Dopo essersi rivolto ai sindacati ed aver aperto un processo di contrattazione collettiva, il dipendente dello studio di animazione Madhouse sta cercando giustizia e risarcimento per numerosi straordinari non pagati ed abuso di potere subìto. Il giornale online Bungei Shunju ha pubblicato un'intervista con il protagonista della triste vicenda, grazie alla quale scopriamo dettagli raccapriccianti sullo stile di vita condotto dall'assistente (che rimane nell'anonimato) durante lo scorso mese.
L'uomo ha spiegato: "Il massimo che ho fatto è stato lavorare 393 ore in un mese," quando il governo giapponese, per legge, limita le ore lavorative mensili di straordinari ad un massimo di 100.
Seguono le circostanze per cui si è trovato in questa situazione. "Stavo lavorando ad uno degli ultimi episodi di una serie. Gli storyboards erano stati terminati solo un mese prima della trasmissione, quindi dovevamo lavorare alla produzione di tre mesi di lavoro in un mese solo. Durante quel periodo ho dormito nello studio per tre giorni, tornando a casa solo per lavarmi."
"Erano circa le 7:00 di mattina quando, quel giorno, stavo tornando al mio appartamento. Ma d'improvviso, quando ho sentito dentro di me il peso dello stress accumulato, della stanchezza e della fame, sono collassato sull'asfalto. Per fortuna, un poliziotto che passava per caso in bicicletta ha chiamato l'ambulanza. Quando mi sono svegliato ho pensato tra me, 'troppo lavoro, eh'. Così, dopo essermi ripreso, ho pagato i 10.000 yen di tassa dell'ambulanza e sono tornato a casa."
Quando l'assistente alla produzione ha chiamato lo studio per avvisare dell'accaduto, è stato lui concesso di prendersi un giorno di pausa. Ma mancava solo una settimana al lancio della serie e il dipendente si è recato al lavoro ugualmente. Mette in chiaro, poi, che il direttore dell'animazione continuava a sollecitare i dipendenti perché il lavoro potesse soddisfare gli standard qualitativi. Quando alla fine è stato riconosciuto che il lavoro fosse "minimamente soddisfacente", al costo di parecchie ore di sonno arretrate, i capi hanno fatto finta che andasse tutto bene e niente più.
A seguito dell'incidente, al dipendente è stata diagnosticata una reazione psicogena. Dopo due mesi di assunzione di farmaci (non smettendo di lavorare), l'assistente si è ripreso e si è unito alla Black Company Union, un sindacato formatosi nel 2017 che offre consulenza e sostegno a lavoratori di svariati campi.
La Clinica Mayo definisce una reazione psicogena, anche chiamata disordine neurologico-funzionale, come un problema che affligge il sistema nervoso che "non può essere paragonato ad una malattia neurologica. Ma, in ogni caso, i sintomi sono reali e seri e causano angoscia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)." Una reazione psicogena può rendere una persona incapace di camminare, ingoiare, vedere o sentire. I sintomi sono variabili a seconda del soggetto, ma non possono essere da esso controllati.
Nel frattempo, l'assistente ha ottenuto 3 milioni di yen (23.919 euro) come risarcimento per straordinari non pagati. Secondo l'attivista per i diritti dei giovani lavoratori Shouhei Sakakura, Madhouse ha una tariffa fissa assegnata agli straordinari che superano le 50 ore. "Se non lavori 50 ore in più, non riceverai soldi in più. Ma questa politica non è stata per nulla messa in chiaro al momento dell'assunzione del dipendente e, dopo aver fatto i conti, crediamo che abbia accumulato circa 3 milioni di yen di straordinari non remunerati."
"Alcuni mi chiedono se abbia cercato di far fallire Madhouse, ma non è questo quello che voglio. Voglio semplicemente che le condizioni di lavoro migliorino."
Il protagonista della vicenda chiarisce che la situazione di disagio che ha vissuto è una realtà che non riguarda solo lui e Madhouse. "In alcuni studi [i dipendenti] non hanno nemmeno un badge per registrare le ore lavorative accumulate." Alla fine della vicenda, l'assistente di produzione rimpiange il fatto che le sue speranze di ottenere la promozione siano inevitabilmente sfumate, ma ritiene che la sua denuncia sia stata d'obbligo. Anzi, spera che il suo racconto possa far sì che situazioni di questo tipo non capitino più a nessuno.
Fonte consultata:
Anime News Network
L'uomo ha spiegato: "Il massimo che ho fatto è stato lavorare 393 ore in un mese," quando il governo giapponese, per legge, limita le ore lavorative mensili di straordinari ad un massimo di 100.
Seguono le circostanze per cui si è trovato in questa situazione. "Stavo lavorando ad uno degli ultimi episodi di una serie. Gli storyboards erano stati terminati solo un mese prima della trasmissione, quindi dovevamo lavorare alla produzione di tre mesi di lavoro in un mese solo. Durante quel periodo ho dormito nello studio per tre giorni, tornando a casa solo per lavarmi."
"Erano circa le 7:00 di mattina quando, quel giorno, stavo tornando al mio appartamento. Ma d'improvviso, quando ho sentito dentro di me il peso dello stress accumulato, della stanchezza e della fame, sono collassato sull'asfalto. Per fortuna, un poliziotto che passava per caso in bicicletta ha chiamato l'ambulanza. Quando mi sono svegliato ho pensato tra me, 'troppo lavoro, eh'. Così, dopo essermi ripreso, ho pagato i 10.000 yen di tassa dell'ambulanza e sono tornato a casa."
Quando l'assistente alla produzione ha chiamato lo studio per avvisare dell'accaduto, è stato lui concesso di prendersi un giorno di pausa. Ma mancava solo una settimana al lancio della serie e il dipendente si è recato al lavoro ugualmente. Mette in chiaro, poi, che il direttore dell'animazione continuava a sollecitare i dipendenti perché il lavoro potesse soddisfare gli standard qualitativi. Quando alla fine è stato riconosciuto che il lavoro fosse "minimamente soddisfacente", al costo di parecchie ore di sonno arretrate, i capi hanno fatto finta che andasse tutto bene e niente più.
A seguito dell'incidente, al dipendente è stata diagnosticata una reazione psicogena. Dopo due mesi di assunzione di farmaci (non smettendo di lavorare), l'assistente si è ripreso e si è unito alla Black Company Union, un sindacato formatosi nel 2017 che offre consulenza e sostegno a lavoratori di svariati campi.
La Clinica Mayo definisce una reazione psicogena, anche chiamata disordine neurologico-funzionale, come un problema che affligge il sistema nervoso che "non può essere paragonato ad una malattia neurologica. Ma, in ogni caso, i sintomi sono reali e seri e causano angoscia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)." Una reazione psicogena può rendere una persona incapace di camminare, ingoiare, vedere o sentire. I sintomi sono variabili a seconda del soggetto, ma non possono essere da esso controllati.
Nel frattempo, l'assistente ha ottenuto 3 milioni di yen (23.919 euro) come risarcimento per straordinari non pagati. Secondo l'attivista per i diritti dei giovani lavoratori Shouhei Sakakura, Madhouse ha una tariffa fissa assegnata agli straordinari che superano le 50 ore. "Se non lavori 50 ore in più, non riceverai soldi in più. Ma questa politica non è stata per nulla messa in chiaro al momento dell'assunzione del dipendente e, dopo aver fatto i conti, crediamo che abbia accumulato circa 3 milioni di yen di straordinari non remunerati."
"Alcuni mi chiedono se abbia cercato di far fallire Madhouse, ma non è questo quello che voglio. Voglio semplicemente che le condizioni di lavoro migliorino."
Il protagonista della vicenda chiarisce che la situazione di disagio che ha vissuto è una realtà che non riguarda solo lui e Madhouse. "In alcuni studi [i dipendenti] non hanno nemmeno un badge per registrare le ore lavorative accumulate." Alla fine della vicenda, l'assistente di produzione rimpiange il fatto che le sue speranze di ottenere la promozione siano inevitabilmente sfumate, ma ritiene che la sua denuncia sia stata d'obbligo. Anzi, spera che il suo racconto possa far sì che situazioni di questo tipo non capitino più a nessuno.
Fonte consultata:
Anime News Network
ma siamo sicuri che il governo giapponese limita a 100 ore al mese?... non mi sembra proprio un dato realistico visto che è poco più di 3 ore al giorno
ho visto di peggio qua in italia come ore lavorative e retribuite ancor meno, tutto il mondo è paese
@ulquiorra, in Germania la media delle ore lavorate è 32 settimana, non è tutto il mondo che è paese, è il lavoratore che a meno di non essere preso con l'acqua alla gola e quindi di non poter scegliere, sta decidendo di svilire se stesso accettando orari simili.
Ah, non solo il Giappone comunque...
https://www.pcgamer.com/former-devs-speak-out-about-severe-crunch-at-mortal-kombat-studio/
"...il direttore dell'animazione continuava a sollecitare i dipendenti perché il lavoro potesse soddisfare gli standard qualitativi..." mi sembra assurdo: far lavorare la gente fino allo sfinimento non può che portare a un peggioramento della qualità (almeno sul lungo periodo).
Ecco, è qui la base del problema.
Non si può neanche ipotizzare una soluzione finché si ragiona sul presupposto che godere di determinati diritti sia in contrasto con la capacità produttiva o con le necessità aziendali.
Va scardinato il principio per cui l'individuo sia solo una parte del tutto in un processo di superamento verso una meta che non arriva mai.
Se bastasse sorvolare sul singolo perché il gruppo vinca, il Giappone non avrebbe mai dovuto perdere nulla né patire crisi di sorta.
Diversi bagni di realtà (anche apocalittici) hanno confermato nel tempo l'inconsistenza di tale forma mentis, ma se neanche questo è servito a far riflettere, che altro deve accadere?
Il dipendente è persin troppo tenero con chi l'ha fatto sgobbare come un matto.
Il dipendente ha le sue colpe per aver accettato questa situazione assurda (anche se ovviamente non si può paragonare la colpa dell'azienda con quella del lavoratore sfruttato, quest'ultimo si trova infatti in una condizione svantaggiata)... ad esempio quando è andato comunque a lavorare anche se gli avevano dato un giorno di riposo dopo essere crollato.
Per quanto mi riguarda, se mai Madhouse fallisse davvero per questa ragione, sarebbe solo colpa di Madhouse stessa... una fine che loro stessi hanno cercato, producendo a ritmi insostenibili e sfruttando i lavoratori come schiavi.
393 ore in un mese sono un numero di ore assolutamente assurdo... 13 ore in media al giorno senza alcun giorno di riposo... praticamente una vita passata a lavorare e dormire.
Questi ritmi lavorativi sono controproducenti anche per l'azienda (un lavoratore poco riposato lavora peggio e fa molti più errori oltre a distruggere la salute del lavoratore).
Personalmente parlando ritengo che già le classiche 40 ore settimanali (8 al giorno con weekend libero) siano una quantità d'ore fin troppo elevata da passare a lavoro... ogni giorno a lavoro è un giorno perso di vita vera, quella in cui puoi davvero sfruttare il tempo liberamente e la vita non torna. Sfortunatamente per poter mangiare un minimo è necessario lavorare... ma più del minimo è solo buttar via la propria vita.
oppure entrambe sono la manifestazione della loro forma mentis che svilisce l'individuo
@Killa85, paradossalmente proprio un anime di madhouse denuncia il super lavoro negli studi.
Se tutti i dipendenti protestassero insieme rifiutandosi di lavorare allora per forza cose le cambierebbero.
É lo stesso problema che c'é oggi in Italia, seppur con contesti profondamente differenti, solo che almeno qui nei decenni passati, complici anche sindacati degni di questo nome, si é riusciti a fare queste lotte, oggi invece pare inconcepibile.
Probabilmente si intende 100 ore di straordinario...
Tra l'altro vorrei fare notare come escano spesso articoli che spiegano come i guadagni dell'industria degli anime siano in continuo aumento, mentre gli studi di animazione e i loro dipendenti stanno sempre peggio. Alla luce di ciò è ancora più chiaro che questi guadagni non vadano a finire a chi produce all'anime, anzi i guadagni crescenti potrebbero anche essere dovuti a una minore remunerazione di questi ultimi.
Cmq dato che lo studio in questione è Madhouse, potrebbe anche essere che la nuova serie di OPM sia stata affidata ad un altro studio perché la Madhouse ha dichiarato di non riuscire a produrla nei tempi richiesti da chi voleva la serie.
Ha origini anche più vecchie. È il diretto retaggio del pensiero Meiji e del positivismo militante. Il continuo procedere storico-tecnico della massa verso il perfezionamento, lo "stato etico". Il paradiso di Hegel.
Spero e credo che Hegel non abbia fatto danni anche lì anche se le analogie ci sono
Attento, per esperienza personale posso dirti che se paragoni l'Italia al Giappone affermando come anche qui da noi ci siano situazioni simili o peggiori, potresti ritrovarti con utenti che ti insultano o ti trollano sminuendo ciò che scrivi...non sia mai che si parli dei lati negativi o ciò che c'è di negativo del/nel nostro Paese! >.<'
Comunque, come già scritto da altri più sopra, finché i giapponesi fin da piccoli cresceranno con l'idea di dover sacrificare se stessi per il bene comune, finché pur con tutta la ragione a proprio favore e una condizione di salute precaria a causa degli abnormi ritmi lavorativi subiti si ritrovano davanti gente che fa loro pesare il fatto di aver anche solo pensato di provare a denunciare la loro situazione e che da loro la colpa di voler farchiudere l'azienda per cui lavorano o lavoravano, finché tra il pubblico nipponico e occidentale si trovano elementi che al posto di preoccuparsi per una situazione vissuta da qualcuno come quella descritta nella news si mettono a trollare, perculare o sputtanare il lavoro svolto da quel qualcuno prima di cedere per un malore dovuto al sovraffaticamento fottendosene della gravità della situazione con una faccia di tolla invidiabile la situazione non cambierà mai e, anzi, rischierà di aggravarsi!
Infine, mi sento tranquillamente di dire che sia in Italia che in Giappone come in qualsiasi altra parte del mondo più spesso di quanto si pensi non è questione tanto di imprenditori che non si rendono conto delle condizioni lavorative dei loro dipendenti, ma quanto di imprenditori che ignorano apposta i loro dipendenti e la loro condizioni mettendo il guadagno davanti alle persone e considerando quest'ultime come il male minore nel caso in cui stiano male o muoiano per il sovraffaticamento accumulato!
Complimenti per la sensibilità dimostrata, dalla tua risposta devo dedurre che te ne sarebbe fottuto meno di zero anche se il tiziofosse morto per il troppo lavoro?
No, perché da come hai risposto, al di là che secondo te il lavoratore se la "sia cercata" o meno, sembra più che te ne fotta solo di come appare un anime e non ti fotta nulla di cosa succeda a chi ci sta dietro...ti auguro di non ritrovarti mai in una situazione simile a/come quella vissuta dal tizio di cui parla la news, mai dire mai visto che potrebbe capitare a chiunque(anche a me o a te)! ^.^
si, si, bravo, bravo, invece di perdere tempo a dedurre, leggi tutto il thread la prossima volta e non solo un post a caso.
Ok visti i tempi e i problemi qualitativi, ho pensato subito a boogiepop, d'altronde madhouse è uno studio enorme
Attenzione, da quanto c'è scritto 100 non sono le ore lavorative totali al mese, ma le ore di straordinario massime. Significa che, oltre alle ore lavorative previste dal contratto, se ne possono fare massimo altre 100 di straordinari al mese.
hanno modificato l'articolo, prima non era specificato che fosse riferito ai soli straordinari XD
Riflessione che condivido...
SI il problema è tutto qui.
Aggiungo un eleemnto: il Giappone è per alcuni versi una società alla deriva. Intendo proprio Socialità. Hanno un pauroso problema di denatalità che, con tuta evidenza, non sanno come affrontare.
Non è questione di "non fare figli", nè di" incoraggiare" le coppie ad avere almeno tre figli ( ricordate quel politico), non è solo questione di politica della famiglia che è proprio assente, ma proprio di aver ridotto la sfera sociale - degli adulti- al solo aspetto lavorativo.
Di non incoraggiare, fra gli adulti, un modello diverso da quello dei due coniugi che semplicemente "collaborano" al menage familiare tramite l'apporto economico.
Effettivamente alcuni passaggi avevano poco senso...
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