Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domanda che vi frullano in testa da un po? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Beh ecco AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
"Negli anni Ottanta in America esistevano due diverse categorie di ragazzi: i cool e i nerd. Se rientravi nel primo gruppo la tua vita era tutta in discesa, venivi invitato alle feste più in voga ed eri sempre circondato dalle ragazze più carine della scuola. Probabilmente eri anche uno sportivo. D’altro canto, se facevi parte della seconda e più ristretta categoria venivi etichettato come il secchione, il tipo strano da prendere costantemente in giro, nonostante la tua unica colpa fosse avere gusti diversi rispetto alla massa.
Oggi, però, le cose sono radicalmente cambiate, e da emarginato qual era il nerd è diventato il nuovo cool, una figura da stimare, ammirare e persino emulare. "
Oggi, però, le cose sono radicalmente cambiate, e da emarginato qual era il nerd è diventato il nuovo cool, una figura da stimare, ammirare e persino emulare. "
A dirlo è addirittura la stilosissima rivista maschile GQ italiana in un articolo (LEGGI QUI) dove prende spunto dall'ultima Lucca Comics and Games per parlare a tutto tondo di come certe cose che erano considerate "da strani" ora siano sdoganate dagli stessi divi della tv. Personaggi come Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra – La serie, venuto appunto in quel di Lucca per parlare anche della sua passione per action figure e edizioni limitate dei videogiochi.
Sulla stessa linea d'onda è il rapper Ghali, ventiquattro anni e oltre 60 milioni di visualizzazioni su You Tube, presente alla manifestazione in occasione del lancio di Assassin's Creed Origins, di cui è testimonial per l’Italia. “Sono un nerd, ho sempre giocato ai videogiochi. Sono cresciuto con Devil May Cry, Metal Gear Solid, Jak and Daxter e i vari Fifa"
Siete d'accordo anche voi con l'affermazione finale dell'articolo?
"Potere ai nerd. Tirando le somme della nostra piccola indagine, possiamo tranquillamente affermare che al giorno d’oggi il nerd appare come una persona stimata dalla maggioranza, ben integrata nella società e di cui spesso non si può proprio fare a meno"
Sulla stessa linea d'onda è il rapper Ghali, ventiquattro anni e oltre 60 milioni di visualizzazioni su You Tube, presente alla manifestazione in occasione del lancio di Assassin's Creed Origins, di cui è testimonial per l’Italia. “Sono un nerd, ho sempre giocato ai videogiochi. Sono cresciuto con Devil May Cry, Metal Gear Solid, Jak and Daxter e i vari Fifa"
Siete d'accordo anche voi con l'affermazione finale dell'articolo?
"Potere ai nerd. Tirando le somme della nostra piccola indagine, possiamo tranquillamente affermare che al giorno d’oggi il nerd appare come una persona stimata dalla maggioranza, ben integrata nella società e di cui spesso non si può proprio fare a meno"
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Semplicemente, internet ha dato a tutta una serie di "categorie umane" la possibilità di esprimersi e di ritagliarsi un proprio spazio. Quella dei nerd è stata la prima che è potuta emergere ed ottenere visibilità in quanto strettamente legata all'utilizzo di tecnologie, videogiochi ecc. perciò le è stato facile servirsi della "rete cybernetica" per proclamarsi "nuova specie umana" a tutti gli effetti!
Minuto 0:28
Veramente tanti over 40 sono piuttosto nerd
Lo staff di animeclick non fa testo XD
Ma sarà.
Qui in Italia non ci vedo questi cambiamenti, i Nerd da noi tengono segreta la loro passione per non rischiare di essere presi in giro
Ah io sono il geek classico brutto come l'ignoranza e con una disastrosa vita sentimentale e sociale. Devo ancora assaggiare tutta questa popolarità
mi hanno presentato un classe 77 l'altro giorno a lavoro che aveva tatuata una frase di Star Wars e si stva preparando a vestirsi da jedi al prox film...e lavora un piano sopra il mio.
Una mia collega si è girata e mi ha detto "no vabbe' tu in confronto sei normale"
Evidentemente sono così sfigato che pure ora che gli sfigati sono popolari resto comunque uno sfigato!
A me non risulta. Vedo solo più vuoti nella società ora in parte colmati da ciò che prima era considerato marginale. Invece di Che Guevara sulle magliette c'è V. Invece di citare Confucio si cita Yoda. Ma questo solo perché gli unici punti di riferimento rimasti sono quelli. Togli la cultura pop (satura ormai anche quella) e cosa rimane del Mondo?
Sicuramente non è più considerato un termine dispregiativo come una volta, però il giorno in cui potrò sbandierare senza problemi la mia passione guadagnando ovazione e applausi deve ancora arrivare. Non importa cosa fa la gente famosa, le persone comuni per integrarsi nella società devono stare attente a quello che dicono.
A me sinceramente basterebbe arrivare al punto in cui non mi becco sguardi schifati.
Ma infatti il nerd è cool per le ragazze che sono più nerd di lui
È nella natura delle persone classificare gli altri.
Le persone veramente intelligenti, col tempo e l'esperienza smettono di farlo, e per loro, gli altri sono solo persone, con il proprio mondo, e le proprie idee.
Ma tu sei normale, è lei che ha bisogno di persone "come te" per sentirsi normale
Quanto allo scontro sulle passioni e sui gusti, invece, credo che ci sia poco da fare: ci sarà sempre qualcuno che vedendoci, esclamerà: "ma leggi ancora i fumetti/guardi ancora i cartoni/giochi ancora ai videogames? Quando crescerai?". Purtroppo, tra le persone c'è una certa attitudine a giudicare dal di fuori, senza approfondire. E a criticare senza capire. Discutere, a mio parere, è inutile. L'importante è trovare persone con le quali condividere le nostre passioni.
Per gli over 40 in Italia sono affermazioni che vanno in automatico.
Se un over 40 vede un 20 o 30 enne che legge manga o guarda cartoni animati in automatico lo prende per il culo. Senza sé, senza ma.
Questione d'età, sicuramente, ma, prima ancora, incapacità/rifiuto di capire (non dico "apprezzare", sarebbe troppo) ciò che non si conosce e su cui, senza esperienza, non si può avere un'opinione...
Ciliegina sulla torta? Donna.
Ammetto di aver spesso sofferto per i continui: "Sei strana, cresci!".
Ora, da ultraquarantenne ci rido sopra, ma non mi sognerei MAI di criticare qualcuno perché segue cartoni animati e fumetti. Anzi, probabilmente gli chiederei consigli su serie nuove. XD
Certo, perchè purtroppo classificare gli individui è un'esigenza che risiede nei cervellini di molti. Avere un quadro generale dell'altro tranquillizza le persone: "lui è così, quindi mi comporterò cosà" e via dicendo. Questi soggetti, a lungo andare, diventeranno pian piano sempre più consapevoli di AVER FALLITO, di non essere stati in grado di recintare l'oggetto del loro interesse nei vari stereotipi e, di conseguenza, rimarranno con le loro brutte faccine imbrattate di mer*a!
Al massimo è diventato di moda dare “l’apparenza” di esserlo, che è ben altra cosa, ed è a livello di quelle ragazze che si sentono gamer a farsi i selfie mezze nude mentre mordono un joypad, oppure al truzzoide che si sente “otaccù” perché ha visto Dragon Ball in tv……
L’unica differenza rispetto al passato è che, grazie anche soprattutto a internet e ai social network, gli argomenti classificabili come “nerd” hanno più presa sulla massa rispetto a una volta, come ad esempio il video in Giappone di Scemo&PiùScemo di cui si discuteva qualche giorno fa, un tempo non solo non l’avrebbe calcolato nessuno ma neanche sarebbe mai venuto in mente a nessuno di farlo (anzi, sarebbe stato meglio se fosse rimasto così, ne avremmo guadagnato tutti).
Come ha detto GianniGreed, è principalmente una moda nata grazie a The Big Bang Theory e a vari meme “a tema” che girano su internet………ma nella “realtà” di tutti i giorni la situazione è ben diversa, internet spesso e volentieri distorce quelle che sono le situazioni reali delle persone.
Per quanto mi riguarda io vado avanti per la mia strada, leggo manga e guardo anime perché A ME piace farlo; tutto il resto non mi interessa.
Si tratta di una passione come un'altra, secondo me quello che rende "cool" una persona non sono le cose che fa ma il modo in cui si pone in relazione agli altri.
In sintesi, se qualcosa è di tendenza, nerd o meno, nessun problema. Ma appena si esce dal mainstream, i problemi ci sono ancora. Anime e manga se la vedono forse anche peggio dei videogiochi, in quanto da sempre associati a cartoni animati per bambini mediasettani e fumetti porno (vedi "reportage" anche abbastanza recenti...).
Personalmente credo che ci sia stato un grosso cambiamento grazie ad una serie di fattori che sono capitati più o meno nello stesso periodo, su tutti la diffusione e l'accessibilità di internet.
Ad esempio mi sovviene quando iniziò a divenire comune il seguire le serie tv con i sottotitoli, a metà degli anni 2000, grazie a serie come Lost. Le persone si sono "abituate" a sentire l'inglese parlato, magari pure imparando la lingua così (mentre prima era una prerogativa di chi la studiava sul serio, degli appassionati di musica o dei pochi videogamer) e il concetto di vedersi qualcosa con i sottotitoli è entrato nella testa della gente.[Questo magari vale di più per l'Italia che per il resto del mondo]
La Marvel ha voluto scommettere su Iron Man, sdoganando così i cinecomics al cinema grazie ad un film ben fatto che ha svolto la funzione di apripista per gli altri (si, vi erano stati altri film sui supereroi prima, ma erano stati dei ridicoli fallimenti o i film di Batman che facevano un reboot quasi ad ogni capitolo). Molta gente ha scoperto o riscoperto il fumetto così, andando a cercare la fonte delle storie che vedeva al cinema.
Fansubber e scanlator su internet hanno contribuito a costruire una community di appassionati di anime e manga, uno zoccolo duro che ha reso possibile lo scommettere su servizi di streaming legali come crunchyroll, che ha dato a sua volta l'ispirazione giusta al momento giusto anche agli editori nostrani come Dynit proprio nel momento in cui la tv ci abbandonava.
I videogame sono diventati sempre di più un'esperienza sociale, grazie anche a mmmorpg come world of warcraft e a connessioni internet più veloci che hanno permesso di giocare online (mi ricordo l'impatto che fecero le prime xbox e la playstation 3, perché magari era possibile farlo anche con console precedenti ma c'erano milioni di impedimenti tecnici). Ma anche per chi gioca esclusivamente in single player come me ormai il videogioco è diventato un'esperienza sociale grazie a forum, canali youtube etc. Prima al limite ti compravi la rivista specializzata (psm, psmania, gamerepublic, quanti soldi ci ho buttato ;_;), ti compravi il gioco, e ne parlavi con quei due o tre amici altrettanto appassionati che avevano una vaga idea di quello che stavi dicendo. Ora si parla di portare gli esport alle olimpiadi e persino le persone più lontane dal concetto di videogame hanno qualche app alla pokémon go sul telefono.
Infine i social come facebook e twitter hanno reso più facile e invitante l'accesso ad internet a persone che prima erano del tutto disinteressate.
E di conseguenza c'è stata un'invasione di prodotti dove era quasi d'obbligo avere la figura del nerd, il ragazzo o la ragazza esteriormente goffi ma dei geni "risolvitutto", che ammiccavano a queste community dove le persone erano più disposte a spendere soldi per l'intrattenimento (perché già lo facevano) e dettavano il flusso delle discussioni su quell'enorme cassa di risonanza che è l'internet.
Bisogna dire che questo ha causato un'enorme confusione anche su quello che vuol dire essere nerd, o sulla cultura nerd. A molti basta adottare un certo tipo di look e sapere i nomi di due cose per credersi sinceramente nerd.
E di certo il fatto che molte cose siano state sdoganate e normalizzate non vuol dire che vi sia piena accettazione da parte di tutti, anzi. Però è diventata meno una lotta del "nerd vs tutti" e più un coesistere di una community gigantesca con il resto del mondo, con parecchi scambi e interazioni fra le due realtà. Mica è poco.
No. Se per essere nerd bisogna diventare questo modello di persona anche no. Ormai puoi essere famoso su YouTube, diventare un rapper da 4 soldi e crescere con giochi del calibro di Fifa, allora non è questo essere nerd. E spero non lo diventi MAI.
Le ragazze preferiscono gente che si cura e sa spacciare due parole piuttosto che un nerd represso. Internet è riuscita ad avvicinare migliori di persone alla cultura nerd tanto che oggi una persona " normalissima " ha una cultura in ambito di videogiochi, cinema e fumetti che solo vent'anni fa sarebbe stata prerogativa del nerd. Ciò ha fatto sì che ora sia più facile trovare persone con questo tipo di interessi ma la cosa h incattivito il nerd perché ora il suo rifugio non è più libero dalle persone comuni con una vita decisamente più appagante.
Quindi secondo te il nerd reprime un odio e un'invidia verso il non-nerd che conosce (o meglio, sa a malapena che esistono) determinate forme di intrattenimento? Il vero nerd, quello puro 100% genuino se ne frega di tutto e di tutti perché tanto ha il suo "magico mondo". I vari 'wannabe' che vogliono sembrare ma non sono si sgamano subito.
Poi vabbè dire "le ragazze vogliono questo o quello" è un pò un blah blah blah perchè ci sono quelle che corrono dietro ai truzzi, ai poser ecc. e anche ai nerd.
Infatti finché aveva il suo magico mondo andava tutto bene, ora però è stato " invaso " e si ritrova miriadi di persone con gli stessi interessi ma una vita gratificante. Da qui tutto l'odio e la misoginia che riversa su internet ( perché ovviamente non può sfogarsi nella realtà).
Come ha già detto qualcuno, The Big Bang Theory ha parzialmente contribuito a sdoganare l'immagine del nerd, e c'è anche da dire che quello che prima era il simbolo per eccellenza dell'essere nerd, ovvero il fumetto americano di supereroi, oggigiorno sbanca ai botteghini dei cinema grazie ad effetti speciali, battute frizzanti e figoni/e sul grande schermo.
Ma è tutto lì. La gente pensa al mondo nerd attraverso le lenti che queste opere gli offrono, ma non conoscono DAVVERO il mondo nerd. E i nerd sono ancora visti come "strani" se gli va bene, "sfigati" se gli va male. Se sei un nerd in una scuola media, al 90% verrai bullizzato; se sei un nerd over40, molto probabilmente verrai considerato dagli altri un bambinone che deve ancora crescere.
Per carità, mi fa piacere che almeno una parte del nostro mondo raggiunga l'esterno, ma siamo lontani dal futuro in cui "nerd" e "normali" vivranno pacificamente le loro vite e non si tireranno i capelli a vicenda.
Ma che minchiata. Il nerd può essere solo contento se ora può parlare più liberamente delle proprie passioni senza rischiare di essere stigmatizzato dalla maggiorparte dei ragazzi. Poi sulla base di cosa i nerd avrebbero una vita "meno appagante" dei non-nerd, devo ancora capirlo.
Sulla base che oggi il nerd non è più chi si appassiona a determinati argomenti ma chi li vive in maniera malata e viscerale come gli otaku giapponesi. E no, non sono felici. Perché prima vedevano nella loro passione l'unico baluardo che li elevata dalla massa ma anche la giustificazione per la repulsione che il mondo aveva verso di loro. Adesso può benissimo capitare che la cheerleader figa si vada a vedere il film di Capitan America ma loro continuano a non essere cagati da lei.
Sì vabbè, e quanti ce ne sono? Quelli di cui parli tu sono nerd allo stadio finale, non nerd qualunque.
Che poi, sulla base di cosa puoi dirlo? Hai condotto uno studio?
Sono i veri nerd, chi si appassiona ma riesce a vivere una vita normale sono beh, appassionati, fan, chiamali come preferisci. La stessa cosa c'è tra otaku e normale appassionato di anime con la differenza che gli anime sin dal principio sono stati parte integrante della cultura giapponese dunque non si è creata una base di fanatici avversi agli altri.
Studi ne sono stati fatti e parecchi ed anche verso condizioni simili seppur con altri temi. Per fare un esempio, il nerd si trova nella stessa condizione del sudista americano. Appartiene alla classe dominante ( uomo, giovane e bianco) ma non riesce ad emergere trovando sollievo nelle sue certezze. Il nerd nel suo hobby, il sudista nel suo essere bianco. Con la liberazione degli schiavi e successive lotte per l'uguaglianza tra neri e bianchi il sudista si è visto privare del suo unico sollievo, il fatto di essere bianco ( e dunque superiore a qualcuno). Il nerd ha visto con lo sdoganamento dei suoi hobby la caduta del suo unico rifugio. Prima il quarterback si scopava le fighe, aveva successo a scuola ( ed anche dopo nonostante quello che si pensa) ma se non altro non era abbastanza elevato per comprendere il suo mondo. Ora non è più così, bastano qualche film, Wikipedia, qualche sito di scans ed ha una cultura più che decente.
Ma anche lavorativo.
Mi ricordo una riunione per lavoro, dove ad un certo punto passarono davanti alla vetrina in sala convecion un gruppo di ragazzotti(un po' cresciutelli) vestiti da cospleyer e che avevano in mano poster di anime, è tutti in sala si misero a ridere facendo battute e chiamandali in vari modi poco simpatici.
Io ero forse unica in sala che non rideva e che stava zitta.
"Ma da dove vengono questi"..."dove andremo a finire"... "hanno la sindrome di Peter Pan"..."i giovani d'oggi sono alla deriva"...queste erano alcune delle frasi che ho sentito(quelle meno peggio).
Allora:
1. Queste persone non sono nerd. Chi vive una qualsiasi passione/interesse 'così-tanto-per" non è un vero nerd.
2. "Vita appagante": esiste quindi un principio unico e universale? Mi dai il link? Perchè io non ne sapevo nulla... ^^'
3. Odio? Misoginia? Ripeto: Il nerd "classico", COME QUALUNQUE ALTRA PERSONA, si costruisce una propria dimensione di vita su misura che non ha bisogno degli altri. Io scelgo così, tu cosà ecc. perchè dovrebbe odiare?
La tipologia di persone che descrivi ha probabilmente una repressione latente o altri problemi che non hanno nulla a che vedere con le proprie passioni.
La mia passione per i videogiochi (unita al mio essere la nonna brutta di dracula) mi ha fatto guadagnare l'etichette di maschiaccio, stramba e lesbica (per certa gente malata è un insulto anziché una mera preferenza sessuale) sia alle medie e sia alle superiori. Da me questa presunta normalizzazione del nerd non è arrivata per tutti, se sei un maschio è ok, ma se sei brutto sei sfigato e se sei femmina sei malata. Magari da altre parti la realtà è migliore.
Spiace, ma queste persone sono nerd. Sono la diretta evoluzione del ragazzino bullizzato a scuola che tornato a casa stava in cantina a giocare a Dungeon and Dragon, che a quarant'anni viveva ancora con la madre. Oggi l'interesse dei nerd si è aperto anche al resto del mondo, non lui.
Avere una famiglia, amici, interessi oltre videogiochi, fumetti e derivati. Stare rinchiusi in casa o uscire solo per il lavoro ed il sostentamento non è una vita appagante. Così come non lo è vivere da schiavi, non serve una laurea per sapere quali modelli di vita non diano una stabilità emotiva.
Odio perché il mondo nerd non è più suo. I fumetti, i videogiochi appartengono a tutti, non più alla loro cerchia stretta. Non sono più speciali. E quando qualcuno che non ha niente perde ciò che lo rende tale beh, reagisce generalmente con violenza.
Ma infatti non ha nulla a che vedere con la passione ma a chi l'ha coltivata per decadi e che ora si sente " defraudato " di ciò che l'ha caratterizzato.
Si chiamano collegamenti tra tipologie ( o argomenti) una cosa che generalmente si impara alle superiori. Per dire,che cosa hanno in comune le tribù tibetane odierne con quelle cretesi della Grecia antica ? Un sistema matriarcale dovuto alla povertà territoriale. Uguale i nerd con i sudisti. Entrambi hanno perso ciò che rendeva loro speciali, superiori. Ed hanno reagito con violenza.
Il concetto di "vita appagante" non c'entra una mazza con quello che descrivi tu. Anzi, ti posso assicurare che conosco tante persone sposate, fidanzate, con un lavoro ecc. che solo a scambiarci quattro chiacchere ti cadono i cogli*ni a terra da quanto sono vuote e noiose... però sono appagate dici? Beh, buon per loro. Ricordati che uno si sente soddisfatto prima di tutto se ha una buona capacità di lavorare su se stesso unita ad una piena consapevolezza di sè e del mondo che lo circonda. Non voglio certo sminuire la famiglia, il lavoro, gli amici ecc. ma ricordati che essere troppo dipendenti da qualsiasi altra "sfera" rende solo insicuri, fragili e forse anche un pò frustrati.
Questa tua teoria sull'odio verso il mondo sinceramente mi fa paura... per quel che riguarda la nerdosità, se incontro uno che la vive sulla mia stessa frequenza d'onda mi fa solo piacere, non mi sento per niente "invaso". Certo, è bello avere dei gusti più alternativi che magari ti fanno sentire diverso o speciale, ma se ne sei geloso al punto di odiare gli altri hai un problema.
Per finire, non fare il professorino; con il mio commento ironizzavo sul tuo fare esempi antropologici mentre si parla queste c*zzate.
Consolante come frase XD .
Evidentemente sono molto più rigido nelle cose io, sicuramente lo sono più di come è proposto il nerd in TV. Fortunatamente, nonostante le mie fisse, non vanno a inficiare sul rapporto con terzi, sebbene sia a disagio con le persone che non condividono i miei interessi e non è che abbia voglio a frequentarli.
Ma questa è una cosa NORMALE. Un altro punto condiviso erroneamente dalla massa: se da una parte il nerd viene spesso isolato (e non per le sue passioni ma per il modo in cui le vive, ricordiamocelo), è altrettanto vero che lui per primo non ha alcun interesse a frequentare soggetti con i quali non ha nulla a che spartire. Anzi, con alte probabilità, se curasse maggiormente il proprio aspetto (il vero problema per il quale viene spesso allontanato), probabilmente respingerebbe gli altri nella stessa maniera. Tromberebbe un pò di più e basta
Alle superiori (erano gli anni '90, per cui i miei hobby non erano sdoganati) era stato additato come nerd nel senso negativo del termine: andavo a scuola in tuta, non uscivo per locali, non bevevo (cosa questa che mi sono portato avanti proprio per il fastidio che mi hanno dato per questo motivo), non facevo religione, avevo hobby strani, ovvero fumetti, GDR, non me ne fregava un cavolo delle ragazze, venivano solo dopo i miei interessi. O perchè in gita a Barcellona, al posto di scappare per andare a comprare da bere o andare in qualche locale, sono scappato da hotel per andare in fumetteria e comprarmi fumetti e VHS che in italia non c'erano e poi sono stato in camera a guardarmeli e leggermeli.
L'anomnalia è che mi piaceva lo sport. A scuola andavo bene, ma tipo un professore era preoccupato nei colloqui in quanto diceva avessi problemi di socializzazione. Il che era sbagliato, a casa avevo amici con cui giocare ai videogiochi, organizzavo un cineforum di anime e manga con circa 50 persone a sera.
Ma davvero, di trombare non me ne fregava nulla, meno di mettermi a creare una nuova campagna per Stormbringher o Kult, o andarmi a prendere la nuova VHS di Yamato Video per quel mese, il nuovo numero antologico di Kappa Magazine o manga Granata Press. E alla fine, meglio così, altrimenti AnimeClick nemmeno ci sarebbe
Oggi ho un atteggiamento simile con i giochi in scatola. Fortuna che ho trovato con il tempo qualcuno che mi sopportasse e mi sposasse (ma dai, in realtà le è andata bene anche a lei, non sono così male prese le mie fissazioni )
Straquoto, anch'io detesto l'alcool, e questo è dovuto per un motivo differente( niente di traumatico o violento), ma in generale detesto tutto ciò che ti rende un totale baka, le anime e i manga non mi danno questo effetto, per fortuna.
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