Adesso però arrivano le parole di John Garvin, che in Bend Studio ha ricoperto il ruolo di director per Days Gone, uscito nel 2019 e finora ultimo gioco lanciato dagli sviluppatori. In questo tweet sostanzialmente viene addossata a Sony tutta la responsabilità per quanto accaduto, compresa l'evidente frustrazione di uno studio che non vede il realizzarsi di una propria pubblicazione da anni, e per altri ancora non avrà il piacere di portare un gioco sugli scaffali.
Su X infatti il director scrive così:
"Indipendentemente da ciò che si pensa dei GAAS o di come Sony gestisce i titoli first party, in questo momento bisogna essere empatici... decisioni come questa influenzano la vita delle persone ... sviluppatori, le loro famiglie, le loro carriere... Spero per il meglio".
No matter what you think about GAAS or Sony’s first party direction, this is a time for empathy… people’s lives are affected by decisions like this … devs, their families, their careers… I hope for the best pic.twitter.com/Xmpov5eADX
— John Garvin (@John_Garvin) January 17, 2025
Rispondendo ad un fan che ha commentato come la chiusura potrebbe essere il male minore, a fronte di titoli che molto probabilmente non avrebbero ottenuto supporto dalla community, Garvin ha scritto: "Vero... ma non rende la situazione meno difficile per gli sviluppatori che non hanno altra scelta" facendo capire, come era già chiaro, che sostanzialmente chi lavora ad un gioco spesso non ha alcuna voce in capitolo e si trova a subire le decisioni, positive e negative, del management, con il rischio magari di perdere anche il posto di lavoro per una decisione errata presa da altri.
A tal proposito possiamo invitarvi a leggere - per vostra curiosità - la nostra intervista a Charles Cecil, il quale ha parlato in alcuni estratti del rapporto di alcuni dirigenti con i videogiochi e della loro scarsa capacità di capire il medium che dovrebbero guidare.
Per cronaca riportiamo che Sony avrebbe dichiarato che gli studi in oggetto non saranno chiusi, ma ovviamente il nostro augurio è che lo stesso valga per i posti di lavoro di tutti i loro dipendenti.
Jim Ryan ha fatto troppi danni e per altre esclusive first party di spessore bisognerà aspettare ancora tanto, oltre a rimetterci gli altri titoli esclusive di terze party per colmare il vuoto che sono costrette ad uscire in esclusiva e perdere vendite potenziali su pc come stellar blade.
Speriamo solo che il team non sia cambiato appositamente per fare un GaaS e la gente veramente importante sia ancora lì
In questo caso però c'è sia la frustrazione di aver lavorato per nulla (sensazione per nulla piacevole, non si lavora solo per lo stipendio, soprattutto in ambito creativo) e sia la concreta possibilità di perdere l'impiego.
Questo e' innegabile, purtroppo. A rimetterci come sempre e' l'ultimo carro della ruota.
-Scelte puritane del C..O con censure assurde o addirittura mancate pubblicazioni!
-La scelta di cosa sviluppare è passata da "Un gioco che piaccia al pubblico e che renda bene nel medio lungo termine" a "Basta che ci faccia fare un mucchio di soldi anche se
è una merda"
-Obbligare la case affilate a sviluppare quello che dico IO(Sony) e non quello in cui sono specializzate
-Woke di merda e non dico altro
Hanno investito MILIONI e non spiccioli e cosa ne sta tornando indietro?
-Gli studi terzi gli dicono l'esclusiva te la do su i denti
-Molti ora sviluppano per PC e fanno i port per le console
-Perdite enormi per titoli che non vedranno mai la luce
Non so se da qui a 5/8 anni la sony sarà ancora con noi ma se continua cosi credo proprio di no
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