Recensione
The Sky Crawlers
10.0/10
La ragione del mio voto è semplice. Il film è magnifico!
Non parlo della grafica o dei disegni etc... ma della trama che mi pare venga troppo sottovalutata da coloro che sono stati gli spettatori del film. Penso che questa sia particolarmente sofisticata e che qui, molto più che altrove, si nasconda dietro gesti, espressioni, silenzi. La luce è come la verità... acceca!
Questa è l'affermazione con cui si presenta il protagonista. Senza dubbio enigmatica e misteriosa, permette però di capire fin da subito che quanto vediamo è in realtà così chiaro e... trasparente che il nostro pensiero lo oltrepassa senza che ce ne accorgiamo. La realtà dei fatti è tutto ciò che vogliamo sapere, tutti gli interrogativi che ci poniamo e le risposte non date dai personaggi. Come il protagonista, siamo lasciati da soli ad affrontare i dubbi e la solitudine nell'attesa della rivelazione di ciò che già suppiamo e che quando arriva sembra non squoterci.
E i protagonisti sono ugualmente in possesso di quest verità, da qui matura infatti la loro lentezza e passività.
I ritmi lenti riproducono la visione che essi hanno della vita. Dimenticando il passato essi vivono ogni giorno come se durasse una vita intera.
La loro visione dilatata delle cose è perfettamente espressa dalla musica intensa e molto molto lenta.
Infine la computer grafica, pur segnando talvolta degli stacchi troppo netti, è realizzata magistralmente e i richiami ad altre produzioni non sminuiscono certo il film, la cui tematica non certo originalissima, è tale nel modo nuovo e incisivo in cui viene trattata.
Buona visione!
Non parlo della grafica o dei disegni etc... ma della trama che mi pare venga troppo sottovalutata da coloro che sono stati gli spettatori del film. Penso che questa sia particolarmente sofisticata e che qui, molto più che altrove, si nasconda dietro gesti, espressioni, silenzi. La luce è come la verità... acceca!
Questa è l'affermazione con cui si presenta il protagonista. Senza dubbio enigmatica e misteriosa, permette però di capire fin da subito che quanto vediamo è in realtà così chiaro e... trasparente che il nostro pensiero lo oltrepassa senza che ce ne accorgiamo. La realtà dei fatti è tutto ciò che vogliamo sapere, tutti gli interrogativi che ci poniamo e le risposte non date dai personaggi. Come il protagonista, siamo lasciati da soli ad affrontare i dubbi e la solitudine nell'attesa della rivelazione di ciò che già suppiamo e che quando arriva sembra non squoterci.
E i protagonisti sono ugualmente in possesso di quest verità, da qui matura infatti la loro lentezza e passività.
I ritmi lenti riproducono la visione che essi hanno della vita. Dimenticando il passato essi vivono ogni giorno come se durasse una vita intera.
La loro visione dilatata delle cose è perfettamente espressa dalla musica intensa e molto molto lenta.
Infine la computer grafica, pur segnando talvolta degli stacchi troppo netti, è realizzata magistralmente e i richiami ad altre produzioni non sminuiscono certo il film, la cui tematica non certo originalissima, è tale nel modo nuovo e incisivo in cui viene trattata.
Buona visione!