In queste ore nel web sta facendo discutere la sentenza n. 47187/2023 della Corte di Cassazione penale e che riguarda da vicino tutti noi appassionati di fumetti e le case editrici che commercializzano queste opere. Visto il continuo rimbalzo di video ed articoli più o meno comprensibili della situazione abbiamo voluto cercare di fare chiarezza su quanto accaduto.
La Corte di Cassazione penale ha infatti affrontato il caso di un uomo condannato con rito abbreviato nel 2021 dal Tribunale di Trieste, pena poi confermata dalla Corte di Appello, per il reato di detenzione di materiale pedopornografico, tra cui sei fotografie raffiguranti minorenni nude e due fotografie di minorenni che mostrano le parti intime ed in pose esplicite. Oltre a questo nella chiavetta USB prelevata a casa dell'uomo sono state trovate immagini e fumetti manga riproducenti rapporti sessuali incestuosi tra adulti e minorenni ed illustrazioni di un racconto erotico.
La difesa dell'uomo ha deciso di ricorrere in Cassazione in quanto, secondo gli avvocati della difesa, la Corte di Appello aveva errato nell’assimilare le illustrazioni in possesso dell’uomo a materiale pedopornografico, dato che esse non rappresentavano situazioni reali.
In risposta alla difesa, la Cassazione ha invece ribadito che “deve condividersi il richiamo delle sentenze di merito alle pronunce di questa Suprema Corte che hanno conferito rilevanza penale non solo alla riproduzione reale del minore in una situazione di fisicità pornografica, ma anche a disegni, pitture, e tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l'idea che l'oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore": elaborazione che consente di ritenere immune da censure la conferma della decisione di condanna sia per i fumetti, sia per le illustrazioni del racconto erotico raffiguranti minori impegnati in atti incestuosi o altre attività sessuali”.
Tradotto: le rappresentazioni visive potenzialmente idonee ad generare nello spettatore l’idea di assistere ad una rappresentazione pornografica con un minore sono del tutto sovrapponibili ad immagini connesse a situazioni reali.
Del resto, tale concetto era già stato chiarito dalla Corte di Cassazione nel 2017, quando, in caso analogo, aveva appunto spiegato che la rilevanza penale della condotta stava nella rappresentazione di situazioni nelle quali i minori risultavano ridotti al rango di meri oggetti sessuali, e ciò a prescindere dal fatto che in esse fossero ritratte persone vero o personaggi di pura fantasia.
Per concludere l'analisi segnaliamo che le pene per materiale pedopornografico prevedono la reclusione fino a tre anni ed una multa non inferiore a euro 1.549, pena che può essere aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità. Inoltre, fuori dai casi di detenzione materiale, chiunque, mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione, acceda intenzionalmente e senza giustificato motivo a materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni 18 è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa non inferiore a euro 1.000.
Ora che abbiamo cercato di fare il più possibile chiarezza, divincolandoci tra le fitte reti della lingua "avvocatese", lasciamo a voi il commento di quanto accaduto.
Fonti consultate:
La Legge per tutti
Brocardi.it
La Corte di Cassazione penale ha infatti affrontato il caso di un uomo condannato con rito abbreviato nel 2021 dal Tribunale di Trieste, pena poi confermata dalla Corte di Appello, per il reato di detenzione di materiale pedopornografico, tra cui sei fotografie raffiguranti minorenni nude e due fotografie di minorenni che mostrano le parti intime ed in pose esplicite. Oltre a questo nella chiavetta USB prelevata a casa dell'uomo sono state trovate immagini e fumetti manga riproducenti rapporti sessuali incestuosi tra adulti e minorenni ed illustrazioni di un racconto erotico.
La difesa dell'uomo ha deciso di ricorrere in Cassazione in quanto, secondo gli avvocati della difesa, la Corte di Appello aveva errato nell’assimilare le illustrazioni in possesso dell’uomo a materiale pedopornografico, dato che esse non rappresentavano situazioni reali.
In risposta alla difesa, la Cassazione ha invece ribadito che “deve condividersi il richiamo delle sentenze di merito alle pronunce di questa Suprema Corte che hanno conferito rilevanza penale non solo alla riproduzione reale del minore in una situazione di fisicità pornografica, ma anche a disegni, pitture, e tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l'idea che l'oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore": elaborazione che consente di ritenere immune da censure la conferma della decisione di condanna sia per i fumetti, sia per le illustrazioni del racconto erotico raffiguranti minori impegnati in atti incestuosi o altre attività sessuali”.
Tradotto: le rappresentazioni visive potenzialmente idonee ad generare nello spettatore l’idea di assistere ad una rappresentazione pornografica con un minore sono del tutto sovrapponibili ad immagini connesse a situazioni reali.
Del resto, tale concetto era già stato chiarito dalla Corte di Cassazione nel 2017, quando, in caso analogo, aveva appunto spiegato che la rilevanza penale della condotta stava nella rappresentazione di situazioni nelle quali i minori risultavano ridotti al rango di meri oggetti sessuali, e ciò a prescindere dal fatto che in esse fossero ritratte persone vero o personaggi di pura fantasia.
Per concludere l'analisi segnaliamo che le pene per materiale pedopornografico prevedono la reclusione fino a tre anni ed una multa non inferiore a euro 1.549, pena che può essere aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità. Inoltre, fuori dai casi di detenzione materiale, chiunque, mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione, acceda intenzionalmente e senza giustificato motivo a materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni 18 è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa non inferiore a euro 1.000.
Ora che abbiamo cercato di fare il più possibile chiarezza, divincolandoci tra le fitte reti della lingua "avvocatese", lasciamo a voi il commento di quanto accaduto.
Fonti consultate:
La Legge per tutti
Brocardi.it
E intanto nel mondo reale...
Ma ehi, ogni tanto esce una notizia simile e in altri paesi va anche peggio da anni. Chi si sorprende più?
No, ho preso Sao di proposito, perché è una serie per tutti che non so basa su quel genere di scene ma cmq ne ha.... te non devi vedere cosa vuole trasmettere, ma cosa succede
Cmq per rispondere alla tua domanda la sentenza parla di atti sessuali o cmq posizioni sessuali esplicite, quindi un manga storie "liceali" e vari innamoramenti non comporta nessun problema. Sono gli atti sessuali, soprattutto se ci sono maggiorenni con minorenni, ad essere problematici. Ma leggendo con attenzione la sentenza parla anche di pose esplicite di minorenni. Quindi anche senza atto sessuale, ma una minorenne nuda in pose porno, sono configurabili come materiale pedopornografico.
Mi sembra che questo corrisponda alla tua domanda, se i manga che leggi rientrano in ciò che ho sottolineato, allora occhio
In virtù di questa sentenza gli editori potrebbero essere più selettivi d'ora in poi, poi non so se saranno costretti a ritirare dei manga già sul mercato, se si rivelassero compromettenti, imho.
Esattamente, mi pare giusto.
No, che non lo risponde in quanto alcuni personaggi (tipo la già citata Ilulu) un'età pur fittizia che sia non cel'hanno,devo per cui ripeto, devo presumere che sia mirorenne perchè la vedo andare a scuola? (cioè da come si comporta) o devo valutare come è "disegnata"?Ma in questo secondo caso personaggi dichiaratamente minorenni vedi shinju inui che per volere dell'autrice ha 13 anni ma un "corpo" di una diciottene quindi che si fa?
Si ma la scena prendila per intero,altrimenti potrei far passare One piece un manga di sole "Tette" e non prendo Op a caso visto che anche li c'è la scena di Absalom con Nami a Thriller Bark, sono cattivi è normale che si comportino come tali, cosa devono fare raccogliere castagne? Sarebbe stato diverso se avessi preso Harukana Receive (che dovrebbe raccontare il beach volley) e invece ogni 1-2 minuti c'è una zoomata sul culo dei personaggi li potevo essere d'accordo.
Per come è formulata sembra proprio non importa il personaggio in sè, ma l'aspetto, quindi Inui va bene, Kanna no (ilulu non va a scuola, ma è addetta in un negozio, la si può considerare un adulta anche se èbassa di statura, quindi farei il paragone con Kanna xD)
No che non va presa per intero, perché chiunque può conservarsi quello che gli interessa, di per sé la storia non importa, è cosa succede visivamente che importa
Di fatto quelle scene sarebbero da censurare d'ora in poi
ecco Così ha già più senso (mi ricordavo in alcuni ep della seconda stagione che Ilulu andava a scuola lasciando il negozio al ragazzo,che ne è anche il proprietario ma forse la confondo con Kanna.)
in primo luogo sono scene allusive non c'è bisogno di censurare nulla. ma facciamo finta che una persona non distingua tra virtuale e "reale" come il sacco di m**** arrestato nella news vedono la scena di sao da te postata uncensored (la legge parla di nudo ricordiamolo)
perchè hai quella scena?: vorrei fare le stesse cose ad Asuna! Questo basterbbe per accertarsi se il ragazzo farebbe del male anche ad una ragazza (vera ci tengo a ricordarlo)
Appurato che non farebbe del male ad una mosca non vedo motivi per arrestarlo (eccetto le solite menate come la violazione del copyright, che però non è l'oggetto della nostra discussione)
Diverso se dicesse: volevo comportarmi come Sugou o volevo fare le stesse cose ad una ragazza (ragazza vera ci tengo a precisarlo) per cui si il contesto conta anche perchè in aula di tribunale non sono "otaku" per cui la prima cosa che fanno e se hanno a che fare con un pazzo informasi sul tipo di personaggio, se la sua difesa si ""appende"" ad un personaggio di finizione. (anche se non ci vuole un genio per capire che è un aggravante in questo caso, imitare il cattivo)
Ricordo che il reato consiste nella detenzione, non nel fatto che avere certe immagini sia un'avvisaglia per successivi reati...
Detenzione di immagini pedopornografiche il discorso con Ulquiorra invece verteva sui personaggi "normali" (cioè sviluppati) di anime famosi, come Asuna di Sao o Nami di One piece.
Ti giro la risposta che richiesto per la tua domanda e ti riporto la risposta qua in basso.
Allora....parliamo di disegni, non di persone vere. Quindi è il messaggio che è importante, non parliamo di sesso fra un minore reale ed un maggiorenne reale.
Se il lettore SA che quello è minorenne e fa del sesso con un maggiorenne il messaggio è di per se pedopornografico, perchè incita al sesso con minori. Oppure SA che quel personaggio rappresenta un minore che si atteggia a maggiorenne e si mette in pose pornografiche, a mio avviso potrebbe avere qualche problema.
Ma come detto....la sentenza della Cassazione è cmq una sentenza su un caso specifico, non è un caso generalistico. Va contestualizzata anche questa ai singoli casi. Nel caso di specie si parlava di un soggetto in possesso di altro materiale sicuramente pedopornografico a cui hanno ritenuto illecito anche altro materiale magari a se stante non preoccupante. Per capirci....se te non finisci dentro una rete di pedopornografia ed a casa hai una serie di manga "spinti" con soggetti che rappresentano ragazze di 16-17 anni che fanno sesso con ragazzi di 25 anni non rischi assolutamente nulla.
Se ti trovano a casa fumetti dove BAMBINI (sotto i 14 anni) che fanno sesso con adulti....li te la rischi. Ma cose del genere erano vietate alla vendita anche prima di questa sentenza.
Spero che ti sia più chiaro ciò.
ora è certamente più chiaro, ma i siti 18+ che seguo già vietano questo genere di contenuti per cui non ho di che preoccuparmi
https://imgur.com/a/wPCKdQg
Giustissimo. Ma tanto basta per volerli rendere illegali? Se una cosa (fittizia!) non ti piace va messa al bando per tutti? Siamo veramente arrivati a questo? È pura e semplice distopia.
Quindi a me che piacciono gli shota nella fantasia (da vedere e da disegnare) ma nella realtà mi farebbe soltanto schifo e ribrezzo l'idea anche solo di avvicinarmi a un minore, dovrei essere lo stesso arrestata? 😉
Un conto è il tizio arrestato che aveva già dei precedenti e questa accusa è una cosa in più ma uno non può arrestarti solo perché HAI DEI FUMETTI SPINTI (anche con minori) perché il reato in se non esiste e sarebbe pura e semplice diffamazione e pregiudizio.
Ps: sono belle le opere NSFW, violente e quelle politicamente scorrette nella fantasia (E NON INTENDO FOTO REALI, QUELLO SI CHE È REATO PERCHÉ IL MINORE ESISTE), ti sfogano i lati oscuri del tuo animo e a me non portano PER NIENTE a replicarli nella realtà, anzi, li vedo come una sorta di "denuncia"...Se qualcuno imita un fatto di fantasia controverso è lui che ha problemi in testa e va aiutato, non del disegno. (Fedele a questo ideale anche se fossi arrestata 🤣🤣🤣)
E chi ha parlato di mettere al bando? Non potrei farlo neanche se lo volessi. Questa è soltanto la mia innocua ed inutile opinione, fatevi meno paranoie che i veri problemi nella vita sono altri.
"svendita totale"?
"buttiamo tutto prima che ci facciano chiudere"?
"sentenza che?"?
Ni.
Se si guarda al possibile reato successivo avresti ragione:
collezionare coltelli -> uccidere persone == collezionare materiale pedo -> fare sesso (o peggio) con minori
Ma in realtà è proprio la collezione che nel secondo caso è un reato a se, sia che porti o non porti conseguenze.
E non per l'eventuali conseguenze, altrimenti tutta la pornografia rientrerebbe nel divieto/reato (per eventuali violenze sessuali su altre persone) ma perchè si ritiene che questo collezionismo sia un motore per il mercato della pedofilia.
E questo è anche comprensibile e condivisibile... finchè si parla di materiale "reale", ovvero foto/video di persone reali, perchè realizzarle è reato dato che l'eventuale "consenso" del minore non è valido essendo appunto minore.
Ma un disegno, un dipinto, un video animato, una statua sono fondamentalmente (casi a parte) mere invenzioni, quindi non sono prodotti partendo da un reato.
Quindi si per assurdo in questo caso si fa una valutazione molto più generica e basata fondamentalmente sul nulla se non sull'idea, molto discutibile, che guardare/possedere questi oggetti sia una spinta per futuri reati.
Un po' come le polemiche decennali da "se leggi fumetti violenti, se giochi videogame violenti, se guardi film violenti, potresti essere portato in futuro ad uccidere persone".
Ma in sostanza è un po' come un arma senza porto d'arma, magari uno la collezione senza usarla mai in tutta la vita ma anche solo possederla infrange una legge.
E pure col porto d'arma qualche considerazione si fa... soprattutto in certi paesi.
Sisi ma infatti hai ragione, soprattutto sul fatto che se tieni tipo una pistola in casa senza porto d'armi è reato perché potresti uccidere anche involontariamente qualcuno, io metto le mani avanti sul fatto che se anche hai dei fumetti o comunque "disegni" finti di cose o violente o porno (anche con minori) il reato non può esserci se non è reale, infatti se però la foto o il porno in questione rappresenta BAMBINI VERI allora lì si che è reato ed è materiale da galera 😊
Io ti "vieto" qualcosa per educarti e prevenire che tu possa intraprendere una certa strada, ben peggiore di avere un hentai con ragazzine in casa.
Qui si entra in campo molto soggettivo, dove non valgono più regole oggettive ma interpretazioni personali, anche influenzate dal momento o semplicemente dal voler dimostrare esternamente (parliamo di legislatori) di "combattere" un fenomeno che in ben altre casistiche è certamente una pessima pagina della società umana.
Ora se prendessimo un film con Suzu Ichinose e ne facessimo un disegno con un algoritmo, passerebbe da legale ad illegale.
Quindi il disegno diventa più grave della realtà.
In realtà questo vale anche per video/foto: se chi le detiene non riesce a identificarle (e nel mercato pornografico non é detto che tutti i file siano pienamente etichettati - identificati, etc.) e sembra davvero palesemente una minorenne, il reato scatta comunque.
Se l'apparenza è quella di una minore NON sta all'accusa dimostrare il fatto che sia davvero una minorenne, altrimenti questo avverrebbe per la quasi totalità del materiale pedopornografico nei quali il minore ritratto é sconosciuto.
PS: intendiamoci, ho detto 'palesemente'... se siamo al limite il discorso cambia, ma se in una foto sembra davvero una di massimo 12-13 anni, se chi la detiene NON riesce a provare chi sia il soggetto ritratto, la vedo nera.
Direbbero le stesse cose? Quanto c'è di sovrapponibile di entrambi che li porta a quel determinato acquisto o anche se una persona pedofila acquista prodotti del genere.
micidiale come idea... ma sembra la descrizione di due soggetti differenti. a meno che entrambe le cose si sovrappongano
E c'è una intera categoria di porno che fanno sembrare la donna più giovane possibile, quella va bene ovviamente.
Oltre alla pedofilia tocchiamo anche il reato di zoofilia?
E sopratutto l'extra dell'11o volume.
Anche se ho il sospetto che la depravazione del mangaka peggiorerà in ogni suo fetish.
Ormai sembra un manga di Shintaro Kago
Definizione di hentai sul sito del ministero della giustizia. Ragazzi, io 'sto male hahahaha
Ma son del mestiere questi?
Devi vedere la definizione di Rickrolling https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_5_12_1.page?contentId=GLM1144706
Rickrolling (questo è comportamento a rischio!)
Trattasi di portare con l’inganno una persona a cliccare su un collegamento ipertestuale che porta invece a qualcosa di diverso da quanto sostenuto inizialmente (fonte www.italiano-dizionario.com).
Un esempio celebre di Rickrolling è il caso della canzone “Never Gonna Give You Up” di Rick Astley a cui milioni di persone sono state reindirizzate cliccando link che fornivano informazioni su differenti aree tematiche.
Smentisco, ho sempre provato a smanettare interagendo con i pulsanti del telecomando ma senza risultati.
HAHAHAHAHA!!!
Ma d'altra parte qui non siamo neanche davanti a indagini e sequestri preventivi destinati a portare a nulla bensì a sentenze definitive che posso ripercuotersi a catena nelle azioni conseguenti a denunce.
Io voglio sperare che non si vada mai oltre al considerarle delle sorti di "aggravanti", che cioè una condanna per pedofilia implichi sempre o degli atti (speriamo di no) o il possesso di materiale "reale" e non si basi MAI solo su disegni, anime, videogiochi di fantasia.
È che probabilmente i giudici della cassazione sono ancora quelli di 30 anni fa.
è vero che il mondo sta perdendo il significato di "buonsenso", ma non credo si arrivi a tanto; anche perché questo comporterebbe un effetto a catena senza precedenti, ad esempio: Se giochi o guardi roba violenta può vuol dire che ti piace applicare la violenza nella realtà.
Credo ci sia un limite all'umana idiozia. O almeno, lo spero.
Nella sentenza dicono "tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l'idea che l'oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore", quindi si anche se censurati non vanno bene, perché è la raffigurazione in sé il problema, per dire anche solo messo per iscritto sarebbe "punibile"
Ahia, questo è un problema. Io mi trovo in Giappone per la mia magistrale in ingegneria al momento, ma qualora tra due anni decidessi di tornare in Italia, non potrei portarmi dietro un paio di hentai che ho voluto comprarmi, poiché versione cartacea di un paio che mi piacquero molto anni fa quando li lessi online.
- Ilsa la belva delle SS
- Pink Flamingos
- le 120 giornate di Sodoma e Gomorra
- Arancia Meccanica
- Midori, la ragazza delle Camelie (manga)
Credo che al giono d'oggi nessuno produrrebbe una di queste opere.
Questo potrebbe in futuro anche portare a conseguenze nelle opere ambientate nelle scuole medie che trattanto di amori non solo platonici tra studenti e insegnanti.
Mi spiace cara Urumi ma ora rischieresti di mettere nei guai Onizuka.
L'età del consenso era già più alta dei 13 anni grazie a leggi locali da quel che leggevo.
Non ho approfondito ulteriormente, ho letto l'articolo del Post su un'altra questione, riporto l'estratto:
Fino a qualche mese fa il Giappone era lo stato con l’età del consenso – ovvero la soglia al di sotto della quale si considera che la minore o il minore non possano aver acconsentito all’atto sessuale – più bassa tra i paesi del G7: l’articolo di legge che la determinava non era stato cambiato per più di un secolo.
A giugno è stata definitivamente approvata una legge che ha innalzato l’età del consenso dai 13 ai 16 anni, ampliando inoltre la definizione di stupro da «rapporto sessuale forzato» a «rapporto sessuale non consenziente», allineando la definizione del Giappone a quella di diversi altri paesi.
Nella versione video italiana mi pare affermi di essere diciottenne. XD
Immagino abbiano spostato tutto in ambito liceale.
Perfetto, la classica censura messa alla cavolo senza pensare alla coerenza.
No, inizia a liceo ma viene subito licenziato.
Poi quando inizia all’isituto privato è insegnante di 3a media.
Guarda nel 3° volume del manga.
E vedo che anche nell’anime è così
Minuto 7:30 c’è la stessa scena.
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