Il tasso di natalità del Giappone è in calo da decenni e questa situazione a lungo termine si ripercuote sulle pensioni, sull'assicurazione sanitaria e su molti altri aspetti economici e sociali del paese.
Per questo motivo, sia i governi nazionali che quelli locali sono costantemente alla ricerca di nuove iniziative per incoraggiare le persone a fare più bambini e l'ultima notizia a tal proposito arriva dalla città di Sado, nella prefettura di Niigata, dove si è deciso di dare due milioni di yen (circa 15.000 euro) ai genitori che decideranno di avere un terzo figlio e la stessa cifra per ogni figlio successivo.
La sovvenzione non arriverà tutta assieme ma avrà lo scopo di aiutare la famiglia sia con le spese per l'educazione dei figli che per quelle legate all'istruzione. I genitori riceveranno 200.000 yen alla nascita del bambino e in seguito 400.000, 500.000 e 800.000 yen al compimento dei 6, 12 e 15 anni, in linea con le età in cui iniziano le elementari, le medie e la scuola superiore.
Ma perché dare dei soldi solo per il terzo figlio e non iniziare già dal primo? Secondo un sondaggio condotto proprio a Sado lo scorso anno tra le famiglie della città che hanno già figli, alla domanda su quanti figli dovesse avere una famiglia ideale più della metà degli intervistati ha affermato che dovrebbero essere tre, ma in molti hanno aggiunto anche che una famiglia così numerosa non sarebbe economicamente fattibile per loro.
Da qui l'idea di concentrarsi sulle famiglie che hanno già figli. Man mano che gli stili di vita giapponesi continuano ad evolversi e a diventare più diversificati, c'è una pressione sociale minore a fare figli rispetto alle generazioni precedenti. Rispettare questa libertà di scelta e concentrarsi invece sulle coppie che hanno già deciso di voler diventare genitori ma sono riluttanti ad aumentare i membri della famiglia a causa di problemi di budget, è sembrata una buona idea.
Sado spera che il programma non solo promuova le nascite tra le sue attuali famiglie, ma aiuti anche a convincere le persone di altre parti del Giappone a trasferirsi e a crescere i loro figli lì.
Fonte consultata:
SoraNews
Per questo motivo, sia i governi nazionali che quelli locali sono costantemente alla ricerca di nuove iniziative per incoraggiare le persone a fare più bambini e l'ultima notizia a tal proposito arriva dalla città di Sado, nella prefettura di Niigata, dove si è deciso di dare due milioni di yen (circa 15.000 euro) ai genitori che decideranno di avere un terzo figlio e la stessa cifra per ogni figlio successivo.
La sovvenzione non arriverà tutta assieme ma avrà lo scopo di aiutare la famiglia sia con le spese per l'educazione dei figli che per quelle legate all'istruzione. I genitori riceveranno 200.000 yen alla nascita del bambino e in seguito 400.000, 500.000 e 800.000 yen al compimento dei 6, 12 e 15 anni, in linea con le età in cui iniziano le elementari, le medie e la scuola superiore.
Ma perché dare dei soldi solo per il terzo figlio e non iniziare già dal primo? Secondo un sondaggio condotto proprio a Sado lo scorso anno tra le famiglie della città che hanno già figli, alla domanda su quanti figli dovesse avere una famiglia ideale più della metà degli intervistati ha affermato che dovrebbero essere tre, ma in molti hanno aggiunto anche che una famiglia così numerosa non sarebbe economicamente fattibile per loro.
Da qui l'idea di concentrarsi sulle famiglie che hanno già figli. Man mano che gli stili di vita giapponesi continuano ad evolversi e a diventare più diversificati, c'è una pressione sociale minore a fare figli rispetto alle generazioni precedenti. Rispettare questa libertà di scelta e concentrarsi invece sulle coppie che hanno già deciso di voler diventare genitori ma sono riluttanti ad aumentare i membri della famiglia a causa di problemi di budget, è sembrata una buona idea.
Sado spera che il programma non solo promuova le nascite tra le sue attuali famiglie, ma aiuti anche a convincere le persone di altre parti del Giappone a trasferirsi e a crescere i loro figli lì.
Fonte consultata:
SoraNews
Peraltro, con la frequenza di divorzi che hanno, i cari nippi si troverebbero sempre in cause legali per la spartizione di quei pochi quattrini.
Rimane comunque un grosso problema nel lungo termine il calo demografico ma ci vogliono interventi strutturali per cambiare la situazione.
Mi domando perché prima di postare non vi informiate da dove partano certe iniziative.
Sado è un'isola posizionata a nord della zona centrale del Giappone e conta appena 50,683 abitati (censimento 2021) su di un territorio di ben 855,69 km², ossia 8 volte l'estensione di una metropoli come Milano (181,67 km²).
Vi renderete conto dunque che Sado non è assolutamente Tokyo e che il costo della vita è di gran lunga inferiore a quella della capitale nipponica.
In una realtà del genere il corrispettivo di 15.000 € a figlio fanno la differenza eccome, soprattutto quando si parla di ragazzi e delle spese da sostenere nei momenti cruciali della loro crescita.
Anche Pizzo Calabro ha un costo della vita di gran lunga inferiore a Milano ma un figlio costa sempre. Anche solo pensando alla scuola in Giappone prima dell'inizio dell'anno viene fornito ai genitori un catalogo dove OBBLIGATORIAMENTE si dovrà scegliere una cartella. Ed i prezzi arrivano fino a 500 euro. La più economica costerà un centinaio di euro. La sanità non è gratuita quindi devi sperare di avere un figlio in salute ( e comunque già il parto lo devi pagare ). Le spese per un figlio non si limitano al piatto in tavola e ciao, 15mila euro non sono nulla.
Ti faccio una domanda allora: meglio averli comunque questi soldi a fronte di così tante spese, oppure no?
Direi che la risposta è ovvia.
Sono d'accordo, l'umanità non è certo in via d'estinzione, anzi direi il contrario, siamo anche fin troppi e stiamo uccidendo questo pianeta.
Inoltre è ridicolo incentivare a fare figli solo sul piano economico, bisogna ritrovare il desiderio e l'amore vero di crearsi una famiglia, è un valore che si sta perdendo, molta gente ormai o preferisce la vita da single o una vita di coppia di comodo, per interesse o altro.
Ti faccio una domanda allora, se un governo vuole incentivare le nascite meglio fare riforme serie o dare soldi a cazzum? Direi che la risposta è ovvia.
Ma chi riceve questi soldi già ce l' ha la volontà..mica fa figli per arricchirsi XD
Sono un aiuto (minimo) a chi prova a farne pur tra le tante difficoltà economiche
E dimmi, quali sarebbero delle riforme "serie" per incentivare le nascite se il problema, alla fine, è economico?
Che fai, cambi un intero paese e il suo sistema economico dall'oggi al domani?
Il Giappone ha un problema di calo demografico e le comunità che vanno desertificandosi devono trovare dei modi per arginare il tutto... gliele porti tu con la forza le persone?
Questa limitatezza mentale risulta eccessiva.
Nessuno sputa su qualche soldo donato; il concetto è che esistono modalità migliori e ben più concrete che un cavolo di assegno spalmato in 15 anni, che si traduce in € 1.000 annui liquidi e che può avere come già evidenziato risvolti iniqui.
La soluzione non è fornire qualche misera liquidità alle famiglie, soldi senza vincolo di destinazione abusabili dall'alcolizzato di turno e privati in valore dalle future condizioni di mercato, quanto quella di azzerare i costi vivi sostenuti delle famiglie per servizi pubblici ed acquisti specificatamente necessari alla salute e crescita del minore.
In 15 anni il valore del denaro può variare di molto, le situazioni familiari e territoriali possono cambiare radicalmente.
Azzerare i costi alla fonte, invece, garantisce l'accesso ai servizi senza alcun esborso a prescindere dal contesto socio-economico.
Fossi al tuo posto, abbasserei la cresta prima di vomitar fuori sentenze prive di contesto e raziocinio solo per difendere a spada tratta qualche politico giapponese corrotto che lega la propria elezione alla bustarella percepita dal proletario di turno.
E' facile affermare da parte di questi mafiosetti nipponici di provincia come l'amministrazione stia varando proposte di sostegno alle famiglie, quando in realtà si tratta di mera carta straccia.
Vatti a guardare i risultati censuari esistenti e confrontali con i territori in cui sono stati elargiti contributi in liquidità diretta alle famiglie alla nascita di un nuovo figlio; tu avessi voglia, constateresti che il calo demografico non si è invertito.
Perchè, come già detto, non sono i € 1.000 a fare la differenza, quanto l'infrastruttura socio-economica in cui la famiglia cresce.
Io guardo il pratico, con i "se" e con i "ma" non ci fai nulla.
La realtà, che possa piacervi o meno, dice che le province stanno sparendo e che la popolazione va invecchiando senza avere un adeguato numero di "ricambi".
Per riforme epocali ci vuole tempo e unità di intenti, cosa che nella politica giapponese latita da tempo immemore, quindi un modo devono pur trovarlo per non far andar via le persone.
E si, per una famiglia media anche 1000 € all'anno fanno la differenza, in qualsiasi contesto.
Il fatto che siamo "troppi" incide poco perchè i paesi che inquinano di più sono i paesi dove c'è una calo demografico costante dagli anni '60.
Calo delle nascite, divorzi e donne che vogliono emanciparsi da sole nel mondo del lavoro, magari l'idea di famiglia che hanno in Giappone è antiquata e invece di dare dei soldi per fare figli potrebbero iniziare a guardarsi in faccia
Non ha molto senso, bisogna diventare sterili perchè siamo troppi oppure bisogna ritrovare il desiderio della famiglia?
La cosa divertente è che le statistiche sulla popolazione sono le uniche che si riescono a fare con decenni di anticipo, si sa da decenni del problema demografico in italia (e nel resto dell'occidente), come in giappone o come nella enorme cina (che già si prepara alla botta dei risultati della legge del figlio unico e di una prosperità che statisticamente porta sempre una riduzione di natalità).
Quindi in questo caso l'ignoranza non è giustificata, se vi guardate le statistiche nel 2100 si fermerà la crescita che si è avuta con la rivoluzione industriale ecc.. gli studi dicono che il pianeta può tranquillamente reggere quella popolazione (consideriamo anche tutte le azioni contro il climate change che si possono fare in questo periodo).
Come ultima cosa mi pare che questo equilibrio che si raggiungerà (che tanti sperano) avrà molti lati negativi (che abbiamo dimenticato da tempo) ma non sono un esperto quindi lascio perdere.
Possono sembrare pochi soldi, ma da quel che ho capito sono un aiuto alle famiglie, che dovranno comunque spendere per il terzo figlio (similmente agli aiuti alle famiglie con più figli a carico in Italia e in altri stati, che ricevono sovvenzioni per crescere i figli successivi al secondo).
Una somma di denaro è un aiuto, non credo volessero risolvere ma solo aiutare, meglio di nulla.
Sui costi non ne ho idea, (soprattutto di quelli giapponesi) so di non fare testo neanche per quelli italiani, ma del resto siamo tutti diversi e quindi una somma ritenuta adeguata cambierebbe da persona a persona.
Una volta anche in Italia si trovavano facilmente famiglie con 5-6 figli, ora è difficile trovare una con più di due figli (e molte ne hanno uno solo).
Esatto, non è mica una speculazione sulla prole questa .
Certo se si partisse "incentivando" il primo figlio, allora sarebbe una sfida a chi ha più figli per lucrarci sopra XD .
Probabilmente non sei abbastanza giapponese e non puoi portare avanti la pura stirpe nipponica XD
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