"WOW Spazio Fumetto, il museo del fumetto di Milano, ha comunicato che il ministero dei Beni Culturali ha respinto la richiesta di aiuto economico inoltrata per far fronte alle perdite causate dalla chiusura durante il passato lockdown. Il ministero ha motivato il rifiuto definendo WOW Spazio Fumetto un "luogo espositivo di cose prive della qualità di beni culturali”. E’ questo il post scritto da “Fumettologica” e rilanciato poi dallo stesso ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che in un tweet si scusa, ammettendo l’errore del ministero.
Ho chiamato questa mattina Luigi Bona per scusarmi per l’esclusione di @museoWOW dai contributi per l’emergenza Covid. Un errore di interpretazione degli uffici che correggeremo subito. I fumetti sono arte e il @_MiBACT in questi anni ha sempre lavorato per valorizzarli. https://t.co/Tw2RaYhFIi
— Dario Franceschini (@dariofrance) November 13, 2020
Tutto è partito dal commento di Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano e presidente della Fondazione Franco Fossati, che ha affermato, a proposito del mancato aiuto: "Con dieci anni di attività e centinaia di mostre che hanno riscosso successo di pubblico e critica, un gemellaggio internazionale con il Museo del Fumetto di Bruxelles, un archivio con più di 800mila pezzi prestati anche ad importanti realta' museali italiane, ci aspettavamo che WOW Spazio Fumetto avesse diritto ad essere aiutato con un contributo. Non solo, ma anche a non essere apostrofato come ‘un luogo espositivo di cose prive della qualità di beni culturali’, venendo liquidato con poche righe scritte in burocratese. Non è così che si aiuta la cultura. Cercheremo di continuare con i pochi aiuti che abbiamo e con le risorse che arrivano dai corsi di didattica e dalla biglietteria (appena ci consentiranno di riattivarle), tenendo fede al nostro impegno di pagare l'affitto al Comune di Milano e tutte le altissime spese di gestione ordinaria, comprese le salatissime bollette energetiche che ogni mese prosciugano i nostri magri bilanci anche a museo chiuso. Purtroppo in quest'ottica la prospettiva futura è quanto mai incerta e sempre più indirizzata verso un'inevitabile chiusura”.
WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto di Milano, inaugurato il 1 aprile 2011, ospita esposizioni permanenti e temporanee, eventi culturali, proiezioni, laboratori interattivi dedicati al fumetto. Offre inoltre ai suoi visitatori una biblioteca ad accesso libero di oltre 9.000 libri e periodici, una caffetteria e un bookshop specializzato. Tra le ultime mostre allestite: Amazing, dedicata agli 80 anni di Marvel Comics, Trent'anni di Crepax. Negli archivi di Tempo Medico, Come il gatto con il topo, da Tom e Jerry agli Artistogatti e Calibro Acrilico, mostra personale dedicata a Fabrizio De Tommaso, disegnatore e illustratore di cover di Morgan Lost.
Franceschini, oltre alle scuse, ha firmato un decreto che destina ulteriori 17 milioni di euro per il ristoro dei musei non statali e per soddisfare integralmente tutte le richieste di ristoro pervenute. Prosegue così l'azione di sostegno nei confronti di importanti istituzioni culturali private fortemente danneggiate dall'emergenza sanitaria, includendo diverse realtà finora escluse, tra le quali il Museo Fumetto di Milano, spazio WOW. Il Mibact ha avviato nel 2018 un percorso a sostegno del fumetto come arte con il progetto Fumetti nei Musei, che ha portato alla realizzazione di una collana di 51 albi in cui alcuni tra i principali fumettisti italiani hanno raccontato, con tratto creativo e originale, diversi musei statali e ha dato vita al primo Fondo statale del fumetto, custodito all'Istituto Centrale per la Grafica.
L'azione di valorizzazione culturale del fumetto intrapresa dal Ministero passa anche attraverso i due tavoli istituti dalla Direzione generale creatività contemporanea, per quantificare il valore delle tante manifestazioni attive in Italia, e dalla Direzione generale biblioteche e diritto d'autore, per la ricognizione del patrimonio fumettistico custodito nelle biblioteche statali. Ci sono poi le azioni a sostegno delle principali fiere del fumetto che si svolgono in diverse città italiane e ciò che si sta facendo per verificare gli impatti della pandemia su di un comparto articolato in diverse professionalità, al fine di poter sostenere tutti coloro che partecipano alla realizzazione di un fumetto. Infine, il Mibact partecipa con un finanziamento alla realizzazione del museo del fumetto di Lucca.
Fonte: artemagazine.it
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Concordo
Il problema non è tanto l'iniziale mancato aiuto economico che è stato appunto risolto, quanto piuttosto l'idea che l'italiano medio ha ancora di "fumetto", spesso non considerato come un prodotto artistico.
è proprio quello il fulcro del problema: dovrebbero iniziare ad insegnarla nelle scuole, differenziandola dalla pop art e dalla op art
Verità
Almeno stavolta hanno capito subito di aver fatto una cavolata e si sono corretti
Quoto tutto!!
Mi auguro davvero che i fondi erogati (nonostante la figura imbarazzante) possano evitarne un'eventuale chiusura. Lavoravo in zona e ci facevo spesso un salto, mi dispiacerebbe davvero tantissimo vederlo fare questa fine. Inoltre il fumetto in molti casi È arte, si tratterebbe di una perdita di patrimonio culturale.
(Tra l'altro, per curiosità, quanti musei del fumetto abbiamo qui in italia?)
Ahahaha, sicuro. ?
dopo vediamo se avrano ancora lo stesso concetto primitivo di cose un fumetto.
Charles Schulz: Le persone che non leggono i fumetti sono allo stesso livello delle persone che non guardano TV o non ascoltano la radio. A essere brutalmente franchi, è una forma di ignoranza o snobismo intellettuale. Non tutte le strisce o i programmi televisivi o radiofonici sono pessimi.
Scott Mcloud: capire,fare e reinventare il fumetto
Art Spiegelman: Mauss...
tralasciando le diverse vedute artistiche o opere che si potrebbero portare ad esempio,che gaffe!
Mi viene in mente il fatto che con la 'carta del docente' o il 'bonus cultura' si può comprare la qualunque.
Mi viene però da fare un'altra considerazione, su quello che normalmente viene considerato 'bene culturale'; quale sarebbe il metro di giudizio?
Onestamente, mi è capitato di vedere certi ''filmacci'' italiani, patrocinati dal ministero, che di valore artistico/culturale avevano poco o nulla...
Meglio che non parli di loro e del ministro Franceschini in particolare...
Dipende quanto sono bravi a leccare, per avere i fondi per girarli... Mi viene in mente Barbarossa, ma anche molti altri.
Beh no, insegnarla nelle scuola la vedo dura eh.. sarebbe bellissimo e sarebbe interessante fare qualche approfondimento una volta ogni tanto, ma le due ore di arte (quando ci sono) sono poche per aggiungere anche il fumetto a pittura, scultura e architettura..
Sta scritto nel Codice dei beni culturali. Anche i cinepanettoni sono arte in quanto rientrano nell'arte cinematografica. "Arte" non è una parola che contraddistingue sempre un buon prodotto, in teoria con arte si intende un prodotto artistico, poi se bello o brutto è un altro discorso.
Comunque si, i fumetti sono arte.
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