I due leaker di Weekly Shonen Jump che sono stati arrestati lo scorso 4 febbraio 2024, sono stati trattenuti ancora una volta questo fine settimana, dopo che le autorità giapponesi hanno dichiarato che i colpevoli hanno commesso lo stesso crimine, questa volta facendo trapelare i capitoli di un manga dell'editore Kodansha e il loro Weekly Shounen Magazine.
Al momento, non ci sono ulteriori informazioni su quale sarà la loro pena dopo aver commesso nuovamente lo stesso crimine, oltretutto a così breve distanza dal primo caso. Tuttavia, questa è un’ulteriore conferma della lotta alla pirateria nell'industria dei manga e di come questa non debba essere presa alla leggera.
Per ripercorrere gli eventi: lo scorso 4 febbraio sono state arrestate due persone per aver rivelato il contenuto di capitoli di prossima uscita riguardanti manga pubblicati su Weekly Shonen Jump. Uno dei due individui è straniero e ha fornito il nome di Samir Musa, che, secondo quanto riferito, gestisce la società a responsabilità limitata Japan Deal World nel quartiere Kita di Tokyo. Il nome dell'altro imputato non è mai stato rivelato.
Il 25 febbraio, Nikkei ha riferito che questi due individui hanno commesso ancora una volta lo stesso crimine, questa volta a danno dell'editore Kodansha e della loro rivista Weekly Shounen Magazine. Al momento non ci sono informazioni su quali serie siano trapelate, anche se ci sono speculazioni sul fatto che si tratti di Blue Lock.
Fonte consultata:
sportskeeda
Al momento, non ci sono ulteriori informazioni su quale sarà la loro pena dopo aver commesso nuovamente lo stesso crimine, oltretutto a così breve distanza dal primo caso. Tuttavia, questa è un’ulteriore conferma della lotta alla pirateria nell'industria dei manga e di come questa non debba essere presa alla leggera.
Per ripercorrere gli eventi: lo scorso 4 febbraio sono state arrestate due persone per aver rivelato il contenuto di capitoli di prossima uscita riguardanti manga pubblicati su Weekly Shonen Jump. Uno dei due individui è straniero e ha fornito il nome di Samir Musa, che, secondo quanto riferito, gestisce la società a responsabilità limitata Japan Deal World nel quartiere Kita di Tokyo. Il nome dell'altro imputato non è mai stato rivelato.
Il 25 febbraio, Nikkei ha riferito che questi due individui hanno commesso ancora una volta lo stesso crimine, questa volta a danno dell'editore Kodansha e della loro rivista Weekly Shounen Magazine. Al momento non ci sono informazioni su quali serie siano trapelate, anche se ci sono speculazioni sul fatto che si tratti di Blue Lock.
Fonte consultata:
sportskeeda
Per me l'arresto è esagerato neanche avessero ammazzato qualcuno, ovviamente devono essere puniti ma non in quella modalità.
Restate in ascolto e lo scopriremo.
Saranno gli stessi scollegati dalla realtà che la volta scorsa si schermavano dietro una ridicola questione (secondo loro) etica? Quelli che mi chiedevano se è giusto che ci siano diseguaglianze economiche e sociali per cui alcuni non hanno i mezzi per comprare i manga? O quelli con le crisi adolescenziali che si lamentavano di famiglie che non permettono loro di dilapidare patrimoni in fumetti?
Eeeeeeh... sì signora mia, secondo me sì, sono gli stessi.
È quasi come se li sentissi urlarmi nell'orecchio: « Li manga giaponessi sono un' dirito di tuti! Hanno stati i poderi fotti delle tipoghrafie!!1!1undici!! Sì, va bene Free Mandela, ma free anche ammiomangapreferito! (semicit.) F**k the system zio! »
Mi spiace, ragazzi: è un mondo difficile. E no, non è un mondo difficile perché non vi fanno leggere i manga gratis. Siete già dei privilegiati anche solo nel momento in cui pensate che il vostro problema è leggere i manga.
Vi lascio un link, purtroppo ho solo quello di Verona:
- Sistema Bibliotecario di Verona
Vorrei disporre di più profili per metterti più like.
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