Narutaru
La Star Comics merita solo gran lodi per aver pubblicato integralmente questo splendido manga che mi accingo a recensire. E non è semplice, perchè la trama è molto particolare, non la consiglio a tutti.
Trama: Shiina Tamai è una solare e socievole ragazzina di 13 anni che passa l'estate dai nonni e qui trova una strana creatura a forma di stella che la segue ovunque. Presto capirà che è una creatura dalla forza disumana, e che ce ne sono altri in giro che scelgono degli umani con cui legarsi. La particolarità degli altri è che i loro "cuccioli di drago" (così verranno chiamate queste ambigue creature) hanno una sincronia mentale con i loro "padroni" umani incredibile. Se succede qualcosa al cucciolo di drago, il suo proprietario umano lo percepisce fisicamente. Cosa che non accade alla nostra Shiina, ma il segreto verrà svelato.
Shiina è una ragazza comune con qualche problema familiare: detesta la madre, e ha un rapporto tenerissimo col padre, con cui vive. Egli è pilota di caccia.
L'incontro con gli altri ragazzi che posseggono un "drago", e l'ambigua ma intensa amicizia con la problematica e misteriosa Akira Sakura faranno degenerare la tranquilla vita di Shiina in un baratro vertiginoso.
Akira Sakura è un personaggio che mi ha molto colpito, perchè fa subito amicizia con Shiina ma è caratterialmente l'opposto della nostra protagonista: asociale, timida, balbuzziente, timorosa del mondo, paurosa. Molti dei personaggi di quest'opera sono ben caratterizzati psicologicamente e questo mi ha affascinato tantissimo.
Come i disegni: Mohiro Kitoh ha uno stile unico di disegno, prevale i corpi molto magri, quasi anoressici, le dita affusolate, le ragazze con poco seno, un corpo da bambine. E a volte, rappresentate in modo sexy, provocante. Per questo non consiglio la lettura a tutti; sebbene nei primi 5 volumi non ci siano scene impressionanti, con l'andare avanti le scene di violenza aumentano, di carattere più psicologico che fisico.
Certe situazioni sono raccapriccianti, spiazzanti, che saranno fonte di sgomento per il lettore più sensibile. Lo consiglio a chi è forte di stomaco perchè certe scene colpiscono .
Io mi ero preparata perchè avevo letto le recensioni su questo sito e devo dire di non essere rimasta così scossa alla fine, ma ho letto tanti manga, e dopo Innocent di Shinichi Sakamoto, posso digerire ogni tipo di scena violenta.
La sceneggiatura è molto scorrevole, la trama è ricca di mistero, e tiene incollato il lettore fino all'ultimo volume, dove ahimè, vengono date molte risposte ma non tutte. Diciamo che alcune sottotrame non sono state sufficientemente approfondite e mi è dispiaciuto.
Con poche pagine in più si chiudeva il cerchio completamente. Ma posso garantire che le parti fondamentali portanti della trama non lasceranno alcun dubbio in sospeso.
I disegni sono bellissimi, questo autore disegna i corpi in modo proporzionato, preciso, volti assai espressivi, mani dettagliate. Ogni tavola è ben rifinita. Una delizia per gli occhi.
La Star Comics ha fatto un ottimo lavoro, con ottima qualità della carta e della stampa. Abbiamo la fortuna qui in italia che la serie sia stata pubblicata fino all'ultimo volume (con Bokurano dello stesso autore purtroppo è andata diversamente) e sopratutto in versione integrale e senza censure !!
Purtroppo in molti paesi è stato sospeso ( Germania e Francia) o parecchio censurato (America) .
Quando "Narutaru" uscì su "Kappa magazine", la rivista dovette adattarsi per pubblicarlo, poichè alcuni capitoli erano lunghi quanto un volume intero, e altri solo una trentina di pagine, e introdussero per la prima volta in copertina la dicitura "destinato ad un pubblico adulto".
In conclusione un gran manga!
Con una trama articolata, profonda e inimitabile, originale.
Il mio voto è 9 per disegni e trama. Mohiro Kitoh è diventato uno dei miei autori preferiti.
Non fatevi ingannare dai disegni innocenti del primo volume. Narutaru è un manga per adulti, con molte scene crude, violente.
Lo consiglio a chi ha profondamente amato Evangelion.
Davvero un ottimo acquisto.
Trama: Shiina Tamai è una solare e socievole ragazzina di 13 anni che passa l'estate dai nonni e qui trova una strana creatura a forma di stella che la segue ovunque. Presto capirà che è una creatura dalla forza disumana, e che ce ne sono altri in giro che scelgono degli umani con cui legarsi. La particolarità degli altri è che i loro "cuccioli di drago" (così verranno chiamate queste ambigue creature) hanno una sincronia mentale con i loro "padroni" umani incredibile. Se succede qualcosa al cucciolo di drago, il suo proprietario umano lo percepisce fisicamente. Cosa che non accade alla nostra Shiina, ma il segreto verrà svelato.
Shiina è una ragazza comune con qualche problema familiare: detesta la madre, e ha un rapporto tenerissimo col padre, con cui vive. Egli è pilota di caccia.
L'incontro con gli altri ragazzi che posseggono un "drago", e l'ambigua ma intensa amicizia con la problematica e misteriosa Akira Sakura faranno degenerare la tranquilla vita di Shiina in un baratro vertiginoso.
Akira Sakura è un personaggio che mi ha molto colpito, perchè fa subito amicizia con Shiina ma è caratterialmente l'opposto della nostra protagonista: asociale, timida, balbuzziente, timorosa del mondo, paurosa. Molti dei personaggi di quest'opera sono ben caratterizzati psicologicamente e questo mi ha affascinato tantissimo.
Come i disegni: Mohiro Kitoh ha uno stile unico di disegno, prevale i corpi molto magri, quasi anoressici, le dita affusolate, le ragazze con poco seno, un corpo da bambine. E a volte, rappresentate in modo sexy, provocante. Per questo non consiglio la lettura a tutti; sebbene nei primi 5 volumi non ci siano scene impressionanti, con l'andare avanti le scene di violenza aumentano, di carattere più psicologico che fisico.
Certe situazioni sono raccapriccianti, spiazzanti, che saranno fonte di sgomento per il lettore più sensibile. Lo consiglio a chi è forte di stomaco perchè certe scene colpiscono .
Io mi ero preparata perchè avevo letto le recensioni su questo sito e devo dire di non essere rimasta così scossa alla fine, ma ho letto tanti manga, e dopo Innocent di Shinichi Sakamoto, posso digerire ogni tipo di scena violenta.
La sceneggiatura è molto scorrevole, la trama è ricca di mistero, e tiene incollato il lettore fino all'ultimo volume, dove ahimè, vengono date molte risposte ma non tutte. Diciamo che alcune sottotrame non sono state sufficientemente approfondite e mi è dispiaciuto.
Con poche pagine in più si chiudeva il cerchio completamente. Ma posso garantire che le parti fondamentali portanti della trama non lasceranno alcun dubbio in sospeso.
I disegni sono bellissimi, questo autore disegna i corpi in modo proporzionato, preciso, volti assai espressivi, mani dettagliate. Ogni tavola è ben rifinita. Una delizia per gli occhi.
La Star Comics ha fatto un ottimo lavoro, con ottima qualità della carta e della stampa. Abbiamo la fortuna qui in italia che la serie sia stata pubblicata fino all'ultimo volume (con Bokurano dello stesso autore purtroppo è andata diversamente) e sopratutto in versione integrale e senza censure !!
Purtroppo in molti paesi è stato sospeso ( Germania e Francia) o parecchio censurato (America) .
Quando "Narutaru" uscì su "Kappa magazine", la rivista dovette adattarsi per pubblicarlo, poichè alcuni capitoli erano lunghi quanto un volume intero, e altri solo una trentina di pagine, e introdussero per la prima volta in copertina la dicitura "destinato ad un pubblico adulto".
In conclusione un gran manga!
Con una trama articolata, profonda e inimitabile, originale.
Il mio voto è 9 per disegni e trama. Mohiro Kitoh è diventato uno dei miei autori preferiti.
Non fatevi ingannare dai disegni innocenti del primo volume. Narutaru è un manga per adulti, con molte scene crude, violente.
Lo consiglio a chi ha profondamente amato Evangelion.
Davvero un ottimo acquisto.
Recensire un titolo controverso come "Narutaru" è molto difficile, sopratutto se si cerca di essere obbiettivi; l'elevato valore artistico del manga di Mohiro Kitoh è comunque innegabile, nonostante l'esasperata spirale di violenza, il nichilismo e l'atmosfera opprimente che lo caratterizzano. Senza dubbio "Narutaru" è stato molto influente: scorrendo le recensioni o girando nei forum lo vedremo spesso utilizzato come metro di paragone rispetto ad altri manga e anime più recenti, come ad esempio il blasonato "Madoka Magica".
Essenzialmente "Narutaru" è un decostruttore del genere "pocket-monsters", che annovera tra i suoi esponenti più celebri "Pokémon" e "Digimon". L' espediente narrativo della decostruzione del genere viene attuato attraverso l'inserimento nel plot di elementi eccessivamente maturi, complessi ed estranei al genere di partenza; parliamo di realismo psicologico, riferimenti esoterici, esistenzialismo, mitologia, ultraviolenza, incesto, stupro (anche su minori), omicidio di massa, apocalisse, guerra nucleare e anti-americanismo.
I "Pokémon" di "Narutaru" si chiamano "draghi" e sono connessi mentalmente con i protagonisti, che possono comandarli a distanza. I personaggi vedono attraverso gli occhi del loro "drago", subiscono shock psicologici quando viene danneggiato in combattimento, possono personalizzarlo in base ai propri interessi (ad esempio quello appassionato di armi e fissato con le bambole avrà la sua loli-angelo-dragone armata di mitragliatore gatling "W/Gau-8/A Avenger") . I protagonisti non tarderanno ad usare i loro mostri per compiere vendette, stermìni di massa e abbattimenti di aerei in volo, sfogando brutalmente la rabbia che nutrono nei confronti della società e l'odio feroce che hanno accumulato verso le persone che da sempre li opprimono. Questo tema del potere ai giovani è tipico delle opere di Kitoh, così come la perfetta caratterizzazione ed espressività che contraddistingue i suoi personaggi (non posso non citare la bellezza e la finezza del precedente "Le ali di Vendemiaire" a tal proposito).
Shiina, la protagonista assoluta del manga, è una ragazzina di dodici anni che durante una vacanza al mare, nella spiaggia vicino alla casa del nonno, trova un buffo "drago" a forma di stella marina che la segue ovunque, nonostante ella non riesca a connettersi mentalmente con lui. Shiina ha i genitori divorziati, un pessimo rapporto con la madre e vive insieme al padre, un pilota di caccia (costui vanta il primato di essere l'unica persona "normale" del manga!). L'incontro con gli altri ragazzi che posseggono un "drago", gli strani eventi che coinvolgeranno la ditta per cui lavora il padre e l'ambigua amicizia con la problematica e misteriosa Akira Sakura faranno degenerare la tranquilla vita di Shiina in un baratro vertiginoso e apocalittico.
Il contrasto tra la pesantezza dei temi trattati ed il dolce tratto di Kitoh induce una sorta di estetizzazione della violenza, spesso più psicologica che fisica, e contribuisce alla creazione di situazioni molto raccapriccianti, che saranno fonte di sgomento per il lettore più sensibile.
Ho sempre trovato il character design di questo manga perfetto, in quanto i personaggi vengono volutamente disegnati in modo simile a delle bambole, per sottolineare la loro fragilità interiore e la loro incapacità di liberarsi dalle cose spiacevoli.
In "Narutaru" non mancheranno delle suggestive incursioni nel mito: in un capitolo verrà trattata la leggenda della strega "Baba Yaga", la cui casa poggia su zampe di gallina, onnipresente nelle fiabe russe; la favola di Urashima-Taro, la leggenda dell'eterno adolescente che ritroviamo in molti altri anime e manga famosi... Alcune vignette di questi episodi sembreranno delle vere e proprie visioni oniriche che, personalmente, mi hanno molto affascinato.
Il messaggio che vuole trasmetterci l'autore con tutta questa violenza è che la razza umana ha fallito: è corrotta, impura e capace di azioni mostruose. E per questo deve essere atrocemente punita. Non c'è alcuna redenzione, alcuna speranza per il genere umano.
La sceneggiatura è molto veloce e tiene incollato il lettore fino all'ultimo volume. Tuttavia alcune sottotrame vengono chiuse abbastanza frettolosamente, senza essere sufficientemente approfondite. Penso che Kitoh improvvisi molto durante la stesura dei suoi manga; egli è indubbiamente una persona molto emotiva, sensibile e assai lunatica. Avrà comunque modo di migliorarsi con "Bokurano", struggente capolavoro dalla sceneggiatura perfetta che uscirà sei anni dopo "Narutaru", nel 2004.
Il fatto che un personaggio scompaia a metà serie e la mancata risoluzione di alcune sottotrame mi impediscono di assegnare a "Narutaru" un dieci pieno. La frenesia della narrazione e la "cattiveria" malata che contraddistinguono questo titolo sono comunque insuperabili e hanno fatto scuola.
In conclusione, "Narutaru" è praticamente un cult del fumetto giapponese. Non lo consiglio assolutamente alle persone più sensibili ed impressionabili, che potrebbero rimanere scoinvolte da alcune scene pesanti. Lo consiglio, invece, a chi ha già aprezzato "Evangelion", "Saikano", "Ideon" e "The end of Evangelion". Noi italiani abbiamo la fortuna di poter disporre della versione completa e senza censure di questo manga, che è stato sospeso dalla pubblicazione in molti paesi, tra cui Germania e Francia. Il suo forte anti-americanismo, che sfocia spesso nell'odio allo stato puro, ha creato notevoli problemi con l'edizione americana, detta "Shadow Star", che è uscita piena di censure. Addirittura, quando "Narutaru" uscì su "Kappa magazine", la rivista dovette adattarsi per pubblicarlo, introducendo per la prima volta in copertina la dicitura "destinato ad un pubblico adulto".
Non fatevi quindi ingannare dal primo volume o dalle copertine. "Narutaru" ci va giù pesante.
Essenzialmente "Narutaru" è un decostruttore del genere "pocket-monsters", che annovera tra i suoi esponenti più celebri "Pokémon" e "Digimon". L' espediente narrativo della decostruzione del genere viene attuato attraverso l'inserimento nel plot di elementi eccessivamente maturi, complessi ed estranei al genere di partenza; parliamo di realismo psicologico, riferimenti esoterici, esistenzialismo, mitologia, ultraviolenza, incesto, stupro (anche su minori), omicidio di massa, apocalisse, guerra nucleare e anti-americanismo.
I "Pokémon" di "Narutaru" si chiamano "draghi" e sono connessi mentalmente con i protagonisti, che possono comandarli a distanza. I personaggi vedono attraverso gli occhi del loro "drago", subiscono shock psicologici quando viene danneggiato in combattimento, possono personalizzarlo in base ai propri interessi (ad esempio quello appassionato di armi e fissato con le bambole avrà la sua loli-angelo-dragone armata di mitragliatore gatling "W/Gau-8/A Avenger") . I protagonisti non tarderanno ad usare i loro mostri per compiere vendette, stermìni di massa e abbattimenti di aerei in volo, sfogando brutalmente la rabbia che nutrono nei confronti della società e l'odio feroce che hanno accumulato verso le persone che da sempre li opprimono. Questo tema del potere ai giovani è tipico delle opere di Kitoh, così come la perfetta caratterizzazione ed espressività che contraddistingue i suoi personaggi (non posso non citare la bellezza e la finezza del precedente "Le ali di Vendemiaire" a tal proposito).
Shiina, la protagonista assoluta del manga, è una ragazzina di dodici anni che durante una vacanza al mare, nella spiaggia vicino alla casa del nonno, trova un buffo "drago" a forma di stella marina che la segue ovunque, nonostante ella non riesca a connettersi mentalmente con lui. Shiina ha i genitori divorziati, un pessimo rapporto con la madre e vive insieme al padre, un pilota di caccia (costui vanta il primato di essere l'unica persona "normale" del manga!). L'incontro con gli altri ragazzi che posseggono un "drago", gli strani eventi che coinvolgeranno la ditta per cui lavora il padre e l'ambigua amicizia con la problematica e misteriosa Akira Sakura faranno degenerare la tranquilla vita di Shiina in un baratro vertiginoso e apocalittico.
Il contrasto tra la pesantezza dei temi trattati ed il dolce tratto di Kitoh induce una sorta di estetizzazione della violenza, spesso più psicologica che fisica, e contribuisce alla creazione di situazioni molto raccapriccianti, che saranno fonte di sgomento per il lettore più sensibile.
Ho sempre trovato il character design di questo manga perfetto, in quanto i personaggi vengono volutamente disegnati in modo simile a delle bambole, per sottolineare la loro fragilità interiore e la loro incapacità di liberarsi dalle cose spiacevoli.
In "Narutaru" non mancheranno delle suggestive incursioni nel mito: in un capitolo verrà trattata la leggenda della strega "Baba Yaga", la cui casa poggia su zampe di gallina, onnipresente nelle fiabe russe; la favola di Urashima-Taro, la leggenda dell'eterno adolescente che ritroviamo in molti altri anime e manga famosi... Alcune vignette di questi episodi sembreranno delle vere e proprie visioni oniriche che, personalmente, mi hanno molto affascinato.
Il messaggio che vuole trasmetterci l'autore con tutta questa violenza è che la razza umana ha fallito: è corrotta, impura e capace di azioni mostruose. E per questo deve essere atrocemente punita. Non c'è alcuna redenzione, alcuna speranza per il genere umano.
La sceneggiatura è molto veloce e tiene incollato il lettore fino all'ultimo volume. Tuttavia alcune sottotrame vengono chiuse abbastanza frettolosamente, senza essere sufficientemente approfondite. Penso che Kitoh improvvisi molto durante la stesura dei suoi manga; egli è indubbiamente una persona molto emotiva, sensibile e assai lunatica. Avrà comunque modo di migliorarsi con "Bokurano", struggente capolavoro dalla sceneggiatura perfetta che uscirà sei anni dopo "Narutaru", nel 2004.
Il fatto che un personaggio scompaia a metà serie e la mancata risoluzione di alcune sottotrame mi impediscono di assegnare a "Narutaru" un dieci pieno. La frenesia della narrazione e la "cattiveria" malata che contraddistinguono questo titolo sono comunque insuperabili e hanno fatto scuola.
In conclusione, "Narutaru" è praticamente un cult del fumetto giapponese. Non lo consiglio assolutamente alle persone più sensibili ed impressionabili, che potrebbero rimanere scoinvolte da alcune scene pesanti. Lo consiglio, invece, a chi ha già aprezzato "Evangelion", "Saikano", "Ideon" e "The end of Evangelion". Noi italiani abbiamo la fortuna di poter disporre della versione completa e senza censure di questo manga, che è stato sospeso dalla pubblicazione in molti paesi, tra cui Germania e Francia. Il suo forte anti-americanismo, che sfocia spesso nell'odio allo stato puro, ha creato notevoli problemi con l'edizione americana, detta "Shadow Star", che è uscita piena di censure. Addirittura, quando "Narutaru" uscì su "Kappa magazine", la rivista dovette adattarsi per pubblicarlo, introducendo per la prima volta in copertina la dicitura "destinato ad un pubblico adulto".
Non fatevi quindi ingannare dal primo volume o dalle copertine. "Narutaru" ci va giù pesante.
Non fatevi ingannare dalle tavole riportate sul sito, che danno l'idea che si tratti di un fumetto per bambini! Questo manga, che si lascia leggere tutto d'un fiato, è davvero per adulti e comunque per persone dallo stomaco forte: tocca tematiche come stupri, violenze, uccisioni di massa e così via, che sebbene non siano mostrati nei particolari risultano un pugno nello stomaco particolarmente forte per il lettore, dato che i personaggi (non tutti ma molti di loro) sono giovanissimi. A cominciare dalla protagonista, che ha 12/13 anni e man mano che la storia prosegue tutto sembra meno che una pre-adolescente, anche perchè viene costretta a maturare in fretta date le situazioni in cui si viene a trovare, fino a scoprire la sconvolgente verità del finale. Il manga è stranissimo perchè presenta tematiche serie sotto una veste inconsueta, ma anche profondo, e il finale apocalittico ricorda quello di Evangelion, quindi preparatevi a un manga non proprio "rose e fiori" sotto ogni punto di vista. I disegni sono ben fatti anche se a volte i piedi sembrano quasi delle mani dato che sono molto allungati, e i corpi in generale sono un po' troppo scheletrici. Il vero punto di forza della serie sono insomma i personaggi, molto ben fatti, che insieme alla storia rendono il manga indimenticabile, nonostante non sia adatto decisamente a tutti. Una nota di merito anche al design dei draghi, da lasciare a bocca aperta per l'originalità!
Quando mi sono apprestato a leggere questo manga lo conoscevo già di fama ed ero quindi molto curioso di scoprire se questa fama fosse meritata o meno. Devo dire che la meritava e che sono rimasto piacevolmente colpito da questo titolo. La storia è molto bella, piacevole, abbastanza intricata e mai banale fino al bellissimo finale. Un altro punto di forza sta negli argomenti molto pesanti come bullismo e violenza, che sono comunque trattati molto bene e resi, a mio parere, molto pesanti anche per il fatto che sono visti dagli occhi dai ragazzini che sono i protagonisti del manga. Il disegno personalmente mi è piaciuto parecchio in quanto il tratto molto pulito dona una fortissima espressività ai personaggi. Ovviamente è un manga per un pubblico maturo ma io consiglio vivamente a tutti di leggerlo perché merita davvero.
Narutaru. Un manga che è qualcosa di talmente viscerale e d'impatto da sembrare vivo, sembra quasi esistere non allo scopo di essere un manga, ma di far parte del cerchio della vita di questo pianeta, di essere un corpo e un anima (di carta) assestanti.
Narutaru è qualcosa di incredibile. Al primo impatto, francamente, ho subito notato qualcosa di diverso rispetto a ciò che sono abituata a leggere. Lo stile di disegno è quasi bambinesco, eppure è evidente che la forte espressività del volto e le linee del corpo quasi scarne (per via della magrezza) indirizzano verso un pubblico molto più maturo. Per tanto do un consiglio: se siete minorenni e volete leggere quest'opera, preparatevi non solo a una buona dose di violenza fisica (disegnata bene per giunta) ma anche - e forse sopratutto - psicologica.
Narutaru è stato il manga che mi ha fatto compiere il passo da "Genere maturo" a " Genere adulto (benché io abbia letto sia Elfen Lied che Battle Royal, ambedue molto cruenti) perché è un'introspezione sul mondo di alcuni ragazzini la cui vita subisce un radicale cambiamento quando trovano delle strane creature di varie forme che loro chiamano "draghi". Per me è impossibile spiegare a fondo ciò che mi ha trasmesso, un senso di desolazione, distruzione, cattiveria, l'innocenza dell'infanzia che viene praticamente uccisa dai duri eventi che pervadono la storia. Mi è quasi parso che i personaggi subissero un deterioramento, che ha raggiunto il culmine alla fine della storia. Ottima fine, aggiungerei. Non ricordo che il finale di una storia mi abbia lasciata tanto interdetta.
La recensione è piuttosto confusa, lo ammetto, ma non saprei davvero cosa dire sulla storia che non hanno già detto altri. Come mai non ho messo 10? Non per un difetto del manga o qualcosa del genere. Per via della mia età, non sono stata in grado di reperirlo quando è uscito in edicola, per tanto mi sono trovata obbligata a leggere delle scan in inglese, ebbene mancavano alcune parti fondamentali che avrei gradito.
<b>SPOILER</b>
Per la precisione, la sequenza della morte di Norio, quella di Shiina (e tutto ciò che è successo con Tsurumaru un quel contesto) e l'introspezione sul passato di Akira nella quale si scopre lo stupro da parte del padre.
<b>FINE SPOILER</b>
Consiglio comunque questo fumetto a chiunque non dia fastidio la violenza fisica e psicologica, specialmente esercitata su dei ragazzini.
Narutaru è qualcosa di incredibile. Al primo impatto, francamente, ho subito notato qualcosa di diverso rispetto a ciò che sono abituata a leggere. Lo stile di disegno è quasi bambinesco, eppure è evidente che la forte espressività del volto e le linee del corpo quasi scarne (per via della magrezza) indirizzano verso un pubblico molto più maturo. Per tanto do un consiglio: se siete minorenni e volete leggere quest'opera, preparatevi non solo a una buona dose di violenza fisica (disegnata bene per giunta) ma anche - e forse sopratutto - psicologica.
Narutaru è stato il manga che mi ha fatto compiere il passo da "Genere maturo" a " Genere adulto (benché io abbia letto sia Elfen Lied che Battle Royal, ambedue molto cruenti) perché è un'introspezione sul mondo di alcuni ragazzini la cui vita subisce un radicale cambiamento quando trovano delle strane creature di varie forme che loro chiamano "draghi". Per me è impossibile spiegare a fondo ciò che mi ha trasmesso, un senso di desolazione, distruzione, cattiveria, l'innocenza dell'infanzia che viene praticamente uccisa dai duri eventi che pervadono la storia. Mi è quasi parso che i personaggi subissero un deterioramento, che ha raggiunto il culmine alla fine della storia. Ottima fine, aggiungerei. Non ricordo che il finale di una storia mi abbia lasciata tanto interdetta.
La recensione è piuttosto confusa, lo ammetto, ma non saprei davvero cosa dire sulla storia che non hanno già detto altri. Come mai non ho messo 10? Non per un difetto del manga o qualcosa del genere. Per via della mia età, non sono stata in grado di reperirlo quando è uscito in edicola, per tanto mi sono trovata obbligata a leggere delle scan in inglese, ebbene mancavano alcune parti fondamentali che avrei gradito.
<b>SPOILER</b>
Per la precisione, la sequenza della morte di Norio, quella di Shiina (e tutto ciò che è successo con Tsurumaru un quel contesto) e l'introspezione sul passato di Akira nella quale si scopre lo stupro da parte del padre.
<b>FINE SPOILER</b>
Consiglio comunque questo fumetto a chiunque non dia fastidio la violenza fisica e psicologica, specialmente esercitata su dei ragazzini.
Narutaru è un manga apocalittico che può ricordare marginalmente Saikano per certi aspetti. Comincia in sordina; ci viene narrata la storia di una bambina di 11 anni con disegni molto semplici, motivo per cui inizialmente non sembra neppure un seinen. Progressivamente le tematiche diventano molto più serie e ci sono delle scene piuttosto pesanti: si arriva a narrare di suicidio, violenze sessuali su minori, sterminio di massa. Viene quindi giustamente consigliato ad un pubblico adulto. L'atmosfera di Narutaru diventa presto molto pesante, a mio avviso troppo, trattandosi di bambini. È un problema che ho visto in molte opere giapponesi moderne, quello di voler applicare problematiche dell'adolescenza ed anche della post-adolescenza a dei personaggi in età pre-puberale: secondo me questa è una forzatura ed un limite non indifferente di queste opere, perché causa un senso di distanza tra il lettore e i personaggi. Quando avevo 11-12 anni io guardavo i robottoni, non mi ponevo certo problemi sul senso della vita e del mondo, né ero particolarmente interessato alla sessualità; o sono ritardato io, o i bambini giapponesi sono troppo precoci, oppure questi autori presentano una visione falsata dell'infanzia, riletta con gli occhi di un adulto. Io non amo particolarmente queste operazioni (ho odiato il Campo dell'Arcobaleno proprio per questo motivo).
Ciò detto, Narutaru è un manga che presenta vari motivi di interesse, varie idee e che è anche piuttosto poetico in certi punti. Mi è piaciuta particolarmente la rivisitazione del mito di Baba Yaga, la strega delle fiabe russe che vive su di una casa che cammina su zampe di gallina. Per questo motivo non posso assegnare un voto insufficiente. D'altra parte non posso neppure dire che sia un capolavoro, proprio a causa della distanza che si viene a creare con la psicologia dei personaggi, che sembrano tutti bisognosi di cure mediche. La trama lascia qualche punto oscuro. I disegni sono molto personali, decisamente diversi dallo stile grafico che va per la maggiore nei manga più commerciali, e li ho apprezzati. Esiste anche una versione anime di Narutaru, che però copre solo i primi volumi e non rende affatto giustizia al manga.
Ciò detto, Narutaru è un manga che presenta vari motivi di interesse, varie idee e che è anche piuttosto poetico in certi punti. Mi è piaciuta particolarmente la rivisitazione del mito di Baba Yaga, la strega delle fiabe russe che vive su di una casa che cammina su zampe di gallina. Per questo motivo non posso assegnare un voto insufficiente. D'altra parte non posso neppure dire che sia un capolavoro, proprio a causa della distanza che si viene a creare con la psicologia dei personaggi, che sembrano tutti bisognosi di cure mediche. La trama lascia qualche punto oscuro. I disegni sono molto personali, decisamente diversi dallo stile grafico che va per la maggiore nei manga più commerciali, e li ho apprezzati. Esiste anche una versione anime di Narutaru, che però copre solo i primi volumi e non rende affatto giustizia al manga.
L'ho appena finito di leggere, e posso dire che anche se non è un capolavoro è un gran bel manga. Il tratto è pulito, le tematiche sono molto forti. Un manga per adulti, un seinen molto, molto bello. Ne avevo sentito parlare, ma non mi sono mai soffermato a sfogliarlo nemmeno quando ne ho avuto la possibilità in fumetteria, poi l'ho acquistato da un utente qui su Animeclick, un ottimo affare e dopo averlo letto sono molto soddisfatto.
Parla di una ragazzina, Shiina Tamai, i cui genitori sono separati, che incontra uno strano essere, che viene chiamato cucciolo di drago, che la accompagnerà per tutto il manga. Ci sono scene violente, stupri, temi molto forti, esseri paranormali... L'unica pecca è che a volte l'autore lascia in sospeso alcune cose che poi spiega dopo vari volumi, ma questo è spiegato nell'introduzione, visto che l'autore quando l'ha pubblicato su rivista aveva un ordine di capitoli, poi una volta raccolti in volumi ne ha cambiato l'ordine, infatti ci sono dei volumi che superano le 200 pagine (lode alla Star Comics che non ne ha aumentato di un centesimo il prezzo!).
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler]</b>
Mi è piaciuta molto la parte in cui uno dei personaggi, Tsurumaru, dice che Shiina è sua figlia e anche sua madre: il perché si capisce alla fine, lui rappresenta il caos da cui nasce tutto, e lei è la madre terra, la parte positiva da cui il caos è nato. Posso dire che questo paragone mi è piaciuto tantissimo!
<b>[Fine spoiler]</b>
Comunque, consiglio questo manga, i volumi sono 12, la serie è completa e se siete fortunati come me potete trovarlo usato su internet.
Buona lettura a tutti!
Parla di una ragazzina, Shiina Tamai, i cui genitori sono separati, che incontra uno strano essere, che viene chiamato cucciolo di drago, che la accompagnerà per tutto il manga. Ci sono scene violente, stupri, temi molto forti, esseri paranormali... L'unica pecca è che a volte l'autore lascia in sospeso alcune cose che poi spiega dopo vari volumi, ma questo è spiegato nell'introduzione, visto che l'autore quando l'ha pubblicato su rivista aveva un ordine di capitoli, poi una volta raccolti in volumi ne ha cambiato l'ordine, infatti ci sono dei volumi che superano le 200 pagine (lode alla Star Comics che non ne ha aumentato di un centesimo il prezzo!).
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler]</b>
Mi è piaciuta molto la parte in cui uno dei personaggi, Tsurumaru, dice che Shiina è sua figlia e anche sua madre: il perché si capisce alla fine, lui rappresenta il caos da cui nasce tutto, e lei è la madre terra, la parte positiva da cui il caos è nato. Posso dire che questo paragone mi è piaciuto tantissimo!
<b>[Fine spoiler]</b>
Comunque, consiglio questo manga, i volumi sono 12, la serie è completa e se siete fortunati come me potete trovarlo usato su internet.
Buona lettura a tutti!
Narutaru è senza dubbio uno dei titoli più spiazzanti recentemente pubblicati: l'elemento più singolare è il contrasto notevole che si crea ne lettore, che si trova di fronte a una trama complessa, ricca di violenza e colpi di scena da spy story, il tutto calato in un'ambientazione da manga scolastico, con caratterizzazioni dei personaggi estremamente "kawaii".
L'autore inoltre fa sfoggio di uno stile grafico molto personale, interessante, anche se forse diseguale nella resa.
Tale discrepanza costituisce il fascino di questa pubblicazione, che è consigliato dunque a chi ama le storie forti, e a chi ama l'inserimento, sempre maggiore intanto che la trama si evolve, dell'elemento tecnologico.
L'autore inoltre fa sfoggio di uno stile grafico molto personale, interessante, anche se forse diseguale nella resa.
Tale discrepanza costituisce il fascino di questa pubblicazione, che è consigliato dunque a chi ama le storie forti, e a chi ama l'inserimento, sempre maggiore intanto che la trama si evolve, dell'elemento tecnologico.
Un manga che colpisce nel profondo. Una ragazza incontra una specie di stella marina sulla riva del mare e da lì diventano amici, dopo un po' di avventure si scopre che questa stella sarebbe uno scheletro del drago e che non è l'unica in questo mondo. Un manga profondo e pieno di significato, scava nell'animo degli uomini più emarginati, tirano fuori i loro pensieri più nascosti e oscuri e da un'immagine pessimistica della vita che mi ha fatto riflettere veramente tanto (pur essendo un gran ottimista XD).
E' fantastico! Fa capire di cosa realmente sarebbero capaci i bambini, ed i ragazzi, se avessero in mano un potere così grande come quello negli altri anime come Pokèmon o Digimon.
Le vicende della giovane Shiina in un mondo dove vivono indisturbate incoerenza e dolore adulto, sono degne di nota.
I personaggi sono particolarmente definiti anche dal punto di vista caratteriale (vedi Sakura) ed infatti ogni "cucciolo di drago" cresce e si evolve a seconda del bisogno e del modo di pensare del "partner".
Un modo per riflettere sulla realtà e sull'anima.
Le vicende della giovane Shiina in un mondo dove vivono indisturbate incoerenza e dolore adulto, sono degne di nota.
I personaggi sono particolarmente definiti anche dal punto di vista caratteriale (vedi Sakura) ed infatti ogni "cucciolo di drago" cresce e si evolve a seconda del bisogno e del modo di pensare del "partner".
Un modo per riflettere sulla realtà e sull'anima.
Innanzi tutto, lode alla Star comics per aver pubblicato tutto e in versione integrale Narutaru, visto che in altri paesi è stato censurato parecchio (come in America e Germania) oppure interrotto (in Francia), ma ora passiamo a parlare del manga vero e proprio.
Per quanto riguarda il disegno nulla da dire, uno stile bello, pulito e soprattutto (cosa che risalta) i personaggi magrissimi, così magri che sembrano avere gambe e braccia come grissini XD. Ma come detto prima, comunque ha un bel disegno come lo sono anche tutti i cuccioli di drago che conosceremo volume dopo volume.
La storia parla di Shiina Tamai e di altri ragazzi che possiedono questi cuccioli di drago, che all’apparenza del nome possono essere molto pericolosi se usati per scopi malvagi cosa che faranno alcuni personaggi visto che di questi ragazzi prescelti ad avere il cucciolo di drago ognuno ha un suo tipo di carattere: la tipa solare e aperta (cioè Shiina la protagonista), il tipo arrogante, timido, viziato, cattivo ecc.
Di primo impatto questo manga può sembrare una storia per bambini a vedere questi ragazzini che possiedono queste sottospecie di Pokemon, ma non è assolutamente così, anzi l’opposto, visto che ci sono molte storie con situazioni abbastanza tristi, alcune di cui rappresentate con scene violente e crude come Mohiro Kito sa fare. In particolare c’è ne una così nel 6° volumetto, a mio avviso una delle storie più violente e crude che si possono trovare in tutta la storia di Narutaru. Per tutto il manga fin dalle prime pagine si sente già quella situazione di mistero di chi e cosa sono questi "cuccioli di drago", e del perché questi esseri si trovano sulla terra e per di più, scelgono sempre ragazzi come padroni. La storia parte con un inizio, una parte centrale e una fine e il tutto viene narrato abbastanza benino, dico benino solo perché in alcuni punti della storia potranno capitare cose che non vi saranno del tutto chiare, o del perché alcuni personaggi si comportano o fanno determinate azioni che non verranno spiegate nel finale. Tutto sommato, (a parte quei punti che non vi potranno essere del tutto chiari) comunque la lettura procede con una buona trama e soprattutto mai con parti della storia che si possa dare per scontato. In particolar modo il finale che non è per niente scontato, banale o del tipo "e vissero tutti felici e contenti", anzi, vi lascerà a bocca aperta, o almeno questo è quello che è capitato a me sorprendendomi molto. Per concludere, non posso che consigliarvi questo manga perché merita di esser letto, poi sono solo 12 volumi quindi non richiede grosse spese per averlo tutto.
VOTO 8
Per quanto riguarda il disegno nulla da dire, uno stile bello, pulito e soprattutto (cosa che risalta) i personaggi magrissimi, così magri che sembrano avere gambe e braccia come grissini XD. Ma come detto prima, comunque ha un bel disegno come lo sono anche tutti i cuccioli di drago che conosceremo volume dopo volume.
La storia parla di Shiina Tamai e di altri ragazzi che possiedono questi cuccioli di drago, che all’apparenza del nome possono essere molto pericolosi se usati per scopi malvagi cosa che faranno alcuni personaggi visto che di questi ragazzi prescelti ad avere il cucciolo di drago ognuno ha un suo tipo di carattere: la tipa solare e aperta (cioè Shiina la protagonista), il tipo arrogante, timido, viziato, cattivo ecc.
Di primo impatto questo manga può sembrare una storia per bambini a vedere questi ragazzini che possiedono queste sottospecie di Pokemon, ma non è assolutamente così, anzi l’opposto, visto che ci sono molte storie con situazioni abbastanza tristi, alcune di cui rappresentate con scene violente e crude come Mohiro Kito sa fare. In particolare c’è ne una così nel 6° volumetto, a mio avviso una delle storie più violente e crude che si possono trovare in tutta la storia di Narutaru. Per tutto il manga fin dalle prime pagine si sente già quella situazione di mistero di chi e cosa sono questi "cuccioli di drago", e del perché questi esseri si trovano sulla terra e per di più, scelgono sempre ragazzi come padroni. La storia parte con un inizio, una parte centrale e una fine e il tutto viene narrato abbastanza benino, dico benino solo perché in alcuni punti della storia potranno capitare cose che non vi saranno del tutto chiare, o del perché alcuni personaggi si comportano o fanno determinate azioni che non verranno spiegate nel finale. Tutto sommato, (a parte quei punti che non vi potranno essere del tutto chiari) comunque la lettura procede con una buona trama e soprattutto mai con parti della storia che si possa dare per scontato. In particolar modo il finale che non è per niente scontato, banale o del tipo "e vissero tutti felici e contenti", anzi, vi lascerà a bocca aperta, o almeno questo è quello che è capitato a me sorprendendomi molto. Per concludere, non posso che consigliarvi questo manga perché merita di esser letto, poi sono solo 12 volumi quindi non richiede grosse spese per averlo tutto.
VOTO 8
NaruTaru è un manga che non vuole farci affezionare ai suoi protagonisti.
E' senza dubbio uno dei manga al contempo più geniali e più difficili da seguire che abbia letto.
Il finale straziante eppure incredibilmente pulito, come se fosse la più naturale evoluzione del corso degli eventi, mi permette di dare un bel 8 a questo manga, che mi ha stupito e mi ha lasciato una strana sensazione di... vuoto.
Che però ho apprezzato tanto.
E' senza dubbio uno dei manga al contempo più geniali e più difficili da seguire che abbia letto.
Il finale straziante eppure incredibilmente pulito, come se fosse la più naturale evoluzione del corso degli eventi, mi permette di dare un bel 8 a questo manga, che mi ha stupito e mi ha lasciato una strana sensazione di... vuoto.
Che però ho apprezzato tanto.
Non lo so. A parte alcuni momenti densi di azione ci sono centinaia di momenti di vuoto. E' un manga difficile, che comunque mantiene il suo fascino anche grazie al bel tratto di Kito. Però dopo quasi 2000 pagine di fumetto ancora non ho trovato tutta quella violenza psicologica e/o fisica che viene sbandierata tanto fieramente da Baricordi. 6 è troppo poco, 8 è troppo (per quello che ho visto finora, mi mancano i due volumi conclusivi da leggere), quindi assegno un 7 a quest'opera. Chissà che gli ultimi volumi non mi facciano cambiare idea...
In effetti non sarebbe male come manga, in fondo tratta tematiche "adulte", nonostante i protagonisti siano adolescenti. Però c'è un però, anzi due: prima di tutto lo stile di questo pur bravo fumettista non si adatta alle atmosfere, e in secondo luogo i personaggi sono tutto fuorchè carisamtici. Non so se il fumettista l'ha fatto apposta, ma in pratica non si riesce ad "affezionarsi" a nessuno di loro, rendendo così la lettura uno strazio...
Peccato, non bastano alcune provocazioni e trovate a risollevare un manga lento e noioso. Sopravvalutato.
Peccato, non bastano alcune provocazioni e trovate a risollevare un manga lento e noioso. Sopravvalutato.
<b>Narutaru</b> è, come si può leggere sulla copertina, un manga <u>consigliato ad un pubblico maturo</u>. Per ora ho letto due volumetti e onestamente posso dire che da questi sembra un prodotto tranquillissimo che tra l’altro offre un disegno che sembra quasi adatto ad un pubblico adolescenziale.
In realtà ho notato un paio di tavole, una in particolare nel secondo volumetto di presentazione di un capitolo, con un particolare che fa intuire che l’autore è ben più malizioso di ciò che potrebbe sembrare (una ragazza in divisa scolastica che tuttavia ha una mano dove non dovrebbe), e comunque non mancano riferimenti a tematiche forti come il suicidio. Nonostante la trama, che parte in modo spensierato e che per ora continua senza scene che giustificano il target adulto, Narutaru è un manga che è stato sospeso in Francia e <b>censurato</b> il Germania e in USA. La curiosità, proprio in quanto mi sembrava inoffensivo, mi ha spinto a vedere le scene incriminate e devo ammettere che in effetti il manga per la sua crudezza merita la dizione “per un pubblico maturo”: <u>troverete stupri e sequenze decisamente violente, realizzate in modo molto esplicito e brutale</u>. La cosa che non aiuta è inoltre il design dei personaggi: i protagonisti sono decisamente giovani.
Non ho avuto la fortuna di leggere la serializzazione dell’opera su Kappa Magazine, ma lo stesso autore per la versione a volumetti ha fatto pesanti modifiche non solo sulle singole tavole, ma anche sull’intera struttura dell’opera. Anche per questo i KappaBoys hanno deciso di dedicargli questa edizione in albi monografici e non posso che essergliene grato, visto che non compravo la loro rivista ammiraglia da un po’ e che Narutaru sembra quantomeno interessante.
<b>Shiina Tamai</b> è una ragazzina dodicenne molto attiva, con un carattere piuttosto carismatico e che non sembra aver paura di nulla. Abita in una piccola isola con il padre e il suo carattere è stato temprato da una vita non certo facile. Ahimè sono previsti per lei ulteriori cambiamenti (in peggio): incontra e viene salvata da una strana creatura simile ad una stella marina. Tale essere sembra decisamente carino e indifeso e pertanto decide di tenerlo con se, ma non può immaginare di cosa realmente si tratti e delle grane che le porterà. Tali creature sono infatti chiamate ‘<b>draghi</b>’ (ma dei draghi come li conosciamo non hanno nulla) e sono in grado di trasformarsi e volare. Inoltre sono connessi telepaticamente al ragazzo che accompagnano, infatti Shiina scoprirà che non è la sola ad averne uno, tuttavia lei sembra avere con il suo un rapporto speciale e meno diretto.
I “draghi” sono tenuti sotto controllo da una organizzazione e i loro avvistamenti sono coincisi anche con diversi disastri aerei.
Narutaru mi è per ora piaciuto e lo reputo un manga interessante.
Ci sono cose che mi spiego poco, come per esempio questi ragazzini possano portarsi in giro queste creature senza attirare l’attenzione, almeno per ora, di nessuno, ma comunque sia nel complesso mi pare ben strutturato e ben raccontato. Come detto in questi due volumetti non ho avuto modo di imbattermi nelle sequenze più forti e pertanto non conosco ancora il lato crudo di quest’opera, tuttavia per ora mi sta piacendo e interessando, aspetto con curiosità i prossimi volumetti.
Il disegno è semplice e pulito, ma risulta molto accattivante e piacevole. Le sequenza sono raccontate con efficacia, i dialoghi sono lineari e il tutto si dimostra semplice e chiaro da capire, pertanto la lettura procede in modo molto scorrevole.
Un’opera ricca di potenzialità che vi consiglio. La tematica dominante è di tipo fantascientifico, ma l’aria che per ora si respira è quasi di tipo scolastico. Mettete in preventivo una serie di sequenze piuttosto forti e pertanto, se siete facilmente impressionabili, cercate altro.
In realtà ho notato un paio di tavole, una in particolare nel secondo volumetto di presentazione di un capitolo, con un particolare che fa intuire che l’autore è ben più malizioso di ciò che potrebbe sembrare (una ragazza in divisa scolastica che tuttavia ha una mano dove non dovrebbe), e comunque non mancano riferimenti a tematiche forti come il suicidio. Nonostante la trama, che parte in modo spensierato e che per ora continua senza scene che giustificano il target adulto, Narutaru è un manga che è stato sospeso in Francia e <b>censurato</b> il Germania e in USA. La curiosità, proprio in quanto mi sembrava inoffensivo, mi ha spinto a vedere le scene incriminate e devo ammettere che in effetti il manga per la sua crudezza merita la dizione “per un pubblico maturo”: <u>troverete stupri e sequenze decisamente violente, realizzate in modo molto esplicito e brutale</u>. La cosa che non aiuta è inoltre il design dei personaggi: i protagonisti sono decisamente giovani.
Non ho avuto la fortuna di leggere la serializzazione dell’opera su Kappa Magazine, ma lo stesso autore per la versione a volumetti ha fatto pesanti modifiche non solo sulle singole tavole, ma anche sull’intera struttura dell’opera. Anche per questo i KappaBoys hanno deciso di dedicargli questa edizione in albi monografici e non posso che essergliene grato, visto che non compravo la loro rivista ammiraglia da un po’ e che Narutaru sembra quantomeno interessante.
<b>Shiina Tamai</b> è una ragazzina dodicenne molto attiva, con un carattere piuttosto carismatico e che non sembra aver paura di nulla. Abita in una piccola isola con il padre e il suo carattere è stato temprato da una vita non certo facile. Ahimè sono previsti per lei ulteriori cambiamenti (in peggio): incontra e viene salvata da una strana creatura simile ad una stella marina. Tale essere sembra decisamente carino e indifeso e pertanto decide di tenerlo con se, ma non può immaginare di cosa realmente si tratti e delle grane che le porterà. Tali creature sono infatti chiamate ‘<b>draghi</b>’ (ma dei draghi come li conosciamo non hanno nulla) e sono in grado di trasformarsi e volare. Inoltre sono connessi telepaticamente al ragazzo che accompagnano, infatti Shiina scoprirà che non è la sola ad averne uno, tuttavia lei sembra avere con il suo un rapporto speciale e meno diretto.
I “draghi” sono tenuti sotto controllo da una organizzazione e i loro avvistamenti sono coincisi anche con diversi disastri aerei.
Narutaru mi è per ora piaciuto e lo reputo un manga interessante.
Ci sono cose che mi spiego poco, come per esempio questi ragazzini possano portarsi in giro queste creature senza attirare l’attenzione, almeno per ora, di nessuno, ma comunque sia nel complesso mi pare ben strutturato e ben raccontato. Come detto in questi due volumetti non ho avuto modo di imbattermi nelle sequenze più forti e pertanto non conosco ancora il lato crudo di quest’opera, tuttavia per ora mi sta piacendo e interessando, aspetto con curiosità i prossimi volumetti.
Il disegno è semplice e pulito, ma risulta molto accattivante e piacevole. Le sequenza sono raccontate con efficacia, i dialoghi sono lineari e il tutto si dimostra semplice e chiaro da capire, pertanto la lettura procede in modo molto scorrevole.
Un’opera ricca di potenzialità che vi consiglio. La tematica dominante è di tipo fantascientifico, ma l’aria che per ora si respira è quasi di tipo scolastico. Mettete in preventivo una serie di sequenze piuttosto forti e pertanto, se siete facilmente impressionabili, cercate altro.