Basato sul romanzo del produttore Genki Kawamura, già noto per aver collaborato con Mamoru Hosoda e Makoto Shinkai, Sekai kara neko ga kieta nara esce nei cinema giapponesi nel 2016, con protagonisti i bravi attori Takeru Sato e Aoi Miyazaki.
 
If Cats disappeared from the World

  
A un postino viene diagnosticata una malattia terminale che non gli lascia molto tempo da vivere. Il diavolo gli appare allora innanzi, offrendogli di poter estendere la sua vita in cambio di rinunciare a qualcosa che poi da lì verrà cancellata per sempre.
L'uomo riflette allora sulle sue precedenti relazioni con amici, amanti, parenti e colleghi che saranno sinceramente tristi quando lui scomparirà.


Di seguito vi proponiamo alcune delle riflessioni-impressioni ricavate dal film scritte da LaMelina:
 
Le vostre impressioni
 
Se, come accade al protagonista di Sekai kara neko ga kieta nara (世界から猫が消えたなら), vuoi ottenere un giorno di vita in più, devi essere disposto a sacrificare qualcosa a cui tieni veramente. Qualcosa, o qualcuno, per poter ricevere indietro ciò che c'è di più prezioso nella vita di un essere umano: il tempo. 

Attore protagonista di questo dramma esistenziale è Satō Takeru, il quale interpreta due ruoli opposti: da un lato un giovane postino dimesso, che conduce una vita ordinaria, un po' timido, metodico, l'emblema della normalità; dall'altra un diavolo spocchioso, egoista, che sa come anteporre i suoi desideri a quelli del prossimo. Dunque, un personaggio che parla sottovoce e un demone che parla con sicurezza. Nonostante i ruoli antitetici, Satō Takeru riesce a essere convincente e puntuale nell'interpretazione di entrambi, al punto che sembrano esserci due attori diversi sulla scena.
Ottima prova anche quella dei comprimari.

Sekai kara neko ga kieta nara è un classico film drammatico, che si va a inserire in un filone già battuto in passato dalla cinematografia giapponese, con opere come Myu no an'yo papa ni ageru o Sukoshi wa, ongaeshi ga dekitakana – solo per citarne un paio –, e che ha commosso per la semplicità estrema con cui affronta argomenti delicati. Ritroviamo, quindi, un protagonista malato, una di quelle persone di cui oggigiorno il mondo è pieno, e che ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella vita.

Illuminante, in questo senso, è il fatto che il protagonista della storia non abbia un nome, quasi come a voler dire che ognuno di noi potrebbe ritrovarsi nella medesima situazione un giorno. Tuttavia, la morte è rappresentata come qualcosa che non toglie il piacere di vivere, anzi permette di godere del tempo che rimane, meglio di chi resta al mondo.

Con la sua storia Kawamura suggerisce che andare avanti nel buio è difficile, ma con un cuore grato è sicuramente più semplice. 
Dunque, Sekai kara neko ga kieta nara spinge lo spettatore alla riflessione.
 
Sekai kara neko ga kieta nara



In Sekai kara neko ga kieta nara i gatti diventano il simbolo di un legame familiare, perché spesso sono proprio gli animali a tenere unito un nucleo che si sta sfaldando.

In Sekai kara neko ga kieta nara tutto ha funzionato, dalla sceneggiatura, all'interpretazione, all'ambientazione evocativa nella città di Hakodate, piena di salite e discese, quasi metafora della vita, che sembra essere rimasta un po' bloccata nel tempo in una regione, l'Hokkaidō, che conserva ancora molto del passato Sol Levante. 

"Se io dovessi morire, ci sarà qualcuno che piangerà per me? Oppure il mondo andrà avanti come se nulla fosse mai accaduto?

Il cuore del film è in questa battuta, pronunciata in uno scenario suggestivo, quello delle cascate di Buenos Aires, in Argentina, meta di un viaggio che il protagonista e la sua ragazza hanno fatto insieme.

Sekai kara neko ga kieta nara mostra l'altra faccia di questo mondo crudele, quella delle meraviglie che lo costellano.



Quando avrete visto l'opera per intero, vi preghiamo di non limitarvi a scrivere un breve commento qui sotto, ma di scrivere una recensione più approfondita, sia che vi sia piaciuto o no.
 
Full Trailer
 
Fattore curiosità: tratto dal romanzo di debutto del produttore Genki Kawamura, da cui è stato realizzato anche un manga.
 
Attenzione! i commenti al film possono contenere degli spoiler.


Sekai kara neko ga kieta nara 01

Titolo italiano:  Se i gatti sparissero da questo mondo
Titolo Originale: Sekai kara neko ga kieta nara
Titolo Inglese: If Cats Disappeared from the World
Titolo Kanji: 世界から猫が消えたなら

Data italiana: N.D.
Data in patria: 14/05/2016
Durata: 103 minuti

Totale voti:   10   0   0 


Miscions

Un film che tocca le corde nel profondo, che fa riflettere su quanto di prezioso costruiamo ogni giorno e che mette una nota importante sull'unico addio a cui non possiamo sfuggire. Impossibile non commuoversi.

 04/02/2022

Arwen1990

Impossibile non rimanere a riflettere sulla sigla di chiusura. Un film che parla di morte ma che canta alla vita. Davvero impossibile trattenere le lacrime. Una trasposizione che si innalza sull'originale. Arigatō Takeru

 02/02/2022

Momo Adachi

Un film che mi ha trasmesso molto e che fa riflettere molto sul senso della che vita. Mi ha strappato qualche sorriso e fatto versare tante lacrime, ma merita di essere visto. Mi ha completamente conquistata

 18/08/2021

alis89

Assolutamente da non perdere! Un film che farà sicuramente riflettere tantissimo e che vi farà versare anche qualche lacrimuccia!

 10/11/2019

megna1

megna1

Mmh, a tratti lacrimevole, ma con una trama molto originale e tanti buoni spunti di riflessione. Io dico che ce ne vorrebbero di più di film così, anche in TV.

 22/06/2019

Constance91

Molto ben fatto il film. Dolce e non troppo lacrimoso come di solito fanno.

 06/05/2019

LaMelina

Bellissimo e vero. Il film giusto per questo periodo della mia vita, in cui mi domando le stesse cose del protagonista. Mi sono fatta un pianto liberatorio verso la fine del film. E niente, w i gatti.

 30/08/2017

Riri

Sacrificare qualcosa per un giorno di vita in più, ha davvero senso? Un percorso toccante verso l'accettazione dell'inevitabile. Molto toccante e commovente, ho pianto per metà del film!

 21/08/2017

zettaiLara

Le cose lasciate in sospeso, ma per le quali non c'è più tempo. Linguaggio nostalgico per parlare indirettamente di un tema dolente. Poetico e soprannaturale, delicato e straziante. Tenerissimo.

 07/01/2017


Altri Voti




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