Chi ha la mia età si ricorderà bene il suo arrivo in tv, ma anche chi è più piccolo, non può non conoscerla: Heidi, la bimba a cui sorridevano i monti e le caprette facevano ciao, compie 45 anni! E per festeggiarla a Zurigo hanno deciso di organizzare una mostra che racconta la nascita del personaggio e l’esplosione della sua popolarità dopo la messa in onda su Fuji Television quasi mezzo secolo fa.
Inventata dalla scrittrice Johanna Spyri nel 1880, Heidi conobbe però la popolarità mondiale solo dopo l'uscita sugli schermi televisivi negli anni Settanta del famoso anime diretto da Isao Takahata. Nelle case di tutto il mondo entrò l'immagine fresca e solare della piccola Heidi e insieme quella bucolica e idilliaca della Svizzera. Forse non tutti sanno che, prima di realizzarlo, quattro disegnatori e autori, tra cui Miyazaki e Takahata stessi, visitarono i Grigioni per essere sicuri di riprodurre fedelmente luoghi e persone.
Oggi il Museo Nazionale Svizzero di Zurigo dedica un'esposizione anche a questo aspetto della serie. La mostra si intitola "Heidi au Japon" e comprende molto materiale grafico proveniente per la maggior parte da collezionisti per lo più giapponesi: libri illustrati, art-book, gadget e bozze originali; in più è possibile vedere la scrivania di Johanna Spyri, unico cimelio legato alla scrittrice svizzera. Insieme all’Università di Zurigo, il Museo ha voluto incentrare la mostra sui risvolti che la serie animata ha avuto, dalla connessioni culturali a quelle economiche che sono iniziate tra Svizzera e Giappone proprio grazie ad Heidi.
Hans Bjarne Thomsen, curatore della mostra, così spiega il perché di questa esposizione: "Questo cartone animato è diventato una finestra attraverso la quale la Svizzera si è fatta conoscere nel mondo, non solo in Giappone. Vogliamo mostrare come gli autori della serie si siano impegnati per dare un'immagine fedele del personaggio e della Confederazione".
Per inaugurare la mostra è arrivato dal Giappone Yoichi Kotabe che 45 anni fa, dopo aver visitato Meienfeld e dintorni, diede un volto ad Heidi. L'autore è convinto che il successo della serie sia proprio dovuto al fatto che poterono venire in Svizzera, vedere i paesaggi, immergersi nell'atmosfera, incontrare la gente del posto, per capire come erano fatti gli svizzeri e ricreare tutto ciò nel modo più fedele possibile con i disegni, le animazioni e i suoni.
Fonti consultate:
ArteSky
Rsi
Inventata dalla scrittrice Johanna Spyri nel 1880, Heidi conobbe però la popolarità mondiale solo dopo l'uscita sugli schermi televisivi negli anni Settanta del famoso anime diretto da Isao Takahata. Nelle case di tutto il mondo entrò l'immagine fresca e solare della piccola Heidi e insieme quella bucolica e idilliaca della Svizzera. Forse non tutti sanno che, prima di realizzarlo, quattro disegnatori e autori, tra cui Miyazaki e Takahata stessi, visitarono i Grigioni per essere sicuri di riprodurre fedelmente luoghi e persone.
Oggi il Museo Nazionale Svizzero di Zurigo dedica un'esposizione anche a questo aspetto della serie. La mostra si intitola "Heidi au Japon" e comprende molto materiale grafico proveniente per la maggior parte da collezionisti per lo più giapponesi: libri illustrati, art-book, gadget e bozze originali; in più è possibile vedere la scrivania di Johanna Spyri, unico cimelio legato alla scrittrice svizzera. Insieme all’Università di Zurigo, il Museo ha voluto incentrare la mostra sui risvolti che la serie animata ha avuto, dalla connessioni culturali a quelle economiche che sono iniziate tra Svizzera e Giappone proprio grazie ad Heidi.
Hans Bjarne Thomsen, curatore della mostra, così spiega il perché di questa esposizione: "Questo cartone animato è diventato una finestra attraverso la quale la Svizzera si è fatta conoscere nel mondo, non solo in Giappone. Vogliamo mostrare come gli autori della serie si siano impegnati per dare un'immagine fedele del personaggio e della Confederazione".
Per inaugurare la mostra è arrivato dal Giappone Yoichi Kotabe che 45 anni fa, dopo aver visitato Meienfeld e dintorni, diede un volto ad Heidi. L'autore è convinto che il successo della serie sia proprio dovuto al fatto che poterono venire in Svizzera, vedere i paesaggi, immergersi nell'atmosfera, incontrare la gente del posto, per capire come erano fatti gli svizzeri e ricreare tutto ciò nel modo più fedele possibile con i disegni, le animazioni e i suoni.
Fonti consultate:
ArteSky
Rsi
Heidi è un vero classico della letteratura tutti i suoi adattamenti hanno grande riscontro. E nota come fra gli ultimi film di Bruno Ganz, ci sia stato proprio una versione live di Heidi..
"Cuore" era ambientato in Italia eppure l'anime non se lo ricorda quasi più nessuno.
Non è vero. Certo non ha la fama di Pinocchio ma viene ancora letto. ( ed ampiamente criticato). Essendo un libro che voleva imporre una certa idea culturale del rapporto stato- cittadini ( o meglio sudditi) forse oggi non lo apprezziamo molto, ma ha avuto ed ha ancora un suo interesse.
Ho corretto il post, ma intendevo il cartone animato non il libro.
Solo un piccolo appunto sull'articolo però
"Inventata dalla scrittrice Johanna Spyri nel 1880, Heidi conobbe però la popolarità mondiale solo dopo l'uscita sugli schermi televisivi negli anni Settanta del famoso anime diretto da Isao Takahata."
Non è corretto. Heidi è diventato in fretta molto popolare, e fin dagli anni 20 ne sono stati tratti numerosi adattamenti cinematografici. Sicuramente l'anime ha contribuito al suo successo, soprattutto nel mercato orientale, ma detto così sembra esagerato (inoltre nel mercato anglosassone ha pure floppato alla grande).
Aggiungiamo poi che si tratta di un classico per l'infanzia ed è tra i libri più venduti al mondo
https://en.m.wikipedia.org/wiki/List_of_best-selling_books
Oltre ad Annette, Lundi e Flo è l'unica svizzera degli anime che conosco!
Grazie per la precisazione. Il mio intento era sottolineare come con l'anime si raggiunse un pubblico decisamente più vasto, nonostante il libro fosse già un classico per bimbi. Io ad esempio non lo conoscevo. Certo, ho la stessa età di Heidi, quindi l'ho vista prima di imparare a leggere, chi lo sa se fossi stata più vecchia....
L'ho cercato per decenni... E finalmente l'ho rivisto qualche mese fa: capolavoro assoluto.
Su Heidi, ancora noi aspettiamo un'edizione degna, integrale, ed i sub fedeli per godere delle belle musiche originali giapponesi...
Personalmente parlando penso che Heidi sia un capolavoro incredibile
Credo sia un po' il primo anime che tutti abbiamo seguito in tv, fra l'altro, a differenza delle serie robotiche, che dovevo guardarmi di nascosto ^^;; aveva il beneplacito di genitori & co.
Ingenuo, ma pulito, godibile e di sapore antico, per anni il formaggio fuso di Heidi è stato un must
Forse perche' era bruttissimo al confronto di Heidi? Senza tener conto che e' arrivato tardi e non mi risulta sia mai passato su una rete nazionale.
Sbagli Micheles, io lo ricordo sulla rai, o su rete 4. Inoltre all'epoca lo guardavano parecchi ed era consigliato addirittura dalle scuole!
Come animazione latita ma lo stile del disegno, la regia e sopratutto le storie dei vari episodi colmano le mancanze. RIpeto, capolavoro! Di questi tempi, poi, pura fantascienza!
Mmmh ho controllato pare lo abbiano fatto anche su Italia 1...Devo ammettere di averlo visto solo per caso. Cuore è uno di quei libri che quando sei ragazzo finisci per leggere per curiositas, quando sei adulto......inizialmente lo accantoni, poi lo riprendi...ed infine ti rendi conto del meccanismo che c'è dietro. Capolavoro? Forse è parola abusata. Diciamo un valido esempio del lavoro della Nippon Animation di quegli anni.
Heidi è un pò "fuori Categoria", non solo per la presenza alla regia di isao Takahata.
ASSOLUTAMENTE!!!
Comunque alla base del successo c'è stata la voglia di creare innanzitutto un buon prodotto piuttosto che creare un prodotto per le masse, ma si sa, quando un prodotto è buono spesso diventa anche di successo dal punto di vista economico
Parola abusata non certo da me. Ovvio che sono due serie differenti: Heidi è un capolavoro di Takahata, più bello del libro perchè toglie la religione di fondo e ribalta la prospettiva; è lei, la piccola, che va contro il sistema e addirittura lo distrugge!
Cuore è un libro che appartiene all'800, quindi sappiamo tutti cosa contiene e la mentalità moralistica che c'era all'epoca che a me non disturba affatto. E' un libro fatto fuori dalla sinistra e vietato. Etichettato fascista in vari periodi della nostra storia. A me non interessa nulla di tutto ciò, lo trovo uno spaccato italiano di quell'epoca. E le lezioni moralistiche, pedagogiche, di vita, li trovo ancora oggi attualissime. La serie ha un suo stile, punto primo, non tradisce l'opera originale, punto secondo e per concludere, cosa da pazzi, i giapponesi sono riusciti a capire profondamente cose che reputo tutte nostre... La serie, dunque, per me diventa eterna. Da mostrare in tv ancora oggi.
Dato che in casa mia giravano i fumetti della Disney ero già abituato al fatto delle quattro dita. Trovo molto più inquietante il remake in CGI. Un vero obbrobrio.
C'era anche un anime che narrava una storia ambientata fra Svizzera ed Austria ai tempi del nazismo...visto purtroppo una sola volta molto troppo tempo fà.
@Sonoko effettivamente quello dell'altalena è un mistero.
L'anime è Alpen Rose forse? È ambientato in Svizzera ai tempi della Seconda Guerra
Lundi è il ragazzo che si innamora della protagonista Jeudi (che razza di nomi! ).
Flo (e famiglia) è la famosa naufraga, una della tante trasposizioni dei "Robinson svizzeri".
Annette invece è la protagonista di Là sui monti con Annette. Questa però mi stava grandemente sui cosiddetti e ho sempre commiserato il povero Lucien.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.