Alle Nazioni Unite ha tenuto nuovamente banco un argomento del quale vi abbiamo parlato lo scorso febbraio (cliccate qui): la proibizione di ogni materiale sessualmente esplicito che veda come protagonisti anche bambini non esistenti. A tal proposito, vi vogliamo ricordare che già in passato noi di AnimeClick avevamo pubblicato un dettagliato articolo riguardante la questione e il motivo per il quale (almeno in Italia) le opere frutto di fantasia che raffigurano bambini o adolescenti sono non sono perseguibili dalle leggi contro l'abuso di minori. Ora passiamo ai fatti.
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per il Comitato dei Diritti Umani dei Diritti dell'Infanzia ha pubblicato una nuova versione delle "Linee guida per l'implementazione del 'Protocollo Opzionale pedopornografia, la prostituzione e il traffico illecito di minori (OPSC)' all'interno della 'Convenzione sui Diritti dell'Infanzia (CRC)'."
La sezione V, intitolata "Proibizione dei reati indicati dal Protocollo Opzionale", delle nuove linee guida include la seguente:
"Il Comitato è profondamente preoccupato per il largo quantitativo di materiale online e offline, inclusi disegni e rappresentazioni virtuali, con soggetti bambini non reali o persone dall'aspetto fanciullesco coinvolti in condotte sessualmente esplicite, e sui seri effetti che certi materiali possono avere sul diritto alla dignità e alla protezione dei bambini. Il Comitato incoraggia gli Stati membri ad includere nelle loro leggi contro i materiali legati allo sfruttamento sessuale dei bambini (pornografia infantile) anche le rappresentazioni di bambini non reali o persone dall'aspetto fanciullesco, in particolare quando queste rappresentazioni sono usate come parte di un processo nel quale i bambini vengono sfruttati sessualmente."
L'articolo 2 del documento originale della OPSC definisce la pornografia infantile come "ogni rappresentazione che vede un bambino prendere parte a un'attivista sessuale, reale oppure simulata, o nella quale vengono mostrati i genitali di un bambino per motivi primariamente sessuali".
Una bozza precedente, pubblicata sempre quest'anno, di queste linee guida ha specificato che i "materiali" potevano essere "fotografie, filmati, disegni, cartoni animati, audio, qualsiasi rappresentazione digitale, scene dal vivo, libri stampati oppure online, e anche oggetti fisici come sculture, ornamenti e giocattoli".
Le nuove linee guida però non contengono più questi dettagli, ma definiscono le "attività sessuali simulate ed esplicite" come "ogni materiale, online o offline, che descriva o rappresenti un bambino coinvolto in comportamenti sessualmente espliciti".
La risposta del Ministro degli Affari Esteri giapponese (MOFA) è stata la seguente: "È deludente che queste linee guide sono state rilasciate senza che la Commissione abbia discusso sufficientemente con i paesi membri, incluso il nostro, che subiranno gli effetti del Protocollo Opzionale". Nella dichiarazione si sottolinea inoltre come, nonostante le linee guida comunque rimangano tali, esse non hanno valore di legge all'interno di uno Stato membro.
Il governo giapponese commentò così la bozza precedente: "Il Giappone ritiene che le restrizioni nella libertà d'espressione debbano essere ridotte al minimo e che si debba prestare molta attenzione alla portata della pornografia infantile." E ha raccomandato di modificare determinate espressioni riguardante la parte dei "bambini non reali".
Fonte Consultata:
Anime News Network
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per il Comitato dei Diritti Umani dei Diritti dell'Infanzia ha pubblicato una nuova versione delle "Linee guida per l'implementazione del 'Protocollo Opzionale pedopornografia, la prostituzione e il traffico illecito di minori (OPSC)' all'interno della 'Convenzione sui Diritti dell'Infanzia (CRC)'."
La sezione V, intitolata "Proibizione dei reati indicati dal Protocollo Opzionale", delle nuove linee guida include la seguente:
"Il Comitato è profondamente preoccupato per il largo quantitativo di materiale online e offline, inclusi disegni e rappresentazioni virtuali, con soggetti bambini non reali o persone dall'aspetto fanciullesco coinvolti in condotte sessualmente esplicite, e sui seri effetti che certi materiali possono avere sul diritto alla dignità e alla protezione dei bambini. Il Comitato incoraggia gli Stati membri ad includere nelle loro leggi contro i materiali legati allo sfruttamento sessuale dei bambini (pornografia infantile) anche le rappresentazioni di bambini non reali o persone dall'aspetto fanciullesco, in particolare quando queste rappresentazioni sono usate come parte di un processo nel quale i bambini vengono sfruttati sessualmente."
L'articolo 2 del documento originale della OPSC definisce la pornografia infantile come "ogni rappresentazione che vede un bambino prendere parte a un'attivista sessuale, reale oppure simulata, o nella quale vengono mostrati i genitali di un bambino per motivi primariamente sessuali".
Una bozza precedente, pubblicata sempre quest'anno, di queste linee guida ha specificato che i "materiali" potevano essere "fotografie, filmati, disegni, cartoni animati, audio, qualsiasi rappresentazione digitale, scene dal vivo, libri stampati oppure online, e anche oggetti fisici come sculture, ornamenti e giocattoli".
Le nuove linee guida però non contengono più questi dettagli, ma definiscono le "attività sessuali simulate ed esplicite" come "ogni materiale, online o offline, che descriva o rappresenti un bambino coinvolto in comportamenti sessualmente espliciti".
La risposta del Ministro degli Affari Esteri giapponese (MOFA) è stata la seguente: "È deludente che queste linee guide sono state rilasciate senza che la Commissione abbia discusso sufficientemente con i paesi membri, incluso il nostro, che subiranno gli effetti del Protocollo Opzionale". Nella dichiarazione si sottolinea inoltre come, nonostante le linee guida comunque rimangano tali, esse non hanno valore di legge all'interno di uno Stato membro.
Il governo giapponese commentò così la bozza precedente: "Il Giappone ritiene che le restrizioni nella libertà d'espressione debbano essere ridotte al minimo e che si debba prestare molta attenzione alla portata della pornografia infantile." E ha raccomandato di modificare determinate espressioni riguardante la parte dei "bambini non reali".
Fonte Consultata:
Anime News Network
According to the report called Out of the Shadows by The Economist Intelligence Unit and the World Childhood Foundation, the 40 countries in the index represent 70 percent of the world’s children.
The countries were ranked according to their environment in which child sexual violence occurs and is addressed, their legal framework to protect children, their government commitment and capacity to invest in appropriate responses as well as the engagement of industry, civil society and media in combating the issue.
Giappone al 10° posto
https://www.humanium.org/en/rcri-world-ranking-by-countries/
Rank / Country / RCRI
The ranking of the world’s countries with respect to the Rights of the Child is determined by the Realization of Children’s Rights Index (RCRI).
Liechtenstein 9,42
San Marino 9,42
Andorra 9,36
New Zealand 9,35
Monaco 9,33
Sweden 9,31
Netherlands 9,30
Finland 9,25
Switzerland 9,23
Austria 9,18
Norway 9,15
Germany 9,12
Iceland 9,11
14° Japan 9,05
Alex Ziro, ma se vuoi giocare alle statistiche potevi dirlo subito. Intanto puoi leggerti questo articolo:
https://www.nippon.com/en/japan-data/h00517/new-record-for-annual-child-abuse-reports-in-japan.html
*Piccola osservazione: chi vive in Giappone e ha un contatto diretto con i giapponesi e' al corrente che in generale, soprattutto in passato, la polizia e i mass media hanno coperto un certo numero di reati. Inoltre, molti reati che hanno a che fare con minori sono "esclusi" dalle statistiche per motivi di privacy. Basterebbe, del resto, leggere la pagina di cronaca di un qualsiasi giornaletto online anche in inglese (Japan Today, Japan Times, etc) per vedere come le violenze ai danni dei minori siano all'ordine del giorno. Poi, certo, puoi trovare tutte le statistiche che vuoi e anche crederci.
https://campaigns.savethechildren.net/sites/campaigns.savethechildren.net/files/report/EndofChildhood_Report_2018_ENGLISH.pdf
Ovviamente, oltre alle statistiche, bisognerebbe anche considerare esattamente i parametri che vengono misurati. Te ne dico uno che in Giappone non viene neanche preso in considerazione: non esiste l'affido condiviso e il bambino non ha diritto ad "avere" entrambi i genitori. Molto spesso in caso di divorzio (e talvolta anche senza divorzio) il bambino e' costretto a crescere senza il papa'. Quindi, se permetti, il Giappone dal punti di vista della tutela dei minori e' arretratissimo.
P.S. So che non si dovrebbero prendere casi "estremi" ma poi qui arrivano anche le notizie di bambini morti perche' chiusi dai genitori dentro la lavatrice o in una scatola o di bambini abbandonati nei boschi per punizione (o, comunque, puniti con punizioni "esemplari"). Ma non divaghiamo, torniamo all'aumento annuale in Giappone di ABUSI SESSSUALI su MINORI che sicuramente sicuramente sicuramente non hanno alcun collegamento - ma proprio nessuno, eh - con la diffusione di manga che rappresentano minori come oggetti sessuali...
Non ci vedo alcun collegamento. Tutto quello che leggo sopra sono statistiche nella media che già si conoscono leggendo ad esempio Japan Today o qualsiasi giornale di cronaca dell'asia, riguardano il mondo reale non quello fittizio, rimane un non problema, l'UN ha stilato linee guida senza conoscere una cippa del Giappone, ma includendo dentro il termine "non-esistente" proprio perchè vuole dare diritti umani al nulla per censurare ciò che loro reputano immorale. Insomma, è il bersaglio facile, il nemico creato che usano per dare un senso alla loro inutile ma costosissima (per noi) esistenza.
I manga e anime ecchi e di ogni genere esistono da più di 30 anni, se ultimamente si registra un aumento dei reati è certamente perchè l'omertà è diminuita grazie alle crescenti campagne sugli abusi, ma da qui a dire che c'è collerazione, ben che meno con un stile stilizzato e assurdamente irrealistico come quello manga ce ne passa, anzi è una grossa fake new se proprio vogliamo usare un termine che va di moda nella nuova nomenclatura. Di problemi da risolvere, se si vogliono veramente proteggere i diritti umani ce ne sono un fiume nella realtà, a partire sopratutto dai paesi musulmani e del sud est asiatico, che anche nel nostro paese stanno importando una cultura malata e retrogada che prima o poi sfocerà in un conflitto sociale dal basso, e ringraziamo anche l'europa e i loro assurdi vincoli per questo.
Lasciate perdere manga e anime, un medium comunque di nicchia sopratutto per gli eroge, non ci azzeccano proprio per niente con questa ipocrisia sui diritti umani da difendere, non fatevi ingannare dalla solita retorica e buoni propositi, vale la solita regola, quando una cosa viene fatta ma non serve a un cazzo, allora serve sempre a quacos'altro, e non è per proteggere voi, mai.
Partiamo dalla fine, perchè evidentemente stai travisando la questione: no, no e ancora no. Il fatto che in Giappone ci siano determinate perversioni abbastanza diffuse, come gli spioni e altri esempi da te citati, sono fatti risaputi da sempre. Ma questo ancora non ha nessuna efficacia probante in termini causali, nemmeno per presunzioni. Anzi, al contrario, tali fumetti potrebbero essere in certi casi piuttosto un sintomo e non una causa. Hanno mercato perchè ci sono tante persone interessate alle loli, non è vero invece il contrario, cioè che ci siano tante persone a cui piacciono le loli perchè ci sono i fumetti sulle loli. Stai proprio invertendo la causa con l'effetto. Il fatto che abbiano mercato è solo sintomatico di un determinato gusto. Ma non sta scritto da nessuna parte che se leggi un fumetto allora diventi un pedofilo, non c'è nessuna razionalità nel pensarlo. Punto.
La cassazione che tu invochi ha un ragionare che non condivido per nulla, e lo sappiamo benissimo che su una norma si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma anche se fosse un ragionare corretto (e secondo me non lo è, infatti se vai a vedere le argomentazioni della corte d'appello sono molto valide) in quel caso non è stata riconosciuta nessuna funzione causale ai fumetti. Ma solo che è illecito possederli secondo una certa interpetazione della norma.
Comunque, ripeto che sono convinto che il fenomeno della pedofilia non sarà di certo vinto proibendo i fumetti, che sono solo un sintomo. Sei davvero convinto che proibire dei fumetti risolverebbe il problema? O ne attenuerebbe i rischi? Io sinceramente no. Per me si tratta piuttosto di una questione psicologico/sociale, sarebbe interessante leggere degli studi e delle perizie psichiatriche per vedere come ritengono che insorga una tale, possiamo anche definirla, malattia.
Mi dico ancora discorde sul punto dei videogiochi, rimane comunque una metafora valida, non vedo perchè questi "binari diversi" non meglio specificati dovrebbero inficiarne il valore.
1) Guarda caso tutto il mondo è paese, mi ricordano delle polemiche attuali italiane su argomenti economici o di migrazioni. Tralasciando gl'analogismi la protesta , per quanto fatta in maniera sbagliata, ha semplicemente puntato i riflettori su un argomento alquanto controverso.
2) Quindi, solo perchè in certe province l'età sia maggiore conta ? Meglio accusare gl'hentai, invece di imporre un cambio alla legge nazionale, così da inculcare nelle menti che a 13 anni non si è abbastanza maturi per dare il conseso ad un rapporto sessuale con una persona più grande di 10 anni o più.
3) Qui confondiamo in parte la libertà di stampa con il tipo di mentalità occidentale. Ma qui si dovrebbe riaprire un discorso già trattato in altre notizie.
4) Infatti, i dati dove sono ? L'unica cosa che hai dimostato è il gran numero di violenze sui minori. Guarda caso nessuno in questo topic l'ha smentito, perchè è il segreto di Pulcinella. Eppure in tutti questi discorsi non sei riuscito ad argomentare un filo conduttore il quale portasse agl'hentai.
Appaiono sui giornali e non sulle statistiche a causa della privacy, seem legit.
Quindi dobbiamo considerare solo le statistiche che scegli te e le colleghiamo in maniera "inequivocabile" a supposizioni frutto di un lampo di genio ?
La statistica è uno strumento del metodo scientifico per indagare i fenomeni, non dei semplici numeri da sventolare e forzare per farli combaciare ad una teoria.
Ho fatto molta fatica a leggerti. A parte che alcune affermazioni hanno un fastidioso tono apodittico ("non ci vedo alcun collegamento") o campate in aria ("statistiche nella media"..ma di quale media staresti parlando? o e' la media che fai tu nella tua testa?), l'obiettivo non e' certo "dare diritti umani al nulla" e la "morale" non c'entra nulla. Poi hai iniziato a delirare e mi sono perso. Scusami
Non hai detto nulla
2) Quindi, solo perchè in certe province l'età sia maggiore conta ? Meglio accusare gl'hentai, invece di imporre un cambio alla legge nazionale, così da inculcare nelle menti che a 13 anni non si è abbastanza maturi per dare il conseso ad un rapporto sessuale con una persona più grande di 10 anni o più.
Imporre un cambio alla legge nazionale? Stai scherzando, vero? Gia' ho complicato chiedere al Giappone di vietare la pubblicazione di questi manga e tu vorresti che gli fosse chiesto di cambiare la legge sul consenso? Scusa, l'hai sparata talmente grossa che mi viene da ridere. A parte che per quando sbagliata la traduzione "prefettura" (dall'inglese precfecture) e' piu' corretta della "provincia" da te usata e a parte che non c'entra nulla 10 anni in piu' visto che - se avessi letto i miei link lo sapresti - in Giappone potrebbero tranquillamente essere arrestati due minorenni che fanno sesso,
dovresti anche spiegare cosa faresti tu per indurre i giapponesi al cambio culturale.
3) Qui confondiamo in parte la libertà di stampa con il tipo di mentalità occidentale. Ma qui si dovrebbe riaprire un discorso già trattato in altre notizie.
No, non confondiamo proprio nulla. Sono stati i giapponesi a tirare in ballo, in modo particolarmente da paraculi la liberta' di espressione. Ah, certo, se poi per te fare satira e' "mentalita' occidentale", non c'e' molto altro da dire.
4) Infatti, i dati dove sono ? L'unica cosa che hai dimostato è il gran numero di violenze sui minori. Guarda caso nessuno in questo topic l'ha smentito, perchè è il segreto di Pulcinella. Eppure in tutti questi discorsi non sei riuscito ad argomentare un filo conduttore il quale portasse agl'hentai.
In questo topic? E no, carissimo. Almeno un altra persona se n'e' uscita con dei link (che non ha nemmeno guardato bene prima di postare perche' prendevano dei parametri non direttamente attinenti al tema) sulla "sicurezza dei minori in Giappone". Il filo conduttore e' talmente sotto l'occhio di tutti che, appunti, molti nemmeno lo vedono. Comunque, se leggi i miei due commenti precedenti a questo spiego la differenza tra un approccio possibilista / probabilista ed uno frutto di sicumera. Si', come il tuo.
Appaiono sui giornali e non sulle statistiche a causa della privacy, seem legit.
Le statistiche sono quelle rilasciate da autorita' pubbliche. Leggendarie sono quelle di Osaka che - sgamata da inchieste appunto giornalistiche - e' stata costretta ad ammettere che tra il 2008 e il 2012 non aveva "segnalato" 81.000 crimini. 81.000.......
Quindi dobbiamo considerare solo le statistiche che scegli te e le colleghiamo in maniera "inequivocabile" a supposizioni frutto di un lampo di genio ?
La statistica è uno strumento del metodo scientifico per indagare i fenomeni, non dei semplici numeri da sventolare e forzare per farli combaciare ad una teoria. [/quote]
Ah, sull'uso improprio delle statistiche mi trovi d'accordo. E no, non sono un genio come non lo sei nemmeno tu, e' palese.
Problema non mio, ho solo risposto che a riguardo degli articoli sopra ciò che si assume per vero sono solo opinioni personali e non fatti che hanno un fondamento di verità, non ve ne è solo uno che ne da conferma, a conti fatti non esiste alcuna reale correlazione fra le due cose, solo ipotesi e sospetti, anzi, pare tutta una gran forzatura nel voler a tutti costi osteggiare una parte del fandom nipponico relegandolo come malvagio o impotizzandolo come concausa di un fantomatico degrado sociale che semplicemente non esiste, o c'è sempre stato ma che non se ne è mai parlato per omertà o per pudore ma indipendente da questo. Il Giappone è un paese sovrano con una propria legislazione e regole, non ha bisogno che un ente straniero qualunque formato da 4 gatti infarciti di pregiudizi ed ignoranza che possano dettare le linee guide che debbano valere per tutti, è al solito una delle conseguenze della globalizzazione che mette sullo stesso piano tutto e in cui tutto è lo stesso senza tenere conto delle culture (e sottoculture) locali di ogni popolo. Molto pericoloso, meglio continuare a ignorarli.
Non e' che tutti quelli che comprano hentai loli siano pedofili. Certo, qui nessuno lo ha mai asserito. Allo stesso modo non e' che tutti quelli che hanno letto Lolita di Nabokov sono poi diventati pedofili (ma uno lo conosco personalmente, purtroppo). Un libro pero' e' "solo" un libro mentre quel genere di manga e' un intero "immaginario collettivo" messo a disposizione (quanto meno visiva) anche di chi non ne e' interessato. Tu ed io, forse, siamo in grado di discernere tra realta' e immaginazione, ne sono sicuro. Ma possiamo dire lo stesso di una bella fetta di giapponesi? Ma tu lo sai che qui ci sono ragazzine che preparano la torta per festeggiare il compleanno del loro personaggio manga / anime preferito? Abitando in Giappone, mi permetto di sostenere che non sono poche le persone qui che - non dico sempre ma almeno qualche volta - confondono e / sovrappongono realta' e finzione. Per quanto riguarda la vendita di quel tipo di manga, lascio a te la ricerca. Per quanto riguarda l'uso improprio che fai della parola sillogismo, riformulo il tuo esempio a) In Giappone tante persone acquistano manga pedopornografici b) in Giappone tante persone compiono atti di pornografia c) In Giappone tante persone che acquistano manga pedopornografici sono pedofili. Ebbene, tornando al punto di partenza, e chi avrebbe mai affermato una cosa del genere? L'Onu? Io? Aristotele? Le persone che si oppongono alla commercializzazione di manga pedopornografici non sostengono certo questo. Infatti, si parla solo e soltanto di una possibile influenza del tipo: i manga pedopornografici in determinati soggetti (chiamiamoli piu' predisposti o piu' "deboli") possono portare ad una confusione tra realta' e fantasia ed indurli ad assecondare certe tendenze. Il numero di questi manga e' aumentato e anche i casi di abusi sessuali sui minori sono aumentati? C'e' una correlazione diretta? Impossibile provarla. Ci potrebbero essere comunque delle correlazioni? Si', ci potrebbero essere. In una materia tanto delicata (la tutela dei minori viene prima del diritto alla pugnetta) e' meglio essere prudenti e quindi quel "condizionale" basta. Tutto qui. La caccia alla streghe, perdonami, era proprio un'altra cosa..
Non è detto che dei materiali del genere possano favorire pornografia infantile o la pedofilia...
Bisogna obbligatoriamente mettere un opinione di assenso o di dissenso per il come è stato fatto , e da questo giudicare a priori l'argomento ? O forse non è lecito per il Giappone lamentarsi sulla scelta di queste 18 figure professionali facente parte di questa commisione ? Come ho detto, sono discorsi sulla metodolochia che si sentono già fin troppo spesso, e lo stesso vale per le risposte.
Mi fa quasi tenerezza l'insensatezza della tua logica. Continui a sostenere sia meglio la condanna ad un sintomo rispetto a trovare soluzioni alla sulla radice.
Il fine ultimo di queste linee guida dovrebbe essere la tutela dei minori, non demonizzare o distruggere un sottosettore in cui non sono coinvolti, ed nemmeno sono i destinatari del prodotto ( cosa ben diversa dalla pedopornografia reale ).
È anche inutile chiedere "come lo faresti tu ?". Non è il mio mestiere , e se lo fosse non basterebbe lo spazio. Inoltre sarebbe frutto di una collaborazione per essere il più completo e non una frase da bar, stiamo pur sempre parlando di un documento per l' ONU.
Su 180 paesi, il Giappone è 67esimo e l'Italia 46esima. Quindi non siamo a numeri da dittature altrimenti l'inchiesta giornalistica da te menzionata non avrebbe mai fatto breccia
Per me la satira ha molti aspetti, e trovo interessante i modi con cui parlano del "Quel Uomo" di turno. Inoltre considero la loro cultura e l'importanza che danno alla rispettabilità di una persona, specialmente quando gli viene tolta. Allo "sparlottare alle spalle" (non mi sovviene il termine ) e come lo concepiscono, c'è già stato un articolo sul sito. È un modo di pensare diverso e non mi stupisco di fenomeni di autocensura ( a causa dei motivi citati prima ), per questo ho scritto: "in parte".
Anche un po' delle tue informazioni non sono così esatte e contestualizzate, ma per questo rimando alla parte successiva. Per quei link non posso esprimermi, non ha argomentato la tesi e se vuole può motivare perchè ha messo quei link e la sua tesi. Potrei soltanto dire che c'è una leggera differenza tra dati e la mia percezione a causa di attività legali, ma borderline, secondo la legislazione in loco, ma immorali dal mio punto di vista ( eventuali interpretazione della legge Fueiho in combinazione con altre ).
Il fatto che ci fossero delle discrepanze con gl'articoli di giornale, vuol dire che non c'è stato molto da fare. Non è stata per la privacy, come hai asserito più volte, (non poteva nemmeno reggere visto che le altre fonti erano giornali), ma pressioni dall'alto soltanto e non per vicende specifiche.
Cosa più importante, gli 81.000 casi esclusi dalle statistiche durante quei 4 anni sono crimini generici, ma l'argomento della discussione è la tutela dei minori da comportamenti sessuali inappropriati degl'adulti, che a tuo dire sono scaturiti degl'hentai.
Cerchiamo di rimanere sull'argomento, i minori. Se vuoi parlare dell'inattendibilità cerca di essere meno vago con il discorso e non così pressapochista come sei stato fin ora.
Concordo, di certo nemmeno tu puoi essere un genio, infatti non ti ho definito tale ed a quanto pare non comprendi nemmeno dei vecchi modi di dire.
La tenerezza e' reciproca ma oggi sono troppo stanco per ribattere. Ci provo domani. Solo una cosa relativa alla tua ultima frase: ma e' veramente possibile che tu non sia stato in grado di cogliere il fatto che la mia fosse una battuta ironica? Il fatto che tu abbia preso tutto alla lettera mi ha lasciato veramente spiazzato. Se sei in grado solamente di afferrare il senso letterale delle cose, domani e' meglio che io riscriva tutto spiegandoti punto per punto o rischio di essere nuovamente frainteso.
ma credere che queste cose aumentino la pedofilia è come credere che vedere due omosessuali baciarsi, o che un bambino viva con una coppia omosessuale, aumenti la possibilità che tale bambino diventi omosessuale a sua volta.
Siamo nel 2020 e si sentono ancora cose del genere, ignorando ciò che la scienza ha già spiegato. E di fascisti - ignoranti ne siamo ancora pieni, che vomito.
In ogni caso, il discorso in questione ha risvolti altresì spinosi.
senza poi dimenticare che si tratta di DISEGNI. alla stregua di film o d i altre opere d'arte. esistono film con pedofili, ovviamente, e che parlano di queste cose. Cosa si fa con quelli?
Il confine caotico fra leggi e ipocrisia è labile
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