Il 23 marzo del 2020, la morte a soli ventidue anni di Hana Kimura ha scosso l'intero Giappone.
La giovanissima lottatrice si era, infatti, tolta la vita in seguito a una forte depressione, dovuta a diversi tweet che criticavano in maniera estremamente pesante lei, le sue origini (era una half nippo-filippina) e soprattutto le sue azioni in Terrace House, il reality show a cui aveva preso parte nella quinta edizione del 2019-2020.
Lottatrice di belle speranze, ancora nel fiore degli anni, fiore all'occhiello della compagnia Stardom e amata da tantissimi fan, Hana Kimura non è mai stata dimenticata dai colleghi e dai fan che hanno continuato ad amarla, omaggiarla, ricordarla e pregare per lei nei tre anni che ci separano dalla sua scomparsa.
Anche e soprattutto grazie alle azioni di sua madre, la leggenda del wrestling femminile Kyoko Kimura, che non ha mai smesso di ricordarla, al punto da organizzare ogni anno uno show celebrativo di wrestling in onore della figlia.
Quanto successo alla giovane lottatrice ha scosso talmente tanto il Giappone che, in seguito a questo sfortunato fatto, è stata varata una legge anti-cyberbullismo, che punisce i responsabili di insulti online con un anno di carcere o una penale di 300.000 yen (all'incirca 2000 euro).
Un episodio che, nel bene e (soprattutto) nel male è rimasto scolpito nella memoria collettiva dei giapponesi, compreso Aka Akasaka, scrittore di Oshi no Ko, seinen manga in corso di pubblicazione per Shueisha coi disegni di Mengo Yokoyari.
E' chiarissimo, infatti, da dove l'autore abbia tratto ispirazione per i capitoli 24, 25 e 26 del suo manga, contenuti nel terzo volume e originariamente pubblicati su Weekly Young Jump nel novembre del 2020, a qualche mese di distanza dalla scomparsa di Hana Kimura e appena un mese prima che il caso venisse definitivamente risolto, con l'identificazione e l'arresto del ventenne di Osaka accusato di aver scritto i tweet incriminati.
In questi capitoli, il protagonista Aqua partecipa ad un reality show televisivo chiaramente ispirato a Terrace House. Un'altra dei partecipanti al programma, la giovane attrice Akane Kurokawa, diventa vittima di pesantissimo cyberbullismo, con una pioggia di tweet di inaudita cattiveria rivolti a lei e alle sue azioni all'interno del programma. A causa di ciò, la ragazza arriva persino a tentare il suicidio. Fortunatamente, la vicenda si conclude in maniera più lieta di quella reale, ma l'ispirazione è sotto gli occhi di tutti.
Questi eventi sono diventati la trama dell'episodio 6 dell'adattamento animato di Oshi no Ko, "Ego Search", andato in onda sulle tv nipponiche il 17 maggio 2023. L'anime è tra i più chiacchierati della stagione, quindi non ci è voluto molto perché il contenuto dell'episodio arrivasse alle orecchie di Kyoko Kimura, che lo ha criticato aspramente con diversi tweet scritti nei giorni scorsi.
"Utilizzando così com'è una vicenda realmente accaduta, non pensate al dolore che infliggerete ai fan che ancora oggi hanno a cuore Hana?
E avete trasmesso questo episodio proprio a pochi giorni dall'anniversario della sua morte?
Siete davvero disposti a tutto pur di vendere, pur di diventare un argomento di tendenza?
Vi disprezzo dal profondo del cuore.
Vi prego, fan di Hana, non guardatelo."
"Ho controllato scrupolosamente la sinossi dell'episodio.
La struttura del reality show romantico, i problemi, ciò che è successo durante il programma...
E' tutto identico a ciò che è stato detto nelle interviste e negli articoli relativi alla morte di Hana."
Kyoko Kimura non ha alcun problema per quanto riguarda la storia e i suoi messaggi, non auspica la cancellazione del manga o della serie animata, ma si è vista profondamente ferita a livello personale dalla serie, che ha usato a scopo di lucro la tragedia che ha colpito la sua famiglia.
Oshi no Ko è in pubblicazione in Italia per J-POP, che darà alle stampe a breve l'ottavo volume, mentre per quanto riguarda la serie animata non è ancora stata licenziata ufficialmente per il nostro paese.
Fonti consultate:
Share News Japan
Unseen Japan
Account Twitter di Kyoko Kimura 1, 2
Ma con tutti il rispetto per la signora, questa è la sua idea, tra l'altro raccontare una vicenda simile a quella che ha visto coinvolto, purtroppo, la figlia è anche un modo per parlarne, far conoscere il problema, far capire che scrivere due cazzate in rete non è un gesto che si esaurisce in quel momento ma può avere serie ripercussioni nella vita di chi lo subisce, Oshi no Ko è una serie che tratta anche del lato oscuro dello showbiz giapponese, sicuramente nel farlo si ispirerà ad altri eventi successi anche prima della morte di Hana Kimura, è chiaro che per chi ci è passato seguire una storia simile è un po' come rivivere il dolore del momento ma è inevitabile per me se si decide scientemente di guardarla la serie.
Stiamo parlando di un qualcosa serio e attuale che coinvolge tantissime persone, spesso molto giovani (ricordo di molti minorenni che si sono tolte la vita, e di episodi simili sono accaduti anche in Italia) e molti giovani sono a rischio, anche oggi, in Giappone come in Italia, come in tutti i paesi "civilizzati", che questi abbiano fan o meno non è importante, le vite delle persone sono importanti.
Parliamo di un argomento molto delicato ma che dovrebbe essere affrontato da mano esperta, lasciando dei messaggi chiari, condannando in modo inequivocabile tale comportamento, (chi utilizza i social dovrebbe essere più consapevole dell'effetto delle parole utilizzate), lasciando una speranza alle persone vittime di questo deplorevole modo d'agire.
Nessuno ha svilito la tragedia, anzi il realismo ha evitato che la storia narrata, per quanto ispirata diventasse la solita farsa con un eccessivo buonismo alla occhi del cuore.
Il dolore inflitto: per quanto bisogna rispettare quello di una madre di una vittima, non si può paralizzare tutto (ciò che riguarda l'intrattenimento) per paura di offendere qualcuno. In un'epoca di strasensibilizzazione mondiale, grazie ai social, lasciamo questo compito agli americani.
Il vero sciacallaggio è quello della contrapposizione di un episodio anime di fantasia con il dolore reale di persone coinvolte in vicende correlate e di ispirazione odierna e futura.
Quanti episodi di CSI e simili, di film sui serial killer, dovrebbero finire sotto la scure del boicottaggio?
Più se ne parla più si mette evidenza al problema e magari trovare soluzioni per risolverlo
Per altro l'episodio è realistico e inquietante, non si fa beffe della vittima e non la si giudica negativamente, anzi si pone proprio l'evidenza su come quei commenti che magari si danno anche distrattamente possano fare male
Ovviamente specificando che questo manga denuncia pesantemente il cyberbullismo, senza il benché minimo spiraglio di comprensione ed empatia per gli stronzi dei commenti.
Oshi no Ko tratta del "lato oscuro" del mondo dello spettacolo.
Più che "lucrare su tragedie altrui" sembra dire "ecco cosa può succedere quando scrivete commenti pieni di veleno senza pensare troppo".
Se fossi stata nella signora, invece di criticarlo e consigliando di non vederlo, lo avrei usato per ribadire il messaggio più importante: sensibilizzare la gente sul problema del cyberbullismo e ricordare che le parole hanno un peso.
Tutti nell'opera si impegnano per sostenerla psicologicamente, amici e familiari, e tutti criticano il comportamento degli hater e dei troll su internet e della società.
è una cosa che accade ogni giorno, anche se è triste da dire. In Oshi no Ko credo che la tematica sia bene realizzata e contestualizzata
Posso capire che per la madre sia stato uno shock ritrovare la storia della figlia senza preavviso, ma la reazione è stata eccessiva, forse prima conveniva contattare gli autori...
Banalmente c'è sicuramente chi non se lo aspettava ed è stato colto in contropiede (non tutti leggono manga o leggevano la specifica opera prima della risonanza dell'anime). In più ci si mette anche la particolare natura della storia in cui la vita di una persona è stata già esposta in pubblico e distrutta, non parliamo di chessò un incidente stradale che per quanto grave ha tutta un'altra dimensione privata.
Ricordo che quando iniziarono a fare film sull'11 settembre ci rimasi male e storsi il naso. Era stato il primo evento storico che avevo vissuto con consapevolezza, una vicenda di cui ho un ricordo vivido seppur indiretto ancora a distanza di anni. Mi sembrava una cosa di pessimo gusto farci sopra dei prodotti di intrattenimento, ma era una reazione viscerale a quella che alla fine dei conti è una naturale rielaborazione di un trauma a livello sociale - lo si racconta tramite storie. È così dall'alba dei tempi. Uno dei miei film preferiti è Titanic, che si basa su una tragedia reale tanto quanto l'11/9. La parte bella di quell'opera è proprio la ricostruzione e il racconto rispettoso di una tragedia corale (al di là della storia d'amore, c'è un lavoro certosino di ricerca storica che si può solo rispettare). Mi sono resa conto che non potevo amare Titanic ed essere contraria a un trattamento simile per altri eventi storici solo perché uno era successo 100 anni prima e l'altro era relativamente recente. Però la reazione di pancia c'era stata, anche perché sapevo benissimo che genitori/amici delle persone morte nell'11/9 erano ancora in vita e quindi persone vere potevano rimanere ferite, mentre per il Titanic si parlava al limite di una manciata di superstiti.
Ripeto, non penso che l'autore di oshi no koe abbia fatto qualcosa di male. Anzi il tema del cyberbullismo è qualcosa per cui non si può aspettare cento anni a parlarne e affrontarlo come società. Però capisco anche la controparte, veramente tanto. Solo che la loro è una (legittima) reazione di pancia... Non è detto che rimanga il loro pensiero anche nei prossimi giorni o volendo anni, anzi spesso si finisce ad apprezzare certe cose con il tempo.
Spero che la madre e l'autore possano cogliere l'occasione per parlare e confrontarsi.
L'empatia è un concetto personale, ergo le reazioni sono personali.
Kenny di South Park che esplode fa simpatia, ma se ti è morto uno di esplosione non credo che ti faccia piacere rivederlo.
E qui si parla di rimandi diretti alla vicenda e non romanzati/alterati.
Poi sull'averlo fatto vicino alla data di morte, è una semplice coincidenza, le trasmissioni TV figurati se pensano a ste cose e o sono informati di ste cose, chi fa i palinsesti spesso e volentieri neanche sa di cosa parlano j prodotti
"E' chiarissimo, infatti, da dove l'autore abbia tratto ispirazione per i capitoli 24, 25 e 26 del suo manga, contenuti nel terzo volume e originariamente pubblicati su Weekly Young Jump nel novembre del 2020, a qualche mese di distanza dalla scomparsa di Hana Kimura e appena un mese prima che il caso venisse definitivamente risolto"
Ma tre anni fa dov'era la signora? Ah, forse il manga non era ancora famoso come lo è ora!
Completamente d’accordo, qua viene criticata sia tutto quello che c’è dietro il mondo dello show business, sia in questo episodio particolare quello che succede con il bullismo in rete… anzi secondo me l’episodio sarebbe anche molto utile per far comprendere certe gravi problematiche così attuali…
In pratica sta facendo quello che altri hanno fatto alla figlia all'epoca (ovviamente con toni meno forti ..o no?)
Mi spiace per la sua perdita e si capisce che ne è tutt'ora sconvolta ma è giusto che se ne parli in modo che il fenomeno possa mietere meno vittime.
L'evento che organizza lei è di buon gusto, ma se altri citano la storia sono avvoltoi che vogliono solo guadagnarci? Invece di lamentarsi, avrebbe dovuto ringraziarli per aver portato alla luce questo tipo di problemi, di cui si parla nelle prime settimane e poi spariscono nel nulla.
che senso ha per una vittima lamentarsi di chi denuncia il suo problema, soprattutto visto che, nonostante leggi e (immagino) sensibilizzazione in merito, il cyberbullismo rimane un problema?
non è la popolazione che si lamenta ma la madre della persona il cui suicidio ha ispirato l'autore.
C'è una lieve differenza.
In che episodi arrivano pedofilia ed incesto???
Stai tranquilla Kyoko, non c'è pericolo.
Sarebbe stato meglio, se proprio non riusciva a scrivere diversamente, un omaggio, oppure una dedica ad Hana.
(Non ho letto il manga, non sto guardando l'anime, è solo il mio pensiero)
Beh quando qualcosa passa in tv è evidente che è molto più facile venirne a conoscenza.
Cmq per me se la polemica porta a riparlare di quel caso ben venga.
La memoria delle persone è fin troppo labile.
Una lacrima per Hana.
La pedofilia è tipo nell'incipit
Eh addirittura, ma in quale momento dici?
Secondo me aiuterebbe molto più guardare quest'episodio, anche solo questo che onestamente penso sia il migliore della serie visto finora, per ricordare Hana e provare a capire cosa si sbaglia quando ci si comporta in un certo modo su internet piuttosto che far finta che non esista.
Poi servono pene molto più severe, i social non possono essere un mondo a parte senza regole dove ognuno sfoga le proprie frustrazioni, delusioni e insicurezze, insultando chiunque.
E se in Yowamushi Pedal c'è un incidente dove un camion che gira a destra investe un ciclista, quanti italiani (purtroppo è cronaca quasi settimanale) dovrebbero dar contro a Wataru Watanabe?
"E' chiarissimo, infatti, da dove l'autore abbia tratto ispirazione per i capitoli 24, 25 e 26 del suo manga". Ma anche Nostradamus ne azzecca tantissime: DOPO che un evento si è verificato, si spulciano le sue quartine e si sceglie quella adatta all'occasione!
Da https://it.wikipedia.org/wiki/Nostradamus
Si rileva infatti che queste predizioni altro non sono che esempi di chiaroveggenza retroattiva. In altri termini, le quartine sono scritte in un modo così ambiguo che chiunque, a posteriori, può leggere o interpretare in esse ciò che meglio crede.[3]
«Nostradamus non ha mai veramente previsto alcun evento futuro. Le uniche tre volte in cui ha indicato una data precisa per le sue profezie, infatti, si è clamorosamente sbagliato: in una prevedeva il culminare di una lunga e selvaggia persecuzione religiosa per il 1792 (che non c'è mai stata), in un'altra la totale distruzione della razza umana per il 1732 e nella terza la fine del mondo per il 1999!»
(Massimo Polidoro[3])
A parte questo fatto increscioso, spero che Oshi no Ko abbia stia pungendo sul vivo diverse persone, haters da tastiera in primis.
Mi sa che hai visto qualcos'altro, perchè Oshi no Ko è tutto tranne che questo. La serie non vuole scioccare, bensì denunciare.
Appunto, non conosci la serie, quindi non sei in grado di giudicare. In cosa poi Oshi no Ko avrebbe "rubato" la storia della Kimura? Il suo non è certo l'unico caso, in tutto il mondo esistono ragazzi e ragazze che si tolgono la vita a causa del bullismo. Inoltre questa serie denuncia lo show business giapponese, che vede le celebrità e gli idol in particolare come pupazzi al servizio del pubblico.
???
Ziro si riferisce al rapporto tra dottore e paziente dei primi capitoli, con tanto di promessa di matrimonio.
O intende Ai incinta o intende un altro momento che non ricordo neppe io sempre con Ai.
Ai incenta non lo è essendo sia sopra l'età del consenso (quindi non legalmente pedofilia) sia essendo rimasta incinta (quindi non scientificamente attrazione per persone pre puberali)
Se è questo allora boh. è chiaro perchè lui faccia quella promessa e oltre non va
Penso intenda un'altra cosa, ma che per poter capire dovrete aspettare la seconda stagione
Secondo la mia opinione:
"sozu" se in Yowamushi Pedal (per esempio), l'autore riporta minuziosamente dei particolari di un determinato incidente dove, un ciclista muore e uno perde una gamba, si collega subito le due cose, soprattutto se l'incidente è avvenuto nel tuo paese e si commemora l'anniversario proprio in concomitanza dell'uscita dell'episodio. E quindi si ha proprio l'intenzione di citare l'avvenimento esclusivamente per fare parlare di sé.
"Non Pervenuto": (rubare) nel senso che come Hana, anche il personaggio immaginario in "Oshi no Ko" partecipa a un reality show e diventa vittima di bullismo, uguale, cambia solo il nome. È palese che Akasaka abbia sfruttato la cosa, altrimenti avrebbe scelto un modo differente per fare diventare vittima di bullismo il suo personaggio...
Basta leggere bene l'articolo o conoscere la storia di Hana.
Quando poi nei manga o altrove vi è la dicitura: "Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale", qui non lo è,
La storia di Hana viene ricordata ancora oggi, e secondo me, Akasaka ha sfruttato anni fa la cosa nel manga, vide che nessuno si lamentò e andò avanti, ma con l'anime (come detto nell'articolo) la cosa è arrivata alla madre (non credo lettrice di manga) che giustamente ha preso provvedimenti.
Non c'è bisogno di leggere il manga o guardare l'anime per capire quando si oltrepassa un certo limite.
Dare 7.5 ad Akebi e poi accusare Oshi no Ko di pedofilia... Perfettamente coerente.
Ovviamente si allude al fatto specifico, ma sta di fatto che non è l'unico, e soprattutto che l'episodio lo ha fatto in modo sensibile e senza morbosità.
Ribadisco inoltre che chi accusa un'intera serie senza averne visto nemmeno un episodio (o letto almeno un capitolo) farebbe meglio a tacere ed eventualmente a pronunciarsi di nuovo dopo la visione, se non vuole rischiare di fare brutte figure.
Roba di denuncia e altra roba. Questa tocca sì e no l'argomento di turno per quello che gli serve (cioè piazzare il momento "che fa discutere")... e poi lo fa con una marea di tematiche, risultando di una superficialità unica sotto ogni punto di vista.
Vedeteci un po' tutto quello che vi pare, dategli qualsiasi profondo signficato (che per me non ha), ecc... buon per voi.
Per me è l'ennesima serie "parac**o" che piglia di qua e di là (e lo fa male) perchè di suo ha 0 contenuto, il nulla cosmico proprio.
sta facendo parlare molto di se, è da quando è iniziata che questa serie rompe letteralmente internet e se ne discute tanto. grande successo sicuramente, e tematiche di vario genere.
La tematica è una sola, ovvero la critica allo show business giapponese, non solo di chi ci sta dietro ma anche di un certo tipo di pubblico. L'episodio 6 è una delle conseguenze di questo. Hana Kimura non è solo una vittima dei cyberbulli, ma anche dello show business, e la puntata lo ha ben evidenziato.
Liberissimo di pensarla come vuoi, però se parli di povertà di contenuti in Oshi no Ko e poi dai 9.5 ad una serie come Aho-Girl non sei molto coerente neanche tu.
Una vicenda davvero orribile e che fa tanta rabbia. Posso capire almeno un frammento della tristezza e dela frustrazione della madre...
Partendo da questo presupposto, quei suoi commenti fanno rabbrividire e ne ho tante da dire a riguardo:
"Così com'è"? °-°
Sarà anche ispirata alla storia di sua figlia ma come l'episodio 7 ha spiegato ci sono stati circa 50 casi di suicidio nel mondo in tutti questi anni come conseguenza dei Reality Show e molti hanno avuto modalità simili, non è che hanno preso nomi e fatti pari pari...
Di commenti ne ho letti a decine di persone che erano sia fan di Hana (nella sua carriera di Wrestler e in Terrace House) sia fan di Oshi no Ko e TUTTI hanno apprezzato come Aka ha narrato in modo sensibile ma brutalmente reale gli avvenimenti che hanno portato Akane Kurokawa a tentare il suicidio.
Discorso diverso quelli che erano solo fan di Hana e conoscono Oshi no Ko solo per sentito dire o dopo aver letto la sola sinossi.
Proprio come lei.
Paradossalmente si comportano in modo superficiale proprio come i cyberbulli che hanno portato la figlia al suicidio... se non è lei a capirlo chi altro può farlo?
Una coincidenza, mi pare ovvio 🤦♂️.
Quando avrà letto il manga o visto l'anime capirà che il tema è trattato con grande rispetto e chiunque con un minimo di sensibilità che ne sia stato partecipe ne è solo uscito migliore.
Commenti tipo: "d'ora in poi farò più attenzione a come userò le parole nei social, in effetti in passato mi sono lasciato andare alla rabbia e ho attaccato personalmente tizio o tizia" etc. etc. ne ho letti non so quanti da quando è uscito l'episodio 6 una settimana fa.
E' palese che la vicenda non è stata sfruttata per vendere o per fare tendenza, semmai perché se ne parli di più.
Stesso discorso di prima: MAI criticare qualcosa che non si conosce.
Ed ecco qua, da madre della vittima a "carnefice".
Immaginate Aka Akasaka e coloro che hanno lavorato all'anime con tanta passione e rispetto leggono un commento del genere da chi dovrebbe invece apprezzare più di tutti il loro operato, senza poi neanche aver letto e visto la serie in questione... non è giustificabile, mi dispiace.
Come già detto, i fan di Hana che hanno letto il manga e/o visto l'anime con cuore e mente aperti l'hanno apprezzato quindi vi prego, leggetelo e guardatelo.
Alla fine ha anche un finale positivo dove Akane viene salvata (come chiunque si auspicherebbe fosse l'epilogo di queste tragiche vicende nella vita reale) e diventa in breve uno dei personaggi migliori e più amati della serie.
Purtroppo sono casi difficili in cui nessuno ha al 100% torto o ragione dato che la sofferenza di amici e familiari della vittima viene riaperta con l'enorme copertura mediatica che sta avendo l'anime ma ci tenevo a commentare queste tristi uscite della signora Kyoko Kimura, superficiali e persino tossiche.
Mi pare di aver letto di sfuggita in qualche commento su Reddit che lei dopo aveva anche fatto commenti più distensivi ma non ho indagato oltre.
A quanto pare alcuni fan di Oshi no Ko, come purtroppo ci si può aspettare dalla solita vocal minority, l'hanno insultata nei social.
I soliti troll fanatici che non hanno imparato niente del messaggio che la serie voleva dare.
In questi casi la cosa migliore è far passare il tempo e non lasciare commenti, le polemiche inutili si spengono sempre nel giro di settimane.
Infine, neanche spreco tempo a commentare chi qui o altrove parla da mesi di "pedofilia" e "incesto" senza evidentemente aver capito niente del rapporto dei personaggi e di certe scene, o in generale dei soliti hater che attaccano le serie popolari di turno... triste e imbarazzante ¯-_(ツ)_-¯.
AOTY
Quindi si accusa la produzione dell'opera come la produzione nella della stessa storia. Affascinante.
E se qualcuno prende spunto da questo lutto reale come fonte per una qualche narrazione non è affatto illecito, data appunto la natura condivisa dello stesso.
Non è certo una novità che si usino eventi reali, fatti di cronaca, anche gravi, per dire qualcosa in forma diversa.
Nel momento stesso in cui diventa collettivo, quel fatto, piaccia o meno, sarà qualcosa di cui molti tratteranno. Qualcuno a proposito, qualcuno a sproposito, di certo ciascuno a modo suo.
C'è anche chi trae ispirazione da tragedie personali per narrare una storia (per esorcizzare la realtà magari).
C'è chi lo fa con le tragedie degli altri, ma non per questo per forza in modo improprio.
C'è perfino chi fa entrambe le cose.
Penso ad esempio a un James O'Barr che creò Il Corvo basandosi in parte sulla morte della sua fidanzata in un incidente, in parte su un fatto di cronaca a Detroit, dove due fidanzati furono uccisi per un anello da 20 dollari.
vediamo un po' cos'hanno in comune le due storie.
adolescenti vs adulti
reality basato su vita scolastica e sentimentale vs reality ambientato in un appartamento e sentimentale
protagonisti che si conoscono vs protagonisti che non si conoscono
attaccata per aver graffiato il viso di una partecipante vs attaccata per altri motivi
sì proprio uguali uguali.
Passiamo alle tempistiche.
Posso concordare che la messa in onda dell'episodio in data prossima alla anniversario possa ver riaperto una ferita... ma semmai è al rete televisiva che decide il palinsesto da criticare non gli autori.
I capitoli del manga sono pubblicati a novembre il fatto è successo a maggio. I primi capitoli di Hoshi no ko sono usciti il 23 aprile.
Cosa è più probabile che l'autore avesse già in mente cosa sarebbe successo (all'epoca i reality di format romantico erano abbastanza famosi, Terrace in modo particolare) e la vicenda di Hana sia una tragica coincidenza, oppure che l'autore non avesse la minima idea di come proseguire e aspettava solo che accadesse una tragedia?
Più che dai commenti della madre che essendo stata in prima persona toccata da una tragedia simile penso sia comprensibile il suo comportamento (anche se non lo trovo corretto, ma il dolore dell'anima non è logico a volte), sono allibito da certe frasi in questa sezione commenti.
In questi giorni ho letto vari commenti sui forum riguardo l'episodio, e leggere "Non penso che insulterò pesantemente mai più una persona online" ecc., per me è già un traguardo e dimostra che a qualcosa l'episodio alla fine sia servito.
Può anche essere stato fatto a scopo di lucro (anche se da come è stata affrontata la cosa non mi sembra minimamente), ma se il messaggio alla fine è riuscito a sensibilizzare anche solo una minima parte degli spettatori, per me è un successo.
Invece mi tocca leggere certi commenti cinici da persone che neanche hanno visto l'anime o letto il manga, ed odiano un'opera per la sua sola esistenza (uhm, mi ricorda qualcosa...).
Ma c'è l'hai con me?... perché io non ho mai visto Akebi, e non ho mai detto che in oshi ci sia pedofilia xD
Ma pensi seriamente che abbiano deciso di far iniziare la serie ad aprile soltanto per far uscire l'episodio vicino all'anniversario della sua morte?
Quindi, ogni abitante di ogni singolo paese dove avviene un incidente simile a quello descritto in un manga/anime/romanzo/telefilm/ecc. ecc., uscito nelle vicinanze dell'anniversario (ma anche in altri periodi) del fatto può legittimamente pensare che l'autore abbia preso ispirazione da ciò che è accaduto al suo paese? Oppure che abbia preso l'ispirazione da quello con la vittima più famosa, come in questo caso?
Penso parli di Alex
Sì, infatti. Avevo sbagliato a quotare, sorry. 😰
Spero che la signora e il mangaka possano incontrarsi e chiarirsi.
Akebi fa l'occhilino ai pedofili e Oshi no Ko anche, non l'ho mica negato. Ci si chiedeva quando sarebbe stato con elementi pedofili Oshi no Ko e ho risposto che lo è dal primo capitolo (nell'anime in 6 minuti ci sono 6 riferimenti diversi alla pedofilia) mi avessero fatto la stessa domanda su Akebi avrei detto la stessa cosa. Akebi rimane una serie migliore di Oshi no Ko per X motivi ma elencarli sarebbe offtopic in modo imbarazzante.
illuminaci, quali sarebbero questi riferimenti?
Presumo intenda scene come Ruby-neonata che adora succhiare il latte dal seno di Ai; considerando che la bimba è mentalmente una quindicenne... aspetta no, per dire pedofilia il problema non dovrebbe essere che lei venga effettivamente considerata una neonata?
Ma allora è soltanto una bebè che prende il latte da sua madre 🤔
Okay, scusami, ho provato a vedere con gli occhi di chi pensa male per risponderti, ma ho finito solo per confondermi.
Ma per "Akebi" intendi forse "La divisa scolastica di Akebi"?
Voglio davvero credere di no, perché vedere della pedofilia in una serie sull'amicizia di un gruppo di ragazzine delle scuole medie... avere una visione così distorta della vita è preoccupante.
ma lui dice nei primi 6 minuti, nei primi 6 minuti c'è giusto la morte di Sarina e il dottore che scopre che Ai è incinta, fine
e cmq con il tuo ragionamento dovrebbe essere al contrario, il pedofilo è l'adulto che si vuol fare un bambino, non il contrario... e cmq sì, alla fine è un bebe che prende il latte dalla madre XD
Non lo so guarda, non chiedere a me: alzo bandiera bianca 😂
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