Grazie ai palinsesti tv online siamo venuti a conoscenza dello della serie storica di Lamù, nella sua recente versione rimasterizzata in hd, su Italia1
Le avventure della conturbante aliena in bikini tigrato creata da Rumiko Takahashi andranno in onda a partire dal 15 giugno ma in un orario piuttosto scomodo: dalle ore 2.30 con 4 episodi consecutivi. Sarà possibile beneficiare della versione HD sul canale 506 del digitale terrestre.
A partire dal 6 agosto e fino al 27 settembre 2019 (fino all'episodio 77) la serie era stata trasmessa su Italia2 in fascia preserale, andando in onda per la prima volta su un'emittente terrestre del gruppo Mediaset.
Questa storica serie andò in onda sui canali Mediaset per la prima volta nel 2019. Venne trasmessa in Italia a partire dal 1983 sulle reti e circuiti regionali, mai integralmente fino al 2010, quando l'ultimo blocco di episodi (dal 130 al 195) fu mandato in onda sul canale satellitare Man-ga con il titolo "Le nuove avventure di Lamù".
Nel 2011 gli episodi della prima parte sono stati anche trasmessi su Anime Gold. L'anime è in seguito rimasto in onda su Man-ga e nelle successive rimasterizzazioni tutta la serie è stata unificata sotto il titolo Lamù, la ragazza dello spazio.
Di recente Anime Factory e Yamato Video hanno pubblicato e completato la serie in 4 box bluray e dvd, mentre su Prime Video sono attualmente disponibili quasi tutte le stagioni tranne l'ultima.
Fonte Consultata:
simpleguidatv
Le avventure della conturbante aliena in bikini tigrato creata da Rumiko Takahashi andranno in onda a partire dal 15 giugno ma in un orario piuttosto scomodo: dalle ore 2.30 con 4 episodi consecutivi. Sarà possibile beneficiare della versione HD sul canale 506 del digitale terrestre.
A partire dal 6 agosto e fino al 27 settembre 2019 (fino all'episodio 77) la serie era stata trasmessa su Italia2 in fascia preserale, andando in onda per la prima volta su un'emittente terrestre del gruppo Mediaset.
Questa storica serie andò in onda sui canali Mediaset per la prima volta nel 2019. Venne trasmessa in Italia a partire dal 1983 sulle reti e circuiti regionali, mai integralmente fino al 2010, quando l'ultimo blocco di episodi (dal 130 al 195) fu mandato in onda sul canale satellitare Man-ga con il titolo "Le nuove avventure di Lamù".
Nel 2011 gli episodi della prima parte sono stati anche trasmessi su Anime Gold. L'anime è in seguito rimasto in onda su Man-ga e nelle successive rimasterizzazioni tutta la serie è stata unificata sotto il titolo Lamù, la ragazza dello spazio.
Di recente Anime Factory e Yamato Video hanno pubblicato e completato la serie in 4 box bluray e dvd, mentre su Prime Video sono attualmente disponibili quasi tutte le stagioni tranne l'ultima.
Fonte Consultata:
simpleguidatv
Mi fa venire in mente le mie nipoti, che si sono appassionate all'attacco dei giganti e the promise neverland che quasi non guardano la tv, per il semplice fatto che non la trovano interessante, e sono l'unico in famiglia che sa di cosa parlano, chissa' cosa penserebbe mia sorellla se sapesse esattamente in cosa consistono i contenuti, sopatutto di AOT
Vabbè Sky è un discorso a parte: per abbonarsi non bastavano 2 click (per disdire non parliamone), era una bolletta in più che ti arrivava a casa e meno di 30 euro non pagavi... bisognerebbe vedere come va Now TV oggi, se regge la concorrenza... questo non lo so.
Si, specifico: per periodo d'oro intendo fino ai primi 2000.
Quella è la piaga dei jappominkia. Ripeto: a parte qualche caso in cui hanno effettivamente stravolto tutto, a me che Licia in Giappone si chiami Yakko non me ne può fregar di meno, l'ho scoperto 20 anni dopo e non ha intaccato minimamente il mio gradimento per la serie. E comunque potremmo di tanto in tanto anche metterci nei panni degli adattatori: se 40 anni fa traducevano okonomiyaki in polpette era per renderlo più comprensibile a noi bambini dell'epoca. Anche perché che cosa fossero gli okonomiyaki non lo sapevamo nè noi, nè i nostri genitori e nè loro.
Il fatto che oggi ci sia una maggiore attenzione alla fedeltà di un'opera è sicuramente un bene, ma fare delle crociate per cose di decenni fa mi sembra un pò da esaltati.
Se è per questo fino a meno di dieci anni fa c'era Rai 4 (mi pare) che ne dava a bizzeffe... forse colava il grasso.
Per rispondere alla tua domanda no, non è la stessa cosa. La RAI non è Prime o Netflix, che si prendono i tuoi 10 euro e ne fanno quello che vogliono. Dei 10 euro del canone ne vanno 2 per il telegiornale, 1,50 per lo sport, 3 per la cultura e così via... non è una rete commerciale, non si possono comparare. Se invece mi dici che vorresti fossero gestiti diversamente si, chiaro che anch'io ti do ragione. Negli ultimi 20 anni hanno dato un sacco di serie carine, ben fatte e ben adattate, guarda cosa danno ora... non so chi se li guardi.
No, mi fa piacere vedere che sei soddisfatto di un servizio che paghi. Ti ricordo che abbiamo iniziato a discutere perché io li voglio gratis in TV
Ho capito, quindi confermi il discorso che ti facevo sull'abbassamento della qualità? Posto che se una serie è figa lo devo constatare io con i miei occhi, però quando senti questa cosa da molti influencer due domande te le fai. Quando si valuta un servizio bisogna prestare attenzione più alle critiche negative che a quelle positive: a me interessa sapere perché una cosa NON ti piace, la parte bella me la trovo da solo.
Questa non l'ho capita. Intendevo dire che per guardare Italia 1 non paghi.
A livello generale la qualità se si vuole accontentare tutto il pubblico deve diminuire per forza, ma quello che non cambia sono il numero di serie e Film di valore che anzi su tutti i servizi sono aumentate, si sente soltanto l'annacquamento che deriva dall'aumento del pubblico di riferimento.
Questo è un discorso generale, invece parlando degli anime la qualità è sempre più o meno la medesima e al contrario di quello che pensi ci sono molti doppiaggi anche in simulcast certe volte.
Ribadisco un concetto che evidentemente può esserti sfuggito dato che pensi che il doppiaggio sia diventato un lusso per certi prodotti: Se in tutta la stagione vengono licenziati praticamente metà degli anime stagionali è OVVIO che non tutti i prodotti riceveranno un doppiaggio, la differenza rispetto agli anni in cui registravi con il videoregistratore a manetta non sono il numero di doppiaggi, ma la roba che effettivamente arriva che è molto di più. Si un doppiaggio da decine di migliaia di euro diventa un lusso quando si porta una montagna di roba e nessun broadcast è interessato a portare roba che ha meno di 10 anni (tranne rare eccezioni)
Un paio di domande sui fuffainfluenzer sicuramente me le farei.
Quanto valuto un servizio vedo quello che mi piace all'interno del servizio rispetto al costo del servizio, non me ne potrebbe fregar di meno se ogni x serie che mi piacciono ci sono y serie che non guarderò mai, tanto come ho detto non le guardo punto, non è un palinsesto, non ho Mr Berlusconi che mi dice cosa guardare e quando guardare.
Infatti quello che intendo dire io che Italia 1 ha un costo, non è gratuita, se non avessero un modo per monetizzare gli spettatori avrebbero chiuso baracca e burattini 40 anni fa e ora non ne staremmo neanche a parlarne.
Le pubblicità sono un costo "temporale", il doversi adattare ad un palinsesto pieno di munnezza con una serie che viene fatta uscire alle 2 di notte ha un costo temporale, doversi sorbire mille mila pubblicità in mezzo ad un film ha un costo temporale.
La TV generalista ha un appeal per le generazioni che sono vissute soltanto con quello e hanno scoperto dopo (dovendosi adattare) le piattaforme in streaming.
Ad un giovane di oggi dirgli di mettersi davanti alla tv e aspettare che arrivi il piatto pronto da mamma Mediaset è una mezza bestemmia e la moda della piattaforma in streaming non centra nulla
Ormai la censura made by Mediaset è diventato un fenomeno talmente cult che persine Netflix ne parla quando deve parlare di certi suoi contenuti
quindi mi stai dicendo che è più giusto spendere i propri soldi per un palinsesto che non mi interessa, che non investirli su un palinsesto che mi interessa?... abbonarmi ad un portale di streaming è semplicemente una conseguenza del fatto che hanno serie che mi interessano, non è un obbligo venuto dall'alto come il canone
e li vuoi gratis in tv, bene, accontentati di 0 serie l'anno, che vuoi che ti dica XD
scusami, ma se non ti vuoi abbonare ai vari prime e netflix, come fai a dire che c'è un abbassamento della qualità, visto che come dici devi constatare coi tuoi occhi.
fino a oggi neanche sapevi che ci sono un sacco di doppiaggi su quei portali, mi immagino allora quanto hai costatato quello che affermi da 2 giorni
e lui intendeva che non è gratis, perché c'è sempre un dispendio di tempo maggiorato rispetto a quello che serve per vedere il prodotto per come è concepito, 10 minuti di pubblicità ti tolgono 10 minuti di altre attività, e il dover stare per forza in un orario preciso ti toglie la possibilità di svolgere altri impegni e quindi ti mette di fronte alla scelta di far una cosa o un'altra, e il perdere un episodio in tv vuol dire dover aspettare anni per rivederlo
Ciao kirk, mi dai l'url così ci provo anch'io?
l'ho copiata qui
https://www.rai.it/portale/Contatta-la-Rai-89059219-0e3a-453e-84a1-d73978f7d859.html
Vai poi alla voce ScriveRai
Vabbè ma cosa cambia? Solo il fatto che oggi ti mettono tutto on-demand e non sei più schiavo della programmazione, per il resto... Mr Berlusconi anziché darsi alla politica doveva restare a Cologno Monzese, a fare quello che sa fare meglio di chiunque altro, probabilmente non si sarebbe assistito negli anni a questo scatafascio di Mediaset... mia opinione personale.
See vabbè... allora io potrei dirvi che il costo temporale di cui parlate sarà sempre inferiore alla percentuale di utilizzo di queste library a pagamento... o volete dirmi che guardate il 100% di quello che caricano? Non credo. Questa è una discrimina oggettiva da considerare in fase di valutazione, non i 10 minuti di pubblicità (che mi tengo volentieri anziché pagare 100 per vedere 40).
Siamo sempre lì: il canone non lo paghi solo per l'intrattenimento... non sto dicendo che sia giusto o sbagliato.
See come no. Gli anime non sono europeisti, non veicolano messaggi di schiavitù, non vi domano. È una tipologia di rincoglionimento innocua, una cultura troppo diversa da noi e che quindi a loro non serve, ecco perché non sono interessati. Poi subentra tutto il resto: costano troppo, la resa degli ascolti non è quella attesa etc., ma non perdete tempo. Basta non guardare i loro prodotti di animazione, solo così forse si svegliano.
Ok grazie, vediamo un pò se serve a qualcosa, spero che anche altri prendano esempio!
Giuro, l’ho riletto più volte, ma non ho capito assolutamente il senso, o meglio l’ho capito, ma è ragionamento per lo meno bizzarro(avrei altre parole, ma sarebbero più forti )
Ma usale pure le parole forti, arrossisco mica eh...
Intendevo dire che si tratta di opere che stonano parecchio in questo clima di protezionismo culturale che tende a valorizzare produzioni italiane/europee rispetto a quelle estere (USA esclusi, ovviamente) e che la RAI segue alla grande questo trend.
I termini che ho usato io erano provocatoriamente forti per ricordare che non tutti abbracciano le stesse idee politiche (perché qui di questo si parla, forse ora ti è più chiaro l'uso della parola "schiavitù") ma tutti paghiamo il canone quindi ci vorrebbe un maggiore pluralismo (oddio sembro Berlusconi).
Se poi ci aggiungi che gli anime sono l'emblema del cartone violento e diseducativo e che la RAI nel suo mandato deve trasmettere opere che in qualche modo promuovano un certo accrescimento culturale capisci bene la causa mi sembra persa in partenza...
Guarda che anche gli anime vengono censurati in giappone, o meglio se tratti da manga avolte vengono edulcorati, popi ti confondi, i cartoni orientati ad un pubblico giovanile(sopratutto bambini) in Giappone non sono piu violenti di quelli occidentali, il grande errore e' stato di importare anime che erano pesantemente fuori target, cambiandone non solo i nomi ma censurando in modo pesante molte scene perfino le piu' innocenti, cambiando anche la trma per non turbare i pampini, non ti devo certo ricordare cosa passaronoi serie come sailor moon con tagli e rimontaggi che sputtanarono completamente le trame, sopratutto nell'uiltima stagione
ancora non vuoi capire, ti faccio un esempio proprio banale, Domani in tv fanno un episodio della tua serie preferita, però allo stesso orario devi lavorare, puoi scegliere fra "guardo l'episodio non lavorando e perdendo la paga" o "lavoro e non guardo l'episodio"...
allo stesso tempo trasmettono lo stesso episodio sul portale di streaming allo stesso orario in cui esce in tv, quindi devi lavorare, in quel caso puoi scegliere fra "vedo l'episodio e perdo l'ora di lavoro" o "lavoro e mi guardo l'episodio quando stacco"... non è difficile da capire... se tu perdi un ora di lavoro per veder un episodi ogni giorno quanti soldi in più perdi che non pagare qualche euro per vederlo quando puoi?... ovviamente mi dirai che l'opzione migliore per te è non guardare l'episodio, perché la tv del è vita XD
ma cosa centra, tu in tv guardi il 100% dei prodotti che trasmettono?... no guardi solo ciò che ti interessa, ed è lo stesso per i portali di streaming, loro ti offrono un prodotto e poi sta a te usufruire dei prodotti della quale vuoi usufruire
e siamo sempre lì, cmq lo pago perché costretto, se io non voglio pagare i servizi accessori del canone (che dici quello che vuoi, ma anche i tg, lo sport ecc son tutto intrattenimento, niente di più, e ultimamente anche intrattenimento becero) non vedo perché dovrei essere obbligato, ripeto preferisco pagare un servizio della quale mi interessa usufruire che non la Rai
Ma queste cose le sappiamo noi che li seguiamo, come dicevo prima bisognerebbe anche mettersi nei panni degli adattatori di 40 anni fa. Li vogliamo condannare a morte per aver pensato che una serie animata fosse al 99% kids-friendly? Per aver cambiato "okonomyaki" in polpette? Ti ricordo che negli anni 80 non c'era internet, non potevi avere delle risposte immediate a qualsiasi tuo dubbio.
Okay, Sailor Moon 5 hanno esagerato, ma non dimentichiamoci che queste trasmissioni erano sottoposte a controlli che potevano precluderne la messa in onda quindi erano in un certo senso costretti ad adeguarsi. E dico costretti perché stravolgere completamente le trame comporta doppio lavoro, se avessero potuto evitare lo avrebbero fatto... la TV commerciale specialmente, sai che gliene importa?
Cioè siamo ancora qui a lamentarci, anziché vederne il lato positivo e cioé che la televisione ci ha permesso di conoscere questo tipo d'intrattenimento.
Ma qua siamo alla follia... nessuno non va a lavorare per vedere le serie TV e se lo fa è un problema suo, cerca di fare degli esempi realistici. Mi domando come siamo sopravvissuti fino ad oggi.
E guarda che capisco benissimo, è il tuo ragionamento che fa acqua... banalmente, quando prima non c'era l'on-demand se durante la messa in onda non potevi seguire quella serie te la perdevi; ma, se per poterla recuperare sei disposto a pagare un prezzo, significa che la tua priorità è la serie, non l'impegno di lavoro. Ci sei? È un problema tuo:
hai un bisogno non primario e lo soddisfi sganciando i dindoli. Prima ci aiutavamo con le videocassette, per esempio.
Ma poi non c'è neanche attinenza, perché tu adduci come vantaggio dello streaming la fruizione on-demand mentre qua si discute sulla tipologia dei contenuti che scarseggia nella TV free. Che sei, un agente Amazon?
no è gratis
no la TV è gratis, non pago niente. E se ho da lavorare non la guardo proprio perché non è un bisogno di prima necessità, quindi non ho neanche i costi temporali.
Ora non mi ribattere con la storia del canone RAI perché marrabbio sul serio.
Il telegiornale è un diritto del cittadino, il cartone animato no.
(Che poi i TG e l'informazione in generale facciano ridere è un altro discorso, li la penso come te).
Ullallà mi hanno risposto sai? Sperando non sia una risposta automatica di qualche bot/algoritmo!
vogliamo parlare di Duncaville, che hanno trasmesso 2 episodi e l'hanno fermato, one piece su ita 1 durato 2 settimane e con i doppiaggi sono indietro con gli episodi di 10 anni quasi, naruto finito da 5 anni e ancora loro sono in alto mare... Arale iniziato a mezza notte e fermato dopo una settimana, o detective conan mai continuato... non so come possano andarti bene ste cose
non c'era bisogno di rispondermi, te l'avevo già data io la tua risposta... arriviamo davvero a banalità assurde asd
ma che ragionamento contorto hai fatto per arrivare a sta conclusione?... io sono disposto a pagare semplicemente perché non voglio rinunciare a nessuno dei due, non è difficile da capire, se poi uno pensa che gli sia tutto dovuto e vuole tutto gratis è quello un problema suo, ma di certo non se la passa bene
è come andare al cinema e dire "no il biglietto non lo pago"... il total free per l'intrattenimento è un concetto che poteva reggere 30 anni fa, ora non più, e infatti non arriva quasi più niente di free che prima non sia passato da servizi a pagamento
Bene, Tu paghi per avere internet, mi domando, tu per caso visiti il 100% dei siti che esistono su internet?... perché se non lo fai vuol dire che sei un ipocrita che cerca di rigirare la frittata per come gli fa comodo
vedi che sei stato tu ad iniziare il discorso dell'on demand dicendo che si possono seguire le serie su Mplay, se tu mi inizi un discorso su l'ondemand, io il paragone fra tv classica free e tv a pagamento te lo faccio, perché la quantità di contenuti è su tutto un altro piano
PS: e ti faccio presente che la quasi totalità delle cose che ti arrivano su mediaset passano prima da Premium che guarda tu è un servizio a pagamento
ma chi lo ha deciso?... il telegiornale c'è anche nella tua amatissima tv free di merdaset, e te lo dà gratis anche sky che è una tv a pagamento, in più esistono anche millemila siti di informazione e giornali total free sul web, il canone ripeto è solo un modo per lo stato di spillarti soldi facili dandoti un prodotto che non vuoi e anche fatto male (susu arrabbiati asd)
Ma come? Il tuo tempo è così prezioso che non puoi perderlo guardando 10 minuti di pubblicità e poi però sganci soldi per vederti un film senza spot? Qualsiasi ragionamento tu faccia, sei tu ad avere una perdita di denaro reale e quantificabile, non chi si becca la pubblicità. Cosa c'è di contorto?
No che c'entra il cinema? Qui si parla di home entertainment e nello specifico di televisione, che da sempre è gratis.
La pay TV è un di più, e la nostra discussione verte proprio sul fatto che oggi per avere una maggiore scelta ci si deve per forza abbonare a qualcosa. Ti sembra una protesta così illecita? Poi hai tutte le ragioni, nessuno fa niente per niente.
Vabbè ma tiri fuori questi esempi... Dai hai capito cosa intendevo: che uno si ritrova a pagare una quota mensile e magari vede solo un 30% che gli piace effettivamente... Che poi ora che ci penso sarebbe molto più logico acquistare i singoli contenuti anziché noleggiarli, peggio ancora pagare un canone mensile per "sfogliare" e basta. Metti il caso che sei costretto ad interrompere la sottoscrizione e ti ritroverai ad aver pagato mesi/anni per arrivare poi con un pugno di mosche in mano.
No non mi arrabbio, è un tuo punto di vista che non condivido perché l'informazione non può finire nelle mani di un privato, in un paese civile sono le istituzioni a dover diffondere le notizie attraverso i canali ufficiali e per l'Italia c'è la RAI che se ne occupa a livello televisivo. Che poi manco io che lo scrivo ci credo è un altro discorso...
continui a non capire, non si tratta solo della pubblicità, ma dell'impossibilità di vedere un prodotto quando voglio/posso
No, è il contrario da 40 anni, è la Tv free ad essere un più, quasi tutti i prodotti passano prima dalla Pay e poi una volta che si son ripagati i costi te lo passano sul free
bhe certo, come in tv non passono solo roba che ti interessa su un portale di streaming non passano solo roba che ti interessa, mi sembra abbastanza chiaro, nessuno può vedere tutto e alla fine vede solo quello che vuol vedere
quella è una questione di costo, un acquisto sia fisico che digitale è molto più oneroso di pagare un mese ed avere un catalogo molto ampio, e in più certe serie escono prima prima se non solo in streaming, quindi con l'impossibilità di un acquisto
sì, ma cosa non ti è chiaro di "ti fai un mese quando esce qualcosa che ti interessa", io ho attivato più volte netflix un solo mese e poi stappato finché non sarebbe uscito qualcosa che mi interessi... non sei obbligato a pagare sempre, paghi una piccola cifra quando vuoi vedere qualcosa
di solito escono a stagioni intere e non ad episodi, quindi una stagione in un mese ai voglia se te la guardi e cmq i contenuti rimangono lì, non scappano mica, se per mesi non ti puoi abbonare non cambia il fatto che prima o poi potrai farlo e potrai recuperare ciò che ti sei perso... poi davvero se uno si deve far problemi per pagare 4/8 euro di netflix un mese (o 3 di prime) di certo non penso che le proprie preoccupazioni sarebbero rivolte nel guardarsi un anime in stream o nella tv free
NO, per l'Italia c'è L'ANSA, nessun'altro, La rai è solo lo specchio del parlamento, è praticamente in mano a privati ma pagata dai cittadini... quella della rai non è informazione, ma un veicolare la parola di chi ha preso più voti, quindi faziosa tanto quanto se non più delle reti private
Per quanto riguarda la televisione, non so dove si andrà a parare nel futuro visto che gli ascolti in generale sono in costante calo... nel 2021 con neanche 3 milioni di telespettatori puoi vincere la prima serata. Altro che anime, qua mi sa che chiuderanno molte baracche perché in effetti la guarda sempre meno gente.
Yamato ha confermato che robe come Fireforce sono "intrasmettibili" e questo fa un po' capire come è realmente messa la tv in chiaro in questo momento
Sai la cosa divertente, hanno scritto Rimasterizzata in HD, quando fino a poche sett fa hanno hanno rilasciato la solita verisone dvd e dicevano che non ci sarebbe stata una remaster, davvero deplorevole come comportamento
Replicata fino alla nausea, almeno fosse una versione non censurata.
E qualcuno ha visto qualche ep di Georgie per vedere com'è sta remaster?
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