dalla partenza.
Dico questo perché l'opera di Kishiro è sì fantasy (con spunti tecno), però gli elementi e i personaggi che condiscono questa storia nella sua interezza sono completamente diversi.
Innanzitutto, ha un'impronta più comica ed infantile se comparata alla sua opera precedente; inoltre, i protagonisti sono due, Ashika e Ruriha, ma con il proseguire della storia se ne aggiungono degli altri, tutti abbastanza ben delineati e caratterizzati, che nulla hanno in comune (a parte l'aspetto di qualcuno...) con la sua opera precedente.
Lo stile narrativo adottato dall'autore cambia: Kishiro decide saggiamente di condire occasionalmente con una voce narrante il susseguirsi degli avvenimenti, cosa che ho apprezzato molto; mi ricorda alla lontana Conan il Barbaro, nonostante il film con Arnold sia tutta un'altra cosa.
I disegni, benché più semplici e "cartooneschi", mi sono piaciuti molto e benché non ci fossero tanti fondali, almeno all'inizio, nel complesso risultano comunque ben fatti.
Inoltre, leggendo quest'opera si capisce da subito che l'autore era interessato a fare una storia più lunga e avvincente (e lo stava diventando!), che purtroppo non è riuscito a fare; probabilmente perché qualcuno dall'alto (parlo dei "vertici") gli avrà sicuramente imposto di smettere quest'opera e di proseguire la storia di Alita, riscrivendo il finale con l'inenarrabile Last Order, nel quale si nota pagina per pagina la sua totale controvoglia di realizzarlo.
Peccato, avrebbero dovuto lasciargli fare, e magari, una volta concluso (come lui voleva!) Aqua knight, riprendere Alita e, magari con le idee più chiare di come fare, "correggere" il finale, creando un paio di volumi copri/falla, e non di più.
Concludo infine asserendo che, nonostante non sia il "manga del secolo", risulta comunque un'opera valida e piacevole, soprattutto se comparata a tante altre di nuova generazione che continuano ad uscire nelle edicole a raffica e dicono poco.
Spero che Kishiro decida un giorno di riprenderlo.
Se non lo fa, beh, sappiate che questo manga rimarrà per me il ricordo di una lettura piacevole.
Voto: 6.8
A chi riesce a reperirlo, buona lettura.
Premetto da subito che chi pensa di trovare in questo manga un Battle Angel Alita in chiave fantasy, sappia che commette un errore sin dalla partenza.
Dico questo perché l'opera di Kishiro è sì fantasy (con spunti tecno), però gli elementi e i personaggi che condiscono questa storia nella sua interezza sono completamente diversi.
Innanzitutto, ha un'impronta più comica ed infantile se comparata alla sua opera precedente; inoltre, i protagonisti sono due, Ashika e Ruriha, ma con il proseguire della storia se ne aggiungono degli altri, tutti abbastanza ben delineati e caratterizzati, che nulla hanno in comune (a parte l'aspetto di qualcuno...) con la sua opera precedente.
Lo stile narrativo adottato dall'autore cambia: Kishiro decide saggiamente di condire occasionalmente con una voce narrante il susseguirsi degli avvenimenti, cosa che ho apprezzato molto; mi ricorda alla lontana Conan il Barbaro, nonostante il film con Arnold sia tutta un'altra cosa.
I disegni, benché più semplici e "cartooneschi", mi sono piaciuti molto e benché non ci fossero tanti fondali, almeno all'inizio, nel complesso risultano comunque ben fatti.
Inoltre, leggendo quest'opera si capisce da subito che l'autore era interessato a fare una storia più lunga e avvincente (e lo stava diventando!), che purtroppo non è riuscito a fare; probabilmente perché qualcuno dall'alto (parlo dei "vertici") gli avrà sicuramente imposto di smettere quest'opera e di proseguire la storia di Alita, riscrivendo il finale con l'inenarrabile Last Order, nel quale si nota pagina per pagina la sua totale controvoglia di realizzarlo.
Peccato, avrebbero dovuto lasciargli fare, e magari, una volta concluso (come lui voleva!) Aqua knight, riprendere Alita e, magari con le idee più chiare di come fare, "correggere" il finale, creando un paio di volumi copri/falla, e non di più.
Concludo infine asserendo che, nonostante non sia il "manga del secolo", risulta comunque un'opera valida e piacevole, soprattutto se comparata a tante altre di nuova generazione che continuano ad uscire nelle edicole a raffica e dicono poco.
Spero che Kishiro decida un giorno di riprenderlo.
Se non lo fa, beh, sappiate che questo manga rimarrà per me il ricordo di una lettura piacevole.
Voto: 6.8
A chi riesce a reperirlo, buona lettura.
Questo manga per me è stata una vera delusione. Ho faticato parecchio per recuperarlo e le mie aspettative erano molto alte visto che Alita e il volume unico Ashen Victor mi erano piaciuti moltissimo. Sicuramente bisogna valutare positivamente il tentativo di Kishiro di disegnare qualcosa di nuovo e in effetti nella storia sono presenti parecchi spunti originali. Il problema è che neanche in una singola pagina dei due volumi dell'edizione italiana che ho letto ho provato un minimo di coinvolgimento; la storia ha un registro in parte serio e a volte più tendente alla commedia in un mix che ho trovato assolutamewnte non riuscito. I disegni sono ben fatti ma lo stile poco realistico non mi ha entusiasmato. Il fatto poi che l'edizione italiana (costosa ma decisamente curata) si sia interrotta prima della fine non ha contribuito a farmi gradire questa opera. Da parte mia sono contento che Kishiro dopo Aqua Knight sia tornato a lavorare su Alita Last Order che, sebbene sia chiaramente meno ispirato, rappresenta un lavoro decisamente più godibile...
Dalla matita di Yukito "Alita" Kishiro un manga fantasy davvero di buona fattura.
Le vicende si svolgono su Marmundo, un mondo dominato principalmente dalle acque. La protagonista è Ruriha di Perla, cavaliere del regno di Enorme. La trama ha inizio con Ruriha che a causa di una tempesta naufraga su di un'isola abitata solo da Arabil (personaggio decisamente fuori di testa) e dal piccolo Ashika.
Ruriha (un po' troppo avventatamente) promette ad Ashika che farà di lui un cavaliere e da qui partono le loro avventure.
La storia si rivela davvero avvincente e i personaggi molto carismatici. Il disegno di Kishiro non è preciso e dettagliato come in Alita, ma più morbido specialmente nel disegno dei personaggi e mai confuso (anche nelle tante scene d'azione). Tanti lamentano la mancanza di fondali, ma si deve considerare che in mezzo al mare non è che ci siano molti fondali da disegnare.
Inoltre Kishiro ha disegnato questo manga completamente da solo senza avvalersi di assistenti e se avesse dovuto dettagliare di più credo che questo manga non avrebbe mai visto la luce.
Purtroppo però Aquaknight non riuscì a bissare il successo di Alita e gli editori pressarono Kishiro per farlo tornare sul suo vecchio progetto sforna soldi. Così Kishiro tornò sul seguito di Alita (l'orrendo Last Order) e abbandonò Aquaknight. Infatti dopo due volumi pregevoli, nel terzo (cmq bellissimo) le vicende accellerano enormemente fino a giungere ad una rapida conclusione.
Rimane l'impressione che Kishiro avrebbe voluto farne una saga molto più lunga (lui stesso ha dichiarato che prima o poi lo riprenderà), ma alla fine le logiche commerciali hanno prevalso.
L'edizione italiana curata da Panini fu davvero notevole: volumi identici agli originali con sovracoperta e pagine a colori, ma forse anche per il prezzo davvero elevato, vendette davvero poco e così il terzo volumetto non è mai stato prodotto (peccato!).
Esiste cmq (come ho fatto) la possibilità di prendere il volume 3 in inglese dal mercato americano.
Amo i fantasy e ho amato Alita (prima serie), un fantasy così, sceneggiato e disegnato da Kishiro era veramente un sogno. Un vero peccato che le cose siano andate così. Spero che Kishiro un giorno lo continui, ma ci credo poco. Intanto cmq Aquaknight avrà sempre un posto nel mio cuore.
Voto massimo.
Le vicende si svolgono su Marmundo, un mondo dominato principalmente dalle acque. La protagonista è Ruriha di Perla, cavaliere del regno di Enorme. La trama ha inizio con Ruriha che a causa di una tempesta naufraga su di un'isola abitata solo da Arabil (personaggio decisamente fuori di testa) e dal piccolo Ashika.
Ruriha (un po' troppo avventatamente) promette ad Ashika che farà di lui un cavaliere e da qui partono le loro avventure.
La storia si rivela davvero avvincente e i personaggi molto carismatici. Il disegno di Kishiro non è preciso e dettagliato come in Alita, ma più morbido specialmente nel disegno dei personaggi e mai confuso (anche nelle tante scene d'azione). Tanti lamentano la mancanza di fondali, ma si deve considerare che in mezzo al mare non è che ci siano molti fondali da disegnare.
Inoltre Kishiro ha disegnato questo manga completamente da solo senza avvalersi di assistenti e se avesse dovuto dettagliare di più credo che questo manga non avrebbe mai visto la luce.
Purtroppo però Aquaknight non riuscì a bissare il successo di Alita e gli editori pressarono Kishiro per farlo tornare sul suo vecchio progetto sforna soldi. Così Kishiro tornò sul seguito di Alita (l'orrendo Last Order) e abbandonò Aquaknight. Infatti dopo due volumi pregevoli, nel terzo (cmq bellissimo) le vicende accellerano enormemente fino a giungere ad una rapida conclusione.
Rimane l'impressione che Kishiro avrebbe voluto farne una saga molto più lunga (lui stesso ha dichiarato che prima o poi lo riprenderà), ma alla fine le logiche commerciali hanno prevalso.
L'edizione italiana curata da Panini fu davvero notevole: volumi identici agli originali con sovracoperta e pagine a colori, ma forse anche per il prezzo davvero elevato, vendette davvero poco e così il terzo volumetto non è mai stato prodotto (peccato!).
Esiste cmq (come ho fatto) la possibilità di prendere il volume 3 in inglese dal mercato americano.
Amo i fantasy e ho amato Alita (prima serie), un fantasy così, sceneggiato e disegnato da Kishiro era veramente un sogno. Un vero peccato che le cose siano andate così. Spero che Kishiro un giorno lo continui, ma ci credo poco. Intanto cmq Aquaknight avrà sempre un posto nel mio cuore.
Voto massimo.