DearS
Anno 200X: un UFO atterra nella baia di Tokyo. Al suo interno oltre un centinaio di alieni! È forse l'inizio di una sanguinaria guerra? Tutt'altro: gli alieni sono tutti giovani, carini, pacifici e intelligenti, e non chiedono altro se non essere accettati e accolti nella società giapponese. L'integrazione procede a gonfie vele, e questi "adolescenti delle stelle" diventano popolarissimi fra tutti i loro coetanei terrestri. Tutti… meno uno: Ikuhara Takeya, svogliato e timoroso studente, sospetta chissà quali loschi piani per la conquista del mondo o per il lavaggio del cervello all'umanità, e l'ultima cosa che vorrebbe nella vita è avere a che fare con un alieno. Ma, si sa, a volte il destino ama gli scherzi: per una serie di circostanze casuali proprio Takeya, infatti, diventerà l'oggetto dell'imprinting di Ren, dolce e graziosa aliena!
DearS è l'opera d'esordio in Italia delle Peach-Pit, duo di mangaka molto abile, composto da Banri Sendo e Shibuko Ebara, pubblicato tra il 2002 e il 2006. Questa è inoltre la loro prima serie di una certa lunghezza.
Prima della sua serializzazione, infatti,le autrici erano state attive esclusivamente nell'ambito delle doujinshi e disegnato un volume unico, chiamato Prism Palette. L'inesperienza è evidente a volte, soprattutto nei primi volumi, in quanto l'opera presenta qualche difetto, un'immaturità nel tratto e in qualcuna delle vicende trattate.
Queste cose non pregiudicano comunque la lettura del manga.
Ci sono diversi clichè, specie nei primi capitoli, ma vengono sempre usati in maniera piacevole senza scadere nel banale o nel melenso.
Il disegno, come già detto, è immaturo, grazioso ma a volte sproporzionato. Ho notato anche una certa difficoltà nel disegnare le mani alle ragazze inizialmente.
Per fortuna, vi è un miglioramento costante del tratto nel corso del manga e, proseguendo, le imperfezioni diminuiscono; in più i volti sono molto carini ed espressivi e le scene con più pathos, vengono ben rese e valorizzate dal disegno. Mancano spesso gli sfondi, a favore di primi piani, in cui le Peach-Pit si dimostrano fin da subito ferrate.
DearS , comunque presenta diversi pregi, che lo rendono assai grazioso e bellino.
La trama, lentamente alla fine viene fuori, presentando vari spunti di riflessione e momenti di introspezione psicologica delle situazioni e dei personaggi. Il tema principale è la condizione di schiavitù e subordinazione dei DearS e tutte ciò che essa implica. Le mangaka affrontano questi temi ponendo enfasi sull'amore e l'affetto, che altro non sono che il motivo dell'obbedienza incondizionata dei dolci alieni. E poi, è davvero così vantaggioso, dopotutto, essere liberi di scegliere? O magari è più facile affidarci a un "padrone" che ci indichi il percorso da intraprendere nella nostra vita, senza commettere errori?
Obbedire, altro non è che un modo per prendersi cura degli altri e vivere per essere amati e terrore di non essere utili alle persone a cui vogliamo bene, sono le prerogative di ogni DearS, ma, come ci viene dimostrato nel corso della storia, anche e soprattutto degli esseri umani.
Le varie storie d'amore presenti, vengono affrontate con una certa profondità, in particolar modo verso la fine. Non mancano poi le gag, punto forte delle serie seguenti delle Peach-Pit, che anche qui raggiungono spesso ottimi livelli. L'esempio più lampante di gag fatto personaggio è la professoressa Mitsuka, donna completamente fuori di testa e con gli ormoni in subbuglio. Non si prende troppo sul serio e per questo, nonostante le sue frasi "dirette" e i comportamenti fuori luogo, non risulta mai molesta, anzi rende la lettura molto più spassosa. E non si fa mancare alcuni momenti in cui dà sfoggio della propria maturità e profondità.
In generale, tutte le caratterizzazione dei personaggi sono molto ben fatte, migliorano esponenzialmente in corso d'opera, come il fumetto stesso. Takeya, il protagonista, è ben diverso dai suoi " colleghi" di manga ecchi. Possiede una dote rara per uno col suo ruolo: una personalità! E' un ragazzo normale e anche mediocre, ma cresce e matura. Così come Ren : la tettona di turno, ma capace comunque di porsi delle domande serie su questioni anche pesanti e di cambiare in meglio. Audace, ma candida e dolce al contempo.
Per concludere: una bella storia, con mistero, gag, scene più spinte e momenti seri tutti ben dosati e un disegno gradevole. Non mancano comunque i difetti, ma questa è anche la prima opera lunga delle Peach- Pit, quindi essi sono in parte comprensibili.
Dategli un'occhiata e non giudicatelo per i vostri pregiudizi: molti lo hanno interrotto per la sua somiglianza con Chobits, ma apparte l'inizio, le due serie non hanno assolutamente nulla in comune. Chobits è migliore, ma DearS non è affatto la sua copia mal riuscita, anche perché tratta tematiche e situazioni completamente diverse, con uno stile più brioso e allegro, diverso dalla profonda dolcezza del manga delle CLAMP. Tuttavia, tra gli ecchi pubblicati da vari anni a questa parte, senza capo nè coda, che spesso non lasciano molto a chi legge (da To LOVE Ru al sopravvalutatissimo 100 % Fragola) DearS risulta il più riuscito e quello che gode anche di un'ottima edizione, fatta dalla Flashbook, casa editrice che è sempre sinonimo di qualità e professionalità.
DearS è l'opera d'esordio in Italia delle Peach-Pit, duo di mangaka molto abile, composto da Banri Sendo e Shibuko Ebara, pubblicato tra il 2002 e il 2006. Questa è inoltre la loro prima serie di una certa lunghezza.
Prima della sua serializzazione, infatti,le autrici erano state attive esclusivamente nell'ambito delle doujinshi e disegnato un volume unico, chiamato Prism Palette. L'inesperienza è evidente a volte, soprattutto nei primi volumi, in quanto l'opera presenta qualche difetto, un'immaturità nel tratto e in qualcuna delle vicende trattate.
Queste cose non pregiudicano comunque la lettura del manga.
Ci sono diversi clichè, specie nei primi capitoli, ma vengono sempre usati in maniera piacevole senza scadere nel banale o nel melenso.
Il disegno, come già detto, è immaturo, grazioso ma a volte sproporzionato. Ho notato anche una certa difficoltà nel disegnare le mani alle ragazze inizialmente.
Per fortuna, vi è un miglioramento costante del tratto nel corso del manga e, proseguendo, le imperfezioni diminuiscono; in più i volti sono molto carini ed espressivi e le scene con più pathos, vengono ben rese e valorizzate dal disegno. Mancano spesso gli sfondi, a favore di primi piani, in cui le Peach-Pit si dimostrano fin da subito ferrate.
DearS , comunque presenta diversi pregi, che lo rendono assai grazioso e bellino.
La trama, lentamente alla fine viene fuori, presentando vari spunti di riflessione e momenti di introspezione psicologica delle situazioni e dei personaggi. Il tema principale è la condizione di schiavitù e subordinazione dei DearS e tutte ciò che essa implica. Le mangaka affrontano questi temi ponendo enfasi sull'amore e l'affetto, che altro non sono che il motivo dell'obbedienza incondizionata dei dolci alieni. E poi, è davvero così vantaggioso, dopotutto, essere liberi di scegliere? O magari è più facile affidarci a un "padrone" che ci indichi il percorso da intraprendere nella nostra vita, senza commettere errori?
Obbedire, altro non è che un modo per prendersi cura degli altri e vivere per essere amati e terrore di non essere utili alle persone a cui vogliamo bene, sono le prerogative di ogni DearS, ma, come ci viene dimostrato nel corso della storia, anche e soprattutto degli esseri umani.
Le varie storie d'amore presenti, vengono affrontate con una certa profondità, in particolar modo verso la fine. Non mancano poi le gag, punto forte delle serie seguenti delle Peach-Pit, che anche qui raggiungono spesso ottimi livelli. L'esempio più lampante di gag fatto personaggio è la professoressa Mitsuka, donna completamente fuori di testa e con gli ormoni in subbuglio. Non si prende troppo sul serio e per questo, nonostante le sue frasi "dirette" e i comportamenti fuori luogo, non risulta mai molesta, anzi rende la lettura molto più spassosa. E non si fa mancare alcuni momenti in cui dà sfoggio della propria maturità e profondità.
In generale, tutte le caratterizzazione dei personaggi sono molto ben fatte, migliorano esponenzialmente in corso d'opera, come il fumetto stesso. Takeya, il protagonista, è ben diverso dai suoi " colleghi" di manga ecchi. Possiede una dote rara per uno col suo ruolo: una personalità! E' un ragazzo normale e anche mediocre, ma cresce e matura. Così come Ren : la tettona di turno, ma capace comunque di porsi delle domande serie su questioni anche pesanti e di cambiare in meglio. Audace, ma candida e dolce al contempo.
Per concludere: una bella storia, con mistero, gag, scene più spinte e momenti seri tutti ben dosati e un disegno gradevole. Non mancano comunque i difetti, ma questa è anche la prima opera lunga delle Peach- Pit, quindi essi sono in parte comprensibili.
Dategli un'occhiata e non giudicatelo per i vostri pregiudizi: molti lo hanno interrotto per la sua somiglianza con Chobits, ma apparte l'inizio, le due serie non hanno assolutamente nulla in comune. Chobits è migliore, ma DearS non è affatto la sua copia mal riuscita, anche perché tratta tematiche e situazioni completamente diverse, con uno stile più brioso e allegro, diverso dalla profonda dolcezza del manga delle CLAMP. Tuttavia, tra gli ecchi pubblicati da vari anni a questa parte, senza capo nè coda, che spesso non lasciano molto a chi legge (da To LOVE Ru al sopravvalutatissimo 100 % Fragola) DearS risulta il più riuscito e quello che gode anche di un'ottima edizione, fatta dalla Flashbook, casa editrice che è sempre sinonimo di qualità e professionalità.
Dears è un'opera assai graziosa che per certi versi potremmo paragonare a Chobits. Rispetto l'opera delle Clamp, Dears risulta essere più divertente e un po' meno profonda.
I Dears sono degli alieni dalle fattezze umane ma tutti quanti particolarmente fascinosi. Atterrati sulla Terra in seguito ad un guasto dell'astronave sulla quale viaggiavano non hanno altra scelta che integrarsi con la popolazione terrestre. Una razza del tutto particolare la loro, una sorta di schiavi per definizione, risultano quindi essere sin da subito pacifici e disponibilissimi all'integrazione con la razza umana che in pratica considerano quasi come padrona e che per contro gli dimostra grande stima, interesse ed amore.
Al centro degli eventi narrativi un giovane di nome Takeya, che si ritroverà ad ospitare (in modo del tutto fortuito) una delle sopracitate Dears e sarà quindi coinvolto nelle vicende di queste misteriose ed affascinanti creature. La trama è chiara e leggera ma mai noiosa, il finale vagamente scontato e sin troppo buonista per i miei gusti. Molte sono le situazioni divertenti e in questi casi il tutto è enfatizzato dal cambio drastico dello stile del disegno.
In conclusione un'opera ben realizzata, leggera,divertente e sufficientemente profonda al tempo stesso. Il prezzo elevato è giustificato e giustificabile dalla cura dedicata ad ogni volumetto e relativa sovraccopertina, come spesso accade per le edizioni Flashbook.
I Dears sono degli alieni dalle fattezze umane ma tutti quanti particolarmente fascinosi. Atterrati sulla Terra in seguito ad un guasto dell'astronave sulla quale viaggiavano non hanno altra scelta che integrarsi con la popolazione terrestre. Una razza del tutto particolare la loro, una sorta di schiavi per definizione, risultano quindi essere sin da subito pacifici e disponibilissimi all'integrazione con la razza umana che in pratica considerano quasi come padrona e che per contro gli dimostra grande stima, interesse ed amore.
Al centro degli eventi narrativi un giovane di nome Takeya, che si ritroverà ad ospitare (in modo del tutto fortuito) una delle sopracitate Dears e sarà quindi coinvolto nelle vicende di queste misteriose ed affascinanti creature. La trama è chiara e leggera ma mai noiosa, il finale vagamente scontato e sin troppo buonista per i miei gusti. Molte sono le situazioni divertenti e in questi casi il tutto è enfatizzato dal cambio drastico dello stile del disegno.
In conclusione un'opera ben realizzata, leggera,divertente e sufficientemente profonda al tempo stesso. Il prezzo elevato è giustificato e giustificabile dalla cura dedicata ad ogni volumetto e relativa sovraccopertina, come spesso accade per le edizioni Flashbook.
In un mondo in cui vi è da qualche anno una pacifica convivenza tra umani e alieni naufraghi dall'aspetto bellissimo, intelligenti e molto cordiali, un ragazzo che non si fida di loro (ha letto troppa fantascienza mi sa) trova una ragazza aliena nuda in mezzo alla strada che non spiccica nemmeno una parola nella sua lingua.
L'inizio è identico a Chobits in effetti... questo manga però si differenzia da quello delle Clamp per una maggiore verve comica, il che lo rende decisamente leggibile.
I personaggi comunque sono completamente diversi, il che porta la storia ad avere un certo tocco di originalità, anche se non è certamente il suo punto di forza.
In fondo la storia romantica è presente, e a volte è anche toccante, ci sono dei buoni elementi d'azione e forti dosi di comicità.
Lo stile di disegno è particolare, molto espressivo e accompagna discretamente la storia.
È anche carino il mistero dietro questi alieni che spiegherà la loro natura docile.
Il fatto poi che sia un manga corto può essere un'ulteriore rassicurazione sul fatto che la trama non sia stata allunga eccessivamente.
In conclusione è una buona lettura, però non è un manga da avere a tutti i costi, a meno che non vi piaccia il genere commedia harem infarcito con saghe d'azione.
L'inizio è identico a Chobits in effetti... questo manga però si differenzia da quello delle Clamp per una maggiore verve comica, il che lo rende decisamente leggibile.
I personaggi comunque sono completamente diversi, il che porta la storia ad avere un certo tocco di originalità, anche se non è certamente il suo punto di forza.
In fondo la storia romantica è presente, e a volte è anche toccante, ci sono dei buoni elementi d'azione e forti dosi di comicità.
Lo stile di disegno è particolare, molto espressivo e accompagna discretamente la storia.
È anche carino il mistero dietro questi alieni che spiegherà la loro natura docile.
Il fatto poi che sia un manga corto può essere un'ulteriore rassicurazione sul fatto che la trama non sia stata allunga eccessivamente.
In conclusione è una buona lettura, però non è un manga da avere a tutti i costi, a meno che non vi piaccia il genere commedia harem infarcito con saghe d'azione.
Anno 20XX, Tokyo viene invasa da alieni terribilmente intelligenti, cordiali e bellissimi, che da subito non dimostrano intenzioni malvagie bensì una grande voglia di essere integrati dai terrestri e di servirli.
Unico a non rimanere affascinato da queste creature è Takeya, che sospetta che si nasconda qualcosa di più dietro i loro bei faccini.
Sarà proprio Takeya a imbattersi in Ren, una DearS (così vengono chiamati gli alieni) "difettosa": non conosce niente se non il suo numero di riconoscimento "000-3901-0 ".
Essendo Ren difettosa però ci sono molti intenzionati a mettere le mani su di lei e questo, inevitabilmente, porterà guai.. TANTI guai.
Premetto che inizialmente il manga mi piaceva molto, andando avanti con la storia però l'ho trovata un po' pesante e ripetitiva, un po' lenta e pesante. Nonostante la trama sia interessante e ben svolta il fatto che somigli molto a Chobits fa parere alcuni episodi come qualcosa di già letto, di già visto e per questo noioso.
Ho per ora messo da parte il manga poiché non riuscivo ad andare avanti nella lettura, forse un giorno lo riprenderò in mano, ma per ora il mio voto rimane la sufficienza.
Unico a non rimanere affascinato da queste creature è Takeya, che sospetta che si nasconda qualcosa di più dietro i loro bei faccini.
Sarà proprio Takeya a imbattersi in Ren, una DearS (così vengono chiamati gli alieni) "difettosa": non conosce niente se non il suo numero di riconoscimento "000-3901-0 ".
Essendo Ren difettosa però ci sono molti intenzionati a mettere le mani su di lei e questo, inevitabilmente, porterà guai.. TANTI guai.
Premetto che inizialmente il manga mi piaceva molto, andando avanti con la storia però l'ho trovata un po' pesante e ripetitiva, un po' lenta e pesante. Nonostante la trama sia interessante e ben svolta il fatto che somigli molto a Chobits fa parere alcuni episodi come qualcosa di già letto, di già visto e per questo noioso.
Ho per ora messo da parte il manga poiché non riuscivo ad andare avanti nella lettura, forse un giorno lo riprenderò in mano, ma per ora il mio voto rimane la sufficienza.
Sono rimasto piacevolmente colpito da questo manga. Mi era stato consigliato l'anime, e come al solito prima di vederlo ho letto le recensioni qui su Animeclick.
Da lì ho capito che si trattava di una copia di Chobits e che 12 puntate trascorrevano troppo velocemente, non permettendo allo spettatore di godere quest'opera.
Già il fatto che "scorrano velocemente" significa che non è noioso, quindi ho voluto dare un'opportunità al manga, che ha una storyline ben più lunga (8 volumi).
Soldi ben spesi. Il manga mi è piaciuto e l'edizione Flashbook è ben fatta (ottimi la carta e l'inchiostro, peccato per qualche refuso qua e là).
Copia di Chobits? <i>"Ni"</i>. L'idea di fondo è quasi la stessa, e anche la struttura della storia, ma i personaggi e la regia sono completamente diversi. È un po' come dire che Chobits è stato copiato da Video Girl Ai, sono affermazioni generiche che lasciano il tempo che trovano.
Non voglio fare spoiler, quindi non farò nessun riferimento alla trama. Dirò solo che io ho amato Chobits e ho amato DearS allo stesso modo. Perché sì, magari ci sono alcune cose che possono far storcere il naso (tipo cliché da otaku e fanservice gratuito), ma i lati positivi dell'opera valgono sicuramente il prezzo del biglietto.
La storia infatti è coinvolgente, per nulla scontata, le introspezioni studiate in modo particolare, il ritmo serrato.
I disegni poi, secondo me, sono semplicemente fantastici. Ma non solo in senso tecnico/artistico, quanto per la forza comunicativa delle espressioni, la comicità dei deformed (e io ho sempre odiato i deformed), la cura nella disposizione delle tavole; le vignette non sono mai ingabbiate in uno schema fisso, come vedo in molti shonen, e questo probabilmente perché le Peach-Pit sono due donne, quindi si avverte inevitabilmente un retrogusto shojo nel tratto.
Ma andiamo al sodo. Lo consiglio? Decisamente sì, se si è appassionati del genere romantico non dico che è un must ma quasi. Poi mi ha divertito, per fortuna non si è presa la piega del deprimente a tutti i costi (che temevo) e soprattutto mi ha interessato.
Tant'è che alla fine ho pensato: "peccato che sia così corto. Altri cinque-dieci volumi lo potevano far proseguire". Ergo, visto che sono già in astinenza, andrò a cercarmi altre opere di queste due autrici. Ciao!
Da lì ho capito che si trattava di una copia di Chobits e che 12 puntate trascorrevano troppo velocemente, non permettendo allo spettatore di godere quest'opera.
Già il fatto che "scorrano velocemente" significa che non è noioso, quindi ho voluto dare un'opportunità al manga, che ha una storyline ben più lunga (8 volumi).
Soldi ben spesi. Il manga mi è piaciuto e l'edizione Flashbook è ben fatta (ottimi la carta e l'inchiostro, peccato per qualche refuso qua e là).
Copia di Chobits? <i>"Ni"</i>. L'idea di fondo è quasi la stessa, e anche la struttura della storia, ma i personaggi e la regia sono completamente diversi. È un po' come dire che Chobits è stato copiato da Video Girl Ai, sono affermazioni generiche che lasciano il tempo che trovano.
Non voglio fare spoiler, quindi non farò nessun riferimento alla trama. Dirò solo che io ho amato Chobits e ho amato DearS allo stesso modo. Perché sì, magari ci sono alcune cose che possono far storcere il naso (tipo cliché da otaku e fanservice gratuito), ma i lati positivi dell'opera valgono sicuramente il prezzo del biglietto.
La storia infatti è coinvolgente, per nulla scontata, le introspezioni studiate in modo particolare, il ritmo serrato.
I disegni poi, secondo me, sono semplicemente fantastici. Ma non solo in senso tecnico/artistico, quanto per la forza comunicativa delle espressioni, la comicità dei deformed (e io ho sempre odiato i deformed), la cura nella disposizione delle tavole; le vignette non sono mai ingabbiate in uno schema fisso, come vedo in molti shonen, e questo probabilmente perché le Peach-Pit sono due donne, quindi si avverte inevitabilmente un retrogusto shojo nel tratto.
Ma andiamo al sodo. Lo consiglio? Decisamente sì, se si è appassionati del genere romantico non dico che è un must ma quasi. Poi mi ha divertito, per fortuna non si è presa la piega del deprimente a tutti i costi (che temevo) e soprattutto mi ha interessato.
Tant'è che alla fine ho pensato: "peccato che sia così corto. Altri cinque-dieci volumi lo potevano far proseguire". Ergo, visto che sono già in astinenza, andrò a cercarmi altre opere di queste due autrici. Ciao!
Dears un titolo che lì per lì non ti dice nulla ma, una volta concluso il primo numero, non vedi l'ora di leggere il prossimo per poterti fare altre risate.
La storia è fatta e rifatta: un astronave aliena che precipita sulla terra, precisamente nella baia di Tokyo (infatti oltre a New York, il resto succede tutto in Giappone), gli alieni hanno sembianze umane, tutti ragazzi, e stranamente tutti uno più bello dell'altro. Come sempre, l'unico ragazzo che odia i dears (il nome che hanno dato alla comunità aliena), se ne ritrova uno per strada svenuto. Lo raccoglie e lo porta casa sua, da quì in poi cominciano tutte le gag basate su equivoci o situazioni imbarazzanti. La storia è carina, i disegni sono ben curati e puliti, e ne hanno fatto pure un anime.
La storia è fatta e rifatta: un astronave aliena che precipita sulla terra, precisamente nella baia di Tokyo (infatti oltre a New York, il resto succede tutto in Giappone), gli alieni hanno sembianze umane, tutti ragazzi, e stranamente tutti uno più bello dell'altro. Come sempre, l'unico ragazzo che odia i dears (il nome che hanno dato alla comunità aliena), se ne ritrova uno per strada svenuto. Lo raccoglie e lo porta casa sua, da quì in poi cominciano tutte le gag basate su equivoci o situazioni imbarazzanti. La storia è carina, i disegni sono ben curati e puliti, e ne hanno fatto pure un anime.
Un po' troppo "rubacchiato" da manga precedenti, il paragone che viene di getto è quello con Chobits, ma non vi è solo quello. La storia è semplice, scorre bene, tra gag divertenti e momenti di maggiore importanza, personalmente l'inizio mi è sembrato alquanto banale e poco interessante, per poi risalire e scendere nel finale con la sua forzata ironia. Nel complesso un manga carino, che può leggere chiunque, ma che non lascia niente di particolare.
Ho letto con piacere questo primo numero di Dears, non me l'aspettavo visto che l'ho trovato originale quanto lo è mangiare una fetta pandoro dopo il pranzo di Natale. Ma in fin dei conti è necessario che sia originale? E’ scorrevole e divertente, e per quanto mi riguarda basta e avanza.
La trama è quella di un tizio, Ikuhara Takeya, un po' sfigato in particolare con il gentil sesso, che per un qualche motivo vive da solo. Se siete appassionati e leggete manga da un po' sapete cosa in genere accade a un ragazzo in queste condizioni: appare 'qualche strana entità' dalle sembianza femminili che da quel giorno da una parte lo allieterà con la sua presenza, e dell'altra gli causerà tante grane quante ne ha mai avute. Qui la 'strana entità' è una Dears, ovvero alieni dall'aspetto molto bello e dall'intelligenza Dears Manga 02superiore che, per un guasto alla loro nave spaziale, si trovano bloccati sul nostro pianeta e, visto il loro animo pacifico e cordiale, vengono accettati dal mondo intero. Questa razza ha un'altra caratteristica peculiare, erano schiavi e pertanto tendono a servire chi gli sta intorno, come denota il collare che hanno intorno al collo e un abbigliamento base a dir poco provocante.
Il protagonista incontra casualmente e aiuta una Dears appena uscita dalla sua navetta. Questa, non essendo ancora stata inizializzata, lo identifica come padrone.
Se pensate che finora il titolo abbia pescato a piene mani per esempio da Oh mia Dea, Tenchi Muyo, VideoGirl Ai e Chobits, ecco un'altro elemento che lo accomuna a questi ultimi due: la Dears in questione è un'unità difettosa.
Nonostante questo si dimostra dolce, tenera e graziosa. Tali caratteristiche iniziano a far scricchiolare le convinzioni di Takeya che fino a quel momento era fermamente convinto che dietro la cordialità dei Dears si nascondesse un secondo fine: la conquista della Terra (e chissà, potrebbe anche avere ragione...).
Ma convivere con una Dears non è così facile come potrebbe sembrare: vari suoi comportamenti, come il fatto che preferisce girare per casa nuda o seminuda, che ha la tendenza a chiamare il protagonista 'Padrone' anche in pubblico e che si infila di notte nel suo letto, sono per lui fonte di disagio e imbarazzo.
Dears Manga 01Pur non offrendo alcun elemento originale e pescando a piene mani da altri titoli, le Peach-Pit dimostrano di riuscire a creare una storia leggera ma piacevole, in grado di far sorridere e appassionare. E' presente un po' di fanservice, ben evidente soprattutto in alcuni personaggi un po' forzati, come la professoressa. In genere la comicità è ben resa e risulta sempre efficace.
La trama pur essendo semplice e lineare offre un qualcosa che la rende interessante, probabilmente la componente fantascientifica, che in questo primo volumetto è solo abbozzata, ma che ritengo avrà più spazio nei prossimi numeri.
Il disegno è molto buono per quanto riguarda i personaggi femminili, soprattutto quando viene dedicato loro un primo piano. Meno curati sembrano invece quelli maschili, mentre i fondali in genere sono poco dettagliati.
Dears è già terminato in Giappone e conta solo 8 volumetti, cosa questa che lo rende piuttosto appetibile. Se cercate un manga senza tante pretese, ma in grado di divertirvi, dovreste dargli un'occhiata.
La trama è quella di un tizio, Ikuhara Takeya, un po' sfigato in particolare con il gentil sesso, che per un qualche motivo vive da solo. Se siete appassionati e leggete manga da un po' sapete cosa in genere accade a un ragazzo in queste condizioni: appare 'qualche strana entità' dalle sembianza femminili che da quel giorno da una parte lo allieterà con la sua presenza, e dell'altra gli causerà tante grane quante ne ha mai avute. Qui la 'strana entità' è una Dears, ovvero alieni dall'aspetto molto bello e dall'intelligenza Dears Manga 02superiore che, per un guasto alla loro nave spaziale, si trovano bloccati sul nostro pianeta e, visto il loro animo pacifico e cordiale, vengono accettati dal mondo intero. Questa razza ha un'altra caratteristica peculiare, erano schiavi e pertanto tendono a servire chi gli sta intorno, come denota il collare che hanno intorno al collo e un abbigliamento base a dir poco provocante.
Il protagonista incontra casualmente e aiuta una Dears appena uscita dalla sua navetta. Questa, non essendo ancora stata inizializzata, lo identifica come padrone.
Se pensate che finora il titolo abbia pescato a piene mani per esempio da Oh mia Dea, Tenchi Muyo, VideoGirl Ai e Chobits, ecco un'altro elemento che lo accomuna a questi ultimi due: la Dears in questione è un'unità difettosa.
Nonostante questo si dimostra dolce, tenera e graziosa. Tali caratteristiche iniziano a far scricchiolare le convinzioni di Takeya che fino a quel momento era fermamente convinto che dietro la cordialità dei Dears si nascondesse un secondo fine: la conquista della Terra (e chissà, potrebbe anche avere ragione...).
Ma convivere con una Dears non è così facile come potrebbe sembrare: vari suoi comportamenti, come il fatto che preferisce girare per casa nuda o seminuda, che ha la tendenza a chiamare il protagonista 'Padrone' anche in pubblico e che si infila di notte nel suo letto, sono per lui fonte di disagio e imbarazzo.
Dears Manga 01Pur non offrendo alcun elemento originale e pescando a piene mani da altri titoli, le Peach-Pit dimostrano di riuscire a creare una storia leggera ma piacevole, in grado di far sorridere e appassionare. E' presente un po' di fanservice, ben evidente soprattutto in alcuni personaggi un po' forzati, come la professoressa. In genere la comicità è ben resa e risulta sempre efficace.
La trama pur essendo semplice e lineare offre un qualcosa che la rende interessante, probabilmente la componente fantascientifica, che in questo primo volumetto è solo abbozzata, ma che ritengo avrà più spazio nei prossimi numeri.
Il disegno è molto buono per quanto riguarda i personaggi femminili, soprattutto quando viene dedicato loro un primo piano. Meno curati sembrano invece quelli maschili, mentre i fondali in genere sono poco dettagliati.
Dears è già terminato in Giappone e conta solo 8 volumetti, cosa questa che lo rende piuttosto appetibile. Se cercate un manga senza tante pretese, ma in grado di divertirvi, dovreste dargli un'occhiata.
Manga divertente con un pizzico di piccante! Ren è una dolcissima aliena! Takeia è un po troppo serio, dovrebbe lasciarsi andare di piu, ma allo stesso tempo è molto responsabile e gentile (a modo suo!) nei confronti di Ren e tutte le altre Dears! La qualità dei disegni è da 10 e lode, ma la storia viene tirata forse un po' troppo per le lunghe!
E' un po' troppo copiato da Chobits e le autrici infatti sono le stesse di Rozen Maiden che assomiglia molto appunto a Chobits. Pero' Dears ci assomiglia molto di piu'.
C'e' quindi il protagonista che gli arriva questa bellissima ragazza aliena in casa e poi sempre piu' ragazze di vario tipo e il lettore si chiede se l'amore impossibile' tra i due potra' finalmente sbocciare.
Pero' a differenza di Chobits Dears è molto piu' comico e umoristico e con piu' fan service, per questo puo' piacere agli amatori del genere, se capite cosa intendo. A me non e' dispiaciuto finora, e mi ha fatto anche abbastanza ridere, anche se Chobits e' migliore.
Molto bella l'edizione italiana, bei volumetti e dialoghi.
C'e' quindi il protagonista che gli arriva questa bellissima ragazza aliena in casa e poi sempre piu' ragazze di vario tipo e il lettore si chiede se l'amore impossibile' tra i due potra' finalmente sbocciare.
Pero' a differenza di Chobits Dears è molto piu' comico e umoristico e con piu' fan service, per questo puo' piacere agli amatori del genere, se capite cosa intendo. A me non e' dispiaciuto finora, e mi ha fatto anche abbastanza ridere, anche se Chobits e' migliore.
Molto bella l'edizione italiana, bei volumetti e dialoghi.