Recensione
Blade of the Phantom Master
7.0/10
Shin Angyo Onshi è un film d'animazione tratto dall'omonimo manhwa creato da In-Wan Youn e Kyung-Il Yang, ambientato in un Giappone feudale con vari elementi fantasy.
Protagonista della storia è Moons, una sorta di agente incaricato di preservare la Giustizia ovunque e di punire i criminali per le loro angherie: un Angyo Onshi. La città nella quale venivano nominati questi agenti, Jushin, è caduta e ora il Crimine e i tiranni regnano incontrastati. Moons è l'unico rappresentante rimasto di questo speciale corpo di polizia ma, a dispetto del suo incarico, è del tutto disinteressato al suo compito, risultando passivo, egoista e arrogante.
Moons giunge ad una città caduta sotto il controllo di un perfido signore feudale che ha ridotto quasi in schiavitù i suoi abitanti. Come si comporterà l'Angyo Onshi di fronte a questi soprusi?
Il film ha una trama semplice ma abbastanza interessante, che riesce a mantenere alta l'attenzione. Il protagonista gioca un ruolo vitale nella vicenda, la quale molte volte viene interamente incentrata su di lui, sui suoi combattimenti o sulle sue ricerche. Purtroppo Moons è l'unico personaggio che viene affrontato un po' più dettagliatamente rispetto agli altri, che giocano semplicemente dei ruoli marginali. Ma anche se il protagonista è quello meglio caratterizzato, non fornisce allo spettatore tutti gli elementi giusti per capirlo appieno, ovvero cosa gli sia successo in passato e chi sia il misterioso individuo che cerca disperatamente da tempo. Per il resto è un buon personaggio, accompagnato da Tyun-Hyun, sacerdotessa combattente che segue Moons ovunque lui vada. La ragazza era innamorata di Mong Ryong, il ragazzo che salvò Moons nel deserto, ucciso poi da un orda di mostri.
In seguito, Moons e Tyun-Hyun incontreranno Jyun, un ragazzino che vive in una strana isola. Questi due saranno i due accompagnatori del protagonista per tutto il film, ma la loro caratterizzazione sarà molto scarsa, sopratutto quella di Tyun-Hyun, che appare soltanto come una triste ragazza aggrappata a Moons.
Le animazioni sono molto buone, fluide e scorrevoli, accompagnate da ottimi fondali sicuramente piacevoli per lo spettatore. Anche il comparto sonoro è sufficientemente buono, in quanto ci offre delle belle musiche che accompagnano la vicenda sia nei combattimenti che nei viaggi.
Il character design cerca di mantenersi fedele a quello del manhwa, riuscendoci discretamente. Ovviamente, dato che il manhwa ha un tratto caratterizzato da una maniacale cura dei particolari, qui nell'anime la particolarità viene molto sintetizzata, ma rimane lo stesso molto apprezzabile.
Dd a questo film un 7 abbondante, dato che è stato molto godibile e interessante: consigliato a tutti.
Protagonista della storia è Moons, una sorta di agente incaricato di preservare la Giustizia ovunque e di punire i criminali per le loro angherie: un Angyo Onshi. La città nella quale venivano nominati questi agenti, Jushin, è caduta e ora il Crimine e i tiranni regnano incontrastati. Moons è l'unico rappresentante rimasto di questo speciale corpo di polizia ma, a dispetto del suo incarico, è del tutto disinteressato al suo compito, risultando passivo, egoista e arrogante.
Moons giunge ad una città caduta sotto il controllo di un perfido signore feudale che ha ridotto quasi in schiavitù i suoi abitanti. Come si comporterà l'Angyo Onshi di fronte a questi soprusi?
Il film ha una trama semplice ma abbastanza interessante, che riesce a mantenere alta l'attenzione. Il protagonista gioca un ruolo vitale nella vicenda, la quale molte volte viene interamente incentrata su di lui, sui suoi combattimenti o sulle sue ricerche. Purtroppo Moons è l'unico personaggio che viene affrontato un po' più dettagliatamente rispetto agli altri, che giocano semplicemente dei ruoli marginali. Ma anche se il protagonista è quello meglio caratterizzato, non fornisce allo spettatore tutti gli elementi giusti per capirlo appieno, ovvero cosa gli sia successo in passato e chi sia il misterioso individuo che cerca disperatamente da tempo. Per il resto è un buon personaggio, accompagnato da Tyun-Hyun, sacerdotessa combattente che segue Moons ovunque lui vada. La ragazza era innamorata di Mong Ryong, il ragazzo che salvò Moons nel deserto, ucciso poi da un orda di mostri.
In seguito, Moons e Tyun-Hyun incontreranno Jyun, un ragazzino che vive in una strana isola. Questi due saranno i due accompagnatori del protagonista per tutto il film, ma la loro caratterizzazione sarà molto scarsa, sopratutto quella di Tyun-Hyun, che appare soltanto come una triste ragazza aggrappata a Moons.
Le animazioni sono molto buone, fluide e scorrevoli, accompagnate da ottimi fondali sicuramente piacevoli per lo spettatore. Anche il comparto sonoro è sufficientemente buono, in quanto ci offre delle belle musiche che accompagnano la vicenda sia nei combattimenti che nei viaggi.
Il character design cerca di mantenersi fedele a quello del manhwa, riuscendoci discretamente. Ovviamente, dato che il manhwa ha un tratto caratterizzato da una maniacale cura dei particolari, qui nell'anime la particolarità viene molto sintetizzata, ma rimane lo stesso molto apprezzabile.
Dd a questo film un 7 abbondante, dato che è stato molto godibile e interessante: consigliato a tutti.