Gon
"Gon" è una divertentissima miniserie manga di soli 3 volumi scritto e disegnato dal famoso Masashi Tanaka e pubblicato in Giappone dalla casa editrice Kodansha, in Italia per JPop. Il protagonista, per lo appunto, è Gon, un piccolo, ma simpatico, dinosauro che trascorre le sue giornate con gli altri animali andando a caccia di cibo che si troverà anche delle volte a salvare da situazioni pericolose le altre bestie che vivono insieme a lui.
I disegni di Masashi Tanaka sono molto belli e realistici nel realizzare i vari animali della giungla, anche se in quest'opera si vede che l'autore calca molto nelle scende più frenetiche, nel corso dell'opera l'autore alterna con una mano leggera e una un po' più pesante, a seconda del tipo di scena che ci viene proposta; nel disegnare comunque rispetta i margini e presenta molto spesso e volentieri i fondali, anche questi davvero ben fatti.
Parlando dell'edizione, la JPop ci offre un totale di tre volumi con un bellissimo e rigido cofanetto, all'interno troveremo pagine a colori e una buona brossatura, carta bianca con poca trasparenza e ogni volumetto possiede all'incirca 350 pagine, il tutto offerto al prezzo di 12 euro per volume.
Prima di concludere questa recensione voglio dire che quest'opera è molto divertente e leggera, penso che questo sia l'unico manga che non presenta né baloon né onomatopee, anche perché ci sarà solo da vedere le simpatiche avventure di questo piccolo dinosauro, infine mi sento di consigliarlo se cercate una lettura molto leggera che riesce anche a strappare qualche risata a chi la legge.
Voto finale: 7
I disegni di Masashi Tanaka sono molto belli e realistici nel realizzare i vari animali della giungla, anche se in quest'opera si vede che l'autore calca molto nelle scende più frenetiche, nel corso dell'opera l'autore alterna con una mano leggera e una un po' più pesante, a seconda del tipo di scena che ci viene proposta; nel disegnare comunque rispetta i margini e presenta molto spesso e volentieri i fondali, anche questi davvero ben fatti.
Parlando dell'edizione, la JPop ci offre un totale di tre volumi con un bellissimo e rigido cofanetto, all'interno troveremo pagine a colori e una buona brossatura, carta bianca con poca trasparenza e ogni volumetto possiede all'incirca 350 pagine, il tutto offerto al prezzo di 12 euro per volume.
Prima di concludere questa recensione voglio dire che quest'opera è molto divertente e leggera, penso che questo sia l'unico manga che non presenta né baloon né onomatopee, anche perché ci sarà solo da vedere le simpatiche avventure di questo piccolo dinosauro, infine mi sento di consigliarlo se cercate una lettura molto leggera che riesce anche a strappare qualche risata a chi la legge.
Voto finale: 7
"Gon" è sicuramente un fumetto che si differenzia dagli altri, proprio per la sua particolarità. Quale?
Ovviamente l'assenza di ogni tipo di dialogo.
Infatti "Gon" è solo immagini... immagini che, però, si raccontano da sole. La bellezza del fumetto di Tanaka è proprio quella di presentare ai lettori... un nuovo modo di fare manga, o meglio... un modo poco espresso e ormai dimenticato. Col suo tratto meraviglioso e incredibilmente dettagliato Tanaka ci racconta, grazie alle immagini, di questo simpatico e piccolo dinosauro che affronta il mondo animale... orsi, uccelli, pulci... e lo fa in una maniera leggera, tenera, che rende il fumetto anche comico, a volte. Davvero magnifico.
Da leggere assolutamente per capire quanto la narrativa manga sia ampia.
Ovviamente l'assenza di ogni tipo di dialogo.
Infatti "Gon" è solo immagini... immagini che, però, si raccontano da sole. La bellezza del fumetto di Tanaka è proprio quella di presentare ai lettori... un nuovo modo di fare manga, o meglio... un modo poco espresso e ormai dimenticato. Col suo tratto meraviglioso e incredibilmente dettagliato Tanaka ci racconta, grazie alle immagini, di questo simpatico e piccolo dinosauro che affronta il mondo animale... orsi, uccelli, pulci... e lo fa in una maniera leggera, tenera, che rende il fumetto anche comico, a volte. Davvero magnifico.
Da leggere assolutamente per capire quanto la narrativa manga sia ampia.
Quello di Gon, particolarissimo “mangasauro” creato da Masashi Tanaka all’inizio degli anni ’90, è un nome piuttosto noto a chi segue il mondo di manga e affini sin dagli anni ’90. I più lo conosceranno per la sua comparsata come bizzarro personaggio giocabile nel mitico Tekken 3, gli altri probabilmente avranno almeno sentito parlare della serie a fumetti, pubblicata su Morning della Kodansha tra il 1992 e il 2002 e poi raccolta in sette volumi, precedentemente pubblicati in Italia da Star Comics e ora rieditati in una nuova edizione di lusso da J-Pop Manga.
E’ un manga estremamente particolare, Gon, per vari motivi, in primis la stramba idea di fondo: un cucciolo di dinosauro che, sopravvissuto all’estinzione, si ritrova ai giorni nostri, in un mondo tuttavia totalmente privo della presenza dell’uomo, dove interagisce con numerose specie animali in vari modi.
La trama è tutta qui, ma il modo in cui viene condotta è bizzarro, unico nel suo genere: Gon è un manga muto, totalmente privo di dialoghi, ma anche di onomatopee, e non ha una trama granché elaborata, dato che racconta semplicemente le disavventure del nostro piccolo dinosauro in giro per il mondo, alle prese con questo o quell’animale. Gon è un personaggio originale e irresistibile: non parla, ma è dotato di un’incredibile espressività; pare che abbia come scopo nella vita solo quello di mangiare, dormire e far casino, è protagonista di avventure tanto semplici quanto assurde, e non si può non amarlo.
Un po’ sembra di essere dentro una grande puntata di Super Quark a fumetti, un po’ ci tornano alla mente certe opere a sfondo naturalistico del compianto Jiro Taniguchi, dove il veicolo delle emozioni diventava la natura stessa, rappresentata nel più realistico dei modi. Anche nell’opera di Masashi Tanaka, infatti, veniamo catapultati in giungle, foreste, deserti, mari e monti dipinti con un realismo maniacale e una magistrale cura dei dettagli e dei particolari. Una sequela di paesaggi mozzafiato che trasportano il lettore in posti da favola, che nella realtà magari non sono facilmente raggiungibili ma non c’è nulla che un dinosauro a fumetti non possa fare.
Allo stesso modo, le mille e più specie animali (leoni, elefanti, felini, aquile, squali, oranghi, calamari e chi più ne ha più ne metta) che popolano questi fantastici scenari sono a loro volta dipinti come se fossero usciti da un documentario o da un libro di biologia: realistici, dettagliatissimi, da poterne vedere chiaramente ogni pelo, squama, piuma. Questo risulta tanto affascinante quanto – argh! - si tramuta in un’arma a doppio taglio in quei (fortunatamente pochi) capitoli popolati da insetti e ragni vari, che con la loro rappresentazione realistica non sono certo un bel vedere per chi (come me) non può soffrire questo tipo di creature.
A volte, Gon sembra quasi un libro illustrato o un’enciclopedia di flora e fauna, ma non bisogna dimenticare che in realtà è una storia a fumetti, con un protagonista anche abbastanza particolare, che quindi interagirà con gli altri animali in vari modi, vuoi perché li sfida o li infastidisce, vuoi perché ci fa amicizia. Le varie storielle sono molto semplici, ma non mancano di far ridere o di risultare, ogni tanto, un po’ più poetiche o toccanti (e qui penso all’episodio del vecchio elefante e del cimitero a cui mancavano solo le iene e "Sarò re" in sottofondo). Echi sparuti di Jack London o di Rudyard Kipling in certi artifizi narrativi impreziosiscono la lettura di queste storielle tanto semplici quanto accattivanti nella loro unicità.
Gon è una forza della natura che distrugge tutto quello che tocca, e la sua vivacità contagia tutti gli animali che ci entrano in contatto, che così finiscono per assumere ogni tanto qualche espressione più tipicamente “manga” a caratterizzare il loro stato d’animo, mentre vengono coinvolti in spassose gag slapstick di vario tipo. Qui si mostra anche un ulteriore talento dell’autore Masashi Tanaka, non più solo provetto illustratore di flora e fauna mondiale ma anche abile regista delle tavole, vivaci e ricche di dinamismo ed espressività nei momenti più concitati dove il piccolo Gon si scatena ai danni delle povere bestie che hanno la sfortuna di incontrarlo.
I tre volumoni proposti da J-Pop Manga si leggono con scioltezza nonostante l’elevato numero di pagine, proprio perché per la sua stessa natura Gon non richiede molto tempo per essere letto, ma allo stesso tempo la sua natura di “slice of (wild) life” potrebbe risultare ripetitiva o annoiare se affrontata tutta d’un fiato. Non c’è una vera e propria trama di fondo né un filo conduttore fra le varie storie, quindi il lettore è libero di scegliere come affrontare la lettura di quest’opera così particolare secondo i propri ritmi e le proprie esigenze.
La nuova edizione di J-Pop Manga è molto curata e pregevole. E’ un manga che, ovviamente, non necessita di traduzioni o adattamenti a parte qualche didascalia coi titoli dei capitoli o con i nomi degli animali incontrati dal nostro dinosaurino, ma l’edizione proposta è assai apprezzabile, visto anche l’elevata quantità di (bellissime) pagine a colori. Molto simpatico anche il box cartonato a forma di… Gon, con tanto di coda penzolante!
Un manga, Gon, probabilmente unico nel suo genere, e decisamente particolare. Ha uno stile tutto suo, irripetibile, dissacrante, che ti affascina con un realistico safari e, mentre stai ancora ammirando la bellezza incontaminata della natura, fa entrare in scena una piccola belva feroce che in un batter d’occhio distruggerà gli alberi e prenderà orsi e leoni a morsi e a testate. Fra risate e poesia, realismo e comicità, è sicuramente un’opera che merita un’occhiata e che a suo modo è riuscita a lasciare il segno, come dimostrato dai vari videogiochi ad essa dedicati o dalle serie animate in cgi realizzate pochi anni fa.
E’ un manga estremamente particolare, Gon, per vari motivi, in primis la stramba idea di fondo: un cucciolo di dinosauro che, sopravvissuto all’estinzione, si ritrova ai giorni nostri, in un mondo tuttavia totalmente privo della presenza dell’uomo, dove interagisce con numerose specie animali in vari modi.
La trama è tutta qui, ma il modo in cui viene condotta è bizzarro, unico nel suo genere: Gon è un manga muto, totalmente privo di dialoghi, ma anche di onomatopee, e non ha una trama granché elaborata, dato che racconta semplicemente le disavventure del nostro piccolo dinosauro in giro per il mondo, alle prese con questo o quell’animale. Gon è un personaggio originale e irresistibile: non parla, ma è dotato di un’incredibile espressività; pare che abbia come scopo nella vita solo quello di mangiare, dormire e far casino, è protagonista di avventure tanto semplici quanto assurde, e non si può non amarlo.
Un po’ sembra di essere dentro una grande puntata di Super Quark a fumetti, un po’ ci tornano alla mente certe opere a sfondo naturalistico del compianto Jiro Taniguchi, dove il veicolo delle emozioni diventava la natura stessa, rappresentata nel più realistico dei modi. Anche nell’opera di Masashi Tanaka, infatti, veniamo catapultati in giungle, foreste, deserti, mari e monti dipinti con un realismo maniacale e una magistrale cura dei dettagli e dei particolari. Una sequela di paesaggi mozzafiato che trasportano il lettore in posti da favola, che nella realtà magari non sono facilmente raggiungibili ma non c’è nulla che un dinosauro a fumetti non possa fare.
Allo stesso modo, le mille e più specie animali (leoni, elefanti, felini, aquile, squali, oranghi, calamari e chi più ne ha più ne metta) che popolano questi fantastici scenari sono a loro volta dipinti come se fossero usciti da un documentario o da un libro di biologia: realistici, dettagliatissimi, da poterne vedere chiaramente ogni pelo, squama, piuma. Questo risulta tanto affascinante quanto – argh! - si tramuta in un’arma a doppio taglio in quei (fortunatamente pochi) capitoli popolati da insetti e ragni vari, che con la loro rappresentazione realistica non sono certo un bel vedere per chi (come me) non può soffrire questo tipo di creature.
A volte, Gon sembra quasi un libro illustrato o un’enciclopedia di flora e fauna, ma non bisogna dimenticare che in realtà è una storia a fumetti, con un protagonista anche abbastanza particolare, che quindi interagirà con gli altri animali in vari modi, vuoi perché li sfida o li infastidisce, vuoi perché ci fa amicizia. Le varie storielle sono molto semplici, ma non mancano di far ridere o di risultare, ogni tanto, un po’ più poetiche o toccanti (e qui penso all’episodio del vecchio elefante e del cimitero a cui mancavano solo le iene e "Sarò re" in sottofondo). Echi sparuti di Jack London o di Rudyard Kipling in certi artifizi narrativi impreziosiscono la lettura di queste storielle tanto semplici quanto accattivanti nella loro unicità.
Gon è una forza della natura che distrugge tutto quello che tocca, e la sua vivacità contagia tutti gli animali che ci entrano in contatto, che così finiscono per assumere ogni tanto qualche espressione più tipicamente “manga” a caratterizzare il loro stato d’animo, mentre vengono coinvolti in spassose gag slapstick di vario tipo. Qui si mostra anche un ulteriore talento dell’autore Masashi Tanaka, non più solo provetto illustratore di flora e fauna mondiale ma anche abile regista delle tavole, vivaci e ricche di dinamismo ed espressività nei momenti più concitati dove il piccolo Gon si scatena ai danni delle povere bestie che hanno la sfortuna di incontrarlo.
I tre volumoni proposti da J-Pop Manga si leggono con scioltezza nonostante l’elevato numero di pagine, proprio perché per la sua stessa natura Gon non richiede molto tempo per essere letto, ma allo stesso tempo la sua natura di “slice of (wild) life” potrebbe risultare ripetitiva o annoiare se affrontata tutta d’un fiato. Non c’è una vera e propria trama di fondo né un filo conduttore fra le varie storie, quindi il lettore è libero di scegliere come affrontare la lettura di quest’opera così particolare secondo i propri ritmi e le proprie esigenze.
La nuova edizione di J-Pop Manga è molto curata e pregevole. E’ un manga che, ovviamente, non necessita di traduzioni o adattamenti a parte qualche didascalia coi titoli dei capitoli o con i nomi degli animali incontrati dal nostro dinosaurino, ma l’edizione proposta è assai apprezzabile, visto anche l’elevata quantità di (bellissime) pagine a colori. Molto simpatico anche il box cartonato a forma di… Gon, con tanto di coda penzolante!
Un manga, Gon, probabilmente unico nel suo genere, e decisamente particolare. Ha uno stile tutto suo, irripetibile, dissacrante, che ti affascina con un realistico safari e, mentre stai ancora ammirando la bellezza incontaminata della natura, fa entrare in scena una piccola belva feroce che in un batter d’occhio distruggerà gli alberi e prenderà orsi e leoni a morsi e a testate. Fra risate e poesia, realismo e comicità, è sicuramente un’opera che merita un’occhiata e che a suo modo è riuscita a lasciare il segno, come dimostrato dai vari videogiochi ad essa dedicati o dalle serie animate in cgi realizzate pochi anni fa.
Gon è uno dei migliori fumetti che abbia mai letto.
"Letto" si fa per dire visto che non è esattamente corretto, infatti Gon manca di dialoghi e suoni onomatopeici. Inoltre, poi, anche la definizione di "fumetto" è superficiale visto che, grazie ai meravigliosi disegni e allo stile inconfondibile di Masashi Tanaka, Gon si avvicina ad una vera e propria animazione; pagina dopo pagina si vanno a susseguire fotogrammi che danno vita ad un film animato.
Il protagonista è un piccolo dinosauro, cucciolo di T-rex, a cui piace soprattutto mangiare e dormire. Guai a disturbarlo, è un testardone e non ci pensa due volte ad affrontare chi gli para il muso davanti. Eppure, nonostante il carattere difficile - forse perché isolato dal mondo che lo circonda essendo l'unico dinosauro, anche se la cosa non sembra importargli - sa come farsi degli amici. Ma lui è più che un amico, è il capobranco, colui che si prende la briga di trovare cibo per tutti e si prende le responsabilità dei compagni proteggendoli coi denti come farebbe per un bel pezzo di carne fresca.
I disegni sono curati al meglio fino al minimo dettaglio. Bellissimi da vedere, dinamici, tavole degne di mostre considerando anche che l'autore non utilizza retini o altri aiuti, puro talento e semplicità.
Il 10 è più che meritato, perché Gon è un'opera speciale difficilmente riconducibile ad altre storie o lontanamente paragonabile ad altri manga. Una delle cose più difficile è creare un qualcosa che abbia carattere e che sia allo stesso tempo semplice, per questo lo consiglio a tutti non c'è nulla di cui pentirsi
"Letto" si fa per dire visto che non è esattamente corretto, infatti Gon manca di dialoghi e suoni onomatopeici. Inoltre, poi, anche la definizione di "fumetto" è superficiale visto che, grazie ai meravigliosi disegni e allo stile inconfondibile di Masashi Tanaka, Gon si avvicina ad una vera e propria animazione; pagina dopo pagina si vanno a susseguire fotogrammi che danno vita ad un film animato.
Il protagonista è un piccolo dinosauro, cucciolo di T-rex, a cui piace soprattutto mangiare e dormire. Guai a disturbarlo, è un testardone e non ci pensa due volte ad affrontare chi gli para il muso davanti. Eppure, nonostante il carattere difficile - forse perché isolato dal mondo che lo circonda essendo l'unico dinosauro, anche se la cosa non sembra importargli - sa come farsi degli amici. Ma lui è più che un amico, è il capobranco, colui che si prende la briga di trovare cibo per tutti e si prende le responsabilità dei compagni proteggendoli coi denti come farebbe per un bel pezzo di carne fresca.
I disegni sono curati al meglio fino al minimo dettaglio. Bellissimi da vedere, dinamici, tavole degne di mostre considerando anche che l'autore non utilizza retini o altri aiuti, puro talento e semplicità.
Il 10 è più che meritato, perché Gon è un'opera speciale difficilmente riconducibile ad altre storie o lontanamente paragonabile ad altri manga. Una delle cose più difficile è creare un qualcosa che abbia carattere e che sia allo stesso tempo semplice, per questo lo consiglio a tutti non c'è nulla di cui pentirsi
Era il lontano 2001 quando comprai il 6° volume all'edicola. Ero piccolo, non sapevo cosa fosse un fumetto e come trattarlo, difatti il suo ricordo, dopo poco, è finito nell'oblio e l'oggetto probabilmente nel pattume.
Eppure mi piacque, già allora. Ho riacquistato l'intera saga, i 7 volumi, eccetto il piccolo volumetto a colori di cui al momento sono deficiente, e posso dire di aver fatto una spesa memorabile.
Il primo volume è del lontano 1993. La Star Comics ha fatto un lavoro disgustoso, praticamente tutte le pagine si sono staccate dalla copertina, ma è anche probabile che sia colpa del vecchio proprietario, anche dubito che sia solo lui reo. I volumi successivi, invece, sono di egregia fattura, carta perfetta per disegni perfetti.
Gon è semplice, ma innovativo. Senza baloon, senza onomatopee. Generalmente realistico, sia nel disegno, quanto di più bello abbia mai osservato in ambito seinen (non credo affatto sia uno shounen), totalmente senza retini, totalmente manuale, tende ad ovviare alla incapacità di riferire i rumori, le sensazioni ed anche i sapori con laconiche espressioni facciali. Tutti gli animali, perfettamente realistici nel disegno, hanno espressioni facciali che facciano capire al lettore cosa sta accadendo, cosa odono, cosa stan pensando. Ovviamente Gon, definito come mangasauro, è un intruso nel mondo. Ecologicamente è definibile come un predatore innaturale, che tende a sterminare qualsiasi cosa incontri, per il semplice fatto che non s'è coevoluto con l'ambiente, sembra spuntato da un passato remoto o gettato di forza dalla mano di un mangaka nella Natura.
Il realismo che contrassegna le avventure è generalmente anche crudeltà, ma anche rispetto, per gli esseri viventi e le loro macabre necessità di vita. Come dimenticare le avventure dei lupi, cacciati da Gon e dalle prede della foresta, ma rispettati quando decidono di rifiutare il cibo offerto da questi piccoli esseri, per salvare l'onore. Come non ricordare la morte dell'elefante anziano, che si dirige, aiutato da Gon, verso il cimitero della propria specie.
Gon è lunatico, entra in contrasto con gli altri animali, cerca di fare i propri comodi e se si ribellano li malmena, oppure li prende a simpatia, divide il cibo con loro e gioca allegramente. Mai, però, arriva ad uccidere per odio, se non per nutrirsi.
Un manga interessantissimo, una perla peculiare, differente dalla massa, che merita un posto sul podio.
Eppure mi piacque, già allora. Ho riacquistato l'intera saga, i 7 volumi, eccetto il piccolo volumetto a colori di cui al momento sono deficiente, e posso dire di aver fatto una spesa memorabile.
Il primo volume è del lontano 1993. La Star Comics ha fatto un lavoro disgustoso, praticamente tutte le pagine si sono staccate dalla copertina, ma è anche probabile che sia colpa del vecchio proprietario, anche dubito che sia solo lui reo. I volumi successivi, invece, sono di egregia fattura, carta perfetta per disegni perfetti.
Gon è semplice, ma innovativo. Senza baloon, senza onomatopee. Generalmente realistico, sia nel disegno, quanto di più bello abbia mai osservato in ambito seinen (non credo affatto sia uno shounen), totalmente senza retini, totalmente manuale, tende ad ovviare alla incapacità di riferire i rumori, le sensazioni ed anche i sapori con laconiche espressioni facciali. Tutti gli animali, perfettamente realistici nel disegno, hanno espressioni facciali che facciano capire al lettore cosa sta accadendo, cosa odono, cosa stan pensando. Ovviamente Gon, definito come mangasauro, è un intruso nel mondo. Ecologicamente è definibile come un predatore innaturale, che tende a sterminare qualsiasi cosa incontri, per il semplice fatto che non s'è coevoluto con l'ambiente, sembra spuntato da un passato remoto o gettato di forza dalla mano di un mangaka nella Natura.
Il realismo che contrassegna le avventure è generalmente anche crudeltà, ma anche rispetto, per gli esseri viventi e le loro macabre necessità di vita. Come dimenticare le avventure dei lupi, cacciati da Gon e dalle prede della foresta, ma rispettati quando decidono di rifiutare il cibo offerto da questi piccoli esseri, per salvare l'onore. Come non ricordare la morte dell'elefante anziano, che si dirige, aiutato da Gon, verso il cimitero della propria specie.
Gon è lunatico, entra in contrasto con gli altri animali, cerca di fare i propri comodi e se si ribellano li malmena, oppure li prende a simpatia, divide il cibo con loro e gioca allegramente. Mai, però, arriva ad uccidere per odio, se non per nutrirsi.
Un manga interessantissimo, una perla peculiare, differente dalla massa, che merita un posto sul podio.
Gon di Masashi Tanaka, 7 volumi.
Strano manga, mi verrebbe da scrivere. Dovrei dire di aver letto i 7 volumi di cui è composto, ma non so, letto non mi sembra la cosa giusta da dire. Si, perché Gon è un manga privo di balloon e parole, addirittura di suoni onomatopeici. Gon è un manga composto di sole illustrazioni.
Dunque, cosa ho fatto io per 7 volumi? Li ho guardati?
La storia del fumetto è semplice, ma allo stesso tempo geniale, e interessante. Il protagonista è Gon, un piccolo dinosauro, che inspiegabilmente è l'unico della sua razza a essere sopravvissuto all'estinzione. Nel corso dei fumetti seguiamo le sue avventure di tutti i giorni, mentre mangia e dorme, e incontra animali di varie specie e dimensioni. Una volta Gon si trova in Africa tra elefanti e leoni, un'altra al Polo Sud tra i pinguini, altre ancora su un'altissima montagna in un nido di aquile.
Potrei definirlo come genere uno slice of (wild) life.
Masashi Tanaka è un abilissimo disegnatore che riesce a riprodurre dettagliatamente le varie zone del pianeta in cui si svolgono le vicende e gli animali coinvolti, disegnati cosi bene da sembrare veri. Si dimostra inoltre un conoscitore - o forse le ha studiate apposta - delle abitudini e dei modi di vivere dei vari animali, che sono rappresentati esattamente per quello che sono: animali. Con i loro istinti naturali, i passaggi da cuccioli all'età adulta, in modo molto realistico.
L'unico elemento fantasioso è appunto la presenza di Gon, che provoca un po' di scompiglio nell'ordine naturale delle cose.
La lettura, o per meglio dire la visione del volume, è davvero breve, anche soffermandosi sui disegni non passano che una decina di minuti a prendersela comoda, ma alla fine si rimane soddisfatti, è una sensazione strana. È stato davvero coinvolgente, agli animali non servono le parole, non soffrono di quell'umanizzazione tanto cara ai fumetti e ai cartoni animati, dove ormai nessuno si stupisce più di sentirli parlare. Invece viene tutto comunicato tramite i disegni.
Gon è davvero un manga da "leggere". Una delle opere più particolari mai create.
I volumi sono 7, ma la storia non si conclude, forse il buon Tanaka prima o poi disegnerà l'ottavo volume, ma per ora è fermo da parecchio.
Strano manga, mi verrebbe da scrivere. Dovrei dire di aver letto i 7 volumi di cui è composto, ma non so, letto non mi sembra la cosa giusta da dire. Si, perché Gon è un manga privo di balloon e parole, addirittura di suoni onomatopeici. Gon è un manga composto di sole illustrazioni.
Dunque, cosa ho fatto io per 7 volumi? Li ho guardati?
La storia del fumetto è semplice, ma allo stesso tempo geniale, e interessante. Il protagonista è Gon, un piccolo dinosauro, che inspiegabilmente è l'unico della sua razza a essere sopravvissuto all'estinzione. Nel corso dei fumetti seguiamo le sue avventure di tutti i giorni, mentre mangia e dorme, e incontra animali di varie specie e dimensioni. Una volta Gon si trova in Africa tra elefanti e leoni, un'altra al Polo Sud tra i pinguini, altre ancora su un'altissima montagna in un nido di aquile.
Potrei definirlo come genere uno slice of (wild) life.
Masashi Tanaka è un abilissimo disegnatore che riesce a riprodurre dettagliatamente le varie zone del pianeta in cui si svolgono le vicende e gli animali coinvolti, disegnati cosi bene da sembrare veri. Si dimostra inoltre un conoscitore - o forse le ha studiate apposta - delle abitudini e dei modi di vivere dei vari animali, che sono rappresentati esattamente per quello che sono: animali. Con i loro istinti naturali, i passaggi da cuccioli all'età adulta, in modo molto realistico.
L'unico elemento fantasioso è appunto la presenza di Gon, che provoca un po' di scompiglio nell'ordine naturale delle cose.
La lettura, o per meglio dire la visione del volume, è davvero breve, anche soffermandosi sui disegni non passano che una decina di minuti a prendersela comoda, ma alla fine si rimane soddisfatti, è una sensazione strana. È stato davvero coinvolgente, agli animali non servono le parole, non soffrono di quell'umanizzazione tanto cara ai fumetti e ai cartoni animati, dove ormai nessuno si stupisce più di sentirli parlare. Invece viene tutto comunicato tramite i disegni.
Gon è davvero un manga da "leggere". Una delle opere più particolari mai create.
I volumi sono 7, ma la storia non si conclude, forse il buon Tanaka prima o poi disegnerà l'ottavo volume, ma per ora è fermo da parecchio.
Un fumetto completamente muto, privo di dialoghi e addirittura di qualsiasi suono onomatopeico, a prima vista potrebbe essere scambiato per un semplice compendio di illustrazioni curatissime e nulla di più, forse anche un tantino noioso. E invece, le avventure del piccolo dinosauro non solo sono divertenti (anche se un po' infantili), ma anche dinamiche come non mai. Ogni tavola è un piccolo capolavoro di disegno, curato in ogni minimo particolare, che però non è mai troppo caotico da affaticarne la lettura.
Le storie, autoconclusive, hanno il sapore della spensieratezza primordiale, fanciullesca, e vanno lette necessariamente in quest'ottica per essere apprezzate appieno. Non relegato solamente al ruolo di semplice "peste giurassica", che tutto distrugge e mangia a prescindere, Gon a suo modo affronta anche tematiche leggermente più approfondite quali l'amicizia, l'onore, la ricerca dell'appartenenza ad una comunità, la morte, in un modo comunque molto semplice e, se vogliamo, anche banale.
In conclusione, è comunque una lettura che consiglio a tutti, se non altro per i disegni (davvero splendidi) e per il fatto che GON è un fumetto davvero atipico, come non se ne vedono molto spesso. Le storie, purtroppo, sono destinate a un pubblico molto giovane e alla lunga questo fattore risulta penalizzante.
Le storie, autoconclusive, hanno il sapore della spensieratezza primordiale, fanciullesca, e vanno lette necessariamente in quest'ottica per essere apprezzate appieno. Non relegato solamente al ruolo di semplice "peste giurassica", che tutto distrugge e mangia a prescindere, Gon a suo modo affronta anche tematiche leggermente più approfondite quali l'amicizia, l'onore, la ricerca dell'appartenenza ad una comunità, la morte, in un modo comunque molto semplice e, se vogliamo, anche banale.
In conclusione, è comunque una lettura che consiglio a tutti, se non altro per i disegni (davvero splendidi) e per il fatto che GON è un fumetto davvero atipico, come non se ne vedono molto spesso. Le storie, purtroppo, sono destinate a un pubblico molto giovane e alla lunga questo fattore risulta penalizzante.
È difficile scrivere una recensione per Gon.
Prima di tutto c'è da dire che il fumetto non ha una vera e propria trama, non presenta dialoghi ed onomatopee. Ma forse è anche questo il suo punto di forza. Non riuscirei mai a immaginarmi quest'opera con dei dialoghi. Perché? Perché non ne ha bisogno! I disegni infatti ci spiegano già tutto.
La "storia" si basa sulle avventure di questa piccola peste jurassica, Gon appunto, che si diverte a sfruttare (o a farsi amici) tutte le varie specie animali. All'inizio del primo volume il dinosauro ci sembra davvero cattivo e crudele, ma poi è inevitabile affezionarsi a questa piccola peste. Le avventure di Gon sono semplici ma divertenti, a fine capitolo lasciano sempre spazio ad un sorriso. Personalmente la mia preferita è quella dei quattro felini.
Da sottolineare la cura dei disegni, sublimi, curatissimi sotto ogni punto di vista. Interessante anche la rappresentazione dei vari animali e dei loro comportamenti in natura.
In sintesi: semplice, alternativo, curatissimo e geniale.
Prima di tutto c'è da dire che il fumetto non ha una vera e propria trama, non presenta dialoghi ed onomatopee. Ma forse è anche questo il suo punto di forza. Non riuscirei mai a immaginarmi quest'opera con dei dialoghi. Perché? Perché non ne ha bisogno! I disegni infatti ci spiegano già tutto.
La "storia" si basa sulle avventure di questa piccola peste jurassica, Gon appunto, che si diverte a sfruttare (o a farsi amici) tutte le varie specie animali. All'inizio del primo volume il dinosauro ci sembra davvero cattivo e crudele, ma poi è inevitabile affezionarsi a questa piccola peste. Le avventure di Gon sono semplici ma divertenti, a fine capitolo lasciano sempre spazio ad un sorriso. Personalmente la mia preferita è quella dei quattro felini.
Da sottolineare la cura dei disegni, sublimi, curatissimi sotto ogni punto di vista. Interessante anche la rappresentazione dei vari animali e dei loro comportamenti in natura.
In sintesi: semplice, alternativo, curatissimo e geniale.
Veramente un bel fumetto! Dei disegni a dir poco spettacolari danno luce a una storia divertentissima, che non ha bisogno di parole per strappare un sorriso. Questo lo dico in ragione del fatto che Gon è un manga muto, l'unico che ho mai letto nel suo genere, ma estremamente comunicativo (e ciò non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato un disegno più che rispettabile).
La storia è molto semplice, si tratta della vita spensierata e ricca di avventure di Gon, un piccolo dinosauro che gli amanti e i veterani di Tekken per PS2 ricorderanno (era il mio personaggio preferito, ora non so se ci sia ancora sinceramente). Il manga è strutturato a episodi slegati tra loro, non c'è una storia centrale, ma solo tante piccole storielle con incontri di tanti animali diversi. La storia con l'elefante è veramente, ma veramente bella, direi alla fine toccante. Merita l'8 per il disegno fantastico, e per il fatto che pur non dicendo una parola fa ridere tantissimo.
Il voto non si alza perché alla fine sono storielline che finiscono in fretta, e a parte qualche eccezione non hanno molto spessore. Inoltre, io aspettavo il numero 8, dato che alla fine del 7 c'è scritto "to be continued", mi è spiaciuto apprendere che probabilmente mi dovrò accontentare dei primi 7.
Lo consiglio veramente a tutti, anche perché per "leggerlo" ci vorranno 10 minuti a numero.
La storia è molto semplice, si tratta della vita spensierata e ricca di avventure di Gon, un piccolo dinosauro che gli amanti e i veterani di Tekken per PS2 ricorderanno (era il mio personaggio preferito, ora non so se ci sia ancora sinceramente). Il manga è strutturato a episodi slegati tra loro, non c'è una storia centrale, ma solo tante piccole storielle con incontri di tanti animali diversi. La storia con l'elefante è veramente, ma veramente bella, direi alla fine toccante. Merita l'8 per il disegno fantastico, e per il fatto che pur non dicendo una parola fa ridere tantissimo.
Il voto non si alza perché alla fine sono storielline che finiscono in fretta, e a parte qualche eccezione non hanno molto spessore. Inoltre, io aspettavo il numero 8, dato che alla fine del 7 c'è scritto "to be continued", mi è spiaciuto apprendere che probabilmente mi dovrò accontentare dei primi 7.
Lo consiglio veramente a tutti, anche perché per "leggerlo" ci vorranno 10 minuti a numero.
Plot: Gon e' un piccolo dinosauro che, in un'era dove non dovrebbe esistere la sua specie, compie mille incredibile avventure e si diverte un mondo!
Considerazioni: è incredibile come certe opere non siano adeguatamente apprezzate e conosciute. Gon e' un'opera che trascende il tempo e la comunicazione: solo per questo, nella sua grandiosa semplicità, dovrebbe avere lo spazio che si merita nei classici del fumetto.
Personalmente mi ha colpito molto non tanto il fatto che non siano presenti dialoghi (e nemmeno onomatopee), ma l'ambientazione di base: un dinosauro - quasi nano ed eternamente piccolo, nella sua fierezza che trascende qualsiasi uomo o animale della nostra epoca - si ritrova, in un mondo dove i dinosauri sono chiaramente estinti, a vivere e a lottare, quasi spensierato.
Gon e' un personaggio fuori dal tempo e da ogni schema. E' la proiezione di una idea, trasportata in un'altra epoca. Non dovrebbe esistere, eppure c'è, e la sua esistenza quasi è accettata dagli altri animali con cui si trova ad interagire.
Non dovrebbe, eppure c'è, va bene così.
Gon non è invincibile, ma è molto forte. Sebbene sia solo una versione in miniatura dei suoi cugini T-Rex, possiede forza e una caparbietà mostruose, sfoderando spesso uno sguardo di ghiaccio che di rado cede alle avversità.
Gon lotta contro gli orsi, li stende e dorme sulla loro pancia. Porta un elefante a morire nel cimitero, e nello stesso momento, quasi felice, si rotola sulle ossa dei suoi compagni. Compie incredibili avventure solo dormendo, si incastra in un guscio di tartaruga e sperimenta la loro vita, diventa un lupo e cresce con tre cucciolotti, vendicando gli omicidi della natura, dalle montagne simili a quelle del Sud America naviga felice sul fiume più grande e lungo del mondo, dalla sorgente al mare. Tutto questo quasi senza battere ciglio, come se per lui fosse tutto naturale, ed il più delle volte si diverte un mondo, quasi ingenuamente.
Ogni storia di Gon è slegata, anche se negli ultimi volumi ci sono personaggi che ricorrono frequentemente.
In ogni caso il piccolo rettile (che di sicuro ha sangue fin troppo caldo) alla fine riesce a farsi amico praticamente chiunque incontra, il tutto senza emettere neanche un verso.
Gon e' molte cose, un vagabondo, un protettore, un predatore, un amico, un cucciolo di lupo, un leader di una banda di sfregiati, un antipatico, ma è sopratutto un'idea, incarnando così tanti aspetti e portando con se' una essenza giurassica che, come ho detto prima, non dovrebbe esistere; ma in ogni caso c'è, ed è quasi buffa; non è un caso che gli animali presenti nelle storie (con tanto di nomi scientifici) siano tutti raffigurati realisticamente, a contrario di Gon (di cui non sappiamo niente, se non le sue abitudini: non ci viene presentata la specie, ne' la famiglia). Tra l'altro, anche se appare una versione in miniatura degli antichi carnivori, Gon e' onnivoro: mangia anche funghi e vegetali, addirittura assalta alveari con un mini esercito per ottenere del buon miele.
Sembra quasi di essere noi Gon, catapultati in una identificazione straordinaria e libera in un mondo naturale che forse non conosciamo abbastanza, visto dagli occhi di una creatura straordinaria.
Il mondo di Gon è un mondo muto, eppure assordante nella sua complessa semplicità. Il tutto scorre velocemente, immagini in movimento che compensano la sensazione di smarrimento di fronte a un prodotto cosi' particolare.
I disegni sono straordinari. In particolare ho provato forti emozioni in molte illustrazioni dell'episodio del Grande Fiume e, tastando con le mani la buona stampa di questi volumi su carta leggermente patinata, mi sono venuti i brividi.
Gli animali sono resi in modo realistico, tralasciando momenti di alcune espressioni facciali che ovviamente devono essere "cartonizzate" per essere comunicative.
Gon e' una esperienza da provare. Potrebbe non piacere per le sue peculiarità: alcuni potrebbero abituarsi a queste già dal secondo volume, altri no. Tuttavia è un prodotto meritevole di restare nel classico del fumetto internazionale, portando con se un messaggio di universalità che trascende tempo e lingua: in fondo l'ultimo dinosauro ancora rimasto sul pianeta non ha bisogno di nulla del genere.
Il mio voto finale e' 9, per i miei standards un voto pieno e strameritato per un manga il cui autore, purtroppo, non ha avuto il successo che si merita.
Note: la serie risulta terminata col numero 7, sebbene in fondo al volume 7 italiano vi sia "be continued".
Gon ha inoltre partecipato come personaggio giocabile in Tekken 3.
Mettere 10 come voto per questa opera è d'obbligo.
Tutta la serie si ambienta nel bel mezzo della natura, senza esseri umani e senza dialoghi.
La cura con cui sono disegnati questi volumi ha costretto la serie a uscire praticamente con un solo volume all'anno, ma se provate a sfogliarli capirete perché. Precisione assoluta nel disegno faunistico farcita di piccole e buffe avventure di un dinosauro sopravvissuto alle ere alle prese con animali moderni.
Tutta la serie si ambienta nel bel mezzo della natura, senza esseri umani e senza dialoghi.
La cura con cui sono disegnati questi volumi ha costretto la serie a uscire praticamente con un solo volume all'anno, ma se provate a sfogliarli capirete perché. Precisione assoluta nel disegno faunistico farcita di piccole e buffe avventure di un dinosauro sopravvissuto alle ere alle prese con animali moderni.