Qualche giorno fa, al momento del rilascio del nuovo video musicale "I'm Alive" della cantautrice americana Norah Jones, i fan dell'artista hanno rinvenuto una curiosa sorpresa, ovvero una vera e propria collaborazione con la serie Maison Ikkoku - Cara Dolce Kyoko della maestra Rumiko Takahashi.
Ve lo proponiamo di seguito, così come diffuso via YouTube dalla Blue Note Records:
La clip musicale commemora il rilascio della versione digitale deluxe dell'album Pick Me Up Off the Floor della Jones, il quale include appunto la canzone "I'm Alive": Maison Ikkoku è stato individuato per essere riprodotto nel video perché la protagonista Kyoko Otonashi condivide diverse similarità con quanto raccontano le liriche di "I'm Alive", in qualità di figura femminile in dubbio tra le varie direzioni che può prendere la sua vita, pur vivendola sempre al massimo. Kyoko è poi un personaggio molto amato in tutto il mondo: il video narra così la storia di Maison Ikkoku attraverso il suo punto di vista, nel fare dapprima la conoscenza dei residenti della Maison, quindi affezionandosi al protagonista maschile Yusaku Godai, e infine considerando le ragioni che motivano la propria esistenza.
A riguardo della collaborazione la mangaka Rumiko Takahashi ha fatto sapere che il video "ha davvero una bella atmosfera, lo sento nostalgico a titolo personale. E poi è sinceramente un grande onore per me collaborare con Norah Jones."
A sua volta la Jones ha così commentato: "siamo tutti esseri umani e abbiamo modo di fare esperienza di diverse cose durante la nostra vita, cose belle e altre meno. E' proprio questo che significa vivere. Anche là dove ci fossero delle macchie oscure, non è la fine del mondo; penso che si tratti piuttosto del bisogno recondito che l'uomo ha di stabilire delle connessioni reciproche."
La canzone celebra peraltro l'importanza della vita in un momento peculiare che il mondo intero sta vivendo, così 'allentato' a causa della diffusione del contagio da Covid-19; la collaborazione è stata realizzata anche in risposta ad un desiderio di poter convogliare tale messaggio ad un pubblico ancor più ampio, tanto in Giappone come fuori dal Paese.
La Blue Note Records ha rilasciato l'album lo scorso 12 giugno ma il video di "I'm Alive" è disponibile sul canale YouTube di Norah Jones con sottotitoli al testo in lingua inglese, francese, giapponese e spagnola.
Quanto a Maison Ikkoku, ricordiamo invece che il celebre manga della Takahashi è stato pubblicato tra il 1980 e il 1987 nella rivista seinen Big Comic Spirits di Shogakukan, ispirando un anime nel 1986 e un drama nel 2008; l'opera è disponibile in Italia per Star Comics, che ne ha editato una versione Perfect Edition nel 2015.
Fonte consultata:
Anime News Network
Ve lo proponiamo di seguito, così come diffuso via YouTube dalla Blue Note Records:
I'm Alive - Music Video
La clip musicale commemora il rilascio della versione digitale deluxe dell'album Pick Me Up Off the Floor della Jones, il quale include appunto la canzone "I'm Alive": Maison Ikkoku è stato individuato per essere riprodotto nel video perché la protagonista Kyoko Otonashi condivide diverse similarità con quanto raccontano le liriche di "I'm Alive", in qualità di figura femminile in dubbio tra le varie direzioni che può prendere la sua vita, pur vivendola sempre al massimo. Kyoko è poi un personaggio molto amato in tutto il mondo: il video narra così la storia di Maison Ikkoku attraverso il suo punto di vista, nel fare dapprima la conoscenza dei residenti della Maison, quindi affezionandosi al protagonista maschile Yusaku Godai, e infine considerando le ragioni che motivano la propria esistenza.
A riguardo della collaborazione la mangaka Rumiko Takahashi ha fatto sapere che il video "ha davvero una bella atmosfera, lo sento nostalgico a titolo personale. E poi è sinceramente un grande onore per me collaborare con Norah Jones."
A sua volta la Jones ha così commentato: "siamo tutti esseri umani e abbiamo modo di fare esperienza di diverse cose durante la nostra vita, cose belle e altre meno. E' proprio questo che significa vivere. Anche là dove ci fossero delle macchie oscure, non è la fine del mondo; penso che si tratti piuttosto del bisogno recondito che l'uomo ha di stabilire delle connessioni reciproche."
La canzone celebra peraltro l'importanza della vita in un momento peculiare che il mondo intero sta vivendo, così 'allentato' a causa della diffusione del contagio da Covid-19; la collaborazione è stata realizzata anche in risposta ad un desiderio di poter convogliare tale messaggio ad un pubblico ancor più ampio, tanto in Giappone come fuori dal Paese.
La Blue Note Records ha rilasciato l'album lo scorso 12 giugno ma il video di "I'm Alive" è disponibile sul canale YouTube di Norah Jones con sottotitoli al testo in lingua inglese, francese, giapponese e spagnola.
Quanto a Maison Ikkoku, ricordiamo invece che il celebre manga della Takahashi è stato pubblicato tra il 1980 e il 1987 nella rivista seinen Big Comic Spirits di Shogakukan, ispirando un anime nel 1986 e un drama nel 2008; l'opera è disponibile in Italia per Star Comics, che ne ha editato una versione Perfect Edition nel 2015.
Fonte consultata:
Anime News Network
Non sapevo che non piacesse... io lo reputo uno dei migliori anime di sempre (come del resto il manga originario), nessun altro cartone animato mi ha mai fatto immergere nella 'normale' vita giapponese come questo, e trovo che non ci sia nessuna puntata "inutile" o riempitiva, tutte concorrono a ritrarre un quadro esemplare di quella società negli anni 80, per quel che posso valutare io.
L'unico difetto forse è il doppiaggio italiano, che andrebbe decisamente rifatto.
effettivamente questa mi giunge nuova, l'anime e' bellissimo sia per il chara , per la visione molto realistica della societa' giapponese(in qualche modo filtrata dai bizzarri abitanti della maison Ikoku) e dalla struggente coloona sonora, non ho mai sentito nessuna grande critica verso quest'anime, che se fosse interpreato in live(ed e' stato fatto) davvero non ci sarebbe niente da cambiare
Comunque, dovrebbe essere Norah Jones quella piú onorata a essere associata a tale capolavoro
Particolare la scelta di rendere il disegno con tonalità blu-verdi.
Tralasciando il mediocre (a esser generosi) Apartment fantasy del 1986, del doppio live del 2007-2008 non ho mai capito le decisioni editoriali: il primo copre una decina di episodi scarsi, il secondo completa tutta la storia, tagliando personaggi e situazioni fondamentali, quasi da non poterlo considerare veramente Maison Ikkoku.
Una miniserie da 8-10 episodi sarebbe stata perfetta.
Suppongo che il motivo per cui non ha raggiunto la fama di, per esempio, Inuyasha o Ranma è perché si tratta del suo lavoro più diverso che abbia mai fatto, almeno per quanto ne so io. La Takahashi è famosa per il suo misto di un senso di umorismo pieno zeppo di gag, storielle romantiche con fan service erotici o quasi e l'elemento d'azione, combattimenti, arti marziali etc. E, naturalmente, folk lore.
Maison Ikkoku questi elementi non è che non ce li ha, però, rispetto ai suoi altri lavori, questo è senza dubbio il più serio e più realistico.
A me piace molto, ma capisco che non sia per le masse e per chi cerca qualcosa di spensierato.
Non sono aggiornatissimo sui suoi ultimi titoli ma credo che Maison Ikkoku sia l'unico suo lavoro realistico, salvo forse il breve "One pound gospel"; in tutti gli altri ci sono elementi fantastici ed irreali, da Lamù a Ranma a Inuyasha, Rinne, ecc.
Io direi che forse ha un target meno ampio: dubito che un bambino di 10-11 anni ci si possa appassionare quanto a Lamù o Ranma, Maison Ikkoku ha tematiche e tempi che sono più in sintonia con i gusti di un adulto o adolescente.
Infatti io, che lo vidi per la prima volta a sedici anni, in questo mi ritengo "fortunato": ero proprio nell'età giusta per apprezzarlo al meglio.
Infatti Maison Ikkoku è un seinei, quindi dedicato a un pubblico un po' più grande.
Non capirò mai qualcuno a cui non possa piacere magari. A meno che non mi dica che preferisce il manga, lì gli darei ragione , fermo restando che entrambi sono meravigliosi.
Il video è bellissimo, mi ha fatto commuovere un sacco sul finale, ormai non dovrebbe ma in quel caso non ci riesco proprio a resistere...
Io lo vidi a 4-5 anni fino agli 8, rivisto a 17 anni
Pur tuttavia, parlando di Maison Ikkoku e musica mi verrà sempre alla mente questa sigla finale dell'anime che a distanza di anni ancora mi cattura:
Però boh, queste sonorità '70 alla Carole King, non le riesco a far sposare con l'anime che invece è tremendamente radicato negli '80. Mi da come la sensazione che una delle due cose sia fuori posto, forse perchè fatico a separare Maison Ikkoku dal suo contesto sonoro.
Comunque resta lodevole che una cantante come Norah Jones abbia scelto di riproporre sulla sua musica un'anime cosi rinomato eppure spesso poco evidenziato.
Purtroppo è vero che è un'opera che ha avuto molto meno successo rispetto alle altre della Takahashi, ma lo è proprio in virtù dei suoi stessi contenuti, oserei dire più alti.
Amo Maison Ikkoku sia nella sua forma animata che in quella cartacea. Il manga è il mio preferito da sempre. Ho provato a leggere altre opere della Takahashi, proprio perché amo Maison Ikkoku, eppure nessuna mi ha coinvolto. Le ho tutte droppate, a parte One Pound Gospel... che infatti è anch'esso realistico.
Io però devo ammettere che ho abbandonato la Takahashi dopo Ranma, che già di per sé mi aveva un po' annoiato... ho letto un paio di numeri di Inuyasha, che non mi ha preso per nulla, e poi basta. 'Rinne' l'ho giusto sfogliato e non mi ha minimamente attratto.
'Maison Ikkoku' è secondo me il suo capolavoro, poi c'è l'ottimo 'Uruseiyatsura' che sto rileggendo ora con le ristampe, e a seguire tutti gli altri, più o meno riusciti ma a mio parere inferiori. Naturalmente è sempre questione di gusti.
Con questo non voglio sminuirla, eh, resta comunque uno dei principali nomi nell'ambito dei/delle mangaka, ma principalmente grazie a Lamù e Kyoko: se dopo di questi si fosse fermata oggi sarebbe (giustamente) famosa lo stesso.
Grazie per il commento, non l'ho mai visto e quindi mi fa piacere sentirne un parere in merito.
Diciamo che però da questa pecca ci si potrebbe ricavarne qualcosa di buono se decidessero mai di farne un remake drama (ipotesi difficile ma non impossibile) ben fatto e completo... speriamo, prima o poi ^^
Guarda, ovviamente rispetto il tuo punto di vista che reputo comunque molto equilibrato.
Secondo me Lamù e Maison Ikkoku sono appunto due titoli geniali, anche se per motivi differenti.
Gli altri titoli guarda, io purtroppo non posso parlare eccessivamente, ma da quel pochissimo che ho letto posso dirti di apprezzare molto Ranma 1/2 e di amare Inuyasha (che ho più che altro visto una buona parte di anime).
Per il resto però la Takahashi andrebbe apprezzata anche per i racconti autoconclusivi, li secondo me ha dato il meglio di se a livello poetico dopo Maicon Ikkoku e forse One Pound Gospel, che apprezzai moltissimo quando lo lessi ma di cui ricordo poco.
Condivido appieno e aggiungo che tutte le sigle sono fantastiche, come il manga e l'anime. Tra le migliori storie d'amore di sempre.
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