Continua la guerra di alcune categorie di lavoratori che vedono i propri posti di lavoro in crisi a causa dell'IA. C'è infatti fortissima agitazione nei sindatati dei doppiatori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che a partire dalle 21.00 di venerdi 26 luglio, hanno indetto un maxi sciopero per protestare contro 31 licenziamenti perorati da Keyword Studios Italy SRL, le cui mansioni verranno affidate all'intelligenza artificiale.
 
Maxi licenziamento di doppiatori dei videogiochi è sciopero contro l'IA.jpg

L'azienda aveva visto i propri fatturati costantemente in crescita dal 2013 al 2023, ma al primo anno di flessione ha deciso di utilizzare questo evento come giusta causa per ridurre l'organico, prima composto da 159 dipendenti, dichiarando 31 esuberi nelle due sedi di Cinisello Balsamo (Milano) e Roma.

Affermano i sindacati che la società “prevede l’affido di alcune attività umane all’intelligenza artificiale, oltre al trasferimento di larga parte dell’area produttiva in un mega hub già attivo in Polonia; questa scelta ha già prodotto pesanti tagli del personale nella stessa area produttiva (Globalize) anche in Irlanda, Spagna, Germania, Brasile e Giappone”. Il personale tagliato è “da sempre considerato dalla stessa azienda l’eccellenza dell’area produttiva dell’intero Gruppo Keywords a livello internazionale. Tuttavia, l’azienda intende sacrificare proprio questi lavoratori per ridurre il costo del personale al solo scopo di aumentare i propri margini di profitto, consapevole tra l’altro di ridurre, così facendo, gli elevati standard di qualità offerti ai propri clienti”.

I sindacati condannano inoltre le tempistiche di comunicazione del licenziamento, a ridosso delle ferie estive, cosa che comporta l'esclusione a priori da ammortizzatori sociali o qualsiasi altro piano aziendale. La richiesta è di fare un passo indietro e di sedersi al tavolo delle trattative per giungere ad accordi condivisi in modo da rimettere "al centro la persona nell’azione e nella pianificazione dei processi lavorativi".


Fonte: CGIL