Mukashi mukashi, tanto tempo fa una coppia di vecchi coniugi trovò lungo il fiume un enorme melone. Dopo averlo trasportato a casa, grande fu la loro sorpresa quando aprendolo vi trovarono una bambina all'interno!
La chiamarono Urikohime, letteralmente "una principessa bambina nata da un melone".
Crescendo Urikohime divenne bella e gentile e tutti la ammiravano; tra questi vi era anche il giovane principe del luogo.
Presto i due divennero amici e Urikohime dispensava saggi consigli al principe per essere amato dai cittadini, mentre il principe incantava la ragazza raccontandole i suoi viaggi e le sue avventure.
Inevitabilmente i due ragazzi si innamorarono e ben presto il principe chiese Urikohime in sposa. L'intero regno fu coinvolto nella preparazione dei festeggiamenti per il matrimonio. Ma alla vigilia delle nozze Urikohime scomparve nel nulla e nessuno riusciva a trovarla.
All'insaputa di tutti, ella era stata rapita da Amanojaku, un demone con il potere di far emergere il male dal cuore delle persone costringendole a compiere azioni malvagie. Il demone voleva servirsi di Urikohime per influenzare il giovane principe e controllare così il suo regno.
Ma non aveva fatto i conti con il fatto che la ragazza non era completamente umana, essendo nata da un melone, e quindi tutti i suoi sforzi per impossessarsi del suo cuore furono vani.
Quando si rese conto di ciò, il demone si infuriò terribilmente, afferrò Urikohime e la uccise, quindi la scuoiò, indossò la sua pelle e i suoi vestiti e tornò a casa fingendosi lei.
Il principe fu enormemente sollevato nel rivederla, ma ben presto si accorse che la ragazza era molto cambiata: era scortese con i servi e riferì al principe false accuse contro il popolo.
Nonostante ciò, venne programmato nuovamente il matrimonio, ma durante la notte della vigilia dalla tana del demone un piccolo uccellino si alzò dal cadavere di Urikohime: era la sua anima! Volò veloce verso il regno e giunto nella camera del principe si posò sul suo cuscino e iniziò a sussurrargli nell'orecchio.
Così Urikohime riuscì ad apparire in sogno al suo amato e gli raccontò tutto ciò che Amanojaku le aveva fatto e cosa stava tramando contro il suo regno.
Il principe si svegliò furioso e si precipitò nella stanza accanto dove dormiva la falsa Urikohime e l'affrontò. Le chiese cose che solo lui e la vera Urikohime potevano sapere ma siccome il demone non poteva rispondere a tutte le domande, messo alle strette rivelò la sua vera natura strappandosi di dosso la pelle di Urikohime.
Il principe, sconvolto e infuriato, tirò fuori la spada e attaccò il demone, con tutta la sua rabbia, versando calde lacrime dai suoi occhi. L'Amanojaku cercò di controllare il principe, ma fu tutto inutile tale era la rabbia del principe che riuscì così a sconfiggere facilmente il demone.
Il principe poi raccolse i vestiti di Urikohime, li abbracciò e pianse. Improvvisamente, sentì un uccellino cinguettare e si voltò verso la finestra.
Sul davanzale si era posato un piccolo e bellissimo uccello che volò verso di lui, indugiando vicino al suo volto e rannicchiandosi contro la sua guancia. Poi volò fuori dalla finestra e scomparve nel cielo.
Fonte consultata:
www.japanloverme.tumblr.com
Che storia triste e crudele però! T__T
Ma l'uccellino della foto è troppo carino!
Grazie Hachi.
Povera ragazza, che brutta fine, non solo uccisa ma pure scuoiata però queste storie in cui la persona morta riesce a comunicare in qualche modo con l'amato/a sono sempre molto belle e romantiche.
Questa rubrica mi piace sempre moltissimo, soprattutto perché mi fa sempre conoscere delle storie bellissime!
Complimenti ad Hachi194 per l'ottimo articolo!
Ho provato a pensare e ripensare se fosse mai stata narrata, o citata in qualche anime o manga, ma dai cassetti della mia memoria non è emerso nulla. Per questo ringrazio ancora una volta Hachi194 per il suo prezioso articolo! Non si finisce mai di imparare!
Questa storia non la conoscevo, non ricordo di averne mai trovate tracce negli anime che mi sono visto finora. Lo schema è più o meno quello di tutte le storie tradizionali giapponesi, ma il finale è estremamente toccante: mi è sembrato di rileggere la storia della farfalla bianca...
Hachi, grazie per averci fatto conoscere anche questa bellissima storia!
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