Il 2019 sarà un anno storico per il Giappone: il 1 maggio infatti l'attuale imperatore Akihito ha abdicato in favore del figlio Naruhito, in un evento davvero senza precedenti nella storia più recente del paese. Uno dei simboli della casa imperiale è sicuramente la loro residenza nella capitale: a soli dieci minuti dalla stazione di Tokyo si trova infatti il Palazzo Imperiale che offre una serie di giardini, gallerie e musei, rovine dell'antico castello e la possibilità di visite guidate a tutto questo.
Un vero e proprio polmone verde che offre una fuga dal traffico della metropoli sia per gli sportivi che per gli amanti della natura che per gli appassionati di arte e storia. Vediamo allora più nel dettaglio cosa non potete perdere se decidete di andarlo a vedere!
La sua storia ha origini lontane: edificato nel 1457 da Ota Dokan, il castello di Edo (noto anche come castello di Chiyoda) ebbe spesso un ruolo cruciale nello sviluppo del Giappone. I terreni erano vicini ad Hibiya (che all'epoca era una spiaggia!) ed erano circondati da fossati.
Durante l'assedio di Edo fu conquistato dal clan Hojo e successivamente abbandonato durante l'assedio di Odawara nel 1590. Il castello divenne in seguito la base di Tokugawa Ieyasu e qui fu fondato lo shogunato omonimo, divenendo così anche base militare. In seguito alla Restaurazione Meiji il castello divenne la casa dell'Imperatore e poi fu edificato il nuovo Palazzo Imperiale.
Sfortunatamente, come molte vecchie strutture giapponesi, quasi nulla rimane del castello originale o degli edifici antichi distrutti a più riprese da incendi, terremoti e bonbardamenti, ma alcune piccole aree sono sopravvissute, come il Tenshudai che si trova nei giardini a est ed è la base della torre una volta più alta del Giappone. Sebbene la parte più interna del palazzo sia off-limits per la maggior parte dell'anno, i visitatori possono esplorare i giardini gratuitamente e senza richiedere nessun permesso particolare. L'area verde è divisa in tre sezioni principali: gli East Gardens, il Kitanomaru Koen Park e il Kokyo Gaien National Garden; in più tutta questa zona è circondata da un percorso per fare jogging, molto apprezzato dagli sportivi.
Aperti al pubblico nel 1968, gli East Gardens si trovano nella parte più interna del Castello di Edo dove si trovano l'Honmaru e il Ninomaru. Il primo era il principale complesso in cui i governanti trascorrevano le loro giornate, il secondo era il luogo in cui si svolgevano gli incontri con gli altri signori feudali venuti da fuori. Ora l'Honmaru è un grande prato e il Ninomaru è un giardino ben curato, con alberi e fioriture piantate in modo da poter godere della natura in ogni stagione.
I giardini contengono anche alcuni dei pochi resti del castello di Edo, tra cui le mura del fossato, il cancello d'ingresso e alcune torrette di guardia. Sul prato della zona di Honmaru si possono vedere le imponenti fondamenta (tenshudai) dell'antica torre del castello, rimasta in piedi solo per 19 anni, poiché fu distrutta da un incendio nel 1657 e mai più ricostruita.
Gli East Gardens sono chiusi il lunedì e il venerdì, nonché dal 28 dicembre al 3 gennaio e in alcune occasioni speciali. In tutti gli altri giorni, sono aperti dalle 9:00 alle 16:00, con orario prolungato fino alle 16:30 tra il 1 marzo e il 14 aprile e fino alle 17:00 dal 15 aprile al 31 agosto. L'ingresso è gratuito, ma viene consegnato un piccolo gettone da restituire quando si esce: in questo modo si tiene il conto dei visitatori e non si rischia di chiudere dentro qualche ritardatario.
Aperto per la prima volta al pubblico nel 1949, il Kokyo Gaien National Garden faceva precedentemente parte dei terreni del palazzo e al suo interno si può vedere il ponte Nijubashi. Quest'ultimo era stato originariamente realizzato in legno, poi è stata aggiunta un'ulteriore campata che gli ha valso il soprannome di "doppio ponte". L'area era nota come Nishinomarushita ed era la sede delle case dei domestici. In questa zona si può anche ammirare la Porta di Sakuradamon e una statua in bronzo del samurai Masashige Kusunoki. Poiché si tratta di un parco pubblico, l'accesso anche in questo caso è gratuito e non vi è alcun tipo di restrizioni.
Una vera e propria oasi verde, il parco Kitanomaru era un tempo un giardino dedicato alla coltivazione di piante medicinali ed è quasi interamente circondato da un fossato, dando quindi la sensazione ai visitatori di essere davvero isolati dal resto della città. All'ingresso si possono ammirare due porte Edo originali: la porta Shimizumon, in direzione Chiyoda, e la porta Tayasumon, costruita nel 1685, che porta alla stazione di Kudanshita. Il parco è stato aperto al pubblico nel 1969 per commemorare il 60° compleanno dell'Imperatore ed è un mix riuscito di fiori e alberi, perfetto quindi per trovare ombra e ristoro in estate.
In primavera è molto suggestiva la passeggiata detta Chidorigafuchi, che include un tratto di fossato delimitato da molti alberi di sakura. Da aprile a novembre è possibile noleggiare un pedalò (anche a forma di cigno) e farsi un giro sull'acqua, attività molto comune fra fidanzati e immortalata in moltissime foto durante l'hanami. Il parco inoltre ospita il Museo della Scienza, il Nippon Budokan e il Museo Nazionale di Arte Moderna. Anche in questo caso, trattandosi di un parco pubblico, l'accesso è gratuito e senza restrizioni.
Se si è digiuni di storia giapponese, se amate approfondire quello che state guardando, sappiate che sono organizzate tutti i giorni delle visite guidate per accedere ad alcune aree interne. I tour toccano anche luoghi speciali come il Fujimi-yagura e l'Hasuikebori, oltre a offrire vedute del Seimon Testubashi, del Fujimitamon Defense Gate e del Palazzo Imperiale. I tour sono gratuiti ma ci si deve registrare, sia online che direttamente in loco, presso la porta Kikyomon. Ogni giorno sono accettati 500 ospiti, di cui 300 riservati a quelli che si presentano il giorno stesso, quindi, andando presto, ci sono buone probabilità di accedere.
Le visite iniziano o alle 10 o alle 13:30, durano circa 75 minuti lungo un percorso che prevede 11 tappe, e sono effettuate in giapponese e inglese; sono disponibili anche audioguide in altre lingue. Se invece preferite essere più liberi, ma sempre informati, potete scaricare l'app gratuita per le audioguide del Palazzo Imperiale; inoltre un'alternativa domenicale potrebbe essere anche noleggiare una bicicletta e pedalare lungo il percorso speciale di 3 km.
Ma non c'è solo il Palazzo Imperiale: altre attrazioni degne di nota sono il Museo Nazionale di Arte Moderna, il Nippon Budokan e il Museo della Scienza. Il primo è una tappa obbligata per gli amanti dell'arte moderna: ospita in maniera permanente innumerevoli opere sia giapponesi che internazionali, tra cui le fotografie di Walker Evans, i pezzi astratti di Willem de Kooning e le opere di Wassily Kandinsky ma anche Yayoi Kusama e Ai Mitsu hanno pezzi in mostra. Il museo ospita anche il Japan's National Film Centre, che offre una programmazione regolare di film. Chiuso il lunedì, è aperto negli altri giorni dalle 10:00 alle 17:00 e l'ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese.
Il Nippon Budokan è una grande arena sportiva che ospita eventi di generi diversi. Costruito per ospitare i tornei di judo delle Olimpiadi del 1964, è la sede dei campionati nazionali di judo, kendo, aikido e karate e può essere perciò il posto adatto per assistere agli sport tradizionali giapponesi. Inoltre è usato anche per i concerti delle grandi star: sul suo palco si sono esibiti cantanti del calibro di Diana Ross, Prince, AKB48 e Morning Musume.
Infine il Museo della Scienza può essere un buon modo per far divertire i bambini in viaggio con voi: pilastro educativo dei giovani di Tokyo dal 1964, spazia in vari campi comprendendo sezioni dedicate a tecnologia, informatica, trasporti, spazio, futuro, scienze naturali e altro ancora. Aperto dalle 9:30 alle 16:50 (ultimo ingresso alle 16:00) è chiuso di solito il mercoledì.
Da rammentare poi che ci sono giornate speciali durante l'anno in cui è possibile accedere a zone di solito chiuse al pubblico e addirittura vedere l'Imperatore!
Dal 1 - 9 dicembre fra le 9:00 e le 15:00 si può passeggiare per i giardini del palazzo dalla Porta di Sakashitamon alla Porta di Inuimon.
Il 23 dicembre per festeggiare il compleanno dell'Imperatore Akihito, lui e la sua famiglia fanno tre apparizioni dal balcone della Sala Chowaden e nel pomeriggio tutti i visitatori possono scrivere un messaggio all'Imperatore su un apposito libro. Ovviamente quest'appuntamento cambierà da quest'anno perché a maggio salirà sul trono Naruhito e quindi ci sarà una nuova data di compleanno.
Il 2 gennaio invece la famiglia imperiale appare sempre sul balcone della sala Chowaden per fare gli auguri di buon anno; è un evento estremamente popolare che raduna folle notevoli.
Fonte consultata:
TokyoCheapo
Un vero e proprio polmone verde che offre una fuga dal traffico della metropoli sia per gli sportivi che per gli amanti della natura che per gli appassionati di arte e storia. Vediamo allora più nel dettaglio cosa non potete perdere se decidete di andarlo a vedere!
La sua storia ha origini lontane: edificato nel 1457 da Ota Dokan, il castello di Edo (noto anche come castello di Chiyoda) ebbe spesso un ruolo cruciale nello sviluppo del Giappone. I terreni erano vicini ad Hibiya (che all'epoca era una spiaggia!) ed erano circondati da fossati.
Durante l'assedio di Edo fu conquistato dal clan Hojo e successivamente abbandonato durante l'assedio di Odawara nel 1590. Il castello divenne in seguito la base di Tokugawa Ieyasu e qui fu fondato lo shogunato omonimo, divenendo così anche base militare. In seguito alla Restaurazione Meiji il castello divenne la casa dell'Imperatore e poi fu edificato il nuovo Palazzo Imperiale.
Sfortunatamente, come molte vecchie strutture giapponesi, quasi nulla rimane del castello originale o degli edifici antichi distrutti a più riprese da incendi, terremoti e bonbardamenti, ma alcune piccole aree sono sopravvissute, come il Tenshudai che si trova nei giardini a est ed è la base della torre una volta più alta del Giappone. Sebbene la parte più interna del palazzo sia off-limits per la maggior parte dell'anno, i visitatori possono esplorare i giardini gratuitamente e senza richiedere nessun permesso particolare. L'area verde è divisa in tre sezioni principali: gli East Gardens, il Kitanomaru Koen Park e il Kokyo Gaien National Garden; in più tutta questa zona è circondata da un percorso per fare jogging, molto apprezzato dagli sportivi.
Aperti al pubblico nel 1968, gli East Gardens si trovano nella parte più interna del Castello di Edo dove si trovano l'Honmaru e il Ninomaru. Il primo era il principale complesso in cui i governanti trascorrevano le loro giornate, il secondo era il luogo in cui si svolgevano gli incontri con gli altri signori feudali venuti da fuori. Ora l'Honmaru è un grande prato e il Ninomaru è un giardino ben curato, con alberi e fioriture piantate in modo da poter godere della natura in ogni stagione.
I giardini contengono anche alcuni dei pochi resti del castello di Edo, tra cui le mura del fossato, il cancello d'ingresso e alcune torrette di guardia. Sul prato della zona di Honmaru si possono vedere le imponenti fondamenta (tenshudai) dell'antica torre del castello, rimasta in piedi solo per 19 anni, poiché fu distrutta da un incendio nel 1657 e mai più ricostruita.
Gli East Gardens sono chiusi il lunedì e il venerdì, nonché dal 28 dicembre al 3 gennaio e in alcune occasioni speciali. In tutti gli altri giorni, sono aperti dalle 9:00 alle 16:00, con orario prolungato fino alle 16:30 tra il 1 marzo e il 14 aprile e fino alle 17:00 dal 15 aprile al 31 agosto. L'ingresso è gratuito, ma viene consegnato un piccolo gettone da restituire quando si esce: in questo modo si tiene il conto dei visitatori e non si rischia di chiudere dentro qualche ritardatario.
Aperto per la prima volta al pubblico nel 1949, il Kokyo Gaien National Garden faceva precedentemente parte dei terreni del palazzo e al suo interno si può vedere il ponte Nijubashi. Quest'ultimo era stato originariamente realizzato in legno, poi è stata aggiunta un'ulteriore campata che gli ha valso il soprannome di "doppio ponte". L'area era nota come Nishinomarushita ed era la sede delle case dei domestici. In questa zona si può anche ammirare la Porta di Sakuradamon e una statua in bronzo del samurai Masashige Kusunoki. Poiché si tratta di un parco pubblico, l'accesso anche in questo caso è gratuito e non vi è alcun tipo di restrizioni.
Una vera e propria oasi verde, il parco Kitanomaru era un tempo un giardino dedicato alla coltivazione di piante medicinali ed è quasi interamente circondato da un fossato, dando quindi la sensazione ai visitatori di essere davvero isolati dal resto della città. All'ingresso si possono ammirare due porte Edo originali: la porta Shimizumon, in direzione Chiyoda, e la porta Tayasumon, costruita nel 1685, che porta alla stazione di Kudanshita. Il parco è stato aperto al pubblico nel 1969 per commemorare il 60° compleanno dell'Imperatore ed è un mix riuscito di fiori e alberi, perfetto quindi per trovare ombra e ristoro in estate.
In primavera è molto suggestiva la passeggiata detta Chidorigafuchi, che include un tratto di fossato delimitato da molti alberi di sakura. Da aprile a novembre è possibile noleggiare un pedalò (anche a forma di cigno) e farsi un giro sull'acqua, attività molto comune fra fidanzati e immortalata in moltissime foto durante l'hanami. Il parco inoltre ospita il Museo della Scienza, il Nippon Budokan e il Museo Nazionale di Arte Moderna. Anche in questo caso, trattandosi di un parco pubblico, l'accesso è gratuito e senza restrizioni.
Se si è digiuni di storia giapponese, se amate approfondire quello che state guardando, sappiate che sono organizzate tutti i giorni delle visite guidate per accedere ad alcune aree interne. I tour toccano anche luoghi speciali come il Fujimi-yagura e l'Hasuikebori, oltre a offrire vedute del Seimon Testubashi, del Fujimitamon Defense Gate e del Palazzo Imperiale. I tour sono gratuiti ma ci si deve registrare, sia online che direttamente in loco, presso la porta Kikyomon. Ogni giorno sono accettati 500 ospiti, di cui 300 riservati a quelli che si presentano il giorno stesso, quindi, andando presto, ci sono buone probabilità di accedere.
Le visite iniziano o alle 10 o alle 13:30, durano circa 75 minuti lungo un percorso che prevede 11 tappe, e sono effettuate in giapponese e inglese; sono disponibili anche audioguide in altre lingue. Se invece preferite essere più liberi, ma sempre informati, potete scaricare l'app gratuita per le audioguide del Palazzo Imperiale; inoltre un'alternativa domenicale potrebbe essere anche noleggiare una bicicletta e pedalare lungo il percorso speciale di 3 km.
Ma non c'è solo il Palazzo Imperiale: altre attrazioni degne di nota sono il Museo Nazionale di Arte Moderna, il Nippon Budokan e il Museo della Scienza. Il primo è una tappa obbligata per gli amanti dell'arte moderna: ospita in maniera permanente innumerevoli opere sia giapponesi che internazionali, tra cui le fotografie di Walker Evans, i pezzi astratti di Willem de Kooning e le opere di Wassily Kandinsky ma anche Yayoi Kusama e Ai Mitsu hanno pezzi in mostra. Il museo ospita anche il Japan's National Film Centre, che offre una programmazione regolare di film. Chiuso il lunedì, è aperto negli altri giorni dalle 10:00 alle 17:00 e l'ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese.
Il Nippon Budokan è una grande arena sportiva che ospita eventi di generi diversi. Costruito per ospitare i tornei di judo delle Olimpiadi del 1964, è la sede dei campionati nazionali di judo, kendo, aikido e karate e può essere perciò il posto adatto per assistere agli sport tradizionali giapponesi. Inoltre è usato anche per i concerti delle grandi star: sul suo palco si sono esibiti cantanti del calibro di Diana Ross, Prince, AKB48 e Morning Musume.
Infine il Museo della Scienza può essere un buon modo per far divertire i bambini in viaggio con voi: pilastro educativo dei giovani di Tokyo dal 1964, spazia in vari campi comprendendo sezioni dedicate a tecnologia, informatica, trasporti, spazio, futuro, scienze naturali e altro ancora. Aperto dalle 9:30 alle 16:50 (ultimo ingresso alle 16:00) è chiuso di solito il mercoledì.
Da rammentare poi che ci sono giornate speciali durante l'anno in cui è possibile accedere a zone di solito chiuse al pubblico e addirittura vedere l'Imperatore!
Dal 1 - 9 dicembre fra le 9:00 e le 15:00 si può passeggiare per i giardini del palazzo dalla Porta di Sakashitamon alla Porta di Inuimon.
Il 23 dicembre per festeggiare il compleanno dell'Imperatore Akihito, lui e la sua famiglia fanno tre apparizioni dal balcone della Sala Chowaden e nel pomeriggio tutti i visitatori possono scrivere un messaggio all'Imperatore su un apposito libro. Ovviamente quest'appuntamento cambierà da quest'anno perché a maggio salirà sul trono Naruhito e quindi ci sarà una nuova data di compleanno.
Il 2 gennaio invece la famiglia imperiale appare sempre sul balcone della sala Chowaden per fare gli auguri di buon anno; è un evento estremamente popolare che raduna folle notevoli.
Fonte consultata:
TokyoCheapo
Complimenti per l'articolo!!!
C'è davvero tantissimo da girare e da vedere in queste strutture!
Grazie mille
Articolo interessante e dettagliato (come sempre).
Era da tempo che ne auspicavo uno sul palazzo imperiale!
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