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TRAMA
Il principe Ashitaka per salvare il suo villaggio da un cinghiale trasformatosi in demone è costretto ad ucciderlo. Quest'azione però gli costerà caro: il demone infatti, toccandolo con uno dei suoi "tentacoli", gli lancia una maledizione che lo ucciderà pian piano. Quindi il ragazzo decide di partire nella speranza di scoprire il motivo della trasformazione del cinghiale in demone, e quindi trovare il modo di annullare la maledizione.
Arrivato alla città del Ferro, luogo dove viene organizzata l'estrazione del ferro nella montagna circostante, scoprirà la causa che portò il cinghiale a trasformarsi in demone.
Si troverà invischiato nella guerra tra animali e uomini per la lotta del territorio. Compare così la principessa Mononoke, una ragazza che è stata allevata dai lupi, dal comportamento animale ma pur sempre umana, che esprime in se tutta la magia della foresta.

OPINIONE PERSONALE
La principessa Mononoke è una fiaba dai toni crudi.
E' una fiaba perché la rappresentazione degli spiriti della foresta e del loro Dio ti proietta in un mondo magico. Anche i lupi giganteschi fanno la loro bella figura. Infine Mononoke, che con o senza maschera sembra appartenere a un altro mondo... mentre cavalca i lupi è davvero affascinate. Cruda perché là si vede la morte senza filtri (non manca il sangue) e il demone è agghiacciante. E anche perché, nonostante il tema sia già sfruttato da altre narrazioni, vedere l'uomo che distrugge tutto quello che gli sta attorno senza esitare nemmeno un secondo è davvero triste.

L'animazione è veramente fluida, così bella che potrebbe essere visto anche solo per quello.
Forse quello che sto per dire è un mio svarione mentale ma essendo una recensione sono "obbligata" a dire ciò che penso: in un certo qual modo mi ricorda Bambi. Quale bambino non è stato colpito dalla morte della madre di Bambi? Dall'incendio nella foresta?
Ecco, la principessa Mononoke mi ha colpito in quello stesso modo perché ai miei occhi appare una fiaba, e i lungometraggi della Disney per me sono un po' come delle vecchie fiabe. Entrambi ci raccontano un mondo magnifico che rischia di svanire per sempre.
La cosa che appunto mi ha colpito è il mix dolcezza/crudezza. Nessun filtro, né nel bene né nel male.
Unico neo è il troppo buonismo da parte del protagonista, che però può essere giustificato appunto da questo clima da fiaba che nella conclusione ci deve insegnare qualcosa. Quindi a parte questo mio pensiero la cosa ha comunque senso.
Se avete voglia di rifarvi gli occhi e di essere intrattenuti da una bella storia, guardatelo!