Kagopedia
Il modo in cui questa recensione verrà scritta è volutamente esagerato e volutamente provocatorio, nella stessa identica ottica provocatoria che i grandi maestri del futurismo hanno adottato nella loro narrativa filosofico-artistica. Sempre in questa ottica questa recensione sarà una sorta di testamento politico-filosofico al quale si lega in maniera indissolubile la strabiliante e mostruosa opera di Shintaro Kago. Come affermava il grande George Orwell: "Tutta l'arte è propaganda!" Nessun atto è innato nello spirito morale, ma la morale interpreta ogni atto a suo piacere sosteneva il filosofo della morte di Dio, nessuna interpretazione morale dei fenomeni è corretta e veritiera, sono illusioni e devianze dal vero potere della realtà, che non ha scopo ne ragione alcuna. Con queste idee si parte in questa lettura destabilizzante che Kago ha donato al Mondo!
A morte il nazionalismo, viva la merda! cit. Shintaro Kago.
Un'opera rivoluzionaria a tutti gli effetti quella di Shintaro Kago, capace di deporre dal trono della verità ogni teoria dogmatica su come debbano essere realizzati i fumetti tramite le stramaledettissime norme dogmatico-clericali che sono: le unità aristoteliche di tempo, luogo e d'azione, ed anche ogni-un'altra di queste assurde e solamente ipotetiche teorie, che limitano lo sviluppo naturale e libertario della mente umana e della sua ivi annessa psiche, non sondabile ne descrivibile, non ipotecabile ne tantomeno identificabile, libera di esistere nell'atto in potenza che si porta appresso, nella libertà anarchica che rappresenta.
La rivoluzionaria visione di Kago non è mai banale ne ripetitiva, essa pone il nostro accento sulla qualità della narrativa presente, mostrandoci una forma in divenire che ben si articola in una visione nichilista ed esistenzialista di matrice pessimistica e per ciò, in questo mondo dominato dal positivismo dogmatico, che abbandona la fede religiosa per imporne una su base scientifica, ecco che questa idea pessimistica diventa l'unico vero atto rivoluzionario che ci si può concedere. Nella lotta eterna contro le etichette e contro le norme di convivenza anche l'opera di Kago si scaglia come un qualcosa di provocante ed irriverente, 'ove sesso, morte, distruzione, politica, filosofia ed arte, s'intrecciano in un grottesco susseguirsi di storie sempre più assurde quanto complesse da seguire per una visione d'insieme troppo legata alle unità aristoteliche. Chi non è in grado di abbandonare i propri dogmi, le proprie certezze e le proprie convinzioni, mettendole in discussione perenne, mettendole in una costante ricerca di maggiore profondità, allora non si avventuri troppo nel nietzschiano abisso di quest'opera; esso è profondo e molto suggestivo, potreste perdervi o rifiutare d'entravi, ma una volta usciti da questa esperienza sarete diventati dei mostri, diversi da quello che eravate prima e diversi da ciò che questa società massifica vuole avere e modellare con il concetto di "norma".
Sotto quest'ottica si aprono delle importanti considerazioni, le grandi tesi trans-femministe ed Intersezionaliste di controbattere il concetto di Norma con una lotta a tutto spiano legandosi alla forza dei Mostri, coloro i quali sono i lontani, i diversi e bistrattati da questa limitante società, vincolati all'appartenenza di schemi prefissati e predisposti dalla morale in vigore. La lotta Intersezionalista e Trans-femminista ben può essere associata a questa dissacrante opera. Bisogna avere stomaci duri per reggere la realtà, per questo la maggior parte delle persone in questa Terra non sono, in ordine: Anarchiche, Comuniste, Socialiste, Rivoluzionarie, Nichiliste, Atee, Agnostiche, Psicoanalizzate, in pace con se stesse, Femministe, Queer, Depresse, Esistenzialiste... Ed invece è assai facile trovarsi d'innanzi persone Positivistiche e Razionaliste, che grazie a moderne (pasticche) ed antiche (la religione) medicine, riescono a rimarcare le formidabili Fedi i questa decadente società occidentale: Dio, Patria e Famiglia.
Kago è contro tutto questo, il suo spirito libero è assurdo da concepire ed accettare, è uno spirito che si scaglia contro tutto e tutti. Non essendo un Adone, la sua opera è ostracizzata dal Buon costume sociale e Culturale, ne è la prova la totale inadeguatezza dell'autore di riscuotere lo stesso successo che riscuotono le operette comiche o le opere di bassa lega, che ci stanno eh! Non me ne si voglia a male, ogni tanto ci sta anche l'essere tranquilli e pacati, crogiolati nella banalità e nell'indifferenza.
In definitiva, non importa nessun esito per quest'opera e per la sua idea, ciò che conta è aver provato le più contrastanti emozioni possibili, essersi sentite delle persone vive! Capaci di avere paura e di soffrire al pari delle altre persone che abitano il mondo. Ed è con le emozioni che combattiamo la bruttura e la banalità di questo mondo.
Come il seguente brano è una dedica al vivere per vivere, e non per il successo. Vivere per l'essenza dell'atto e non per l'interazione sociale che ne deriva o ne scaturisce.
The Parting Glass.
Of all the money that e'er I had
I have spent it in good company
Oh and all the harm I've ever done
Alas, it was to none but me
And all I've done for want of wit
To memory now I can't recall
So fill to me the parting glass
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
Of all the comrades that e'er I had
They're sorry for my going away
And all the sweethearts that e'er I had
They would wish me one more day to stay
But since it fell into my lot
That I should rise and you should not
I'll gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
But since it fell into my lot
That I should rise and you should not
I'll gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all X2
Le idee di quest'opera sono:
DADAISTE, SURREALISTE, FUTURISTE, REALISTE, COMUNISTE, ANARCHICE, ESISTENZIALISTE, RIVOLUZIONARIE, INTERNAZIONALISTE, COMUNITARISTE, ATEISTE, AGNOSTICISTE, ILLUMINISTE, NICHILISTE, RELATITIVSTE, ETERODOSSE, LIBERTARIE, APOLIDEISTE...
non è il futuro ciò che bisogna cambiare, è il presente su cui bisogna lavorare.
A morte il nazionalismo, viva la merda! cit. Shintaro Kago.
Un'opera rivoluzionaria a tutti gli effetti quella di Shintaro Kago, capace di deporre dal trono della verità ogni teoria dogmatica su come debbano essere realizzati i fumetti tramite le stramaledettissime norme dogmatico-clericali che sono: le unità aristoteliche di tempo, luogo e d'azione, ed anche ogni-un'altra di queste assurde e solamente ipotetiche teorie, che limitano lo sviluppo naturale e libertario della mente umana e della sua ivi annessa psiche, non sondabile ne descrivibile, non ipotecabile ne tantomeno identificabile, libera di esistere nell'atto in potenza che si porta appresso, nella libertà anarchica che rappresenta.
La rivoluzionaria visione di Kago non è mai banale ne ripetitiva, essa pone il nostro accento sulla qualità della narrativa presente, mostrandoci una forma in divenire che ben si articola in una visione nichilista ed esistenzialista di matrice pessimistica e per ciò, in questo mondo dominato dal positivismo dogmatico, che abbandona la fede religiosa per imporne una su base scientifica, ecco che questa idea pessimistica diventa l'unico vero atto rivoluzionario che ci si può concedere. Nella lotta eterna contro le etichette e contro le norme di convivenza anche l'opera di Kago si scaglia come un qualcosa di provocante ed irriverente, 'ove sesso, morte, distruzione, politica, filosofia ed arte, s'intrecciano in un grottesco susseguirsi di storie sempre più assurde quanto complesse da seguire per una visione d'insieme troppo legata alle unità aristoteliche. Chi non è in grado di abbandonare i propri dogmi, le proprie certezze e le proprie convinzioni, mettendole in discussione perenne, mettendole in una costante ricerca di maggiore profondità, allora non si avventuri troppo nel nietzschiano abisso di quest'opera; esso è profondo e molto suggestivo, potreste perdervi o rifiutare d'entravi, ma una volta usciti da questa esperienza sarete diventati dei mostri, diversi da quello che eravate prima e diversi da ciò che questa società massifica vuole avere e modellare con il concetto di "norma".
Sotto quest'ottica si aprono delle importanti considerazioni, le grandi tesi trans-femministe ed Intersezionaliste di controbattere il concetto di Norma con una lotta a tutto spiano legandosi alla forza dei Mostri, coloro i quali sono i lontani, i diversi e bistrattati da questa limitante società, vincolati all'appartenenza di schemi prefissati e predisposti dalla morale in vigore. La lotta Intersezionalista e Trans-femminista ben può essere associata a questa dissacrante opera. Bisogna avere stomaci duri per reggere la realtà, per questo la maggior parte delle persone in questa Terra non sono, in ordine: Anarchiche, Comuniste, Socialiste, Rivoluzionarie, Nichiliste, Atee, Agnostiche, Psicoanalizzate, in pace con se stesse, Femministe, Queer, Depresse, Esistenzialiste... Ed invece è assai facile trovarsi d'innanzi persone Positivistiche e Razionaliste, che grazie a moderne (pasticche) ed antiche (la religione) medicine, riescono a rimarcare le formidabili Fedi i questa decadente società occidentale: Dio, Patria e Famiglia.
Kago è contro tutto questo, il suo spirito libero è assurdo da concepire ed accettare, è uno spirito che si scaglia contro tutto e tutti. Non essendo un Adone, la sua opera è ostracizzata dal Buon costume sociale e Culturale, ne è la prova la totale inadeguatezza dell'autore di riscuotere lo stesso successo che riscuotono le operette comiche o le opere di bassa lega, che ci stanno eh! Non me ne si voglia a male, ogni tanto ci sta anche l'essere tranquilli e pacati, crogiolati nella banalità e nell'indifferenza.
In definitiva, non importa nessun esito per quest'opera e per la sua idea, ciò che conta è aver provato le più contrastanti emozioni possibili, essersi sentite delle persone vive! Capaci di avere paura e di soffrire al pari delle altre persone che abitano il mondo. Ed è con le emozioni che combattiamo la bruttura e la banalità di questo mondo.
Come il seguente brano è una dedica al vivere per vivere, e non per il successo. Vivere per l'essenza dell'atto e non per l'interazione sociale che ne deriva o ne scaturisce.
The Parting Glass.
Of all the money that e'er I had
I have spent it in good company
Oh and all the harm I've ever done
Alas, it was to none but me
And all I've done for want of wit
To memory now I can't recall
So fill to me the parting glass
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
Of all the comrades that e'er I had
They're sorry for my going away
And all the sweethearts that e'er I had
They would wish me one more day to stay
But since it fell into my lot
That I should rise and you should not
I'll gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
But since it fell into my lot
That I should rise and you should not
I'll gently rise and softly call
Good night and joy be to you all
So fill to me the parting glass
And drink a health whate'er befalls
Then gently rise and softly call
Good night and joy be to you all X2
Le idee di quest'opera sono:
DADAISTE, SURREALISTE, FUTURISTE, REALISTE, COMUNISTE, ANARCHICE, ESISTENZIALISTE, RIVOLUZIONARIE, INTERNAZIONALISTE, COMUNITARISTE, ATEISTE, AGNOSTICISTE, ILLUMINISTE, NICHILISTE, RELATITIVSTE, ETERODOSSE, LIBERTARIE, APOLIDEISTE...
non è il futuro ciò che bisogna cambiare, è il presente su cui bisogna lavorare.
O lo si ama o lo si odia.
Shintaro Kago è uno di quegli autori che va contro a tutto ciò che ci viene imposto. Kagopedia è una raccolta di storie fuori dall'ordinario dove, a una prima lettura, il sesso sembrerebbe uno dei fili conduttori che reggono l'intero volume. A mio parere il leitmotiv dell'opera è l'intenzione di scioccare il lettore accompagnandolo per mano nei meandri più oscuri e disturbati della mente umana, il tutto condito con un'abbondante dose di ironia che è sempre presente nelle produzioni di Kago. Le storie puntano a mettere in discussione le convinzioni che ognuno di noi ha sul fumetto in generale: ci si trova, infatti, di fronte a un meta-fumetto, dove le vignette si rivolgono direttamente al lettore tralasciando in alcuni casi la narrazione. Per quanto potrebbe sembrare strano, il risultato ottenuto è a dir poco fenomenale. Kago dà il via a delle storie che sono libere di evolvere in modo autonomo, incappando spesso nel proporre vignette incasinate dove parti umane si mischiano tra loro uscendo dai propri riquadri, senza però mancare di genio e fantasia.
Si passa quindi da vignette che si riproducono migliaia di volte, creando così migliaia di storie diverse, a pagine piene di piccolissimi riquadri che continuano a moltiplicarsi fino a riformare la pagina iniziale. L'autore sembra prenderci per mano per poi gettarci in un delirio sempre più profondo che tende comunque ad affascinare per il concept e la realizzazione.
Ovviamente l'opera non è per i deboli di stomaco: una delle storie ha come argomento il "retro" delle cose e quindi ci si troverà di fronte ad animali e a persone che verranno ribaltate dall'interno mettendo in mostra tutti i loro organi. E poi si parla di coprofagia, ma questo è un classico di Shintaro Kago.
L'unica pecca della raccolta è forse il disegno di alcune storie che pare asettico e poco curato, senza particolari attenzioni per gli sfondi, ma credo che sia una scelta dell'autore e in ogni caso vi troverete più volte, leggendo le altre storie, a desiderare di avere meno dettagli possibili sul foglio perchè ci sono alcune tavole molto forti.
In conclusione sono veramente felice di aver comprato questo libro. Lo stile dell'autore mi è sempre piaciuto in quanto dissacrante e anticonvenzionale, quasi al limite della follia, ed è un volume che consiglierei a chiunque avesse voglia di confrontarsi con un'opera cruda, ma allo stesso tempo geniale e irriverente.
Shintaro Kago è uno di quegli autori che va contro a tutto ciò che ci viene imposto. Kagopedia è una raccolta di storie fuori dall'ordinario dove, a una prima lettura, il sesso sembrerebbe uno dei fili conduttori che reggono l'intero volume. A mio parere il leitmotiv dell'opera è l'intenzione di scioccare il lettore accompagnandolo per mano nei meandri più oscuri e disturbati della mente umana, il tutto condito con un'abbondante dose di ironia che è sempre presente nelle produzioni di Kago. Le storie puntano a mettere in discussione le convinzioni che ognuno di noi ha sul fumetto in generale: ci si trova, infatti, di fronte a un meta-fumetto, dove le vignette si rivolgono direttamente al lettore tralasciando in alcuni casi la narrazione. Per quanto potrebbe sembrare strano, il risultato ottenuto è a dir poco fenomenale. Kago dà il via a delle storie che sono libere di evolvere in modo autonomo, incappando spesso nel proporre vignette incasinate dove parti umane si mischiano tra loro uscendo dai propri riquadri, senza però mancare di genio e fantasia.
Si passa quindi da vignette che si riproducono migliaia di volte, creando così migliaia di storie diverse, a pagine piene di piccolissimi riquadri che continuano a moltiplicarsi fino a riformare la pagina iniziale. L'autore sembra prenderci per mano per poi gettarci in un delirio sempre più profondo che tende comunque ad affascinare per il concept e la realizzazione.
Ovviamente l'opera non è per i deboli di stomaco: una delle storie ha come argomento il "retro" delle cose e quindi ci si troverà di fronte ad animali e a persone che verranno ribaltate dall'interno mettendo in mostra tutti i loro organi. E poi si parla di coprofagia, ma questo è un classico di Shintaro Kago.
L'unica pecca della raccolta è forse il disegno di alcune storie che pare asettico e poco curato, senza particolari attenzioni per gli sfondi, ma credo che sia una scelta dell'autore e in ogni caso vi troverete più volte, leggendo le altre storie, a desiderare di avere meno dettagli possibili sul foglio perchè ci sono alcune tavole molto forti.
In conclusione sono veramente felice di aver comprato questo libro. Lo stile dell'autore mi è sempre piaciuto in quanto dissacrante e anticonvenzionale, quasi al limite della follia, ed è un volume che consiglierei a chiunque avesse voglia di confrontarsi con un'opera cruda, ma allo stesso tempo geniale e irriverente.
Un manga davvero originale in tutto e per tutto. Penso che l'autore sia partito fin dall'inizio col voler sconvolgere il mondo dei manga, ma anche la mente del lettore. La trama fa morire dalle risate, ancora mi viene da ridere se ci penso. Consigliato, davvero divertente, anche se non l'ho letto tutto dal primo volume, ho capito che è davvero demenziale e irriverente.
Quando mi prestarono questo manga, sfogliandolo velocemente, mi venne da ridere, ma decisi di leggerlo. I disegni non sono molto curati ma le storie dalla qual'è composto questso manga sono pazzesche. Nonostante non sono un amante di questo genere lo consiglio caldamente a tutti... Un bel 10!
La parola giusta è meta-fumetto.
Questo Manga mi ha letteralmente sconvolto, tocca dei picchi di originalita e genio da far venire letteralmente la pelle d'oca.
Nei contenuti, la parole chiave sono assurdo, surreale, grottesco e demenziale, a tratti un pò estremo, soprattutto per la cultura occidentale ed è il sesso (con tutte le devianze del caso) a dominare sugli altri temi, a volte in modo leggero e divertente, altre volte un pò estremo (e disturbante... come nel kagosumo).
Per quanto riguarda la forma.. siamo davanti a qualcosa di unico, sperimentale ma mostruosamente GENIALE!
Non ci sono parole x definire il capitolo Kagoastratto, inizialmente pensavo che l'autore l'avesse realizzato sotto sostanze stupefacenti, ma a seguire tutta la logia del meccanismo... credo che avesse tutti i neuroni funzionanti, anzi... forse anche qualcuno di più.. spettacolo, da pelle d'oca..
Così come Kagoepidemia, kagofisica e kagoclonazione, pura genialità punto e basta, ed anche i finali di kagocondominio e kagogenesi, meritano un applauso.
Certo che chiamare un personaggio Frodoyama... ghghg
Consigliatissimo, ma non per tutti, un manga che gioca sulla "fisica" e la "metafisica" del fumetto, qualcosa di mai visto, unico, e geniale.
Questo Manga mi ha letteralmente sconvolto, tocca dei picchi di originalita e genio da far venire letteralmente la pelle d'oca.
Nei contenuti, la parole chiave sono assurdo, surreale, grottesco e demenziale, a tratti un pò estremo, soprattutto per la cultura occidentale ed è il sesso (con tutte le devianze del caso) a dominare sugli altri temi, a volte in modo leggero e divertente, altre volte un pò estremo (e disturbante... come nel kagosumo).
Per quanto riguarda la forma.. siamo davanti a qualcosa di unico, sperimentale ma mostruosamente GENIALE!
Non ci sono parole x definire il capitolo Kagoastratto, inizialmente pensavo che l'autore l'avesse realizzato sotto sostanze stupefacenti, ma a seguire tutta la logia del meccanismo... credo che avesse tutti i neuroni funzionanti, anzi... forse anche qualcuno di più.. spettacolo, da pelle d'oca..
Così come Kagoepidemia, kagofisica e kagoclonazione, pura genialità punto e basta, ed anche i finali di kagocondominio e kagogenesi, meritano un applauso.
Certo che chiamare un personaggio Frodoyama... ghghg
Consigliatissimo, ma non per tutti, un manga che gioca sulla "fisica" e la "metafisica" del fumetto, qualcosa di mai visto, unico, e geniale.
D/Visual si è sempre dimostrata coraggiosa nel proporre titoli strani e atipici. L'enciclopedia delle Kagate è un manga che, se fossi una casa editrice, non avrei mai nemmeno pensato di portare in Italia.
Il prodotto è destinato ad un pubblico fortemente di nicchia, ecco spiegato il prezzo piuttosto elevato (8,30 EUR), in parte compensato dai buoni materiali usati. Bella tra l'altro la trovata della copertina.
Non è segnalato, mi pare, sul volumetto, ma <b>consiglio la lettura solo ad un pubblico maturo</b>, visto le scene piuttosto crude e i continui riferimenti sessuali, tra l'altro per nulla velati.
Si tratta di una raccolta di brevi racconti, ovvero Kagogenesi, Kagobocca, Kagocolla, Kagoclonazione, Kagoastratto, Kagofisica, Kagoepidemia, Kagosumo, Kagocondominio e Kagofunerale.
Per farvi un'idea:
In <b>Kagobocca</b> vedremo i vari personaggi con la bocca di strane forme. Indagando si verrà a scoprire che la forma della bocca è data dalla forma dell'organo sessuale del partner e viene assunta con un particolare tipo di rapporto (fate 2+2, non mi va di essere più esplicito).
In <b>Kagocolla</b> invece il mondo viene invaso da una schifosissima melma. Chi la pesta non vuole più alzare la scarpa per non scoprire che roba è. Pertanto, per esempio, preferisce amputarsi l'arto incollato per non morire di fame .
In <b>Kagoclonazione</b> è una vignetta a raccontarsi: deciderà di riprodursi e darà nascita a diverse discendenze di vignette, più o meno mutate.
In <b>Kagoepidemia</b> ogni personaggio si porta dietro le vignette di quello che ha fatto prima, tutti possono quindi vedere il suo passato. Ovviamente la cosa è progressiva, pertanto ci saranno sempre più vignette svolazzanti intorno ai personaggi.
In <b>Kagocondominio</b> ogni famiglia di un mega condominio si trova in casa, per sbaglio, un vicino, ovviamente pervertito. L'intero complesso sembra essere abitato da famiglie, umane e non, con qualche strana deviazione sessuale.
In <b>Kagogenesi</b> si parla della creazione del mondo, ovviamente vista dagli occhi dell'autore, per cui aspettatevi il peggio.
Non saprei come definire questo manga, il termine grottesco gli sta un po' stretto. Offre spunti sicuramente interessanti, sperimentalismi meritevoli di nota, alcune trovate davvero geniali, il problema è che non riesco a digerire i continui, espliciti riferimenti sessuali. Forse è una questione legata alla mia formazione personale, l´autore si spinge troppo oltre i miei limiti culturali, non riesco a prendere questioni sessuali troppo alla leggera. Proprio su questi argomenti penso che lo scalino tra cultura Giapponese e cultura Occidentale, in particolare cattolica, sia decisamente elevato e difficile da superare.
Le prime storie offrono spunti simpatici e non mi sono nemmeno spiaciute (Kagocolla e Kagobocca le ho trovate carine, per esempio). Le ultime, tipo Kagosumo, Kagofunerale e Kagocondominio, mi sono rimaste sullo stomaco.
L'enciclopedia delle Kagate non mi ha fatto ridere (a parte l´inizio di Kagogenesi, che ha trovate simpatiche), tuttavia mi ha fatto più volte pensare `bella trovata... figo come imposta il racconto e come gioca con le vignette, peccato che... vada sempre a finire sul sesso´, cosa questa che si discosta troppo dal mio modo di vedere le cose. Volevo inoltre sottolineare un´altra cosa: con il termine `cagata´ penso a qualcosa che è talmente paradossale da far sorridere. Non tutti i racconti rispettano questa mia aspettativa. Inoltre <a href="http://www.d-world.jp/dv/product_info.php?products_id=229">D/Visual</a> presenta l´opera come se fosse una cosa leggera e scanzonata, usa termini come `perversa´ e `irriverente´, che ben ci stanno, ma nel complesso mi ha fatto pensare a ben altro e pertanto sono rimasto decisamente spiazzato durante la lettura.
`L'enciclopedia delle Kagate´ non è affatto un´opera facile, e non è una `Kagata´. L´autore propone trovate geniali, alcuni racconti hanno strutture narrative davvero innovative. Ma non si limita a questo, intende scioccare il lettore, e nel mio caso ci è riuscito benissimo.
Questo manga non è assolutamente indirizzato ad un pubblico occasionale, ma a chi ha l´esperienza e la capacità per vedere oltre la sua superficie. Se non sarete preparati a quanto vi troverete davanti, come è successo al sottoscritto, la vostra prima reazione sarà abbastanza violenta.
E´ sicuramente un prodotto coraggioso per un mercato, il nostro, poco preparato e poco aperto a simili prodotti. Per quanto mi riguarda ci sono voluti 3/4 giorni prima che lo digerissi, la prima versione di questa recensione era ben diversa e ben più violenta. A mente fredda non posso comunque dire che mi sia piaciuto, tuttavia devo riconoscere che offre alcune innovazioni e diversi spunti interessanti.
A voi la parola, sono curioso di leggere altre opinioni, ma non scrivete di impulso dopo aver finito il manga, aspettate e riprendetelo in mano dopo qualche giorno, e fatemi sapere.
Il prodotto è destinato ad un pubblico fortemente di nicchia, ecco spiegato il prezzo piuttosto elevato (8,30 EUR), in parte compensato dai buoni materiali usati. Bella tra l'altro la trovata della copertina.
Non è segnalato, mi pare, sul volumetto, ma <b>consiglio la lettura solo ad un pubblico maturo</b>, visto le scene piuttosto crude e i continui riferimenti sessuali, tra l'altro per nulla velati.
Si tratta di una raccolta di brevi racconti, ovvero Kagogenesi, Kagobocca, Kagocolla, Kagoclonazione, Kagoastratto, Kagofisica, Kagoepidemia, Kagosumo, Kagocondominio e Kagofunerale.
Per farvi un'idea:
In <b>Kagobocca</b> vedremo i vari personaggi con la bocca di strane forme. Indagando si verrà a scoprire che la forma della bocca è data dalla forma dell'organo sessuale del partner e viene assunta con un particolare tipo di rapporto (fate 2+2, non mi va di essere più esplicito).
In <b>Kagocolla</b> invece il mondo viene invaso da una schifosissima melma. Chi la pesta non vuole più alzare la scarpa per non scoprire che roba è. Pertanto, per esempio, preferisce amputarsi l'arto incollato per non morire di fame .
In <b>Kagoclonazione</b> è una vignetta a raccontarsi: deciderà di riprodursi e darà nascita a diverse discendenze di vignette, più o meno mutate.
In <b>Kagoepidemia</b> ogni personaggio si porta dietro le vignette di quello che ha fatto prima, tutti possono quindi vedere il suo passato. Ovviamente la cosa è progressiva, pertanto ci saranno sempre più vignette svolazzanti intorno ai personaggi.
In <b>Kagocondominio</b> ogni famiglia di un mega condominio si trova in casa, per sbaglio, un vicino, ovviamente pervertito. L'intero complesso sembra essere abitato da famiglie, umane e non, con qualche strana deviazione sessuale.
In <b>Kagogenesi</b> si parla della creazione del mondo, ovviamente vista dagli occhi dell'autore, per cui aspettatevi il peggio.
Non saprei come definire questo manga, il termine grottesco gli sta un po' stretto. Offre spunti sicuramente interessanti, sperimentalismi meritevoli di nota, alcune trovate davvero geniali, il problema è che non riesco a digerire i continui, espliciti riferimenti sessuali. Forse è una questione legata alla mia formazione personale, l´autore si spinge troppo oltre i miei limiti culturali, non riesco a prendere questioni sessuali troppo alla leggera. Proprio su questi argomenti penso che lo scalino tra cultura Giapponese e cultura Occidentale, in particolare cattolica, sia decisamente elevato e difficile da superare.
Le prime storie offrono spunti simpatici e non mi sono nemmeno spiaciute (Kagocolla e Kagobocca le ho trovate carine, per esempio). Le ultime, tipo Kagosumo, Kagofunerale e Kagocondominio, mi sono rimaste sullo stomaco.
L'enciclopedia delle Kagate non mi ha fatto ridere (a parte l´inizio di Kagogenesi, che ha trovate simpatiche), tuttavia mi ha fatto più volte pensare `bella trovata... figo come imposta il racconto e come gioca con le vignette, peccato che... vada sempre a finire sul sesso´, cosa questa che si discosta troppo dal mio modo di vedere le cose. Volevo inoltre sottolineare un´altra cosa: con il termine `cagata´ penso a qualcosa che è talmente paradossale da far sorridere. Non tutti i racconti rispettano questa mia aspettativa. Inoltre <a href="http://www.d-world.jp/dv/product_info.php?products_id=229">D/Visual</a> presenta l´opera come se fosse una cosa leggera e scanzonata, usa termini come `perversa´ e `irriverente´, che ben ci stanno, ma nel complesso mi ha fatto pensare a ben altro e pertanto sono rimasto decisamente spiazzato durante la lettura.
`L'enciclopedia delle Kagate´ non è affatto un´opera facile, e non è una `Kagata´. L´autore propone trovate geniali, alcuni racconti hanno strutture narrative davvero innovative. Ma non si limita a questo, intende scioccare il lettore, e nel mio caso ci è riuscito benissimo.
Questo manga non è assolutamente indirizzato ad un pubblico occasionale, ma a chi ha l´esperienza e la capacità per vedere oltre la sua superficie. Se non sarete preparati a quanto vi troverete davanti, come è successo al sottoscritto, la vostra prima reazione sarà abbastanza violenta.
E´ sicuramente un prodotto coraggioso per un mercato, il nostro, poco preparato e poco aperto a simili prodotti. Per quanto mi riguarda ci sono voluti 3/4 giorni prima che lo digerissi, la prima versione di questa recensione era ben diversa e ben più violenta. A mente fredda non posso comunque dire che mi sia piaciuto, tuttavia devo riconoscere che offre alcune innovazioni e diversi spunti interessanti.
A voi la parola, sono curioso di leggere altre opinioni, ma non scrivete di impulso dopo aver finito il manga, aspettate e riprendetelo in mano dopo qualche giorno, e fatemi sapere.