Il numero dei casi confermati di infezione da Covid-19 Corona Virus sta salendo anche in Giappone, dopo che i numeri accertati erano rimasti sostanzialmente bassi per mesi; difficile tuttavia parlare di esplosione, dal momento che il Paese ha sinora adottato un approccio poco trasparente sia a riguardo dell'informazione relativa all'infezione, sia relativamente alle misure di contenimento e distanziamento sociale sinora lasciate perlopiù alla bontà dell'auto-responsabilizzazione.
L'obiettivo era indubbiamente quello di salvare le Olimpiadi, e casualmente appena dopo aver ufficialmente rinviato le stesse al 2021, la metropoli di Tokyo ha visto i dati dei contagiati moltiplicarsi e diffondersi al ritmo di quella medesima insicurezza che ora sta invadendo l'intera nazione.
Come parte di una serie di contromisure che potrebbero espandersi, il Ministero degli Affari Esteri ha rilasciato un comunicato che chiede ai cittadini nipponici di astenersi da qualsiasi viaggio estero che non sia urgente o essenziale, in qualunque paese estero. E' vero che il Ministero rilascia periodicamente comunicati di questo genere, tuttavia di norma sono limitati a specifiche nazioni o territori delimitati: in questo caso invece il governo nipponico ha collocato il mondo intero nella categoria della soglia di pericolo, ed è la prima volta nella storia del Giappone moderno che ciò accade.
Il sistema ministeriale che cataloga le soglie di pericolo detiene quattro livelli: all'inizio di marzo il Ministero aveva categorizzato il mondo a Livello 1, indice che segnala ai viaggiatori di muoversi esercitando estrema cautela. L'allerta è quindi passata al Livello 2 il 25 marzo, mentre il Livello 3 del bando con respingimento alla frontiera in caso di tentato ingresso in Giappone è attualmente valido per Paesi come l'Italia e buona parte dell'Unione Europea, come riportiamo nel dettaglio qui sotto; è vietato l'ingresso in Giappone non soltanto per i cittadini di queste nazioni, ma anche per qualunque altro cittadino non nipponico che per qualunque motivo giungesse dai Paesi "banditi." Il Livello 4 non è stato attivato invero per nessuna regione, ma prevederebbe un ordine di evacuazione per i cittadini nipponici coinvolti dal provvedimento.
Al pari di molte altre misure di contenimento in vigore in Giappone, il Livello 2 non implica tuttavia un obbligo certo, bensì si rimette anch'esso alla sopra-citata compliance da parte dei cittadini, ovvero ad un'adesione discrezionale e volontaria, per quanto suggerita.
E' possibile che la maggior parte dei viaggiatori nipponici vi aderisca, tenuto conto del fatto che si vocifera da giorni di un possibile lock-down della durata di 21 giorni anche per la capitale Tokyo, qualora il contagio non dovesse arrestarsi come sperato.
Il governatore di Tokyo Koike ha raccomandato ai tokyoti di rimanere a casa nel weekend anziché godere della fioritura dei ciliegi, ma tale monito basterà?
Fonti consultate:
Viaggiare Sicuri
Sora News 24
L'obiettivo era indubbiamente quello di salvare le Olimpiadi, e casualmente appena dopo aver ufficialmente rinviato le stesse al 2021, la metropoli di Tokyo ha visto i dati dei contagiati moltiplicarsi e diffondersi al ritmo di quella medesima insicurezza che ora sta invadendo l'intera nazione.
Come parte di una serie di contromisure che potrebbero espandersi, il Ministero degli Affari Esteri ha rilasciato un comunicato che chiede ai cittadini nipponici di astenersi da qualsiasi viaggio estero che non sia urgente o essenziale, in qualunque paese estero. E' vero che il Ministero rilascia periodicamente comunicati di questo genere, tuttavia di norma sono limitati a specifiche nazioni o territori delimitati: in questo caso invece il governo nipponico ha collocato il mondo intero nella categoria della soglia di pericolo, ed è la prima volta nella storia del Giappone moderno che ciò accade.
Il sistema ministeriale che cataloga le soglie di pericolo detiene quattro livelli: all'inizio di marzo il Ministero aveva categorizzato il mondo a Livello 1, indice che segnala ai viaggiatori di muoversi esercitando estrema cautela. L'allerta è quindi passata al Livello 2 il 25 marzo, mentre il Livello 3 del bando con respingimento alla frontiera in caso di tentato ingresso in Giappone è attualmente valido per Paesi come l'Italia e buona parte dell'Unione Europea, come riportiamo nel dettaglio qui sotto; è vietato l'ingresso in Giappone non soltanto per i cittadini di queste nazioni, ma anche per qualunque altro cittadino non nipponico che per qualunque motivo giungesse dai Paesi "banditi." Il Livello 4 non è stato attivato invero per nessuna regione, ma prevederebbe un ordine di evacuazione per i cittadini nipponici coinvolti dal provvedimento.
Al pari di molte altre misure di contenimento in vigore in Giappone, il Livello 2 non implica tuttavia un obbligo certo, bensì si rimette anch'esso alla sopra-citata compliance da parte dei cittadini, ovvero ad un'adesione discrezionale e volontaria, per quanto suggerita.
E' possibile che la maggior parte dei viaggiatori nipponici vi aderisca, tenuto conto del fatto che si vocifera da giorni di un possibile lock-down della durata di 21 giorni anche per la capitale Tokyo, qualora il contagio non dovesse arrestarsi come sperato.
Il governatore di Tokyo Koike ha raccomandato ai tokyoti di rimanere a casa nel weekend anziché godere della fioritura dei ciliegi, ma tale monito basterà?
Aggiornamento del 27/03/2020 dal sito Viaggiare Sicuri:
Nella serata del 26 marzo le Autorità giapponesi hanno stabilito che, a decorrere dalle 23.59 ora locale del 26 marzo stesso, a tutti i cittadini non giapponesi (inclusi pertanto gli Italiani) che provengano da TUTTO il territorio italiano e vi siano stati nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese, sarà vietato l’ingresso in Giappone con effetto di immediato respingimento alla frontiera.
Tale misura si applica anche a chi proviene da Andorra, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Iran, Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Paesi Bassi, Portogallo, Norvegia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Città del Vaticano.
Come eccezione a tale norma, per chi proviene da questi Paesi ed è sposato con un cittadino giapponese non è previsto il respingimento alla frontiera. Le autorità di immigrazione prevedono in tal caso un test PCR per verificare che si sia negativi al COVID-19 ed un auto-isolamento di 14 giorni.
Un periodo di auto-isolamento di 14 giorni è richiesto anche a tutti coloro che provengono dai restanti Paesi UE e dal Regno Unito.
A partire dalle 23.59 del 20 marzo e fino al 30 aprile (prorogabile) è stata sospesa la validità dei visti emessi da Consolato e Ambasciata giapponese in Italia (ossia l’etichetta incollata nel passaporto che serve per il primo ingresso in Giappone). Pertanto chi ha ottenuto il Japan Visa da Consolato/Ambasciata giapponesi entro il 20 marzo e non è ancora entrato in Giappone, dal 21 marzo non potrà più utilizzarlo a tal fine e dovrà richiedere un nuovo visto. Sono inoltre sospese tutte le esenzioni dal visto, per cui si rende necessario a partire dal 20 marzo, per qualsiasi viaggio in Giappone a qualunque titolo, fare domanda di visto presso le Rappresentanze giapponesi in Italia. Per le ulteriori misure adottate dalle autorità locali, si raccomanda di consultare la sezione "Situazione Sanitaria-Malattie Presenti” della Pagina Giappone del sito "Viaggiare Sicuri".
Nella serata del 26 marzo le Autorità giapponesi hanno stabilito che, a decorrere dalle 23.59 ora locale del 26 marzo stesso, a tutti i cittadini non giapponesi (inclusi pertanto gli Italiani) che provengano da TUTTO il territorio italiano e vi siano stati nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese, sarà vietato l’ingresso in Giappone con effetto di immediato respingimento alla frontiera.
Tale misura si applica anche a chi proviene da Andorra, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Iran, Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Paesi Bassi, Portogallo, Norvegia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Città del Vaticano.
Come eccezione a tale norma, per chi proviene da questi Paesi ed è sposato con un cittadino giapponese non è previsto il respingimento alla frontiera. Le autorità di immigrazione prevedono in tal caso un test PCR per verificare che si sia negativi al COVID-19 ed un auto-isolamento di 14 giorni.
Un periodo di auto-isolamento di 14 giorni è richiesto anche a tutti coloro che provengono dai restanti Paesi UE e dal Regno Unito.
A partire dalle 23.59 del 20 marzo e fino al 30 aprile (prorogabile) è stata sospesa la validità dei visti emessi da Consolato e Ambasciata giapponese in Italia (ossia l’etichetta incollata nel passaporto che serve per il primo ingresso in Giappone). Pertanto chi ha ottenuto il Japan Visa da Consolato/Ambasciata giapponesi entro il 20 marzo e non è ancora entrato in Giappone, dal 21 marzo non potrà più utilizzarlo a tal fine e dovrà richiedere un nuovo visto. Sono inoltre sospese tutte le esenzioni dal visto, per cui si rende necessario a partire dal 20 marzo, per qualsiasi viaggio in Giappone a qualunque titolo, fare domanda di visto presso le Rappresentanze giapponesi in Italia. Per le ulteriori misure adottate dalle autorità locali, si raccomanda di consultare la sezione "Situazione Sanitaria-Malattie Presenti” della Pagina Giappone del sito "Viaggiare Sicuri".
Fonti consultate:
Viaggiare Sicuri
Sora News 24
Vabe'. Metto su il nuovo film di Psycho-Pass.
dovevo tornarci per 2 settimane ma è saltato tutto.
Io trovo molto più grave l’atteggiamento delle autorità giapponesi che stavano letteralmente nascondendo i loro contagiati per salvare la loro stupida olimpiade, faccendo così allegramente contagiare i loro cittadini
Veramente i contagiati non sono mai stati nascosti, anzi il numero è sempre stato tenuto presente (anche perchè non parliamo mica di una dittatura come la Cina, è difficile tenere nascosta una cosa del genere)
Vabbè. bastava anche controllare la mappa dei contagi per smentirlo.
https://www.youtube.com/watch?v=K9A75nzaWqo&feature=emb_title
Su un forum che frequento c'è un utente italiano che vive in Giappone che conferma le stesse cose, insomma critiche ad Abe e alla gestione della cosa
Inoltre ha pure aggiunto che in Giappone un lockdown all'italiana sarebbe incostituzionale e che non ci sarebbero i mezzi per portarlo avanti, quindi il massimo che possono fare sono delle richieste che la gente deve rispettare se no...ciccia.
Inoltre ha pure aggiunto che Abe si è ritrovato in una posizione scomoda perchè sono trapelate immagini della moglie alla fioritura dei ciliegi con amici in barba a tutte le raccomandazioni governative, e che quindi concedere tale diritto all'Hanami di sua moglie e negarlo a tutto il popolo con le opposizioni che arrotavano le ascie proprio durante l'approvazione del bilancio (che in Giappone e` un periodo di political show che riesce quasi ad oscurare le primarie americane) sarebbe stato controproducente, cosi ha lasciato la Koike sostanzialmente da da sola
Comunque che dire, era la naturale conseguenza, d’altra parte in quasi tutti i paesi del mondo stanno adottando il lockdown su “modello italiano”, era solo questione di tempo che queste misure venissero prese anche dal Giappone………
E’ una situazione drammatica purtroppo e non c’è nessun’altra scelta se non quella di “chiudere tutto”………ma un ulteriore problema è che questo blocco totale causerà comunque danni (quantomeno economici) e più si protrarrà e maggiori saranno le conseguenze………
Speriamo che il mondo riesca piano piano a uscirne, e che tutto questo serva anche da lezione a tutti gli Stati su quanto sia discutibile il concetto di “profitto” portato all’estremo, perché è assurdo che in caso di chiusura forzata dell’attività lavorativa globale il mondo non riesca più ad essere in pari “con se stesso”………
P.S. Mi scuso tantissimo per la pedanteria non richiesta che sto per fare, ma……
Correggetemi se sbaglio, ma per indicare gli abitanti di Tokyo non si usa il termine “edochiani”? Io sapevo così, ma ora mi è venuto il dubbio
Dall'antico nome (EDO)?
Intervengo a riguardo della precisazione richiesta sul termine edochiani/tokyoti:
Edochiani è il termine più storicamente/formalmente corretto, per l'appunto dal nome antico ed originale della capitale Edo. E' quello che si trova nei vocabolari, per intenderci.
Tokyota (al singolare) o tokyoti/tokyoiti (al plurale) sono sinonimi invece più recenti, inizialmente un cosiddetto "slang" se vogliamo dire, ma entrati ormai nell'utilizzo corrente, e questo non soltanto nella lingua italiana.
Ho capito, grazie mille per la precisazione
di nulla, grazie anzi a te per la curiosità ^^
Comunque bastava chiedere all'azienda farmaceutica che lo produce che è stata la prima a dire "Non abbiamo sperimentato nulla del genere e lo sconsigliamo per questo uso", se l'azienda che lo vende (e ha tutto da guadagnarci) te lo sconsiglia è assurdo dar retta alla "rete" e ai social e sperimentarlo comunque.
Il problema è che si tende a dar retta a qualsiasi bufala anche quando le autorità negano, così quest'ultime ogni tanto si fanno fregare apposta per dimostrare che non hanno nulla da nascondere (in questo caso avranno fatto un paio di prove su pazienti su cui non c'era nulla da perdere e liquidato la cosa (o almeno spero che sia andata così... perché se hanno continuato oltre sono degli incoscienti)).
I complottisti fanno e faranno sempre più danni se si continuerà in questo modo.
Ognuno di noi deve smettere (se prima lo faceva) di condividere notizie non confermate, sui social e/o tra i propri contatti. Gli audio whatsapp, i video su youtube ecc... viaggiano sui social anche grazie a creduloni che continuano a diffonderle senza andare a controllare le fonti.
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