Mukashi mukashi, tanto tempo fa, c'era un taglialegna molto povero. Un giorno, si imbatté in una gru che era rimasta incastrata nella trappola di un cacciatore. Il taglialegna ebbe pietà della povera bestiola e decise di liberarla. Quando la gru riuscì ad uscire, guardò l'uomo negli occhi e volò via.
Alcuni giorni dopo, arrivò presso la casa dell'uomo una bellissima donna che timidamente gli chiese di sposarla. L'uomo ovviamente era esterrefatto, ma poiché la donna era molto, molto bella, lui se ne innamorò subito e così accettò di sposarla già il giorno successivo.
I loro primi giorni insieme furono piuttosto duri, essendosi incontrati di recente ed essendo molto poveri. L'uomo si mise a lavorare duramente, anche il doppio delle ore, ma il suo corpo debole e affamato non riusciva ad affrontare da solo così tanto.
Sua moglie vide tutto questo e così un giorno gli chiese di comprarle al mercato qualche filo, anche a buon mercato, perché voleva tessere un po 'di stoffa da vendere.
L'uomo accettò e quando le portò il filo, lei gli disse che si sarebbe chiusa nella sua stanza mentre lavorava al telaio e che doveva promettere di non entrare a guardare dentro per nessun motivo.
Il giorno dopo, la donna uscì e gli porse un rotolo della stoffa più bella che l'uomo avesse mai visto e gli disse di venderla al mercato per un prezzo elevato. L'uomo era un po' confuso, ma obbedì.
Così andò al mercato e ben presto le persone, stupite dall'incredibile bellezza della stoffa, iniziarono ad offrire grosse somme di denaro per il tessuto. Alla sera tornò a casa felice con un sacco pieno di soldi. Così da quel giorno in poi lui e sua moglie iniziarono a vivere agiatamente.
La notizia della bellezza del tessuto però in pochissimo tempo raggiunse l'Imperatore che ordinò l'uomo di fornirgli uno stock di tessuto ogni settimana in cambio di una considerevole quantità di denaro.
Essendo una richiesta che arrivava direttamente dall'Imperatore, l'uomo si sentì obbligato a esaudirla, ma non aveva cuore di obbligare la moglie a lavorare di più e iniziava a ripensarci, ma prima che potesse parlarne con lei, la donna si fece avanti e gli disse che non c'erano problemi.
Avrebbe prodotto più tessuto in modo che il marito non venisse disonorato di fronte all'imperatore, e soprattutto perché lo amava tanto. Ancora una volta, lei si fece promettere di non guardare dentro la sua stanza mentre stava lavorando.
Ogni settimana, l'uomo portava il tessuto meraviglioso a corte e riceveva in cambio una grande quantità di oro dall'imperatore, diventando così molto ricco.
Nel frattempo però l'uomo iniziò a notare che la moglie stava diventando sempre più pallida e più debole di settimana in settimana, a volte era addirittura sofferente. Siccome gli sembrava che tutto fosse molto misterioso, voleva sapere a tutti i costi la verità.
Così una notte, mentre sua moglie stava lavorando al telaio, aprì la porta e sbirciò dentro: seduta di fronte al telaio vide una creatura alata, metà donna e metà gru.
Era sua moglie. Si stava strappando dolorosamente le piume per farne del tessuto. L'uomo era sconvolto perchè mai si sarebbe aspettato uno spettacolo simile.
La donna però si accorse del marito e piangendo gli disse: "Questo è il motivo per cui non volevo che tu mi vedessi mentre lavoravo. Mi vergogno perché so che una creatura come me non può vivere con un uomo come te. Ti sarò per sempre grata per avermi salvato da quella trappola e ricorda anche che io ti amerò per sempre come una moglie."
Dette queste parole, si trasformò completamente in una gru, volò fuori di casa e scomparve.
I giorni passarono e l'uomo aspettò il suo ritorno, ma invano.
Non la vide mai più. Non era più povero, ma era solo.
Fonte consultata:
www.japanloverme.com
Alcuni giorni dopo, arrivò presso la casa dell'uomo una bellissima donna che timidamente gli chiese di sposarla. L'uomo ovviamente era esterrefatto, ma poiché la donna era molto, molto bella, lui se ne innamorò subito e così accettò di sposarla già il giorno successivo.
I loro primi giorni insieme furono piuttosto duri, essendosi incontrati di recente ed essendo molto poveri. L'uomo si mise a lavorare duramente, anche il doppio delle ore, ma il suo corpo debole e affamato non riusciva ad affrontare da solo così tanto.
Sua moglie vide tutto questo e così un giorno gli chiese di comprarle al mercato qualche filo, anche a buon mercato, perché voleva tessere un po 'di stoffa da vendere.
L'uomo accettò e quando le portò il filo, lei gli disse che si sarebbe chiusa nella sua stanza mentre lavorava al telaio e che doveva promettere di non entrare a guardare dentro per nessun motivo.
Il giorno dopo, la donna uscì e gli porse un rotolo della stoffa più bella che l'uomo avesse mai visto e gli disse di venderla al mercato per un prezzo elevato. L'uomo era un po' confuso, ma obbedì.
Così andò al mercato e ben presto le persone, stupite dall'incredibile bellezza della stoffa, iniziarono ad offrire grosse somme di denaro per il tessuto. Alla sera tornò a casa felice con un sacco pieno di soldi. Così da quel giorno in poi lui e sua moglie iniziarono a vivere agiatamente.
La notizia della bellezza del tessuto però in pochissimo tempo raggiunse l'Imperatore che ordinò l'uomo di fornirgli uno stock di tessuto ogni settimana in cambio di una considerevole quantità di denaro.
Essendo una richiesta che arrivava direttamente dall'Imperatore, l'uomo si sentì obbligato a esaudirla, ma non aveva cuore di obbligare la moglie a lavorare di più e iniziava a ripensarci, ma prima che potesse parlarne con lei, la donna si fece avanti e gli disse che non c'erano problemi.
Avrebbe prodotto più tessuto in modo che il marito non venisse disonorato di fronte all'imperatore, e soprattutto perché lo amava tanto. Ancora una volta, lei si fece promettere di non guardare dentro la sua stanza mentre stava lavorando.
Ogni settimana, l'uomo portava il tessuto meraviglioso a corte e riceveva in cambio una grande quantità di oro dall'imperatore, diventando così molto ricco.
Nel frattempo però l'uomo iniziò a notare che la moglie stava diventando sempre più pallida e più debole di settimana in settimana, a volte era addirittura sofferente. Siccome gli sembrava che tutto fosse molto misterioso, voleva sapere a tutti i costi la verità.
Così una notte, mentre sua moglie stava lavorando al telaio, aprì la porta e sbirciò dentro: seduta di fronte al telaio vide una creatura alata, metà donna e metà gru.
Era sua moglie. Si stava strappando dolorosamente le piume per farne del tessuto. L'uomo era sconvolto perchè mai si sarebbe aspettato uno spettacolo simile.
La donna però si accorse del marito e piangendo gli disse: "Questo è il motivo per cui non volevo che tu mi vedessi mentre lavoravo. Mi vergogno perché so che una creatura come me non può vivere con un uomo come te. Ti sarò per sempre grata per avermi salvato da quella trappola e ricorda anche che io ti amerò per sempre come una moglie."
Dette queste parole, si trasformò completamente in una gru, volò fuori di casa e scomparve.
I giorni passarono e l'uomo aspettò il suo ritorno, ma invano.
Non la vide mai più. Non era più povero, ma era solo.
Fonte consultata:
www.japanloverme.com
Mi ha fatto molto piacere conoscerla nel dettaglio, non si finisce mai di imparare aspetti nuovi e affascinanti della cultura nipponica.
AH forse cercavi una donna-gru e le sue piume
Se passiamo al folklore giapponese ti tocca raccontarci una storia tutti i giorni per tutto l'anno.
@Bradipo lento
Ricordo male o in Lamù c'era la versione parodia "La gratitudine del tanuki"?
anch'io mi ricordavo di un tanuki nella storia della takahashi
se non sbaglio (sbaglio??) l'episodio, che è un episodio della prima serie, inizia con ataru e lamù che fanno una passeggiata in bicicletta, per cui non dovrebbe essere difficile ritrovare l'episodio per rivederlo..
grazie
Zoofilia portami via.
Come al solito complimenti ad Hachi194 per regalarci queste perle (che spesso sono a me sconosciute)!
ti invito a leggere le risposte prima di riscrivere e mi auguro che il tuo mondo sia sempre vicino ai miniponi, perchè non tutto è rose e fiori.
Rapida occhiata agli episodi di Lamù e ho ritrovato la scena che ricordavo: sempre nell'episodio La ricompensa del tasso si vede Ten che legge al tasso Oshima una fiaba. I protagonisti sono due nonnini (Atarù e Lamù), e viene riportata pari pari la storia della gru tessitrice - qui i due ospitano la ragazza trattandola come la figlia che non hanno mai avuto. Nell'episodio si parla del tanuki, ma le vicende sono tratte proprio dalla storia della Tsuru Nyobo: ho ritrovato anche la scena in cui si vede la gru strapparsi una piuma per creare le stoffe...
Ho un vago ricordo...ma credo si trattasse di un'altra storia, forse simile
a questa...
Grazie Hachi!
Lo lessi anni addietro e rileggerlo oggi mi ha fatto rivivere le stesse e identiche emozioni; con quel finale dal gusto amaro che mi lascia riflettere su cosa è la vera felicità.
Grazie per averla messa in rubrica.
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