Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Appuntamento oggi riservato a titoli con tinte un po' più forti del solito: Higurashi no naku koro ni, Black Lagoon 2nd Barrage, Baccano!
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per saperne di più continuate a leggere.
Appuntamento oggi riservato a titoli con tinte un po' più forti del solito: Higurashi no naku koro ni, Black Lagoon 2nd Barrage, Baccano!
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
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Higurashi no Naku Koro ni
9.0/10
Quante volte da un'impressione sbagliata possono invece nascere le più grandi soddisfazioni? Quante volte ci siamo trovati a dire " meno male che non mi sono fermato all'apparenza"?
Io, questa sensazione, l'ho provata tante volte, l'ultima delle quali con questo titolo, la prosecuzione del quale all'inizio è stata esclusivamente dovuta alla stima per le persone che me l'avevano consigliato. 'Higurashi' a mio avviso non è una serie per tutti, e questo non perché sia un incompetente chi non riesce a superare le prime puntate per stizza o noia, anzi lo reputerei piuttosto normale dato che bisogna essere davvero un animo curioso e molto paziente per potere apprezzare in pieno tutta la serie di trame e sotto-trame che soltanto dopo molte puntate tenderanno a legarsi fra loro per arrivare alla seconda stagione in cui, mi sia consentito dirlo a chi vuole iniziare questa visione, tutto raggiungerà il suo senso compiuto.
'Higurashi' non è una serie per tutti, per chi mal sopporta i cambi di registro improvvisi, di trama ma anche di atmosfere e disegni, perché 'Higurahi' prende quelli che sono gli attributi più classici dell'animazione nipponica di questi ultimi anni (l'harem, il moe, il super deformed) per farne un uso tutto personale, a volte dissacrante, a volte coraggioso perché le strade non battute mai non trovano spesso chi è disposto a seguirle; di certo non è un'accozzaglia di generi frullati insieme per accontentare la più larga fetta di pubblico possibile, anzi tutto non è come sembra, a cominciare ovviamente dai personaggi.
'Higurashi' non è un anime per tutti perché al momento in cui le cicale inizieranno il loro canto, anzi il loro pianto, ti arriverà all'imboccatura dello stomaco una sensazione di oppressione che ti accompagnerà frastornato fino alla fine di questa prima serie dove un velo di speranza, anche se piccola e fragile, arriverà sugli sventurati personaggi dopo una delle più belle scene che questo titolo può offrire.
'Higurashi' insomma non è una serie per tutti, ma può essere la serie per te spettatore ormai stufo di un'omologazione dilagante nella tua amata animazione giapponese, in cerca di qualcosa di veramente nuovo che possa dare una reale soddisfazione una volta giunti alla fine del puzzle fatto di così tanti incastri da portarti allo sfinimento.
'Higurashi' è come la discarica di Rena, in superficie sembra essere semplicemente un ammasso di ciarpame ma se si ha la pazienza d'inoltrarsi in essa scoprirete che i misteri che nasconde sono i tesori che tutti cercavamo.
Voto generale alla serie: 9.
Io, questa sensazione, l'ho provata tante volte, l'ultima delle quali con questo titolo, la prosecuzione del quale all'inizio è stata esclusivamente dovuta alla stima per le persone che me l'avevano consigliato. 'Higurashi' a mio avviso non è una serie per tutti, e questo non perché sia un incompetente chi non riesce a superare le prime puntate per stizza o noia, anzi lo reputerei piuttosto normale dato che bisogna essere davvero un animo curioso e molto paziente per potere apprezzare in pieno tutta la serie di trame e sotto-trame che soltanto dopo molte puntate tenderanno a legarsi fra loro per arrivare alla seconda stagione in cui, mi sia consentito dirlo a chi vuole iniziare questa visione, tutto raggiungerà il suo senso compiuto.
'Higurashi' non è una serie per tutti, per chi mal sopporta i cambi di registro improvvisi, di trama ma anche di atmosfere e disegni, perché 'Higurahi' prende quelli che sono gli attributi più classici dell'animazione nipponica di questi ultimi anni (l'harem, il moe, il super deformed) per farne un uso tutto personale, a volte dissacrante, a volte coraggioso perché le strade non battute mai non trovano spesso chi è disposto a seguirle; di certo non è un'accozzaglia di generi frullati insieme per accontentare la più larga fetta di pubblico possibile, anzi tutto non è come sembra, a cominciare ovviamente dai personaggi.
'Higurashi' non è un anime per tutti perché al momento in cui le cicale inizieranno il loro canto, anzi il loro pianto, ti arriverà all'imboccatura dello stomaco una sensazione di oppressione che ti accompagnerà frastornato fino alla fine di questa prima serie dove un velo di speranza, anche se piccola e fragile, arriverà sugli sventurati personaggi dopo una delle più belle scene che questo titolo può offrire.
'Higurashi' insomma non è una serie per tutti, ma può essere la serie per te spettatore ormai stufo di un'omologazione dilagante nella tua amata animazione giapponese, in cerca di qualcosa di veramente nuovo che possa dare una reale soddisfazione una volta giunti alla fine del puzzle fatto di così tanti incastri da portarti allo sfinimento.
'Higurashi' è come la discarica di Rena, in superficie sembra essere semplicemente un ammasso di ciarpame ma se si ha la pazienza d'inoltrarsi in essa scoprirete che i misteri che nasconde sono i tesori che tutti cercavamo.
Voto generale alla serie: 9.
Black Lagoon Second Barrage
8.0/10
Recensione di OMEGA_BAHAMUT
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Seconda stagione della trasposizione animata del manga di Rei Hiroe, "The second barrage" come ovvio rappresenta la naturale continuazione delle vicende della Lagoon Company.
La vita nella città di Roanapur prosegue come sempre, portando avanti giorno per giorno la sua eterna alchimia tra malavita locale e organizzata. Improvvisamente però, una successione di misteriosi omicidi inizia a colpire uno dopo l'altro i membri delle principali organizzazioni presenti sul territorio (Hotel Moscow, Triade, Narcos e Mafia italiana), andando a minare seriamente i rapporti di fiducia tra le stesse. La reazione di Balalaika e dell'Hotel Moscow non si fa ovviamente attendere: in città viene emanata una taglia sulle teste dei responsabili, trasformando Roanapur in una vera e propria polveriera a cielo aperto.
La seconda stagione di Black Lagoon riesce, pur con alti e bassi (la seconda saga soprattutto non è un granché in termini di coinvolgimento), esattamente nell'unico punto nel quale la prima aveva davvero fallito, ovvero il creare un ritmo narrativo che andasse oltre la mera ripetizione di cicli fini a se stessi. In questo caso infatti ci troviamo davanti a una serie che integra quanto narrato nella prima stagione con i nuovi avvenimenti, delineando una progressiva crescita del personaggio di Rock, il quale, ormai completamente inseritosi nel contesto malavitoso generale, inizia per la prima volta a fare seriamente i conti con ciò che la sua decisione di mollare la sua precedente vita ha comportato, compresa la sostanziale impossibilità di salvarsi imboccando un'altra strada e di evitare in maniera ipocrita di sporcarsi le mani.
La formula di base per il resto rimane sostanzialmente la stessa rispetto a quanto visto nella prima stagione, mantenendo il proprio focus su un'atmosfera da b-movie americano infarcito di violenza e azione, nel quale i dialoghi (di buona profondità) fanno da unico cuscinetto tra una sparatoria e un'altra.
Vi è un leggero ma lodevole miglioramento nel settore grafico, dove la già notevole cura nei dettagli, sia a livello di character sia a livello di ambientazione, viene ulteriormente sviluppata, affiancandola all'uso di buoni effetti e animazioni. Trovo la colonna sonora come nella prima stagione tutto sommato poco invadente, ma molto "scenografica" nel suo andare ad accompagnare senza eccessi le vicende.
Voto: 8 - Un netto miglioramento rispetto alla prima stagione, grazie soprattutto sia a un ritmo decisamente più cinematografico del precedente sia al contributo di particolari comprimari, come nel primo ciclo narrativo.
La vita nella città di Roanapur prosegue come sempre, portando avanti giorno per giorno la sua eterna alchimia tra malavita locale e organizzata. Improvvisamente però, una successione di misteriosi omicidi inizia a colpire uno dopo l'altro i membri delle principali organizzazioni presenti sul territorio (Hotel Moscow, Triade, Narcos e Mafia italiana), andando a minare seriamente i rapporti di fiducia tra le stesse. La reazione di Balalaika e dell'Hotel Moscow non si fa ovviamente attendere: in città viene emanata una taglia sulle teste dei responsabili, trasformando Roanapur in una vera e propria polveriera a cielo aperto.
La seconda stagione di Black Lagoon riesce, pur con alti e bassi (la seconda saga soprattutto non è un granché in termini di coinvolgimento), esattamente nell'unico punto nel quale la prima aveva davvero fallito, ovvero il creare un ritmo narrativo che andasse oltre la mera ripetizione di cicli fini a se stessi. In questo caso infatti ci troviamo davanti a una serie che integra quanto narrato nella prima stagione con i nuovi avvenimenti, delineando una progressiva crescita del personaggio di Rock, il quale, ormai completamente inseritosi nel contesto malavitoso generale, inizia per la prima volta a fare seriamente i conti con ciò che la sua decisione di mollare la sua precedente vita ha comportato, compresa la sostanziale impossibilità di salvarsi imboccando un'altra strada e di evitare in maniera ipocrita di sporcarsi le mani.
La formula di base per il resto rimane sostanzialmente la stessa rispetto a quanto visto nella prima stagione, mantenendo il proprio focus su un'atmosfera da b-movie americano infarcito di violenza e azione, nel quale i dialoghi (di buona profondità) fanno da unico cuscinetto tra una sparatoria e un'altra.
Vi è un leggero ma lodevole miglioramento nel settore grafico, dove la già notevole cura nei dettagli, sia a livello di character sia a livello di ambientazione, viene ulteriormente sviluppata, affiancandola all'uso di buoni effetti e animazioni. Trovo la colonna sonora come nella prima stagione tutto sommato poco invadente, ma molto "scenografica" nel suo andare ad accompagnare senza eccessi le vicende.
Voto: 8 - Un netto miglioramento rispetto alla prima stagione, grazie soprattutto sia a un ritmo decisamente più cinematografico del precedente sia al contributo di particolari comprimari, come nel primo ciclo narrativo.
Baccano!
8.0/10
Rhapsody in blood
Prendete una galleria di folli personaggi, inseritela in un'accattivante ambientazione rétro con una vena di esoterismo, aggiungete musica ricercata e tanta azione travolgente, innaffiate il tutto con abbondanti dosi di sangue ed eccessi di puro orrore e otterrete la miscela esplosiva che deflagra in "Baccano!", serie in 16 puntate tratta dai romanzi di Ryohgo Narita e prodotta dalla Aniplex nel 2007.
La storia - se si esclude un flashback nel '700 e un flashforward ai giorni nostri - è ambientata agli inizi degli anni '30 e procede su due binari paralleli: da un lato la scena è collocata a bordo del Flying Pussyfoot, un leggendario treno che percorre gli Stati Uniti 'coast to coast'; dall'altro l'azione si svolge nei vicoli malfamati di New York. Siamo nell'America della grande depressione e del proibizionismo in cui l'epopea della mafia italo-americana nell'anime si unisce a una componente di occultismo e soprannaturale: una bizzarra combinazione che dà alle vicende un sapore unico e particolare.
In questo scenario si muove un nutrito cast di protagonisti, tutti marcatamente tratteggiati: un variegato coro di voci 'nere' composto da spietati gangster, sadici psicopatici, immortali alchimisti, creature demoniache, impavidi reporter e avventurieri di ogni risma che intrecciano i loro destini in un crescendo di azione e colpi di scena.
Sopra le righe la performance degli squinternati e istrionici Isaac e Miria, un'eccentrica coppia di novelli Bonnie and Clyde che con le loro trovate fuori dagli schemi riescono nell'intento di alleviare i toni donando agli episodi un accento di scanzonata commedia.
Il montaggio non lineare forma un complesso 'collage' in cui gli autori si ingegnano a smembrare la trama per poi riassemblarla in una sequenza temporale spiazzante e schizofrenica.
"Baccano!" detta nuovi standard ai concetti di crudeltà ed efferatezza che qui assumono valori esponenziali nell'economia filmica: estremizzando e amplificando a dismisura le istanze di certo cinema d'autore (Peckinpah, Tarantino e Woo) il regista indugia con agghiacciante disinvoltura nelle scene più disumane ed eleva su scala seriale l'estetica dell'ultra-violenza.
Già dall'arrembante opening "Guns & Roses" si ha la cifra della scoppiettante colonna sonora a base di jazz: un indovinato mix di sonorità che vanno dal ragtime al charleston, dallo swing al cool fino ad arrivare a un sofisticato e originale quartetto d'archi.
L'ottima realizzazione tecnico/artistica, la location inusuale e lo stile narrativo irregolare rendono "Baccano!" una delle serie più riuscite, singolari e atipiche degli ultimi tempi: un'inconsueta ricostruzione dell'atmosfera degli 'anni ruggenti' filtrata attraverso lo sguardo ibrido e visionario dell'animazione made in Japan.
Prendete una galleria di folli personaggi, inseritela in un'accattivante ambientazione rétro con una vena di esoterismo, aggiungete musica ricercata e tanta azione travolgente, innaffiate il tutto con abbondanti dosi di sangue ed eccessi di puro orrore e otterrete la miscela esplosiva che deflagra in "Baccano!", serie in 16 puntate tratta dai romanzi di Ryohgo Narita e prodotta dalla Aniplex nel 2007.
La storia - se si esclude un flashback nel '700 e un flashforward ai giorni nostri - è ambientata agli inizi degli anni '30 e procede su due binari paralleli: da un lato la scena è collocata a bordo del Flying Pussyfoot, un leggendario treno che percorre gli Stati Uniti 'coast to coast'; dall'altro l'azione si svolge nei vicoli malfamati di New York. Siamo nell'America della grande depressione e del proibizionismo in cui l'epopea della mafia italo-americana nell'anime si unisce a una componente di occultismo e soprannaturale: una bizzarra combinazione che dà alle vicende un sapore unico e particolare.
In questo scenario si muove un nutrito cast di protagonisti, tutti marcatamente tratteggiati: un variegato coro di voci 'nere' composto da spietati gangster, sadici psicopatici, immortali alchimisti, creature demoniache, impavidi reporter e avventurieri di ogni risma che intrecciano i loro destini in un crescendo di azione e colpi di scena.
Sopra le righe la performance degli squinternati e istrionici Isaac e Miria, un'eccentrica coppia di novelli Bonnie and Clyde che con le loro trovate fuori dagli schemi riescono nell'intento di alleviare i toni donando agli episodi un accento di scanzonata commedia.
Il montaggio non lineare forma un complesso 'collage' in cui gli autori si ingegnano a smembrare la trama per poi riassemblarla in una sequenza temporale spiazzante e schizofrenica.
"Baccano!" detta nuovi standard ai concetti di crudeltà ed efferatezza che qui assumono valori esponenziali nell'economia filmica: estremizzando e amplificando a dismisura le istanze di certo cinema d'autore (Peckinpah, Tarantino e Woo) il regista indugia con agghiacciante disinvoltura nelle scene più disumane ed eleva su scala seriale l'estetica dell'ultra-violenza.
Già dall'arrembante opening "Guns & Roses" si ha la cifra della scoppiettante colonna sonora a base di jazz: un indovinato mix di sonorità che vanno dal ragtime al charleston, dallo swing al cool fino ad arrivare a un sofisticato e originale quartetto d'archi.
L'ottima realizzazione tecnico/artistica, la location inusuale e lo stile narrativo irregolare rendono "Baccano!" una delle serie più riuscite, singolari e atipiche degli ultimi tempi: un'inconsueta ricostruzione dell'atmosfera degli 'anni ruggenti' filtrata attraverso lo sguardo ibrido e visionario dell'animazione made in Japan.
Baccano... Baccano! Lo cercavo giusto oggi ma non ho trovato torrent in italiano... mi sa che lo guarderò in inglese!
Complimenti ai recensori! ^^
* Higurashi no Naku Koro ni
Ce l'ho da parte da una vita e devo decidermi a vedermelo, mi aspetto molto da questo titolo! Peccato che non abbia scaricato il seguito ed ora sia quasi impossibile farlo.
Qualcuno dice che sensa il seguito non si capisce un tubo...
* Black Lagoon Second Barrage
Ottima serie. Non concordo con alcune delle considerazioni dell'autore della rece ma più o meno, come voto, siamo li... probabilmente io gli assegnerei un 9
* Baccano
Altra serie che ho da parte da tempo immemore e sulla quale nutro buone aspettative.
I voti dati a questi 3 anime se li meritano e complimenti per queste ottime recensioni!
Questa volta ho fatto uno strappo alla regola leggendole tutte e sono intriganti e per nulla spoilerose per fortuna!! ^^''
Direi che sono passati molti anni da quando vidi lo schifoso adattamento Panini su Mtv della prima serie di BL... tempo di rivederla, insieme alla seconda e ai Roberta's Blood Trail !!
Complimenti ai tre (devo reperire Higurashi anche se sono molte serie, idem per Baccano! e Durarara!!)
Higurashi invece l'ho droppato a metà per poi mai riprenderlo, non fa proprio per me.
Baccano!, infine, non l'ho mai preso in considerazione, ma leggendo la recensione ... potrebbe essere pane per i miei denti.
Che dire, è un'amore quello per questa serie che non sboccia subito ma lentamente, fino a prenderti del tutto
devo solo ringraziare il mio amico Npepata che me lo consigliò e mi convinse anche a non dropparlo ( ebbene si, lo ammetto) dopo dieci puntate che mi sembravano ripetitive e senza senso...
Non che sia brutto, ma non è proprio il mio genere.
Higurashi no Naku Koro ni: Ho apprezzato tantissimo la seconda stagione, ma la prima è davvero una schifezza, sopratutto per la gestione suicida di una trama, che nel seguito, diventa davvero interessante.
Black Lagoon Second Barrage: Come la prima stagione, Black lagoon è una serie che ha ben poco da dire, mai capito perchè una serie così semplice e banale abbia così tanto successo.
Baccano!: non son mai riuscito a farmelo piacere, troppi personaggi, tutti troppo somiglianti tra loro, una storia che, secondo me, non prende mai. Per me merita appena appena la sufficienza, decisamente meglio Durarara! (degli stessi autori) anche se pure li i difetti sono decisamente troppi per poter avere un voto sopra la media.
Ok ok, ora potete iniziare a darmi tutti i pollici giù che volete
Puoi vedere i primi episodi della seconda serie su http://www.youtube.com/user/LaDolsheShaiyuZZa
^_-
Solitamente non seguo lo streaming, ma in mancanza di alternative...
Ma Shaiyuzza aggiornerà il canale anche con le restanti puntate?
Black Lagoon non è il mio genere.
Mi intriga molto anche Higurashi no Naku Koro ni, che non conoscevo, visto che trovo sempre le valutazioni di Ironic74 ben ponderate e piuttosto affini ai miei gusti (grazie alla sua recensione ho cominciato a vedere Natsume Yujinchou e non possono che ringraziarlo!). Vedrò di reperirlo.
Black Lagoon non è invece nelle mie corde, nonostante il buon voto tributatogli da Omega_Bahamut nella sua puntuale recensione.
Purtroppo la serie Higurashi non è adatta per essere trasposta in anime, ne è un esempio il fatto che pur seguendo abbastanza fedelmente la storia ne sia uscito un prodotto monco, e adesso ne spiego il motivo:
ATTENZIONE SPOILER
-Il punto focale della serie è l'introspezione psicologica dei protagonisti ed il loro ineluttabile deterioramento interiore, cosa che risulta impossibile da animare visto che l'anime punta invero sulla velocità dell'azione, anche se gli è da ammonire il fatto che non ci abbia nemmeno provato.
Il tutto non viene percepito più di tanto nel primo arco visto che anche la novel puntava sull'effetto sorpresa gettandoti in faccia tutto e subito, ma nei capitoli successivi il castello di carta inizia a crollare miseramente dimostrandosi solo una pallida imitazione della novel.
L'arco di Rena poi è quello che più di tutti m'ha fatto versare lacrime amare.....monologhi interiori, citazioni lovecraftiane e tanto ancora, dove sono andati a finire tutti questi elementi?
Tutt'altro discorso invece se parliamo della seconda serie (ma qui son di parte visto il mio amore per la "nipah-girl") che tenta egregiamente di rallentare il ritmo in favore di una componente psicologica finalmente più marcata, ovviamente non raggiunge il livello della novel ma almeno questa volta l'anime si è stato accorto a non lasciar per strada gli elementi principali della serie Higurashi.
Higurashi: nulla da dire, forse a seguito della seconda serie il mio voto andrebbe addirittura a 10 pieno. Difficilmente si vedranno ancora opere capaci nell'insieme di costruire una storia così complessa ed articolata, nel quale l'unico elemento un po' sottotono è forse la presenza di scenette fanservice.
Non per tutti? Forse, ma questo per me non toglie che un buon anime-watcher dovrebbe sempre finire le serie prima di emettere un giudizio, non fermarsi superficialmente alle prime 3-4 puntate come invece vedo fare spesso. Peggio per loro, così facendo se ne perdono di anime (Madoka, Steins;Gate, code geass sono tre esempi di anime che se non avessi avuto pazienza avrei droppato ed ora li ho collocati nella mia top ten personale).
Baccano: anime molto atipico, ma che nel complesso mi è piaciuto davvero tanto, soprattutto per la capacità di articolare la storia in modo da incentivare la curiosità dello spettatore (devo dire che però alla seconda visione questo effetto si perde, avendo già visto la conclusione).
Personaggi di primo livello, buona resa grafica... devo continuare per affermare che anche questo è un anime assolutamente da vedere almeno una volta? XD
Sopravvalutato forse si, visto che continuo a leggere che l'anime non è per tutti quando invece è l'esatto opposto, proprio perchè amalgama sapientemente scene comiche con altre più seriose non gli si può negare di certo il fatto che cerca di accontentare tutti.
Una serie non per tutti è Carnival Phantasm, apprezzabile solo dagli otaku della Type Moon.
Una serie non per tutti lo è anche Kodomo no Jikan, che richiede che lo spettatore non si fermi solo alle apparenze, cosa che risulta difficile anche a chi la serie l'ha apprezzata.
Mi incuriosisce/inquieta Higurashi no Naku Koro ni: dalle immagini che accompagnano la recensione non avre imai detto che il genere della serie fosse Horror/Mistero/Splatter
Baccano! invece è già bello pronto per una prossima visione, mi sono sempre piaciute le storie ingarbugliate, a patto che siano sostenute da una regia di polso e senza tentennamenti.
Di Black Lagoon non ho un bel ricordo, mi duole ammetterlo. Droppai la prima stagione dopo pochi episodi quando ancora la trasmettevano su MTV nell'anime night. Immagino che dovrò comunque recuperarla per godere appieno anche di 2nd Barrage. Sarà dura.
Higurashi non è per tutti semplicemente perchè il suo valore reale si acquisisce a metà della seconda stagione (il che porta lo spettatore a riconsiderare e ripensare a tutto ciò che ha visto)... e se non si ha la pazienza di arrivare a quel punto, beh, ovviamente higurashi appare sconclusionato ed in alcuni tratti gratuito.
Del primo titolo non ne ero a conoscenza e sono riuscito a farmi un'idea.
Degli ultimi due titoli, che avevo già intenzione di recuperare, leggere tali parole ha solo aumentato il mio interesse.
Allora non diciamo che "non è per tutti" ma che è "solo per una maggioranza"di utenti, visto che in pochissimi droppano un anime soltanto per la struttura narrativa.
Il fatto è che scrivendo "non per tutti" attribuite alla serie un valore che di certo non ha, l'anime non è complesso di contenuti, anzi risulta immediato e facilmente inquadrabile.
Le uniche cose "non per tutti" in Higurashi sono quelle piccole citazioni di altre novel suo coetanee quali "Tsukihime" e "Kanon", non facendosi però mancare anche qualcuna riservata alle opere Lovecraftiane.
Grazie mille per aver selezionato un mio pezzo e per i complimenti (sempre molto graditi!). A mia volta li giro con piacere ai due stimabili colleghi, di cui apprezzo l'eloquio e ne recepisco i suggerimenti seduta stante.
Non mi resta che ribadire il consiglio di visionare Baccano! per la sua originalità nell'impianto narrativo e nell'ambientazione, oltre che per il suo sublime commento musicale. Sarebbe bello quanto utopico vederlo licenziato nel mercato italico dell'home video.
Baccano! è una serie innovativa, interessante e piena di atmosfera. unico difetto, a mio parere, una certa sconclusionatezza, è una serie con troppi personaggi per lasciare soddisfatti dopo così pochi episodi. Per questo, e per l'ambientazione metropolitana moderna, che mi aggrada di più, ho preferito Durarara!!
Il chara moe è chiaramente usato per creare un contrasto tra il vero regime della serie e la sua apparenza, quindi si inganna chi parla di fanservice o di compromessi per attirare più fetta di pubblico. E' un discorso che si potrebbe fare per alcuni episodi del rei, ma non per la prima o seconda serie.
Inoltre non comprendo perchè si definisca higurashi una serie non per tutti, penso che essa possa essere benissimo apprezzata da un animefan medio, non presenta una complessità concettuale così elevata da essere criptica, e non contiene elementi particolari che possano piacere solo a determinati tipi di fan, opere elitarie sono "kino no tabi" o "tenshi no tamago", di certo non higurashi che dal canto mio consiglio a qualunque appassionato di animazione.
edit
mi sono dimenticato di baccano e della splendida recensione di bob, che si conferma essere tra i miei recensori preferiti
Baccano! lo adoro!! L'ho trovato davvero fuori dagli schemi ed ora mi è venuta voglia di rivederlo!!
Complimenti a tutti! Bellissime recensioni!
"quindi si inganna chi parla di fanservice o di compromessi per attirare più fetta di pubblico."
Quello era un esempio un pò estremizzato per far capire il mio punto di vista, di certo non vado a dire che con la grafica "moe" i produttori si son guadagnati quella fetta di pubblico che predilige quello stile, ma che Ryukishi07 ed i produttori dell'anime vi hanno aggiunto molti particolari per far piacere la serie a più persone (citazioni varie, qualche spruzzata qua e la' di sentimentale, scene cruente, ecc.....).
Bestemmierei nel dire che non vi è violenza nella novel di Higurashi
ed infatti non è in quest'ultimo il reale problema, ma quello che Higurashi viene ricordato solo per queste scene.
Nelle parti cruente i produttori vi hanno messo tutto l'impegno che potevano metterci, ma il resto è stato trattato malamente e come avevo accennato nei commenti precedenti, neanche ci hanno provato a trasemettere i sentimenti di chi commette questi atti.
Se poi vogliamo parlare di quei piccoli fattori che hanno usato per ingraziarsi i fan, dico solo che Rena, molto famosa per la sua accetta, la utilizza come arma soltanto nella prima serie, invece nell'anime "stranamente" la usa anche nella seconda creando l'immagine stereotipata della Yandere, e non devo ricordare che Rena yandere non lo è affatto.
Ovviamente e per fortuna non era un paragone da fare...
Capisco, sinceramente trovo riduttivo ricordare higurashi solo per le scene di violenza, dal canto mio penso che che venga sviluppato in modo molto carino il senso di paranoia del protagonista e di follia dei personaggi. Tanto che i vari archi di cui si compone la prima serie all'inizio pensavo fossero autoconclusivi e non collegati, ma la cosa non mi dava per nulla fastidio in quanto ogni arco aveva per me il suo fascino. La violenza che si vede è giustificata dalle premesse e dalla progressiva instabilità psichica dovuta alla paranoia, e non la trovo eccessiva ne fuori luogo (poi vabbè, la spiegazione da un'altro significato ma questo non è veramente rilevante a parte nell'ultimo arco). Ma la questione dei sentimenti che un'opera riesce ad evocare è una cosa soggettiva, e quindi penso che non condividerai le mie idee.
Quello che voglio dire è che non si può parlare di fanservice, (sia esso violenza, moe o altro) perchè fanservice è "l'attenzione circa particolari marginali o gratuiti che non hanno un peso reale sulla trama, ma sono presenti solo per soddisfare le richieste di un certo tipo di pubblico" mentre è chiaro che violenza, moe, siparietti comici etc. etc. sono in questo caso proprio fondamentali per la serie.
La questione relativa alla mannaia a me sembra del tutto irrilevante e pretestuosa.
@Ironic
Ciò che è importante in un racconto che vuole essere horror o sovrannaturale non è la spiegazione del mistero che si cela dietro, esso può rimanere del tutto in sospeso o ignoto, come insegna lovecraft. Ciò che diviene rilevante è l'atmosfera generale e l'improvviso manifestarsi di un elemento disturbatore nella quiete precedente e le corrispondenti reazioni dei personaggi. Quindi per me non ha proprio senso parlare di noia o di episodi che si ripetono uguali, anche perchè uguali non sono. Li si poteva benissimo intendere come narrazioni fini a sè e indipendenti. Se poi molti si fermano per la noia, si vede che sono loro ad essere superficiali o poco interessati.
Comunque ci stiamo allontanando dal punto di partenza, non tutti hanno la pazienza di vedere una serie perchè sembra sia tutta uguale ed inspiegabile? Bè, non vorrai dirmi che tale atteggiamento non sia superficiale. Higurashi non è poi così particolare da essere considerabile come elitario, prova ne è il fatto che è molto noto e apprezzato, mentre, chessoio, "gosenzosama" non lo conosce nessuno, quella è una serie per pochi.
"Ma la questione dei sentimenti che un'opera riesce ad evocare è una cosa soggettiva, e quindi penso che non condividerai le mie idee."
Perfetto, ma io non parlavo dei sentimenti che l'opera mi ha dato ma dell'introspezione psicologica dei personaggi che è, se non del tutto, assente, e questo è un dato oggettivo visto che alcuni dialoghi e monologhi sono stati completamente omessi.
Se sei riuscito a capire del perchè Keiichi si sia comportato in quel modo nella sua vecchia città e quali erano i suoi sentimenti, se sei riuscito a capire la complessa relazione tra Shion e Mion e le loro emozioni combattute, se sei riuscito a capire a cosa è comportato l'attaccamento morboso di Rena al suo nucleo familiare, se sei riuscito a capire il rapporto che lega Satoko a Rika e viceversa, infine, se sei riuscito a capire il rapporto che unisce Hanyu e Rika......ti faccio i complimenti, conosci informazioni che nell'anime sono assenti o trattate superficialmente.
"Quello che voglio dire è che non si può parlare di fanservice....ecc.."
Ho solamente detto che sono stati preferiti alcuni elementi invece di altri, non ho certo parlato di fanservice, in questo caso hanno preferito la velocità delle scene quando invece l'opera originale è lenta.
"La questione relativa alla mannaia a me sembra del tutto irrilevante e pretestuosa."
Invece no perchè ti mostra come abbiano aggiunto qualcosa di superfluo alla storia per attirare qualche ignaro spettatore promettendogli la presenza di una yandere, la mannaia quindi e chiaramente fanservice con l'aggravante di non aver mantenuto la promessa data.
Quello che non è stato approfondito è il carattere o background dei personaggi come tu lo hai visto nelle novel, questo mi sembra palese. Ma tale non è paradigma per una buona riuscita psicologica della serie, che può benissimo essere diversa. In quanto ogni episodio di violenza, a parte l'ultimo di rena (che appunto mette il tarlo del dubbio che vi sia qualcosa di più), ha una sua spiegazione nella serie. Ti faccio l'esempio del primo, quello in cui keichi si sente cacciato da qualcuno di sconosciuto e tradito dalle amiche, in quel caso non mi frega sapere nulla del suo passato, semplicemente il fatto di entrare in paranoia e lentamente impazzire per il continuo sentirsi osservato e minacciato da causa ignota e colpito da tentativi di assassinio è una reazione psicologica credibile, come lo è la sua reazione spropositata. Il mistero rimane tale, ma come ho già detto non vi è necessità che sia svelato, anzi, a mio avviso è meglio che rimanga tale. Se sei un lettore di lovecraft lo sai bene. Lo scopo di un racconto dell'orrore non è spiegarmi tutto in modo algido e calcolato, è quello, invece, di suscitare delle emozioni, delle paranoie appunto, e tale compito è ampiamente raggiunto, per quanto mi riguarda.
Omega son d'accordo con te! Col senno di poi gli avrei assegnato molto di più a questa prima parte che poi è quella che rimane maggiormente impressa nella mente dello spettatore.
Tra le altre recensioni che, invece, ho letto su Higurashi ne ho vista una che mi è sembrata davvero superficiale........ ma si dice il peccato e non il peccatore (che in genere non piglia di queste cantonate).
Ho visto anche Baccano e anche in questo caso non posso non complimentarmi col recensore.
Infatti mi sembra di aver fatto apprezzamenti soltanto sull'arco di Keiichi, guarda caso proprio quello da te citato XD
Purtroppo vedo che abbiamo concezioni estremamente diverse, tu trai godimento nella costruzione di un puzzle, io invece solo alla sua conclusione quando ho un piano completo di tutto, quindi reputo fatale che non si conoscano alcuni particolari dei personaggi.
Purtroppo vedo che abbiamo concezioni estremamente diverse
Perchè purtroppo? Secondo me è bello che ognuno abbia le sue peculiarità, vuol dire avere personalità e non spirito di omologazione^^
Comunque, se non ti è piaciuta la prima serie perchè lascia molto in sospeso, allora non oso immaginare cosa ne pensi del rei, che lascia davvero tutto in sospeso XD
Consiglio in particolar modo Baccano!, a mio parere, un titolo unico.
"Purtroppo" perchè vedo che sono l'unico a pensarla così, mi sento quasi escluso XD
Scherzi a parte ho sbagliato a scrivere il messaggio e la fretta per andarmi a vedere la partita del Napoli non ha aiutato a ricordarmi di corregerlo.....
"Comunque, se non ti è piaciuta la prima serie perchè lascia molto in sospeso, allora non oso immaginare cosa ne pensi del rei, che lascia davvero tutto in sospeso XD"
Mi fa schifo, punto.
Come si fa a creare una serie cambiando persino il protagonista, (difatti non è Rika ma Frederica, per ulteriori dubbi contattatemi nella mia sheda) ma questo ahimè non lo si può capire dall'anime che con i suoi numerosissimi tagli ne compromette la visione.
A stò punto preferisco il Kira.....forse.
Contenti?
Quanto mi mancava questa parola pollice verde per te °°b
Lo si nota anche dalle sue repliche ai commenti qui sopra, soprattutto quando paragona la serie all'endless eight. Ebbene non è così. Non si tratta di una ripetizione secca. Ogni arco, sebbene abbia la medesima struttura, presenta uno sviluppo completamente diverso dagli altri, ed inoltre c'è un fattore in più, cioè un sovraccarico di informazioni contrastanti che ad un osservatore superficiale potrebbe sembrare incoerente. Inoltre il fanservice ed il moe sono qui utilizzati per rimarcare l'atmosfera leggera degli archi narrativi prima del matsuri. E per quanto colorato e solare sia il paesaggio all'inizio degli archi, tanto cupo e deprimente diventa dopo il delitto. Chi mi scambia ciò per fanservice, semplicemente dovrebbe ripensarci un po' meglio. Il fanservice, come per definizione si nota solo negli OAV Rei. Essendo la storia conclusa, in effetti non c'era altro modo per attirare i fan.
Due punti importanti per nulla nemmeno citati nella rece.
Per il resto e'una recrnsione che ha il solo scopo di intetessare alla serie creando curiosita'..e'diversa rispetto al solito certo ma credo che serva al suo scopo,far venire voglia di vedere la serie
Poi come sempre de gusttibus
Personalmente trovo interessante leggere, talvolta, punti di vista o commenti che focalizzino aspetti particolari dell'opera recensita, oppure, semplicemente, ne espongano un'interpretazione soggettiva.
Se l'intenzione di Ironic74 era quella di creare curiosità intorno al mondo di Higurashi, ebbene, nel mio caso ci è riuscito: non conoscendo l'anime, mi è venuta voglia di vederlo.
il secondo non l'ho visto, di Black Lagoon ho letto solo il manga edito fin'ora in italia, e mi è piaciuto davvero molto, dell'anime ho visto solo la prima serie in italiano e basta ma nulla di che...
Invece Baccano! mio Deus è davvero un oprea fantastica, uno degli anime più belli che abbia mai visto senza dubbio. me lo sono gustato incredibilmente, i personaggi erano davvero unici e peculiari con storie più che ben costruite. Quando seppi che la stessa casa avrebbe prodotto un nuova anime ero felicissimo di vedere quale fosse: Durarara!!, che a mio parere è di qualità inferiore, la storia è piuttosto avvincente ma per nulla pari alla precedente. Spero proprio che il prossimo, che immagino sarà un "triple !!!", possa superare lo stesso Baccano! e non sia collegato a Durarara!! (che però ho apprezzato comunque)
In Higurashi è vero, non tutti gli eventi si ripetono, però sai già che il fotografo tirerà le cuoia, che la dottoressa sparirà, ecc... poi tutto il resto del mosaico si costruisce attorno a tali elementi ^^
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