Li si ama o li si odia, ma di certo ci hanno cambiato la vita ed è difficile che non se ne abbia almeno uno sul proprio smartphone. Sto parlando dei social network: Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest, TikTok e così via sono entrati a far parte della nostra quotidianità, rendendo il mondo sempre più piccolo e globale. Ma non in tutti i paesi sono usati allo stesso modo: se Facebook, con la sua massiccia utenza, è a tutt'oggi la piattaforma dominante in tutto il mondo, se si va a vedere la sua presenza nei singoli paesi, potremmo avere delle sorprese.
Il servizio di analisi web Statcounter tiene traccia delle principali piattaforme di social media e misura la quota di mercato globale di ciascuna misurando la quantità di traffico che va a siti Web esterni e ottenendo perciò un indicatore sia del numero di utenti che della potenziale capacità di monetizzare.
Dai suoi dati si è scoperto che se Facebook con il suo 72,4% è a livello mondiale il social più usato, nel 2021 in Giappone arriva ad un risicato 16,4% perché a dominare è Twitter con il 48,65%. Perfino Pinterest con il suo quasi 19% supera Facebook. Un risultato simile si ha solo in Uganda e Venezuela. Ma come mai Facebook è poco usato in Giappone? Se Statcounter non fornisce indicazioni a tal proposito, essendo solo un sito di raccoglimento dati, i molti commenti online possono darci un'idea del motivo.
"Non mi piace che Facebook ti costringa a usare il tuo vero nome."
"Uso solo Twitter, Reddit e Imgur, ma Facebook e Instagram sono sicuramente forti".
"Il Giappone è Twitterland!"
"Non voglio che Facebook mi spinga a interagire con persone con cui non voglio interagire."
“YouTube è così basso?! Capisco che ai giovani non piaccia Facebook, ma pensavo che usassero molto YouTube".
"Forse è il resto del mondo che è strano."
"Facebook è appena diventato un posto in cui i vecchi possono mettersi in mostra e ha fallito in modo spettacolare."
"Non ho mai nemmeno sentito parlare di Pinterest."
"Nei primi anni 2000 mi è stato insegnato il valore dell'anonimato da 2-chan, quindi i social media che consentono l'anonimato saranno sempre migliori".
"Gli adolescenti usano tutti TikTok e Line ora."
"Facebook è solo per le persone tra i 40 e i 50 anni."
L'anonimato sembra perciò essere uno dei maggiori punti di forza di Twitter. Infatti Facebook era molto popolare anche in Giappone ma tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 il numero di persone iscritte è improvvisamente crollato, coincidendo con il periodo in cui sono state segnalate massicce fughe di informazioni personali. Da qui l'aumento in massa dei profili su Twitter.
Zuckerberg però non deve preoccuparsi: a dicembre 2021 Instagram è arrivato quarto e sembra essere in costante aumento.
Fonte consultata:
SoraNews
Il servizio di analisi web Statcounter tiene traccia delle principali piattaforme di social media e misura la quota di mercato globale di ciascuna misurando la quantità di traffico che va a siti Web esterni e ottenendo perciò un indicatore sia del numero di utenti che della potenziale capacità di monetizzare.
Dai suoi dati si è scoperto che se Facebook con il suo 72,4% è a livello mondiale il social più usato, nel 2021 in Giappone arriva ad un risicato 16,4% perché a dominare è Twitter con il 48,65%. Perfino Pinterest con il suo quasi 19% supera Facebook. Un risultato simile si ha solo in Uganda e Venezuela. Ma come mai Facebook è poco usato in Giappone? Se Statcounter non fornisce indicazioni a tal proposito, essendo solo un sito di raccoglimento dati, i molti commenti online possono darci un'idea del motivo.
"Non mi piace che Facebook ti costringa a usare il tuo vero nome."
"Uso solo Twitter, Reddit e Imgur, ma Facebook e Instagram sono sicuramente forti".
"Il Giappone è Twitterland!"
"Non voglio che Facebook mi spinga a interagire con persone con cui non voglio interagire."
“YouTube è così basso?! Capisco che ai giovani non piaccia Facebook, ma pensavo che usassero molto YouTube".
"Forse è il resto del mondo che è strano."
"Facebook è appena diventato un posto in cui i vecchi possono mettersi in mostra e ha fallito in modo spettacolare."
"Non ho mai nemmeno sentito parlare di Pinterest."
"Nei primi anni 2000 mi è stato insegnato il valore dell'anonimato da 2-chan, quindi i social media che consentono l'anonimato saranno sempre migliori".
"Gli adolescenti usano tutti TikTok e Line ora."
"Facebook è solo per le persone tra i 40 e i 50 anni."
L'anonimato sembra perciò essere uno dei maggiori punti di forza di Twitter. Infatti Facebook era molto popolare anche in Giappone ma tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 il numero di persone iscritte è improvvisamente crollato, coincidendo con il periodo in cui sono state segnalate massicce fughe di informazioni personali. Da qui l'aumento in massa dei profili su Twitter.
Zuckerberg però non deve preoccuparsi: a dicembre 2021 Instagram è arrivato quarto e sembra essere in costante aumento.
Fonte consultata:
SoraNews
Anche in Giappone c'è un odio incondizionato verso le persone anziane. Credevo fosse un fenomeno tutto italiano (copiato dagli usi e costumi americani). Chi fa certe affermazioni non tiene conto che quando sarà anziano verrà a sua volta preso a calci in faccia da tutti.
Reportage molto istruttivo.
Grazie mille
"Non voglio che Facebook mi spinga a interagire con persone con cui non voglio interagire."
Non fa una piega XD
Hai ragione, anch'io mi sono accorto di questa cosa negli ultimi anni, c'è un'ostilità in particolar modo nei confronti dei Boomer, che sia chiaro nemmeno a me stanno granchè simpatici, i miei genitori e tutti quella della loro generazione mi hanno sempre remato contro per la mia passione per manga, anime, videogiochi e fumetti in generale, però da qui a farne un odio incondizionato, una guerra, ce ne passa. Purtroppo i gap generazionali hanno sempre pesato, ci saranno sempre incomprensioni, ma non deve diventare causa di discriminazioni, di divisioni sociali, di intolleranza, dobbiamo volerci tutti bene nonostante le differenze che ci contraddistinguono.
Di fatto Twitter è nel mezzo fra un social vero come Facebook e uno pseudo firmum come reddit.
Instagram è proprio un altea cosa, solo uno zoomer disperato può pensare di usarlo davvero come social dato che non è fatto per quello ma per creatori che danno contenuti in pasto a chi li segue
Che tu voglia parlare male dei colleghi, dei politici o anche solo della tua passione per i cani intagliati.
Peccato che non sia sempre incondizionato, più che altro direi (ma credo e spero sia quello che intendi) che è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio perché ovviamente sono il primo ad arrivare a capire che non tutti i boomer siano gente detestabile con comportamenti e opinioni discutibili, ma quando noti quanta cattiveria e disinformazione riversano su internet è normale sentirsi così infastiditi dalla buona parte di loro
E la vanagloria non ha età oserei dire, per questo ho sempre evitato come la peste FB
Tuttavia, sto vedendo che, come riportato dalla notizia, i giapponesi dai quarant'anni in su sono invece attivissimi su Facebook, dove possono stare in tranquille oasi di gruppi tematici sugli argomenti che a loro interessano: i vecchi anime, i vecchi film, il wrestling, la musica, il turismo a Tokyo, tutto ciò che riguarda la nostalgia dell'era Showa. Frequentando diversi gruppi specificatamente giapponesi, ho trovato tantissimi amici che poi ho visto anche dal vivo in Giappone o con cui ho chattato su Zoom, è molto più facile farci amicizia dato che Facebook non ha alcuna limitazione nei caratteri e infatti resta sempre il mio social principale e quello che uso con più piacere. E' vero, magari i giovani giapponesi non ci vanno, ma i giovani giapponesi tendenzialmente parlano poco, quindi ci sta che preferiscano il più "smart" Twitter o direttamente Line.
Ti auguro di non finire mai nelle cerchie che trattano politica, k-pop e diritti civili. Fortuna che, a differenza di FB, il filtro per bloccare determinate parole funziona molto bene.
Per quanto riguarda la privacy, è solo verso gli altri utenti. Verso il sito non esiste perché chiede il numero di telefono per registrarsi (a meno di avere un account molto vecchio come il mio, creato prima che il numero venisse richiesto, oppure usare uno dei servizi che offrono numeri fittizi, ma qui si sconfina nella paranoia).
Ma personalmente i social li utilizzo per tutto tranne per il loro scopo e sono rimasto all'età della pietra con Skype per chattare con gli amici IRL... anzi se potessi tornerei ai tempi di MSN Messenger.
Per il resto viva il lurking e quelle poche veloci discussioni su Reddit e pochi altri forum.
Non mi sorprende invece di vedere così in basso Youtube, d’altra parte in Giappone hanno un portale specifico dove caricare i video (ovvero Niconico), é un po’ la stessa cosa che si potrebbe dire per i motori di ricerca (preferiscono nettamente Yahoo! rispetto a Google) e le app di messaggistica come Whatsapp e Telegram (che io sappia loro usano molto di più Line).
Anche l’assenza di TikTok non è strana per me, dubito che i giapponesi userebbero in massa un social di origine cinese.
Riguardo Facebook, beh……il suo appeal verso le nuove generazioni è mooooooooooooolto calato in questi dieci anni (per usare un eufemismo) ma secondo me ben prima delle notizie sulla violazione della privacy dei dati personali, diciamo che è passato molto il messaggio che sia un social network per vecchi (non solo in Giappone, in tutto il mondo credo) proprio perché “vecchio” di suo (è stato praticamente il primo, ma ormai il peso degli anni si fa sentire).
Sull’utilizzo dei social io personalmente sono per un uso moderato e prudente ma non per questo sono per l’avversione e la chiusura più totale, dipende da come li si usa senza abusarne troppo (come tutte le cose insomma).
E pure Animeclick, nel suo piccolo, tutto sommato lo considero un social, per quanto abbia una sua tematica specifica e una portata molto più ridotta verso la gente che naviga su Internet.
Ultimo appunto, l’unica cosa che non riesco a comprendere bene dei social network è chi ne utilizza più di uno contemporaneamente, voglio dire…una volta che carichi i tuoi post/foto/video su uno solo (Facebook, Twitter, Instagram che sia) che senso ha farlo anche sugli altri?
A meno che uno non sia un influencer con una discreta notorietà non ne vedo la ragione, tanto più se poi ci si lamenta di possibili furti di dati sensibili (ma lì per me è una questione di “stupidità di fondo”, cioè se non vuoi che la gente sappia i fatti tuoi ti basterebbe……non spiattellarli in giro, o no? ).
P.S. Dimenticavo la cosa più importante……taaaaanto amore per Fenneko!
Da poco mi sono rifatta twitter e ho gia interagito con alcune persone, in maniera abbastanza anonima ma tranquilla, nonostante lo abbia creato, toh una settimana fa?
Insomma, viva twitter! u.u
Twitter ha quel leggero problema dei re-twitt incontrollabili, il che lo rende stocasticamente terrificante.
C'è gente che per un twitt che dovevano leggere in 4 gatti e che invece ha letto tutto il mondo, si è rovinata la vita, con tanto di minaccie di morte, licenziamento e lettere minatorie.
Praticamente gli unici che possono maneggiare twitter in sicurezza sono i social media manager delle celebrità.
P.S. chi ha fatto quel sondaggio? mi sembra strano non ci sia Tik Tok ma ci sia Reddit.
La colpa è chiarimente di chi ritwitta xD
Ogni generazione è separata dalle successive da cambiamenti culturali e/o di valori.
Quello che distingue il '900 e gli anni 2000 dai secoli venuti prima è che i cambiamenti sono stati molto più rapidi, basti pensare ai figli dei fiori vs le generazioni precedenti per parlare di qualcosa venuto prima di molta utenza su questo sito. Quindi anche l' insofferenza dei giovani verso gli anziani e viceversa si è intensificata.
Non aiuta che i boomer abbiano goduto (senza alcuna consapevolezza) di un periodo di boom (appunto) economico che gli ha permesso uno stile di vita agiato come come le generazioni venute prima e dopo possono solo sognare, e questo porta a meravigliosi divari generazionali come "ma a 30 anni ancora non hai casa tua/famiglia/figli? Ai miei tempi..." "i tempi delle baby pensioni e del posto fisso dato per scontato?" "giovani scansafatiche"
Saremo tutti gli anziani di qualcun altro un giorno ma a noi ne sono capitati di ostici
Ma "boomer" nasce in america, dove la borsa è quadruplicata in 10 anni e l'economia è cresciuta in media al 4-5% all'anno, le classi a meta fra anni '80-'90 lavorano molto nel tech e sono i trentenni piu ricchi che l'america abbia mai avuto.
Io non prenderei l'Italia come caso che dimostra una tesi, in Italia è avvenuto il contario di ciò che è accaduto nelle economie dinamiche.
E invece i boomer hanno goduto di un periodo in cui gli USA (se parliamo di USA) sono diventati la prima potenza mondiale.
Tecnicamente quella che se la spassava su HappyDays era la Gold generation, (i nonni) I boomer sono quelli che hanno combattuto in vietnam o si riempivano di LSD durante il 68.
Il boom economico non si presenta mica contemporaneamente per tutti, negli USA inizio gia durante al guerra, in Italia fine anni '50/'60, in Giappone negli anni '80 e cosi via, e con boomer si intende un boom di natalita, non un boom economico, solo in italia le due cose si sovrappongono.
Non puoi usare delle categorie inventate dagli americani e traslarle in altre societa e pretendere che abbiano lo stesso significato e lo stesso peso.
Certo che le cose sono collegate, la società diventa più ricca, la gente fa figli e questi non muoiono perchè c'è ricchezza.
E comunque non ho parlato di boom economico ma di godere del ruolo di nuova superpotenza, che ovviamente inizia nella seconda guerra mondiale ma si rafforza solo con i decenni successivi e la decolonizzazione.
In ogni caso il motivo dell' "odio" per i boomer non sta nel loro essere boomer ma nel loro essere vecchi.
Di fatto questa moda delle generazioni è stupida, dire millennial non significa nulla e dire boomer non significa nulla.
Se dici trentenne, cinquantenne e simili fai affermazioni altrettanto vere sul momento e vere in generale.
Gli adolescenti sono difficili da comprendere, non gli zoomer ma soprattutto i millenial non sono un gruppo omogeneo, io non posso essere nella stassa categoria di chi ha 35 anni ad esempio.
I boomer (e in realtà già la generazione X) sono maturi/vecchi che hanno il potere, così come la greatest/silent generation avevano il potere negli anni 80.
Oppure puoi dire "i cinquantenni non capiscono i giovani e i trentenni non capiscono i sedicenni" e fai un frase vera adesso come nel 68
Mi stupisce Youtube sia così basso anche a livello mondiale.
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