In questi giorni ha fatto assai discutere un comunicato che è rimbalzato per il web gettando nel panico i lettori GP Manga, visto l'argomento affrontato, e dando vita a non poche polemiche.
Se vi siete persi la vicenda, potete rimettervi in pari andando qui.
Abbiamo avuto modo di sentire l'editore che ci ha spiegato dettagliatamente la questione, così come avviene anche nel il comunicato ufficiale appena diramato e che vi riportiamo di seguito.
Vi possiamo anticipare da ora che torneremo sulla questione nei prossimi giorni, visto che l'editore s'è reso disponibile per un'intervista in esclusiva con noi di AnimeClick.it.
Se vi siete persi la vicenda, potete rimettervi in pari andando qui.
Abbiamo avuto modo di sentire l'editore che ci ha spiegato dettagliatamente la questione, così come avviene anche nel il comunicato ufficiale appena diramato e che vi riportiamo di seguito.
Vi possiamo anticipare da ora che torneremo sulla questione nei prossimi giorni, visto che l'editore s'è reso disponibile per un'intervista in esclusiva con noi di AnimeClick.it.
Cari lettori,
speravamo di iniziare il decimo anno di J-POP con un registro decisamente diverso. Abbiamo chiuso il 2015 con il nostro fatturato record, abbiamo nuove licenze da annunciare, siamo molto carichi per il continuo straordinario successo di Tokyo Ghoul e della Go Nagai Collection, che sarà presto protagonista di una bella iniziativa editoriale, e stiamo già lavorando alle attese novità come Love Live!, Overlord, le novel di DanMachi e tanto altro ancora tra cui i prossimi mangaka da ospitare in Italia.
Con lo spirito che ha contraddistinto questi dieci anni di rapporto sincero con i nostri lettori, non possiamo fare finta di essere riusciti a gestire al meglio la collaborazione con l'editore Kodansha, che andrà a esaurirsi nei prossimi mesi per decisione unilaterale del nostro partner giapponese.
Nonostante la nostra determinazione a proseguire i rapporti e le pubblicazioni, dopo discussioni e trattative durate gran parte del 2015 siamo riusciti a completare nei giorni scorsi He's my vampire e Sankarea, ma non a chiudere le altre serie in corso.
Kodansha è un grande editore, non nuovo a decisioni repentine: negli USA toccò a Dark Horse subire qualche anno fa una sorte simile alla nostra. Proprio partendo da quell'episodio, abbiamo raccomandato un futuro prosieguo delle serie, piuttosto che una ripartenza. I nostri interlocutori ci hanno trasferito la volontà di chiedere ai loro prossimi partner editoriali di continuare le serie, senza re-iniziarle da capo, a tutela dell'investimento dei lettori. Da parte nostra, ci siamo resi disponibili ad aiutare gli eventuali subentranti a produrre le possibili ristampe in tempi brevi, così da non scontentare i collezionisti.
Siamo contenti? No, ovviamente. Avremmo potuto fare qualcosa di diverso? Forse. Ma, prima del 2012, non vi era mai stato alcun rapporto tra Kodansha e J-POP. Abbiamo ereditato, e gestito con non poca difficoltà in questi tre anni, un contratto nato sotto auspici decisamente diversi: GP, partendo dalle relazioni industriali di gruppo, aveva deciso di investire pesantemente, comprando dozzine di serie, alcune alla fine neanche mai pubblicate. L'espressa volontà di Kodansha di razionalizzare le proprie collaborazioni internazionali ha fatto il resto.
Le serie toccate da questo infausto sviluppo sono: Adamas, A Town Where You live, Baroque, Billy Bat, Cage of Eden, Celestial Clothes, Close to you, Countrouble, Detonation Island, Diventerai una star, Historie, Moyasimon, Noragami, Pika Ichi, Saint Young Men, Say I love you, The Devil's Lost Soul, Tokyo Alice, Xblade Cross.
I volumi pubblicati rimarranno disponibili alla vendita, con scadenze diverse in funzione delle durate contrattuali, con date ultime il 30 giugno 2016.
Fino all’ultimo abbiamo lavorato per riuscire a non interrompere la pubblicazione di queste serie, operazione a cui siamo costretti da decisioni indipendenti dalla nostra volontà.
Sappiamo che i lettori non possono essere contenti, così come i librai, così come non lo siamo noi stessi, che di tutti questi manga siamo stati i primi appassionati fruitori.
La nostra unica idea è quella di continuare quello che abbiamo sempre fatto, lavorare duro alla migliore offerta editoriale possibile per i nostri lettori, grazie alla collaborazione e fiducia accordataci da tutti i nostri storici partner editoriali: da Shogakukan a Shueisha, da Akita Shoten a Square Enix, da Shonengahosha al gruppo Kadokawa (Enterbrain, Media Factory e Ascii Media), da Dynamic a The Pokémon Company, e tutti gli altri che ci hanno permesso di costruire un catalogo con migliaia di referenze di grande prestigio e qualità.
Grazie a tutti per l'attenzione!
speravamo di iniziare il decimo anno di J-POP con un registro decisamente diverso. Abbiamo chiuso il 2015 con il nostro fatturato record, abbiamo nuove licenze da annunciare, siamo molto carichi per il continuo straordinario successo di Tokyo Ghoul e della Go Nagai Collection, che sarà presto protagonista di una bella iniziativa editoriale, e stiamo già lavorando alle attese novità come Love Live!, Overlord, le novel di DanMachi e tanto altro ancora tra cui i prossimi mangaka da ospitare in Italia.
Con lo spirito che ha contraddistinto questi dieci anni di rapporto sincero con i nostri lettori, non possiamo fare finta di essere riusciti a gestire al meglio la collaborazione con l'editore Kodansha, che andrà a esaurirsi nei prossimi mesi per decisione unilaterale del nostro partner giapponese.
Nonostante la nostra determinazione a proseguire i rapporti e le pubblicazioni, dopo discussioni e trattative durate gran parte del 2015 siamo riusciti a completare nei giorni scorsi He's my vampire e Sankarea, ma non a chiudere le altre serie in corso.
Kodansha è un grande editore, non nuovo a decisioni repentine: negli USA toccò a Dark Horse subire qualche anno fa una sorte simile alla nostra. Proprio partendo da quell'episodio, abbiamo raccomandato un futuro prosieguo delle serie, piuttosto che una ripartenza. I nostri interlocutori ci hanno trasferito la volontà di chiedere ai loro prossimi partner editoriali di continuare le serie, senza re-iniziarle da capo, a tutela dell'investimento dei lettori. Da parte nostra, ci siamo resi disponibili ad aiutare gli eventuali subentranti a produrre le possibili ristampe in tempi brevi, così da non scontentare i collezionisti.
Siamo contenti? No, ovviamente. Avremmo potuto fare qualcosa di diverso? Forse. Ma, prima del 2012, non vi era mai stato alcun rapporto tra Kodansha e J-POP. Abbiamo ereditato, e gestito con non poca difficoltà in questi tre anni, un contratto nato sotto auspici decisamente diversi: GP, partendo dalle relazioni industriali di gruppo, aveva deciso di investire pesantemente, comprando dozzine di serie, alcune alla fine neanche mai pubblicate. L'espressa volontà di Kodansha di razionalizzare le proprie collaborazioni internazionali ha fatto il resto.
Le serie toccate da questo infausto sviluppo sono: Adamas, A Town Where You live, Baroque, Billy Bat, Cage of Eden, Celestial Clothes, Close to you, Countrouble, Detonation Island, Diventerai una star, Historie, Moyasimon, Noragami, Pika Ichi, Saint Young Men, Say I love you, The Devil's Lost Soul, Tokyo Alice, Xblade Cross.
I volumi pubblicati rimarranno disponibili alla vendita, con scadenze diverse in funzione delle durate contrattuali, con date ultime il 30 giugno 2016.
Fino all’ultimo abbiamo lavorato per riuscire a non interrompere la pubblicazione di queste serie, operazione a cui siamo costretti da decisioni indipendenti dalla nostra volontà.
Sappiamo che i lettori non possono essere contenti, così come i librai, così come non lo siamo noi stessi, che di tutti questi manga siamo stati i primi appassionati fruitori.
La nostra unica idea è quella di continuare quello che abbiamo sempre fatto, lavorare duro alla migliore offerta editoriale possibile per i nostri lettori, grazie alla collaborazione e fiducia accordataci da tutti i nostri storici partner editoriali: da Shogakukan a Shueisha, da Akita Shoten a Square Enix, da Shonengahosha al gruppo Kadokawa (Enterbrain, Media Factory e Ascii Media), da Dynamic a The Pokémon Company, e tutti gli altri che ci hanno permesso di costruire un catalogo con migliaia di referenze di grande prestigio e qualità.
Grazie a tutti per l'attenzione!
Se il mercato si contrae lo spazio si riduce per tutti perchè di base si riducono gli acquisti.
Se si riduce il numero di editori è una conseguenza del mercato in crisi e non viceversa il mercato è in crisi perchè si riduce il numero di editori.
Detto ciò l'esempio delle novel invece lo trovo perfettamente calzante.
Non basta che ci sia jpop per dire che il mercato novel funzioni, la loro poposta è così scarsa che di fatto risulta irrilevante perchè irrilevante è il mercato delle novel.
Senza jpop si passerebbe (sparo) da 6 serie novel a 3 ?
Beh, ripeto sono così poche che 3 in più o in meno non farebbe nessuna differenza, sebbene rappresentino metà del mercato attuale, intendo col ritmo attuale di 1 volume l'anno.......
Tutt'altro discorso se parlassimo chessò di numeri 10 volte superiori, e se ralmente scomparendo jpop nessun'altro volesse occuparne il posto.
A quel punto scomparirebbero di colpo 30 volumi novel l'anno nonostante il mercato fosse in grado di assorbirli.
Ma fidati, se il mercato c'è arriva subito qualcuno a sfruttarlo (anzi a sovrasfruttarlo).
Se scomparisse jpop o un altro editore, per motivi non di mercato, il giorno dopo qualcuno nuovo spunterebbe o i restanti si dividerebbero la torta con fette più grosse.
Io manco di esperienza nel settore (sono lettrice di manga da non più di cinque anni) ma leggo di gente con molti più anni di me sulle spalle che ricorda, non certo con affetto, di quei tempi quando i titoli proposti erano molto meno e quelli di nicchia erano veramente rari. Se ho ragione io avremo nel futuro immediato solo shonen, seinen che tirano tantissimo soprattutto nel pubblico maschile non giovanissimo e con proprio reddito e shoujo con le solite love story tra liceali. E per il resto solo briciole. Non so se ho reso l'idea...
"EdizioniBD ha detto chiaramente che potranno vendere i volumi "kodansha" in magazzino al massimo fino al 30 giugno, a rivenditori, lettori o distributori che siano.
Al massimo, perchè per alcune serie il termine sarà anche precedente."
Grazie dell'informazione, in effetti non ci avevo fatto caso, però scadenza o no continuo a pensare che quei numeri non li venderanno mai a nessuno se non danno ai lettori qualche speranza di prosecuzione. Di sicuro non hanno fatto un discorso del genere perchè si preoccupano dei lettori, ma anche se fosse per salvare in parte la faccia mi sembrerebbe poco.
Vabbè, comunque non importa perchè come dici tu alla fine l'eventuale nuovo editore riprenderà tutto da capo.
Scorrendo la lista comunque ho visto che di serie loro Kodansha ne seguivo 2/3 (in realtà tra GP e J-Pop di serie droppate ne hanno di più....): Cage of Eden, Saint Yung Men e di Billy Bat avevo provato a prendere i primi 2 numeri.
Che dire:
Saint Young Men: è una serie a brevi episodi, e cominciava ad essere ripetitiva...bon!
Billy Bat: ripeto ho solo i primi 2 carissimi numeri, ma sono strasicuro che la prenderà la Panini, quindi basta aspettare fino alle 3 uscita.
Cage of Eden: qui mi incominciano a girare pericolosamente! anche perchè mancava poco alla fine, e nelle mie fumetterie ha sempre venduto molto bene, a questo punto credo che l'unica cosa siano le scan se ci sono...
Per gli altri manga non interrotti ma sempre della GP/J-Pop continuerò a prenderli, ma per ultimi e magari con offerte varie (fiere etc.) rispetto a quelli di altri editori; mi dispiace ma come fiducia siamo al ribasso...
ah sto recuperando anche Medaka Box ma quella perlomeno è finita, pur con quell'orribile edizione...
Secondo voi che dovrei fare ? Acquistare i restanti prima che vadano al macero ?
Io non sono così fiducioso che il nuovo editore rinunci a pubblicarli da 0 ... a parte che moyasimon probabilmente non lo prenderà nessuno (lo vedo più da star comics al limite...)
Almeno non ho nessuna di quelle serie XP
Inoltre, e qui lo so che è una opinione impopolare, ma GP pre-acquisizione (pensatela come volete sui titoli e sul numero) aveva cercato di fare una cosa sensata: un tentativo di fare concorrenza aggressiva nel mercato italiano, dove tutti cercano, da anni, il "quieto vivere" e si scannano solo per le licenze. Il risultato è che la pochezza di vedute, unite alla crisi economica e a limiti intrinseci mai risolti (le LN per dire, non vendono perché in Italia non si legge ed il mercato è di super nicchia), per non parlare di scelte che io trovo francamente opinabili nel 2016 (che ancora mi debba appoggiare ai loro ridicoli distributori che si fanno dispetti tra di loro invece che Amazon - e non il Marketplace, beninteso - è assurdo) ha prodotto la situazione attuale.
Non mi stupirebbe se qualche editore cominciasse a chiudere i battenti prima o poi.
Piuttosto bisognerebbe pensare a cambiare il modello di business. Ormai sempre più gente legge i manga in digitale e su supporti come tablet etc... Negli Stati Uniti molti editori si stanno attivando per proporre un servizio di traduzione dei capitoli (mano a mano che escono) acquistabili online a pochi spicci o con un abbonamento mensile, e nel contempo mantenere un'editoria "fisica" con i volumetti stampati per i collezionisti... Secondo me si otterrebbe un nuovo influsso di denaro nelle casse degli editori nostrani (molti piraterebbero si, ma tanto già piratano di brutto, e invece molti altri sarebbero disposti a pagare un servizio del genere) che aiuterebbe di conseguenza nella produzione dei volumetti fisici senza dover penare e tremare ad ogni uscita.
(che poi gli accordi con Kodansha siano saltati per altri motivi che non siano il volgar denaro io non lo so, e tanto ormai non ho neanche la forza di arrabbiarmi, la prendo sul ridere e passo. Anni di esperienza...)
Non è detto che se il mercato gli chiedesse (soldi alla mano) di portare tutto non si organizzerebbero per farlo.
In ogni caso ora come ora IL problema in Italia non è il numero di editori o il fatto che questi non possano portare tutto, quanto l'essere un mercato in contrazione, per vari motivi.
Comunque non sono certo contro il pluralismo degli editori, ben venga purchè questo non porti a situazioni dannose per il cliente-lettore, in generale editori inaffidabili cui il lettore non può dare fiducia perchè in quel caso più di un beneficio portano un danno al mercato.
Oggi c'è chi pensa "ah perchè billy bat l'ha preso gp ?! se l'avesse preso panini non avremmo questo problema".
Queste persone non vogliono la "concorrenza" ? Non credo, vogliono semplicemente poter leggere "billy bat".
Naturalmente è un discorso fatto col senno di poi, ma oggi si fanno discorsi analoghi sul presente, per esempio sui titoli goen.
Capisco le tue preoccupazioni, però secondo me sbagli a legarli ad un discorso di concorrenza.
Vero che se sparisse la Magic oggi una certa categoria di prodotti non sarebbe più sul mercato, ma questo non riguarda la concorrenza che magic fa ad altri quanto il fatto che nessuno la faccia a lei.
E questo succede più perchè il mercato di cui si occupano è troppo piccolo per attirare competitor.
Quindi il rischio esisterebbe più se nel mercato manga ci fossero solo Star e Panini e una delle due stesse per chiudere.
Allora si che il monopolio sarebbe problematico perchè 1 solo editore potrebbe controllare il mercato dettandone ogni aspetto.
Un duopolio teoricamente basta per fare una sana concorrenza/crescita sempre che ovviamente i due non si mettano d'accordo.
In realtà, se lo volesse, Panini potrebbe portare tutto ...
Hanno una disponibilità finanziaria data dal gruppo tale per cui, se vogliono estromettere un concorrente dal mercato, è sufficiente propongano all'editore giapponese due soldi in più ... o meglio, qualche minimo maggiore ... per portarsi a casa una serie o un nome importante ...
Non lo fanno perché essendo un po' intelligenti sanno bene che un manga che può piacere a molti, ma stenta ad arrivare alle 1.000 copie, sarebbe un bagno di sangue che si mangia i guadagni portati dalla roba buona che vende 15/20.000 copie a uscita.
Una struttura piccola come JPOP/GOEN/FLASHBOOK può supportare meglio un titolo da 1.000/1.500 copie a numero ... avendo meno costi e meno personale ... Dove la sono 30/40 persone qui sono 8/10 massimo ...
Adesso anche le 1.000 copie non bastano più ... di molti titoli se ne fanno 600/800 massimo ...
Poi lo sanno tutti ... Star e Planet sono concorrenti ma hanno un accordo di tacita collaborazione per cui non si pestano i piedi a vicenda e si tengono il mercato per loro ... agli altri le briciole ...
Avete mai visto un manga della Takahashi a marchio Planet???
La mia idea?
BD ha acquistio GP quando stava per sparire nel limbo per sfruttarne le licenze migliori per qualche hanno ... sperando in un rinnovo di licenze che non c'è stato ...
Kodansha non ha mai voluto lavorare direttamente con JPOP ... ed ora che le licenze di GP scadono ... non ci lavora direttamente ... le licenze erano in capo a GP e non JPOP ... finito il periodo di sell out i diritti tornano in capo a Kodansha ... che non vuole un nuovo partner in italia ...
quindi tutti fuori gli altri ....
Bhè essenzialmente i motivi della contrazione del mercato sono due: crisi economica generale=taglio dei beni superflui e, nello specifico, il fenomeno scanlations con buona pace dei 'puri', quelli che "prima leggo le scan e poi mi compro il manga perchè bla bla bla".
Tale situazione è simile allo scempio che si sta perpetrando nel mercato dei serial SciFi americani con drop a iosa di serie a metà stagione per scarsi ascolti. Le stesse opere sono poi le più scaricate online ...
In una situazione simile non può che essere un bene l'esistenza di un duopolio strutturato. La conseguenza purtroppo è mettersi l'anima in pace e rinunciare a titoli di nicchia o generi particolari, ma penso sia un compromesso al momento preferibile.
100 uscite manga al mese sono una follia. In Spagna ne escono una sessantina (e gli spagnoli leggono molto più di noi!)
p.s. ma veramente pensate che, a parte Billy Bat, qualche editore proseguirà queste serie?
Non succederà. Se sapete le lingue, comprate le edizioni estere.
Anzi, aggiungerei anche un'altra causa, opinione puramente personale l'onda dei manga ormai è passata.
Nel senso che ora sono fumetti radicati nel comicdom italiano, nè più nè meno di qualsiasi altro prodotto, disney, bonelli, supereroistico.
Ma allo stesso tempo è passata la "moda", quel "leggo manga" cui magari parte dei lettori più giovani veniva spinto come comportamento generazionale.
Quello che negli anni 60 erano i noir per esempio, o il "leggo dylan dog" tra gli 80 e i 90.
Questo non significa che non si legga più, nè tantomeno che non lo facciano più le nuove generazioni ma che l'approccio col "giappone" è cambiato.
Anche nelle fiere mi pare, ma posso sbagliarmi, che la partecipazione sia maggiormente indirizzata verso le iniziative collaterali, cosplay, mostre, incontri per autografi che non verso la "lettura" (e quindi l'acquisto) dei fumetti.
Anche gli editori ormai distribuiscono annunci durante l'anno e non più concentrati nelle fiere, come se loro stessi fossero consci che non sono più le vetrine di un tempo per pubblicizzare i prodotti.
In realtà è un discorso non limitato ai fumetti giapponesi ma a tutto l'ambiente, solo che forse i manga ne risentono maggiormente perchè più di altri godevano dell'effetto "moda".
Complice anche lo spazio sempre maggiore che si è ritagliata l'animazione (gratuita).
In fondo perchè comprare per leggere un manga se posso guardarne gratis l'anime ?
@Sutaman naturalmente, quando parlo di "mercato che lo chiede soldi alla mano" intendo proprio una domanda con numeri tali da convincere Panini e Star ad ampliare la propria offerta.
Chiaramente per certi titoli l'investimeno, cioè acquisto diritti e aumento personale per la lavorazione della stessa, non è sufficientemente conveniente per superare sia i rischi sulla vendita del prodotto in se sia quelli legati alla saturazione del mercato.
Giustissimo il discorso sulle cifre e i diversi punti di pareggio tra realtà piccole, medie e medio-grandi, anche se credo fosse più decisivo anni fa quando il mercato dei soli prodotti per fumetteria non interessava molto Star e Panini che puntavano quasi sempre anche alla distribuzione nelle edicole.
Ormai da tempo le cose sono cambiate, e anche i due editori maggiori producono serie solo per librerie quindi con tirature e punti di pareggio molto più bassi, seppur ancora superiore a quelli di flashbook o di goen e edizioniBD.
Ho scoperto i manga e riscoperto gli anime in età universitaria nella seconda parte dei 2000 e grazie ad essi, non mi vergogno a dirlo, ho maturato un diverso approccio verso il Giappone (prima era semplice curiosità per una terra lontana con omini dagli occhi a mandorla), che mi ha portato ad amarlo (al di là delle espressioni della cultura pop) e finanche ad iniziarne a studiare la lingua (per hobby).
Detto ciò le possibilità aperte dalla fruizione libera di contenuti altrimenti difficili e costosi da reperire (formula poetica per definire scanlations e animazione gratuita online) ha inevitabilmente influito sul modo di vivere il fenomeno. Dopotutto che senso ha creare delle aspettative per l'annuncio di serie manga e anime, ecc. quando molta della potenziale clientela le ha già recuperate online?
Personalmente evito le scan (non posso fare lo stesso con gli anime a causa dell'evidente disparità nella quantità di contenuti disponibili in Italia), per rispetto verso gli editori italiani che, al di là del caso JPOP e affini, soffrono e faticano. In poche parole vado in fumetteria, noto un titolo, guardo una copertina e sfoglio; se mi sento ispirato acquisto accollandomi il rischio di aver comprato una ciofeca.
Se dovessi leggere un'opera online per decidere di acquistarla, non comprerei nulla limitandomi alla fruizione elettronica. Dopotutto perchè spendere soldi per un prodotto già letto e di cui si può usufruire gratis! E' vero che molti giustificano la cosa dicendo che CHI E' VERO FAN POI ACQUISTA L'ALBO. Inoltre altra giustificazione diffusa è che le scans permettono di conoscere prodotti altrimenti impossibili da vedere in Italia e addirittura ciò farebbe bene al mercato perchè il successo online spinge l'editore italiano ad acquistare i diritti e rischiare con il cartaceo. Motivazioni valide in teoria ma a mio parere deboli poichè non suffragate dai numeri, cioè l'andamento del mercato contrapposto ad un fortissimo aumento del fandom specifico (affluenza sempre più alta alle varie fiere,ecc), e anche da alcune esperienze personali (tutte le mie conoscenze 'appassionate' dell'ambiente non comprano in volumetto ciò che leggono in scan).
invece mettersi a fare l'editore e il manager pur avendo le competenze di un gruppo di translators amatoriali è maturo, giusto?
Chiariamo un attimo un po' di cose, visto che pare ce ne sia ancora bisogno.
La GP si immise nel mercato nel momento in cui i manga tiravano moltissimo, per pura speculazione, tanto è vero che non era gente appassionata o che ci capiva di manga, ma semplicemente un'azienda che ha assunto i Kappa Boys e li ha spremuti fino all'osso e pagati solo per avere la loro agendina di contatti con la Kodansha.
Questa stessa azienda in seguito, essendo gestita da gente che di manga ci capiva poco, esaurita la collaborazione coi Kappa Boys e senza uno staff solido e competente s'è trovata col sedere per terra, contratti fatti male, troppe licenze e di base uno staff che non sapeva cosa stava vendendo.
La J-pop l'ha acquistata pare, non per fare beneficenza, ma sicuramente per appropriarsi anche di questa collaborazione con Kodansha che breaking news, non tratta con tutti, anzi, tratta con pochissimi editori stranieri, quelli grandi diciamo.
La J-pop ha questo modo di fare di voler pagare poco le licenze (mettici per necessità, non per tirchieria). Sottlineo, ancora una volta, quello che hanno fatto con Akagami no shirayuki hime di cui avevano comprato la licenza ma appena è zompata di prezzo per via dell'anime si sono fatti indietro.
Quindi non fatico a credere che volessero dare due spicci a Kodansha e loro gli hanno detto 1) Vi spacciate come "leader" del settore italiano editoriale dei manga (leggiti la pagina fb di GP) invece non è così per niente 2) noi non facciamo beneficenza, quindi arriverci.
Ok, fin qui è chiaro?
Palesata l'incompetenza professionale di J-POP che vuole sempre fare il passo più lungo della gamba, c'è il fattore umano, il fattore della comunicazione.
Piccolo inciso: la vendita si compone di due passi, la produzione vera e propria e la pubblicità, la comunicazione col pubblico.
Abbiamo detto che la produzione non sono capaci a farla, perchè fanno fallito nelle trattative- e non solo, incolpando anche la Kodansha.
La comunicazione? Questo weekend hanno negato notizie poi vere, dopo mesi che hanno negato che le serie sarebbero state interrotte, solo per continuare a vendere qualche copia.
Io non capisco cosa ci sia di difendibile in questa storia.
E non voler più comprare titoli di questo editore sarebbe infantile? Secondo me è infantile immettersi in un mercato pur non essendone in grado e danneggiando tutta l'industria.
Io personalmente non intendo non acquistare più sue serie ma di sicuro aspetterò che siano concluse prima di prenderle. Che bisogna fare? A me dispiace per la situazione loro, di sicuro non lo fanno apposta, avranno i loro problemi, ma i soldi sono nostri e come detto sopra da un'altra persona ce li sudiamo, nessuno ce li regala, e spenderli per avere serie incomplete a me fa girare un po' le scatole. Preferisco aspettare che la serie sia conclusa piuttosto che buttare soldi per opere che restano incomplete. Se poi pensi che sia un ragionamento sbagliato pazienza... personalmente non credo che nessuno voglia veramente farla fallire, si sta parlando con un po' di rabbia e delusione, di sicuro se buttano fuori serie interessanti correranno ad acquistarle di corsa come me una volta concluse... se si fossero comportati bene fin dall'inizio non si sarebbe arrivati a questo punto. Fosse stato solo questo il caso avremmo anche potuto capire ma sono anni (e fin dall'inizio, comunque) che interrompono serie senza avvisare nessuno. E' ovvio che la gente prima o poi si stanca. Fallimento? Io personalmente non lo auguro a nessuno, sono pur sempre persone con una vita e una famiglia da mantenere, ma non si prende in giro la gente.
Beh ... la direzione di GP in realtà era in mano a persone capaci che conoscevano bene il mercato del manga ...
Grani & Partners li ha "strappati" a Panini ...
l'80% delle persone che prendevano decisioni erano ex Panini/Planet ...
La fine di GP è dovuta principalmente alla necessità di Grani di tagliare alcuni costi ... quindi alcuni rami aziendali ...
GP era il primo, in quanto rendeva bene, ma non come i Gormiti, i giocattolini o le merendine con sorpresa ...
Dai ...
É infantile eccome! Ma vi rendete conto di quello che state facendo? Già mi immagino come andrebbe a finire se la J-pop andasse in fallimento. Se dovesse comunicherà la lista delle serie che verranno cancellate. A quel punto la gente comincerà ad insultarla dicendo sapevano che non ci poteva fidare di loro, che sono degli incompetenti e via dicendo quando sono stati gli ex-acquirenti stessi che per ripicca hanno deciso di mandarla in fallimento. Anche in quel caso la persone arrabbiate saranno tante come quelle in questa pagina e ANCHE in quel caso diranno che non compreranno più manga danneggiando le altre case editrici, insomma creando un effetto a catena. In pratica voi pensate di farla all'azienda, ma a rimetterci saranno anche quelli che acquistano le serie J-pop regolarmente.
@Natsuki
Non concordo con il tuo ragionamento, ma quella é una scelta tua. Io sono arrabbiata nei confronti di chi dice: "Non comprerò più niente da voi, vi farò fallire!"
Guarda che le serie erano della GP, mica della J-pop.
Smacco!
Dopo tutto questo credo che per un bel po' limiterò al minimo gli acquisti di manga J-Pop (che oltretutto erano già pochi di loro) e comprerò solo il minimo indispensabile, acquistando il resto solo se si tratta o di una serie già completata o di un volume unico (affidandomi al mercato dell'usato, se possibile).
Per quanto riguarda le serie future mi sa tanto che aspetterò un bel po' prima di prendere eventuali nuove novel (se ripenso ad Haganai mi sale il nervoso!) e anche Overlord e Love Live aspetteranno (sempre che non escano in cofanetto come successo in passato).
Comunque è un vero peccato, perché la J-Pop fa delle edizioni fantastiche per i propri manga ed ha molti titoli interessanti in catalogo!
Detto questo dovrò sbrigarmi a recuperare tutto Sankarea il prima possibile (ringraziando il cielo almeno questa serie l'hanno finita!)
Parliamoci chiaro: se abbiamo saputo della cosa è perchè un tipo di una fumetteria ha messo su facebook una mail riservata.
Se questa cosa non fosse successa forse la Jpop non avrebbe mai ammesso il problema, continuando ad imbrogliare i lettori dicendo di non sapere quando i manga sarebbero ripresi (su facebook lo facevano fino al giorno prima del misfatto).
Già questa cosa dovrebbe fare capire tutto: loro sapevano che i manga non sarebbero più usciti ma non lo dicevano. Hanno continuato a negare fino all'ultimo, anche quando tutti avevano capito cosa era successo, rimandando al comunicato ufficiale, che poi guarda caso ha confermato tutto.
Adesso come può un lettore fidarsi ancora di loro? Chi ci dice che questi tempo un mese non chiudono tutto e lasciano tutto bloccato?
Come si fa a supportarli ancora comprando serie nuove?
E' vero che la stessa domanda si potrebbe fare anche per altre case editrici, ma almeno a loro difesa, nessuna si è comportata a questo modo.
Senza contare che hanno qualcosa come 20 serie fermi da anni, e invece continuano ad annunciare nuova roba senza dare spiegazioni sul resto.
Sono praticamente indifendibili.
Grazie mille! cmq io continuerò a prendere le serie in corso fino a che non cadra definitivamente...perchè cmq ci tengo a quello che leggo...se rimarranno incomplete pazienza...cercherò le scan...cmq per le serie in corso come finirà? tipo Noragami, il 30 giugno cosa succede, nn fanno più ristampe?
a perchè se uno fa una domanda lo inondate di pollici in giù? neanche i bambini! se è spiegato male è spiegato male! *****
Per fare questa ricostruzione basta collegare e dedurre un paio di cose da notizie ufficiali e ufficiose circolate a suo tempo. Il margine d'errore è minimo.
@GianniGreed
concordo su tutto... comunque considera che qualche utente anche su facebook le ha contate. Hanno 38 serie in sospeso (non Kodansha) più le famose 18/19 Kodansha ufficialmente troncate.
In totale arriviamo praticamente a quasi 60 serie dal futuro (alcune) incerto (altre certo).
p.s.- bell'avatar! ;D
Comunque guardate che il punto del discorso è che un editore che comincia 2982791 numeri uno non fa bene a nessuno.
Ma proprio a nessuno. Fanno una concorrenza STUPIDA e INUTILE, anzi, assolutamente sterile, a Star e Panini (oh ragazzi lungi da me difendere Star e Panini e il loro monopolio, nel mio mondo ideale ci sono almeno 4 editori grossi, come Shueisha, Kodansha, Hakusensha e Shodakukan) ma che continueranno le loro serie (succede il 99% delle volte che terminino le loro serie) e devono combattere tutti i mesi con l'invasione dei numeri uno.
Tenere sullo stesso scaffale di una fumetteria un sacco di roba destinata a non essere continuata intasa semplicemente lo scaffale e crea un danno a tutti (parla una che vorrebbe il triplo delle uscite... ma uscite certe, non scoprire di buttare nel water soldi dopo 3 anni).
Riflettete prima di fare i paladini della gente che vi ha truffato. Riflettete.
Spero proprio che qualcuno di piú affidabile le prenda, magari anhe in fretta.
Invece gli altri sono appassionati fin dentro le ossa!
Peraltro se i KB si fanno rubare i contatti in 1 anno non sono dei bravi partner commerciali.
> Perchè non si dovrebbe sperare nel fallimento di Jpop? Sono ridicoli rispetto a 4-5 anni fa. Le edizioni non sono certo più le migliori, hanno appena ottenuto il record di maggiori interruzioni in un anno, molte altre serie sono in dubbio... Non siamo quì a far beneficenza.
Rappresentano 1/5 dei volumetti venduti in Italia. E il 25% dei volumi pubblicati. Non è una bella notizia. Neppure per gli altri. Purtroppo.
> Chi ci dice che questi tempo un mese non chiudono tutto e lasciano tutto bloccato?
Come si fa a supportarli ancora comprando serie nuove?
La seconda causa la prima, giusto per precisione.
> Senza contare che hanno qualcosa come 20 serie fermi da anni, e invece continuano ad annunciare nuova roba senza dare spiegazioni sul resto.
Grazie, eh, come pubblicano serie senza altre serie in attivo? Il problema è la comunicazione.
> Comunque guardate che il punto del discorso è che un editore che comincia 2982791 numeri uno non fa bene a nessuno.
L'unico modo per avere successo. E se Grani non avesse tagliato i posti, magari sarebbe stata diversa la storia. Aggiungi gente che non sa comunicare...
NOOOOOOOOOOOOOO !!! A Town Where You Live, NOOOOOOOOOOO!!!!!!!
Billy Bat, c***o!!!
Pika Ichi... va bé ormai non ci speravo più, ma mi spiace...!!
Maledetta Kodansha!!!
Speriamo che qualche altro editore ci pubblichi i restanti... Panini = Urasawa => Billy Bat ???
Star = Suzuka => ATWYL ??? (GOEN, non pensarci!!)
Amaro in bocca e incrociamo le dita?? >
Billy Bat l'ho venduto in tempo, ATWYL ora me lo tiro in testa, a meno che non lo svendo a 1 euro a volume chi mai lo comprerà a metà prezzo?
In questa affermazione c'è un grosso errore di fondo: se GP è stata ritenuta un "ramo da tagliare" evidentemente NON "rendeva bene".
GP, a suo tempo, fece due grosse ca**ate (a mio avviso e non solo mio, ma anche di chi ne sa più di me):
1) Da ultima arrivata, si mise in testa che il "segreto del successo" era avere visibilità sugli scaffali delle fumetterie per tenere testa alla concorrenza di chi questo mestiere lo faceva già da 20 anni e gli scaffali li aveva riempiti con un parco titoli ottimo e fisiologicamente ampio. Loro no, hanno forzato la mano e, come la rana della favola, hanno iniziato a riepirsi di aria per cercare di diventare grossi quanto il bue, iniziando ad acquistare licenze di qualsiasi cosa sfuggisse all'attenzione dei suddetti "buoi" (in pratica Panini e Star), fingendo di non sapere che se i buoi snobbavano quelle serie forse c'era un motivo: sapevano per esperienza che era per lo più robetta che non avrebbe venduto. Avrebbero dovuto avere l'ulmiltà (o la furbizia) di starsene buoni e fare un passetto alla volta cercando di sfruttare ciò che di buono sfuggiva alle maglie dei contratti dei "buoi" (come ha fatto Flashbook con Adachi per esempio) e imparando piano piano a capire i giusti dei lettori italiani e provare a riconoscere quali dei nuovi autori esordienti (non ancora vincolati da contratti con i buoi) promettesse bene.
2) Il geniale cambio di distributore: forti della loro "aria" hanno pensato bene di smettere di "finanziare" i distributori dei buoi concorrenti (StarShop e Pan) e hanno voluto fare il colpaccio "Andiamo da Messaggerie!" Che geni! Non c'aveva mai pensato nessuno! (Chiedetevi perchè) Risultato una fetta di fumetterie ha rifiutato di aderire al contratto con Messaggerie che proponeva condizioni per loro proibitive (l'uso obbligatorio del loro corriere con relativi costi, acquisti superiori a un tot di volumi in cui includere obbligatoriamente, insieme a ciò che veniva richiesto, anche una certa quota di "aria" ecc. ecc.) e invece di guadagnare visibilità l'hanno persa alla grande! Pubblica buone storie e le fumetterie compreranno e le consiglieranno ai loro clienti: è questa la vera visibilità, in questo settore!
Cmq... beh... sarà un caso, ma han fatto pari pari la fine della rana della favola!
J-pop all'epoca ha nasato l'affare perchè in mezzo a tanta aria c'era anche qualche titolo che in effetti meritava (uno a caso: Sailor Moon, che oserei dire ha tenuto a galla GP per un anno intero!) e hanno fatto la geniale fusione.
Non ho idea di cosa sia andato storto, ma fin da subito hanno un pò dato l'impressione di non riuscire a gestire la cosa a dovere, mettendo praticamente tutto in pausa, rallentando tutte le uscite. Secondo me hanno semplicemente fatto il passo più lungo della gamba, forse speravano di riuscire a scrollarsi di dosso la gran quantità di fuffa che si erano accollati e portare avanti solo le serie "buone", ma qualcosa gliel'ha impedito (cavilli contrattuali o chissà cos'altro) e si sono persi nel maremagnum di quella fuffa, andando in affanno e finendo per annegare. Fondamentalmente l'impressione che ho è che si siano lasciati tirare a fondo dagli errori della GP, tanto è vero che pure loro, dopo poco passarono a Messaggerie (anche se almeno loro hanno avuto l'intelligenza di non farci un contratto in esclusiva, a quanto mi risulta).
Altra cosa, ma questa è solo una mia sensazione, io ho l'impressione che a parte il mero quattrino a quelli della Kodansha possa non essere piaciuto questo modo caotico di gestire le loro serie (si sa i giapponesi sanno essere pignoli anche su certe cose come serietà, immagine dell'azienda ecc.). Ho come davanti agli occhi il film di quel che può essere successo: J-pop che non riesce materiamente ad acquistare tutti i capitoli delle serie in corso e (come ho detto prima) prende solo quelli delle serie che tirano di più:
Kodansha: "E gli altri?"
J-pop: "Aspetta un attimo, tienimeli da parte, poi li prendo eh!"
K: "ok" (perplessa)
Passano i mesi:
K: "Oh ma allora? Quei capitoli? Li prendi o no?"
J: (apre il portafogli ed esce il farfallino) Ehm... non è che potresti aspettare ancora un pò?"
K: "ok" (inizia a spazientirsi)
Passano anni:
K: "Senti o pigli 'sti capitoli (che molte serie nel frattempo si son pure concluse o sono avanti di x tankobon) o ti levi di torno e ci cerchiamo uno serio che rispetti i contratti e non ci faccia fare figuracce!"
J: "ehm..."
K: "ok, sayonara!"
Scusate il papiro
Notoriamente i Kappa Boys sono dei grandi appassionati e conoscitori, per questo la Star si affidò a loro quasi 20 anni fa. È come imprenditori che sono carenti (Ronin manga).
Mi fa piacere notare che ancora non sia chiaro il ruolo che ebbero in GP, nonostante sia a chiare lettere anche su wikipedia.
La GP li stipendiò per avviare i contratti, visto che avevano i contatti giusti con gli editori giusti.
" Da noi contattato, il CEO di Edizioni BD/JPOP Marco Schiavone, ha dichiarato:
"La decisione è stata unilaterale, non c'era una trattativa per il rinnovo in quanto il Master Agreement non aveva scadenza. I nostri interlocutori hanno valutato come, rispetto alle premesse con Gp, non avessimo mantenuto la mole di acquisti e in questo senso hanno ritenuto di interrompere, come il contratto permetteva loro. Abbiamo provato a fare cambiare loro idea, ci siamo incontrati più volte, ma alla fine non siamo riusciti a ottenere granché. Da un punto di vista legale non ci sono appigli, la loro decisione è legittima. Abbiamo pensato di informare le fumetterie in anticipo rispetto ai lettori, ma questa idea è stata in parte vanificata dall'iniziativa di alcuni tuoi colleghi, cui evidentemente non è chiaro il confine tra operatore professionale e consumatore finale."
"
Tratto da
http://prontiallerese.blogspot.it/2016/02/kodansha-chiude-con-jpop-e-gp.html
Tra le serie Kodansha che verranno droppate non seguivo nulla, ma do per buona la morte di Dolls (a due numeri dalla fine) e Loveless, senza contare che anche il destino di Samurai Drive e Flat mi pare nero (anche se, sono serie abbastanza brevi, potrebbero farcela... in 5 o 6 anni).
Diciamo che per quanto il danno in sé sia grosso, il mio danno "personale" è minimo, ma questa situazione mi fa temere più di prima per il destino di altri manga (e quindi di altri editori) che pare stiano ripercorrendo la discesa negli inferi di GP...
EDIT
Sicuramente Jpop sarà più scontenta di noi (forse) per questa situazione, vedo colpe da entrambi i lati, però parlare di rapporto sincero con i suoi lettori... avrei davvero tanto da ridire. Nella mia ignoranza sono sicura che ci siano serie già belle che droppate per le quali continuano a rispondere "ancora non abbiamo programmi per questo titolo"...
E quanti manga pubblica? Posso dire che sono ininfluenti nel ragionamento?
> La GP li stipendiò per avviare i contratti, visto che avevano i contatti giusti con gli editori giusti.
E come dicevo, sono cattivi imprenditori se si vendono i contatti.
Detto ciò, GP era entrata in modo aggressivo nel mercato, come si è detto ma al di là della scelta dei titoli che è basata su considerazioni personali diciamo che si è scontrata con la realtà ed i limiti endemici mai risolti del mercato italiano:
1) Mancanza di concorrenza - sia tra editori (se non per le acquisizioni di licenze) sia tra fumetterie, è sempre prevalso il quieto vivere rispetto alla economia di mercato, perché tanto ognuno aveva il proprio orticello;
2) Eccessivo ricorso ai distributori, visto che ognuno se ne deve fare il proprio. Ribadisco, è assurdo che nel 2016 (e lo era anche ai tempi di GP) debba ancora andare in fumetteria per prendere i titoli o utilizzare 20 siti diversi visto che i distributori non si parlano. E' ovvio che poi quando è stato scelto un distributore - Messaggerie - con ricarichi assai diversi, le fumetterie con i loro orticelli non lo hanno voluto;
3) Mercato asfittico a causa del punto 1). Si è sempre cercato "il nuovo evento" per tirare avanti, cercare di spingere l'utenza a provare altri titoli se non con il passaparola non è mai stato tentato. E non basta fare i titoli promo a 1 Euro o giù di lì;
4) La crisi economica ha fatto il resto, di fatto sta spazzando via tutti quelli che non si erano preparati per tempo, cioè quasi tutti.
I problemi di GP/Jpop sono il sintomo di qualcosa che va avanti da anni, e di cui tutti sono responsabili.
Quindi
1) per anni qualcuno dell'editore ha raccontato la balla "siamo in faso di rinegoziazione"
2) kodasha ha ritenuto in qualche modo che l'operato dell'editore con i propri prodotti fosse tale da rimuovergli i diritti, vedi mai a causa di 19 serie ferme da anni....
Forse è meglio se non approfondiscono ulteriormente, rischiano di peggiorare le cose, sempre che sia possibile.
E far durare la consulenza solo un anno no, soprattutto per i consulenti.
> Quindi
Certo che ci vuole un genio per capire l'inverso di quello che hanno scritto. Hanno scritto che sono in rinegoziazione (i giapponesi volevano 30 serie e loro offrivano 10) e e che la causa è che GP comprava decine di serie inutili e loro non potevano. Ergo non troveranno altri partner in italia.
Se si confermasse la storia, per me la situazione cambia tantissimo, l'unica loro colpa è che non hanno avuto trasparenza nel 2013, ma ormai sono passati 3 anni.
Non li prendo e basta.
Il risultato ovviamente è
1) non hanno detto nulla di tutto ciò ai propri clienti per 3-4 anni
2) si atteggiano ancora come "ma noi la buona volontà l'abbiamo messa", certo quella di tenere solo ciò che gli andava in barba ai contratti.
La trasparenza non è che non l'hanno avuta nel 2013, non l'hanno avuta nel 2013, nel 2014, nel 2015 e continuano a non averla nel 2016.
Ogni singolo giorno in cui garantivano che non c'era nulla di cui preoccuparsi, che non interrompevano nulla, che erano tutte frottole le preoccupazioni.
Sei libero di pensarla diversamente ma ipotizzare di "perdonarli dopo 3 anni" con tutto il rispetto possibile suona solo ridicolo.
E infatti non hanno detto questo. magari mentono, ma te che ne sai? Si capisce abbastanza chiaramente che GP prometteva di comprare 10X di diritti mentre JPOP ovviamente non può comprarne tutti, altrimenti fallisce anche lei. I giapponesi pensano che altri possano comprarli, ma penso che sia impossibile che Panini o Star Comics possa comprare la quantità promessa da GP.
> Sei libero di pensarla diversamente ma ipotizzare di "perdonarli dopo 3 anni" con tutto il rispetto possibile suona solo ridicolo.
Ho detto questo? Ho detto che l'errore lo hanno fatto nel 2013. Con tutte le conseguenze, tipo che ormai è tardi per rimediare.
Come odio aver ragione! (mi fa sentire saggia e quindi vecchia, ma spero di peccare di eccessiva autostima XD Ma sì dai, diciamo che ho avuto c*lo e c'ho beccato! XD )
Dopo aver letto il resto dell'articolo e dei commenti, mi viene da dire: La fumetteria in questione avrà probabilmente sbagliato a divulgare la cosa via internet (che equivale a gridarla al mondo intero), ma io mi metto anche nei loro panni. Mi arriva una bomba del genere, dove la tragica notizia viene quasi buttata lì così in coda a un pippone autolodante (e chi si loda si sa che fine fa) quasi a volerla sminuire (Oh sì, poi già che ci siamo, ci sarebbe anche questa sciocchezzuola!) senza fare il benchè minimo cenno ad eventuali comunicati ufficiali da parte della casa editrice direttamente ai lettori. Mi sembra ovvio che, Io-fumetteria, il mio primo pensiero va alla mia nicchia di clienti e mi dico "Sapendo questa cosa, con che coraggio continuo a vendere/consigliare le serie di J-pop? La cosa presto o tardi, in un modo o in un altro, verrà fuori. Se io faccio il gioco della J-pop e sto zitta, magari vendo 10 giornalini in più, ma poi? Quando la bomba scoppierà che figura ci faccio? Mi salteranno tutti alla gola? Gli dico che non ne sapevo niente? Ma salteranno anche alla gola di J-pop e chi mi dice che per salvarsi la faccia quelli non scarichino su di me la responsabilità con un più che legittimo "Ah ma noi li avevamo avvisati!"
In ultimo... "confine tra operatore professionale e consumatore finale"... Bah... non vorrei dire, ma fino a prova contaria la fumetteria il fumetto SE LO COMPRA (se poi lo vende o non lo vende cavoli suoi!) quindi in questo senso non mi sembra molto diversa da un "consumatore finale"
ho già perso 6 serie a loro non darò mai più nemmeno un soldo svegliatevi! comprate le loro serie in un altra lingua!
FairyQueen, esatto, se noi utenti ci lamentiamo nel nostro "piccolo" (c'è chi ha buttato 100 euro, chi 200, io ne ho persi 500 perché seguivo 6 delle serie interrotte) per le fumetterie è ancora peggio, perché:
1) molte hanno migliaia di euro in volumi che finiranno al macero
2) non avranno guadagni futuri sul proseguimento delle stesse
3) se davvero molti smetteranno di prendere le altre serie J-Pop, peggio ancora
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