È sempre divertente ed istruttivo vedere come siamo percepiti all'estero: anche se possono esserci stereotipi, essi nascondono sempre una parte di verità. La ditta Marukome, specializzata nella produzione di prodotti a base di miso, ha prodotto uno spot in cui un italiano sposa una giapponese e questo è il pretesto per ribadire lo slogan dell'azienda: "Ryoutei no Aji unisce le famiglie".
La storia infatti mostra la ritrosia di un genitore nipponico di fronte alla volontà della figlia di sposare uno straniero e alla fine il miso sarà sfruttato come ponte tra le due culture. Divertente è sentire qualche parola in italiano in questo spot che ora vi mostriamo.
Questo spot non è che l'ultimo di una serie di corti animati che, raccontando piccole storie familiari, pubblicizzano i prodotti della Marukome. L'azienda fu fondata nel 1854, nella prefettura di Nagano, da Tamiemon Aoki che si appassionò al miso già in tenera età, crescendo nei campi di riso e di soia della sua famiglia e diventando presto un vero esperto.
Tamiemon trasmise la sua conoscenza, passione e ricette a base di miso a suo figlio, Sataro Aoki. La piccola azienda iniziò a commercializzare i suoi prodotti su larga scala a Tokyo nel 1923, in concomitanza con il devastante terremoto di quell'anno.
La compagnia è stata tramandata di padre in figlio per altre tre generazioni, crescendo di volta in volta e infine approdando alla proprietà dell'attuale presidente, Tokio Aoki. Fu il padre di Tokio a ribattezzare la compagnia da "Aoki Miso e Soy Sauce" a "Marukome" e nel 1982 a mettere in commercio la prima pasta di miso del Giappone contenente il dashi, denominato Ryoutei-no-Aji che è appunto il protagonista di queste pubblicità.
Fonte consultata:
Marukome
La storia infatti mostra la ritrosia di un genitore nipponico di fronte alla volontà della figlia di sposare uno straniero e alla fine il miso sarà sfruttato come ponte tra le due culture. Divertente è sentire qualche parola in italiano in questo spot che ora vi mostriamo.
Questo spot non è che l'ultimo di una serie di corti animati che, raccontando piccole storie familiari, pubblicizzano i prodotti della Marukome. L'azienda fu fondata nel 1854, nella prefettura di Nagano, da Tamiemon Aoki che si appassionò al miso già in tenera età, crescendo nei campi di riso e di soia della sua famiglia e diventando presto un vero esperto.
Tamiemon trasmise la sua conoscenza, passione e ricette a base di miso a suo figlio, Sataro Aoki. La piccola azienda iniziò a commercializzare i suoi prodotti su larga scala a Tokyo nel 1923, in concomitanza con il devastante terremoto di quell'anno.
La compagnia è stata tramandata di padre in figlio per altre tre generazioni, crescendo di volta in volta e infine approdando alla proprietà dell'attuale presidente, Tokio Aoki. Fu il padre di Tokio a ribattezzare la compagnia da "Aoki Miso e Soy Sauce" a "Marukome" e nel 1982 a mettere in commercio la prima pasta di miso del Giappone contenente il dashi, denominato Ryoutei-no-Aji che è appunto il protagonista di queste pubblicità.
Fonte consultata:
Marukome
Come sopra.
Comunque lo spot è davvero molto carino e ben fatto.
Condivido in pieno.
Lui ovviamente è biondo xD
Questo spot mi ha ricordato Take on Me, il secondo ed ultimo film di Chu2koi
Comunque lo spot è davvero carino!
Lo fanno con tutti gli europei e gli americani, le eccezioni sono poche, e sempre con la pelle bianchissima come il latte. Sapessero come siamo in realtà...
Lo stereotipo degli Americani biondi non è una novità, ma gli Italiani XD
solo che poi hanno divorziato subito......
Penso che negli anime (dove gli occhi a mandorla dei giapponesi vanno a farsi friggere) sia il modo più semplice per rappresentare uno straniero. Se li facessero mori non ci sarebbe altrettanto contrasto e non si noterebbe più la differenza.
Cmq anche a me fa piacere che ci vedano come persone accoglienti ed espansive, soprattutto nei gesti (il correre incontro, l'abbracciare, le mani sulle spalle e "prego si accomodi"). Non credo sia uno stereotipo, rispetto a loro noi siamo veramente così, difficilmente i giapponesi mostrano i loro sentimenti in maniera così plateare e "invadendo" lo spazio vitale dell'altro.
realtà
Portarsi dietro addirittura le bustine per bere la zuppa di miso "in tazza", lol... però davvero, che bello spot. L'italiano non è neanche pronunciato male dopotutto, che carini * _ *
"papà che sorpresa" XD XD XD
E a proposito, ho una domanda un po' strana. E' più facile per un italiano ad imparare la lingua giapponesa o per un giapponese ad imparare italiano?
Comunque che dice papà...neanche lo dice al proprio padre superando una certa età (mio padre chiama suo padre "dotò")
negli anime che ho visto io era usato un po a cavolo senza un minimo rispetto della grammatica o della pronuncia, ma ci vuole tanto a fare una cosa del genere?.
L'italiano è parlato decentemente perché i doppiatori sono italiani. Io sono uno di loro! Ho doppiato lo sposo. Eravamo tutti dilettanti (e si sente) ma l'azienda ha avuto la buona idea di chiamare persone di origine italiana a Tokyo e le battute sono state tradotte e adattate sul momento da noi. Questo è uno dei tanti piccoli e grandi lavoretti che si possono fare iscrivendosi a un'agenzia di "talent" in Giappone.
È stato divertentissimo!
Se qualcuno vuole qualche informazione in più mi può trovare su facebook e youtube come "Green Noize" e "Giappone a quattro mani".
scherzi a parte, bello spot. Sensibilità nipponica non manca mai
Vedendo quello che hai scritto mi si è aperto un mondo. Comunque ti serebbe piaciuto sposarti a quella eh eh
Ehh sono fidanzato, mi mette male!
Grazie Clow-Reed!
Infatti quando sono andato in Giappone mi hanno scambiato per un terrorista (ho capelli, occhi e barba scuri).
Complimenti davvero, a te ed al resto del cast Italiano, mi fa piacere che non abbiano chiamato dei Giapponesi pronti ad imitare l'accento (con scarsi risultati)
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