Qualche tempo fa era stata diffusa una notizia relativa alla possibile trasposizione cinematografica americana di Paprika, acclamata opera di Satoshi Kon: ora è il regista Wolfgang Petersen a darne conferma.
Il blog della rete televisiva MTV ha infatti riportato che Wolfgang Petersen (La storia infinita, Troy, Poseidon) sta sviluppando la versione live action cinematografica di Paprika, lungometraggio animato realizzato da Madhouse, nel 2006, da un progetto di Satoshi Kon (Perfect Blue, Tokyo Godfathers, Paranoia Agent); l'autore nipponico, a sua volta, basò la sua versione animata su un romanzo omonimo, di stampo surrealista, scritto da Yasutaka Tsutsui nel 1993.
Petersen ha riferito a MTV News che un giovane sceneggiatore, suo collaboratore, gli ha fornito una bozza di copione su cui lavorare, da sviluppare appieno non appena sarà concesso il via libera; il regista ha aggiunto che la scrittura del copione "procederà molto velocemente perché la bozza si presenta già parecchio dettagliata", e che è davvero entusiasta del progetto, che pare "viaggi su una corsia veloce".
Il regista ha inoltre puntualizzato che il suo collaboratore di riferimento per il progetto lo ha introdotto alla storia, innanzitutto, attraverso la visione del film di Satoshi Kon, dichiarando: "E quando l'ho visto, bingo, ho immediatamente pensato che è semplicemente fantastico. È un gran film. E questa trasposizione sarà un progetto davvero interessante". Petersen lo paragona, per certi versi, a Matrix, sebbene si sia ripromesso di rendere la storia di Paprika fruibile ad un pubblico più vasto.
La storia originaria si focalizza attorno ad una dipendente dell'Istituto di Ricerca Psichiatrica, la psicoterapeuta Atsuko Chiba, ed al suo sregolato alter ego, "Paprika". Chiba utilizza un congegno sperimentale per entrare nei sogni delle persone, e Paprika non è altri che l'esotico personaggio da lei interpretato durante i suddetti viaggi. Le complicazioni sorgono quando un dispositivo ancor più innovativo riesce a fondere assieme i sogni di persone diverse, offuscandone i confini e portando al collasso la fragile barriera divisoria che esiste tra sogno e realtà.
Paprika fu presentato in anteprima al 63° Festival di Venezia nel 2006, e distribuito poi in Italia da Sony Pictures; dal 2007 Satoshi Kon è al lavoro su un nuovo lungometraggio animato intitolato Yume-miru Kikai (The Dreaming Machine).
Il blog della rete televisiva MTV ha infatti riportato che Wolfgang Petersen (La storia infinita, Troy, Poseidon) sta sviluppando la versione live action cinematografica di Paprika, lungometraggio animato realizzato da Madhouse, nel 2006, da un progetto di Satoshi Kon (Perfect Blue, Tokyo Godfathers, Paranoia Agent); l'autore nipponico, a sua volta, basò la sua versione animata su un romanzo omonimo, di stampo surrealista, scritto da Yasutaka Tsutsui nel 1993.
Petersen ha riferito a MTV News che un giovane sceneggiatore, suo collaboratore, gli ha fornito una bozza di copione su cui lavorare, da sviluppare appieno non appena sarà concesso il via libera; il regista ha aggiunto che la scrittura del copione "procederà molto velocemente perché la bozza si presenta già parecchio dettagliata", e che è davvero entusiasta del progetto, che pare "viaggi su una corsia veloce".
Il regista ha inoltre puntualizzato che il suo collaboratore di riferimento per il progetto lo ha introdotto alla storia, innanzitutto, attraverso la visione del film di Satoshi Kon, dichiarando: "E quando l'ho visto, bingo, ho immediatamente pensato che è semplicemente fantastico. È un gran film. E questa trasposizione sarà un progetto davvero interessante". Petersen lo paragona, per certi versi, a Matrix, sebbene si sia ripromesso di rendere la storia di Paprika fruibile ad un pubblico più vasto.
La storia originaria si focalizza attorno ad una dipendente dell'Istituto di Ricerca Psichiatrica, la psicoterapeuta Atsuko Chiba, ed al suo sregolato alter ego, "Paprika". Chiba utilizza un congegno sperimentale per entrare nei sogni delle persone, e Paprika non è altri che l'esotico personaggio da lei interpretato durante i suddetti viaggi. Le complicazioni sorgono quando un dispositivo ancor più innovativo riesce a fondere assieme i sogni di persone diverse, offuscandone i confini e portando al collasso la fragile barriera divisoria che esiste tra sogno e realtà.
Paprika fu presentato in anteprima al 63° Festival di Venezia nel 2006, e distribuito poi in Italia da Sony Pictures; dal 2007 Satoshi Kon è al lavoro su un nuovo lungometraggio animato intitolato Yume-miru Kikai (The Dreaming Machine).
Non mi convince molto, ma terrò comunque d'occhio questo progetto.
Tutte questa trasposizioni live dimostrano come gli americani non sappiano più dove andare a parare con i film, la fantasia è finita, il futuro cinematografico a quanto pare è nelle mani dei giapponesi.
L'anime di kon è preso da un libro.
Il film sarà basato sullo stesso libro.
Quindi, il film non sarà un remake dell'anime.
Quindi, a seconda di come verrà interpretato il libro (che non ho letto e dubito che molti commentatori lo abbiano fatto), il film potrà apparire o simile o completamente diverso dall'anime.
Come al solito, aspettiamo prima di giudicare.
Paprika come Matrix, un paragone che evidenzia quanto Petersen non abbia capito nulla di questo film, sperando che abbia mentito; o c'e' da preoccuparsi
@Spike: quando parlano di fruibilità non vedo speranze, come se ogni prodotto con un minimo di requisito intellettivo ( o di mera attenzione ) fosse una sorta di appestato
Mi domando perché sia necessaria la versione live action quando il film d'animazione è così ben riuscito e perché lo si voglia rendere "fruibile ad un pubblico più vasto". Se non sono stati capaci di apprezzare Kon peggio per loro ma è come voler riscrivere Poe perché c'è gente che non ama come scrive...
Preferirei nuove storie e nuove idee invece di questi continui ripescaggi nel mondo dell'animazione o, peggio, nell'autocitazione cinematografica e nei sequel, prequel e midquel (non ci sono ma arriveranno, vedrete).
E poi: Petersen. Parliamone. La storia infinita è un orrore che Michael Ende ha ripudiato, Troy fa pena. Perché proprio lui?
@Spike81: preciso che non ce l'ho con gli americani, ci sono registi e sceneggiatori molto bravi. Probabile che lo sceneggiatore conosca anche il libro e che abbia lavorato su quello. Ma Petersen... speriamo che riesca a stupirmi...
Personalmente non ho visto il film, quindi non saprei dire quanto possa essere difficile una trasposizione in live-action, però spero ne esca un buon risultato..
A proposito di Paranoia Agent:
"The Japanese cult director Takashi Shimizu planned a movie adaption about the anime." by Wikipedia
I live che piu aspetto comunque restano quelli di Akira e Alita.
Speriamo solo che esca fuori qualcosa di buono e di non troppo americanizzato, anzi se l'ambientassero in Giappone non sarebbe male... ma conoscendo l'egocentrismo degli americani la vedo difficile.
Detto questo, Paprika è un capolavoro, ed è un capolavoro perché è fatto a quel modo. Kon ha fatto il film basandosi sul libro di Tsutui, ma nessuno ha detto che è stato lo stesso Tsutui ad andare a trovare Kon per proporgli la conversione in linguaggio animato del testo. Non mi pare che gli sia anche solo passato per un istante nel suo cervello di andare a chiedere una cosa del genere a Petersen. Ci sarà anche un motivo, o no? Forse perché Kon è un genio - e i suoi film sono un delirio assoluto - e Petersen invece no?
PS
Quote per Musashi sul discorso relativo alla fruibilità. L'arte è arte, non c'è la versione depauperata ed esemplificata per chi non la comprende.
Fosse solo Troy poi, io trovo ampiamente sopravvalutato anche il suo miglior film, coè la storia infinita...(anche quello stuprato nel finale...)
Il problema sono gli americani...non capisco davvero l'attrattiva per questo mercato, dragon ball è stato un flop colossale...
Forse stanno finendo il materiale dai comics?
fa piacere vedere che aumentanto anche qui i commenti di abruzzesi !
@panapp come non condividere la tua disamina !? :-s
Certo so che Satoshi Kon è molto bravo (Paranoia Agent, Perfect Blue ecc...)
Io il film di Satoshi Kon, l'ho visto e ne vado orgoglioso, il libro, non ho avuto il piacere di leggerlo, mi basta però che il signor Wolfgang Petersen non mi rovini la filosofia che dovrebbe avere. Più che altro, spero che i Produttori scelgano una buona sceneggiatura per il film.
Comunque ci sono molti registi che riescono a lavorare meglio in questo genere di film. Speriamo di vedere un buon lavoro...
Però per carità, non andate a rovinarlo con un live action diretto da quello sconsiderato di Wolfgang Petersen! Per l'amor del cielo!
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