I rumors erano nell'aria già da un po' e la presenza del primo ministro giapponese Fumio Kishida a New York per tenere un discorso all'assemblea generale delle Nazioni Unite sulla riforma del Consiglio di sicurezza sembrava l'occasione giusta per fare l'annuncio tanto atteso.
E così è stato: in una conferenza stampa tenuta giovedì mattina, Kishida ha annunciato che il Giappone eliminerà completamente i limiti giornalieri al numero di viaggiatori internazionali in entrata in Giappone (attualmente fissato a 50.000), rimuoverà l'obbligo di avere una guida per i viaggiatori individuali e rimuoverà le procedure per i visti per i visitatori provenienti da paesi che erano esentati prima della pandemia. Tutti questi cambiamenti, ha detto Kishida, entreranno in vigore martedì 11 ottobre.
Kishida ha anche affermato che nello stesso giorno sarà varato un programma di sconti/rimborsi di viaggio per i viaggiatori nazionali giapponesi, nonché per eventi di intrattenimento, con ulteriori dettagli in arrivo alla fine di questo mese.
 


Le misure del Giappone contro la diffusione del coronavirus sono state spesso criticate dai lavoratori del settore del turismo, dell'intrattenimento e di altri ambienti sia in patria che all'estero per la loro rigidità prolungata.
Abbandonando le restrizioni, il Giappone mira a rilanciare la sua economia, la terza più grande del mondo, duramente colpita dall'assenza di turisti dall'estero.
Ricordiamo infatti che nel 2019, prima dello scoppio della pandemia globale, il Giappone registrava numeri da record in fatto di turisti con cifre che avevano raggiunto i 31,9 milioni di visitatori in un anno, con una media di circa due milioni al mese. La cifra mensile stimata per agosto di quest'anno invece è stata di 169.800, secondo l'Organizzazione nazionale del turismo giapponese.

Fonti consultate:
SoraNews
TheMainichi