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6.0/10
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Mi è difficile assegnare un voto alto ad un prodotto davvero poco, se non pur nulla, originale e che, in fondo, basa tutto sulla comicità e sulla realizzazione tecnica. Anche gli scontri, una componente importante di questo tipo di storie, non hanno in verità nulla di interessante o innovativo.

Ma spiegherò con calma. L'anime inizia in un modo davvero invitante: la maggior parte dei personaggi che vengono introdotti all'inizio sono simpatici e carismatici; alcune situazioni sono inoltre decisamente divertenti e, in generale, il tutto si lascia vedere piacevolmente, anche se sono presenti i classici stereotipi e il solito fanservice un po' eccessivo.
Dopo un po', però, giunti all'incirca alla prima metà della serie, si inizia ad intravedere qualche problema. Molto spesso compaiono nuove figure ma, per quanto interessanti possano essere, non vengono approfondite per niente e vengono abbandonate a sé stesse, con comparsate casuali e del tutto anonime. Le gag iniziano a mancare e a riproporsi in maniera irritante (vedi quelle con Excalibur) e i combattimenti divengono una sorta di siparietto dove il buono non non può battere il cattivo di turno senza ottenere il power up.
Se i problemi si vedono a metà della serie, il crollo avviene invece con il finale, scialbo, semplice e per nulla emozionante. Il tutto sa di visto e stravisto.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Il solito super-cattivo, fonte di tutti i mali esistenti, viene annientato da un pugno coraggioso (wtf), quando invece ci sarebbero stati i presupposti per fare qualcosa di veramente bello.

Fine parte contenente spoiler

Di che parlo? Visto che nella serie si parlava sempre della possibilità che Soul sarebbe potuto diventare un Kishin, sarebbe stato molto più interessante vedere tutti i vari comprimari scontrarsi con lo stesso, divenuto ormai un boss finale. Sarebbe stato uno scontro epico!

Sorvoliamo dunque sulla storia, che è quanto di più ovvio ci possa essere, e parliamo dei personaggi. Death the Kid e Black Star sono indubbiamente quelli realizzati meglio oltre che i più simpatici. Essi saltano subito all'occhio, anche se non sono gli unici: anche personaggi come Chrona e il padre di Maka infatti non sono niente male. Ce ne sarebbero stati molti altri degni, come Free o Mifune, ma appaiono talmente poco che mi è impossibile fornire un giudizio completo su di loro. E avrebbero pure potuto avere non poche occasioni per mettersi in mostra. A questo punto mi chiedo, perché dare tanto spazio ad un essere fastidiosissimo e inutile come Excalibur? I protagonisti, invece, ovvero Maka e Soul, sono quanto di più antipatico e anonimo possa esistere.
Dunque, a questo punto, posso tranquillamente dire che le puntate spassose con Kid e Black Star, insieme a quelle introspettive di Chrona, sono quelle migliori e più interessanti. Da questo punto di vista dunque, Soul Eater, come "battle anime", fallisce sotto non pochi aspetti e si lascia superare tranquillamente da altri esponenti del genere.

L'ultimo aspetto su cui mi voglio soffermare è la realizzazione tecnica. La grafica è davvero superba, colpisce immediatamente lo spettatore e forse è una delle miglior migliori che io abbia mai visto in un anime. Anche sul soundtrack non ho nulla da ridire.

In conclusione, la serie è consigliata soltanto (ma solo fino alla venticinquesima puntata) a chi vuole un prodotto spensierato, divertente e nella norma. Sconsigliatissimo invece a chi pretende di più.