Wolf Children (Novel)
La giovane Hana incontra un misterioso ragazzo (tanto misterioso che non ne conosceremo mai il nome: vi si fa riferimento sempre con un generico "lui") all'università che frequenta e se ne innamora, ricambiata; ma pochi anni dopo l'inizio della loro convivenza lui muore tragicamente, lasciandola sola a crescere i loro due bambini.
La situazione è resa ancora più difficile dal fatto che si tratta di bambini lupo, ma Hana non è il tipo da lasciarsi abbattere, ed è più che decisa ad aiutarli a crescere sani e forti e a decidere se entrare a far parte del mondo umano o di quello dei lupi.
In realtà la componente fantastica è soprattutto uno spunto per parlare di una madre che cresce i suoi figli da sola in un mondo tendenzialmente scettico e poco amichevole con chi è anche in minima parte diverso.
Questo romanzo ricalca fedelmente la storia mostrata nel bellissimo film di Mamoru Hosoda e si legge con piacere; purtroppo però non me la sento di dare il massimo dei voti per via dello stile: troppo semplice, talvolta elementare, tanto che i silenzi vengono sempre sottolineati da un "..." o anche da un "...!", il che a mio avviso si sarebbe potuto tranquillamente evitare, perché fa sembrare il tutto più una sceneggiatura che un romanzo.
Ma è l'unico difetto significativo che vi ho trovato. Mi piace l'edizione: il formato è tascabile, vi è la sovraccoperta a colori ed il prezzo non è eccessivo.
La situazione è resa ancora più difficile dal fatto che si tratta di bambini lupo, ma Hana non è il tipo da lasciarsi abbattere, ed è più che decisa ad aiutarli a crescere sani e forti e a decidere se entrare a far parte del mondo umano o di quello dei lupi.
In realtà la componente fantastica è soprattutto uno spunto per parlare di una madre che cresce i suoi figli da sola in un mondo tendenzialmente scettico e poco amichevole con chi è anche in minima parte diverso.
Questo romanzo ricalca fedelmente la storia mostrata nel bellissimo film di Mamoru Hosoda e si legge con piacere; purtroppo però non me la sento di dare il massimo dei voti per via dello stile: troppo semplice, talvolta elementare, tanto che i silenzi vengono sempre sottolineati da un "..." o anche da un "...!", il che a mio avviso si sarebbe potuto tranquillamente evitare, perché fa sembrare il tutto più una sceneggiatura che un romanzo.
Ma è l'unico difetto significativo che vi ho trovato. Mi piace l'edizione: il formato è tascabile, vi è la sovraccoperta a colori ed il prezzo non è eccessivo.