Il Giappone non è solo una meta turistica molto apprezzata, ma anche un sogno che sempre più persone realizzano scegliendolo come luogo dove trasferirsi e vivere. Numerosi studenti, influenzati dalle rappresentazioni del Giappone negli anime o nella cultura popolare, scelgono di trascorrere un periodo piu o meno duraturo all'interno del paese. Ma è tutto oro quello che luccica?
Un recente articolo di Business Insider Japan afferma che alcuni di loro rimangono delusi quando si rendono conto che la realtà quotidiana giapponese non corrisponde a quella descritta negli anime e nei manga.
"Non c'è amore in Giappone"
Ad aiutarci in questo report è Amemiya Momoko, che attualmente frequenta la scuola di specializzazione alla Louvain School of Business Management in Belgio, e che ha avuto l'opportunità di parlare con studenti stranieri in Giappone durante il summit One Young World a Nagasaki.
"Non è come negli anime", ha confessato uno studente europeo. "Non c'è amore nella società giapponese moderna. Sembra che i giapponesi abbiano dimenticato l’amore rappresentato negli anime".
Altri, invece, hanno espresso frustrazione per la barriera linguistica, lamentando spesso irritazione da parte dei giapponesi a causa del tempo impiegato per parlare, mentre altri ancora hanno evidenziato la difficoltà di ottenere un impiego dignitoso senza una solida padronanza della lingua, con opportunità lavorative limitate a posizioni mal pagate.
"Ho amici giapponesi con cui mangio e bevo, ma le nostre conversazioni sono tutte superficiali", ha dichiarato uno studente asiatico. "I giapponesi sono molto educati, ma non si distinguono esprimendo le proprie opinioni, il che rende parecchio difficile la comunicazione. E questo non ha portato altro che farmi sentire sempre più solo".
Le sfide di vivere in Giappone
Sempre più persone si stanno trasferendo in Giappone. Nel 2023, ci vivevano oltre 2,9 milioni di stranieri, registrando un aumento di quasi il 5% rispetto all'anno precedente. La maggior parte proviene da altri paesi asiatici, mentre altri arrivano principalmente dal Brasile (con cui il Giappone ha una lunga e profonda relazione interculturale) e dagli Stati Uniti.
Anche se la maggior parte dei residenti stranieri ama vivere in Giappone, non mancano di certo gli episodi un po' meno piacevoli, come ad esempio l'essere vittime (circa il 40% o più) di discriminazioni, a volte a causa della reticenza dei proprietari a prendersi rischi, temendo che gli stranieri possano interrompere i contratti di locazione, altre volte, invece, perché sia i proprietari che i vicini non gradiscono la presenza di non-giapponesi nella zona.
Per comprendere se le esperienze di questi studenti fossero in linea con quelle di altri, alcuni lettori di Unseen Japan hanno espresso il loro parere circa le sfide che hanno dovuto affrontare vivendo in Giappone.
Le sfide più significative riguardano senza dubbio la comunicazione, in particolare le comunicazioni ufficiali, spesso in un giapponese molto formale, ma non solo. Anche in grandi metropoli come Tokyo, trovare cibi importato o opzioni per diete vegane può risultare alquanto difficile; le regole per il riciclaggio dei rifiuti sono talvolta intricate, specie nei piccoli centri dove gli stessi vicini potrebbero lamentarsi se non vengono rispettate; la burocrazia è spesso complessa e carente di opzioni online, e molti sono impreparati ad affrontare il caldo estivo delle grandi città.
"La sensazione di non appartenere a questo posto"
L'articolo di Amemiya mette a confronto le esperienze di questi studenti con la sua esperienza personale come persona straniera in Belgio. Racconta che, anche quando partecipava a lezioni di ginnastica e non aveva una buona padronanza del francese, gli istruttori si preoccupavano di ripetere le indicazione in inglese affinché potesse capire e comprendere al meglio: "Non mi è mai capitato che qualcuno mi chiedesse 'da dove vieni' con tono negativo", scrive Amemiya".
A tal proposito, uno studente racconta: "Quando salgo sul treno, mi sento come se la gente fosse scioccata e mi guardasse come se fossi un alieno, nonostante io sia semplicemente un essere umano, proprio come loro".
Tuttavia, "gli studenti stranieri parlano con gioia di quanto sia sicuro vivere in Giappone e di come questo li faccia sentire a loro agio", dice Amemiya. "Ma dovremmo guardare oltre i semplici numeri, o di quanti studenti si trasferiscono qui, e prestare maggiore attenzione alle loro esperienze vissute".
Prepararsi a vivere in Giappone
Nonostante tutte le difficoltà che offre vivere in Giappone, come in ogni cosa ci sono vantaggi e svantaggi che devono essere considerati. D'altra parte, la stessa esperienza di Amemiya in Belgio non rispecchia al 100% quella che molte persone affrontano oggi in Europa, spesso vittime di episodi di razzismo e discriminazione, mettendo in luce come l'accoglienza e l'integrazione possano variare notevolmente tra individui e gruppi all'interno della comunità ospitante.
Non si vuole, infatti, scoraggiare nessuno dal trasferirsi in Giappone, un paese in cui è un piacere vivere grazie alla sua ricca cultura e arte, la gentilezza delle persone e la vita comoda e relativamente sicura.
Indubbiamente muoversi in un'altra città, anche all'interno di uno stesso paese, rappresenta una sfida considerevole, tanto più trasferirsi in un contesto culturale e linguistico completamente diverso dal proprio, pertanto è fondamentale essere preparati e consapevoli di ciò prima di intraprendere un cambiamento così significativo nella propria vita.
In conclusione, stando quanto affermato da Amemiya, è cruciale che in Giappone si sviluppi una migliore comprensione delle sfide che devono affrontare gli stranieri nel processo di integrazione. Proiezioni recenti indicano che la percentuale della popolazione straniera in Giappone potrebbe superare il 10%, diventando così una componente sempre più rilevante all'interno della società giapponese, piaccia o non piaccia. La vera questione è se il paese li accoglierà a braccia aperte o se chiuderà loro le porte.
Fonte consultata:
Unseen Japan
Un recente articolo di Business Insider Japan afferma che alcuni di loro rimangono delusi quando si rendono conto che la realtà quotidiana giapponese non corrisponde a quella descritta negli anime e nei manga.
"Non c'è amore in Giappone"
Ad aiutarci in questo report è Amemiya Momoko, che attualmente frequenta la scuola di specializzazione alla Louvain School of Business Management in Belgio, e che ha avuto l'opportunità di parlare con studenti stranieri in Giappone durante il summit One Young World a Nagasaki.
"Non è come negli anime", ha confessato uno studente europeo. "Non c'è amore nella società giapponese moderna. Sembra che i giapponesi abbiano dimenticato l’amore rappresentato negli anime".
Altri, invece, hanno espresso frustrazione per la barriera linguistica, lamentando spesso irritazione da parte dei giapponesi a causa del tempo impiegato per parlare, mentre altri ancora hanno evidenziato la difficoltà di ottenere un impiego dignitoso senza una solida padronanza della lingua, con opportunità lavorative limitate a posizioni mal pagate.
"Ho amici giapponesi con cui mangio e bevo, ma le nostre conversazioni sono tutte superficiali", ha dichiarato uno studente asiatico. "I giapponesi sono molto educati, ma non si distinguono esprimendo le proprie opinioni, il che rende parecchio difficile la comunicazione. E questo non ha portato altro che farmi sentire sempre più solo".
Le sfide di vivere in Giappone
Sempre più persone si stanno trasferendo in Giappone. Nel 2023, ci vivevano oltre 2,9 milioni di stranieri, registrando un aumento di quasi il 5% rispetto all'anno precedente. La maggior parte proviene da altri paesi asiatici, mentre altri arrivano principalmente dal Brasile (con cui il Giappone ha una lunga e profonda relazione interculturale) e dagli Stati Uniti.
Anche se la maggior parte dei residenti stranieri ama vivere in Giappone, non mancano di certo gli episodi un po' meno piacevoli, come ad esempio l'essere vittime (circa il 40% o più) di discriminazioni, a volte a causa della reticenza dei proprietari a prendersi rischi, temendo che gli stranieri possano interrompere i contratti di locazione, altre volte, invece, perché sia i proprietari che i vicini non gradiscono la presenza di non-giapponesi nella zona.
Per comprendere se le esperienze di questi studenti fossero in linea con quelle di altri, alcuni lettori di Unseen Japan hanno espresso il loro parere circa le sfide che hanno dovuto affrontare vivendo in Giappone.
Le sfide più significative riguardano senza dubbio la comunicazione, in particolare le comunicazioni ufficiali, spesso in un giapponese molto formale, ma non solo. Anche in grandi metropoli come Tokyo, trovare cibi importato o opzioni per diete vegane può risultare alquanto difficile; le regole per il riciclaggio dei rifiuti sono talvolta intricate, specie nei piccoli centri dove gli stessi vicini potrebbero lamentarsi se non vengono rispettate; la burocrazia è spesso complessa e carente di opzioni online, e molti sono impreparati ad affrontare il caldo estivo delle grandi città.
"La sensazione di non appartenere a questo posto"
L'articolo di Amemiya mette a confronto le esperienze di questi studenti con la sua esperienza personale come persona straniera in Belgio. Racconta che, anche quando partecipava a lezioni di ginnastica e non aveva una buona padronanza del francese, gli istruttori si preoccupavano di ripetere le indicazione in inglese affinché potesse capire e comprendere al meglio: "Non mi è mai capitato che qualcuno mi chiedesse 'da dove vieni' con tono negativo", scrive Amemiya".
A tal proposito, uno studente racconta: "Quando salgo sul treno, mi sento come se la gente fosse scioccata e mi guardasse come se fossi un alieno, nonostante io sia semplicemente un essere umano, proprio come loro".
Tuttavia, "gli studenti stranieri parlano con gioia di quanto sia sicuro vivere in Giappone e di come questo li faccia sentire a loro agio", dice Amemiya. "Ma dovremmo guardare oltre i semplici numeri, o di quanti studenti si trasferiscono qui, e prestare maggiore attenzione alle loro esperienze vissute".
Prepararsi a vivere in Giappone
Nonostante tutte le difficoltà che offre vivere in Giappone, come in ogni cosa ci sono vantaggi e svantaggi che devono essere considerati. D'altra parte, la stessa esperienza di Amemiya in Belgio non rispecchia al 100% quella che molte persone affrontano oggi in Europa, spesso vittime di episodi di razzismo e discriminazione, mettendo in luce come l'accoglienza e l'integrazione possano variare notevolmente tra individui e gruppi all'interno della comunità ospitante.
Non si vuole, infatti, scoraggiare nessuno dal trasferirsi in Giappone, un paese in cui è un piacere vivere grazie alla sua ricca cultura e arte, la gentilezza delle persone e la vita comoda e relativamente sicura.
Indubbiamente muoversi in un'altra città, anche all'interno di uno stesso paese, rappresenta una sfida considerevole, tanto più trasferirsi in un contesto culturale e linguistico completamente diverso dal proprio, pertanto è fondamentale essere preparati e consapevoli di ciò prima di intraprendere un cambiamento così significativo nella propria vita.
In conclusione, stando quanto affermato da Amemiya, è cruciale che in Giappone si sviluppi una migliore comprensione delle sfide che devono affrontare gli stranieri nel processo di integrazione. Proiezioni recenti indicano che la percentuale della popolazione straniera in Giappone potrebbe superare il 10%, diventando così una componente sempre più rilevante all'interno della società giapponese, piaccia o non piaccia. La vera questione è se il paese li accoglierà a braccia aperte o se chiuderà loro le porte.
Fonte consultata:
Unseen Japan
Tra l'altro nelle Fiandre l'inglese è parlato molto di più che in Vallonia.
Inoltre, vero che a Liegi è tutto in francese, ma se vai ad un bar i camerieri sono sono abituati a rispondere a clienti che parlano in inglese (nel peggore dei casi, piuttosto vanno a chiamare il collega che parla inglese). Insomma, una situazione completamente diversa da quella in giappone, il paragone è assurdo
Insomma, una
@Brizzi Interessante, puoi fare qualche nome?
Io ti consiglio https://www.youtube.com/@BeyondOrdinaryBorders ha fatto molti reportage con fonti accurate su l'atro lato del Giappone e della sua storia
Mi hai fatto ridere parecchio. Grazie!
Il Giappone, a memoria, è uno dei pochi paesi che ho idealizzato sin da ragazzina. Mi sentivo affascinata dalla loro capacità di vivere a cavallo tra innovazione e tradizione, li immaginavo scandire il tempo con una velocità più moderata e a me affine e simpatizzavo con le loro religioni mentre prendevo le distanze da quella insinuatasi nel nostro Paese. Di fatto, però, era solo un'idea che avevo alimentato con la fantasia perché, talvolta, mi schiero aprioristicamente. Poco più di un anno e mezzo fa, poi, volendo ultimare una serie animata che avevo iniziato da ragazza e della quale non avevo mai visto la conclusione, mi sono avvicinata agli anime fino a farne diventare una dolce ossessione. In quest'arco di tempo, l'opinione preconcetta che avevo del Giappone e dei suoi abitanti è cambiata parecchio. Inutile dire che così come non avrei mai iniziato a credere che i detective hard-boiled fossero immuni ai proiettili, quando crescevo a film e serie statunitensi, non ho nemmeno mai pensato che gli anime raccontassero qualcosa di solido dell'arcipelago nipponico. Tuttavia, questa magica illusione che l'animazione ci regala, mi ha dato conferma, oggi, che. nonostante fatichi a familiarizzare con parte della nostra mentalità, sono stata fortunata a crescere in Italia, che non sarei adatta a vivere stabilmente in Giappone ma anche che la loro terra e il loro popolo hanno comunque qualcosa che ritengo davvero speciale.
Ma và? Ma non mi dire, non l'avrei mai immaginato, guarda...
Lo so benissimo che in realtà il Giappone è un paese di merda, lì sono tutti frustrati, è la nazione dove si fa meno sesso al mondo, sono tutti pippaioli e guardoni e un buon 25% delle ragazze non è nemmeno interessata a frequentare uomini mentre è ancora giovane (molte rifiutano gli approcci a prescindere).
Ti massacri di lavoro 12 ore al giorno, nonostante questo non ti faranno mai integrare davvero e nemmeno qualche scopata si può fare in tranquillità... un paese dove gli uomini pagano per parlare, pagano per avere un abbraccio, pagano per farsi pulire le orecchie, pagano per annusare mutandine usate, che altro c'è da dire?
Grazie
Hai assolutamente ragione, per quanto stimi B.O.B per quello che dice in alcuni video mi trovo totalmente in disaccordo con lui, e mi rendo perfettamente conto che a volte o è troppo superficiale o parla troppo da un punto di vista personale, vedesi anche l'ultimo video che ha fatto su Yasuke per giustificare le stronzate di Ubisoft sul nuovo AC...
Si dice che è più sicuro degli altri paesi, non che lo sia in assoluto. La differenza è parecchia.
Ma d'altronde se per criticare la sicurezza di un paese parli di suicidi, la cosa forse non ti è chiara.
La mia esperienza (personale, quindi forse di poco rilievo) è quella dia ver lasciato al macchina fotografica sul tavolino di un locale per 20 minuti e quando sono tornato era ancora lì, di contro in italia mi hanno rubato al bicicletta due volte. la prima era legata a un palo mentre stavo facendo servizio di protezione civile, la seconda era legata e nel locale bici di dove abito...
Forse per dire se un posto è sicuro o meno occorre fare dei confronti con numeri e percentuali.
dati ONU (https://dataunodc.un.org/):
omicidi nel 2022
giappone 289
italia 322 (con la metà della popolazione)
furti, scippi, truffe, etc:
giappone :460.212
italia: 1.627.074 (sempre con la metà della popolazione)
e già, proprio un paese pericoloso.
Si sono d'accordo sono 10 anni che oramai "bazzico" il sol levante, il livello di "Sicurezza" relativo è molto alto come dici tu se dimentichi qualcosa e te ne accorci dopo un ora la ritrovi li o alla koban più vicina.
I suicidi non sono un sintomo d'insicurezza ma dello stress e di tutta quella pressione sociale che i giapponesi si buttano addosso per nulla.
Scippi e borseggi sono quasi inesistenti come i topi d'appartamento e questo è dovuto sia alla polizia (che se ti mette dentro di norma poi butta la chiave) e sia alla yakuza che non gradisce questi comportamenti senno la polizia dopo deve fare "qualcosa" nel quartiere da loro gestito.
A Fukuoka abbiamo pernottato per anni al ReSol che si trova al centro di Nakasu il quartiere a "luci rosse" gestito dalla mafia ma in tanti anni ma visti nulla di "Criminale" la notte vedi solo gente ubriaca che viene aiutati dalla polizia (che qui da noi le botte te le capi).
La criminalità intesa come quella nostrana :
Topi d'appartamento
Scippi
Aggressioni (le hanno anche loro ma so pochissime)
Furti d'auto
Risse
Vandalismo
a confronto dell'Italia sono quasi inesistenti, ma hanno anche loro i loro problemi:
Stalking
Aggressioni sessuali legate al reato sopra (gente fissata)
Truffe
etc etc
ma in livello di una cittadina di provincia Italiana ma su livello nazionale
Esistono libri sui Giappone scritti da yamatologi che sono più preziosi di qualsiasi canale YouTube. (Poi certo esistono anche bei canali YT ricchi di video interessanti).
Sulla scuola non ritengo giusto criticare il Giappone perché anche da noi le cose non funzionano la scuola per me non deve essere una competizione selvaggia ma un luogo dove acculturarsi con serenità e felicità... Molto meglio il sistema scolastico inglese senza bocciature.
Perché nessuno né in Italia né in Giappone si prende cura adeguamente dei giovani che sono vittime di un sistema malsano che mostra tutti i limiti.
In Giappone può essere la pressione di raggiungere una buona università.
In Italia l'abbandono scolastico raggiunge numeri drammatici.
Entrambi i sistemi hanno serie problematiche.
Caro Solista la differenza la conosco infatti il mio riferimento e' a quelli che credono che il Giappone sia un paese sicuro tanto da idealizzarlo come pare tu stia facendo insieme a dmz86 che fa confronti con l'Italia - mai farli.
Non mi e' mai fregato nulla di numeri, dati e percentuali che ti danno. Si potrebbe portare tutto e il contrario di tutto, eppure state ancora a crederci. Io vivo. Sto a guardare e a sentire amici e colleghi e vicini. Ad Osaka, a 40 min. di treno dal centro dove vivo io, zona tranquillissima e silenziosa, tanti hanno subito furti im casa, topi di appartamento quanti ne vuoi! Anche i tg ogni tanto mostrano come agiscono .. Le vittime preferite anziani. Ladri di biciclette: tutti quelli che conosco, colleghi di lavoro, parenti di mia moglie, hanno perso per furto una bicicletta. La maggior parte non denuncia. Persino noi a casa abbiamo subito il furto della bici. La fortuna e' stata che dopo due giorni l'abbiamo trovata al suo posto! Come dice mia moglie, qualcuno la sera tornava stanco dal lavoro e l'ha usata per tornare a casa. Poi l'ha lasciata col bigliettino : grazie.
Fortunati.
Questione macchiana: non potete immaginare il traffico di auto bici e moto rubate, con un mercato nascosto che arriva fin in Hokkaido, pagano mazzette per far traghettare fino in Russia.
Camminare in strada? Li vedete i tg ? Sapete quanti anziani, vuoi per l'eta', vuoi per un malore, finiscono con l'auto dentro negozi, Seven eleven, gallerie , controsensi, falciando passanti, scontrandosi con altre auto?
Tanto che lo stato sta cercando da anni di abbassare l'eta' ecc.ecc.
Altri pericoli: C'e' tanta gente che cade dalle scale. Chi e' andato in Giappone ha notato che le strade sono piene di scale ovunque, tra passaggi sopraelevati, citta' sotterranee, ecc.ecc.
Ci sono alcuni soggetti che da dietro spingono i malcapitati giu'. Gli stranieri sono quelli presi di mira. Quelli che conosco mi hanno sempre messo in guardia, di dare un'occhiata dietro e tenermi sempre dal passamano quando esco solo. I pericoli ci sono ma li sanno i jap, diciamo che non sono pubblicizzati.
Le truffe per telefono non si contano. Quelli che si presentano a casa non ne parliamo.
Suicidi. Non mi fate parlare... un gran fetta di percentuale andate a vedere i motivi....violenza a scuola, nel lavoro, nelle mura domestiche. Tanto da decidere di farla finita...
A volte i suicidi coinvolgono anche poveri sventurati, visto i pezzi che volano ovunqie. Lo scorso anno un piede tranciato e' volato ad una velocita' tale da ammazzare un ragazzo dalla parte opposta eei binari.
Sapete dei treni stipati? Beh, assisto a litigi fstti da stranieri con bambini a seguito... E come dagli torto? Pressati come sardine nei treni vorrei vedere se vostro figlio fosse schiacciato e vedeste altri che continuano a entrare e spingere! Questa non e' violenza? Come la chiamereste?
Potrei continuare ma meglio fermarmi. Giappone sicuro? No.
Se dici piu' sicuro dell'Italia siamo d'accordo.
Ma non e' per caso vero che tantissimi, aiutati da video di youtuber, pensano sia il paradiso?
Con sta pappadderla della microcriminalita' inesistente, ma anche basta! Non denunciano! Ecco perche'.
Oggi nessuno tiene la porta aperta. Lo fanno in villaggi o zone dove prevalentemente abitano anziani.
In Italia stiamo peggio, ma si generalizza: quante persone oneste ci stanno!
Da ragazzo io con la mia fidanzata dell'epoca trovammo un portafogli con 200 mila lire. Comprammo una busta gialla imbottita coi soldi del portafogli, poi un cono gelato. Scrivemmo un bogliettino : grazie del gelato! E spedimmo all'indirizzo riportato nei tanti documenti all'interno. Raccomandata.
I bei gesti e gli onesti esistono anche in Italia ma per tanti pare che stiano solo in Giappone!
C'e' un tizio youtuber osceno , che anni fa fece un video sulla bellezza delle donne jap in confronto con la donna italiana, parlando di quanto e' bella la loro pelle bianca e liscia mentre quella ita brutta grassa ecc.ecc.
Mi domandavo quando sto coglione era in italia con quale alieno fosse uscito!
E la cosa drammatica erano i commenti sotto!!! Tutti ad esaltare la donna giapponese e a criticare quella italiana. Pazzesco!
E' tutto stravolto, distorto, esagerato, estremizzato. E' finita.
Forse per chi vive in un certo posto numeri, dati e percentuali non servono a nulla, o magari dicono "tutto e il contrario di tutto", ma rimangono elementi oggettivi di valutazione per tutti gli altri.
La percezione di chi vive è sicuramente da tenere in conto, ma anche in Italia la "percezione" è molto peggiore persino di numeri che non sono pari al Giappone.
A Milano ormai si racconta di tutto e di più dalle bande criminali di ragazzi che controllano il territorio, e come spesso in questi casi, con dietro criminalità ben peggiore che sfrutta la situazione, alle perenni situazioni di furti e scippi.
Ormai a Milano la metropolitana ha la nomea di un posto dove entri che pesi X ed esci che pesi X-qualcosa, quel qualcosa che qualcuno ti ha tranquillamente rubato.
E via dicendo.
Peccato che siano situazioni per fortuna ingigantite.
Per carità è possibilissimo che in Giappone nel corso degli ultimi decenni la situazione sia peggiorata, come è peggiorata anche altrove, come percezione o come realtà, e che certe cose siano ormai più da mitizzare, ma tutto va sempre rapportato con altre situazioni, e si anche con dati numerici e percentuali.
Perchè se la probabilità che mi succeda qualcosa è di 1 su 10 o 1 su 100 beh si mi sentirò comunque più sicuro con 1 su 100, anche se magari 10 anni fa era 1 su 500
Sugli youtuber nuovamente concordo al 100%! Ho capito a chi ti riferisci cose del genere sono di una tristezza assoluta
Sui maniaci delle scale ho cercato un po' su Google Japan ma non ho trovato nulla! Non ho avevo mai sentito nulla del genere neanche dai peggiori detrattori del Giappone! Da come la racconti tu sembra un problema serio eppure nulla ho mai letto su questa questione... Vado per logica se fosse una cosa comune ci dovrebbero essere molti articoli di turisti o residenti stranieri con racconti drammatici invece il nulla.
Sul furto delle biciclette nella stazione del mio piccolo Comune quest'estate ho visto pezzi di biciclette smontate e persino ragazzi in pieno giorno spezzare i lucchetti con la tenaglia 😱
Purtroppo anche nel mio piccolo Comune (16.000 abitanti) circa ogni anno qualcuno si suicida sotto il treno negli ultimi 15 anni almeno una decina.
Sugli anziani e non solo anziani che si schiantano nei negozi ho trovato qualche servizio dei TG
https://m.youtube.com/watch?v=YwBt8AJXX74&pp=ygUw6auY6b2i6ICF6Ieq5YuV6LuK5LqL5pWF44Kz44Oz44OT44OL44OL44Ol44O844K5
Ma ti posso assicurare che anche in Italia nel 2023-2024 ci sono stati molti incidenti simili io stesso nell'estate 2015 ho visto dal vivo una macchina perdere il controllo e schiantarsi in un negozio 😱 per fortuna solo feriti e una dipendente ricoverata per malore! Pensa che un signore rimase impasssbile facendosi i cavoli suoi piuttosto che chiamare il 118! Chiamai io il 118.
Scrivimi in privato e dimmi quel nome, vediamo se e' lui... se ti va...
Per il resto siamo d'accordo, ma sono d'accordo anche con chi dice che il Giappone e' piu' sicuro dell'Italia.
Il mio discorso e' altro e credo di essermi spiegato bene.
Sulle ricerche non so che dire, c'e' tanta roba che non viene documentata. Questi delle scale sono casi isolati, in tanti anni io ho assistito a due soli: e' gentaglia comunque.
Da noi un tipo losco lo individui, qui e' piu' difficile.
Ma come detto prima, sono maestri nel nascondere, maestri dell'appsrenza. Chi ti parla dei 20000 suicidi? Nessuno. I tg li ignorano. Chi ti parla dei 10000 anziani morti soli negli appartamenti e solo grazie alla puzza scoprono i cadaveri? C'e' una solitudine che si mangia tutti..
Basta venire e farsii un giro, se metti da parte per un attimo l'entusiasmo, che c'e', inutile nasconderlo, il Giappone ubriaca, inizi a notare qualcosina. Una settimana fa ho incomtrato due coppie ita. Stavano per comprare alcuni laserdisk scambiati per soundtrack! Gli ho fatto notare .l'errore e mi hanno ringraziato, dopo una chiacchierata mi hanno detto: scusa ma, ho notato che gli unici che camminano in coppia siamo noi, sulla strada , nei ristoranti, ecc.ecc. possibile?
Non escono tra amici?
Hai visto bene. I ragazzini, gli scolari, e sempre dello stesso sesso, si, raramente becchi gruppi come stiamo adesso noi qui...e dell'eta' post univertiraria .
Risposta: Madonna e' una cosa che si nota subito, che popolo triste e solo!
Comunqie meglio che mi fermi, ho parlato troppo...
Serpico, sono fuori dai giochi da parecchio e non saprei consigliarti i libri di oggi...
Fossero gli anni 90 imamma, ma oramai...
Ho chiesto ad un amico il titolo di libro che ha comprato lo scorso anno e me ne parlava bene. Appena mi rispondera' te lo segnalo ma non so se sara' di tuo gradimento.
In compenso, c'e' l'ultimo articolo di Pio D'Emilia prima di morire, che e' duro, amaro, per certi versi sconvolgente visto che lui amava il Giappone e ci ha vissuto una vita.
Cercalo e dagli un'occhiata.... ti colpira'.
https://www.orizzontescuola.it/studenti-stranieri-in-giappone-parlano-di-una-realta-diversa-dagli-anime/?amp
Ciò che intendo dire è che sicurezza e crimine, non sono solo mere statistiche, ma sono anche esperienza. È impensabile, con le solite eccezioni, che le persone avvertano la medesime sensazioni e paure, così com'è insensato escludere che vi saranno differenze di azioni e reazioni nelle varie zone anche se della stessa area geografica.
Cià.
Lo dico perchè era capitato anche a me molti anni fa, ma con il tempo, se uno mantiene questa passione e la coltiva, ci si rende conto delle problematiche oggettive che presenta il Paese del Sol Levante.
Quando guardavo il Giappone con occhi luccicanti sognavo di trasferirmi a vivere lì, ma ora ho dei dubbi sul fatto che, per come sono fatto, potrei viverci bene (in particolare per i problemi di socialità e ritmi lavorativi).
Ciò non vuol dire che non mi piaccia più, ma forse il modo migliore per goderselo è viverlo da turista e andarci ogni 1-2 anni (ovviamente devi averne la possibilità), altro modo sarebbe lavorare in modo diretto con giapponesi che ti permetta di recartici lì periodicamente.
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