In un'intervista rilasciata di recente ad AnimeAnime, il famoso regista di Your Name e Weathering with you, Makoto Shinkai, ha raccontato la storia della sua carriera e soprattutto com'è arrivato al ruolo di regista di film d'animazione.
La carriera del regista ha avuto inizio nel mondo dei videogame, nel quale ha lavorato dal 1996 al 2001, precisamente alla Nihon Falcom per cui ha creato la sigla d'apertura di episodi di franchise come The Legend of Heroes e Ys.
Nonostante ciò, può stupire sapere che Shinkai non avesse una chiara intenzione di fare il regista di film d'animazione. Infatti ha dichiarato "Originariamente non volevo fare il regista, sapevo solo di voler creare qualcosa come un film, e ho scelto l'animazione perché è un modo di creare qualcosa semplicemente disegnando. Così è nato La voce delle stelle. [...] poi ho continuato a creare animazione per i vent'anni seguenti e sono diventato famoso in quanto "uno che fa anime".
La sua riflessione si sposta, poi, su come sia anche il modo in cui siamo visti dalle persone che fa di noi quello che siamo, non solo le nostre decisioni; infatti dichiara che a questo punto, dopo vent'anni di film animati, non riesce a pensare alla sua carriera in maniera diversa da quella che è, non riuscirebbe a cambiare medium d'espressione.
Anche il contenuto dei suoi film è influenzato da ciò che la gente si aspetta di vedere. "Fino a trent'anni pensavo di dover creare solo quello che più desideravo, raccontare ciò che mi emozionava. Ma di recente al posto di inseguire delle idee per le quali non ero disposto a scendere a compromessi, ho capito che è mio dovere trovare un compromesso tra ciò che posso fare e cosa la gente oggi vuole vedere. Ecco perché quando inizio un nuovo progetto metto dei paletti che poi piano piano sposto".
Per quanto riguarda i prossimi progetti il regista vorrebbe creare qualcosa per un pubblico che non sia il suo solito abituale, vorrebbe fare qualcosa per chi non guarda anime o addirittura li detesta.
Fonti consultate:
Automaton
io voglio fare un paio di scarpe per chi non ha i piedi
Io glielo auguro onestamente, i tempi sono maturi perché provi qualcosa di completamente diverso dalla sua produzione degli ultimi 10 anni almeno, io lo "sosterrei" con piacere.
Si può fare, non è impossibile, solo molto difficile.
Chiaro che dev'essere una storia MOLTO speciale ed uno stile di animazione che vada al di là dei classici film anime.
Tra parentesi, qualcuno anni fa ha creato un paio di scarpe speciali per una papera che era nata senza zampe.
stavo proprio pensando la stessa cosa. mi aspetto qualcosa di completamente diverso a breve. credo sia arrivato il momento
Caro signor Shinkai, sebbene ho apprezzato i Suoi film di successo, quello che io, come "gente" vorrei vedere è proprio qualcosa creato in Sua completa libertà di espressione artistica. ^^
Capisco ciò che voleva dire il maestro, ma ho visto troppo spesso che i creatori cercassero troppo di seguire le opinioni "del pubblico" risultando in lavori piuttosto deboli e senza il livello d'impatto che si desiderava raggiungere.
Il pubblico sa solo ciò che ha già visto, quindi ogni tanto bisogna cmq prendersi il rischio e presentare qualcosa di inaspettato.
Dipende da come ha inteso quella frase. Non sono contro la compromesso se l'idea è di cercare di raccontare qualcosa a cui le persone possono essere interessate. La differenza sta nel come riuscirà a farlo.
Però concordo con te, a me sta bene che un autore proponga qualunque cosa vuole realizzare, purché opportunamente pubblicizzata.
Direi che ce lo siamo giocato definitivamente.
Ma infatti, la pensiamo uguale.
se fai qualcosa di diverso dagli anime non converti chi detesta gli anime
Io l'ultima frase l'avevo intesa diversamente, quindi ho controllato la fonte (in inglese, quindi assumiamo che sia a sua volta tradotta correttamente) e corrisponde a come l'avevo intesa.
Ovvero Shinkai dice che vorrebbe fare un film d'animazione che raggiunga un target che normalmente non segue i suoi film. Credo che ci stia come ragionamento: ci sono anime per un pubblico di fan e appassionati, che digeriscono anche cose che altri non guarderebbero, ma ci sono anche film adatti ad un pubblico più ampio come tematiche e presentazione, e questo a prescindere che si tratti di animazione o meno. Si può apprezzare certi film senza diventare poi un fruitore abituale di tutto il genere di cui fa parte. E credo che nel caso degli anime potrebbe cambiare un po' prospettiva su cosa uno spettatore possa aspettarsi e non legare l'intero genere ai soliti stereotipi.
L'estratto dalla fonte dove specifica film d'animazione
Ecco perchè non sarà mai ai pari di altri registi visionari come Miyazaki, Yuasa o Satoshi Kon... bisogna comunicare quello che si vuole, senza farsi troppi problemi sul volere del pubblico, altrimenti uscirà sempre la solita roba...
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