Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Ampio spazio a stroncature secche e progressive nell'appuntamento di oggi. "Vittime" (per così dire) saranno tre anime: Itazura na Kiss, Dragon Ball GT e Nabari.
Per saperne di più continuate a leggere.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Ampio spazio a stroncature secche e progressive nell'appuntamento di oggi. "Vittime" (per così dire) saranno tre anime: Itazura na Kiss, Dragon Ball GT e Nabari.
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Itazura na Kiss
5.0/10
Il manga “Itazura na kiss” nasce per mano della stessa mangaka del famosissimo Kiss me Licia (Love me Knight) e risale al lontano 1991. La versione animata è invece del 2008.
La trama è la solita storia di lei che ama lui senza essere ricambiata. Lei, Kotoko, insiste, insiste e insiste ancora per anni nonostante le svariate umiliazioni e offese a cui viene sottoposta dal suo principe azzurro, Irie. Soffermiamoci un attimo su Irie: questo personaggio è meschino, non ha rispetto per i sentimenti altrui e pensa di essere superiore a un'altra persona solo perché è più acculturato, inoltre ha sempre un'espressione arrabbiata sul viso. Kotoko invece è buona ma è la classica sfigata dei manga: è distratta, sbadata e va male a scuola.
Alcuni episodi li ho trovati davvero noiosi e grondanti di un superficiale buonismo, ma ciò che più mi ha irritato è la protagonista. Kotoko trasmette un messaggio negativo, perché subisce passivamente le angherie del protagonista maschile. Nonostante in alcuni momenti pare che odi Irie e provi anche a vendicarsi di lui, poi, fondamentalmente non riesce a opporsi in modo convincente. Se il personaggio di Kotoko fosse stato inserito in un contesto diverso, come quello di un anime demenziale, l’avrei apprezzato di più. Ma, essendo questa una commedia romantica che vuole raccontare una storia d’amore e possibilmente veicolare anche una morale, non riesco proprio a farmela piacere, la protagonista. Kotoko avrebbe dovuto rinunciare a Irie o almeno comportarsi in modo più dignitoso, invece dimostra di essere una persona con poca forza di volontà e a tratti patetica – mi spiace usare un termine così forte, ma non ho trovato un degno sinonimo – pur essendo apprezzabile per la sua generosità e bontà d'animo.
Il messaggio che vuole trasmettere quest’anime è di farsi calpestare e umiliare dalla persona che si ama pur di conquistarla?!
Un altro shoujo è riuscito a raccontare molto meglio di questo una storia d’amore tra due personalità agli antipodi, parlo di Kodomo no Omocha (Rossana). Irie e Kotoko, con le dovute differenze, mi hanno ricordato Akito e Sana: lui cattivello e scorbutico, lei buona e solare. In Kodocha, Sana non era mai succube della sua controparte maschile, a poco a poco i due crescevano e maturavano insieme, completandosi a vicenda. Niente di simile ho visto in Itazura Na Kiss.
Altro aspetto che proprio non ho mandato giù è che Kotoko fa una sua importante scelta di vita in base al lavoro che farà Irie. Quindi, invece di andare alla ricerca di una sua realizzazione personale, invece di scegliere un lavoro che le piaccia veramente, ne sceglie uno che possa permetterle di stare al fianco del suo amato.
Quest’anime è intriso di una mentalità arcaica e maschilista, e per quanto ciò possa essere giustificato dai non pochi anni del manga, concepito 20 anni fa, veicola, comunque, valori che ormai non esistono più, almeno per noi occidentali.
Uno dei pochi aspetti positivi di Itazura na Kiss è che segue la protagonista dall'adolescenza fino all'età adulta, invece di fermarsi agli anni delle superiori, come la maggior parte delle commedie sentimentali. L’OST, infine, l’ho trovata molto anonima, il chara non mi ha particolarmente entusiasmato, ma se non altro è apprezzabile perché i vari personaggi dell'anime sono molto diversi tra di loro.
La trama è la solita storia di lei che ama lui senza essere ricambiata. Lei, Kotoko, insiste, insiste e insiste ancora per anni nonostante le svariate umiliazioni e offese a cui viene sottoposta dal suo principe azzurro, Irie. Soffermiamoci un attimo su Irie: questo personaggio è meschino, non ha rispetto per i sentimenti altrui e pensa di essere superiore a un'altra persona solo perché è più acculturato, inoltre ha sempre un'espressione arrabbiata sul viso. Kotoko invece è buona ma è la classica sfigata dei manga: è distratta, sbadata e va male a scuola.
Alcuni episodi li ho trovati davvero noiosi e grondanti di un superficiale buonismo, ma ciò che più mi ha irritato è la protagonista. Kotoko trasmette un messaggio negativo, perché subisce passivamente le angherie del protagonista maschile. Nonostante in alcuni momenti pare che odi Irie e provi anche a vendicarsi di lui, poi, fondamentalmente non riesce a opporsi in modo convincente. Se il personaggio di Kotoko fosse stato inserito in un contesto diverso, come quello di un anime demenziale, l’avrei apprezzato di più. Ma, essendo questa una commedia romantica che vuole raccontare una storia d’amore e possibilmente veicolare anche una morale, non riesco proprio a farmela piacere, la protagonista. Kotoko avrebbe dovuto rinunciare a Irie o almeno comportarsi in modo più dignitoso, invece dimostra di essere una persona con poca forza di volontà e a tratti patetica – mi spiace usare un termine così forte, ma non ho trovato un degno sinonimo – pur essendo apprezzabile per la sua generosità e bontà d'animo.
Il messaggio che vuole trasmettere quest’anime è di farsi calpestare e umiliare dalla persona che si ama pur di conquistarla?!
Un altro shoujo è riuscito a raccontare molto meglio di questo una storia d’amore tra due personalità agli antipodi, parlo di Kodomo no Omocha (Rossana). Irie e Kotoko, con le dovute differenze, mi hanno ricordato Akito e Sana: lui cattivello e scorbutico, lei buona e solare. In Kodocha, Sana non era mai succube della sua controparte maschile, a poco a poco i due crescevano e maturavano insieme, completandosi a vicenda. Niente di simile ho visto in Itazura Na Kiss.
Altro aspetto che proprio non ho mandato giù è che Kotoko fa una sua importante scelta di vita in base al lavoro che farà Irie. Quindi, invece di andare alla ricerca di una sua realizzazione personale, invece di scegliere un lavoro che le piaccia veramente, ne sceglie uno che possa permetterle di stare al fianco del suo amato.
Quest’anime è intriso di una mentalità arcaica e maschilista, e per quanto ciò possa essere giustificato dai non pochi anni del manga, concepito 20 anni fa, veicola, comunque, valori che ormai non esistono più, almeno per noi occidentali.
Uno dei pochi aspetti positivi di Itazura na Kiss è che segue la protagonista dall'adolescenza fino all'età adulta, invece di fermarsi agli anni delle superiori, come la maggior parte delle commedie sentimentali. L’OST, infine, l’ho trovata molto anonima, il chara non mi ha particolarmente entusiasmato, ma se non altro è apprezzabile perché i vari personaggi dell'anime sono molto diversi tra di loro.
Dragon Ball GT
3.0/10
*Heaven*
-
Un unica parola: sfacelo.
Dragon Ball Gt non è altro che un prodotto che si regge a stento in piedi, nato solo per ragioni commerciali, ovvero quelle di portare avanti il successo che le serie di Dragon Ball e di Dragon Ball Z avevano ottenuto. Purtroppo il tentativo di 'bissare' il successo dell'opera di Toriyama si è rivelato un emerito fallimento.
Nonostante la grafica sia apparentemente più 'moderna' rispetto alle precedenti serie, e i colori più vivaci e accesi, ciò non basta a colmare le enormi lacune che questa serie presenta: incoerenza e banalità.
La narrazione si svolge dopo la fine della saga Z. Il protagonista, Goku, a causa di un desiderio alle 7 sfere del drago espresso in modo errato, ritorna bambino. Le sfere utilizzate per evocare il drago si sparpagliano per l'universo ed è compito proprio di Goku di andare a recuperarle entro un anno, pena la distruzione del pianeta Terra. Con lui partiranno la nipote Pan e Trunks, figlio del suo acerrimo amico/rivale. Dopo un lungo giro della galassia, che impegnerà le loro forze nello scontro con vari nemici, i nostri ritorneranno sulla Terra, affrontando nuovi i mostri, come Baby, Super c-17 e infine i draghi malvagi. Fine.
La trama fa acqua da tutte le parti. Già la scelta di far tornare Goku bambino mi aveva irritato non poco; nelle due precedenti saghe il nostro protagonista aveva subito una lunga crescita, non solo fisica, ma anche interiore: dal bambinetto scimmiesco dalle origini ignote cresciuto tra i monti fino a diventare un eroe, nonché marito e padre, finalmente a conoscenza delle sue radici aliene. Ecco, a sto punto mi scoccia davvero tanto vedere tutto ricominciare da capo, e rivedere il bambinetto beota e ridanciano.
In più i personaggi secondari hanno subito una caduta pazzesca verso l'oblio. Quelli che erano stati non solo 'spalle' di Goku, ma anche valorosi combattenti con loro caratteristiche e personalità (Vegeta, Piccolo, Gohan, Krilin) vengono letteralmente accantonati. Al protagonista verranno affiancati Pan, la nipote insopportabile e estremamente irritante, e Trunks, che forse tra i tre è quello che si salva di più.
I nemici? Patetici! Né Baby, né s.c17, né i draghi malvagi eguagliano quelli che erano i vecchi Frieza e Cell, l'atmosfera di tensione che permeava ogni battaglia per la salvezza del mondo delle saghe precedenti è andata perduta. Personalmente, provo un misto di fastidio e insofferenza a ogni battaglia della serie Gt: sono ridicolmente inutili. Certo, non occorre che siano lunghe come nello Z, ma un pelino di pathos in più non guasterebbe.
Non mi sento di consigliare quest'anime a nessuno. Fan di Dragon Ball? Lasciate perdere quest'orribile commercialata, e fermatevi alla fine dello Z.
Dragon Ball Gt non è altro che un prodotto che si regge a stento in piedi, nato solo per ragioni commerciali, ovvero quelle di portare avanti il successo che le serie di Dragon Ball e di Dragon Ball Z avevano ottenuto. Purtroppo il tentativo di 'bissare' il successo dell'opera di Toriyama si è rivelato un emerito fallimento.
Nonostante la grafica sia apparentemente più 'moderna' rispetto alle precedenti serie, e i colori più vivaci e accesi, ciò non basta a colmare le enormi lacune che questa serie presenta: incoerenza e banalità.
La narrazione si svolge dopo la fine della saga Z. Il protagonista, Goku, a causa di un desiderio alle 7 sfere del drago espresso in modo errato, ritorna bambino. Le sfere utilizzate per evocare il drago si sparpagliano per l'universo ed è compito proprio di Goku di andare a recuperarle entro un anno, pena la distruzione del pianeta Terra. Con lui partiranno la nipote Pan e Trunks, figlio del suo acerrimo amico/rivale. Dopo un lungo giro della galassia, che impegnerà le loro forze nello scontro con vari nemici, i nostri ritorneranno sulla Terra, affrontando nuovi i mostri, come Baby, Super c-17 e infine i draghi malvagi. Fine.
La trama fa acqua da tutte le parti. Già la scelta di far tornare Goku bambino mi aveva irritato non poco; nelle due precedenti saghe il nostro protagonista aveva subito una lunga crescita, non solo fisica, ma anche interiore: dal bambinetto scimmiesco dalle origini ignote cresciuto tra i monti fino a diventare un eroe, nonché marito e padre, finalmente a conoscenza delle sue radici aliene. Ecco, a sto punto mi scoccia davvero tanto vedere tutto ricominciare da capo, e rivedere il bambinetto beota e ridanciano.
In più i personaggi secondari hanno subito una caduta pazzesca verso l'oblio. Quelli che erano stati non solo 'spalle' di Goku, ma anche valorosi combattenti con loro caratteristiche e personalità (Vegeta, Piccolo, Gohan, Krilin) vengono letteralmente accantonati. Al protagonista verranno affiancati Pan, la nipote insopportabile e estremamente irritante, e Trunks, che forse tra i tre è quello che si salva di più.
I nemici? Patetici! Né Baby, né s.c17, né i draghi malvagi eguagliano quelli che erano i vecchi Frieza e Cell, l'atmosfera di tensione che permeava ogni battaglia per la salvezza del mondo delle saghe precedenti è andata perduta. Personalmente, provo un misto di fastidio e insofferenza a ogni battaglia della serie Gt: sono ridicolmente inutili. Certo, non occorre che siano lunghe come nello Z, ma un pelino di pathos in più non guasterebbe.
Non mi sento di consigliare quest'anime a nessuno. Fan di Dragon Ball? Lasciate perdere quest'orribile commercialata, e fermatevi alla fine dello Z.
Nabari
1.0/10
Ninja, villaggi nascosti e una forza misteriosa sigillata nel corpo del protagonista... sembrerebbe proprio la trama di Naruto vero? Ed invece no (mica tanto, ma ne parlerò dopo) queste sono le basi di tal “Nabari No Ou”, anime del 2008 di 26 episodi distribuito in Italia da Dynit e trasmesso all'interno dell'anime night di Mtv tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009.
Il protagonista Miharu Rokujou è uno studente di 14 anni dal carattere solitario completamente indifferente a tutto ciò che lo circonda, e ciò lo induce a non esprimere mai apertamente i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ben presto scopre di possedere, rinchiusa nel suo corpo, un'antica e potentissima arte segreta chiamata “Shinrabansho”, elemento cardine su cui ruota l'intera serie. Dovrà infatti difendersi da chi vuole impossessarsene per esercitare pieno potere sul mondo di Nabari (composto da ninja per lo più) ossia una realtà parallela nascosta al resto del mondo.
Insieme a lui ruoteranno diversi personaggi: Tobari Kumohira, insegnate con il compito di proteggerlo, Kouichi Aizawa, suo compagno di classe, Raimei Shimizu, ragazza abile nell'uso della katana, Kotaro Fuma, il capo villaggio, Yoite, misterioso ragazzo dall'oscuro passato, ed infine il nemico principale della storia, Hattori Tojuro, colui che brama il potere assoluto.
Se Miharu non è quindi un clone in forma depressa di Naruto non so come definirlo.
Ovviamente non è solo il protagonista a “ricordare” il ninja di Konoha, ma anche altri personaggi ricordano parecchio l'universo di Kishimoto: Fuma sa molto di hokage, fra Miharu e Yoite si viene a creare un rapporto particolare simile a quello Naruto-Sasuke ma con sfumature che sanno parecchio di yaoi, ma lo scopiazzamento più assurdo (forse superiore anche al protagonista stesso) è la storia di Raimei, identica quasi del tutto al clan degli Uchiha, assurdo!
Come non bastasse ciò, un altro elemento che mi ha fatto bocciare del tutto Nabari è la noia. Già proprio così, mai prima d'ora mi era capitato di seguire una serie dove in tutti gli episodi i “veri” protagonisti fossero gli sbadigli. Se avessi tenuto il conto fin dall'inizio probabilmente avrei scoperto di averne effettuati di più in quei venti minuti settimanali che in tutta la mia esistenza.
A parte i personaggi che come detto sanno di già visto, i momenti d'azione sono squallidi, piatti, non tengono in apprensione nemmeno per un istante, in sostanza di “azione” non hanno nulla. In Nabari la noia (ribadiamo il concetto che male non fa) e la depressione regnano sovrane!
Neanche la parte tecnica salvo: personaggi disegnati in maniera troppo filiforme che sembrano in dieta perenne, mentre le musiche non mi hanno trasmesso nessuna emozione particolare, al massimo le potrei definire orecchiabili a sforzarmi ma certamente nulla di eccezionale che valga la pena ricordare.
Quanto al doppiaggio nostrano non mi sembra di aver udito pecche tali da essere evidenziate, ma forse una sola visione è troppo poco per poter esprimere un giudizio esaustivo. Questo però rimarrà tale perché certamente non avrò mai occasione e voglia di riascoltarlo dato che un supplizio di 26 episodi mi è bastato e avanzato abbondantemente. Dovrei essere masochista per riguardare Nabari e fino a prova contraria non è una categoria in cui rientro.
In sostanza vi sconsiglio da amico questo titolo, non offre nulla d'interessante e innovativo con un protagonista per giunta insopportabile da prendere a schiaffi per la sua indolenza. Bocciato senza appello!
Il protagonista Miharu Rokujou è uno studente di 14 anni dal carattere solitario completamente indifferente a tutto ciò che lo circonda, e ciò lo induce a non esprimere mai apertamente i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ben presto scopre di possedere, rinchiusa nel suo corpo, un'antica e potentissima arte segreta chiamata “Shinrabansho”, elemento cardine su cui ruota l'intera serie. Dovrà infatti difendersi da chi vuole impossessarsene per esercitare pieno potere sul mondo di Nabari (composto da ninja per lo più) ossia una realtà parallela nascosta al resto del mondo.
Insieme a lui ruoteranno diversi personaggi: Tobari Kumohira, insegnate con il compito di proteggerlo, Kouichi Aizawa, suo compagno di classe, Raimei Shimizu, ragazza abile nell'uso della katana, Kotaro Fuma, il capo villaggio, Yoite, misterioso ragazzo dall'oscuro passato, ed infine il nemico principale della storia, Hattori Tojuro, colui che brama il potere assoluto.
Se Miharu non è quindi un clone in forma depressa di Naruto non so come definirlo.
Ovviamente non è solo il protagonista a “ricordare” il ninja di Konoha, ma anche altri personaggi ricordano parecchio l'universo di Kishimoto: Fuma sa molto di hokage, fra Miharu e Yoite si viene a creare un rapporto particolare simile a quello Naruto-Sasuke ma con sfumature che sanno parecchio di yaoi, ma lo scopiazzamento più assurdo (forse superiore anche al protagonista stesso) è la storia di Raimei, identica quasi del tutto al clan degli Uchiha, assurdo!
Come non bastasse ciò, un altro elemento che mi ha fatto bocciare del tutto Nabari è la noia. Già proprio così, mai prima d'ora mi era capitato di seguire una serie dove in tutti gli episodi i “veri” protagonisti fossero gli sbadigli. Se avessi tenuto il conto fin dall'inizio probabilmente avrei scoperto di averne effettuati di più in quei venti minuti settimanali che in tutta la mia esistenza.
A parte i personaggi che come detto sanno di già visto, i momenti d'azione sono squallidi, piatti, non tengono in apprensione nemmeno per un istante, in sostanza di “azione” non hanno nulla. In Nabari la noia (ribadiamo il concetto che male non fa) e la depressione regnano sovrane!
Neanche la parte tecnica salvo: personaggi disegnati in maniera troppo filiforme che sembrano in dieta perenne, mentre le musiche non mi hanno trasmesso nessuna emozione particolare, al massimo le potrei definire orecchiabili a sforzarmi ma certamente nulla di eccezionale che valga la pena ricordare.
Quanto al doppiaggio nostrano non mi sembra di aver udito pecche tali da essere evidenziate, ma forse una sola visione è troppo poco per poter esprimere un giudizio esaustivo. Questo però rimarrà tale perché certamente non avrò mai occasione e voglia di riascoltarlo dato che un supplizio di 26 episodi mi è bastato e avanzato abbondantemente. Dovrei essere masochista per riguardare Nabari e fino a prova contraria non è una categoria in cui rientro.
In sostanza vi sconsiglio da amico questo titolo, non offre nulla d'interessante e innovativo con un protagonista per giunta insopportabile da prendere a schiaffi per la sua indolenza. Bocciato senza appello!
"il Tory in un'intervista disse che se avesse ricominciato Dragon Ball dall'inizio, avrebbe utilizzato lui come protagonista"
Che lo faccia! *__*
Subito! *_* Immediatamente! *_*
Mister Satan è fantastico, è senza dubbio uno dei personaggi più riusciti e più "Toriyameschi" dell'intera parte "Z" della storia, sarebbe bellissimo uno spin off con lui come protagonista!
per fortuna che c'è sempre qualcuno (in questo caso *Heaven*) a rivordarci che Dragon ball GT è un'insulto alle serie precedenti...anche se secondo me già con la saga di Freezer si era iniziati a toccare il fondo, le seguenti sono state salvate da certi nuovi personaggi(solo a me stava simpatica Pan comunque?ç.ç)
"Nabari" ho provato a seguirlo anni fa su mtv ma non ci son riuscita, talmente astruso e privo di trovate originali da far trionfare la noia. In più il protagonista era odioso da apatico, addirittura sopprimibile una volta giunto a "maturazione" <.<
complimenti come sempre ai tre recensori ;D
Avendo visto soltanto Dragon Ball GT potrei soltanto espormi su questa recensione e pertanto sulle altre due posso soltanto dire che sono davvero ben argomentate e che per questo mi son piaciute. Su DB GT non ho mai ben capito il motivo di tanto "odio" pur essendo una serie al di fuori della trama principale della serie dettata da Toriyama. E' una serie per i fan, molto godibile (eccetto il finale che ho sempre trovato patetico), un po' come i film realizzati per tutte le serie di successo. Queste non le consideriamo commercialate? E una serie, in fondo, cosa potrebbe essere se non una commercialata?
Dragonball GT l'ho sempre evitato e l'altro non lo conosco...
Nabari ho visto poco e non m'ha mai entusiasmato...
Dragonball gt è un trito e ritrito di ciò che era già stato visto con l'introduzione di nuovi potenziamenti, nuovi (e tutti di supposta natura) nemici... diciamo che per me ci stava un 5 (un 4 + level up da "mito dell'infanzia ormai lontana " XD)
Nabari invece noiosissimo e molto poco originali. char design che non mi aggradava in nessun modo (non so, faceva molto yaoi), così come gli stessi protagonisti (quello principale sono arrivato ad odiarlo devo dire per il suo atteggiamento U.U)
Credo che sia solamente non registrato.
Detto che Itazura na Kiss non l'ho visto (dunque non mi esprimo) e che su Dragon Ball GT confermo a grandi linee ciò che è stato detto nella recensione (complimenti ad entrambi i recensori ovviamente), ringraziando chi si è soffermato a leggere, vediamo di rispondere a qualche considerazione che riguarda il titolo su cui mi sono espresso:
@Sephirotmn <i>No 1 a nabari no, altrimenti che voto metti a one piece?</i>
Sicuramente di più
@w0lfrain <i>l'1 è come il 10, lo si mette quando non serve.</i>
Ma siccome c'è, per me questo merita (e ringraziate che non è contemplato lo 0... )
@Balduc93 <i>Nabari voto 1? Mi chiedo se chi ha fatto la recensione l'abbia davvero visto, perchè secondo me è un voto dato veramente a casaccio. E non continuiamo a dire che Nabari fa schifo solo perchè in alcuni punti assomiglia a Naruto, ma per favore...</i>
Per mia grande sfortuna posso assicurarti che l'ho visto tutto dall'inizio alla fine e magari fosse pessimo solo per qualche somiglianza con Naruto, magari...
@Limbes <i>Un 1 equivale a consegnare un foglio scarabocchiato a caso. Non è un voto sensato in relazione a un anime sì molto scadente, ma non infimo.</i>
Tu sei felice quando ti ritrovi qualcosa che a conti fatti ti ha solo fatto perdere del tempo che sicuramente potevi impiegare per altro? Non credo, no? Beh, questo per me equivale la visione del titolo in questione (più o meno ciò che ha scritto micheles qualche post dopo il tuo).
@Turboo <i>mentre di Nabari sto leggendo il manga ed è semplicemente ottimo, mi prende sempre più! Non so come sia fatto l'anime ma il manga merita!</i>
Il contrario per me invece, ho visto l'anime ma non ho letto il manga e quindi mi sono espresso solamente sulla controparte animata. Magari il manga sarà migliore, non lo metto in dubbio anche perchè fare peggio mi risulterebbe assai difficile
<i>Il protagonista non ricorda minimamente naruto, l'unica cosa in comune è il potere nascosto che è una chiave di tantissime opere, quanti manga d'azione non han per protagonista un eroe potentissimo?</i>
Infatti ho detto che è una “forma depressa” di Naruto
No dai, a parte gli scherzi, hai ragione nel dire che ci sono diverse opere con tematiche simili, ma in questo caso la citazione “naturiana” è servita su un piatto d'argento dato che comunque oltre al potere nascosto all'interno di Miharu vi è un contorno che narra di ninja, tecniche, villaggi e quant'altro. L'accostamento da questo punto di vista è lampante per quanto mi riguarda, poi se altri non ce lo vedono non mi strappo mica i capelli
<i>Sul rapporto Miharu-Yoite concordo che rasenta lo Yaoi, ma è frutto delle ottime caratterizzazioni crate dall'autrice che risultano sempre più profonde.</i>
Come detto non posso mettere bocca dove non so.
<i>La bellissima storia di Raimei è totalmente differente dallo sterminio degli uchiha, inizialmente è uguale, uno sterminatore ed un sopravvissuto, peccato che dopo poco venga svelata la verità drammatica dietro il tutto che si discosta totalmente da quella degli Uchiha svelata anni dopo da kishimoto, quando questa era già stata fatta!</i>
Sulle tempistiche sul chi “prima ha svelato cosa” non saprei, ma ti assicuro che l'impressione che ho avuto allora nel vedere l'anime (si parla più di un anno e mezzo fa dunque) è stata proprio questa.
@Taranee9 <i>Ok, rispetto al manga l'anime sarà anche meno convincente, ma 1 a Nabari non puoi darlo.</i>
Oh, ma davvero? Non sapevo che ci fosse questa regola, chissà dove stà scritta...
<i>Non è Nabari che fa schifo, sei tu che ti aspettavi qualcosa di diverso: "ninja" non sempre vuol dire "azione a go-go". In questo caso Nabari è innovativo, perché offre il mondo dei ninja sotto tutta un'altra prospettiva che non è quella delle lotte all'ultimo sangue.</i>
No, sbagli, io non mi aspettavo lotte all'ultimo sangue come dici, mi aspettavo che il tutto fosse realizzato e strutturato in maniera vagamente coinvolgente. Pura utopia, per ME!
<i>Le recensioni dovrebbero essere oggettive, la tua invece non lo è, perché tiene conto dei tuoi gusti personali che non tutti condividono.</i>
Ma veramente dici? Non mi sembra che stia obbligando chicchessia a pensarla come il sottoscritto. Per me chi vuole può definirlo anche capolavoro, sai quanto importi al sottoscritto...
<i>Tra l'altro, dici di aver sopportato "un supplizio di 26 episodi", ma a me non sembra proprio, visto che continui ad affermare che Nabari ha copiato Naruto (con esempi anche molto discutibili), cosa che solo un ignorante potrebbe dire.</i>
I punti dove ci sono “similitudini” (diciamo così va, sei più contento così?) con Naruto sono esclusivamente quelli che ho evidenziato, poi è il resto del contesto ad aver contribuito allo stroncamento che ho dato all'anime secondo il MIO punto di vista, è bene ribadirlo perchè sembra che non sia chiaro per certuni...
<i>Potrei controbattere ogni tua affermazione, ma non ho tutto questo tempo da dedicarti.
In conclusione, la tua recensione è solo un ammasso di luoghi comuni, che dimostra la tua scarsa conoscenza in fatto di anime e le tue lacune sia su Nabari, sia su Naruto.</i>
Oh mio sensei, perdonami, non sapevo di interloquire con una persona così esperta e importante. Mi spiace averti fatto perdere del tempo prezioso. Non preoccuparti, adesso che hai detto la tua, puoi tornare a pettinare le bambole e spolverare i dvd di Nabari.
@CrimsonEyes <i>è ovvio che se uno comincia a guardarlo dopo aver visto tutti quei voti bassi, lo segua con poche aspettative e lo giudichi male per ogni cosa...</i>
Quando l'ho visto io neppure ero registrato su Ac ti dico solo questo
Detto questo, chiudo il mio intervento svelando la vera ragione dell'1 a Nabari: sono stato <b>uno</b> scemo ad ultimarlo sperando che si risollevasse ad un certo punto, pia illusione!
concordo con Dragon Ball GT neanche a me è piaciuto...magari meterei un 5 giusto per il nome che si porta la serie...
Itazura Na kiss invece non ho mai avuto il modo di leggere o vedere!
Mi preparo psicologicamente ad essere odiata da tutti i fan di Itazura Na Kiss!
Nabari non l'ho visto, ma sono d'accordissimo sulla recensione di Dragon Ball GT!
Permettimi, e qui rispondo pure a Micheles, non concepisco l'idea di un voto punitivo, non è per nulla una cosa professionale, criticamente parlando. Un 1 vuol dire <q>non vale niente</q>. Non mi pare sia questo il caso. Nabari vale poco, d'accordissimo, ma un 1, ha ragione Slan, significa <q>Il nulla dell'animazione</q>.
Se si è annoiato, irritato, disgustato dalla sua visione e l'anime gli è sembrato più brutto degli anime più brutti che ha visto finora 1 esprime perfettamente il concetto. Se invece l'intento è sottostimare la valutazione reale al solo fine di abbassare la media di un prodotto ciò vuol dire non rispetto delle opinioni degli altri per imporre la propria e allontanare il pubblico potenziale da un prodotto che magari avrebbe visto volentieri. In questo caso non va bene.
Detto questo faccio i complimenti ai 3 recensori, credo che ascolterò i loro sconsigli (a eccezione forse di Itazura na kiss: la recensione è ottima ma la trama forse potrebbe essere di mio interesse)
Dragon Ball GT, beh, a ripensarci, potrebbe essere almeno sufficiente, ma, vuoi per il nome che si porta, vuoi per le discutibili scelte di trama, non raggiunge un voto pari a 5-6 (detto da me che l'ho stroncato proprio!)...#
Nabari...Oddio, anime con ninja persino piu' palloso di Naruto (sia manga che anime)! Il manga non l'ho mai letto, ergo non posso dire se è migliore...
@ Lain e Slanzard: dopo aver visto quella ''cinesata'' di Musashi e Hinako, penso che questo possa stracciarli!
http://www.youtube.com/watch?v=wfBtv7FEHFw&feature=related
# Sempre a Slanzard: non vorrei infierire ma la scheda di DBEvolution? :trollface:
non ci sei manco vicino. Nel mio caso stiamo parlando di un anime in cui la protagonista dorme per tutto il tempo. Quello che tu linki, oltre ad essere solo uno spezzone (va considerato l'anime nella sua interezza), è di un dinamismo infinitamente superiore.
Mi spiace, ma qualsiasi anime in cui ci siano movimento e/o almeno due personaggi non può sperare di battere Isshoni Sleeping.
DB Evolution è americano, non c'entra nulla col nostro database.
Lo so, non è normale, chiamalo masochismo o come ti pare, ma tant'è
Giocoforza dunque i miei giudizi su un'opera del genere ne risentono e non riuscendo a salvare proprio nulla consegno il voto più basso possibile. Magari non sarà effettivamente il massimo della professionalità come hai detto, ma questo è il mio modo di vedere le cose giusto o sbagliato che sia, d'altronde non ambisco certo a diventare critico d'arte professionista
@npepataecozz guarda, ti posso assicurare che la media è proprio l'ultima cosa che guardo quando recencisco un titolo
Per quanto mi riguarda non voglio imporre mai il mio pensiero, lo esprimo solamente, chi mi ascolta/legge poi è libero di pensarla come vuole nel pieno rispetto delle idee altrui (concetto che purtroppo non tutti riescono a capire).
da evitare/non guardare.
Su DB GT non ho nulla da aggiungere, sono pienamente d'accordo con quanto detto!
Si vede che non è un opera del grande Toriyama come lo sono state le precedenti , cioè DB e DBZ... GT è davvero una realizzazione creata a fine di sfruttare la scia di successo che era nata da DB e che era aumentata con Dragon Ball Z!
A mio avviso oltre la storia che davvero era messa su così tanto per, i personaggi, i "protagonisti" di questa serie lasciavano a desiderare, iniziando dalla più insopportabile, che davvero, non ho ancora capito il motivo per cui l'hanno creata e l'hanno resa compagnia di viaggio di Goku, che lo hanno rimandato all'età infantile e su questo non mi dilungo visto che sono d' accordissimo con quanto già detto... e per finire Trunks, mah forse l'unico che si salva anche se lo trovavo realizzato decisamente meglio in Z, non parlo solo del tratto del disegno ma anche della caratterizzazione, insomma se sto GT facevano a meno di farlo era meglio!
Nabari, ho provato a seguirlo ma l'ho interrotto, anche se vorrei ricominciare e capirlo bene per cui non posso commentarlo.
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