Recensione
Yu-Gi-Oh! Zexal
8.0/10
Quarta versione del mondo di Yu-gi Oh!, la serie Zexal riesce a essere qualcosa sorprendente. Partita fra lo scetticismo, guardando gli episodi è risultata non solo essere gradevole, ma anche molto più interessante di quanto potesse sembrare dai trailer.
Ambientata in un futuro molto più luminoso e tecnologico rispetto al 5d's, la serie ha come protagonista Yuuma, ragazzino allegro ma non sciocco che ricorda un po' il solare Judai prima maniera. Al contrario di Judai, anche i suoi avversari e gli amici sono degni nota, la loro presenza non è invadente e/o irritante, alla fine risultano persino interessanti. Poi c'è Astral, lo spirito fluttuante, l'elemento di connessione fra questa e la prima serie.
Questo è il punto cardine della questione: pur basandosi su un canovaccio piuttosto abusato (da quel che si può vedere finora è una semplice quest), grazie a un gioco di rimandi alla prima serie e di immediate smentite, le puntate sono assieme nostalgiche, fresche e avvincenti.
Mi spiego: i rimandi al primo Yu-gi Oh! sono parecchio evidenti. La forma del pendaglio, lo spirito che nessun altro può vedere, l'interagire fra il ragazzino e lo spirito durante i duelli, i ricordi perduti... a una lettura superficiale, lo Zexal potrebbe apparire come un clone della storia del Faraone. Invece è l'esatto contrario, perché appena c'è un rimando, gli autori indirizzano la trama nel verso opposto, facendo proprio accadere il contrario di quello che sarebbe successo in passato. E chi guarda rimane sorpreso, perché nulla è scontato. I rimandi non fanno scadere l'anime nella banalità, ma lo portano su un livello completamente diverso.
Yu-gi Oh! Zexal è una serie gestita con molta intelligenza, ciò che potrebbe sembrare una semplice "operazione nostalgia" in realtà è il percorrere strade nuove. Anche se per ora ci sono pochi episodi, personalmente già la ritengo superiore al 5d's. E l'ultima immagine della ending lascia presagire qualcosa di molto gustoso.
Riguardo i duelli, ci sono due novità. I D-Gazer non sono una brutta idea, un po' spiace per l'invenzione di Kaiba, ma come evoluzione non è male (meglio delle moto sicuramente). Almeno adesso i cambiamenti nelle ambientazioni e i danni sono visibili solo a chi li porta.
Riguardo l'Excedd Summon, è un po' come per la Synchro Summon: rischia di prevaricare tutte le altre. È un po' presto per giudicarla, come idea è una buona, più originale della Synchro, ma anche qui c'è il rischio che diventi un'ossessione.
Parlando delle sigle, anche queste sono orecchiabili, godibili come quelle di tutte le altre serie (Yu-gi Oh! ha sempre avuto delle belle sigle).
In poche parole, questa è una serie piena di potenzialità che per ora sono state ben sfruttate.
Voto: 8 molto abbondante. Kattobingu!
Ambientata in un futuro molto più luminoso e tecnologico rispetto al 5d's, la serie ha come protagonista Yuuma, ragazzino allegro ma non sciocco che ricorda un po' il solare Judai prima maniera. Al contrario di Judai, anche i suoi avversari e gli amici sono degni nota, la loro presenza non è invadente e/o irritante, alla fine risultano persino interessanti. Poi c'è Astral, lo spirito fluttuante, l'elemento di connessione fra questa e la prima serie.
Questo è il punto cardine della questione: pur basandosi su un canovaccio piuttosto abusato (da quel che si può vedere finora è una semplice quest), grazie a un gioco di rimandi alla prima serie e di immediate smentite, le puntate sono assieme nostalgiche, fresche e avvincenti.
Mi spiego: i rimandi al primo Yu-gi Oh! sono parecchio evidenti. La forma del pendaglio, lo spirito che nessun altro può vedere, l'interagire fra il ragazzino e lo spirito durante i duelli, i ricordi perduti... a una lettura superficiale, lo Zexal potrebbe apparire come un clone della storia del Faraone. Invece è l'esatto contrario, perché appena c'è un rimando, gli autori indirizzano la trama nel verso opposto, facendo proprio accadere il contrario di quello che sarebbe successo in passato. E chi guarda rimane sorpreso, perché nulla è scontato. I rimandi non fanno scadere l'anime nella banalità, ma lo portano su un livello completamente diverso.
Yu-gi Oh! Zexal è una serie gestita con molta intelligenza, ciò che potrebbe sembrare una semplice "operazione nostalgia" in realtà è il percorrere strade nuove. Anche se per ora ci sono pochi episodi, personalmente già la ritengo superiore al 5d's. E l'ultima immagine della ending lascia presagire qualcosa di molto gustoso.
Riguardo i duelli, ci sono due novità. I D-Gazer non sono una brutta idea, un po' spiace per l'invenzione di Kaiba, ma come evoluzione non è male (meglio delle moto sicuramente). Almeno adesso i cambiamenti nelle ambientazioni e i danni sono visibili solo a chi li porta.
Riguardo l'Excedd Summon, è un po' come per la Synchro Summon: rischia di prevaricare tutte le altre. È un po' presto per giudicarla, come idea è una buona, più originale della Synchro, ma anche qui c'è il rischio che diventi un'ossessione.
Parlando delle sigle, anche queste sono orecchiabili, godibili come quelle di tutte le altre serie (Yu-gi Oh! ha sempre avuto delle belle sigle).
In poche parole, questa è una serie piena di potenzialità che per ora sono state ben sfruttate.
Voto: 8 molto abbondante. Kattobingu!