Riprendiamo la rubrica in cui presentare le opere più apprezzate dai recensori di AnimeClick.it di un determinato periodo, filone o genere.
In questo appuntamento raccogliamo tutti i manga sportivi. Per l'inserimento in questa classifica non si è ritenuto obbligatorio che quello sportivo rappresentasse l'elemento principale dell'opera, bensì è stato considerato sufficiente che svolgesse un ruolo importante.
A seguire, una raccolta di recensioni di alcuni dei titoli in classifica.
Siete d'accordo con la classifica? Ci sono opere sopravvalutato oppure manca qualche titolone imperdibile?
In questo appuntamento raccogliamo tutti i manga sportivi. Per l'inserimento in questa classifica non si è ritenuto obbligatorio che quello sportivo rappresentasse l'elemento principale dell'opera, bensì è stato considerato sufficiente che svolgesse un ruolo importante.
A seguire, una raccolta di recensioni di alcuni dei titoli in classifica.
Siete d'accordo con la classifica? Ci sono opere sopravvalutato oppure manca qualche titolone imperdibile?
1 | Rocky Joe | 9,31 |
2 | Slam Dunk | 9,29 |
3 | Touch | 9,06 |
4 | Rough | 9,05 |
5 | Real | 8,94 |
6 | Rookies | 8,81 |
7 | Eyeshield 21 | 8,69 |
8 | Air Gear | 8,62 |
9 | Tetsuwan Girl | 8,53 |
10 | Un marzo da leoni | 8,46 |
10 | La leggenda di Hikari | 8,46 |
12 | Katsu! | 8,42 |
12 | Hikaru no go | 8,42 |
14 | The Climber | 8,40 |
15 | Lock Up | 8,28 |
16 | Suzuka | 8,14 |
17 | Kiss & Never Cry | 8,11 |
18 | Glaucos | 8,10 |
19 | Noritaka il re della distruzione | 8,00 |
19 | Giant Killing | 8,00 |
21 | Cross Game | 7,92 |
21 | Attack No.1 | 7,92 |
23 | Harlem Beat | 7,91 |
24 | GE - Good Ending | 7,87 |
25 | H2 | 7,81 |
26 | One Pound Gospel | 7,78 |
26 | Capitan Tsubasa | 7,78 |
28 | Crimson Hero | 7,77 |
29 | Happy | 7,76 |
30 | All Rounder Meguru | 7,71 |
31 | Jenny la tennista | 7,70 |
32 | Freccia danzante | 7,68 |
Rocky Joe
10.0/10
Probabilmente potremmo chiuderla in mezza riga: "Ashita no Joe è un capolavoro", e per una volta tanto riusciremmo anche ad utilizzare tale termine nella sua effettiva accezione primaria e non semplicemente per snaturarlo. Ma sarebbe riduttivo, per il nostro Joe Yabuki, figlio non solo dello stesso autore che aveva da poco realizzato il classico sportivo "La stella dei Giants", ma soprattutto di quel Tetsuya Chiba che, figlio di coloni giapponesi in Manciuria, aveva sofferto l'incubo del rimpatrio a soli 6 anni subito dopo le sofferenze della guerra sino-giapponese; quel Tetsuya Chiba che, dopo una lunga depressione, si sarebbe forgiato nel violento fuoco del gekiga - pur senza rinunciare a farsi un nome nella narrativa shoujo dell'epoca.
Perchè Ashita no Joe non è solo un manga eccezionale, no. Gli universitari giapponesi in rivolta hanno fatto in modo che diventasse qualcosa di molto più grande. L'appassionante e sofferta storia di un ragazzo senza beni e futuro che, affrancatosi dalla miseria del ghetto di Tokyo in cui è cresciuto, sale alla ribalta internazionale con la sola forza dei suoi pugni e alla sua volontà incrollabile divenne ben presto uno dei manifesti ideologici della deflagrazione contestataria che sarebbe poi esplosa nelle rivolte studentesche del '68, il simbolo di un'intera generazione in crisi insieme ai gekiga storici di Sanpei Shirato. Joe segnò così profondamente i suoi lettori che ben 700 di essi si sarebbero riuniti in una solenne cerimonia per commemorare la morte di uno dei personaggi principali dell'opera.
Ma anche a volerlo decontestualizzare, "Ashita no Joe" mantiene inalterata, ora come allora, tutta la sua bellezza, la sua carica di denuncia sociale, la sua potenza espressiva data dai superbi disegni di Tetsuya Chiba. Difficile non soffrire insieme a Joe durante i combattimenti, non sentire sulla propria pelle i terribili cazzotti dei suoi nemici, non avere la pelle d'oca ad osservarlo tramutarsi in una maschera di sangue contro avversari più forti e abili di lui, sorretto solo da una forza di volontà e di riscatto quasi soprannaturale.
Perchè Ashita no Joe non è solo un manga eccezionale, no. Gli universitari giapponesi in rivolta hanno fatto in modo che diventasse qualcosa di molto più grande. L'appassionante e sofferta storia di un ragazzo senza beni e futuro che, affrancatosi dalla miseria del ghetto di Tokyo in cui è cresciuto, sale alla ribalta internazionale con la sola forza dei suoi pugni e alla sua volontà incrollabile divenne ben presto uno dei manifesti ideologici della deflagrazione contestataria che sarebbe poi esplosa nelle rivolte studentesche del '68, il simbolo di un'intera generazione in crisi insieme ai gekiga storici di Sanpei Shirato. Joe segnò così profondamente i suoi lettori che ben 700 di essi si sarebbero riuniti in una solenne cerimonia per commemorare la morte di uno dei personaggi principali dell'opera.
Ma anche a volerlo decontestualizzare, "Ashita no Joe" mantiene inalterata, ora come allora, tutta la sua bellezza, la sua carica di denuncia sociale, la sua potenza espressiva data dai superbi disegni di Tetsuya Chiba. Difficile non soffrire insieme a Joe durante i combattimenti, non sentire sulla propria pelle i terribili cazzotti dei suoi nemici, non avere la pelle d'oca ad osservarlo tramutarsi in una maschera di sangue contro avversari più forti e abili di lui, sorretto solo da una forza di volontà e di riscatto quasi soprannaturale.
Slam Dunk
10.0/10
Recensione di zettaiLara
-
Neo-liceale teppista di fama viene folgorato dalla studentessa carina di turno, e si iscrive per amore al club di basket che lei tifa. Cliché. Ma ciò che fa di Slam Dunk l'opera indimenticabile che è sta nell'immenso e carismatico ego del rosso protagonista, Hanamichi Sakuragi, che fa ovviamente e letteralmente a pugni con le personalità altrettanto esplosive dei compagni di squadra prima e degli avversari di gioco poi.
Hanamichi è il ragazzo che tutti vorrebbero poter incarnare: spaccone ma dotato, che si ricerca il rispetto in ogni modo e quando non lo trova se lo procura ugualmente, disposto a mettere da parte l'orgoglio solo per riceverne una soddisfazione più grande. Inguaribile testardo, ma anche vero uomo se l'occasione lo richiede. Ed è il ragazzo che tutte le ragazze segretamente sognano di poter avere nella loro scuola: non il belloccio cui fare il filo senza speranza, bensì colui che fa disperare i professori a lezione, ridere e stupire, movimentando la routine di ogni giorno. Accanto a lui, la schiera di personaggi che non hanno nulla da invidiargli quanto ad esuberante personalità cresce di volume in volume, così che se sarà impossibile non provare un moto di irritazione, orgoglio o invidia per lo sfacciato talento di Rukawa, Miyagi o Mitsui e la possente solidità del capitano. Di certo non passeranno inosservate nemmeno le figure di Sendoh, Fukuda, Maki, Kyota, Fujima e molti altri: giungono da licei avversari, ma sono modelli cui rubare le tecniche e ispirarsi, oltre che da sfidare. Autoproclamarsi genio non basta, bisogna dimostrarlo.
I disegni di Inoue sono magistrali, i campi da gioco e le narrazioni delle partite di basket sono da perfezione quasi fotografica. Ed ecco perché da anni ai fan non bastano i trentuno volumi che compongono la serie: Slam Dunk è una storia di tenacia, di pianto per le inevitabili sconfitte sul campo, di spirito di squadra. Puntare verso l'alto, sempre più avanti, e se anche non sapremo vincere un torneo giovanile, nessuno mai potrà cancellare lo smisurato ardore di chi scommette su qualcosa con tutto sé stesso.
Impossibile averne abbastanza.
Hanamichi è il ragazzo che tutti vorrebbero poter incarnare: spaccone ma dotato, che si ricerca il rispetto in ogni modo e quando non lo trova se lo procura ugualmente, disposto a mettere da parte l'orgoglio solo per riceverne una soddisfazione più grande. Inguaribile testardo, ma anche vero uomo se l'occasione lo richiede. Ed è il ragazzo che tutte le ragazze segretamente sognano di poter avere nella loro scuola: non il belloccio cui fare il filo senza speranza, bensì colui che fa disperare i professori a lezione, ridere e stupire, movimentando la routine di ogni giorno. Accanto a lui, la schiera di personaggi che non hanno nulla da invidiargli quanto ad esuberante personalità cresce di volume in volume, così che se sarà impossibile non provare un moto di irritazione, orgoglio o invidia per lo sfacciato talento di Rukawa, Miyagi o Mitsui e la possente solidità del capitano. Di certo non passeranno inosservate nemmeno le figure di Sendoh, Fukuda, Maki, Kyota, Fujima e molti altri: giungono da licei avversari, ma sono modelli cui rubare le tecniche e ispirarsi, oltre che da sfidare. Autoproclamarsi genio non basta, bisogna dimostrarlo.
I disegni di Inoue sono magistrali, i campi da gioco e le narrazioni delle partite di basket sono da perfezione quasi fotografica. Ed ecco perché da anni ai fan non bastano i trentuno volumi che compongono la serie: Slam Dunk è una storia di tenacia, di pianto per le inevitabili sconfitte sul campo, di spirito di squadra. Puntare verso l'alto, sempre più avanti, e se anche non sapremo vincere un torneo giovanile, nessuno mai potrà cancellare lo smisurato ardore di chi scommette su qualcosa con tutto sé stesso.
Impossibile averne abbastanza.
Touch
10.0/10
Recensione di Andrea8877
-
Touch è indubbiamente uno dei manga più belli di Adachi e sicuramente uno dei manga più belli mai pubblicati in Italia.
La vicenda ruota attorno a tre ragazzi, i 2 gemelli Uesugi Tatsuya e Kazuya e una ragazza di nome Minami.
Kazuya è un ragazzo modello, ottimi voti scolastici, grande successo con le ragazze ed asso della squadra di baseball del liceo (Meisei). Il gemello è l'esatto opposto, pigro, svogliato, sempre a bighellonare ed infatti è soprannominato a scuola "il fratello scemo", ma entrambi innamorati della stessa ragazza e amica d'infanzia, ovvero Minami, ragazza dolce, bellissima e tra le più popolari della scuola.
Tatsuya e Kazuya sono differenti anche nel modo in cui mostrano i lori sentimenti: mentre Kazuya è più esplicito, Tatsuya cerca sempre di evitare la competizione con il fratello, sia sul piano sentimentale che nello sport, infatti pur di non giocare insieme nella squadra di baseball si iscrive suo malgrado nel club di pugilato.
La vita scorre abbastanza serenamente ma proprio in un giorno, forse il più importante per la realizzazione di un sogno da sempre inseguito, un tragico evento cambia tutto e i protagonisti dovranno scontrasi la la dura realtà venutasi a creare. Ed è proprio in questo momento in cui il tono generale dell'opera cambia completamente, la normale quotidianità e spensieratezza di prima fanno il posto a sentimenti ben più forti.
Dolore, voglia di rialzarsi, di impegnarsi, voglia di riuscire e di dimostrare ciò che si è, un'insieme di emozioni e sentimenti che travolge tutti i protagonisti narrati con la solita immensa maestria dell'immenso Adachi.
Tatsuya è quello che maturerà di più, da ragazzo svogliato di prima si farà carico dei sogni e delle aspettative di tutti i suoi amici, in particolare di Minami, diventando una persona responsabile e matura. Tutto questo con lo sport come sfondo, grandissimo Adachi a rendere bello e appassionante uno sport come il baseball (molto popolare in Giappone) che in Italia non ha un grandissimo seguito di fan, e diventa proprio il luogo in cui il protagonista sfodererà tutto il suo talento e con cui affronterà non solo i suoi avversari ma anche il desiderio di realizzare quel bellissimo sogno purtroppo mancato.
Altro punto forte del manga sono i personaggi, ognuno caratterizzato ottimamente, personaggi mai statici ma che con il proseguire della storia matureranno, diventando sempre più responsabili e motivati nel realizzare i propri sogni. Bellissimo poi vedere quanto questi gemelli, nonostante la loro silenziosa competizione per la dolce Minami, siano però legati da un affetto che va al di là di tutto, incrollabile fino alla fine della vicenda, cosa descritta in maniera poetica da Adachi.
Touch non è solo un manga, è un insieme di emozioni, di sentimenti, dai più dolorosi ai più dolci, uno spaccato di vita di questi ragazzi per i quali è veramente difficile non affezionarsi. Semplicemente un capolavoro.
La vicenda ruota attorno a tre ragazzi, i 2 gemelli Uesugi Tatsuya e Kazuya e una ragazza di nome Minami.
Kazuya è un ragazzo modello, ottimi voti scolastici, grande successo con le ragazze ed asso della squadra di baseball del liceo (Meisei). Il gemello è l'esatto opposto, pigro, svogliato, sempre a bighellonare ed infatti è soprannominato a scuola "il fratello scemo", ma entrambi innamorati della stessa ragazza e amica d'infanzia, ovvero Minami, ragazza dolce, bellissima e tra le più popolari della scuola.
Tatsuya e Kazuya sono differenti anche nel modo in cui mostrano i lori sentimenti: mentre Kazuya è più esplicito, Tatsuya cerca sempre di evitare la competizione con il fratello, sia sul piano sentimentale che nello sport, infatti pur di non giocare insieme nella squadra di baseball si iscrive suo malgrado nel club di pugilato.
La vita scorre abbastanza serenamente ma proprio in un giorno, forse il più importante per la realizzazione di un sogno da sempre inseguito, un tragico evento cambia tutto e i protagonisti dovranno scontrasi la la dura realtà venutasi a creare. Ed è proprio in questo momento in cui il tono generale dell'opera cambia completamente, la normale quotidianità e spensieratezza di prima fanno il posto a sentimenti ben più forti.
Dolore, voglia di rialzarsi, di impegnarsi, voglia di riuscire e di dimostrare ciò che si è, un'insieme di emozioni e sentimenti che travolge tutti i protagonisti narrati con la solita immensa maestria dell'immenso Adachi.
Tatsuya è quello che maturerà di più, da ragazzo svogliato di prima si farà carico dei sogni e delle aspettative di tutti i suoi amici, in particolare di Minami, diventando una persona responsabile e matura. Tutto questo con lo sport come sfondo, grandissimo Adachi a rendere bello e appassionante uno sport come il baseball (molto popolare in Giappone) che in Italia non ha un grandissimo seguito di fan, e diventa proprio il luogo in cui il protagonista sfodererà tutto il suo talento e con cui affronterà non solo i suoi avversari ma anche il desiderio di realizzare quel bellissimo sogno purtroppo mancato.
Altro punto forte del manga sono i personaggi, ognuno caratterizzato ottimamente, personaggi mai statici ma che con il proseguire della storia matureranno, diventando sempre più responsabili e motivati nel realizzare i propri sogni. Bellissimo poi vedere quanto questi gemelli, nonostante la loro silenziosa competizione per la dolce Minami, siano però legati da un affetto che va al di là di tutto, incrollabile fino alla fine della vicenda, cosa descritta in maniera poetica da Adachi.
Touch non è solo un manga, è un insieme di emozioni, di sentimenti, dai più dolorosi ai più dolci, uno spaccato di vita di questi ragazzi per i quali è veramente difficile non affezionarsi. Semplicemente un capolavoro.
Dei titoli presenti nella lista possiedo: Slam Dunk, Real, Air Gear, Katsu e Lock Up ma Real più che sportivo lo definirei drammatico e Air Gear direi che faccia parte maggiormente del genere azione e combattimenti.
Touch e Rough me li porterà presto la mia dolce metà
Ashita No Joe è il migliore spokon mai fatto e non mi stupisco del risultato.
Anche Noritaka è un opera che meriterebbe un maggiore consenso, perchè è geniale per le sue gag [img] http://a.mhcdn.net/store/manga/277/03-019.0/compressed/noritaka_v03_c019_p090.jpg?v=1208655842 [/img]
[img] http://4f.img.v4.skyrock.net/1247/4711247/pics/75377557.gif [/img]
[img] http://img.mymanga.me/1795035636319821308608493161.jpg [/img]
La svolta l'ebbi con Eyeshield21, di cui lessi per caso in scan del primo volume e poi corsi a ordinare tutta la serie (all'epoca in corso) in fumetteria.
Da lì poi ho cominciato a recuperare anche gli altri classici, e in definitiva compresi che spesso si tratta del genere di manga che più mi appassiona (se il titolo è ben fatto ovviamente).
Le opere a sfondo sportivo hanno generalmente parecchia azione al loro interno e riprodurla in maniera soddisfacente in formato cartaceo (a mio avviso) non è facile, forse non è neanche possibile.
In generale potrei anche essere d'accordo, ma se ti chiami Takehiko Inoue o Yusuke Murata tutto diventa facile
Vedere un fantastico manga
Come Suzuka solo al quindicesimo posto !
In questo periodo sto inoltre seguendo All Rounder Meguru, Un marzo da leoni, Real e Rough tutte serie che mi stan piacendo moltissimo, seppur per motivi profondamente differenti tra loro.
Touch invece non l'ho mai letto, ma conto di rimediare a questa lacuna non appena la Star Comics lo ripubblicherà nella sua nuova edizione.
Al primo posto avrei visto molto bene Slam Dunk
Ma non linciatemi se dico che Rocky Joe è molto di più di un manga sportivo.
Oltre ad Haikyu una mancanza degna di nota è Angel Voice, uno dei manga a tema calcistico meglio fatti degli ultimi tempi.
Comunque la mia personale top 3 per ciò che ho letto finora è:
1 Slam Dunk
2 Rookies
3 Angel Voice - Eyeshield 21
Ricordiamoci de l'uomo tigre, f motori in pista, Tough,, poi non ho ben capito se in questa lista sono riportati solo i manga arrivati in italia, perchè se andiamo anche per i manga ancora inediti la lista diventa ancora più lunga^^
Slam Dunk è la mia serie preferita in assoluto (non solo sportiva) e so che il basket è al centro del manga con allenamenti e partite al cardiopalma... ma, per esempio, manga come Rookies, Suzuka, Un Marzo Da Leoni non mi semprano granchè sportive (non le conosco, ho guardato solo le schede).
Poi, manga sportivi molto belli sono Baby Steps, Haikyuu, Ace Of Diamond... e la vera perla che nessuno conoscerà è Teppu (il mio avatar): MMA femminili, disegni stupendi e una protagonista più cazzuta di Revy di Black Lagoon, provare per credere.
Ultimo appunto: Good Ending non lo considero un manga sportivo. Il fatto che gioca a tennis è solo di sfondo alla vicenda sentimentale.
Io avrei inserito anche Dash Kappei, che anche se parodia resta un manga sportivo; per quanto riguarda Ashita no Joe (che purtroppo io non ho letto, ma mi piacerebbe tanto) cosa aspetta la Star Comics a proporci una bella riedizione?
Poi in generale sono d'accordo con i primi due in classifica.
No, scherzo. Anche perché il manga è davvero orripilante. Comunque sono molto felice di aver comprato The Climber, per ora sono solo al terzo numero ma l'edizione mi piace moltissimo e i disegni sono magnifici.
io solo negli ultimi tempi mi sono interessata allo spokon, prima non essendo una sportiva non me ne importava granché, poi quando trovi il titolo giusto da seguire ti appassioni anche al resto.
Ho sempre avuto una buona impressione generale di Eyeshield e credo che mi sarebbe piaciuto abbastanza ma alla fine non riuscii a seguire né il manga né l'anime per via dell'eccessiva lunghezza.
Initial D l'avrei seguito volentieri ma in effetti nessuno si è degnato di portarlo in Italia ed anzi, riuscirono a far fallire anche il progetto DVD (per una volta che avevo deciso di acquistarli).
Scherzi a parte, è una storia notevole, molto incentrata anche sui rapporti di amicizia ed un complicatissimo rapporto (un po' sadomaso, a mio parere ) padre-figlio: Arthur quanto a cattiveria supera persino Chigusa Tsukikage!
Devo dire la verità, i manga sportivi non sono il mio forte, non sono una sportiva accanita quindi figurarsi se un manga riesce a farmeli piacere di più... eppure con Slam Dunk è stato così. Ancora adesso a distanza di miliardi di anni (sigh, il tempo passa) non so esattamente quale sia stata la molla, e se sia stata soltanto una o la combinazione di tante, tante molle fatte scattare grazie all'indubbia bravura di Inoue. Comunque Slam Dunk è l'amore, per tanti motivi, e lo posso veramente dire col cuore e da "quasi eretica" dei manga sportivi
Sempre in tema basket mi è piaciuto tantissimo anche Harlem Beat che sono davvero contenta di vedere in questa classifica con un discreto piazzamento.
Letti anche La leggenda di Hikari, Jenny la tennista, One Pound Gospel ma... niente innamoramento, peccato.
Mi piacerebbe recuperare Kiss&Never Cry, tra i manga da leggere ci sono quasi tutti quelli della collezione sportiva di Adashi (sì, mi vergogno da sola...)
Oltretutti questi ultimi non sono neanche spokon
Inoue ne piazza 2 nei primi 5!
riguardo alla prima posizione Ashita no Joe è Dio, non si discute
La leggenda di Hikari lo consiglio vivamente.
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