2001 Nights
Continuo col recupero di grandi classici del manga, qui rappresentato dalla famosa opera di Yokinobu Hoshino, il fantascientifico 2001 Nights.
Diciamolo subito non mi sento soddisfatto da quest’opera che pur meritando la sufficienza non merita un voto più alto… perché?
Probabilmente la narrazione dell’autore non rende bene gli ottimi spunti delle sue storie o “notti”.
Diciamo la verità i racconti sono spesso staccati gli uni dagli altri uniti soltanto dalla consanguineità di alcuni personaggi e dal fatto di parlare di colonizzazione dello spazio o comunque dell’uomo che tenta di colonizzare lo spazio.
Premetto che io amo poco la scienza, preferisco la storia o quella fantastorica che è rappresentata dai fantasy: se infatti guardate le opere da me precedentemente recensite troverete Vinland saga, samurai executioner, Cesare ecc. sull’ambito scientifico potrei dire che mi è piaciuta “la fenice” di Osamu Tezuka, ma la fenice è un’opera strana parte storia parte fantascienza… ho trovato molto bello “Verso la terra” di Keiko Takemiya ma l’impostazione è totalmente diversa così come è successo nelle opere di Moto Hagio.
Ma in un genere ampio come la fantascienza c’è posto per tutto: il disegno classico alla giapponese della Takemiya come il disegno occidentale di Hoshino, le storie più diverse come quelle da me sopracitate… ho detto che mi sono piaciute e allora perché 2001 Nights no? Perché la narrativa dell’autore è lenta, senza combattimenti mozzafiato, senza indagini psicologiche sopraffini… in fondo in una ventina di capitoli i personaggi cambiano in continuazione! Il gioco delle citazioni poi va compreso: citazioni troppo esplicite o che non si colgono hanno lo stesso effetto: non divertono il lettore.
I disegni poi non mi hanno colpito più di tanto in quanto ho etto la vecchia versione della Viz in 10 volumetti, con lettura occidentale e senza pagine a colori.
Ho sentito dire che la versione della Flashbook di 17 anni fa abbia conquistato molti con le pagine colorate.
Non dirò che se vi piace la fantascienza quest’opera è quella che fa al caso vostro… perché non è così scontato!
Diciamolo subito non mi sento soddisfatto da quest’opera che pur meritando la sufficienza non merita un voto più alto… perché?
Probabilmente la narrazione dell’autore non rende bene gli ottimi spunti delle sue storie o “notti”.
Diciamo la verità i racconti sono spesso staccati gli uni dagli altri uniti soltanto dalla consanguineità di alcuni personaggi e dal fatto di parlare di colonizzazione dello spazio o comunque dell’uomo che tenta di colonizzare lo spazio.
Premetto che io amo poco la scienza, preferisco la storia o quella fantastorica che è rappresentata dai fantasy: se infatti guardate le opere da me precedentemente recensite troverete Vinland saga, samurai executioner, Cesare ecc. sull’ambito scientifico potrei dire che mi è piaciuta “la fenice” di Osamu Tezuka, ma la fenice è un’opera strana parte storia parte fantascienza… ho trovato molto bello “Verso la terra” di Keiko Takemiya ma l’impostazione è totalmente diversa così come è successo nelle opere di Moto Hagio.
Ma in un genere ampio come la fantascienza c’è posto per tutto: il disegno classico alla giapponese della Takemiya come il disegno occidentale di Hoshino, le storie più diverse come quelle da me sopracitate… ho detto che mi sono piaciute e allora perché 2001 Nights no? Perché la narrativa dell’autore è lenta, senza combattimenti mozzafiato, senza indagini psicologiche sopraffini… in fondo in una ventina di capitoli i personaggi cambiano in continuazione! Il gioco delle citazioni poi va compreso: citazioni troppo esplicite o che non si colgono hanno lo stesso effetto: non divertono il lettore.
I disegni poi non mi hanno colpito più di tanto in quanto ho etto la vecchia versione della Viz in 10 volumetti, con lettura occidentale e senza pagine a colori.
Ho sentito dire che la versione della Flashbook di 17 anni fa abbia conquistato molti con le pagine colorate.
Non dirò che se vi piace la fantascienza quest’opera è quella che fa al caso vostro… perché non è così scontato!
2001 Nights è un manga di fantascienza vecchio stile, ma che sorprende e tiene incollati alle pagine nonostante la lettura non sia proprio leggera.
La narrazione infatti è piuttosto pesante, ricca di riferimenti e citazioni (alcuni sono dei chiari omaggi a "2001: Odissea nello Spazio", passando per la religione e anche la scienza ovviamente) e spunti di riflessione, con dei colpi di scena che sanno sorprendere.
La trama segue la colonizzazione dello spazio da parte dell'umanità, ed è composta da varie storie più o meno lunghe che si intrecciano tra loro, spesso con distacchi di tempo significativi l'una dall'altra.
Lo stile di disegno è molto occidentale e punta decisamente al realismo. L'ambiente, la natura, le astronavi e lo spazio sono resi in modo superbo, le tavole sono spesso una gioia per gli occhi.
Proprio per ciò che ho scritto sopra, purtroppo non lo ritengo un manga adatto a tutti.
Lo stile di disegno lontano dai soliti manga e una narrazione lenta e a tratti pesante, la rendono un'opera adatta a chi sta cercando una lettura più seria del comune. E ovviamente agli amanti dello spazio!
Se rientrate in queste categorie, allora fa assolutamente per voi.
Merita, merita, merita, capolavoro dal mio punto di vista.
Voto 9,5
La narrazione infatti è piuttosto pesante, ricca di riferimenti e citazioni (alcuni sono dei chiari omaggi a "2001: Odissea nello Spazio", passando per la religione e anche la scienza ovviamente) e spunti di riflessione, con dei colpi di scena che sanno sorprendere.
La trama segue la colonizzazione dello spazio da parte dell'umanità, ed è composta da varie storie più o meno lunghe che si intrecciano tra loro, spesso con distacchi di tempo significativi l'una dall'altra.
Lo stile di disegno è molto occidentale e punta decisamente al realismo. L'ambiente, la natura, le astronavi e lo spazio sono resi in modo superbo, le tavole sono spesso una gioia per gli occhi.
Proprio per ciò che ho scritto sopra, purtroppo non lo ritengo un manga adatto a tutti.
Lo stile di disegno lontano dai soliti manga e una narrazione lenta e a tratti pesante, la rendono un'opera adatta a chi sta cercando una lettura più seria del comune. E ovviamente agli amanti dello spazio!
Se rientrate in queste categorie, allora fa assolutamente per voi.
Merita, merita, merita, capolavoro dal mio punto di vista.
Voto 9,5
"Se l'intero universo fosse una simile landa di morte... se non esistesse in nessun altro luogo neppure un briciolo di vita... che senso avrebbe l'esistenza?"
È ponendovi tale quesito che oggi vi voglio parlare di quello che ritengo il più grande omaggio fumettistico al capolavoro del cinema di fantascienza 2001 - Odissea dello spazio, diretto dall'immenso Stanley Kubrick nel 1968: mi riferisco alla raccolta di racconti 2001 Nights, scritta e disegnata nel 1984 dal mangaka di genere fantascientifico per eccellenza Yukinobu Hoshino, qui all'apice della sua arte.
A differenza di altri lavori del medesimo autore come Star Dust Memories e I giganti del mare, i racconti di 2001 Nights, seppur spesso e volentieri "separati" da lassi spazio-temporali considerevoli, seguono tutti lo stesso filo conduttore: la colonizzazione dello spazio da parte dell'umanità in cerca di un contatto con forme di vita extraterrestri. Descrivere ogni singolo racconto mi sembra superfluo, anche perché praticamente ciascuno di essi termina con rivelazioni spiazzanti e colpi di scena concepiti ad hoc e quindi non avrebbe senso rovinare la sorpresa ad alcuno. Ciò nondimeno posso provare ad esprimere le impressioni personali su quest'opera colossale: pagina dopo pagina, un riferimento colto dopo l'altro (Hoshino spazia dalla mitologia al cinema - il già citato film di Kubrick con tanto di Kark 9000 che riprende l'HAL 9000 del film, giusto per fare un esempio - passando per i racconti biblici - tremendo ma straordinariamente efficace il concetto dietro al "pianeta" Lucifero - fino alla natura e alla tecnologia plausibile dei viaggi spaziali, giungendo infine alle teorie sui buchi neri e sui wormholes; insomma, c'è davvero di tutto), il lettore entra in contatto con personaggi, quasi sempre diversi di racconto in racconto, totalmente in balia di eventi più grandi di loro e malgrado ciò questi portano avanti le loro missioni, i loro desideri, facendoci sentire parte di un grande viaggio in cui a farla da padrone è, naturalmente, il cosmo. Nella sua immensità, la volta stellata è sempre stata osservata dagli uomini con curiosità e con un'irrefrenabile voglia di esplorarlo e carpirne i segreti. Tuttavia, forse lo spazio è vuoto in tutti i sensi; forse non è in grado di soddisfare l'innata curiositas degli uomini; forse non possiamo fare altro che sentirci smarriti e piccoli di fronte a qualcosa che conosciamo appena e che comprendiamo ancor meno. L'autore, con le sue storie complesse e dense di fascino, schiude piccole e grandi finestre su alcuni dei misteri più intriganti del cosmo, sebbene i veri protagonisti della narrazione siano l'uomo e le sue domande senza risposta (proprio come quella che fa da introduzione alla presente recensione), oscillando tra una realtà e una fantasia il più delle volte credibile . Insomma, non potevo chiedere di meglio.
Parlando invece del lato tecnico dell'opera, i disegni di Hoshino non sono mai stati così brillanti e d'effetto, perfettamente piegati alla narrazione della storia e ricchi di maestosi dettagli (le stazioni spaziali, le navi, i pianeti, le nebulose) e i suoi tipici fondi neri profondi e vibranti. Ogni vignetta è una festa per gli occhi, così come le sono le tavole a colori che ogni tanto fanno da introduzione alle "notti" (ognuno dei venti racconti viene così denominato). L'edizione italiana, a cura della Flashbook Edizioni, si attesta su livelli davvero alti, anche in merito a stampa, traduzioni, note esplicative e postfazione. L'unico appunto negativo va alla qualità delle ristampe, in particolare della copia del secondo volume che possiedo, dal momento che quest'ultima presenta alcuni difetti non trascurabili: balloon con testi "sdoppiati" a causa di un probabile errato posizionamento della pagina in fase di duplicazione della stampa; contorni palesemente "da fotocopia" e l'assenza di carta lucida per le tavole a colori. Ad ogni modo, nonostante il fastidio, ciò non ha compromesso la lettura dell'opera, che merita davvero tutti i soldi spesi. Per chi, come il sottoscritto, ama la cosiddetta fantascienza "hard", 2001 Nights potrebbe rappresentare un eccellente input per riflettere su alcuni quesiti scientifici ed esistenziali di notevole interesse, mentre per gli altri potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per conoscere nuovi aspetti del genere fantascientifico in generale, il quale, al giorno d'oggi, si manifesta tutt'al più sotto forma di interminabili sequenze d'azione e sparatorie. In conclusione, 2001 Nights è un vero gioiello da custodire gelosamente nella propria collezione di "letteratura a disegni".
È ponendovi tale quesito che oggi vi voglio parlare di quello che ritengo il più grande omaggio fumettistico al capolavoro del cinema di fantascienza 2001 - Odissea dello spazio, diretto dall'immenso Stanley Kubrick nel 1968: mi riferisco alla raccolta di racconti 2001 Nights, scritta e disegnata nel 1984 dal mangaka di genere fantascientifico per eccellenza Yukinobu Hoshino, qui all'apice della sua arte.
A differenza di altri lavori del medesimo autore come Star Dust Memories e I giganti del mare, i racconti di 2001 Nights, seppur spesso e volentieri "separati" da lassi spazio-temporali considerevoli, seguono tutti lo stesso filo conduttore: la colonizzazione dello spazio da parte dell'umanità in cerca di un contatto con forme di vita extraterrestri. Descrivere ogni singolo racconto mi sembra superfluo, anche perché praticamente ciascuno di essi termina con rivelazioni spiazzanti e colpi di scena concepiti ad hoc e quindi non avrebbe senso rovinare la sorpresa ad alcuno. Ciò nondimeno posso provare ad esprimere le impressioni personali su quest'opera colossale: pagina dopo pagina, un riferimento colto dopo l'altro (Hoshino spazia dalla mitologia al cinema - il già citato film di Kubrick con tanto di Kark 9000 che riprende l'HAL 9000 del film, giusto per fare un esempio - passando per i racconti biblici - tremendo ma straordinariamente efficace il concetto dietro al "pianeta" Lucifero - fino alla natura e alla tecnologia plausibile dei viaggi spaziali, giungendo infine alle teorie sui buchi neri e sui wormholes; insomma, c'è davvero di tutto), il lettore entra in contatto con personaggi, quasi sempre diversi di racconto in racconto, totalmente in balia di eventi più grandi di loro e malgrado ciò questi portano avanti le loro missioni, i loro desideri, facendoci sentire parte di un grande viaggio in cui a farla da padrone è, naturalmente, il cosmo. Nella sua immensità, la volta stellata è sempre stata osservata dagli uomini con curiosità e con un'irrefrenabile voglia di esplorarlo e carpirne i segreti. Tuttavia, forse lo spazio è vuoto in tutti i sensi; forse non è in grado di soddisfare l'innata curiositas degli uomini; forse non possiamo fare altro che sentirci smarriti e piccoli di fronte a qualcosa che conosciamo appena e che comprendiamo ancor meno. L'autore, con le sue storie complesse e dense di fascino, schiude piccole e grandi finestre su alcuni dei misteri più intriganti del cosmo, sebbene i veri protagonisti della narrazione siano l'uomo e le sue domande senza risposta (proprio come quella che fa da introduzione alla presente recensione), oscillando tra una realtà e una fantasia il più delle volte credibile . Insomma, non potevo chiedere di meglio.
Parlando invece del lato tecnico dell'opera, i disegni di Hoshino non sono mai stati così brillanti e d'effetto, perfettamente piegati alla narrazione della storia e ricchi di maestosi dettagli (le stazioni spaziali, le navi, i pianeti, le nebulose) e i suoi tipici fondi neri profondi e vibranti. Ogni vignetta è una festa per gli occhi, così come le sono le tavole a colori che ogni tanto fanno da introduzione alle "notti" (ognuno dei venti racconti viene così denominato). L'edizione italiana, a cura della Flashbook Edizioni, si attesta su livelli davvero alti, anche in merito a stampa, traduzioni, note esplicative e postfazione. L'unico appunto negativo va alla qualità delle ristampe, in particolare della copia del secondo volume che possiedo, dal momento che quest'ultima presenta alcuni difetti non trascurabili: balloon con testi "sdoppiati" a causa di un probabile errato posizionamento della pagina in fase di duplicazione della stampa; contorni palesemente "da fotocopia" e l'assenza di carta lucida per le tavole a colori. Ad ogni modo, nonostante il fastidio, ciò non ha compromesso la lettura dell'opera, che merita davvero tutti i soldi spesi. Per chi, come il sottoscritto, ama la cosiddetta fantascienza "hard", 2001 Nights potrebbe rappresentare un eccellente input per riflettere su alcuni quesiti scientifici ed esistenziali di notevole interesse, mentre per gli altri potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per conoscere nuovi aspetti del genere fantascientifico in generale, il quale, al giorno d'oggi, si manifesta tutt'al più sotto forma di interminabili sequenze d'azione e sparatorie. In conclusione, 2001 Nights è un vero gioiello da custodire gelosamente nella propria collezione di "letteratura a disegni".
Storie pienamente fantascientifiche posizionate cronologicamente verso un futuro sempre più lontano, alla ricerca dei limiti dell'uomo nei confronti dell'universo.
Commento generale:
2001 Nights è il tipico racconto fantascientifico stile anni '80 e cercherò di ricontestualizzarlo a quel periodo in modo da non metterlo a confronto con opere moderne e, quindi, troppo lontane. L'idea di base non è né originale, né malvagia: una serie di racconti legati vagamente tra di loro che analizzeranno i vari aspetti dell'avanzata dell'uomo verso l'universo, e l'uomo stesso. Le storie avranno, quindi, tutte un'atmosfera malinconica ed opprimente contornate dai colori cupi dell'universo. Il tutto funziona abbastanza bene, anche se spesso le storie cadono in ripetitività e tendono ad assomigliarsi tra di loro. Il difetto maggiore, però, l'ho trovato nella pesantezza dei discorsi, spesso dettagliatissimi, su scienza e scoperte inventate, e di conseguenza poco utili alla trama ed all'intrattenimento del lettore. Un'altra cosa che ho trovato fastidiosa è l'utilizzo esagerato di narratori esterni e voci fuori campo che appesantiscono la lettura ulteriormente, quando si potevano trovare degli escamotage per tenerla più leggera. Alcune storie sono comunque suggestive ed interessanti, ma non sono riuscite a trasmettermi nessun messaggio.
Il disegno è dettagliatissimo, soprattutto sugli sfondi, e molto suggestivo.
Edizione:
Edizione non proprio economica della Flash Book. 9,90 con sovraccoperta e alcune tavole a colori. Molto bella ma forse troppo cara, 8/8,50 euro sarebbero stati ottimali.
Voto:
La lettura è stata lenta e pesante e bisogna tenere anche conto di questo. Le tecniche narrative sono una parte importante di un manga. Difatti, nonostante i temi trattati e le storie possano essere in genere interessanti e con buoni spunti (non tutte) si perdono nel modo di narrare dell'autore. Prendetelo come un 6,5.
Consigliato a:
Agli appassionati di fantascienza vecchio stile.
Commento generale:
2001 Nights è il tipico racconto fantascientifico stile anni '80 e cercherò di ricontestualizzarlo a quel periodo in modo da non metterlo a confronto con opere moderne e, quindi, troppo lontane. L'idea di base non è né originale, né malvagia: una serie di racconti legati vagamente tra di loro che analizzeranno i vari aspetti dell'avanzata dell'uomo verso l'universo, e l'uomo stesso. Le storie avranno, quindi, tutte un'atmosfera malinconica ed opprimente contornate dai colori cupi dell'universo. Il tutto funziona abbastanza bene, anche se spesso le storie cadono in ripetitività e tendono ad assomigliarsi tra di loro. Il difetto maggiore, però, l'ho trovato nella pesantezza dei discorsi, spesso dettagliatissimi, su scienza e scoperte inventate, e di conseguenza poco utili alla trama ed all'intrattenimento del lettore. Un'altra cosa che ho trovato fastidiosa è l'utilizzo esagerato di narratori esterni e voci fuori campo che appesantiscono la lettura ulteriormente, quando si potevano trovare degli escamotage per tenerla più leggera. Alcune storie sono comunque suggestive ed interessanti, ma non sono riuscite a trasmettermi nessun messaggio.
Il disegno è dettagliatissimo, soprattutto sugli sfondi, e molto suggestivo.
Edizione:
Edizione non proprio economica della Flash Book. 9,90 con sovraccoperta e alcune tavole a colori. Molto bella ma forse troppo cara, 8/8,50 euro sarebbero stati ottimali.
Voto:
La lettura è stata lenta e pesante e bisogna tenere anche conto di questo. Le tecniche narrative sono una parte importante di un manga. Difatti, nonostante i temi trattati e le storie possano essere in genere interessanti e con buoni spunti (non tutte) si perdono nel modo di narrare dell'autore. Prendetelo come un 6,5.
Consigliato a:
Agli appassionati di fantascienza vecchio stile.
Yukinobu Hoshino è uno dei mangaka più "occidentali" che esistano - sia come tratto grafico che come stile narrativo - e "2001 Nights" è un esempio di pura fantascienza classica alla Arthur C. Clarke. In quanto tale non dovrebbe mancare nella libraria di qualunque suo estimatore e in generale dei conoscitori della fantascienza anni cinquanta. L'omaggio a Clarke non si limita al titolo e alle molte citazioni ma pervade completamente l'opera, a partire dalla struttura, dalle tematiche e delle atmosfere complessive, a tal punto che si potrebbe sostenere che l'autore morale di "2001 Nights" sia proprio lo scrittore inglese. "2001 Nights" racconta la conquista dello spazio attraverso una serie di racconti autoconclusivi ordinati cronologicamente lungo l'arco di alcuni secoli. Il "trait d'union" tra i racconti è costituito dalla famiglia Robinson (il nome è significativo), una stirpe che è stata coinvolta con l'esplorazione dello spazio fin dall'inizio. I vari racconti si distinguono per l'impegno filosofico, per la tristezza escatologica, per la carica di umanità, ma anche per la fantasia e la poeticità nello descrivere forme di vita extraterrestri non-umane: ricordo gli animali mimetici che possono assumere forma umana, gli uccelli ciechi che possono migrare nel tempo, le piante colossali che possono lanciare i loro semi nello spazio interstellare. Quest'ultimo aspetto è quello che ho apprezzato di più e quello che giustifica il voto assegnato, oltre al fatto che l'opera è in crescendo. Giudicherei semplicemente discreto il primo volume, ma gli altri sono davvero eccellenti e pieni di idee che restano impresse. Voto: 8,5.
Ho letto il primo numero della riedizione FlashBook e mi è piaciuto molto. Ci sono dei chiari riferimenti a 2001 Odissea nello Spazio, ma le storie sono ben congeniate (quella del computer è la mia preferita). Il prezzo è alto ma i soldi sono ben spesi. Purtroppo il numero 2 è esaurito e speriamo che la Flasbook decida di ristamparlo. Se amate la fantascienza, ve ne consiglio vivamente la lettura.
Voto a parte non dico altro. Dopo 10 anni e passa dall'uscito di questo superbo capolavoro hanno deciso di fare una ristampa e a buon diritto. Ce ne abbastanza da fare un film e di successo anche... comunque "chi legge puo darmi ragione". Chi non lo legge si fidi sulla parola, sayonara.